Ministero dell’istruzione Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
MAECI Scuole italiane all’estero, statali e paritarie Sezioni italiane presso le scuole straniere e internazionali, comprese le Scuole Europee Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI Al Sovrintendente agli Studi della Valle d’Aosta AOSTA Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia Autonoma di TRENTO All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di BOLZANO All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di BOLZANO Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di BOLZANO Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie del secondo ciclo di istruzione LORO SEDI e.p.c. Al Capo Dipartimento SEDE Al Capo Ufficio Stampa SEDE
Ministero dell’Istruzione Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Ufficio II
Ai Direttori Generali e ai Dirigenti degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti di Istruzione Secondaria di II grado, statali e paritari LORO SEDI Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana della Provincia di BOLZANO Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia di TRENTO All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca BOLZANO All’Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine BOLZANO Al Sovrintendente agli Studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta AOSTA e,p.c. Al Capo di Gabinetto SEDE
Decreto Ministeriale 10 marzo 2022, AOOGABMI 62 Requisiti per la valutazione e il riconoscimento della validità delle certificazioni delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera del personale scolastico
Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha firmato il nuovo decreto riguardante l’elenco degli Enti certificatori per le lingue straniere del personale scolastico. Il decreto nasce dall’esigenza di riformulare il D.M. del 7 marzo 2012 a dieci anni dalla sua pubblicazione, prevedendo criteri più selettivi per l’individuazione degli Enti che certificheranno le competenze linguistico-comunicative del personale scolastico.
Gli Enti già inseriti nell’elenco ufficiale del Ministero dell’Istruzione non dovranno ripresentare domanda per il corrente anno scolastico poiché l’attuale elenco resterà in vigore fino a marzo 2023.
Le medesime modalità telematiche sono previste per la pubblicazione dei nuovi Enti che saranno selezionati da una Commissione nominata dal Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, incaricata di verificare il possesso dei requisiti e validare le candidature per l’inclusione nell’elenco.
Requisiti per la valutazione e il riconoscimento della validità delle certificazioni delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera del personale scolastico
Ministero dell’Istruzione Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’ internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
Oggetto: Selezione assistenti di lingua italiana all’estero. Proroga.
Si comunica che il termine per la presentazione delle domande on-line di partecipazione alla selezione per gli assistenti di lingua italiana all’estero è prorogato al 1° marzo 2022 incluso ore 23.59. Il presente avviso è pubblicato sul sito del Ministero dell’Istruzione.
Terra di Russia, Terra di Russia!… Quale inaccessibile, misteriosa forza è dunque questa, che attira a te? Perché riecheggia e di continuo risuona all’orecchio, malinconica, come si diffonde in tutta l’ampiezza tua, da mare a mare, la tua canzone? Cosa c’è, in essa, in codesta canzone? Che cosa chiama così, e singhiozza, e afferra al cuore? Quali suoni sono questi, che morbosamente si insinuano e penetrano nell’aria, e si attorcigliano attorno al mio cuore? (Nikolaj Gogol’)
Sono queste le domande a cui si cercherà di dare una risposta con “Puglia-Russia 2021. Percorsi conoscitivi e formativi tra culture, saperi linguistici, letterari e musicali nella prospettiva di un apprendimento permanente”.
Il Progetto, finanziato dalla Regione Puglia (A.D. n. 1738 del 05.12.2019 – BURP n. 144 del 12.12.2019), è attuato dalla scuola capofila, il Liceo Classico, Linguistico, Scientifico e delle Scienze Applicate “Virgilio Redi” di Lecce, in sinergia con partner prestigiosi, attori attivi sul territorio nazionale e internazionale: il Dipartimento di Studi Umanistici (Università del Salento), l’Università Statale di Mosca “M.V. Lomonosov”, il Centro Montessori di San Pietroburgo “Zolotaja busina”, la Scuola Statale 193 di San Pietroburgo, l’I.S. “Filippo Smaldone” di Lecce, l’I.C. “Rina Durante” di Melendugno (Le), l’I.C. Polo 1 di Galatina (LE), l’I.S.S. “A. De Pace” di Lecce, l’I.C. “Italo Calvino” di Alliste (Le), il Balletto del Sud di Lecce, il Centro Studi Koinè Europe, l’Accademia della Minerva.
Numerose sono le azioni previste e ricco e articolato è il dialogo linguistico-culturale cui sono invitati docenti e discenti pugliesi e russi, nazionali e internazionali, in un cammino formativo che avrà inizio a luglio e vedrà la conclusione nel prossimo mese di ottobre.
La parola chiave è innovazione metodologica e didattica. Il Progetto promuove infatti la lingua L2, in particolar modo il russo e l’italiano, attraverso la didattica musicale e le tecniche dei sistemi integrati di traduzione, in una logica verticale, dalla prima infanzia all’Università. Le azioni progettuali, destinate a docenti e discenti, hanno ricadute importanti nell’ambito della ricerca didattica, sulle buone prassi, in un’ottica di trasferibilità e di apprendimento permanente.
Ma vi è di più. Il Progetto non esaurisce nella formazione il suo potenziale ma lo estende anche sul Territorio con performance di carattere musicale, teatrale, letterario e della danza il cui obiettivo cardine è la realizzazione del dialogo attivo e costruttivo tra Russia e Puglia, tra mondi culturali complessi, ricchi di tradizioni, dinamici e multiformi.
Il Dirigente Scolastico del Liceo “Virgilio-Redi”, Prof. Dario Cillo, in piena sintonia con i principi ispiratori del Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza, considera la realizzazione del Progetto “Russia-Puglia 2021”, che si realizza grazie alla Regione Puglia, un grido di speranza da opporre al difficile momento che l’ondata pandemica ha determinato: “Si guarda al futuro” – afferma il Prof. Cillo – Il progetto, che nasce con l’obiettivo di promuovere e far conoscere la cultura russa in Puglia e la lingua e la cultura italiana in Russia, crea occasioni di contatto e confronto tra Scuole e Università pugliesi e russe, promuovendo fortemente il territorio pugliese, stimolando il legame tra la Russia e la Puglia”. “Da non dimenticare, – continua il Dirigente Scolastico – l’attenzione verso gli operatori della Scuola che potranno documentare questo cammino formativo e professionale attraverso il Sistema Operativo per la Formazione e le Iniziative di Aggiornamento dei docenti previsto dal M.I.U.R.”
