Disabilità, nuova vita dopo un infortunio. Tecnologie e umanità per vincere

Disabilità, nuova vita dopo un infortunio. Tecnologie e umanità per vincere

Viaggio in 68 pagine alla scoperta dei volti di chi, dopo un incidente sul lavoro, ha il coraggio e la forza di ricominciare, tra difficoltà e speranze. Nuovo numero monografico di SuperAbile Magazine sui Centri Inail di Vigorso di Budrio e Volterra

da Redattore Sociale
04 agosto 2014

ROMA – “Realizzare un numero monografico esempre una scelta impegnativa per una rivista che, pur con il passo lento del mensile, ha l’ambizione di seguire le infinite svolte dell’attualita. Bisogna abbandonare l’agenda per fare un tuffo nelle storie che si escelto di approfondire”. È la premessa della redazione del mensile “SuperAbile Magazine”, che nelle pagine di agosto-settembre propone ai lettori un viaggio nei Centri Inail di Vigorso di Budrio e di Volterra “per mettere in luce quel lato umano che troppo spesso rimane in secondo piano rispetto all’eccellenza tecnologica. Perche´ dietro le sperimentazioni di avanguardia nel campo delle protesi e della riabilitazione si nasconde un esercito di tecnici, operatori, scienziati sempre al servizio delle esigenze del paziente. Professionisti abituati a mettere in discussione il loro lavoro, perche´ sanno bene che anche l’ausilio piu avveniristico non serve a nulla senza la profonda convinzione di chi se ne servira`”.

Dalle mani cinematiche di legno degli anni Sessanta agli attuali arti robotici, ne ha fatta di strada il Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio, in provincia di Bologna: officina protesica fiore all’occhiello del made in Italy. Una struttura dove artigianato, ricerca, sfida, innovazione sono all’ordine del giorno. E dove al centro di tutto c’esempre il paziente, che spesso entra demotivato e sconsolato ed esce con una speranza in piu: quella di poter tornare a una vita normale. Ma Vigorso e` anche un crocevia di storie dove utenti, operatori, tecnici percorrono insieme un importante tratto di strada. Alla ricerca di una soluzione unica e personalizzata, che vada bene per ogni singolo caso.

Al Centro di riabilitazione motoria Inail di Volterra si arriva dopo un incidente in fabbrica, una caduta dalle impalcature, un infortunio lungo il tragitto casa-lavoro. “Ma la struttura non euna fucina di disperazione. Bensi un laboratorio di speranza dove la rassegnazione puotrasformarsi in voglia di vivere. Grazie a una tecnologia di ultima generazione in continuo aggiornamento e, soprattutto, a operatori che conoscono l’importanza della relazione tra personale sanitario e pazienti. E a volte accade il miracolo. Che non e tornare a camminare, ma comprendere e accettare la nuova condizione. Imparando a dare importanza ai valori fondamentali della vita

Il numero ospita anche una serie di storie di infortunati sul lavoro che, con l’aiuto dell’Inail, sono riusciti a riprendere in mano la propria vita sconvolta dall’incidente. Persone di varia etae provenienza geografica e sociale che testimoniano l’infinita ricchezza dell’esperienza umana, anche dopo lo shock di ritrovarsi improvvisamente in un corpo diverso. E che a volte sono riuscite a fare della disabilita sopraggiunta un’occasione di cambiamento ed esplorazione di nuovi mondi. “Lungo tutto questo viaggio ci ha accompagnato un fotografo, Riccardo Venturi, che ha immortalato nei suoi scatti il lavoro, le emozioni, l’impegno di tutti quelli che abbiamo incontrato. E che si sono prestati volentieri a raccontarci le loro esperienze – sottolinea la redazione del Magazine –. Anche quando si trattava di ripercorrere momenti difficili delle loro esistenze, andando a toccare ferite ancora aperte”. (lab)

8 e 9 ottobre a Torino ‘TOBE’, la conferenza sulla #Bioeconomy

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca


#savethedate 8 e 9 ottobre a Torino ‘TOBE’, la conferenza sulla #Bioeconomy con Giannini e Quinn

