Lettera a Vauro

Lettera a Vauro

di Maurizio Tiriticco

Caro Vauro, apprezzo sempre le tue riflessioni, soprattutto quanto hai scritto sul Fatto Quotidiano e quanto hai detto sere fa a Radio24 sul conflitto in Medioriente. Sono d’accordo con te e so bene che la ragione è dalla parte dei Palestinesi. Semplicemente perché sono stati espropriati delle proprie terre! Qualcuno, anzi tanti Qualcuno, con la Q maiuscola decisero alla fine della seconda guerra mondiale che gli ebrei, dopo i massacri che avevano subito, avevano diritto ad una loro terra, ad un loro Stato. Nulla da obiettare a questa decisione, ma… Questi qualcuno hanno compiuto una scelta, ma hanno mai consultato i Palestinesi? Non credo proprio! Va considerato che in quelle terre da secoli sono sempre convissuti gruppi eterogenei, anche sotto il dominio ottomano. In seguito, con l’avvio del colonialismo e poi, con la fine della prima guerra mondiale e il crollo della Sublime Porta, quelle popolazioni sono state sottoposte al rigido controllo dei tanti Mandati e Protettorati che gli Stati capitalistici occidentali hanno voluto istituire, ovviamente “per il bene di tutti” e “per la conservazione della pace”. In effetti, invece, per disporre in Medio-oriente, una zona sempre critica e calda, di una sorta di testa di ponte a fronte del mondo confinante: la Persia, l’Irak, “indipendente” dal 1919, l’Arabia Saudita.
E fu proprio dagli anni Venti del secolo scorso che le potenze occidentali cominciarono a favorire insediamenti ebraici provocando tensioni con le preesistenti comunità arabe. La creazione dello Stato di Israele del secondo dopoguerra non è stata che una conseguenza mirata di una politica che ha sempre inteso di disporre in Medioriente, zona per certi versi sempre “calda”, di uno Stato che riflettesse modalità istituzionali e organizzative simili a quelle delle “democrazie occidentali” o, se si vuole, dell’organizzazione capitalistica di una società. E non è stato un caso che le potenze occidentali hanno investito fior di quattrini per costruire ex novo uno Stato con tanto di S maiuscola, che oggi non solo dispone di uno degli eserciti più forti del mondo, ma anche della bomba atomica! Alla faccia dell’intifada dei poveri ragazzi palestinesi!
Ciò che è avvenuto dopo la vicenda delle molteplici “exodus” e dei tanti sbarchi che a tutt’oggi non hanno ancora fine, è più che noto. Piaccia o non piaccia, le popolazioni palestinesi preesistenti sono state a poco a poco, ora con i guanti, ora con efferati eccidi – come non ricordare il massacro di Sabra e Shatila? – messe alle corde, e non nel senso metaforico: prigioniere nei loro territori.
Israele e i suoi alleati occidentali hanno un’enorme responsabilità per quanto è avvenuto e avviene ogni giorno in quelle terre. I palestinesi hanno un unico torto: quello di non poter disporre né di un gruppo dirigente autorevole né di alleati né di armi né di danaro. Hamas nella striscia di Gaza è capace soltanto di provocare un nemico potente che poi trova ragioni da vendere per giustificare i suoi bombardamenti a tappeto! Per ogni razzo sparato da Gaza, la risposta è di tonnellate di missili, bombe, invasioni di carri armati! Sembra che Hamas sia il migliore alleato di Israele! Abu Mazen e Al Fatah in Cisgiordania contano quanto il due di briscola. Hanno tollerato e continuano a tollerare che gli Israeliani persistano nel costruire vere e proprie città per sempre nuovi coloni, difese per altro da mura alte sei metri, valicabili solo da cittadini israeliani. E così i Palestinesi della Cisgiordania sono dei prigionieri in casa propria: come i loro confratelli della striscia di Gaza.
Di fatto Gaza e la Cisgiordania sono due prigioni a cielo aperto. E di questa situazione non si vede la fine. Quante volte sono stati aperti negoziati di pace e quante volte sono stati chiusi? In effetti, a Israele la pace interessa fino a un certo punto. Perché, con trattative sensate ed equilibrate, dovrebbe fare cessioni politiche e organizzative che per il suo Stato non sarebbero affatto convenienti? Da parte sua, Amas sembra avere tutti gli interessi a tirare la corda per dimostrare al mondo quanto sono cattivi gli Israeliani. Di fronte a tale stato di cose, sembra che il dramma non avrà mai fine. E chi paga è sempre la popolazione civile!
Caro Vauro! Scusami se l’analisi che ho condotta è stata frettolosa e imprecisa, ma penso di avere centrato i problemi di fondo. Ti informo che ho chiesto a Francesco che “vada a trovare il Sultano”, come fece secoli fa il Santo di Assisi, di cui ha voluto portare il nome! Lui ci andò… a cavallo di un somaro! Il nostro Francesco potrebbe disporre di un jet! Affacciarsi al balcone e invitare alla pace non serve. Tutti i papi, a mia memoria, dal dopoguerra ad oggi hanno sempre invocato la pace! Ma la pace bisogna imporla! E penso che Francesco abbia tutte le energie per farlo! Anche perché non indossa le scarpe rosse papaline, ma preferisce quelle da globe trotter! E allora, si dia da fare, se vuol fare onore al nome che porta. E non c’è ragion di stato che tenga, a fronte di massacri che si perpetuano anche mentre io scrivo e quando tu leggerai.