In allegato il programma dei webinar
Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria Organizzativa Liceo Virgilio Redi – Via Galileo Galilei Tel. 0832 351724 Mail. Leis046004@istruzione.it
INNOVAZIONE METODOLOGICA E DIDATTICA PER L’APPRENDIMENTO DEL RUSSO L2 NEI DIVERSI ORDINI DI SCUOLA (webinar gratuiti – iscrizione su piattaforma S.O.F.I.A. Identificativo 61090)
19 luglio ore 15.30 – 17.30 Prof. Giovanni Scarafile (Università degli Studi di Pisa) Il cranio di Ejzenštejn. La comunicazione efficace, tra parole ed immagini oltre la stereotipia
20 luglio ore 10.00-12.00 Prof.ssa Donata Maria Bruno (Formatrice Opera Nazionale Montessori) Lo sviluppo del linguaggio e le fiabe nella didattica montessoriana
21 luglio ore 10.00-12.00 Prof.ssa Donata Maria Bruno (Formatrice Opera Nazionale Montessori) Parole, musica e dimensione cosmica nei paesaggi russi I
22 luglio ore 10.00-12.00 Prof. Matteo Santipolo (Università degli Studi di Padova) Un modello sartoriale per la didattica delle lingue materne, seconde e straniere
23 luglio ore 10.00-12.00 Prof.ssa Isenarda De Napoli (Formatrice Opera Nazionale Montessori) La musica nella didattica montessoriana
26 luglio ore 10.00-12.00 Prof.ssa Donata Maria Bruno (Formatrice Opera Nazionale Montessori) Parole, musica e dimensione cosmica nei paesaggi russi II
27 luglio ore 18.00-20.00 Prof.ssa Gloria Politi (Università del Salento) Uno sguardo sulla letteratura russa contemporanea: la scrittura femminile
28 luglio ore 10.00-12.00 Prof.ssa Anna Pugacheva (Formatrice AMI) Sviluppo del linguaggio e fiabe sonore russe nella didattica montessoriana
PERCORSO DI BASE LINGUA RUSSA ON LINE (per docenti italiani) Corso gratuito – iscrizione su piattaforma S.O.F.I.A. Identificativo 61091)
Prof.ssa Gloria Politi (Università del Salento)
Lunedì 19 luglio 2021 18:00-20.00 Dal 20 luglio al 30 luglio 2021 dal lunedì al venerdì ore 16.00-18.00 dal 10 settembre al 24 settembre 2021 dal lunedì al venerdì ore 18.00-20.00
PERCORSO DI BASE LINGUA ITALIANA ON LINE (per docenti russi)
Prof.ssa Patrizia Guida (Università LUM “Giuseppe De Gennaro”)
Dal 13 settembre al 24 settembre dal lunedì al venerdì ore 17.00-19.00
Ministero dell’Istruzione Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
In occasione della Giornata Europea delle Lingue 2020 (26 settembre) ANILS (Associazione Nazionale Insegnanti Lingue Straniere) offre a tutti una settimana di formazione gratuita a distanza.
Dal 21 al 26 settembre 2020 sono previsti dei webinar pomeridiani, in totale dieci, per la formazione e l’aggiornamento dei docenti di lingue straniere, di italiano e di sostegno nonché di tutte quelle figure professionali che ruotano intorno all’educazione linguistica.
La Settimana delle Lingue ANILS 2020 è organizzata in collaborazione con Loescher, Educo, Intercultura, DEAL, L-Senior e Trinity College ed è inserita nella programmazione ufficiale della Giornata Europea delle Lingue sul sito del Centro Europeo per le Lingue Moderne del Consiglio d’Europa.
I relatori che interverranno durante l’evento sono (in ordine alfabetico): Paolo Balboni, Manuela Kelly Calzini, Manuela Cameranesi, Fabio Caon, Jenny Cappellin, Mario Cardona, Mattia Cavallucci, Manuela Cohen, Moira De Iaco, Roberto Di Scala, Giuseppa Giangrande e Carlos Melero.
Ciascun webinar potrà accogliere un numero massimo di partecipanti pari a 250.
Il programma completo è disponibile sul sito www.anils.it
LA GIORNATA EUROPEA DELLE LINGUE
La prima Giornata Europea delle Lingue fu organizzata congiuntamente dal Consiglio d’Europa e dall’Unione europea nel 2001 e coinvolse milioni di persone nei 45 stati partecipanti. Le sue attività celebrarono le diversità linguistiche in Europa e promossero l’apprendimento delle lingue.
Vedendo il successo dell’evento il Consiglio d’Europa dichiarò che la giornata Europea delle Lingue si sarebbe celebrata il 26 settembre di ogni anno.
Gli obiettivi generali della Giornata Europea delle Lingue sono:
· informare il pubblico sull’importanza dell’apprendimento delle lingue e diversificare la gamma di lingue studiate con l’obiettivo di incrementare il plurilinguismo e la comprensione interculturale;
· promuovere la diversità linguistica e culturale europea, preservarla e favorirla;
· incoraggiare l’apprendimento delle lingue durante tutto l’arco della vita dentro e fuori la scuola per motivi di studio, per esigenze professionali, ai fini della mobilità o per piacere personale.
Continua l’operazione per il rientro
in Italia degli oltre 1100 studenti all’estero con un programma Intercultura.
Con i 200 in arrivo oggi a Fiumicino
dagli USA sono 900.
28 marzo 2020 – Continua l’operazione per il rientro
in Italia degli oltre 1100 studenti all’estero con un programma Intercultura.
Con i ragazzi in arrivo oggi a Fiumicino dagli USA e da altri Paesi, il numero
complessivo di chi è già tornato sale a 900
in poco più di 10 giorni. Circa 700 studenti erano già rientrati nei giorni
scorsi da Argentina, Belgio, Canada, Cina, Colombia, Danimarca, Egitto,
Francia, Germania, Ghana, Giappone, India, Hong Kong, Malesia, Messico,
Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo,
Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Repubblica Slovacca, Russia,
Spagna, Svezia, Svizzera, Repubblica del Sudafrica, Thailandia, Tunisia,
Turchia e gruppi parziali di studenti da Stati Uniti, Irlanda e Filippine.
Oggi sarà un’altra giornata cruciale: è infatti previsto il rientro di 29
studenti dall’Ungheria, 8 dall’Irlanda, 3 dalle Filippine, 2 dall’Islanda e
oltre 200 dagli Stati Uniti. Questi ultimi con un volo charter
appositamente organizzato da Intercultura in collaborazione con gli altri
partner della rete internazionale AFS Intercultural Programs. Il volo, in
partenza dall’aeroporto di Chicago, dopo aver lasciato a Roma i 200 studenti
italiani, ripartirà per Madrid con altri 100 studenti spagnoli di AFS. Nelle
scorse giornate i 200 adolescenti italiani hanno salutato per l’ultima volta le
famiglie ospitanti che li accoglievano dalla scorsa estate e, con l’aiuto dei
volontari di AFS, sono partiti dai diversi 50 Stati USA dove alloggiavano, per
ritrovarsi a Chicago. Un gruppo di altri
60 studenti era già rientrato in Italia
dagli Stati Uniti il 22 marzo.
