Eccidio di Sant’Anna di Stazzema, il ministro alle celebrazioni per il 70° Anniversario

Eccidio di Sant’Anna di Stazzema, martedì il ministro Giannini alle celebrazioni per il 70° Anniversario

martedì 12 agosto, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, parteciperà alle Celebrazioni per il 70° anniversario dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema. La cerimonia avrà inizio alle 9.00

“Conservare e aggiornare la memoria è lo strumento per mantenere l’identità salda di un popolo,
un compito che è anche della scuola”. E’ quanto ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, partecipando, martedì 12 agosto, alle
Celebrazioni per il 70° anniversario dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema. In quella località,
nel 1944, i nazisti trucidarono 560 persone, tra cui donne, vecchi e bambini. Il Ministro ha
commentato positivamente la decisione della giustizia tedesca di riaprire le indagini sulla
strage: “Un altro passo in avanti per la ricerca della verità”. Ha poi concluso ricordando le tante
altre stragi “che purtroppo vengono rimosse dalla memoria, penso al genocidio degli armeni,
o alla storia dei curdi tornati ultimamente di grande attualità”.
Il Ministro Giannini ha voluto ribadire l’importanza della commemorazione anche sul proprio
profilo twitter @stegiannini, con il messaggio: “Con i ragazzi delle scuole, conservare e
aggiornare la memoria per mantenere identità #eccidioStazzema”.
Hanno partecipato alle celebrazioni anche 27 studenti provenienti da tutta Italia, scelti
attraverso un concorso nazionale lanciato dal Miur, dal Comune di Stazzema, dall’ANPI e
dall’INSMLI – Istituto Nazionale per gli Studi del Movimento di Liberazione Italiana. I ragazzi,
insieme ai propri docenti, hanno raccontato la propria esperienza a Sant’Anna di Stazzema sul
blog http://oraioso.wordpress.com/.

Nasce “L’officina dei prossimi dirigenti scolastici”

Nasce “L’officina dei prossimi dirigenti scolastici”: la Piattaforma open di PVMScuola per l’autoformazione degli aspiranti DS

Gruppi di studio, di autoformazione, condivisione di materiali..
E’ una delle nuove frontiere del web nel mondo della scuola. Su facebook è sufficiente fare una ricerca inserendo la chiave “concorso” per accorgersene: dal concorso per dirigenti scolastici del 2011 a quello per docenti del 2012 fino alla selezione che si sta svolgendo in queste settimane per l’ammissione al Tfa.
Parole d’ordine: condivisione assoluta, gratuità, apertura totale.
E’ un metodo che funziona e ha un grande valore aggiunto, perché crea collaborazione e abitua i professionisti della scuola a confrontarsi, a condividere esperienze, idee, buone pratiche, ben al di là della motivazione “utilitaristica” finalizzata al superamento di un concorso, che pure costituisce la spinta iniziale.
Noi di PVMScuola, come associazione che riunisce docenti e dirigenti scolastici che si impegnano per valorizzare le professionalità del mondo della scuola, ci siamo chiesti quale poteva essere il nostro contributo.
Così abbiamo pensato di mettere a disposizione la nostra piattaforma PVMElearning (www.elearning.pvmscuola.it) per ospitare materiali e idee, a partire dal prossimo corso concorso per dirigenti scolastici che sta per essere bandito.
Sarà uno spazio autogestito, strettamente collegato con tutti i gruppi facebook e soprattutto aperto a tutti i docenti che lo vorranno, senza alcuna condizione se non quella di essere insegnanti e accettare le regole della condivisione totale.
PVMScuola sarà un ospite discreto, metterà a disposizione la piattaforma dove i materiali potranno essere ordinati e fruibili in modo semplice. Il filtro sarà ridotto al minimo indispensabile e si limiterà al controllo del rispetto della usuale netiquette.
La piattaforma è collegata al gruppo Facebook “Corso concorso dirigenti scolastici 2014” , aperto dal nostro Raffaele Fontanella, ma intende aprirsi a tutti i gruppi di studio che esistono in rete che si renderanno disponibili.

Istruzioni per l’accesso
Per il gruppo facebook “Corso concorso dirigenti scolastici 2014” basta richiedere l’iscrizione indicando il proprio nome, cognome e scuola di appartenenza.
Per accedere alla piattaforma, basta registrarsi all’indirizzo www.pvmelearning.it e poi al corso “L’officina dei prossimi dirigenti scolastici”.

Regole essenziali
–    Niente nick o pseudonimi
–   Al primo accesso bisogna completare il proprio profilo, inserendo la scuola di appartenenza. Questo dato lo diamo come obbligatorio, pena la cancellazione.
–    I materiali da condividere possono essere messi sul gruppo facebook “Corso concorso dirigenti scolastici 2014” o sui gruppi che aderiranno all’iniziativa, gli amministratori di PVMElearning si incaricheranno di trasferirli sulla piattaforma.
–    I materiali autoprodotti dovrebbero portare la firma dell’autore in calce, ci sembra un giusto riconoscimento, ma la regola è che chiunque deve poter suggerire modifiche o miglioramenti, senza problemi
–    Il controllo sulla bontà e correttezza dei materiali deve essere fatto dai fruitori, PVM non si assume alcuna responsabilità in questo senso, nella certezza che questo controllo verrà dal confronto continuo fra colleghi.
–    Effettueremo un filtro minimo. Ci riserviamo di eliminare immediatamente contenuti offensivi, provocatori in qualunque senso, o palesemente sbagliati. Da questo punto di vista le regole sono quelle della consueta netiquette in rete.
–   Anche se la piattaforma non è di pubblico dominio, ci riserviamo anche di eliminare contenuti che in qualunque modo violino il copyright (ad esempio testi scannerizzati o simili).
Per quanto riguarda i materiali reperibili in rete, inseriremo i link, in modo da catalogarli e renderli fruibili con maggiore comodità.
–    Chiediamo a tutti di collaborare con suggerimenti, correzioni, idee di qualunque tipo. Unica forma di “compenso”, la richiesta di contribuire con almeno un lavoro prima della conclusione del concorso, nell’ottica della condivisione libera.

Sviluppi futuri
Siamo fermamente convinti che l’apertura totale e la condivisione siano alla base di una possibile, vera rivoluzione nel mondo della scuola. La comunità degli operatori della scuola dovrebbe ispirarsi alla comunità scientifica, che ha fatto della condivisione e del controllo incrociato dei risultati un’arma vincente.
Per questo motivo auspichiamo che iniziative come la nostra si moltiplichino e siamo disponibili a confrontarci e a fare rete, mettendo in comune risorse, materiali, idee.
Sul sito di PVMScuola e sulla sua pagina facebook è possibile entrare in contatto con noi. Saremo lieti di ospitare e di scambiare i nostri link con gruppi, associazioni, siti web che si propongono di confrontarsi e lavorare insieme per una scuola dove sia più bello insegnare e soprattutto…studiare!
(Maria Grazia Vitale)

Strade dei nostri amori

STRADE DEI NOSTRI AMORI di Umberto Tenuta

CANTO 231 INDIVIDUALIZZAZIONE vel PERSONALIZZAZIONE

“I’mi son un che, quando

Amor mi spira, noto, e a quel modo

ch’e’ ditta dentro vo significando”

 

Impronta del pollice con e senza inchiostro.

Miei sospiri d’amor

Come te non c’è nessuna

Date alla mamma un bimbo più bello dello scarrafone sojo!

Io guardo, tocco, mangio, parlo, prendo, cammino, ascolto, assaporo, odoro, guardo… come nessun altro al mondo che fu, che è e che sarà.

E voi, insegnanti, volete impormi il che, il quando e il come di ciò che debbo fare, studiare ed imparare?

Trovate tutto scritto nelle Indicazioni ministeriali, nelle Agende editoriali ed or financo nelle App digitali!

Avete stabilito corsia, ore e minuti, anche secondi, curve e ostacoli, tempi ed ogni altra cosa ch’io debba fare, vostro docile schiavo.

Non per niente vi chiamate docenti.

Docete i figli vostri, se ci riuscite!