“From sectors to system, from concept to reality”. Questo il titolo della due giorni dedicata alla ‘Bioeconomia’ in programma a Torino l’8 e il 9 ottobre prossimi. L’evento avrà come protagonisti gli stakeholder della Bioeconomy europea. Si tratta di una delle iniziative promosse nell’ambito della Presidenza di turno italiana dell’Unione europea.
La due giorni parte dai risultati delle ultime due conferenze sulla Bioeconomy che si sono svolte a Copenhagen (Febbraio 2012) e a Dublino (Marzo 2013). Obiettivo principale, discutere le criticità e le opportunità di sviluppo del settore, che oggi registra circa 2 miliardi di euro di fatturato e 22 mila posti di lavoro e che presenta margini sostanziali di crescita. Apriranno i lavori il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini e il Commissario Ue alla Ricerca e Innovazione Máire Geoghegan-Quinn.
Per registrarsi all’evento occorre iscriversi entro il prossimo 25 agosto sul sito: http://bioeconomy.miur.it/, dove sono disponibili anche le prime informazioni utili ed il programma dell’evento.

Decreto PA: su ‘quota 96’ l’anti-emendamento del Governo

Di Menna: Sempre attiva una lobby contro la scuola

Decreto PA | Su ‘quota 96’ l’anti-emendamento del Governo

Abbiamo l’impressione che sia sempre attiva una lobby contro la scuola, il Governo messo in ginocchio dal superpotere burocratico  – è il commento del segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, dopo la decisione assunta dal Governo di presentare un anti-emendamento in Commissione Affari Costituzionali del Senato che esclude dal decreto Pa la soluzione per il personale della scuola ‘quota 96’.
“Siamo arrabbiati neri” è la frase che in queste ore torna più spesso al telefono e per mail, e che riflette la protesta di tanti insegnanti nei confronti della politica.
Il personale della scuola, che ha subito una pesante ingiustizia dalla riforma Fornero, si trova oggi, di nuovo, incastrato nel braccio di ferro tra Governo, Parlamento e Ragioneria dello Stato, e ancora una volta incolpevolmente danneggiato.
Una decisione, quella del Governo,  che certo non aiuta a portare quel clima di serenità che sarebbe necessario per il buon funzionamento delle scuole.

QUOTA 96: IL GOVERNO CANCELLA AL SENATO QUANTO FATTO NELL’ALTRO RAMO DEL PARLAMENTO

QUOTA 96: IL GOVERNO CANCELLA AL SENATO QUANTO FATTO NELL’ALTRO RAMO DEL PARLAMENTO

Lo SNALS-CONFSAL giudica gravissimo il fatto che il  Governo, con un proprio emendamento, modifichi quanto approvato pochi giorni fa dalla Camera, tra l’altro con un voto di fiducia.

La limitata differente valutazione degli oneri economici, nell’ordine complessivo di poco più di dieci milioni di euro, non giustifica l’operato del Governo  che ripristina una delle ingiustizie della Legge Fornero che aveva penalizzato particolarmente gli operatori scolastici i quali non avevano potuto accedere al pensionamento al termine dell’anno 2011/12, pur in possesso dei requisiti.

Questo atto testimonia, purtroppo, la linea di continuità degli ultimi Governi che fa prevalere la logica della “riduzione della spesa” su ogni altra considerazione e continua a penalizzare  la scuola e i suoi operatori.

Quota 96: no del Governo all’emendamento al DL sulla pubblica amministrazione

Quota 96: no del Governo all’emendamento al DL sulla pubblica amministrazione

Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

La decisione del Governo di stralciare dal decreto legge sulla pubblica amministrazione l’emendamento per risolvere la vicenda del personale della scuola di quota 96 è un atto di palese ingiustizia. La copertura finanziaria era del tutto irrisoria e i benefici sarebbero stati ampiamente maggiori rispetto ai costi.