“Si tratta di uno sforzo organizzativo ed economico
enorme che la nostra Associazione sta mettendo in campo – spiega Andrea Franzoi, Segretario Generale di
Intercultura – e che non avrà fine fino a
quando non saremo riusciti a fare rientrare tutti i ragazzi in Italia. Dove
possibile, Intercultura è intervenuta acquistando nuovi biglietti aerei e
organizzando nuovi itinerari di rientro, facendosi carico di tutti i costi
aggiuntivi. Per l’organizzazione dei viaggi abbiamo potuto contare anche sulla
preziosissima collaborazione dell’Unità di Crisi della Farnesina e sulla rete
delle Ambasciate e dei Consolati italiani all’estero che stanno svolgendo un
lavoro eccellente. Abbiamo ancora circa 200 studenti che dobbiamo riportare a casa, da Bolivia,
Brasile, Cile, Honduras, Nuova Zelanda, Paraguay, Perù, Uruguay. Per la maggior parte di loro abbiamo già
trovato un itinerario di volo per il rientro. In alcuni Paesi ci sono
situazioni complicate da risolvere, a causa della chiusura degli spazi aerei
che rende impossibile l’organizzazione di qualunque tipo di volo, ma siamo in
contatto quotidiano con il Ministero degli Esteri e i nostri Ambasciatori, che
lavorano senza sosta nel cercare di mettere in sicurezza i cittadini italiani all’estero,
e auspichiamo che si possa trovare presto una soluzione”.
Come già noto Intercultura ha
comunicato che, in data 15 marzo 2020, AFS Intercultural Programs,
l’organizzazione internazionale con sede a New York a cui Intercultura è
affiliata, ha deciso di terminare anticipatamente i programmi di scambio in
tutti i Paesi e di rimpatriare tutti gli studenti nei loro Paesi d’origine. La
decisione si è resa necessaria al fine di tutelare la sicurezza degli studenti
a seguito della dichiarazione di Pandemia emessa dall’Organizzazione Mondiale
della Sanità e della crescente emergenza nei sistemi sanitari in diversi Paesi
del mondo. Una decisione analoga era già stata presa qualche settimana fa,
quando erano stati rimpatriati tutti gli studenti ospitati in Cina e a Hong
Kong.
Per quanto riguarda i quasi 500
studenti di varie nazionalità che stavano partecipando a un programma in
Italia,il rientro era già stato deciso lo scorso 9 marzo e in una settimana
sono tutti stati in grado di riabbracciare le loro famiglie di origine.
“In oltre 65 anni di attività è la prima volta
che AFS e Intercultura hanno dovuto prendere una decisione tanto drastica
quanto dolorosa. – conclude Andrea Franzoi – A tutti gli studenti, le famiglie, le scuole e i volontari
dell’organizzazione coinvolti esprimiamo la nostra vicinanza con la convinzione
che, passata l’emergenza, ci sarà ancora più necessità di promuovere il dialogo
tra culture diverse e i valori della solidarietà internazionale”
Intercultura è un Associazione di volontariato senza scopo di lucro,
fondata in Italia nel 1955, eretta in Ente Morale posto sotto la tutela del
Ministero degli Affari Esteri e riconosciuta con decreto dal Presidente della
Repubblica (DPR n. 578/1985). L’Associazione è gestita e amministrata da
migliaia di volontari, che hanno scelto di operare nel settore educativo e
scolastico, per sensibilizzarlo alla dimensione internazionale. È presente in
159 città italiane ed in 65 Paesi di tutti i continenti, attraverso la sua
affiliazione all’AFS ed all’EFIL. Ha statuto consultivo all’UNESCO e al
Consiglio d’Europa e collabora ad alcuni progetti dell’Unione Europea. Ha
rapporti con i nostri Ministeri degli Esteri e dell’Istruzione, Università e
Ricerca. A Intercultura sono stati assegnati il Premio della Cultura della
Presidenza del Consiglio e il Premio della Solidarietà della Fondazione
Italiana per il Volontariato per oltre 40 anni di attività in favore della pace
e della conoscenza fra i popoli. L’Associazione promuove, organizza e finanzia
scambi ed esperienze interculturali, inviando ogni anno oltre 2.200 ragazzi
delle scuole secondarie a vivere e studiare all’estero ed accogliendo nel
nostro paese altrettanti giovani di ogni nazione che scelgono di arricchirsi culturalmente
trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole.
Inoltre Intercultura organizza seminari, conferenze, corsi di formazione e di
aggiornamento per Presidi, insegnanti, volontari della propria e di altre
associazioni, sugli scambi culturali. Tutto questo per favorire l’incontro e il
dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse ed aiutarle a comprendersi
e a collaborare in modo costruttivo.
Ministero dell’Istruzione Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Avviso 16 marzo 2020, AOODGOSV 4478
Oggetto: Assistenti di lingua stranieri in Italia- Proroga funzioni SIDI
La Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione comunica che continuano ad essere aperte, fino alle date che saranno successivamente comunicate, le funzioni di registrazione delle scuole sul sistema SIDI da parte degli UU.SS.RR. e le funzioni con cui le istituzioni scolastiche presentano richiesta di assegnazione, tramite l’apposito modulo disponibile sul sito del MIUR, alla pagina dedicata http://www.miur.gov.it/web/guest/assistenti-stranieri-in-italia. Il modulo on-line, corrispondente alla lingua straniera di interesse, dovrà essere compilato in tutte le sue parti e sarà disponibile sul sistema, per eventuali correzioni e/o integrazioni, fino alla scadenza dei termini della presentazione della richiesta, termini che saranno comunicati come anticipato con successivo avviso.
Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI Ai Dirigenti Scolastici delle Istituzioni Scolastiche di 2° grado Statali e Paritarie AI Sovrintendente agi i Studi della Valle d’Aosta AOSTA AI Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia Autonoma di TRENTO All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di BOLZANO All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di BOLZANO Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di BOLZANO e p.c. Al Capo Dipartimento SEDE
UN’ESPERIENZA EDUCATIVA PER
SVILUPPARE LE COMPETENZE DI DOMANI
1
dicembre: riaprono le iscrizioni ai programmi estivi di Intercultura
500 posti in 12 Paesi di tutto il mondo tra
cui Cina, India, USA e Argentina. 63 borse di studio (altre ancora in arrivo) per figli di
dipendenti delle società sponsor o per studenti di determinate zone geografiche.
E
per il più bravo a fotografare, un viaggio alla scoperta delle istituzioni europee
Milano, 1
dicembre 2019_ Riaprono oggi le iscrizioni ai programmi estivi proposti da Intercultura.