Io libero sono, e me ne vanto.

So io quali fiori cogliere nel prato.

So io di quali uccelli seguire i voli.

So io quali stelle seguir nel cielo.

So io quali canti mi innamorano.

So io quali conti far con la mia vita.

So io quel che amo.

Ed i miei amori mai tradirò.

Lasciami andare per le mie strade.

Mi porteranno agli avi miei, lontano lontano, laggiù nel tempo, nelle foreste.

Nella Mesapotamia e nell’Egitto delle Piramidi, nella Troade e nell’Etruria, nelle Indie nuove e vecchie…

O Maestra, lasciami andare.

Lasciami cantare la gioia

 

la gioia la gioia la gioia,

questa magnifica donatrice!

………………….

l’immensa gioia di vivere,

d’esser forte, d’essere giovine,

di mordere i frutti terrestri

con saldi e bianchi denti voraci,

di por le mani audaci e cupide

su ogni dolce cosa tangibile,

di tendere l’arco su ogni

preda novella che il desìo miri,

e di ascoltare tutte le musiche,

e di guardare con occhi fiammei

il volto divino del mondo

come l’amante guarda l’amata,

e di adorare ogni fuggevole

forma, ogni segno vago, ogni immagine

vanente, ogni grazia caduca,

ogni apparenza ne l’ora breve.

Canta la gioia! Lungi da l’anima

nostra il dolore, veste cinerea.

 

Veste cinerea, blu e nera, bandiera bianca, bandiera verde, per ogni stagione, per ogni classe!

Ma io NO.

Io non ci STO.

Io me ne vo per la mia strada!

Ed i sentieri del mondo percorrerò.

Sentieri di Alarico che i Goti piangono.

Sentieri dei Lupi che nella Sila ululano .

Sentieri della Sibaritide che Susy ama.

Tutti i sentieri della mia vita!

La mia strada nessuno mi segnerà.

Se lo vuoi, tu Maestra, mi seguirai.

Con amore, mi seguirai!

Sulle strade di Luky.

Il metodo, la strada è mia, guai a chi me la tocca.

Tutto il mondo io esplorerò.

Un uomo nuovo io sarò

NB

Ricordatevelo bene, o Voi Insegnanti, quando a settembre sarete costretti a programmare.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

 

Una Scuola, un Dirigente!

Una Scuola, un Dirigente!
Lettera al Presidente del Consiglio Matteo Renzi

di Francesco G. Nuzzaci

Egregio Presidente,

in attesa che venga approvata la riscrittura in corso del Titolo V della Costituzione, che ponga ordine nel ginepraio di competenze tra Stato e regioni in materia di istruzione, Lei ha preannunciato l’imminente lancio di un ambizioso pacchetto-scuola, il cui valore stimato in un miliardo di euro è sicuramente comprensivo di quei quattro spiccioli necessari a risolvere, per intanto, l’annosa questione della Quota 96 (già diventata Quota 102 e, presumibilmente, destinata a divenire Quota 103!), senza che si metta più a repentaglio l’intero bilancio dello Stato italiano. Sarà sanata un’ingiustizia e, non meno, potrà favorirsi il ricambio generazionale, anche per le posizioni dirigenziali.

L’auspicio è che si inizi dalla testa, con la creazione delle condizioni minime perché ogni istituzione scolastica possa perseguire lo scopo di progettare e realizzare sistematici interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento, com’è scritto nell’articolo 1, comma 2 del D.P.R. 275/99, Regolamento dell’autonomia.

Gli interventi da promuovere, con sapiente sinergia e con una visione sistemica, è da supporsi, ragionevolmente, che debbano coinvolgere la Sua ministra dell’Istruzione, da tempo, dopo i fuochi di artificio dell’esordio, decisamente defilata.

Non saranno pochi e presumibilmente non sarà facile definire sicure priorità. Ma è di intuitiva evidenza che il compito attribuito dal Legislatore – e, ancor prima, dalla Costituzione – alla scuola, dianzi riportato, impone, come premessa vitale, che in ciascuna delle predette istituzioni vi sia un proprio dirigente, di pieno diritto e a tempo pieno, chiamato a governare, controllare – e dunque garantire – i complessi processi ivi attivati, con l’indispensabile supporto di un direttore dei servizi generali e amministrativi, parimenti incardinato, ed in attesa dell’ausilio di un middle management sul versante della prestazione istituzionale, vale a dire l’organizzazione dell’insegnamento e di tutto ciò che lo supporta e lo correda, in una scuola che nel Suo pacchetto si vuole declinata su tempi più distesi, con un incremento del curricolo, il potenziamento dei laboratori e l’apertura al mondo del lavoro, sostenuta da un articolato e generalizzato sistema di valutazione e connessa valorizzazione di tutto il personale.

Le misure da adottare al riguardo, che ben potrebbero qualificarsi di straordinaria necessità e urgenza, sono, sostanzialmente quelle di seguito evidenziate.

1-Occorre, in primo luogo, apportare le modifiche alle leggi 111 e 183 del 2011, che hanno da un lato prescritto la costituzione di istituti scolastici mostruosi, nel senso di decisamente ingestibili, in media non meno di 1000 alunni o studenti, distribuiti – specie per il primo ciclo di istruzione – in una pletora di sedi distanti e sovente mal collegate; nel mentre, per altro verso, le c.d. scuole sottodimensionate – aventi un numero di alunni o studenti inferiore a 600 – restano prive di un dirigente e di un direttore dei servizi generali e amministrativi titolari.

Devesi quindi realizzare una semplice equazione: un’istituzione scolastica, un dirigente (e un direttore dei servizi generali e amministrativi) e cancellare lo stesso concetto di scuola sottodimensionata, che comunque è incomparabilmente più complessa e di non minore valore strategico rispetto a una ripartizione interna di un non particolarmente consistente ufficio amministrativo e al quale è preposto un dirigente pleno iure.

2- Il recente decreto-legge 58/14, licenziato con una fretta inopportuna e altrettanto sbrigativamente convertito dalla legge 5 giugno 2014, n. 87, ha inteso dettare misure urgenti per garantire il regolare svolgimento del servizio scolastico, in esito all’annullamento giurisdizionale di alcune procedura concorsuali.

Trattasi però di misure insufficienti e mal congegnate, censurabili sotto il profilo dell’equità e che, soprattutto, risolvono solo parzialmente le esigenze di continuità di direzione di poche istituzioni scolastiche, essenzialmente nella sola Toscana.

Esse costringono chi ha vinto un concorso a rifarlo, sia pure in una (futuribile) procedura riservata, scontando l’unica colpa di essere incappati nella morsa di un’Amministrazione reiteratamente e acclaratamente inefficiente (che, in luogo di chiedere conto ai propri dirigenti coinvolti, li ha premiati confermandoli nei posti di massima responsabilità) e di una giustizia amministrativa ancorata ad un esasperato formalismo. E alimenteranno, anziché spegnerlo, un non lieve contenzioso che, esauriti infruttuosamente i gradi di giudizio interni, è destinato a sfociare davanti la Corte europea dei diritti dell’uomo, adusa a pronunciare rifuggendo dai cavilli implausibili: tipo le buste trasparenti il cui interno può (forse) leggersi un controluce, sicché, astrattamente (sic!), può venir meno l’anonimato del concorrente; ovvero la sollecita sostituzione del presidente della commissione esaminatrice con un dirigente di seconda fascia – pure prevista dal bando concorsuale – senza, però, una previa, puntuale e defatigante ricerca di ( improbabili) professori universitari ordinari, magistrati o avvocati dello Stato, dirigenti generali: che – astrattamente – avrebbero potuto (forse!) far passare gli elaborati di ricorrenti bocciati? Nel mentre la stessa operazione, nella medesima tempistica, è avvenuta in altre regioni ed è infine passata indenne dal vaglio giurisdizionale.

Le sarà sicuramente noto che la Corte europea segue, piuttosto, i principi sostanziali del diritto, tra i quali campeggia la tutela piena e incondizionata delle posizioni soggettive guadagnate da cittadini palesemente incolpevoli.

