Gallo (M5s): Le assunzioni di personale scolastico coprono solo il turnover

da tuttoscuola.com

Gallo (M5s): Le assunzioni di personale scolastico coprono solo il turnover

Sul sito di Beppe Grillo oggi campeggia una dura critica del Movimento 5 Stelle al Ministero dell’Istruzione e al Governo, colpevoli, secondo il portavoce M5S alla Camera e membro della Commissione Cultura Luigi Gallo (autore del post), di utilizzare le assunzioni del personale scolastico al solo “scopo di coprire il turnover, non di compensare i troppi vuoti causati dalle le cattedre scoperte. Delle 22 mila assunzioni previste nel comparto scolastico 2011-2013, ne sono state attivate solo la metà dal momento che la Riforma Fornero ha spostato in avanti l’età pensionabile”.

Galletti (sottosegretario al ministero dell’Istruzione) – continua Gallo -, motivando in questo modo la mancata assunzione per il piano triennale del 50% dell’organico previsto, chiarisce definitivamente che il ministero non ha come obiettivo l’incremento delle cattedre al fine di coprire quelle scoperte e vacanti, ma solo di rispondere al pensionamento”.

Gallo conclude riepilogando le questioni poste sul tavolo dai rappresentanti del M5s: “Al sottosegretario anche abbiamo chiesto se, considerata la mancata assunzione della metà del personale previsto, andrebbe dunque sbloccato lo scatto degli stipendi già attuata. La risposta? No, perché quel negoziato con i sindacati è stato chiuso. Si tratta – aggiungono – di un atteggiamento di chiusura e di protervia da parte delle Istituzioni intollerabile, di cui si assumono totalmente la responsabilità i signori della politica, i quali stanno facendo scempio di diritti che vengono erosi giorno dopo giorno in nome del pareggio di bilancio, della stabilità e delle volontà dell’Europa”.

L’Unione studenti difende le occupazioni e critica il ministro

da tuttoscuola.com

L’Unione studenti difende le occupazioni e critica il ministro

Dopo la presa di posizione del ministro Carrozza contro le occupazioni studentesche che puntualmente ogni anno arrivano in autunno come la caduta delle foglie, era prevedibile una risposta degli studenti.

L’Unione degli studenti ritiene “antidemocratiche” le affermazioni del ministro Carrozza sulle occupazioni studentesche (“Occupare le scuole e’ un atto grave” e ancora “dovremmo aiutare i presidi ad affrontare questo tema”).

“Come Unione degli Studenti non possiamo che giudicare queste affermazioni insensate e antidemocratiche. Sia l’11 ottobre sia il 15 novembre – dichiara all’Ansa Roberto Campanelli, coordinatore nazionale UdS – sono scesi in piazza centinaia di migliaia di studenti per protestare ma anche e soprattutto per proporre: alla nostra mobilitazione sono seguiti solo silenzi, se questo è il metodo con cui il Ministro si rapporta alle istanze sociali non potremo che essere costretti ad alzare la voce”.

Il rappresentante degli studenti ignora l’invito del ministro a prendere atto della recentissima legge per l’istruzione e a farne oggetto di esame e valutazione. Così come ignora che le occupazioni sono una interruzione di pubblico servizio. Anzi.

“Le occupazioni, come le autogestioni e le cogestioni che stanno riguardando numerose scuole in tutto il paese sono momenti di crescita, discussione e partecipazione, – prosegue Roberto Campanelli dell’Unione degli Studenti – il fatto che il Ministro le giudichi immotivate da la prova di quanto la politica sia lontana dalla condizione che vivono centinaia di migliaia di studenti in scuole sempre più in sofferenza, dove la dequalificazione è diventata normalità”.

Incontro Carrozza – studenti: Presto una Costituente della Scuola

da tuttoscuola.com

Incontro Carrozza –  studenti: Presto una Costituente della Scuola

Diritto allo studio, alternanza scuola lavoro, valutazione del  sistema scolastico, dottorati di ricerca e finanziamenti al sistema  universitario, sono stati questi gli argomenti al centro degli incontri  odierni tra il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della  Ricerca, Maria Chiara Carrozza, e il Forum delle Associazioni  studentesche e il Consiglio nazionale degli studenti universitari,  presso la sede del Miur

Il Ministro ha ribadito l’intenzione di organizzare una Costituente  della Scuola e ha chiesto agli studenti di esserne parte attiva con  contributi e idee. Carrozza ha poi annunciato di voler convocare con più  frequenza incontri con le Associazioni studentesche proponendo che  siano focalizzati ogni volta su una tematica diversa; le prossime  all’ordine del giorno saranno accesso all’università e alternanza scuola  lavoro.