Quattro settimane rivolte agli studenti
dai 14 ai 18 anni per scoprire il mondo con occhi diversi. Sono 12 le destinazioni proposte
dall’Associazione senza scopo di lucro che opera nel campo dell’educazione
giovanile interculturale dal 1955: dalle più tradizionali nei Paesi di lingua
anglosassone –Irlanda, Regno Unito,
Canada-, ad altri Paesi europei quali Spagna,
Finlandia, Danimarca e Russia, fino ad arrivare alle destinazioni più
lontane dove la diversità culturale è più marcata: Cina, India, Tunisia, Argentina.
I programmi sono aperti a tutti: fino al 20 gennaio 2020 è possibile
iscriversi direttamente sul sito di Intercultura www.intercultura.it. In molti potranno
anche partecipare alle selezioni per vincere una delle decine di borse di studio messe a disposizione da
Aziende, Fondazioni, Enti per studenti meritevoli del territorio o come
attività di welfare per le famiglie dei dipendenti. Dopo il 20 gennaio la
partecipazione sarà esclusivamente a pagamento, sulla base delle disponibilità
residue. L’elenco del borse di studio e dei contributi offerti è in continuo
aggiornamento all’indirizzo: https://www.intercultura.it/programmi-estivi/borse-di-studio-sponsorizzate-estive/
Ad oggi sono 63 messe a disposizione da: APINDUSTRIA Brescia – Gruppo Donne,
Banca di Cherasco – Credito Cooperativo, Comune di Collecchio, Comune di Limido
Comasco, e-Geos S.p.A, Gruppo ESSELUNGA, Miniconf S.p.A., Nexive, Sacbo S.p.A.
e BGY International Services Srl, Slowear S.p.A., Telespazio S.p.A.,Toscana
Aeroporti S.p.A. Per quanto riguarda le borse offerte da Confindustria Lecco e
Sondrio e Gruppo Poste Italiane le iscrizioni aprono il 2 dicembre, mentre per
quelle di Aeroporto G. Marconi di
Bologna S.p.A. il 18 dicembre.
Tra i programmi
proposti spiccano la novità del programma
STEM in India (Science, Technology, Engineering,
Mathematics) e il programma Global
Prep in California che verte su tematiche come la tutela dell’ambiente e
l’orientamento professionale (durante il programma è prevista una settimana
dedicata all’ambiente, in cui gli studenti partecipano ad attività divertenti
utili e responsabili come la pulizia delle spiagge) e le tematiche di attualità
(gli studenti si spostano con i volontari di Intercultura al confine tra USA e
Messico per discutere di immigrazione). In
Cina, Irlanda, Russia, Tunisia e in altre destinazioni il focus invece è sulla
lingua e la cultura locale.
Tutti i ragazzi saranno invitati
a partecipare anche al concorso fotografico “Un obiettivo sul mondo, un’iniziativa
che stimola gli studenti a sviluppare strumenti di osservazione della realtà
culturale del Paese in cui vivranno e a scoprire alcuni aspetti meno
stereotipati della cultura locale. In premio un viaggio a Bruxelles alla
scoperta delle istituzioni europee, come è accaduto a alla 17enne Linda Pinzi
di Acquapendente (VT), vincitrice del concorso fotografico 2019 con la foto “L’amore oltre la barriera” sul tema
dell’immigrazione al confine tra USA e Messico.
Regalare
un’esperienza educativa per Natale rappresenta un’idea particolare e in
controtendenza rispetto ai regali più commerciali che si trovano sotto l’albero.Intercultura
infatti affianca al soggiorno all’estero un percorso di formazione che
viene offerto ai ragazzi prima di partire, con l’intento di prepararli a
convivere con valori e popoli diversied
aiutarli ad aprirsi al mondo e a
sviluppare maggiore predisposizione all’internazionalità e
all’interculturalità. Durante la
permanenza all’estero i ragazzi sperimenteranno come comportamenti e modi di
fare ritenuti “normali” e acquisiti, improvvisamente non sembrano più funzionare
in un contesto diverso da quello in cui si è sempre vissuti e le attività
proposte dai volontari di Intercultura
li guideranno nell’esercizio di aumentare la
consapevolezza del proprio bagaglio culturale. Ovviamente non mancherà
per ogni destinazione un ricco programma di attività ricreative per permettere
ai ragazzi di socializzare con nuovi amici da tutto il mondo e di esplorare il
Paese in cui si trovano
PER I FIGLI DEI DIPENDENTI DEL GRUPPO POSTE ITALIANE E PER I RESIDENTI NELLA PROVINCIA DI RIETI UN’OPPORTUNITA’ IN PIU’ CON LE BORSE DI STUDIO PER I PROGRAMMI SCOLASTICI Fino al 20 gennaio, 8 nuove borse di studio per andare a scuola all’estero accolti da una famiglia del luogo. per studenti meritevoli iscritti in una scuola secondaria di II grado e residenti in provincia di Rieti, la Fondazione Varrone mette a disposizione 6 borse di studio per programmi scolastici trimestrali in Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Spagna. Per iscrizioni: www.intercultura.it/fondazione-varrone/per i figli di dipendenti del Gruppo Poste Italiane, l’azienda offre 2 Borse per programmi scolastici annuali in Costarica e USA. Iscrizioni dal 2 dicembre: www.intercultura.it/gruppo-poste-italiane/
L’Associazione Intercultura
Onlus (www.intercultura.it): Intercultura è un Associazione
di volontariato senza scopo di lucro, fondata in Italia nel 1955, eretta in
Ente Morale posto sotto la tutela del Ministero degli Affari Esteri e
riconosciuta con decreto dal Presidente della Repubblica (DPR n. 578/1985).
L’Associazione è gestita e amministrata da migliaia di volontari, che hanno
scelto di operare nel settore educativo e scolastico, per sensibilizzarlo alla
dimensione internazionale. È presente in 159 città italiane ed in 65 Paesi di
tutti i continenti, attraverso la sua affiliazione all’AFS ed all’EFIL. Ha
statuto consultivo all’UNESCO e al Consiglio d’Europa e collabora ad alcuni
progetti dell’Unione Europea. Ha rapporti con i nostri Ministeri degli Esteri e
dell’Istruzione, Università e Ricerca. A Intercultura sono stati assegnati il
Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio e il Premio della
Solidarietà della Fondazione Italiana per il Volontariato per oltre 40 anni di
attività in favore della pace e della conoscenza fra i popoli. L’Associazione
promuove, organizza e finanzia scambi ed esperienze interculturali, inviando
ogni anno oltre 2.200 ragazzi delle scuole secondarie a vivere e studiare
all’estero ed accogliendo nel nostro paese altrettanti giovani di ogni nazione
che scelgono di arricchirsi culturalmente trascorrendo un periodo di vita nelle
nostre famiglie e nelle nostre scuole. Inoltre Intercultura organizza seminari,
conferenze, corsi di formazione e di aggiornamento per Presidi, insegnanti,
volontari della propria e di altre associazioni, sugli scambi culturali. Tutto
questo per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradizioni culturali
diverse ed aiutarle a comprendersi e a collaborare in modo costruttivo.