Nello specifico, ripercorrendo le fattispecie (mal)regolate dal citato decreto-legge 58/14 e dalla sua legge di conversione 87/14, riteniamo che:

2.1- Si deve subito procedere con l’ordinario rinnovo del concorso a dirigente scolastico per i soli ricorrenti vittoriosi della Toscana, secondo le disposizioni di cui al D.D.G. del 13 luglio 2011, atteso che – tra le altre possibili considerazioni – lo stringatissimo prefigurato nuovo sistema di reclutamento è tuttora privo del regolamento di attuazione.

Dovranno quindi costituirsi le commissioni esaminatrici conformemente al giudicato degli alti magistrati di Palazzo Spada, tal che i predetti ricorrenti possano conseguire il c.d. bene della vita loro riconosciuto: che non è certo la nomina a dirigente scolastico, ma il diritto a (ri)partecipare al concorso, che se sarà superato consentirà loro la collocazione in una graduatoria ad esaurimento, ai sensi del decreto-legge 104/13, art. 17, comma 1 bis, convertito dalla legge 214/13. In ciò, tecnicamente, consiste l’obbligo dell’Amministrazione di portare ad esecuzione la sentenza.

2.2- Contemporaneamente bisognerà predisporre una puntuale soluzione normativa, non limitata alla salvaguardia delle posizioni dei dirigenti toscani già vincitori o idonei nel concorso cassato, ma estesa a coloro che potrebbero essere esposti a situazioni simili. Soluzione normativa che è già pronta, semplicemente richiamandosi la legge 202/10 per l’analogo concorso a suo tempo annullato dalla Corte di giustizia amministrativa per la regione Sicilia: reiterazione delle procedure concorsuali in obbligata esecuzione del giudicato, ma consistenti nella presentazione di una relazione scritta sull’esperienza maturata in funzione di dirigente e sua discussione davanti la commissione esaminatrice, il cui positivo giudizio formalizza la nomina a dirigente, con la riattribuzione della sede in fatto occupata; ovvero, per i già vincitori cui non sia stato ancora attribuito l’incarico e/o per gli idonei, presentazione di un progetto elaborato su un argomento da loro scelto tra quelli già affrontati nel corso della procedura concorsuale annullata, al cui giudizio positivo consegue la conferma della posizione già occupata nella graduatoria generale finale di merito.

2.3- Parimenti, l’elaborazione di un progetto su un argomento scelto tra quelli svolti sempre in sede di procedura concorsuale poi annullata, se oggetto di giudizio positivo consentirà ai 96 ex vincitori in Lombardia, poi risultati respinti nella ricorrezione delle medesime prove scritte, la conferma del proprio precedente punteggio complessivo e di essere collocati, secondo il relativo ordine, in coda alla nuova graduatoria e beneficiando del citato decreto-legge 104/13 (graduatoria ad esaurimento).

2.4- Ad un’altrettanto mirata e selettiva procedura concorsuale dovranno essere interessati coloro che figurano nelle code concorsuali oggetto di contenzioso giudiziario tuttora in corso, risalenti al bando di cui al D.D.G. del 22 novembre 2004 (primo concorso ordinario a dirigente scolastico), peraltro menzionate nel D.L. 58/14. Anche per questi soggetti, prima della riproposizione della procedura concorsuale standard, sia pure in sessioni riservate, dovranno recuperarsi e riconoscersi le prove già positivamente sostenute.

2.5- In termini differenti si pone il problema dei c.d. presidi incaricati, figura residuale e ad esaurimento, di poche decine di persone che, da anni, svolgono la funzione dirigenziale. Funzione già riconosciuta dai giudici del lavoro quanto agli aspetti economici, ma, per gli aspetti normativi, tenuta a bagnomaria dall’Amministrazione; che pure continua ad avvalersi dell’opera di questi cirenei, quasi sempre destinati in scuole di risulta o di frontiera.

Al riguardo, mette conto rimarcare che a breve la Corte di giustizia europea, sulla scorta delle conclusioni rassegnate dall’avvocato generale presso la medesima, ragionevolmente – in virtù della prevalenza, ratione materiae, del diritto comunitario sul diritto interno – sanzionerà lo Stato italiano per l’abuso dei contratti a termine, in violazione della direttiva UE 1999/70, vietante in senso lato discriminazioni irragionevoli nei confronti di chi svolge le stesse funzioni o mansioni dei lavoratori a tempo indeterminato; formalmente recepita dal D. LGS. 368/01 e valevole pacificamente anche nel pubblico impiego. Di conseguenza sarà smentita la stupefacente sentenza della nostrana Corte di cassazione, n. 10127 del 20 giugno 2012, di non applicabilità della normativa comunitaria de qua perché esistono norme speciali interne regolanti l’attribuzione delle supplenze e/o di incarichi a termine nella scuola! Di conseguenza, secondo gli esimi togati garanti dell’esatta osservanza e dell’uniforme applicazione del diritto:

a)per il personale della scuola non dovrebbe darsi luogo alla conversione dei rapporti di lavoro in corso a titolo precario in rapporti di lavoro a tempo indeterminato, anche se protratti per anni e anche se relativi alla copertura dei posti vacanti in organico di diritto, per corrispondere – dunque – non già ad esigenze eccezionali e transeunti dell’Amministrazione, bensì e in fatto ad esigenze ordinarie e dotate di stabilità nel tempo;

b) a questo personale – figlio di un dio minore – non si dovrebbe nemmeno riconoscere il risarcimento del danno, in luogo della sua mancata assunzione negli organici;

c) addirittura, non gli spetterebbe nessun incremento stipendiale, a significare la legittimità di essere sottopagato per legge.

Sicché i presidi incaricati dovranno essere immessi direttamente in ruolo, purché non in quiescenza dal primo settembre 2014. Perché è moralmente e giuridicamente giusto che sia così, e non fosse altro per evitare al bilancio dello Stato un salasso – in termini di condanna pecuniaria dotata di effettiva dissuasività – ben più consistente dei risibili costi della loro doverosa normalizzazione.

Né può allegarsi l’ostacolo posto dall’articolo 97, terzo comma della Costituzione, secondo cui agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede per concorso. Perché, a seguire, è scritto che sono fatti salvi i casi stabiliti dalla legge. E la legge in discorso (o atto equiparato) non si vede come possa essere dichiarata incostituzionale da un ipotetico giudizio davanti la Consulta, in quanto non può di certo dirsi affetta da irragionevolezza : si tratta di soggetti che svolgono – in qualche caso continuativamente da dieci anni e più! – funzioni dirigenziali, al pari dei colleghi di ruolo, senza mai essere incorsi in valutazioni negative formalizzate in atti e, per ciò, in re ipsa idonei.

3- Sgombrato il campo dai focolai del contenzioso, sempre in agguato e suscettibile di protrarsi su tempi biblici in ragione di un sistema giudiziario – il nostro – alquanto barocco, si dovrà poi dettagliare ed implementare il nuovo dispositivo di reclutamento della dirigenza scolastica, ora centralizzato e affidato all’appena istituita unica Scuola Nazionale dell’Amministrazione: e si andrà ben oltre il 31 dicembre 2014!

Ma medio tempore premono le urgenze. Abbiamo detto: una scuola, un dirigente!

I numeri in circolazione concordano nel disegnare un quadro preoccupante: 1000 istituzioni scolastiche normodimensionate sono senza titolare, cui si aggiungono le 180 dirette da chi aveva avanzato istanza di mantenimento in servizio, ora vietata dalla legge con effetto retroattivo, e in più vi sono le 475 istituzioni scolastiche sottodimensionate, acefale sempre ex lege.

Risulta che il MIUR abbia richiesto al MEF soltanto 630 nuove assunzioni, tuttora prive di via libera a poco più di quindici giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico.

Fatti i conti: più di 1000 scuole saranno affidate in reggenza; con la situazione che si presenta veramente critica in alcune regioni del Nord, Toscana e Piemonte su tutte, ma anche in Campania, dove l’ultimo concorso ordinario bandito nel 2011 è ancora bloccato e sotto la lente della magistratura penale.