ANNUNCIO RENZI

Comunicato della Direzione nazionale
La Direzione nazionale della Gilda degli Insegnanti, riunitasi a Roma il 21 agosto 2014, ha discusso della situazione dell’istruzione e della scuola, che è in Italia istituzione tutelata dalla Costituzione.
Il dibattito dei dirigenti nazionali dalla Gilda si è soffermato in particolare sulla condizione nella quale in questi ultimi anni i docenti svolgono la loro attività professionale, mal retribuita ed oppressa dalla burocrazia.
In attesa delle linee guida preannunciate alla stampa dal Presidente del Consiglio, la Gilda degli Insegnanti ricorda che se  l’istruzione in Italia mantiene livelli ancora buoni è grazie alla professionalità e alla dedizione della stragrande maggioranza dei  docenti.
Fiduciosi che le linee guida possano essere tali  da garantire sia il livello dell’istruzione sia, soprattutto, le risorse economiche necessarie per un rilancio del settore dell’istruzione statale, la Gilda ribadisce l’assoluta contrarietà ad una politica scolastica che già da troppi anni taglia anche l’indispensabile e quindi rispetto ai paventati tagli di un anno del percorso scolastico delle secondarie, al prospettato ulteriore blocco della parte economica del CCNL e degli scatti di anzianità, all’aumento dell’orario di lavoro dei docenti, nel contesto di una possibile revisione unilaterale della parte normativa.
La Gilda degli Insegnanti, in tale ipotesi, sarebbe pronta a chiamare i docenti alla mobilitazione nazionale.

 

MOBILITA’ PERSONALE ISTITUTO “ALDINI VALERIANI E SIRANI” DI BOLOGNA

FIRMATA L’INTESA PER L’AVVIO DELLE PROCEDURE DI MOBILITA’ DEL PERSONALE DOCENTE E ATA DIPENDENTE COMUNALE ASSEGNATO PRESSO L’ISTITUTO “ALDINI VALERIANI E SIRANI” DI BOLOGNA
MARTEDI’ 26 AGOSTO LA PUBBLICAZIONE DEGLI AVVISI DI MOBILITA’ SUL SITO INTERNET DELL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L’EMILIA-ROMAGNA

E’ stata siglata dal Vice Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna Stefano Versari e dal Direttore dell’Area Personale e Organizzazione del Comune di Bologna Mariagrazia Bonzagni l’intesa che darà avvio alle procedure di mobilità del personale docente e ATA dipendente comunale assegnato presso l’Istituto scolastico “Aldini-Valeriani e Sirani” di Bologna. La mobilità interesserà 116 unità di cui 87 docenti e 29 ATA.
Martedì 26 agosto 2014 saranno pubblicati sul sito internet dell’Ufficio Scolastico Regionale www.istruzioneer.it due distinti avvisi di mobilità volontaria, uno per il personale docente ed uno per il personale ATA.
Le domande, da presentare entro il termine perentorio delle ore 24 di venerdì 5 settembre 2014, dovranno essere indirizzate al Comune di Bologna – Area Personale e Organizzazione all’indirizzo di posta elettronica: domandeselezioni@comune.bologna.it o tramite fax al n. 051/2194955, incaricato di predisporre gli elenchi per i passaggi diretti tra le due Amministrazioni, e alla Direzione Generale dell’U.S.R. per l’Emilia-Romagna all’indirizzo e-mail: mobilita.aldinivaleriani@g.istruzioneer.it.
“La conclusione di questo percorso iniziato nel 2008 – spiega il Vice Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Stefano Versari – porterà alla statalizzazione di una scuola storica del capoluogo fatta nascere dal Comune di Bologna oltre un secolo fa. Esprimo grande soddisfazione per il risultato raggiunto che consentirà di garantire una maggiore stabilità all’offerta formativa dell’Istituto scolastico “Aldini-Valeriani”.
“Grazie all’impegno del Sindaco Merola, che ha trovato un forte e deciso sostegno da parte del sottosegretario Roberto Reggi – e prima ancora dei sottosegretari Galletti e Ugolini – è stato possibile giungere all’inizio di agosto alla sottoscrizione dell’accordo con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, che ha consentito di accelerare un processo iniziato sei anni fa – sottolinea con soddisfazione  l’Assessore Pillati. L’impegno storico in tema di formazione tecnica, centrato sulla gestione per oltre 150 anni della più importante scuola tecnica a indirizzo industriale, non viene meno, ma si trasforma così in un impegno del Comune di Bologna nelle politiche della formazione e della qualificazione del sistema produttivo, per la diffusione della cultura tecnica e imprenditoriale.”

