Protocollo d’intesa tra il MIM e la Procura generale della Corte dei conti

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e il Procuratore generale della Corte dei conti Angelo Canale hanno sottoscritto ieri un Protocollo d’intesa per favorire la diffusione dei temi legati a un corretto utilizzo delle risorse pubbliche nelle scuole di tutta Italia. Obiettivo dell’iniziativa è insegnare agli studenti i primi rudimenti in materia, con nozioni di legalità finanziaria e gestione dei fondi pubblici, soffermandosi sull’importanza di contrastare lo spreco di risorse destinate alla collettività.

Per garantire il coinvolgimento degli studenti, nei prossimi mesi si svolgeranno incontri nelle scuole, con la partecipazione, tra gli altri, di esponenti della Guardia di Finanza, che impartiranno ai ragazzi le prime nozioni in materia di tutela della legalità finanziaria.

“L’obiettivo comune – dichiara il Ministro Valditara – è far sì che i nostri ragazzi diventino cittadini informati, acquisendo consapevolezza dell’importanza di tutte le azioni a tutela delle risorse pubbliche e a contrasto delle attività illecite, che danneggiano la collettività. Difendere le ‘risorse pubbliche’ significa permettere la costruzione di scuole grandi e accoglienti, avere banchi e lavagne nuove, laboratori di avanguardia, biblioteche fornite. Comprendere questo concetto fondamentale è il punto di partenza per diventare cittadini responsabili”.

Rapporto Annuale 2022

UNICEF/Rapporto Annuale dell’Ufficio UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale in Italia: nel 2022 raggiunti oltre 20 mila bambine/i, adolescenti e giovani rifugiati e migranti con il programma in Italia, tra cui oltre 8 mila dall’Ucraina.  

Rafforzata l’azione nel 2023 per raggiungerne oltre 30 mila 

6 aprile 2023 – Nel 2022 erano circa 105 mila i rifugiati e migranti arrivati in Italia attraverso la rotta del Mediterraneo centrale, tra cui oltre 13.300 minorenni stranieri non accompagnati. Si stima siano state invece oltre 8.000 le persone che hanno raggiunto il Paese attraverso il confine nordorientale, per lo più provenienti dalle zone di conflitto del Medioriente e dell’Asia meridionale. A questi numeri si aggiungono gli oltre 170 mila rifugiati ucraini arrivati in Italia a partire da febbraio, in fuga dalla guerra, tra cui circa 92 mila donne e circa 50 mila bambine, bambini e adolescenti.   

Secondo i dati del nuovo Rapporto Annuale 2022 del Programma a sostegno di bambine/i e adolescenti migranti e rifugiati in Italia, l’UNICEF ha raggiunto lo scorso anno oltre 20.000 minorenni e giovani migranti e rifugiati con interventi frontali, tra cui

  • 14.000 minorenni con interventi di protezione (azioni di tutela dei diritti e migliori standard di accoglienza e protezione), tra cui 5000 provenienti dall’Ucraina; 
  • 279 adolescenti inseriti in affido familiare e/o supportati da mentori; più 50 nuclei familiari ucraini. 
  • 2.000 minorenni hanno avuto accesso a programmi di sviluppo delle competenze linguistiche, digitali e trasversali, 500 di loro scappavano dal conflitto russo-ucraino. 
  • 2.200 persone sopravvissute a violenza di genere sono state raggiunte attraverso supporto legale e psicosociale. 
  • 10.700 le persone raggiunte attraverso i Blue Dots allestiti in risposta all’Emergenza Ucraina tra cui oltre 3.000 minorenni e circa 7.000 donne; 

Tra le azioni online: 

  • Oltre 200.000 persone – incluse comunità rifugiate e comunità ospitanti – sono state raggiunte, in media, con informative online, anche attraverso la piattaforma digitale U-Report on the Move. 
  • Più di 2.000 operatori sono stati formati sulla protezione dei minorenni, prevenzione e risposta alla violenza di genere.  

In continuità con gli anni precedenti, nel 2022 l’UNICEF ha risposto alle sfide legate al bisogno di protezione di bambine/i e adolescenti, attraverso attività di supporto legale, sanitario, supporto per la salute mentale e sostegno psicosociale in modalità frontale e online. Sono stati rafforzati i sistemi basati sul supporto comunitario come l’affido familiare, il modello di mentoring e il sistema di tutori volontari. Tra le attività anche il rafforzamento dell’offerta e accessibilità dei servizi di prevenzione e risposta alla violenza di genere per donne e ragazze rifugiate e migranti e la costituzione di una comunità di pratiche per rafforzare l’azione. Sono stati inoltre promossi programmi di sviluppo delle competenze per l’inclusione socioeconomica di minorenni con background migratorio, rafforzate le competenze linguistiche degli studenti neo arrivati, promosse opportunità di partecipazione e ascolto.  