Vi è però la possibilità di interventi, ancorché non compiutamente risolutivi.

3.1- Si può, in primo luogo, assicurare lo scorrimento delle graduatorie dei vincitori e idonei a tutt’oggi non esaurite (ad esempio, in Puglia, Calabria, Sardegna, Lombardia…) per coprire buona parte delle sedi eccedenti e disponibili: quelle normodimensionate e poi quelle sottodimensionate (ante).

3.2- Nell’evenienza che in qualche regione residuino vincitori o idonei per carenza di sedi – e auspicando il ripristino della dimensione nazionale piena per il futuro concorso – potrebbe ben attivarsi la previsione resa permanente dal D.L. 90/14, risolvendo il rapporto di lavoro nei confronti di chi, avendo compiuto il sessantaduesimo anno d’età, vanti l’anzianità contributiva di 42 anni e 6 mesi se uomo o 41 anni e 6 mesi se donna.

3.3- All’opposto, nelle regioni prive di graduatorie di vincitori o idonei, potrà farsi un’eccezione all’altra norma del decreto legge testé citato, accogliendo le domande di mantenimento in servizio, per non più di due anni, di dirigenti scolastici che abbiano raggiunto l’età della vecchiaia.

3.4- Non sappiamo se quanto suggerito possa rientrare o meno nel budget di un miliardo di euro. In ogni caso, la reggenza di istituzioni scolastiche dovrebbe essere l’extrema ratio.

Scuola, vi raccontiamo il terremoto nelle graduatorie dei precari. Dal Nord e dal Sud

da Repubblica.it

Scuola, vi raccontiamo il terremoto nelle graduatorie dei precari. Dal Nord e dal Sud

di SALVO INTRAVAIA

Le testimonianze dopo la denuncia del rimescolamento prodotto dalle migliaia di richieste di supplenti meridionali nelle graduatorie centro settentrionali

“Non siamo carne da macello”. E nasce il profilo Facebook dall’eloquente titolo “Ora basta!!!”. I supplenti delle scuole settentrionali sono sul piede di guerra: dicono no all’invasione dei “terroni” nelle “loro” graduatorie per le immissioni in ruolo e per le lunghe supplenze. Nel corso dell’ultimo aggiornamento delle cosiddette graduatorie ad esaurimento  –  quelle che servono a reclutare metà degli assunti a titolo definitivo di ogni anno e al reclutamento dei supplenti annuali  –  le liste provinciali delle regioni padane sono state letteralmente invase da precari del Sud in cerca di una cattedra fissa. Ecco perché.

Nel 2007 Fioroni trasformò le graduatorie permanenti dei precari in graduatorie ad esaurimento consentendo, “per l’ultima volta”, il trasferimento di provincia. Ma nel 2011 il blocco cade e viene anche diminuito  –  da cinque a tre anni  –  l’obbligo di rimanere nella provincia dove si è entrati di ruolo. Nel frattempo i tagli della Gelmini, che colpiscono selvaggiamente il Sud, e il calo della popolazione scolastica fanno il resto. L’esodo determina lo scavalcamento di migliaia di colleghi del posto che rimarranno a bocca asciutta. Forse anche senza supplenze. Un mezzo disastro che sta creando una vera e propria guerra tra poveri Nord-Sud.

Domenica Tusa, 47 anni, dopo una quindicina d’anni da supplente di scuola elementare in provincia di Palermo, lo scorso mese di aprile ha deciso di fare il grande passo: trasferirsi in provincia di Firenze alla ricerca di quella stabilità lavorativa che la Sicilia non le ha mai dato. Lascerà il marito a Palermo “per chissà quanti anni”. E sarà costretta a “sradicare la figlia diciassettenne dal suo ambiente”. La figlia più grande studia all’estero. Storie umane di precarietà che combaciano con quelle delle colleghe settentrionali. Ilaria Tovani, prima della migrazione in massa, era ben piazzata nella lista della scuola dell’Infanzia in provincia di Lucca, adesso è al 324° posto. “La nostra provincia  –  spiega l’insegnante  –  è stata la più colpita d’Italia. In pratica la collega che si trovava al primo posto è scivolata al 155° posto. Noi supplenti del luogo non solo vediamo sfumare l’immissione in ruolo ma anche la possibilità di ottenere supplenze, rischiando a settembre la disoccupazione. Ci siamo organizzati nel web con il profilo Facebook “Ora Basta”. Non vogliamo che tale vicissitudine venga liquidata come uno scontro fra nord e sud bensì come istanza di ripensamento delle norme che regolano il reclutamento dei docenti”.

“Mi sono laureata in Scienze della formazione con i massimo dei voti  –  racconta la collega di graduatoria Angelica Pera  –  e subito sono entrata a scuola con supplenze che si rinnovavano di anno in anno, fino a raggiungere (a graduatorie pulite e senza aggiornamento) circa la 35ma posizione. Adesso, mi ritrovo 303° posto. Non mi piace parlare di Nord-Sud perché stanca essere additati come razzisti, soprattutto non sarò io a strumentalizzare questa condizione. Ciò però non toglie la mia rabbia e incredulità per un sistema marcio e corrotto. Vogliamo  –  aggiunge  –  solo poter lavorare sul nostro territorio, vogliamo poter stare tranquilli sull’assegnazione dei punteggi perché qui si stanno calpestando troppi diritti. Come coloro che si spostano, ho anch’io il diritto di lavorare ma è solo una lotta tra precari, che forse raggiungeranno il ruolo all’età della pensione. Graduatorie ad esaurimento  –  conclude  –  che esauriscono solo le forze, le speranze e la passione di chi è iscritto”.

L’idea di una protesta sui social network è venuta a Rosaria Miranda, supplente di scuola materna della provincia di Firenze. “Quando ho visto la nuova graduatoria  –  racconta con tanta rabbia in corpo  –  sono entrata nella disperazione e scoppiata a piangere. Mi sono trasferita in Toscana 12 anni fa. Oggi, ho 44 anni e mi sono sposata nel 2008 restando lontano da mio marito che non può spostarsi dalla Campania, dove sono nata. Viviamo lontani da sempre e ho deciso di non avere figli per non fare vivere loro tutti questi disagi. Amo il mio lavoro, ma questo è troppo. Non si tratta di guerra tra Nord e Sud: io sono meridionale trapiantata al Nord. E’ una questione di certezza delle regole. Ero al 49° posto nel 2013 e sarei entrata di ruolo, a ma adesso sono scivolata al 185° posto. A settembre, non so cosa accadrà”. “E’ giusto? Come faremo a campare?”, si chiede. E sbotta: “Non siamo carne da macello!”.

I numeri spiegano meglio di qualsiasi storia l’entità del fenomeno. Oltre metà  –  il 53 per cento, per l’esattezza  –  delle oltre 28mila cattedre messe a disposizione dal ministero dell’Istruzione per le immissioni in ruolo, a decorrere dal primo settembre, andranno in scuole ubicate al Nord, dove i posti vacanti abbondano. Ma saranno per la maggior parte appannaggio di docenti meridionali trasferitisi di recente. Basta citare qualche esempio. Nella graduatoria della primaria della provincia di Firenze, le prime 55 posizioni (quelle utili per le immissioni in ruolo di quest’anno) sono occupate da altrettante new entry: 16 siciliani, 33 campani e 2 calabresi. Due sono aspiranti maestre di ruolo sono nate all’estero e potrebbero essere anche queste meridionali. E altre due, le più “settentrionali” di tutte, sono originarie di Frosinone. Stesso discorso in provincia di Prato e Lucca, per la scuola dell’infanzia: quasi tutti i posti andranno a docenti meridionali. Le graduatorie dei grossi centri sono state prese d’assalto dai siciliani in fuga dalla regione con la disoccupazione più alta d’Italia. In provincia di Milano saranno 245 le assunzioni a titolo definitivo per la scuola primaria. Nelle prime posizioni troviamo ben 241 trasferiti da altre province: 116 siciliani, pari al 47 per cento di nuovi assunti, 54 campani, 21 pugliesi e 18 calabresi. In totale, 209 meridionali. Anche la provincia di Torino è terra di conquista per i siciliani: nelle prime 129 piazze (quelle utili) della primaria troviamo 65 siciliani e 15 campani. Andranno a non meridionali soltanto 17 posti, di cui 13  –  il 10 per cento appena  –  a Torinesi doc. Tra centinaia di graduatorie di scuola dell’infanzia, primaria, media e superiore non è facile calcolare in quanti abbiano deciso di andare “su al Nord” per l’agognata cattedra fissa: si tratta certamente di diverse migliaia.