Tra gli altri temi, si è discusso anche di un contributo di proposte  da parte degli studenti in vista del semestre italiano di presidenza del  consiglio dell’Unione europea.

MASTERDOL – Polimi. Apertura iscrizioni master online in tecnologie per la didattica

MASTERDOL – Polimi. Apertura iscrizioni master online in tecnologie per la didattica

Sono aperte le iscrizioni alla IV edizione del Master Online in tecnologie per la didattica (DOL – www.dol.polimi.it) a cui l”USR Calabria ha aderito ufficialmente.

Il master biennale, di I e II livello, nasce dalla decennale esperienza del Diploma On Line e, attraverso un’offerta formativa ricca e rinnovata, alterna l’erogazione di moduli specifici ad attività di laboratorio che mirano ad una spendibilità immediata delle competenze tecniche e progettuali.
Alla formazione post-laurea offerta dal master, il Politecnico di Milano continua ad affiancare il Diploma On Line per Esperti di didattica assistita dalle Nuove Tecnologie, corso online di formazione permanente che offre ai docenti la possibilità di un aggiornamento di qualità nel settore della didattica con le nuove tecnologie.
L’accordo di collaborazione USR Calabria-POLIMI consentirà l’erogazione, da parte del Politecnico di Milano, di 20 borse di studio a copertura parziale della quota di iscrizione del Master a favore dei docenti della regione Calabria per l’iscrizione a condizioni economiche agevolate (€ 1.700,00 anziché € 2.700,00).
Inoltre, il POLIMI ha confermato l’istituzione di 10 borse di studio per l’iscrizione al Diploma On Line per Esperti di didattica assistita dalle Nuove Tecnologie per consentire l’iscrizione al corso a condizioni agevolate (€ 800,00 anziché € 1.780,00).
Le iscrizioni chiuderanno lunedì 20 gennaio 2014.

Governance scolastica e “nuovi” poteri del dirigente

Governance scolastica e “nuovi” poteri del dirigente *

di Cinzia Olivieri

 

Organi collegiali: senza poteri, solo da consultare

Il ministro Carrozza, nella sua  replica del 23 giugno 2013 davanti alle Commissioni riunite (VII) di Camera e Senato sulle linee programmatiche, aveva preannunciato l’inserimento di una norma di delega nell’ambito del disegno di legge sulle semplificazioni per un nuovo testo unico in materia di istruzione, prevedendo  “uno specifico criterio” per una riforma degli organi collegiali, dovendosi tener conto del nuovo assetto della “governance” del sistema di istruzione per effetto dell’autonomia e delle modifiche costituzionali del titolo V nonché delle nuove competenze della dirigenza con particolare riguardo alla gestione del personale.

Effetto pausa estiva avevamo forse poco colto l’importanza dell’annunzio, finché nella riunione del Consiglio dei Ministri dell’8 novembre è stato anticipato appunto l’avvio dell’esame di un disegno di legge per il “per il conferimento al Governo di un’ampia delega al riassetto e alla codificazione delle disposizioni vigenti in materia di istruzione, università e ricerca.“

Tra le materie oggetto dei decreti legislativi da adottare entro nove mesi dall’entrata in vigore della legge delega: riforma del reclutamento del personale docente; contabilità delle istituzioni scolastiche; reti di scuole; stato giuridico e trattamento economico del personale della scuola, nonché “organi collegiali della scuola, con mantenimento delle sole funzioni consultive e superamento di quelle in materia di stato giuridico del personale e di quelle rientranti nelle materia di competenza regionale”. Questi i principi e criteri direttivi espressamente desunti dalla  L 59/97.

Tuttavia, dopo appena qualche giorno, il 18 novembre è stato pubblicato sul sito del MIUR un laconico comunicato stampa con il quale si dichiarava che quel testo del disegno di legge delega era superato….ma superato come? “Superato” non significa certo “abbandonato” ma solo che dobbiamo aspettarci contenuti diversi, non si sa entro quali limiti.

Per  fare chiarezza è stata quindi presentata una interpellanza parlamentare urgente nella quale si evidenziava che il mantenimento delle sole funzioni consultive implica sostanzialmente una rinuncia al “principio democratico della collegialità”, introdotto con il Dpr 416/74, e priva di fatto di potere gli organi collegiali con il conseguente trasferimento di ogni capacità decisionale all’esclusiva volontà del dirigente, chiedendosi di precisare il senso di tale superamento in merito al quale si esprimeva seria preoccupazione.

