EDUCAZIONE ESTETICA di Umberto Tenuta
CANTO 224 EDUCAZIONE ALLA BELLEZZA (Καλός, bello)
La parola “aesthetica” ha origine dalla parola greca αἴσθησις, che significa “sensazione“, e dal verbo αἰσθάνομαι, che significa “percepire attraverso la mediazione del senso“.
Originariamente l’estetica infatti non è una parte a sé stante della filosofia, ma l’aspetto della conoscenza che riguarda l’uso dei sensi (http://it.wikipedia.org/wiki/Estetica).
Prepara il corredino ogni mamma al suo bambino.
Un corredino bello.
Son tutti belli i corredini, son tutti belli i bambini!
Sono belli i suoi occhietti, sono belle le sue manine, sono belli i suoi piedini.
Ogni mamma se li bacia.
Anche il seno della mammina è bello, così tanto bello, quando il latte dà al suo bambino.
Tutti lo guardano, solo per la sua bellezza.
È bello il vestitino del bambino.
E son belle le scarpine di bambine.
Bello è il sorrisino del bambino.
Sono carine le gote delle bambine.
Che pronunciano le prime paroline.
È una grazia del cielo il discorsino che coi suoi fonemi il bambino fa al suo papino.
Ogni scarrafone è bello a mamma soja!
Ci sono bambini bruttini?
Ci sono bambine bruttine?
Son tutte belle le donne del mondo.
Soprattutto ora.
Ne vedete in giro per le strade della città una che non sia bella col suo petto prorompente?
È bella, estremamente bella, la Lucia.
Con la testa piumata è bello lo studentello.
Ed oggi tutto è bello!
La casa colorata, la cucina Salvarani, il salotto Padovani.
La Ministra Giannini or bellini vuol fare gli scalini delle scuole.
Denaro speso male?
No, Signore belle!
La casa, la scuola, i giardini, le stradine della città sono tutti belli.
E la bellezza salverà il mondo.
La Grande Bellezza della Terra e del Cielo, dei Mari e degli Oceani.
Vengono a scuola gli studentelli e son tutti belli.
Belle le chiome, belline le vestine, belli i quadernetti, belli i Tablet.
Apprendere a leggere ed a scrivere, sì, è una cosa bella.
Apprendere che, dopo aver mangiato tre caramelle, te ne restano sette vuol dire che ne avevi dieci.
Apprendere che le Crociate erano combattute dai Crociati non è certo una cosa bella.
Ma bella è la croce d’oro che sul petto ti porti.
E bella idea è stata mettere l’orchidea sul davanzale per fare anche l’aula bella.
Abbellire l’aula era una prescrizione che se n’è andata in prescrizione, con grave danno dell’educazione.
Educazione alla bellezza, educazione estetica, educazione del sentire, educazione dei sentimenti.
Kalos, calligrafia.
Oh quanti pennini mi son comprato!
E poi, tu lo ricordi Giuseppe Lombardo con Radice siciliana?
I Quaderni di San Gersolé egli amava!
A me non rimaneva che un rettangolo di quadratini variopinti intorno ai freghi rossoblu della Maestra Dora, che non vedevo l’ora se ne andasse col carrozzone alla stazione.
Il bello lo vedevo io, io solo, nelle pratoline dei prati, nei bianchi fiori a croce dei peri, nel verde quadrifoglio che più non voglio.
O Maestre, voi che belle tutte siete, la bellezza curar dovete.
La Bellezza delle gote, la bellezza degli occhi, la bellezza del cuore che batte forte ad ogni gesto d’amore.
Che siano bravi, che siano buoni, che siano belli i vostri studentelli!
La bellezza che l’Universo tiene.
Bellezza è il Cosmos, bellezza è il tuo belletto, Maestra, Giovinetta, Giovinetto.
La prima educazione è l’Educazione alla bellezza!
Il Bello, il Vero, il Buono.
Il Bello prima!
Prima educazione.
Ogni cosa bella nell’aula bella, bella di fiori, bella di fuori.
Sono belli i vestitini a brandelli delle bambine vezzose.
Sono belli i pinocchini azzurrini dei bambini.
Sono belli i quadernini celestini.
Sono belli i tabletini intelligentini dei bambini.
È tutto uno spettacolo bello quello che offriamo ai sensi del nostro studentello.
Sa di bellezza la Scuola.
Liana balla nella sua Bellezza.
La tromba di Magliano suona la Bellezza.
Ora Lucia suona la Matematica bella.
La bellezza salverà la giovinezza.
La Bellezza salverà la Scuola.
La Bellezza salverà il Mondo!
Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:
http://www.edscuola.it/dida.html
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