Il 1 ottobre, presentazione al
Ministero dell’Istruzione del Rapporto 2019 dell’Osservatorio
SCUOLE PIU’ INTERNAZIONALI? 10.200 STUDENTI ALL’ESTERO (+ 38% DAL 2016)E INDICE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE SCUOLE IN AUMENTO
La ricaduta sociale
dell’investimento in borse di studio nella formazione
internazionale dei giovani al centro dell’indagine di quest’anno
1 ottobre 2019_ A dieci anni di distanza dalla nascita dell’Osservatorionazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentescadella Fondazione Intercultura, le scuole italiane mostrano di aver
intrapreso un passo deciso verso l’apertura internazionale. In uno scenario che
vede l’indice medio di internazionalizzazione[1] delle scuole secondarie
superiori continuare la sua crescita (44 punti, + 2 vs 2016 e + 7 vs 2009), la
parte del leone è svolta dalla forte crescita del numero di studenti che
frequentano un anno scolastico all’estero (o un periodo di almeno tre
mesi); Fondazione Intercultura e Ipsos stimano questo numero in 10.200
studenti, (+38% sul 2016, ma soprattutto +191% sul 2009, anno di attivazione dell’Osservatorio).
Un numero decisamente in aumento anche grazie all’ampia offerta
di borse di studiopromosse da Intercultura negli ultimi 45 anni (onlus
grazie alla quale sono all’estero attualmente 2.250 adolescenti). Le borse di
studio danno accesso a un’esperienza che marca un segno deciso nella vita delle
generazioni più giovani che si laureano
con più facilità (86%) dei loro coetanei, trovano o cambiano più agevolmente lavoro (79%), e diventano indipendenti dalla famiglia più presto
rispetto al resto della popolazione italiana (solo il 14% vive ancora in
famiglia).
Ad illustrare e commentare i dati dell’XI rapporto dell’Osservatorionazionale
sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca della
Fondazione Intercultura si sono ritrovati oggi presso la sede del Ministero dell’Istruzione Carmela
Palumbo, Capo Dipartimento per il Sistema Educativo e di Istruzione e Formazione
del MIUR, Antonello Giannelli, Presidente dell’ANP (Associazione
Dirigenti Scolastici), Maurizio Franzini, Professore ordinario di
Politica Economica nell’Università di Roma “La Sapienza” e membro del consiglio
ISTAT, Elena Garcea, Università degli Studi di Cassino e del Lazio
Meridionale, Salvatore Gulì, Responsabile welfare e servizi del Gruppo
ENAV, Roberto Ruffino, Segretario Generale della Fondazione Intercultura
e Nando Pagnoncelli, IPSOS.
Roberto Ruffino, Segretario
Generale della Fondazione Intercultura: “E’ un risultato importante
quello che emerge dalla rilevazione di quest’anno: in solo un decennio quasi il
200% di famiglie in più ha deciso di investire nella formazione internazionale
dei propri figli, in molti casi grazie a una borsa di studio senza la quale non
sarebbero mai partiti per un’esperienza i cui benefici sono tangibili nella
crescita personale e scolastica dell’adolescente. Per far sì che il cammino
verso l’internazionalizzazione è necessario essere davvero convinti riguardo
all’utilità delle attività volte alla formazione delle generazioni di domani
che dovranno essere in grado di sapersi muovere con sicurezza e competenza in
un mondo sempre più connesso e globalizzato”.
Salvatore Gulì del Gruppo ENAV ha dichiarato: “ENAV è ormai una realtà internazionale e abbiamo ben
chiaro che integrazione e multiculturalità sono due pilastri fondamentali per
le nuove generazioni e per formare i professionisti del futuro. Peraltro, ritengo
che le grandi imprese debbano avere anche un ruolo sociale oltre che di
sviluppo del business e le sinergie che da tempo sviluppiamo con Intercultura a
vantaggio dei giovani sono un esempio concreto della responsabilità sociale del
Gruppo”.
L’INDAGINE IN BREVE
Il risultato più evidente della
rilevazione 2019 dell’Osservatorio effettuata su un campione di 400 Dirigenti Scolastici delle scuole
secondarie superiori (rappresentativo dell’universo di riferimento per
tipologia di scuola e area geografica)
è dunque il deciso aumento del numero
degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado che sono partiti
dall’Italia per trascorrere almeno tre mesi di studio all’estero nell’anno
scolastico 2018-2019, circa 10.200 (+38% rispetto al 2016, ma soprattutto +191% sul 2009, anno di attivazione dell’Osservatorio). Circa la metà delle scuole (54%, +7% vs 2016)
attesta che almeno uno dei propri
studenti ha trascorso un periodo di studio individuale durante l’anno
appena terminato: l’aumento degli studenti in uscita (la maggior parte per
l’intero anno scolastico, 6.100 stimati) ha generato una scelta verso destinazioni diverse rispetto alle
classiche anglofone che rimangono comunque prevalenti (USA al 24% in
discesa dal 38% di tre anni fa; Spagna all’11%, Regno Unito al 10%, Canada al
7%, ma anche i Paesi del Centro-Sud America al 5%, l’Est Europa al 4%, la Cina
all’1%). Sono soprattutto femmine (61% vs 39% di maschi) e provengono in
prevalenza dai Licei (74%, +4% dal
2016), ma anche – e in crescita – da Istituti
Tecnici (30,7%+7%), e Professionali (27%, +12%). Dal punto di vista della
distribuzione geografica, si registra un buon riscontro anche nelle regioni del Sud (43%, +12% dal
2016), dove la mobilità studentesca individuale sinora era stata meno diffusa. Aumenta
parallelamente anche il numero degli studenti stranieri che partecipano a
programmi di mobilità individuale in Italia, dai 2.800 due anni fa ai 4.500 di
quest’anno.
Se, dunque, da una parte si afferma una consapevolezza sempre
più decisa da parte di studenti e famiglie verso la necessità di vivere
un’esperienza internazionale (ma solo il
46% dei docenti la apprezza pienamente, -3 punti dal 2016), nel complesso le scuole secondarie di
secondo grado in Italia continuano nel proprio percorso di progressiva apertura
verso l’estero. L’indice di internazionalizzazione guadagna infatti 2 punti in più rispetto al 2016 (da 42
a 44), ma soprattutto 7 punti in più rispetto
ai 37 del 2009. In particolare cresce la base delle scuole coinvolte, (diminuisce
dal 46% del 2016 all’attuale 33%, la
percentuale delle scuole con un indice
medio-basso, con una scarsa propensione o capacità di attivare azioni di internazionalizzazione
(individuate con un punteggio inferiore a 37); calano proprio le scuole con
indice più basso (inferiore a 25) che passano dal 20% del 2016 al 12% del 2019,
segno di una distribuzione più omogenea sul territorio nazionale di istituti aperti
all’internazionalizzazione.