Il 21 novembre ha risposto il sottosegretario Gianluca Galletti, il quale, non ha di fatto fornito indicazioni circa i futuri contenuti ma ha assicurato che si procederà con un’ampia consultazione prima di presentare un disegno di legge di riforma.

Quanto sarà ampia questa consultazione e quali soggetti giuridici coinvolgerà?

 

Siamo all’epilogo della “partecipazione scolastica”

Ma davvero gli Organi Collegiali compromettono i poteri del dirigente o piuttosto il vero problema è che essi non sono mai stati visti come opportunità di condivisione ma quale indebita interferenza?

Non dovrebbe sorprenderci quanto sta accadendo dal momento che il Testo unificato della PDL 953 poi diventato DDL S3542, che sembrava lo scorso anno ormai prossimo all’approvazione (assegnato in commissione in sede legislativa evitando l’iter parlamentare), prevedeva che il consiglio dell’autonomia adottasse il POF, approvasse il programma annuale ed il conto consuntivo, deliberasse il regolamento di istituto e designasse i componenti del nucleo di autovalutazione, il tutto previa necessaria proposta del dirigente, con ciò svuotando di fatto l’autonomia decisionale degli Organi Collegiali.

Se vi aggiungiamo che le procedure di selezione della rappresentanza, sempre secondo questo progetto di legge, dovevano essere rimesse agli statuti di ogni istituzione (che non si sa come elaborati e/o da chi proposti) ed il numero dei consiglieri ridotto sensibilmente (anche sino alla metà di quello attuale), è ben chiara la misura dello svuotamento della rappresentanza.

Siamo dunque all’epilogo della “partecipazione scolastica” avviata con i “Decreti Delegati” (Dpr 416/74)?

Già l’art. 21 della L 59/97, che ha introdotto di fatto l’autonomia scolastica, ed ai principi della quale legge è dichiarato ispirarsi la legge delega, in verità prevedeva la delega legislativa per una riforma da emanarsi “entro un anno” ma, come si legge sin nella risposta del maggio 2003 dell’allora sottosegretario Aprea a una interrogazione parlamentare in merito alla situazione degli organi collegiali territoriali ed è stato ribadito il 13 giugno 2013, 10 anni dopo, dal sottosegretario Rossi Doria in riscontro all’interrogazione dell’On. Coscia, nessuna riforma è stata fino ad ora portata a termine mentre le elezioni per il rinnovo dei consigli scolastici distrettuali e provinciali non sono state più indette.

Continuava invece, prorogata di anno in atto, la vita del CNPI, estremo baluardo degli organi collegiali territoriali, finché il 31 dicembre 2012 è scaduta anche l’ultima proroga.

Ed invero, proprio la sentenza del Tar Lazio del 3 ottobre, a seguito del ricorso presentato dalla FLC CGIL, che ha ordinato al Ministro di emanare, entro 60 giorni dalla comunicazione di tale provvedimento l’ordinanza di cui all’art. 9 del Dlgs 233/99 per il rinnovo di tale organo   motiva l’urgenza di un  intervento legislativo.

Sarebbe comunque inverosimile applicare il Dlgs 233/99, oggettivamente mai entrato in vigore da 14 anni, il quale presupporrebbe peraltro l’istituzione anche degli altri organi collegiali territoriali previsti: consigli scolastici locali e regionali (di cui però non si fa cenno in sentenza) per i quali non sono stati mai interamente definiti gli ambiti.

 

Non disturbare il conducente

Riguardo invece l’adeguamento della “governance” alle “ampie competenze attribuite alla dirigenza scolastica circa la gestione del personale”, occorre premettere che le funzioni attribuite agli organi collegiali dal dlgs 297/94 non hanno mai implicato alcuna reale ingerenza in merito, costituendo piuttosto opportunità di condivisione su tematiche che toccano anche gli interessi di studenti, famiglie e docenti (si pensi ai criteri di formazione delle classi o di assegnazione dei docenti).

Le compromettono per caso i criteri generali che il consiglio di istituto indica in alcune materie di collettivo interesse (art. 10 Dlgs 297/94) – non dimentichiamo che i decreti delegati considerano la scuola come comunità -o forse i poteri propositivi del collegio dei docenti – peraltro presieduto dal capo di istituto (art. 7 Dlgs 297/94) –, rispetto ad entrambi i quali il dirigente procede comunque in autonomia (art. 396 Dlgs 297/94)?