Ancora una volta prevalgono gli interessi e le logiche delle burocrazie ministeriali sulla funzione della politica nel garantire giustizia e equità. Si blocca la permanenza a scuola di insegnanti e personale ATA che per effetto della devastante riforma Fornero non hanno potuto accedere alla pensione, al termine dell’anno scolastico 2011/2012, pur avendo maturato i requisiti. Si ritarda di molti anni il pensionamento di quelle persone e non si consentono ulteriori 4 mila immissioni in ruolo. Alla faccia di tutta le retorica sui giovani e la centralità della scuola.

Vorrei ricordare che per il prossimo anno scolastico le assunzioni sono solo 33.380 a copertura del solo turn over e notevolmente inferiori rispetto alla disponibilità di posti.

Non si intravede alcun cambio di passo del Governo sulla scuola pubblica e la vicenda di quota 96 conferma che l’unica logica rimane quella della drastica riduzione di spesa.

Scrima: quota 96, siamo su “Scherzi a parte”?

Scrima: quota 96, siamo su “Scherzi a parte”?

“Ma siamo su Scherzi a parte?” Di fronte a quanto sta accadendo sulla quota 96, siamo convinti che Renzi non si sarebbe lasciato scappare la battuta, se non fosse che ora è lui a capo del governo…
Davvero un bel pasticcio, una situazione a dir poco irriguardosa per migliaia di persone che non meritano di essere trattate in questo modo. A meno di un mese dall’inizio delle scuole, chi si apprestava a lasciare il lavoro viene bruscamente costretto a modificare i suoi progetti di vita.
Quando la politica si muove con pretese di autosufficienza, i risultati sono questi. Eppure sarebbe bastato un minimo di attenzione a quanto abbiamo ripetutamente segnalato, già al momento della riforma Fornero, chiedendo che si riconoscesse la particolare disciplina delle cessazioni dal servizio del personale scolastico per evitare sperequazioni che invece ci sono state e alle quali è doveroso porre rimedio. Oggi, per l’ennesima volta, una soluzione di assoluto buon senso viene a cadere, nonostante il dichiarato sostegno di tutte le forze politiche. Ciò rende ancor più paradossale una vicenda che vede messa in discussione, oltre alle legittime attese di tante persone, anche la stessa credibilità del governo.

Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola

Graduatorie ad Esaurimento dei precari della scuola e “Guerra fra poveri”

Graduatorie ad Esaurimento dei precari della scuola e “Guerra fra poveri”: è necessario avere chiaro di chi è la responsabilità dell’attuale situazione

Chi venisse a conoscenza solo oggi di quanto è avvenuto per quanto riguarda le graduatorie ad esaurimento dei precari della scuola delle province dell’Italia centro settentrionale avrebbe la sensazione che il ministro dell’istruzione università ricerca e i dirigenti del suo ministero vivano su di un altro pianeta.

Cosa è avvenuto, infatti? Un massiccio taglio degli organici ha determinato la necessità per un numero rilevantissimo di precari di spostarsi dalle graduatorie ad esaurimento delle province del sud a quelle del nord con l’inevitabile effetto di aggravare la situazione di chi si trovava già in quelle graduatorie.

IN ALTRI TERMINI, UN EVENTO PERFETTAMENTE PREVEDIBILE E, A NOSTRO AVVISO, PREVISTO E FAVORITO.

A questo punto si ricorre alla trita e nota metafora della “guerra fra poveri” quando l’unica guerra in corso è quella del governo, in perfetta continuità con i governi precedenti, CONTRO la scuola pubblica e, in particolare, CONTRO i precari della scuola.

Per sovrammercato spuntano, puntuali come la gramigna, i fautori di un’ennesima “riforma” del reclutamento consistente nella chiamata diretta dei precari da parte dei dirigenti scolastici che potrebbero così scegliersi il personale a proprio piacimento e secondo logiche che possiamo facilmente immaginare.

E’ necessario che i lavoratori della scuola e in primo luogo i precari abbiano chiari chi sono i veri responsabili di quanto avviene e qual’è l’unica prospettiva di fuoriuscita dall’attuale indecente situazione: la difesa dell’occupazione della scuola, il recupero degli oltre centocinquantamila posti di lavoro tagliati in questi anni, il riconoscimento del diritto alla pensione dei molti colleghi che ne hanno maturato i requisiti, l’immediata immissione in ruolo dei precari su tutti i posti necessari a un buon funzionamento della scuola pubblica.