In risposta alla crisi Ucraina l’UNICEF ha inoltre attivato due Blue Dot in Friuli-Venezia Giulia, nei valichi di frontiera di Fernetti (Trieste) e Tarvisio (Udine). I due centri di supporto per minorenni, donne, famiglie e persone con esigenze specifiche sono rimasti attivi per tutto il 2022 fornendo informative e supporto, rinvio a servizi sul territorio. L’UNICEF ha supportato inoltre, in collaborazione con l’UNHCR, il Dipartimento della Protezione Civile nello sviluppo di procedure per integrare la mitigazione del rischio di violenza di genere e la tutela dei minori dal rischio di sfruttamento e abuso nella cosiddetta “accoglienza diffusa”.  

Con l’incremento degli arrivi registratosi a inizio anno, l’UNICEF ha già potenziato l’intervento d’emergenza in frontiera per tutto il 2023 attraverso “PROTECT”, il progetto finanziato dalla Commissione europea attraverso il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI), finalizzato a rafforzare gli interventi di protezione e inclusione a favore di oltre 20 mila bambine/i, adolescenti, giovani e donne rifugiati/e e migranti in Italia provenienti. Inoltre oltre 10 mila persone in fuga dall’Ucraina beneficeranno di interventi diretti.  

“Bambine/i e adolescenti con background migratorio provengono spesso da contesti di deprivazione e violenza, affrontano viaggi faticosi, mettendo a rischio la loro incolumità fisica e anche il benessere psicosociale. Anche una volta arrivati, minorenni, adolescenti e donne, rimangono tra le categorie più esposte al rischio di discriminazione, sfruttamento e violenza – inclusa quella di genere. L’UNICEF conferma il proprio impegno affinché, come stabilito dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, venga rispettato il loro diritto alla protezione, all’istruzione, al gioco, all’ascolto” afferma Sarah Martelli, Coordinatrice a.i. del programma in Italia dell’ufficio UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale.   

Nel 2022, i partner del programma sono stati: AIPI Cooperativa Sociale, Approdi, Arci APS, Arciragazzi, Borgo Ragazzi Don Bosco, Centro PENC, Coordinamento nazionale Comunità d’accoglienza (CNCA), INTERSOS, Fondazione ISMU, Junior Achievement Italia, Refugees Welcome Italia e Save the Children Italia, oltre ai partner istituzionali, alle Università, al settore privato e ai media.  

Si comincia daccapo…

Si comincia daccapo…

di Antonio Stanca

Si comincia daccapo o si torna indietro o si finisce di andare avanti: si può dire come si vuole, s’intende sempre che si è arrivati alla fine di un percorso. In una situazione simile quella di riandare agli inizi, di ripartire dai tempi, dai luoghi di prima può sembrare la soluzione più ovvia, la più naturale. Si fa così anche se non poco èil rammarico, il malumore, lo scontento al quale si va incontro. Ci si adatta anche perché vie, maniere alternative non si vedono o non si vogliono o non si cercano.

Ultimamente è così pure in ambito culturale, artistico. Fatta eccezione per alcuni casi di autori o di movimenti isolati, soprattutto in paesi emergenti, nuovi anche riguardo alla cultura, all’arte, quell’ambito mostra da tempo segni di esaurimento, di crisi dove per secoli era stato importante, ricco di risultati. L’Occidente, famoso per la cultura, la letteratura, le arti è ormai stanco, ha problemi con le loro risorse, i loro temi, le loro forme. Spesso si ripete, si rifà all’antichità culturale, artistica più remota. E non solo sui libri ma anche sui giornali e sui più accreditati. In una simile tendenza rientra larecente riscoperta, rivalutazione delle tradizioni popolari, delle culture, delle arti locali. Ogni posto, pure il più piccolo, ne vanta ormai tantissime. È tutto un loro insorgere, un loro rivelarsi, un loro affollarsi presso mass-media e altri mezzi di comunicazione. In ambito popolare si va alla ricerca dell’originale, del vero, dell’autentico, in ambito colto si riscoprono quelle culture, quelle arti che erano servite per iniziare il cammino, per cominciare a capire, ad apprezzare, a valutare. Sono processi diversi ma si sono ritrovati uniti, hanno portato a risultati più limitati i primi, più estesi gli altri. Ed ancora uniti si sono scoperti nell’intento di limitare, contenere quanto di eccessivo, di complicato, di imprevedibile, di estremo proviene dalla comunicazione telematica, dai prodigi del computer, di Internet. Si è arrivati al punto da avere le soluzioni di ogni problema, le risposte ad ogni dubbio, da non essere più necessario impegnarsi, muoversi. Tutto, per tutti può essere calcolato, preparato. È un fenomeno che ha destatopreoccupazione, che ha portato a rifiutare il presente, a preferire il passato. Ogni eccesso porta al suo contrario.Non più protagonisti si è accettato di essere, non si è più voluto far parte di un movimento così ampio, così esplosivo, così dispersivo come il discorso mediatico. Si è preferito il passato ad un futuro carico di allarmi, di minacce, ad una situazione devastante, riduttiva delle possibilità umane. Daccapo si è voluto iniziare piuttosto che diventare altre vittime di altro progresso.