Qual è quindi l’interferenza, se il citato articolo 21 della L 59/97, conferendo la qualifica dirigenziale ai capi di istituto, indicava tra i principi ispiratori della riforma che i “nuovi” compiti e prerogative dei dirigenti dovessero essere affidati “nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici”?

Ed invero tale affermazione è stata testualmente ribadita tanto dal regolamento dell’autonomia prima (art. 16 dpr 275/99) quanto dall’art. 25 del dlgs 165/01 poi (che ha appunto disciplinato le funzioni dirigenziali e le responsabilità e competenze connesse).

Naturale chiedersi dunque per quale motivo ed in che modo gli organi collegiali dovrebbero adeguarsi ai nuovi poteri dirigenziali, se le stesse norme che li hanno disciplinati ne prevedono il rispetto delle competenze.

 

Organi Collegiali già svuotati

Intanto qualche cambiamento già è avvenuto.

Ad esempio, si sono trasformate le competenze contabili ed il consiglio di istituto non “delibera” più il bilancio di previsione predisposto dalla giunta esecutiva (art. 21 DI 28 maggio 1975) , ma “approva” il programma annuale predisposto stavolta dal dirigente (art. 2 DI 44/01).

Si sono poi ridotte le competenze della Giunta esecutiva, della quale neanche è più richiesto il parere per l’approvazione del conto consuntivo, per effetto delle funzioni e dei poteri del dirigente nella attività negoziale (art. 32 DI 44 01)

Manca invece una chiara definizione delle “responsabilità in ordine ai risultati” e dall’Invalsi sembra esclusa qualsiasi valutazione relativa all’esercizio dell’attività dirigenziale. E mentre in realtà ancora non appaiono chiari modalità, utilità ed effetti di tale valutazione sul sistema di istruzione nazionale e delle singole scuole, i test Invalsi non solo adesso concorrono alla valutazione degli studenti al termine di primo ciclo ma tali prove, com’è noto, hanno costituito occasione di esercizio del potere disciplinare del dirigente nei confronti dei docenti che ne rifiutino la somministrazione ovvero la tabulazione e correzione.

Peraltro, per effetto del mancato rinnovo degli organi territoriali, svuotati delle componenti elettive, le competenze dei consigli scolastici provinciali in materia di provvedimenti disciplinari nei confronti di docenti sono state rimesse esclusivamente dalla L 176/07 alla dirigenza (degli uffici scolastici e dell’istituto in relazione alla tipologia di sanzione: dalla sospensione al trasferimento per incompatibilità ambientale).

Tuttavia, nonostante le mutate competenze del dirigente, questi, anche nelle citate proposte di legge, conserva la presidenza del collegio dei docenti, ai quali è riservato piuttosto “il compito e la responsabilità della progettazione e dell’attuazione del processo di insegnamento e di apprendimento” (art. 16 dpr 275/99), che esula dalle funzioni dirigenziali in materia di organizzazione e di gestione delle risorse.

 

Formulare proposte condivise

C’è ancora tempo per formulare una proposta condivisa, ma occorre riunire le forze e farle coese verso un comune obiettivo di necessario collegamento ed opportuna informazione.

Occorrerebbe anche cambiare l’attuale sistema di audizione, rapportato a criteri di rappresentatività, in gran parte svincolati dal collegamento con la base e che non riconosce parola alla rappresentanza eletta ma senza nome, passando ad un reale modello di consultazione dal basso in coerenza con i principi dell’autonomia e di maggiore prossimità al cittadino.

Il futuro è incerto, ma qualche indizio chiaro ci viene da quanto premesso e dalle recenti proposte. Anche l’accezione “governance (che ha reso desueta quella di “organi collegiali”), sostantivo aziendalistico-imprenditoriale, che sta a significare il “complesso di strutture, regole e strategie” che sovraintendono alla guida di una azienda è indicatore della strada intrapresa e di chi solo sarà al governo.