Riforma scuola Renzi – Giannini

RIFORMA SCUOLA RENZI GIANNINI

CANTO 238 ENNESIMA RIFORMA

RIFORMA?

DI CHE?

−DELLA GRADUATORIE 2014 2013 2012 2011…

−DELLE IMMISSIONI IN RUOLO? Dirigenti scolastici Docenti ATA…

−DEI PENSIONAMENTI ad ogni età, comprese le quarantenni…

−DELLE ANZIANITà? Mica ci sono anziani oggi, guardatevi intorno…

−TUTTO! RIFORMA DELLE RIFORME

TUTTO CAMBIA perché NULLA CAMBI

 

Ma chi lo ha detto?

Così è se vi pare.

Così.

Perché riformare la scuola è come cambiare le teste delle persone ed ancora il digitale non ci è arrivato!

Un secolo fa lo diceva il buon Gabelli.

Ed ancora al 1880 siamo.

Vi pare poco coi tempi che corrono?

Immaginate un po’!

Una scuola delle teste ben fatte, direbbe quell’illuso di MORIN.

E il nonno PASCAL direbbe che il cuore ha pur le sue ragioni.

TESTA E CUORE

Testa e Cuore ben fatti.

Formare le teste, formare i cuori.

Niente più femminicidi, omicidi, infanticidi, genocidi…

Quanto denaro bruciato sulla pelle di esseri umani, esseri umani come me, esseri umani come te!

Renzi, non sarai l’OTTAVO RE DI ROMA, se non giri la testa e il cuore della Scuola VERSO L’EDUCAZIONE.

UNA SCUOLA CHE EDUCA!

Ministero dell’Educazione.

Istituti di Educazione.

Dirigenti dell’Educazione.

Ne hai troppi, molti, in esubero, insegnanti.

Hai bisogno di EDUCATORI.

Educatori che affianchino le Mamme ed i Papà, gli unici che hanno il dovere e il diritto di educare i propri figli.

E gli insegnanti, che sono già in sala d’attesa e chiusi nelle aule, dove li metti?

Mica in una casa di rieducazione!

Nooooooooooooooooooooooooo

Basta chiedere a tutti i docenti, già assunti e da assumere, solo e soltanto l’aggiornamento del tesserino professionale di Autoaggiornamento.

AUTOCERTIFICAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ

(art. 47 D.P.R. 445 del 28.12.2000 G.U. nr. 20 del 20/02/2001)

Il sottoscritto, sotto la sua personalissima responsabilità, solennemente dichiara:

io sono

e resto vita professional durante

un educatore

aggiornato ed impegnato a realizzare

LA CA’ ZOIOSA

DEL SUCCESSO FORMATIVO

DI TUTTI I GIOVANI

NESSUNO ESCLUSO

PENA LA MIA AUTOSCLUSIONE DAI RUOLI ORDINARI, STRAORDINARI, SOPRANNUMERARI

FIRMA

(DOTT.PROF. GIOVANNI BOSCO)

                                                                                                                            Firma autografa

 

Presidente Renzi!

Ministra Giannini!

Questa è la Riforma delle riforme che nessuno mai ha fatto e mai farà, se non la fate Voi.

Avete il coraggio di farla?

Ve ne saranno grati:

−TUTTI I GIOVANI STUDENTI che non ascolteranno più dannose lezioni

−TUTTI I LORO GENITORI che avranno i loro pomeriggi liberi e le tasche più pesanti

−TUTTI I CITTADINI ITALIANI che non temeranno più incendi e furti, infanticidi, femminicidi, omicicidi.

−TUTTI I POPOLI DEL MONDO che avranno un modello di scuola da copiare per combattere epidemie, genocidi, guerre e mali che affliggono questo piccolo pianeta.

 

E, per intanto, prendetevi pure il mio sentito ringraziamento, se avrete il tempo di leggere questo mio CANTO.

“Pasticcio” o disinteresse?

Solo un “pasticcio” o chiaro disinteresse per la democrazia scolastica?

di Cinzia Olivieri

 

Com’è noto, dopo la mancata proroga del CNPI, il Consiglio di Stato aveva respinto l’appello proposto dal Ministero, avverso la sentenza del Tar Lazio che aveva ordinato al MIUR di avviare le procedure per l’insediamento del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, previsto dal dlgs 233/99 (adempimento in caso di difetto da compiersi dal prefetto di Roma nella qualità di commissario ad acta). Per il Consiglio di Stato, infatti, l’Amministrazione “non può rifiutarsi di applicare una norma legislativa” per un “presunto vizio di legittimità” (e cioè l’eccepita incompatibilità del dlgs 233/99 con le norme del Titolo V della Costituzione) in merito al quale potrebbe pronunciarsi solo la Corte Costituzionale. Nell’attesa, ci si augurava non si volesse ricorrere alla decretazione di urgenza per sanare i vizi di atti emanati senza il previsto parere (1).

