Prodotti “nati vecchi”

Salute e disabilità, per persone paraplegiche solo prodotti “nati vecchi”

Redattore Sociale del 07/12/2023

La denuncia dell’associazione di Roma e del Lazio dopo la diffusione della ricerca SW. Barbieri: “Occorre ritrovare il senso ed il valore dell’intervento pubblico per l’autonomia delle persone con disabilità, risvegliando coscienze ad ogni livello e richiamando ogni livello istituzionale al suo compito”

ROMA. “La ricerca SWG sul sistema sanitario e persone con disabilità presentato il 3 dicembre, Giornata europea delle persone con disabilità, ha il pregio di rendere pubblico il diffuso malcontento dei cittadini con disabilità verso il Sistema Sanitario Nazionale. 8 su 10 ritengono di non ricevere risposte adeguate”: a ricordarlo oggi è l’associazione Paraplegici di Roma e del Lazio, che rilancia: “Gioca un ruolo fondamentale il capitolo che riguarda gli ausili, protesi e ortesi. Il quadro è deprimente. Solo per fare un esempio, c’è il ricorso a gare al massimo ribasso per i monouso col risultato di erogare prodotti inadeguati. Ci sono poi tariffe antidiluviane che spesso costringono le persone con disabilità a dover mettere le mani in tasca per accedere a prestazioni minimamente qualitative. Chi non se lo può permettere, e sono la maggioranza, si accontenta di prodotti che per dire delle stesse aziende ortopediche sono ‘nati vecchi’. Il risultato è che è più difficile raggiungere l’autonomia possibile, talvolta mettendo a rischio la stessa salute”.

Il problema è che, “trattandolo esclusivamente come mercato si è rinunciato al ruolo pubblico di guidare la scelta del prodotto più appropriato per la compensazione della menomazione’, per la prevenzione di ulteriori danni alla salute e per il diritto alla mobilità. Si è rinunciato al fine concentrandosi sul mezzo. Il ricorso al TAR del Lazio della Fioto ha il pregio di rimettere al centro il tema degli ausili, facendolo riemergere dall’oblio in cui è stato colpevolmente lasciato per troppi anni”.

Dichiara il presidente dell’Associazione Paraplegici di Roma e del Lazio Pietro Vittorio Barbieri: “La promozione della salute così perde ogni significato. L’equità assume una connotazione farsesca. Occorre ritrovare il senso ed il valore dell’intervento pubblico per l’autonomia e l’indipendenza delle persone con disabilità, risvegliando coscienze ad ogni livello, politico, professionale e della società civile organizzata, e richiamando ogni livello istituzionale al suo compito”.