Se uno scontro, lasciamo ad altri le metafore guerresche, deve essere è fra lavoratori della scuola, genitori, studenti da una parte e rottamatori della scuola pubblica dall’altra.

Su questi obiettivi la CUB Scuola Università Ricerca sta organizzando la mobilitazione che deve partire dall’inizio dell’anno scolastiche con tutti i mezzi necessari: assemblee, manifestazioni sino allo SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA.

Per la CUB Scuola Università Ricerca
Il Coordinatore Nazionale
Cosimo Scarinzi

QUOTA 96: BEFFA DI STATO

QUOTA 96, GILDA: BEFFA DI STATO, ELIMINARE SPRECHI PER TROVARE RISORSE

“Una beffa di Stato che denota una mancanza di serietà intollerabile da parte delle istituzioni”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta la cancellazione da parte del Governo dell’articolo riguardante Quota 96 contenuto nel decreto sulla Pubblica Amministrazione.

“Dopo due anni di calvario, 4000 insegnanti assistono impotenti per la seconda volta allo scippo della pensione maturata legittimamente e tutto ciò avviene perché viviamo in un Paese dove la politica è fatta soltanto di annunci. La copertura economica per risolvere la questione, e sanare un’autentica ingiustizia, ammonterebbe a 45 milioni di euro: una somma che il Governo potrebbe recuperare razionalizzando capitoli di spesa come quello relativo alla gestione del sistema informatico del Miur, per il quale si spendono 30 milioni annui con risultati pessimi, come dimostrano i numerosi problemi sorti durante le operazioni di mobilità”.

Il rovesciamento dei principi costituzionali

Il rovesciamento dei principi costituzionali: una delibera della Regione Piemonte subordina l’istituzione di nuove sezioni di scuola dell’infanzia statali al parere delle scuole paritarie private.

La Deliberazione del Consiglio regionale 29 ottobre 2013, n. 252 – 33474

Atto di indirizzo e criteri per la programmazione e la definizione del piano regionale di dimensionamento delle autonomie scolastiche piemontesi e per la programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2014-2015,

nel definire i criteri per il dimensionamento della rete scolastica riguardanti la scuola dell’infanzia afferma cheL’attivazione di sezioni aggiuntive dovrà comunque consentire la coordinata partecipazione dellescuole statali e delle scuole paritarie al sistema scolastico nel suo complesso, ovvero non dovràdeterminare riduzione, in termini di sezioni, nell’offerta formativa esistente nelle scuole paritarie.All’uopo viene richiesto di unire il parere motivato da parte delle eventuali scuole paritarie presentinel bacino di utenza e/o dall’associazione di categoria a cui le scuole sono iscritte.
Il Comune di Bibiana (TO), in considerazione dell’incremento demografico in atto, aveva provveduto a costruire un nuovo edificio scolastico da adibire a scuola dell’infanzia statale. L’Istituto comprensivo “Caffaro” ha quindi provveduto, ad informare i residenti della zona della possibilità dell’iscrizione entro il 3 febbraio 2014, come da normativa statale. Le domande sono state 33, di queste ne sono state accolte 29 con una lista d’attesa di 4.

La normativa relativa alla scuola dell’infanzia statale prevede infatti che:
Le sezioni della scuola dell’infanzia sono costituite con un numero minimo di 18 e un massimo di 26 alunni, salvi i casi di presenza di alunni disabili. Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti tra le diverse sezioni della stessa scuola, senza superare il numero di 29 alunni per sezione.

In base a tali iscrizioni l’Istituto ha chiesto al Ministero l’assegnazione di due insegnanti per attivare la sezione dal 15 settembre 2014.

 

Il legale rappresentante della scuola paritaria privata San Marcellino del Comune di Bibiana, che ha avuto l’iscrizione di circa 60 bambini, ha richiesto al Comune l’applicazione della delibera regionale lamentando un calo di iscritti rispetto all’anno precedente e ha posto il veto all’istituzione della scuola statale, sollevando il problema di un danno economico conseguente.
E’ da notare che detta scuola ha ricevuto dal Comune un contributo di 27.000 euro nell’anno 2013/14 che si va ad aggiungere a quelli provenienti dalla Regione e dallo Stato.