Tale speranza è andata delusa e, decorso il previsto termine per l’emanazione dell’ordinanza di cui all’art. 2, comma 9, del dlgs 233/99 (che doveva stabilire termini e modalità delle elezioni), già a giugno si preannunciava (2), nell’imminenza dell’emanando DL 24 giugno 2014, n. 90, entrato in vigore il 25.6.2014, l’inserimento di un articolo che facesse salvi gli atti e i provvedimenti intanto adottati ed i futuri (fino al riordino degli organi collegiali) prevedendosi anche possibili interventi abrogativi.

Tanto non è accaduto, ma una risoluzione della questione si rendeva sempre più urgente non solo a seguito della prevista nomina del commissario ad acta (3), in ottemperanza alla sentenza n.8843 del Tar del Lazio, ma altresì e soprattutto a causa dei ricorsi avverso provvedimenti adottati senza i pareri (obbligatori e facoltativi) del CNPI (4).

Pertanto con Legge 11 agosto 2014, n. 114 di conversione del citato DL n. 90/14, in vigore dal 19 agosto è stato infine introdotto l’art.  23-quinquies che ha disposto la salvezza di tutti i provvedimenti adottati senza i previsti pareri del CNPI, i quali non saranno più dovuti sino alla ricostituzione degli organi collegiali della scuola e comunque non oltre il 30 marzo 2015.

Una sanatoria quindi, sebbene l’art. 11 delle disposizioni preliminari al codice civile, richiamando l’art. 25 della Costituzione affermi “La legge non dispone che per l’avvenire…”.
Entro il 31 dicembre dovranno invece tenersi le elezioni per il Consiglio Superiore della Pubblica istruzione, denominazione questa già adottata per l’organo istituito nel Regno di Sardegna il 30 novembre 1847… Si attende ora l’emanazione della prevista ordinanza.

Ebbene, sempre l’art. 23 quinquies  della L 114/14 prevede nell’ultimo capoverso “In via di prima applicazione e nelle more del riordino degli organi collegiali, l’ordinanza di cui all’art. 2, comma 9, del decreto legislativo 30 giugno 1999, n. 233, stabilisce le modalità di elezione del predetto organo, anche in deroga a quanto stabilito al comma 5, lettera a), del citato art. 2” il quale, nel disporre in merito alla composizione del CSPI, fa riferimento ai quindici membri eletti dalla componente elettiva che rappresenta il personale delle scuole statali nel consigli scolastici locali.

Giacché è previsto che l’ordinanza possa operare in deroga di detto comma è evidente che non sarà necessario provvedere alle elezioni ed alla costituzione degli altri organi collegiali territoriali (e nella fattispecie dei consigli scolastici locali), risolvendo così ogni presunta eccepita questione di illegittimità costituzionale, mentre il CSPI sarà composto quasi prevalentemente da “nominati” e cioè da:

a) quindici membri nominati dal Ministro tra esponenti significativi dei mondo della cultura, dell’arte, della scuola, dell’Università, del lavoro, delle professioni e dell’industria, dell’associazionismo professionale, che assicurino il più ampio pluralismo culturale e, di questi, tre esperti designati dalla Conferenza unificata Stato-Regioni città e autonomie locali e tre esperti designati dal CNEL (organo la cui sorte è segnata dal progetto di riforma costituzionale).

b) tre membri eletti rispettivamente uno dalle scuole di lingua tedesca, uno dalle scuole di lingua slovena ed uno dalle scuole della Valle d’Aosta

c) tre  nominati dal Ministro in rappresentanza delle scuole pareggiate, parificate e legalmente riconosciute e delle scuole dipendenti dagli enti locali, tra quelli designati dalle rispettive associazioni.

È chiaro quindi che non si tratta semplicemente di una scelta tra eletti e nominati ma, disilludendo le aspettative di chi auspicava che presupponendo il CSPI la costituzione dei consigli scolastici locali si provvedesse anche a questa, di un preciso intento di evitare l’istituzione degli altri organi territoriali, presuntamente (in quanto non vi è mai stata una pronuncia della Corte Costituzionale in merito) incompatibili con il riformato Titolo V, del quale peraltro si stanno ora discutendo in aula ulteriori modifiche.

La norma della L 114/14, inoltre, fa riferimento generico agli organi collegiali della scuola, senza distinguere tra i livelli di istituto e territorio.

Il dlgs 233/99, non ancora vigente in quanto la L 463/01, intervenendo sull’articolo 8 di tale decreto aveva precisato che  l’abrogazione degli organi collegiali territoriali sarebbe seguita solo  “con effetto della costituzione dei nuovi organi collegiali locali e regionali,   ha ad oggetto la riforma degli organi collegiali territoriali della scuola, attualmente previsti e disciplinati dal dlgs 297/94 e mai abrogati, neanche dalla L 114/14 che formalmente esautora il CNPI ma non lo cancella… A questo ha provveduto di fatto il mancato rinnovo delle componenti elettive conseguente alla non indizione delle elezioni (come già avvenuto per i consigli scolastici distrettuali e provinciali) e la non riconfermata prorogatio (che però ha operato sino al 2012 solo per esso).