  Non un progresso ma un pericolo è risultato quest’ultimo ed è stato rifiutato! 

Lo ha rifiutato la cultura, l’arte, la vita!

DL reclutamento in CdM

Il Consiglio dei Ministri, nel corso della riunione di giovedì 6 aprile 2023, ha approvato un decreto-legge relativo al rafforzamento della capacità amministrativa in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni.

Il decreto interviene al fine di consentire alle pubbliche amministrazioni, sulla base delle necessità espresse, il potenziamento delle proprie strutture, con particolare riguardo a quelle coinvolte nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) o nella tutela della salute e dell’incolumità pubblica.

Il testo innalza al 12%, fino al 31 dicembre 2026, la percentuale massima per la copertura con personale estraneo alle amministrazioni pubbliche dei posti dirigenziali di amministrazioni che rivestono il ruolo di stazioni appaltanti per il PNRR. Inoltre si incrementano, come già previsto in base agli stanziamenti effettuati con la legge di bilancio per il 2022 (legge 30 dicembre 2021, n. 234), le dotazioni organiche delle amministrazioni centrali, dando termine al 30 giugno per la conseguente riorganizzazione delle strutture e con la previsione delle relative procedure di assunzione del personale.

Si potenziano le dotazioni organiche delle Forze armate, delle Forze di polizia, del Corpo delle Capitanerie di porto, dei Vigili del fuoco, del personale militare e di polizia e si prevede l’istituzione e la disciplina della carriera dei medici nel Corpo di Polizia Penitenziaria.

Si istituisce l’Osservatorio nazionale del lavoro pubblico, con abrogazione dell’Osservatorio nazionale del lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche e della Commissione tecnica per la performance.

Sono destinati contributi al potenziamento della struttura organizzativa della Lega italiana per la lotta contro i tumori.

Per l’anno scolastico 2023/2024, si prevede una procedura straordinaria di reclutamento per i docenti, inseriti nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze o negli appositi elenchi aggiuntivi, che sono in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno. Inoltre, si interviene sulle modalità di svolgimento del concorso per i dirigenti tecnici con funzioni ispettive del Ministero dell’istruzione e del merito, in modo da sbloccare le procedure per il relativo reclutamento.

Si prevedono specifiche disposizioni in relazione al trattamento accessorio per la valorizzazione del personale degli enti di ricerca.

Si introduce, infine, una disposizione che riguarda titoli preferenziali per la qualifica di agente ed ispettore fitosanitario.


Per l’anno scolastico 2023/2024, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato con il decreto legge approvato in Consiglio dei Ministri, un piano di assunzioni a tempo indeterminato di docenti, in attesa dello svolgimento dei concorsi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

“Con l’importante piano di assunzioni di docenti che abbiamo deciso di affiancare alle misure previste dal PNRR, puntiamo a creare le condizioni per il regolare avvio del prossimo anno scolastico, assicurando la continuità didattica per gli studenti, la qualità dell’insegnamento e la riduzione del precariato. Inoltre, il Ministero fornisce una risposta pronta e significativa ai ragazzi con disabilità, con la più rilevante immissione in ruolo di docenti di sostegno degli ultimi anni, rendendo più selettive le procedure di reclutamento”, ha dichiarato il Ministro Giuseppe Valditara.

Inoltre, il Ministero è in procinto di avviare, in attuazione del PNRR, una procedura concorsuale per gli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari.

Si interviene, inoltre, sulle modalità di svolgimento del concorso per i dirigenti tecnici con funzioni ispettive del Ministero dell’Istruzione e del Merito, in modo da sbloccare le procedure per il relativo reclutamento, ferme da anni. Con il prossimo bando sarà possibile saturare l’attuale pianta organica dei dirigenti tecnici, in vista di un più ampio rafforzamento della funzione ispettiva del Ministero.