Su input di alcuni genitori il caso è finito sui giornali ed è affiorato che veti dello stesso tipo erano stati fatti dai gestori privati in una serie di comuni del Piemonte.
L’applicazione della norma regionale comporterebbe che centinaia di bambini siano costretti a frequentare istituti privati a pagamento (nel caso di Bibiana 160 euro) e con un preciso orientamento religioso e impediti a frequentare scuole statali gratuite, laiche e pluraliste.
Ora pare che la Regione abbia raggiunto un compromesso con l’associazione delle scuole paritarie private F.I.S.M. che sbloccherebbe l’istituzione delle nuove classi di scuola dell’infanzia statale.

Si tratterà di vigilare sui contenuti di questo accordo tenendo conto che la Regione già eroga autonomamente contributi a dette scuole per un totale di 7 milioni all’anno.
Resta comunque la necessità di abrogare detta legge per la sua palese incostituzionalità alla luce degli art. 33 e 34 della Costituzione.

Il Comma 2 dell’art. 33 afferma che “La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione e istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.”

Ciò comporta un obbligo in tal senso delle Istituzioni della Repubblica: Stato, Regioni, Comuni, obbligo che riguarda tutto il settore scolastico, dai 3 ai 18 anni e che non è da confondere con quello degli alunni che sono tenuti a frequentare la scuola per almeno 8 anni.

Tale obbligo in Costituzione riguarda solo la scuola che è stata considerata dai Costituenti un’Istituzione fondamentale per garantire l’uguaglianza dei cittadini senza discriminazione di sesso, razza, lingua, religione, condizioni economiche sociali e decisiva per “rimuovere gli ostacoli” che “impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

A tal fine il comma 1 dell’art. 34 della Costituzione afferma che “la scuola è aperta a tutti” e pertanto è gratuita proprio per non discriminarne l’accesso.

Il comma 1 dell’art. 33 fonda il nostro sistema scolastico statale sul principio della “libertà di insegnamento” che l’art. 1 del Dlvo 297/94 specifica come garanzia di “autonomia didattica e libera espressione culturale del docente”, il cui esercizio “è diretto a promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità degli alunni.”
Qui sta la differenza di funzioni fra la scuola statale e quella privata.

I commi 3 e 4 dell’art. 33 garantiscono a soggetti privati il diritto di istituire scuole attenendosi a due principi: la piena libertà educativa e il “senza oneri per lo Stato”.

La piena libertà comporta la possibilità di istituire scuole caratterizzate dalla prevalenza di uno specifico orientamento culturale o religioso o economico.

In tali scuole pertanto non vige il principio della libertà di insegnamento e il personale è assunto in modo discrezionale come si è visto recentemente nel caso dell’insegnante di una scuola cattolica privata di Trento, licenziata per i suoi supposti orientamenti sessuali non giudicati conformi alle finalità educative di detta scuola.

La Costituzione concede anche alle scuole private che lo chiedono la “parità” ovvero un “trattamento scolastico equipollente ai loro alunni”. Le scuole private che seguono i programmi ministeriali,hanno disponibilità di locali, arredi e attrezzature didattiche propri del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti, ecc.. possono rilasciare titoli di studio equivalenti a quelli statali,ma non hanno parità di funzioni.
La nostra Costituzione non intende imporre la frequenza alla scuola statale e intende favorire la libertà di iniziativa privata al fine di consentire una libera scelta individuale.

Il senza oneri ha proprio questo scopo poiché ogni contributo pubblico dovrebbe avere come contraltare un controllo sul progetto educativo.

Nel settore scolastico pertanto non è possibile istituire un sistema misto pubblico privato in cui sia equivalente l’accesso.

Ai nostri cittadini è offerto l’accesso alla scuola di tutti e per tutti, laica, gratuita pluralista, garanzia di eguaglianza e la libera scelta di non frequentarla non deve comportare oneri per la collettività.