Tuttavia si cancella così invece la democrazia scolastica e la “rappresentanza e partecipazione alle componenti della scuola e ai diversi soggetti interessati alla sua vita, alle sue attività e ai suoi risultati” (comma 1 del primo articolo del dlgs 233/99) che le norme vigenti assicurano ad ogni livello territoriale.

Gli organi collegiali erano considerati, ancora qualche anno fa, una “palestra di democrazia”, in quanto operanti secondo i principi della collegialità, della democrazia e della partecipazione ed assunti “come valori fondanti del nostro ordinamento”, tanto da affermare che “la scuola senza partecipazione è come un motore senza olio”. (5) Cosa è cambiato? Dunque gli organi collegiali ora non “servono” più? Ma è questa davvero l’idea di chi opera nella scuola?

Occorre difendere la democrazia scolastica… ma chi lo sa in questo strano agosto che ancora deve finire? Rammentiamo che la circolare elezioni è stata già emanata (CM 42/14) e nonostante il richiamo in esordio al mancato intervento di modifiche di tipo legislativo degli organi collegiali a livello di istituzione scolastica, tutto apparirà normale e potrebbe essere difficile cogliere le implicazioni dell’art. 23 quinquies della L 114/14.

Intanto l’auspicio è che, rivisto nuovamente il Titolo V e superate le lamentate problematiche, si costituiscano organismi territoriali, anche volgendo lo sguardo a modelli come quello della provincia autonoma di Bolzano, fino ad ora forse non adeguatamente considerato sul piano nazionale.

 

Note

(1)  Edscuola.it Ripristino degli organi territoriali Quale modello per un governo del sistema.

(2)  orizzontescuola.it Nella riforma della PA si abroga il CNPI. Così salvano liceo quadriennale. Al via riforma organi collegiali 13/06/2014

(3)  orizzontescuola.it CNPI sarà ripristinato da un commissario ad acta 23/07/2014

(4)  flcgil.it CNPI: il Governo fa grandi pasticci pur di bloccare i ricorsi della FLC CGIL 01.08.2014

Edscuola.it CONVEGNO SCUOLA ORGANI COLLEGIALI – 10 MARZO 2004

Statali: stipendi bloccati fino al 31.12.2016?

da La Tecnica della Scuola

Statali: stipendi bloccati fino al 31.12.2016?

L’ “idea” arriva dal MEF, ma fra i Ministri non c’è accordo anche perchè si teme che l’operazione possa mettere in discussione la credibilità del Governo.

La voce che sta circolando da qualche ora è di quelle che potrebbero mettere in discussione il regolare avvio dell’anno scolastico.
Sembra che al MEF si stia lavorando per prolungare di altri due anni il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici che – in base alle norme attualmente in vigore – non potranno comunque aumentare prima del gennaio 2015.
Dentro il Governo si stanno però scontrando due diverse linee di pensiero: c’è chi ritiene che l’idea della Ragioneria Generale dello Stato sia l’unica possibile, se davvero si vuole contenere il debito pubblico (secondo stime e calcoli ufficiali e non sembra che il blocco degli stipendi abbia consentito in questi anni di risparmiare una somma molto vicina ai 12 miliardi di euro).
Ma c’è anche chi la pensa in modo diametralmente opposto: un ulteriore blocco degli stipendi determinerebbe una inevitabile contrazione dei consumi con la conseguenza di rendere sempre più difficile l’uscita dalla crisi economica che attanaglia il nostro Paese e gran parte dell’Europa.
Per il momento non si segnalano prese di posizione delle organizzazioni sindacali, ma solo perché siamo nella pausa post-ferragosto.  C’è però da credere che nel giro di un paio di giorni il “caso” esploderà in tutta la sua gravità, soprattutto nel comparto scuola i cui dipendenti – in questi anni –  sono stati certamente i più penalizzati dalle politiche di contenimento della spesa pubblica.

ANTEPRIMA – La riforma Renzi-Giannini toccherà programmi, competenze, autonomia e docenti

da La Tecnica della Scuola

ANTEPRIMA – La riforma Renzi-Giannini toccherà programmi, competenze, autonomia e docenti

È su questi punti che negli ultimi giorni si sono focalizzati i contatti tra il premier e il ministro dell’Istruzione: dopo la presentazione delle linee guida, il prossimo 29 agosto, si aprirà un dibattito nazionale tra insegnanti, famiglie e cittadini, seguendo il metodo già adottato per le altre riforme. Sembra proprio che il progetto non sarà a costo zero: Renzi pronto ad investire 1 miliardo di euro nella Legge di Stabilità.