Ancora una volta ci vengono incontro i numeri. Le graduatorie delle province meridionali si sono letteralmente svuotate. Prendendo ad esempio la scuola primaria si registra un meno 21 per cento di iscritti a Palermo, un meno 23 per cento a Napoli e 12 per cento in meno di aspiranti in provincia di Bari e Reggio Calabria. Di contro, sempre alla primaria, a Firenze la graduatoria si è allungata del 26 per cento, a Milano del 15 per cento e a Prato addirittura del 57 per cento. Ma il record spetta alla graduatoria di scuola dell’infanzia di Lucca  –  da dove è partita la protesta che si sta estendendo a tutto il Nord  –  che, nel giro di 12 mesi, ha visto crescere gli iscritti da 156 a 439: più 181 per cento.

Il balzo in avanti da guinness dei primati lo ha fatto Rosaria Mallardo. Nel 2013, si trovava in provincia di Napoli al 1622° posto della graduatoria ad esaurimento della scuola primaria, senza speranza alcuna di entrare di ruolo né di ottenere una supplenza lunga. Spostandosi nella graduatoria di Prato si piazza adesso al 18° posto, quanto basta per essere assunta in ruolo già quest’anno o al massimo il prossimo. Nel trasferimento ha fatto un balzo di 1604 posti. Un altro record. Tra comitati e proteste attraverso il  web, i precari settentrionali scippati del posto stanno cercando referenti politici di tutti gli schieramenti per evitare il peggio. Ma il tempo stringe perché le nomine sono alle porte: i provveditorati devono farle tutte entro il 31 agosto. Mentre ad incendiare le polveri ci pensa la Lega, con l’ex senatore Mario Pittoni, che spara a zero contro l’ex ministro Maria Chiara Carrozza e i “titoli facili e i punteggi generosi” dei docenti meridionali.

Arriva il diario della legalità

da La Stampa

Arriva il diario della legalità

Il progetto della Polizia di Stato “Un anno con Civis” per stimolare i ragazzi al senso civico
roma

 Per l’inizio del nuovo anno scolastico, la Polizia di Stato ha raccolto ed esteso a livello nazionale l’iniziativa, ideata qualche anno fa dalla questura di Nuoro, di realizzare un diario scolastico.

 

Il progetto, denominato “Un anno con Civis”, prevede la distribuzione di 27mila copie dell’agenda agli studenti delle classi VI e delle pluriclassi degli istituti primari delle province di Alessandria, Savona, Rovigo, Prato, Isernia, Matera, Benevento, Vibo Valentia, Nuoro e Siracusa scelte come sedi del progetto pilota.

 

Protagonista grafico del progetto è un super eroe, chiamato «Civis», che accompagnerà gli studenti per l’intero anno scolastico, stimolandoli alla riflessione insieme a docenti e genitori su questione fondamentali per la loro formazione. Il tema del diario sarà infatti l’educazione alla legalità e al senso civico.

 

Corredato di vignette che richiamano «Le buone pratiche» del vivere in collettività, il diario affronterà tematiche quali il rispetto dell’ambiente, il bullismo, il razzismo e la tutela dell’infanzia, offrendo spiegazioni adeguate ad un’ utenza di bambini, prendendo spunto anche da fonti normative come la Costituzione italiana, la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo o la Convenzione sui diritti dell’infanzia.

 

Al progetto, condiviso del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha contribuito il ministero dell’Economia e delle Finanze che ne ha permesso la diffusione a livello nazionale.

Il calendario scolastico e la svista delle norme

da Corriere della sera

Il calendario scolastico e la svista delle norme

Quota 96

d.co.) La signora Rossi, insegnante di scuola media, al 31 dicembre 2011 poteva contare su 37 anni di servizio e 59 anni di età. Per una svista della riforma Fornero, che non ha tenuto conto del particolare calendario del personale della scuola, che segue l’anno scolastico e non quello solare, non ha potuto percepire la pensione il 1° settembre 2012. Ora dovrà rassegnarsi ed attendere il 1° settembre 2015, quando avrà accumulato 41 anni e 6 mesi di contribuzione. E se l’anzianità accumulata contiene qualche periodo di disoccupazione, ovvero il recupero degli anni di università (il riscatto laurea), sulla quota retributiva (riferita all’anzianità accreditata sino al 31 dicembre 2011) subirà una penalizzazione dello 0,33%, poiché a quella data non ha ancora compiuto i 62 anni di età. Per evitare la penalizzazione dovrebbe saltare un anno (aspettare settembre 2016). Ma la professoressa non si arrende e spera ancora, dopo aver sentito il presidente del Consiglio dichiarare che entro la fine di agosto per quanto riguarda la scuola ci sarà un apposito intervento.

Sale giochi vicino a scuole e parrocchie, è ora di finirla

da La Tecnica della Scuola

Sale giochi vicino a scuole e parrocchie, è ora di finirla

A chiederlo è il presidente della commissione Finanze del Senato, Mauro Marino (Pd), con un’interrogazione parlamentare sull’argomento inviata il ministro dell’Economia Padoan e al ministro dell’Interno Alfano: la richiesta dopo l’apertura di un’altra sala giochi VLT a Torino vicino istituti scolastici e chiese. Lo Stato deve fare una scelta.

È ora di finirla con la presenza di sale giochi in aree “sensibili”, dove sono collocate scuole e parrocchie. A chiederlo, l’11 agosto, è stato presidente della commissione Finanze del Senato, Mauro Marino (Pd), attraverso un’interrogazione parlamentare sull’argomento inviata il ministro dell’Economia Padoan e al ministro dell’Interno Alfano: Marino prende spunto dall’apertura “dell’ennesima sala giochi VLT a Torino, in corso Racconigi, in un luogo sensibile del quartiere in quanto collocato tra una parrocchia e due scuole”. “L’insediamento di una sala giochi in una via ad alta densità abitativa – afferma il parlamentare democratico – ed in prossimità di due luoghi di aggregazione frequentati soprattutto da minori, è l’ennesima dimostrazione dell’assoluta necessità di fare chiarezza normativa su un tema che ha dirette ripercussioni sull’ordine e la sicurezza pubblica della città”.

“Anche per evitare la crescente proliferazione di questi fenomeni – continua Marino – la commissione parlamentare che presiedo” insieme con la commissione Finanze della Camera “ha concordato l’inserimento di un passaggio chiave all’interno della legge cosiddetta di delega fiscale” per “garantire” che i comuni prima di autorizzare le sale giochi “tengano conto di parametri di distanza da luoghi sensibili e da zone interessate da ingente traffico”. “Continuerò ad impegnarmi personalmente, per quanto di mia competenza – conclude il senatore – affinché con l’emanazione del decreto attuativo dell’articolo 14 della delega fiscale si fornisca una disciplina omogenea”.

Vale la pena ricordare che lo Stato ricava dalle sale giochi percentuali non indifferenti. Con proventi che a fine anno costituiscono somme stratosferiche. Il prezzo da pagare, alla lunga molto alto, è però anche quello della devianza di tanti cittadini. Soprattutto quelli più giovani, che anziché andare a scuola si recano in gruppo nelle sale giochi.

Graduatorie ad esaurimento, serve una cabina di regia

da La Tecnica della Scuola

Graduatorie ad esaurimento, serve una cabina di regia

 

La denuncia arriva dalla FGU-Gilda degli insegnanti: la valutazione non uniforme sul territorio italiano genera tra i docenti sconcerto e malcontento, dando una negativa immagine dell’Amministrazione. Chiesta una nota di chiarimento che uniformi la valutazione dei titoli nelle graduatorie di tutta Italia, soprattutto per i master conseguiti dagli insegnanti diplomati ed per l’idoneità del ‘concorsone’ 2012. Dagli stessi sindacati indicazioni opposte.