Tra queste, Licei e IIS
continuano ad essere le tipologie di scuola maggiormente internazionalizzate,
tuttavia sono Istituti Tecnici (+7) e
Scuole professionali (+4) a evidenziare un cambio di passo nella rilevazione
2019, espandendo così il fenomeno tra la popolazione degli studenti e
rendendolo meno elitario/più accessibile a tutti. Non è un caso che vi è la
consapevolezza tra la metà dei dirigenti scolastici della possibilità di poter
accedere a una borsa di studio (Intercultura
ne mette a disposizione più di 1.500 ogni anno). Dal punto di vista geografico
cala di 3 punti l’indice complessivo delle scuole del Centro dopo un 2016 in
cui risultavano le meglio posizionate; ai primi posti troviamo Nord Ovest (+3) e Nord Est (+5).Il Sud si conferma l’area meno aperta, ma
mostra un indice in crescita di 4 punti.
Tra le altre iniziative di internazionalizzazione, si segnala
l’aumento della mobilità di gruppo
(+3% dal 2016), gli stage di studio
all’estero (79% vs il 64% di tre anni fa), la realizzazione di corsi che educhino alla cittadinanza
europea (dal 61% all’85%), il CLIL
(l’insegnamento in lingua straniera in discipline non linguistiche)
che coinvolge oggi il 72% delle scuole (vs 66% del 2016). È anche grazie
a questo scatto in avanti di molte scuole che l’indice medio di
internazionalizzazione è potuto aumentare. L’obbligatorietà degli insegnamenti
di tipo CLIL sta dando i primi effetti: la speranza è che questa iniziativa non
venga considerata da presidi, docenti e studenti una mera attuazione di
obblighi di legge, ma possa invogliare sempre più scuole secondarie di secondo
grado in Italia ad intraprendere un percorso di piena apertura verso l’estero
L’INVESTIMENTO IN BORSE DI STUDIO[2]
PER FAR RIPARTIRE L’ASCENSORE SOCIALE
Negli ultimi decenni
l’Italia ha registrato un profondo cambiamento. Diventare adulti è sempre più
difficile: la vita oggi segue più di rado le tappe tipiche delle generazioni
precedenti, quando diventare adulti era un percorso cadenzato da momenti chiave
chiari. Oggi queste tappe sono mischiate e non sempre raggiunte e sempre più
spesso i giovani devono percorrere una strada più lunga e tortuosa per
raggiungere l’autonomia nei confronti del nucleo familiare d’origine. In questo contesto l’apertura internazionale
dei giovani che accettano la sfida di vivere per un periodo all’estero
rappresenta un’opportunità unica per arginare questo momento di criticità. Gli
studi effettuati sugli ostacoli alla mobilità indicano come prima causa della
mancata partecipazione il costo elevato. Per questo Intercultura ha
istituito da oltre 45 anni un sistema di borse di studio per permettere
la partecipazione a chi non avrebbe i mezzi economici.
Oggi oltre il 78% dei partecipanti
ai programmi di mobilità studentesca di Intercultura intervistati per la
ricerca dice che senza la borsa di studio non avrebbe avuto la
possibilità di vivere l’esperienza all’estero
Questo processo di
democratizzazione generato dall’offerta di borse di studio e teso a diminuire
la forbice di disuguaglianza economica sociale tra le famiglie genera un
impatto sulla società italiana che ha bisogno di soggetti autonomi,
indipendenti, attivi nell’agire e in grado di impossessarsi di un ruolo nel
mercato del lavoro.
L’86% dei borsisti Intercultura è laureato
(una percentuale molto superiore alla media sia nazionale che UE) e il 79%
dichiara di aver sempre trovato o cambiato lavoro con facilità (contro il
45% del gruppo di controllo), e di avere già raggiunto un livello di benessere
socio-economico più elevato di quello della famiglia di origine (dichiarato
dal 41% del campione) e migliore dei coetanei che non hanno vissuto la stessa
esperienza (vs 23%). Le scelte in ambito lavorativo degli ex partecipanti a un
programma di studio all’estero con una borsa di studio testimoniano una
maggiore attitudine e sensibilità verso l’ambito sociale: il 26% ha
un’occupazione in tale contesto, di cui il 14% in organizzazioni non profit o
istituzioni (contro il 3% circa della popolazione. Fonte Istat 2017). Il
12% lavora in ambito educativo, contro il 7% circa della popolazione (fonte
Istat 2017).
La sensibilità verso la società è inoltre
testimoniata dal 43% che ha svolto attività di volontariato
nell’ultimo anno (contro il 13% della popolazione. Fonte Istat 2018). La
maggior capacità di diventare soggetti autonomi e indipendenti è confermata dal
fatto che solo il 14% vive ancora con la famiglia di origine, un dato
largamente inferiore alla media. Sono inoltre persone con maggior apertura
internazionale: il 72% viaggia all’estero regolarmente e il 46% ha fatto
un’esperienza di lavoro all’estero.
Grazie alle borse di
studio Intercultura, migliaia di persone hanno potuto raggiungere un livello di
benessere socio-economico non solo più elevato di quello della loro famiglia
d’origine, ma anche migliore di quello dei loro coetanei che non hanno fatto un’esperienza
all’estero durante le superiori. Un percorso di successo che conduce ad una
felicità percepita molto alta (il 96% dei borsisti Intercultura si
dichiara molto felice, contro il 69% del totale della popolazione italiana
e il 71% tra la popolazione di 18-34 anni; fonte dati sondaggi Ipsos 2018).
Nello scenario descritto
fin qui appare strategico il ruolo delle aziende sponsor: senza il loro
appoggio sarebbero molti meno i ragazzi che avrebbero intrapreso questo
percorso di vita. L’88% degli ex partecipanti al programma all’estero
grazie a una borsa di studio dà un giudizio molto positivo a questo tipo
di iniziativa e, in generale, il 96% di entrambi i campioni intervistati
ritiene che il coinvolgimento delle borse di studio abbia un riflesso positivo
o molto positivo sulla reputazione delle aziende coinvolte.