Diventa ogni giorno sempre più concreto il progetto “solido” per la scuola annunciato alcune settimane fa dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini: a dar manforte alle parole del responsabile del Miur è stato direttamente il premier Renzi, che in un tweet di poche ore fa ha spiegato che il 29 agosto verranno presentate le “linee guida sulla scuola. Perché tra 10 anni l’Italia sarà come la fanno oggi gli insegnanti. Noi lavoriamo su questo in#agosto”.

Insomma, la riforma della scuola rimane una delle priorità di Palazzo Chigi. Da attuare anche prima di settembre, come inizialmente ci si aspettava. Meglio prima del rientro in classe.

Ora c’è da capire come si muoverà il Governo. Sui contenuti delle linee guida si è scritto tanto: anche la nostra testata ha riportato i possibili cambiamenti. Nelle ultime ore, le indiscrezioni indicano tre grandi capitoli su cui il provvedimento dovrebbe articolarsi: i programmi e le competenze, l’autonomia scolastica e i docenti. È su questi punti che negli ultimi giorni si sono focalizzati i contatti tra il premier Renzi e il ministro Giannini.

“L’obiettivo – scrive l’Ansa – sarebbe quello di perfezionare una serie di linee guida sulle quali poi aprire il dibattito, seguendo il metodo già adottato per le altre riforme. Probabile quindi l’apertura di una consultazione tra insegnanti e cittadini, che potrebbe protrarsi anche per un paio di mesi”.

La richiesta della consultazione “popolare” continua ad essere un ‘pallino’ dei rappresentanti del Pd. Come Umberto D’Ottavio, della commissione Cultura della Camera, secondo cui “le riforme vanno costruite dal basso – ha detto – e con la partecipazione dei cittadini interessati, a cominciare da insegnanti e studenti”.

Detto che resta da capire cosa accadrà qualora dei punti vitali della riforma (orario dei docenti?) fossero rigettati dai diretti interessati, l’altra grossa novità è che questo “pacchetto scuola” non dovrebbe essere una misura a costo zero o addirittura realizzato in chiave di risparmio, ma potrà poggiare su un intervento coperto da un cospicuo stanziamento di risorse nella Legge di Stabilità: nei giorni scorsi Renzi ha parlato di “1 miliardo di euro”. Una cifra considerevole, che trancerebbe di netto il leitmotiv degli anni passati sul fronte scolastico.

È probabile che a questo punto, considerando proprio l’importanza che il Governo continua a dare al settore dell’Istruzione, che non si tiri più indietro dalla promessa fatta. La differenza, rispetto al passato, non è da poco. Soprattutto se a beneficiarne saranno attività scolastiche e personale.

Avvio del nuovo anno spostato al 1° ottobre: nel 2015 potrebbero esserci delle novità

da La Tecnica della Scuola

Avvio del nuovo anno spostato al 1° ottobre: nel 2015 potrebbero esserci delle novità

Non si arrende il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti. Dopo il no del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, in merito alla sua richiesta di posticipare l’inizio dell’anno scolastico di almeno due settimane, il primo cittadino della località marittima toscana ha raccontato di aver avuto un nuovo colloquio con il responsabile del Miur: coinvolgeremo le regioni, non c’è alcuna contrapposizione fra le varie realtà italiane, siano esse località balneari, o montane, o città d’arte.

Non si arrende il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti: dopo il no del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, in merito alla sua richiesta di posticipare l’inizio dell’anno scolastico ad inizio ottobre, il primo cittadino della località marittima toscana ha raccontato di aver avuto un nuovo colloquio con il responsabile del Miur. Il quale non sarebbe stato categorico. Anzi gli avrebbe lasciato la porta aperta.

“Il ministro – ha sottolineato il sindaco – mi ha assicurato che per il prossimo anno potremo riparlare della questione, coinvolgendo naturalmente anche le Regioni per valutare tutti gli aspetti di questa proposta. Ritengo – ha proseguito Buratti – che non ci sia alcuna contrapposizione fra le varie realtà italiane, siano esse località balneari, o montane, o città d’arte. Tutti devono adoperarsi per migliorare la fruibilità delle nostre risorse”.

Il primo cittadino di Forte dei Marmi ha quindi ribadito che “quindici giorni aggiuntivi di vacanza a settembre per i nostri studenti potrebbero essere un incentivo in più per fare turismo e non solo balneare. Aspetterò la riapertura degli uffici ministeriali per inviare formale richiesta di aprire un dialogo su questo tema, coinvolgendo anche tutte le altre realtà regionali interessate”.

Buratti, però, farebbe bene ad ascoltare prima di tutti le associazioni dei genitori: il ministro Giannini ha fatto intendere che qualsiasi cambiamento sostanziale di programma sui calendari scolastici non può prescindere dal consenso dei genitori degli alunni. Molti dei quali (soprattutto tra le famiglie dove a lavorare sono mamma e papà) non gradirebbero però di ritrovarsi a casa i figli anche per tutto il mese di settembre.