I problemi dei precari della scuola non vanno in vacanza.  Nemmeno nella settimana di ferragosto: la denuncia arriva dalla FGU-Gilda degli Insegnanti, che l’11 agosto si è fatta portavoce delle “numerose segnalazioni di comportamenti difformi da parte degli uffici periferici del MIUR nella valutazione dei titoli per le graduatorie ad esaurimento” che giungono “dalle province”.

“Appare evidente – scrive il sindacato autonomo – che l’interpretazione da parte degli uffici periferici della normativa emanata dal MIUR sulla valutazione dei titoli, in particolare il master conseguito dagli insegnanti diplomati ed il concorso 2012, risulta difficoltosa e produce differenti comportamenti in sede locale”.

Secondo la Gilda, il problema è che “la valutazione non uniforme sul territorio italiano genera negli insegnanti in graduatoria sconcerto, confusione e malcontento, dando una negativa immagine dell’Amministrazione. Inutile ricordare come questo caos nelle graduatorie alimenti la tensione dei docenti precari già provati dalla burocrazia delle domande, dalle disfunzioni del sistema informatico e dalla preoccupazione per la diminuzione dei posti di insegnamento”.

Va ricordato che nei giorni scorsi, sui 3 punti relativi da assegnare o meno in riferimento all’idoneità dell’ultimo concorso a cattedra, nei giorni scorsi altri sindacati si era espressi in modo alterno: l’USB-Scuola, ad esempio, aveva chiesto a coloro che li avevano conseguiti di autodenunciarsi, mentre l’Anief si era espresso a favore dell’accreditamento sostenendo che si tratta di una idoneità a tutti gli effetti.

La FGU-Gilda degli Insegnanti, pertanto, “rinnova all’Amministrazione la richiesta, già fatta negli scorsi giorni, di un controllo dell’operato dei propri uffici periferici e di una nota di chiarimento che uniformi la valutazione dei titoli nelle graduatorie di tutta Italia”.

Una richiesta doverosa, ma che arriva nel periodo peggiore: al Miur il personale scarseggia, visto che in tanti sono in ferie. A differenza dei precari, che non “staccano” mai…

Quota 96: lettera aperta a Simona Malpezzi

da La Tecnica della Scuola

Quota 96: lettera aperta a Simona Malpezzi

Il personale della scuola, “arrestato” nelle gabbie della legge sui pensionamenti del 2011 e da allora sotto promessa di “evasione” per evidente diserzione dei principi di giustizia,  si rivolge, attraverso il prof. Giuseppe Grasso, tra i fondatori del Comitato “Quota 96”, all’on Malpezzi, della segreteria del Pd e tra i responsabili scuola del partito del premier Matteo Renzi, affinchè contribuisca a sanare la loro situazione

Cara Simona Malpezzi,

il 27 luglio scorso ti compiacevi ad apostrofare sulla tua pagina fb, tra l’euforico e l’altezzoso, i riottosi che ancora nutrivano diffidenza sulla soluzione dei Quota 96 della scuola. Ecco le tue parole: «È domenica, lo so, ma ho un piccolo sassolino nella scarpa da togliermi. Vorrei resistere ma, come dice qualcuno, non ho filtri. E quindi: dove sono finiti tutti quelli che fino a pochi giorni fa scrivevano sulla mia bacheca e via tweet che mai e poi mai il Pd avrebbe risolto quota96?… Dove sono finiti? Vi prego, palesatevi…». Eccoci dunque «palesati». E anche arrabbiati neri. Lividi di porte in faccia e di retromarce estenuanti. Però tu taci e non rispondi. Kiara Farigu ti ha mandato un tweet molto emblematico in tal senso che mi piace riportare qui: «Il sassolino che ti sei tolta dalla scarpa 15 gg. fa è diventato un macigno nella mia. @matteorenzi onorerà impegno con decreto ora?».

Ma come? Sembrava tutto finalmente risolto dopo due anni e mezzo di lotte, con i pareri unanimi delle commissioni Cultura, Lavoro e Bilancio della Camera. Invece siamo stati presi a pedate al Senato come la più infima delle categorie. Ho ancora davanti agli occhi l’immagine del tuo sorriso sornione alla Camera mentre parla Richetti, in piedi accanto a te,  annunciando la fiducia al decreto Madia e fiero di sottolineare che la vicenda dei Quota 96 è ormai parte integrante di quel decreto. Poi, qualche giorno dopo, nel passaggio rituale del decreto dalla Camera al Senato, arriva la doccia fredda, il tradimento, la vigliaccata dell’ultima ora. Che logica può esserci in questa storia infinita di Quota 96 che ha invece qualcosa di assurdo e reca i segni vistosi dell’ostracismo più vile? Si è trattato di un regolamento di conti? Oppure di che altro? Noi siamo educatori e ci sfuggono gli intrighi orditi nel Palazzo. Vorremmo solo chiarezza e trasparenza. O meglio vorremmo maggior rispetto dei nostri diritti perennemente calpestati. La fiducia, diceva qualcuno, bisogna meritarla con i gesti e con i fatti concreti.

Probabilmente ora tu sarai in vacanza, com’è normale che sia. Il popolo di Quota 96, invece, che non conosce riposo né sosta, non lo è affatto ed è anzi, una volta ancora, sul piede di guerra; soprattutto non può rassegnarsi all’onta che gli è stata inflitta, non può mandar giù una simile carognata. Fa fatica a comprenderla e a rielaborarla. Non se l’aspettava. E dire che parliamo di sessantaduenni e con quarant’anni di contributi sulle spalle. Ma tant’è: la politica non fa sconti a nessuno, figurarsi a chi la mantiene a ingrassare i propri lauti guadagni in parlamento. C’è anche chi, come qualche gazzettiere untuoso o prezzolato, ha cercato di farci passare per parassiti o addirittura per baby-pensionati. Il colmo dei colmi. La beffa delle beffe. La più atroce delle mistificazioni. L’unica cosa positiva in questo tourbillon di cadute, riprese e ricadute è che abbiamo bucato lo schermo e che ora c’è più chiarezza sull’errore madornale di cui siamo stati oggetto con la legge Fornero. Ma non basta! Non può bastare!

L’averci liquidato così frettolosamente al Senato non è cosa tanto facile da digerire. Siamo esausti e inviperiti. Avete fatto carta straccia della nostra esistenza e della nostra dignità. Non potete chiudere un capitolo così spinoso (e così doloroso) con un semplice colpo di spugna. Rien ne va plus! Ricordati che noi saremo sempre la vostra spina nel fianco. E non vi molleremo un istante perché siamo dalla parte della ragione. Siamo nel giusto. Il giudice Imposimato ha scritto pagine memorabili sul nostro caso arrivando al nucleo della nostra sofferenza e la stessa Fornero ha ammesso di recente la sua colpa chiamando in correo la politica tutta a correggere quell’errore.

In questi trenta mesi abbiamo scritto a Bersani, a Renzi, a Serracchiani e a molti altri e, proprio ora che tocchiamo la mèta, avete la spudoratezza di riportarci indietro? Con quale animo pensate di dormire sonni tranquilli? Il sonno della ragione, recita una stampa di Goya, genera mostri. Le tenebre sono onnipresenti e pericolose ma noi confidiamo che le ali della civetta possano trionfare come un segnale di luce. Siamo davvero stufi di guardare sempre indietro e vorremmo vedere cosa c’è oltre il tunnel. Non ne possiamo più di viaggiare in una macchina guardando solo dallo specchietto retrovisore, intenti a coglierci solo come vita senza futuro, come un eterno presente schiacciato nel passato. Dietro i numeri ci sono le persone, non solo i numeri. Ma molti sono ciechi o non hanno sensibilità politica sufficiente. O dobbiamo forse dire che, nei fenomeni tutti italici che accadono all’insaputa di chi li fa, rientra anche l’emendamento di Quota 96? Per questo, come ha replicato oggi Marianna Madia su «Repubblica», il governo «non ha mai dato parere favorevole»? La quale ha aggiunto, dimentica dello spregio ostentato verso i 4.000 lavoratori della scuola, che «alla fine non è stata la Ragioneria dello Stato a decidere che non c’erano risorse per mandarli in pensione ma il governo che si assume la responsabilità di questa scelta». Quindi il governo ha voluto sconfessare espressamente il parlamento sovrano? E perché? Che senso aveva togliere una norma tanto retta e che costava poche risorse quando c’è un orrido catalogo di sprechi e di superstipendi nel nostro paese? La Madia ha poi detto che «Renzi si riserva di valutare la questione nella cornice del pacchetto scuola che sarà varato questo mese» e che la nostra vicenda «lascia l’amaro in bocca».