Questa osservazione è importante perché spesso si equivoca al riguardo portando l’esempio di settori come quello dei servizi sanitari o assistenziali o sportivi o per la prima infanzia nei quali tale obbligo costituzionale non compare e che pertanto consentono l’istituzione di sistemi misti.

Non a caso anche la legge di parità (n. 62/2000) pur con le sue ambiguità, spesso invocate in modo equivoco, ribadisce all’art. 1 comma 1 che “Il sistema nazionale di istruzione, fermo restando quanto previsto dall’articolo 33, comma 2 della Costituzione, è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali.”

Ciò comporta che le scuole private paritarie hanno una funzione aggiuntiva e non sostitutiva di quelle statali e che tutte le risorse raccolte dalla collettività devono essere destinate alla scuola di tutti e per tutti.

La Regione Piemonte ha prodotto pertanto una grave lesione a principi fondativi di uguaglianza e solidarietà che sono alla base della nostra Costituzione.

Speriamo che il nuovo Consiglio regionale si renda conto di ciò e provveda a cassare al più presto una norma che introduce un potere di veto ingiustificato ed abnorme a enti a gestione privata nei confronti dell’attività scolastica statale.

In caso contrario sarà necessario agire per vie legali impugnando i provvedimenti ostativi all’apertura di scuole statali e sollevando la questione di costituzionalità della delibera regionale.

 

Bruno Moretto, Comitato bolognese Scuola e Costituzione

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 179

Gazzetta Ufficiale

Sommario

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

 


DECRETO-LEGGE 1 agosto 2014, n. 109


Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di
polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai
processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle
organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di
pace e di stabilizzazione, nonche’ disposizioni per il rinnovo dei
comitati degli italiani all’estero. (14G00118)

 

 

Pag. 1

 

 

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31 luglio 2014


Differimento, per l’anno 2014, del termine per la presentazione in
via telematica delle dichiarazioni dei sostituti d’imposta – modello
770/2014. (14A06258)

 

 

Pag. 6

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

 


DECRETO 16 luglio 2014


Definizione dei posti disponibili per le immatricolazioni al corso di
laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia, in lingua
inglese dell’Universita’ Humanitas, per l’anno accademico 2014/2015.
(Decreto n. 580). (14A06038)

 

 

Pag. 7

 

 

 


DECRETO 18 luglio 2014


Ridefinizione dei posti disponibili per le immatricolazioni ai corsi
di laurea delle professioni sanitarie, per l’anno accademico
2014/2015. (Decreto n. 582). (14A06039)

 

 

Pag. 8

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 25 luglio 2014


Termini e modalita’ di presentazione delle domande per l’accesso alle
agevolazioni del Fondo per la crescita sostenibile a favore di
progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale negli
ambiti tecnologici individuati dal programma «Horizon 2020».
(14A06102)

 

 

Pag. 9

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI

 


COMUNICATO


Rilascio di exequatur (14A06076)

 

 

Pag. 55

 

 

 


COMUNICATO


Rilascio di exequatur (14A06077)

 

 

Pag. 55

 

 

 


COMUNICATO


Istituzione della Cancelleria consolare presso l’Ambasciata d’Italia
in Tripoli (Libia). (14A06078)

 

 

Pag. 55

 

 

 


COMUNICATO


Modifica delle circoscrizioni territoriali degli uffici Consolari in
Argentina (14A06079)

 

 

Pag. 55

 

 

 


COMUNICATO


Istituzione di un vice Consolato onorario in Spalato (Croazia).
(14A06080)

 

 

Pag. 56

 

 

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 21
luglio 2014 (14A06215)

 

 

Pag. 56

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 22
luglio 2014 (14A06216)

 

 

Pag. 57

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 23
luglio 2014 (14A06217)

 

 

Pag. 57

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 24
luglio 2014 (14A06218)

 

 

Pag. 58

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 25
luglio 2014 (14A06219)

 

 

Pag. 58

 

 

MINISTERO DELL’INTERNO

 


COMUNICATO


Riconoscimento della Fondazione «Comunita’ di Ruviano», in Ruviano
(14A06071)