Scatti e posizioni economiche con lo stipendio di ottobre

da La Tecnica della Scuola

Scatti e posizioni economiche con lo stipendio di ottobre

Gli aggiornamenti derivanti dall’applicazione dei CCNL sottoscritti definitivamente il 7 agosto scorso saranno effettuati nei primi giorni di settembre, con adeguamento degli importi di stipendio sulla rata di ottobre e corresponsione degli eventuali arretrati, con emissione straordinaria ed esigibilità entro la fine di settembre

In applicazione dei due CCNL sottoscritti il 7 agosto 2014, il Servizio NoiPA sta approntando le procedure per la relativa applicazione.

Si tratta, ricordiamo, del CCNL relativo al reperimento delle risorse per il ripristino degli scatti del personale Scuola con il recupero dell’utilità dell’anno 2012 al fine della maturazione degli scatti di anzianità del personale con conseguente riconoscimento dei relativi incrementi economici e del CCNL del personale ATA per il riconoscimento al personale della Scuola, già destinatario dell’attribuzione giuridica della posizione economica a decorrere dal 1° settembre 2011, di un emolumento “una tantum” a carattere stipendiale, temporalmente limitato al periodo 1° settembre 2011 – 31 agosto 2014.

Con messaggio n. 107 del 20 agosto 2014 il Mef ha fatto sapere che gli aggiornamenti derivanti dall’applicazione dei CCNL in questione saranno effettuati nei primi giorni di settembre, con adeguamento degli importi di stipendio sulla rata di ottobre e corresponsione degli eventuali arretrati, con emissione straordinaria ed esigibilità entro la fine di settembre.

Flc-Cgil: contratto o sciopero

da tuttoscuola.com

Flc-Cgil: contratto o sciopero

Una secca nota dalla Flc-Cgil, intitolata “Blocco dei contratti pubblici? Sarà sciopero di tutti i comparti della conoscenza” prende le distanze dal dibattito e dagli interrogativi riguardanti i provvedimenti che il governo intende assumere sulla scuola alla fine di agosto.

In realtà – si legge nel sito del sindacato – non s’intravede anche sulla scuola alcun disegno complessivo di innovazione, l’impressione è quella di scelte politiche che servono a piegare sempre più l’istruzione alle compatibilità economiche e a una finta meritocrazia penalizzando fortemente i precari. Valuteremo con attenzione i provvedimenti annunciati dal Governo ma deve essere chiaro che ci attendiamo investimenti e soluzioni credibili rispetto alle tante criticità e sofferenze che quotidianamente le scuole devono affrontare“.

Piuttosto Il sindacato guidato da Mimmo Pantaleo denuncia l’ipotesi di un nuovo blocco del rinnovo del contratto nazionale nei settori pubblici, in continuità con gli esecutivi precedenti: “Evidentemente per il Governo Renzi le condizioni di lavoro e il salario devono essere sacrificati per continuare a seguire le fallimentari politiche di austerità che hanno distrutto l’occupazione, precarizzato il lavoro e stanno impoverendo le persone“.

Perciò “il punto di partenza deve essere il rinnovo del contratto nazionale e il superamento del blocco della contrattazione decentrata in tutti i comparti pubblici. Il 29 agosto sosterremo le iniziative dei lavoratori della cosiddetta Quota 96. Siamo pronti al confronto ma anche a un duro conflitto“.

 

Cresce l’attesa per le riforme annunciate via twitter

da tuttoscuola.com

Cresce l’attesa per le riforme annunciate via twitter

Il cinguettio su Twitter del presidente del consiglio Matteo Renzi di ieri inseriva anche la scuola nell’elenco degli impegni “non segreti” del governo in vista del prossimo consiglio dei ministri del 29 agosto: riforma della giustizia civile, sblocca Italia e scuola.

Di scuola Renzi ha parlato fin dall’inizio del suo incarico (“il paese si ricostruisce partendo dalla scuola”). La precedenza, anche per il vasto impatto sociale ed economico e l’immediata operatività, è stata data all’edilizia, e ora si dovrebbe passare agli altri due temi annunciati dal premier:  insegnanti e una “vera” autonomia scolastica.

Non è chiaro in quale direzione verrebbero utilizzate le risorse (si è parlato di un miliardo da mettere nella legge di stabilità). Renzi prima ancora di diventare presidente del Consiglio aveva detto di voler consultare il mondo della scuola prima di prendere decisioni. Ma i tempi per un’operazione di questo genere, fatta seriamente, non sarebbero brevi.

Più probabile dunque che le nuove risorse possano essere impiegare per ridare fiato alle esauste casse delle scuole, per rafforzare il piano di informatizzazione delle scuole, e forse per la formazione in servizio dei docenti. Meno probabile che vengano ulteriormente ritoccati i piani di studio aumentando le ore di lezione, anche se il ministro Giannini non lo ha escluso per materie come musica e storia dell’arte. Il rischio, a parte i notevoli costi di un’operazione di questo genere, è che altre discipline ‘sacrificate’ dalla riforma Gelmini avanzino analoghe richieste, con la conseguenza che a crescere sarebbero l’enciclopedismo e la frammentarietà dei piani di studio  anziché la maggiore articolazione e flessibilità dell’offerta di percorsi dopo la terza media.