L’amaro in bocca a chi, Malpezzi? La verità è che la ministra Madia, invece di aiutarci dopo il lungo calvario che abbiamo sofferto, ha preferito sacrificarci sull’altare di chissà quali categorie o di chissà che benemeriti diritti. Peccato che i fondi per pre-pensionare i giornalisti “in crisi” (che non sono affatto dei dipendenti pubblici) siano stati trovati. E infatti al Senato la norma su Quota 96 è stata soppressa, non quella sui prepensionamenti ai giornalisti, però. Ora urge un decreto, anche di un solo articolo, che risolva definitivamente la nostra vicenda «sospesa» con la quale il tuo partito si sta giocando non solo la credibilità (e la faccia) ma la propria dignità etica e politica.

Come spiegherai a chi ha creduto in te e nel tuo partito che il Pd, che ha fatto una battaglia dei diritti della scuola, ha abbandonato 4.000 lavoratori nella morta gora dell’oblio? Non è più possibile gettarsi la sabbia sugli occhi per non vedere. Non si può più dopo quanto accaduto, ragionevolmente, far finta di niente e tornare allo status quo. C’è bisogno di rimediare. E anche in fretta. Come si è potuto tanto bassamente giocare con la pelle di quattromila servitori dello stato? È retorica inutile quella di elogiare la valenza ammaestrativa degli insegnanti se poi li trattate puntualmente come ferrivecchi della società o come gli ultimi sacrestani di provincia, negando loro ogni minima possibilità di riscatto sociale. Nei prossimi giorni, cara Malpezzi, hai il dovere di insistere con Renzi per fargli mettere in pratica quella ideale promessa contratta con noi grazie a un decreto ad hoc entro agosto. Non possiamo fare un altro anno di scuola e il nostro diritto grida vendetta al di là di Urano e di Nettuno. Tu lo sai bene perché ci hai creduto con noi e ci hai anche dato una mano. O forse non hai il coraggio di ammettere che non ci sarà alcun decreto? In ogni caso, dopo gli accorati appelli di Bastico, Boccia e Damiano, meritiamo una risposta precisa e concreta sul da farsi.

Il 1 settembre è alle porte. E ci sono quattromila precari che aspettano quelle nostre cattedre e non si capacitano. C’è ancora tempo fino al 20 settembre. Lo ha detto l’altro ieri un dirigente del Miur ad alcuni colleghi di Quota 96. Si tratta in fondo, come chiedeva avvedutamente Manuela Ghizzoni, di ristabilire l’esercizio di un diritto leso, non di favorire un privilegio. «La più grande arma per costruire  la pace», ha detto oggi Renzi, «è la scuola». E allora si dirottino quei risparmi verso la scuola e la ricerca. Elementare, Watson!

IL GOVERNO SANI QUOTA 96. NE HA IL DOVERE MORALE E POLITICO. Ora o mai più!

Cordiali saluti.

Giuseppe Grasso

Renzi: dirotteremo i risparmi di F35 e P.A. su scuola e ricerca

da La Tecnica della Scuola

Renzi: dirotteremo i risparmi di F35 e P.A. su scuola e ricerca

Lo ha assicurato il premier in occasione del raduno scout di San Rossore: sono convinto che la spesa per la difesa italiana debba essere indirizzata in alcuni canali chiari, non alla costruzione di strumenti inutili o fuori dalla realtà. E i risparmi derivanti dalla spending review, come “efficientamento energetico e nuove tecnologie”, saranno investiti nell’istruzione. Poi l’appello ai giovani: rimanete in Italia.

Risparmiamo per le cose inutile per dare al mondo dell’istruzione. A dirlo, il 10 agosto in occasione del raduno scout di San Rossore, in provincia di Pisa, è il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

“La più grande arma per costruire la pace non è l’F35 o l’Eurofighter, è la scuola”, ha dichiarato Renzi, in un’intervista alla rivista ‘Camminiamo insieme’, dell’Agesci. “Io per esempio sono convinto – ha aggiunto il premier – che la spesa per la difesa italiana debba essere indirizzata in alcuni canali chiari, che si collegano alla ricerca scientifica, non alla costruzione di strumenti inutili o fuori dalla realtà”.

Sul palco, lo stesso Renzi ha tenuto a ribadire il concetto. “Una parola fumosa come spending review non significa qualcosa di astratto”. Infatti, ha assicurato il presidente del Consiglio, il risparmio che ci sarà con “l’efficientamento energetico e le nuove tecnologie” sarà investito nell’istruzione.

Il premier si è quindi rivolto ai tanti giovani, sempre di più, che lasciano il nostro Paese per trovare un lavoro dignitoso all’estero: dovete rimanere qui, ha detto Renzi. Chiedendo però loro di “cambiare il verbo ausiliario” principale: d’ora in poi “non sarà più avere, ma essere”.

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 186

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale

Sommario

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

 


DECRETO LEGISLATIVO 16 luglio 2014, n. 112


Attuazione della direttiva 2012/33/UE che modifica la direttiva
1999/32/CE relativa al tenore di zolfo dei combustibili per uso
marino. (14G00126)

 

 

Pag. 1

 

 

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31 luglio 2014


Proroga dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali
eventi alluvionali verificatisi nel periodo dal 1° gennaio all’11
febbraio 2014 nel territorio della regione Toscana. (14A06296)

 

 

Pag. 31

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 7 agosto 2014


Emissione di buoni ordinari del Tesoro a 365 giorni. (14A06492)

 

 

Pag. 31

 

 

MINISTERO DELL’INTERNO

 


DECRETO 24 luglio 2014


Individuazione dei rapporti medi dipendenti popolazione validi per
gli enti in condizioni di dissesto, per il triennio 2014-2016.
(14A06391)

 

 

Pag. 35

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


DECRETO 10 marzo 2014


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Reward». (14A06253)

 

 

Pag. 36

 

 

 


DECRETO 10 marzo 2014


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Proton DF». (14A06254)

 

 

Pag. 39

 

 

 


DECRETO 10 marzo 2014


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Koring 430 SC». (14A06255)

 

 

Pag. 43

 

 

 


DECRETO 10 marzo 2014


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Acrux 10 WP». (14A06256)

 

 

Pag. 48

 

 

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

 


DECRETO 14 luglio 2014


Autorizzazione all’organismo Italcert S.r.l., in Milano,
all’espletamento dei compiti di cui all’articolo 10, comma 4, del
decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2005, n. 134.
(14A06395)

 

 

Pag. 52

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 17 giugno 2014


Integrazione della Disciplina nazionale sulle azioni ambientali dei
programmi operativi sostenibili sul mercato ortofrutticolo,
realizzati dalle organizzazioni di produttori riconosciute.
(14A06304)

 

 

Pag. 52

 

 

 


DECRETO 20 giugno 2014


Attuazione dell’articolo 4 della legge 13 maggio 2011, n. 77, recante
disposizioni concernenti la preparazione, il confezionamento e la
distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma. (14A06303)

 

 

Pag. 56

 

 

 


DECRETO 29 luglio 2014


Riconoscimento del Consorzio di tutela del Cannonau di Sardegna e
attribuzione dell’incarico a svolgere le funzioni di tutela,
promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura
generale degli interessi di cui all’art. 17, comma 1, del decreto
legislativo 8 aprile 2010, n. 61 per la DOC “Cannonau di Sardegna”.
(14A06393)