 

* in Vivalascuola. “Se non ti piace obbedire, cambia lavoro”

Appunti per un riordino complessivo del “Sistema educativo di istruzione e di formazione”

Appunti per un riordino complessivo del
“Sistema educativo di istruzione e di formazione”
(versione aggiornata a novembre 2013)

 di Maurizio Tiriticco

(Roma, 25.10.13) Si sta sviluppando in questi giorni un dibattito sulla uscita dal sistema scolastico a 18 anni di età! Io ci penso da parecchio e sono convinto che è un traguardo che dovremo tagliare! Però… non dobbiamo… tagliare gli insegnanti!!! Questo deve essere assolutamente chiaro! Il problema è “utilizzare” insegnanti e insegnamenti con criteri diversi rispetto a quelli che conosciamo! Di qui mi sembra che sia opportuno cominciare a pensare se non sia il caso di superare l’attuale organizzazione fondata su a) orari di cattedra, b) classi di età e c) quadri orario eguali per tutti, insegnanti e alunni. In effetti, è la stessa autonomia delle istituzioni scolastiche e formative che sarebbe funzionale a ipotesi di questo tipo! Ovviamente, sono temi su cui occorre riflettere e discutere a fondo! Mi sembra assolutamente importante, anzi necessario, ripensare all’intero sistema istruttivo e formativo che oggi si sviluppa dai tre ai diciannove anni di età. Dovremmo avviare un dibattito serio – un po’ come fece Thelot alcuni anni fa in Francia! Dovremmo essere lungimiranti  e darci tutti i tempi che sono necessari! Negli ultimi anni la nostra scuola ha subìto troppi scossoni, imposti dall’alto! I protagonisti del cambiamento sono coloro che fanno la scuola, non solo quelli che la dirigono! Forse il contributo che segue – e che non nasce oggi ma è frutto di riflessioni che conduco da qualche tempo – può costituire un primo scarno e non sufficientemente articolato documento di discussione!

(Roma, 28.11.13) Alcuni amici, in occasione della proposta del taglio del quinto anno del secondo ciclo, mi hanno chiesto di riprendere il mio discorso su di una riforma complessiva dell’intero sistema di istruzione. Non sono affatto contrario all’accorciamento del sistema, ma occorre guardarsi da un taglio fine a se stesso! Sarebbe un rinforzo alla nostra ignoranza!!! E alla prossima indagine ocse-isfol-piaac saremmo i… postultimiii!!! Ho risistemato, arricchito e precisato il mio pezzo di un mese fa!

 

Uscire dal sistema di istruzione e formazione a 18 anni età? SI! Ma…

…purché sia l’occasione per “ripensare” l’intero percorso, da “realizzare” con una prospettiva lungimirante in tempi medio/lunghi… e con un Governo autorevole e forte, convinto che l’istruzione è un investimento e non una spesa!

 

Occorre impegnarsi per una uscita a 18 anni di età, come avviene un quasi tutte le istituzioni istruttive e formative dell’UE. GUAI, però, a tagliare l’ultimo anno senza un ripensamento complessivo e un progetto credibile!!!

Ovviamente, occorre evitare che l’uscita anticipata costituisca un alibi per tagliare gli organici. Occorre, invece, utilizzarli meglio e implementarli con una diversa organizzazione del tempo scuola.

Per una scuola a “tempo pieno” e a “spazio aperto”, che comporti:

a)        il superamento delle “classi di età”, funzionali al sistema della promozione/bocciatura che contraddice la realtà dello sviluppo/apprendimento di un soggetto in età evolutiva. Chi cresce/apprende, indipendentemente dal tempo scuola, non può mai tornare indietro! Occorre costituire gruppi di ricerca/studio flessibili in ordine non all’età anagrafica ma al concreto sviluppo/crescita di ciascun singolo alunno. La ricerca educativa ci dice che un gruppo di soggetti in apprendimento non può superare il numero di dieci membri. Ciascun gruppo avrebbe il suo spazio/aula e il suo docente guida di riferimento, sostegno, orientamento. Un alunno, a seconda dei livelli di sviluppo/crescita/apprendimento potrebbe passare da un gruppo ad un altro. Non esistono promozioni/bocciature, ma a ciascun alunno sono garantiti dieci anni di ricerca/studio finalizzati a raggiungere: a) al compimento dei 15 anni di età, le competenze culturali e di cittadinanza di cui al dm 139/07 e al livello 2 dell’EQF; b) al compimento dei 18 anni di età competenze culturali e di cittadinanza, ancora da definire, e che corrispondano al livello 4 dell’EQF;

b)        l’avvio di una didattica laboratoriale: non sono gli insegnanti “che vanno” nelle aule tradizionalmente organizzate per “classi di età”, ma sono i gruppi di apprendimento “che vanno” nelle singole “aule laboratorio”, particolarmente attrezzate, di italiano, di matematica, di scienze, di storia, di inglese, ecc.;

c)        l’avvio di tempi di ricerca/studio commisurati alle concrete esigenze dei gruppi e non scanditi dai “suoni di campanella” eguali per l’intero edificio scolastico.