 

 

Pag. 59

 

 

 


COMUNICATO


Modifica della denominazione della Parrocchia «Nativita’ di Maria
SS.», in Alba (14A06072)

 

 

Pag. 59

 

 

 


COMUNICATO


Riconoscimento della Fondazione di religione e di culto denominata
«Fondazione Caritas Vicenza», in Vicenza. (14A06073)

 

 

Pag. 59

 

 

 


COMUNICATO


Riconoscimento della Fondazione «Centro educativo diocesano Regina
Pacis», in Quarto. (14A06074)

 

 

Pag. 59

 

 

 


COMUNICATO


Rettifica del decreto 10 febbraio 1987 relativa alla Chiesa
Parrocchiale di San Martino del Verzaro, in Perugia. (14A06075)

 

 

Pag. 59

 

 

SUPPLEMENTI ORDINARI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


COMUNICATO


Situazione del bilancio dello Stato al 31 dicembre 2013 (14A06051)

 

(Suppl. Ordinario n. 64)

Mobilità 2014-2015

Calendario Mobilità

a cura di Dario Cillo

Mobilità

Tipo di personale Termine presentazione
domande
Termine acquisizione
domande
Diffusione risultati
Docenti Scuola Infanzia 28 febbraio – 7 aprile (1)
23 aprile 15 maggio
Docenti Scuola Primaria 28 febbraio – 7 aprile (1)
14 maggio 6 giugno
Docenti Scuola Secondaria I grado 28 febbraio – 7 aprile (1)
7 giugno 4 luglio
Docenti Scuola Secondaria II grado 28 febbraio – 7 aprile (1)
3 luglio
23 luglio
Personale Educativo 28 febbraio – 7 aprile (2)
23 maggio
11 giugno
Personale ATA 11 marzo – 14 aprile (3)
12 luglio 4 agosto
Personale IRC 23 maggio -13 giugno (4) 7 luglio 31 luglio

(1) Il dirigente scolastico competente provvede, entro i 15 giorni successivi al termine fissato dall’O.M. per la presentazione delle domande di mobilità, alla formazione e pubblicazione all’albo dell’istituzione scolastica delle graduatorie relative agli insegnanti titolari. Tali graduatorie dovranno contenere, oltre il punteggio complessivo, i punteggi analitici (servizio, famiglia e titoli). (Capo III, CCNI)

(2) Il dirigente scolastico competente, provvede – entro 10 giorni dalla data di pubblicazione della tabella organica – alla formazione e pubblicazione all’albo della direzione delle graduatorie relative al personale educativo interessato al fenomeno delle soppressioni. (art. 40, CCNI)

(3) I dirigenti scolastici, entro i 15 giorni successivi alla scadenza delle domande di trasferimento, formulano e affiggono all’albo le graduatorie per l’individuazione dei perdenti posto. (art. 48, CCNI)

(4) Gli insegnanti di religione cattolica che si vengano a trovare in posizione di soprannumero rispetto alle dotazioni organiche di ogni singola diocesi sono individuati sulla base della graduatoria articolata per ambiti territoriali diocesani, predisposta dall’Ufficio scolastico regionale competente. (Capo VIII, CCNI)

Utilizzazioni e Assegnazioni provvisorie

Tipo di personale Termine presentazione
domande
Personale Docente Scuola Infanzia e Primaria
11 luglio – 4 agosto
Personale Docente Scuola Secondaria I e II Grado 24 luglio – 4 agosto
Personale Educativo 25 luglio
Personale IRC 25 luglio
Personale ATA 12 agosto

NB: Sono indicate in rosso le date che hanno subito variazioni

Avviso 4 agosto 2014

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di Istruzione e Formazione

Avviso 4 agosto 2014

Oggetto: Aggiornamento graduatorie di istituto docenti – Modello B, scelta delle sedi.

Si comunica che, d’intesa con il Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, le funzioni on-line Polis per la presentazione del modello B per la scelta delle sedi, sono prorogate fino alle ore 9.00 del 6 agosto p.v.

Il Capo Dipartimento
Luciano Chiappetta