 

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 193

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 193 del 21-8-2014

Sommario

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

 


LEGGE 11 agosto 2014, n. 118


Introduzione dell’articolo 15-bis della legge 28 aprile 2014, n. 67,
concernente norme transitorie per l’applicazione della disciplina
della sospensione del procedimento penale nei confronti degli
irreperibili. (14G00133)

 

 

Pag. 1

 

 

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23 aprile 2014


Approvazione del Piano di gestione dei bacini idrografici del
distretto idrografico delle Alpi Orientali. (14A06547)

 

 

Pag. 2

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 agosto 2014


Accertamento della sospensione della Sig.ra Marilyn Fusco dalla
carica di Consigliere regionale della Regione Liguria. (14A06571)

 

 

Pag. 5

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 agosto 2014


Accertamento della sospensione della Sig.ra Maruska Piredda dalla
carica di Consigliere regionale della Regione Liguria. (14A06572)

 

 

Pag. 6

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1 agosto 2014


Proroga dello scioglimento del Consiglio comunale di Polizzi
Generosa. (14A06581)

 

 

Pag. 6

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1 agosto 2014


Proroga dello scioglimento del Consiglio comunale di San Calogero.
(14A06582)

 

 

Pag. 7

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

 


DECRETO 28 luglio 2014


Autorizzazione alla «Scuola di psicoterapia integrata e
musicoterapia» a trasferire il corso di specializzazione in
psicoterapia della sede principale di Roma e a diminuire il numero
degli allievi ammissibili da n. 20 a n. 12 per ciascun anno di corso.
(14A06548)

 

 

Pag. 9

 

 

 


DECRETO 28 luglio 2014


Abilitazione all’«I.P.G.E. – Istituto di Psicoterapia della Gestalt
Espressiva» ad istituire e ad attivare nella sede di Ponte San
Giovanni un corso di specializzazione in psicoterapia. (14A06549)

 

 

Pag. 10

 

 

 


DECRETO 28 luglio 2014


Abilitazione alla «Scuola quadriennale di psicoterapia psicoanalitica
per bambini, adolescenti e famiglie, modello Tavistock» ad istituire
e ad attivare nella sede periferica di Palermo un corso di
specializzazione in psicoterapia. (14A06550)

 

 

Pag. 10

 

 

 


DECRETO 28 luglio 2014


Autorizzazione allo sdoppiamento della «Scuola di specializzazione in
psicoterapia relazionale Metafora» e della «Scuola di
specializzazione in psicoterapia relazionale Kaleidos». (14A06551)

 

 

Pag. 12

 

 

 


DECRETO 28 luglio 2014


Autorizzazione alla «ARIRI – Associazione ricerche-interventi sui
rapporti interpersonali» ad aumentare il numero degli allievi da 10 a
11 unita’ per ciascun anno di corso. (14A06552)

 

 

Pag. 13

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


DECRETO 25 luglio 2014


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«AXIENDO PRONTO USO», contenente la sostanza attiva lambda-cialotrina
– Riconoscimento reciproco. (14A06574)

 

 

Pag. 14

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 23 luglio 2014


Arresto temporaneo obbligatorio delle attivita’ di pesca – annualita’
2014. (14A06585)

 

 

Pag. 20

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI ENNA

 


COMUNICATO


Provvedimenti concernenti i marchi di identificazione dei metalli
preziosi (14A06573)

 

 

Pag. 23

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


COMUNICATO


Proroga dei prodotti fitosanitari contenti sostanze attive approvate
e riportate nel regolamento (UE) n. 487/2014 (14A06575)

 

 

Pag. 23

 

 

 


COMUNICATO


Proroga dei prodotti fitosanitari contenenti sostanze attive
approvate e riportate nel regolamento (UE) n. 678/2014 (14A06576)

 

 

Pag. 24

 

 

 


COMUNICATO


Approvazione della sostanza attiva di base chitosano cloridrato a
norma del regolamento (CE) n. 1107/2009 (14A06577)

 

 

Pag. 24

 

 

 


COMUNICATO


Centri autorizzati a praticare la vaccinazione antiamarillica – 2014.
(14A06587)

 

 

Pag. 24

 

 

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

 


COMUNICATO


Programma straordinario di edilizia residenziale da destinare ai
dipendenti delle Amministrazioni dello Stato impegnati nella lotta
alla criminalita’ organizzata, di cui all’art. 18 del decreto-legge
13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12
luglio 1991, n. 203. (14A06586)

 

 

Pag. 24

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


COMUNICATO


Valutazione ambientale strategica del Programma di sviluppo rurale
nazionale (14A06578)

 

 

Pag. 25