L’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione della scuola
e la mobilità studentesca è stato creato nel 2009 dalla Fondazione Intercultura
Onlus per il dialogo tra le culture e gli scambi giovanili internazionali. Si
propone di documentare quanto avviene in Italia in questo settore e di
stimolare l’apertura delle scuole all’Europa e al resto del mondo. Collaborano a questo progetto la Direzione Generale
per gli Affari Internazionali del Ministero dell’Istruzione, Università e
Ricerca, l’Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della
Scuola. La rilevazione dei dati è affidata a IPSOS e viene ripetuta con
frequenza annuale. Sul sito www.scuoleinternazionali.org sono
disponibili gli abstract dei dati delle ricerch.e
[1] L’indice di internazionalizzazione fornisce
un’indicazione del livello di internazionalità delle scuole intervistate, che
si basa sulla loro capacità e volontà di partecipare a progetti di portata
internazionale, oltre che di investire all’interno della propria scuola in
attività che incentivino le relazioni con altre scuole estere o che
implementino progetti rivolti a migliorare la conoscenza della cultura e delle
lingue straniere. Le variabili utilizzate per la costruzione dell’indice sono
le seguenti:
Numero
di lingue straniere insegnate presso l’istituto;
Insegnamento linguistico extra-curriculare;
Attivazione insegnamento CLIL in qualche materia; Adesione ai progetti
europei/internazionali nel corso dell’anno scolastico;
Adesione ai progetti europei/internazionali in passato; Realizzazione di scambi
di classe; Partecipazione a gemellaggi con scuole straniere; Adesione a progetti di solidarietà con scuole di
Paesi in via di Sviluppo; Gli
studenti hanno svolto stage di studio all’estero;
Hanno studenti che frequentano un anno/semestre/trimestre scolastico all’estero; Accolgono studenti stranieri
che frequentano un anno/semestre/trimestre scolastico presso l’istituto; Presenza di studenti
appartenenti a gruppi linguistici diversi;
Numero di classi coinvolte sui diversi progetti;
Partecipazione attiva del corpo docenti ai progetti che riguardano gli studenti; Partecipazione del corpo docenti
ad incontri con docenti stranieri;
Organizzazione di corsi/lezioni di educazione alla cittadinanza; Auto
valutazione del grado di internazionalizzazione della scuola
[2]indagine compiuta da IPSOS su 122 ex borsisti che hanno usufruito della
borsa di studio Intercultura tra il 2000 e il 2012, e 250 interviste al gruppo
di controllo -studenti selezionati con un profilo omogeneo agli ex borsisti tra
categoria sociale, reddito e rendimento scolastico, ma che non hanno fatto
l’esperienza di studio all’estero in età adolescenziale
A scuola anch’io
Per la formazione dei nuovi cittadini
12 ottobre 2018 ore 9 – 18
Aula magna, Università Roma Tre, Via Principe Amedeo, 182 Roma
8,30 Registrazione dei partecipanti
9 – 10,30 Presiede Massimiliano Fiorucci, Direttore Dipartimento Scienze Formazione, Università Roma Tre
Saluti istituzionali
Luca Pietromarchi, Rettore Università Roma Tre
Daniele Cabras, Consigliere del Presidente della Repubblica
Massimiliano Smeriglio, Vice Presidente Regione Lazio
Proiezione breve docu-film sul diritto allo studio dei nuovi cittadini
Paola Piva, Presentazione dell’iniziativa “A scuola anch’io”
Graziella Favaro, Centro COME e Osservatorio nazionale per l’integrazione MIUR
“L’italiano di prossimità: bisogni, azioni, apprendenti”
10,30 – 13,30 SESSIONI PARALLELE
Educazione linguistica a scuola e nel quartiere, coordina Patrizia Sentinelli, Altramente
Nuovi alunni negli istituti superiori, coordina Vinicio Ongini , MIUR
Lingua italiana e cittadinanza, coordina Ginevra Demaio, IDOS/Progetto Voci di Confine
Alfabetizzare migranti privi di istruzione, coordina Florinda D’Amico, Casa Diritti Sociali
Lingua, professionalità, lavoro, coordina Paola Vacchina, FORMA
13,30 – 15,00 pausa pranzo
15,00 – 17,30 TAVOLA ROTONDA L’impegno delle istituzioni per la formazione dei nuovi cittadini coordina Maria Assunta Rosa, Vice prefetto Ministero Interno Alcune partecipazioni sono da confermare
Gildo De Angelis, direttore USR
Tatiana Esposito, DG Immigrazione del Ministero del Lavoro e Welfare
Elisabetta Longo, DG Formazione, Ricerca, Scuola, Università, Diritto allo studio, Regione Lazio
Laura Baldassarre, Assessora alla scuola, Comune di Roma
Damiano Coletta, Sindaco Latina
Sabrina Alfonsi, Presidente Municipio 1 di Roma
Conclusioni
partecipazione gratuita
attestato di partecipazione valido per l’esonero ministeriale
Segreteria: info@scuolemigranti.org 327 2804675 giorni feriali ore 9 – 13
A scuola anch’io. Per la formazione dei nuovi cittadini
12 ottobre 2018
ore 10,30 – 13,30 Sessioni parallele
Sessione 1. Educazione linguistica nella scuola e nel quartiere
Coordina Patrizia Sentinelli, Altramente
TEMA. Le scuole del Lazio, accogliendo 78.000 alunni di origine straniera (9,5% della popolazione scolastica), sono di fatto ormai multietniche e multilingue. Tuttavia negli istituti comprensivi, a partire dalla scuola per l’infanzia, si registrano varie criticità quali: inserimento di alunni stranieri che arrivano in corso d’anno, attivazione di laboratori per insegnare l’italiano, mediatori culturali per il dialogo con le famiglie. Come estendere l’applicazione delle Linee guida del Miur in tutte le scuole del Lazio? La sessione presenta soluzioni sperimentate nelle scuole, attivando sinergie con associazioni esperte nell’insegnamento dell’italiano ad alunni di famiglie migranti. Iniziative nei quartieri di comunità educante.
BUONE PRATICHE Viene presentato il progetto “A scuola anch’io” che Scuolemigranti riserva agli istituti scolastici che attivano percorsi di inclusione di alunni di origine straniera: aiuto ai genitori per l’iscrizione a scuola, laboratori di italiano in orario scolastico aperti tutto l’anno, continuità didattica tra docenti e insegnanti volontari, sostegno allo studio anche in estate, corsi di italiano per le mamme con spazio gioco per i bimbi, centri educativi per italiani e stranieri. Esperienza IC “P.Mattej” di Formia. Esperienze di alcuni municipi di Roma per sostenere reti di scuole e intese scuole – associazioni. La sessione suggerisce alcune misure per generalizzare le esperienze positive negli istituti scolastici e nei quartieri.