 

 

Pag. 62

 

 

 


DECRETO 31 luglio 2014


Attuazione dell’articolo 17 del regolamento (CE) n. 110/2008 del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2008, concernente
la definizione, la designazione, la presentazione, l’etichettatura e
la protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose –
Schede tecniche delle acquaviti di frutta dell’Alto Adige. (14A06257)

 

 

Pag. 63

 

 

 


DECRETO 31 luglio 2014


Conferma dell’incarico al Consorzio di Tutela della IGP Prosciutto di
Norcia a svolgere le funzioni di cui all’art. 14, comma 15, della
legge 21 dicembre 1999, n. 526 per la IGP “Prosciutto di Norcia”.
(14A06394)

 

 

Pag. 70

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 26 giugno 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Com service societa’
cooperativa in liquidazione», in Varese e nomina del commissario
liquidatore. (14A06244)

 

 

Pag. 71

 

 

 


DECRETO 26 giugno 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Varese Food societa’
cooperativa», in Varese e nomina del commissario liquidatore.
(14A06245)

 

 

Pag. 72

 

 

 


DECRETO 26 giugno 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Di Varese Group societa’
cooperativa in liquidazione», in Varese e nomina del commissario
liquidatore. (14A06248)

 

 

Pag. 73

 

 

 


DECRETO 7 luglio 2014


Scioglimento per atto dell’autorita’ della «Societa’ cooperativa
edilizia San Gabriele a responsabilita’ limitata» in Nettuno e nomina
del commissario liquidatore. (14A06240)

 

 

Pag. 73

 

 

 


DECRETO 7 luglio 2014


Sostituzione del commissario liquidatore della «Logistica Euganea
piccola Societa’ cooperativa a.r.l. (in forma abbreviata Logistica
Euganea Soc. Coop.)», in Pompei. (14A06241)

 

 

Pag. 74

 

 

 


DECRETO 7 luglio 2014


Nomina del commissario liquidatore della «La cittadella Societa’
cooperativa edilizia a responsabilita’ limitata», in Roma. (14A06242)

 

 

Pag. 74

 

 

 


DECRETO 7 luglio 2014


Scioglimento della «Location & Delivery societa’ cooperativa in forma
abbreviata L. & Soc. Coop.», in Roma e nomina del commissario
liquidatore. (14A06251)

 

 

Pag. 75

 

 

 


DECRETO 8 luglio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Euroservizi societa’
cooperativa edilizia a responsabilita’ limitata oppure: Euroservizi
S.c.r.l», in Piacenza e nomina del commissario liquidatore.
(14A06246)

 

 

Pag. 76

 

 

 


DECRETO 8 luglio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Alyant – Societa’
cooperativa», in Latina e nomina del commissario liquidatore.
(14A06247)

 

 

Pag. 77

 

 

 


DECRETO 9 luglio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «A.S.S.I.S. Assistenza
servizi sanitari integrati e sociali – cooperativa sociale», in
Napoli e nomina del commissario liquidatore. (14A06396)

 

 

Pag. 78

 

 

 


DECRETO 9 luglio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Soluzioni pratiche societa’
cooperativa», in Massa e nomina del commissario liquidatore.
(14A06402)

 

 

Pag. 78

 

 

 


DECRETO 10 luglio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Cooperativa sociale
Quinto», in Genova e nomina del commissario liquidatore. (14A06249)

 

 

Pag. 79

 

 

 


DECRETO 10 luglio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Solea Cooperativa
Agricola», in Stornarella e nomina del commissario liquidatore.
(14A06250)

 

 

Pag. 80

 

 

 


DECRETO 11 luglio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Centro di formazione
turistico – Alberghiero societa’ consortile cooperativa in
liquidazione», in Varazze e nomina del commissario liquidatore.
(14A06243)

 

 

Pag. 80

 

 

 


DECRETO 16 luglio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Rende 2000 – Societa’
cooperativa sociale a responsabilita’ limitata in liquidazione», in
Rende e nomina del commissario liquidatore. (14A06397)

 

 

Pag. 81

 

 

 


DECRETO 31 luglio 2014


Individuazione dei fornitori di ultima istanza per gli anni termici
2014-2015 e 2015-2016. (14A06295)

 

 

Pag. 82

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


DETERMINA 31 luglio 2014


Medicinali per uso umano la cui autorizzazione all’immissione in
commercio e’ decaduta a seguito del mancato rinnovo da parte dei
titolari AIC ai sensi dell’articolo 38 del decreto legislativo 24
aprile 2006, n. 219 e successive modificazioni ed integrazioni.
(Determina FV n. 264/2014). (14A06405)

 

 

Pag. 85

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica all’estratto della determinazione V & A IP n.
1299 del 30 giugno 2014, di importazione parallela del medicinale per
uso umano Efferalgan. (14A06390)

 

 

Pag. 92

 

 

 


COMUNICATO


Sospensione dell’autorizzazione alla produzione di medicinali per uso
umano, rilasciata alla Societa’ «I.C.I. International Chemical
Industry S.p.A.». (14A06403)

 

 

Pag. 92

 

 

 


COMUNICATO


Sospensione dell’autorizzazione alla produzione di materie prime
farmacologicamente attive per uso umano, rilasciata alla Societa’
«I.C.I. International Chemical Industry S.p.A.». (14A06404)

 

 

Pag. 92

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


COMUNICATO


Elenco delle associazioni professionali dell’area sanitaria
maggiormente rappresentative a livello nazionale. (14A06302)

 

 

Pag. 92

 

 

SUPPLEMENTI ORDINARI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Tobramicina e Desametasone EG» (14A06125)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Sildenafil Macleods» (14A06126)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Triplinor» (14A06127)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Tripliam» (14A06128)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Ciprofloxacina Alter» (14A06130)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Duac» (14A06129)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Miraclin» (14A06132)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Dissenten» (14A06134)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Trozamil» (14A06131)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Liotir» (14A06133)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Vastarel» (14A06135)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Algopirina febbre e dolore» (14A06137)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Losazid» (14A06136)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Nicardipina Mylan Generics». (14A06138)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Zeldox» (14A06140)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Decontril» (14A06139)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Lormetazepam Zentiva» (14A06141)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Depo Provera» (14A06143)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Nizoral» (14A06142)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Olanzapina Zentiva» (14A06144)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Lacidipina Teva» (14A06146)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Ethyol» (14A06145)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente a taluni medicinali
per uso umano (14A06147)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Cinetrin» (14A06148)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Acido zolendronico Zentiva» (14A06149)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Ratacand plus» (14A06150)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Ondansetrone Teva» (14A06152)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Jext» (14A06151)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Irinotecan Hospira» (14A06153)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Mirtazapina Mylan Generics Italia». (14A06154)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Diidergot» (14A06155)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Atenololo Clortalidone Ratiopharm». (14A06157)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Aldactone» (14A06159)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Ticlopidina Dorom» (14A06156)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Orap» (14A06158)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Gastromiro» (14A06160)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Diprosone» (14A06161)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Lasitone» (14A06162)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Adriblastina» (14A06163)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Deniban» (14A06164)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Solian» (14A06165)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio di taluni
medicinali per uso umano (14A06166)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Risperidone Ratiopharm» (14A06168)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Ramipril e Idroclorotiazide Zentiva».
(14A06167)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Quetiapina Pfizer». (14A06169)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Atorvastatina EG». (14A06171)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Sandoglobulina». (14A06170)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ delle autorizzazioni all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Paracetamolo, Guaifenesina e
Fenilefrina Perrigo». (14A06172)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Epiduo» (14A06174)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ delle autorizzazioni all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Sildenafil Torrent».
(14A06173)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Osmohale», con conseguente modifica stampati. (14A06175)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Moxonidina Mylan Generics», con conseguente modifica stampati.
(14A06176)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Amlodipina
Germed», con conseguente modifica stampati. (14A06177)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Benketol», con
conseguente modifica stampati. (14A06178)

 

(Suppl. Ordinario n. 67)