Sessione 2. Nuovi alunni negli istituti superiori
Coordina Vinicio Ongini, MIUR
TEMA. Nel Lazio il secondo ciclo di istruzione accoglie 19.799 studenti di origine migrante. Tra questi, 501 hanno ricevuto la prima istruzione nel paese d’origine e lo scoglio dell’italiano si aggiunge ad altre difficoltà, quali rapporto con “nuovi” parenti, amicizia con coetanei italiani, orientamento nel nostro complesso sistema di istruzione e formazione. Inoltre una quota di studenti che hanno completato il primo ciclo nelle scuole del Lazio conserva un gap linguistico che penalizza nello studio . Infine, i minori stranieri che vivono in comunità hanno ricevuto un mandato familiare che li spinge a diventare presto adulti. E’ nel secondo ciclo che le strade degli alunni di origine straniera tendo a divergere: chi ama lo studio tende ad eccelle, altri invece sono attratti da percorsi brevi, che avviano rapidamente al lavoro. Esame delle criticità che affrontano gli istituti superiori per orientare le famiglie nella scelta degli indirizzi di studio, offrire corsi di italiano, evitare abbandoni precoci.
BUONE PRATICHE. Laboratori di lingua a scuola nell’istituto superiore “Luigi Einaudi” di Roma e nel “Fratelli Rosselli” di Aprilia. Sperimentazione CPIA 3 e Istituto “C. Cattaneo” del doppio canale di istruzione (IeFP). Progetti a scuola e nel quartiere per stimolare il dialogo tra coetanei italiani e stranieri.
Sessione 3. Lingua italiana e cittadinanza
Coordina Ginevra Demaio, IDOS
TEMA. In Italia e nel Lazio i migranti adulti trovano corsi di italiano sia nei centri provinciali di istruzione per adulti (CPIA) che nei corsi gestiti dal terzo settore, ampiamente diffusi presso parrocchie, biblioteche, associazioni di promozione volontariato e di promozione sociale, anche istituti scolastici. Tutto ciò è sufficiente a soddisfare il fabbisogno di formazione linguistica della popolazione migrante nel Lazio? Quanti adulti non accedono ai corsi per impedimenti soggettivi e oggettivi? Mancano ricerche che permettano di stimare la domanda implicita e valutare la distribuzione dell’offerta rispetto alle specificità dell’immigrazione nei vari territori.
Nel Lazio il privato sociale mette in campo Scuolemigranti, una rete del privato sociale che coordina 90 scuole di italiano con 150 sedi distribuite in tutte le provincie, un’offerta di prossimità, con orari flessibili e un approccio pro-attivo per andare incontro ai potenziali utenti dei corsi. Il CPIA, oltre a fornire l’attestato di italiano valido per la Questura, rappresenta la porta d’ingresso nel sistema di istruzione pubblica per i migranti che intendono continuare a studiare. Questa sessione intende contribuire alla creazione di un sistema integrato pubblico-privato per la lingua e la formazione continua dei migranti adulti.
BUONE PRATICHE Strategie formative adottate dalle scuole del volontariato, grandi e piccole, che riescono a far emergere la domanda implicita di apprendimento della lingua, a facilitare la frequenza degli iscritti e l’accesso ai servizi fondamentali per la cittadinanza. La passeggiata didattica al palazzo Quirinale è una via per rinforzare la lingua e al tempo stesso illustrare la costituzione italiana e principi democratici.
La ricerca IREF-Scuolemigranti apre la riflessione sulle opportunità pubbliche e private di apprendimento della lingua attive nel Lazio e sulla congruenza domanda-offerta. Indagine sul profilo socio-linguistico di 6.000 iscritti ai corsi di Scuolemigranti nel 2017-2018.
Proposta all’USR e alla Regione Lazio per la costruzione di un osservatorio permanete dedicato alla formazione linguistica, al monitoraggio del sistema pubblico-privato, alla pianificazione dei corsi per migranti adulti.
Sessione 4. Alfabetizzare migranti privi di istruzione
Coordina Lorenzo Rocca, Università di Perugia
TEMA. Nei corsi di lingua dei CPIA e del terzo settore sempre più spesso una fascia di allievi risulta analfabeta o debolmente istruito, privo delle competenze di base per inserirsi nella nostra società (leggere, scrivere, far di conto). Solo di recente questo fenomeno è emerso in Italia, stimolando lo sviluppo di metodi e manuali dedicati, tuttavia per incoraggiare un migrante adulto che non è andato a scuola a colmare questo gap, occorrono docenti preparati e molte ore di insegnamento, non meno di 600-800. In alcune regioni i CPIA hanno creato un polo esperto per la didattica a migranti analfabeti, nel Lazio per ora solo Scuolemigranti si sta curando la formazione di docenti e insegnanti volontari.
BUONE PRATICHE Innovazioni realizzate in Italiane nei CPIA e nel privato sociale per l’alfabetizzazione di adulti scarsamente o per nulla scolarizzati. Il CPIA 2 del Piemonte da anni è dotato di un gruppo di docenti esperti che, in asse con le associazioni locali, ogni anno formano un migliaio di migranti analfabeti. Il polo ItaStra dell’università di Palermo dedicato all’analfabetismo, fa ricerca e sperimentazione didattica con adulti e minori stranieri non accompagnati. Testimonianze di CPIA della regione Emilia Romagna. Esperienza della cooperativa Ruah di Bergamo, che accoglie richiedenti asilo.
La sessione avanza alcune proposte per costruire nel Lazio per creare un polo dedicato alla formazione formatori e a corsi sperimentali per migranti privi di istruzione.
Sessione 5. Lingua, professionalità e lavoro
Coordina Paola Vacchina, FORMA
TEMA. Per il migrante che ha superato l’età scolare e avverte l’urgenza di trovare lavoro occorre una formazione professionale breve collegata alla struttura produttiva locale, con tirocini lavoro e incentivi all’azienda in caso di assunzione. Per i richiedenti asilo e rifugiati il diritto alla formazione è affidato ai centri di accoglienza (CAS, SPRAR, comunità per minori non accompagnati), ma per il migrante che non rientra in questo circuito esistono poche opportunità e soprattutto è difficile venirne a conoscenza. Inoltre, alla persona migrante in cerca di occupazione viene richiesto un livello di italiano, adeguata alle mansioni che andrà a svolgere. Per questo motivo gli “sportelli lavoro” gestiti dal terzo settore sono in rete con corsi di lingua. L’avviamento al lavoro dei migranti comporta quindi la creazione di una filiera integrata di agenzie: servizi di accompagnamento al lavoro, corsi professionali, corsi di italiano, tirocini, aziende.
BUONE PRATICHE Metodi per l’accompagnamento al lavoro degli sportelli Caritas, Centro Astalli, Casa diritti sociali e Consulta chiese evangeliche. La rete che a Latina e a Formia mette insieme CPIA, associazioni di Scuolemigranti e il circuito dell’accoglienza (CAS e SPRAR). Progetti integrati di formazione professionale, corsi di lingua, tirocinio aziendale e lavoro.
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