I punti suddetti costitscono il clou di un processo di riforma che vada in profondità e su cui occorrono tutti i necessari approfondimenti: si tratta di una “riforma copernicana”! Insomma, una “legge Casati” per una scuola del Terzo millennio!!! O, se vogliamo, una “riforma Gentile”: ambedue iniziative di grande rilievo, per quei tempi e per quei contesti sociali!

 

La proposta

 

a) una scuola dell’infanzia biennale (3-5 anni)

 

b) una scuola di base decennale obbligatoria (5-15 anni) (scompare la distinzione tra un primo ciclo ottonnale e di un secondo ciclo quinquennale): non si tratta di anticipare ai 5 anni di età obiettivi e contenuti dell’attuale prima classe primaria; occorre progettare un curricolo decennale verticale continuo e progressivo che conduca un soggetto di 5 anni a raggiungere in 10 anni di istruzione le competenze di cittadinanza e culturali di cui al dm 139/07, ovviamente da rivedere, correggere, aggiornare, arricchire. Si veda anche il Quadro Europeo delleQualifiche, EQF (23 aprile 2008) e l’Accordo quadro per la referenziazione del sistema italiano delle qualifiche all’EQF (20 dicembre 2012).

Sarà opportuna un’articolazione in due quinquenni (5-10 e 10-15: dal superamento dell’egocentrismo alla padronanza delle operazioni formali di base); in tal caso occorre ragionare sul concetto stesso di ciclicità in fatto di sviluppo/crescita di un soggetto e di processi di apprendimento e socializzazione. Tale scuola è educativa, formativa, istruttiva (vedi il comma 2 dell’art. 1 del dpr 275/99) e orientativa nel contempo e non si conclude con un esame ma con una certificazione delle competenze di cittadinanza e culturali acquisite nel decennio, per come sono state accertate, a prescindere da giudizi di valore e di merito, confortate però da indicazioni per l’orientamento.

Occorrerà considerare il decennio nella sua continuità con il superamento delle attuali classi di età, funzionali a quelle promozioni/bocciature che nulla hanno a che vedere con i reali processi di sviluppo/crescita e apprendimento di un soggetto in età evolutiva. Sta alle singole ISA fare in modo che in dieci anni, con l’attivazione di opportuni gruppi di lavoro, percorsi in diversi laboratori, ciascun soggetto raggiunga il massimo delle competenze indicate dal Miur e dall’Eqf in modo che gli sia garantito, in forza di un insegnamento individualizzato, il successo formativo (vedi il comma 2 dell’art. 1 del dpr 275/99). Il che implica il superamento dell’aula contenitore di una data classe di età e l’attivazione di aule/laboratorio opportunamente attrezzate. Si ribadisce che non sarà più l’insegnante che si reca nell’aula della classe x, ma gruppi di alunni che si recano in aule laboratorio opportunamente attrezzate (ovviamente si tratta di attrezzature minimali che non escludono l’esistenza e il funzionamento di laboratori particolarmente dedicati).

Il che implica un progressivo superamento dell’attuale organizzazione per classi di età, cattedre e orari eguali per tutti gli alunni.

 

c) un’istruzione secondaria triennale (15-18 anni), che si concluda a) con la certificazione di competenze di cittadinanza, culturali e pre-professionalizzanti e b) con competenze culturali specifiche e professionalizzanti differenziate a seconda dei diversi percorsi e indirizzi, sia istruttivi (l’istruzione di competenza dello Stato) che formativi (l’istruzione e formazione professionale di competenza delle Regioni). Si tratta di percorsi che garantirebbero a ciascun soggetto il soddisfacimento del diritto/dovere all’istruzione e alla formazione (vedi art. 2, comma 1, punto c della legge 53/03).

Occorrerà istituire istituti comprensivi verticali e orizzontali in cui siano attivi percorsi in cui a una solida cultura di base umanistica e scientifica, eguale per tutti, siano associati indirizzi pre-professionalizzanti e/o professionalizzanti. Sarà necessario istituire nel primo anno di studi secondari post-obbligo di istruzione (15/16 anni di età) opportune passerelle che consentano attività di orientamento e riorientamento, qualora il percorso decennale obbligatorio non abbia soddisfatto tali esigenze.

Occorrerà procedere a una riduzione delle discipline di studio (in considerazione del fatto che le “competenze obbligatorie” di base di cittadinanza e di studio sono state acquisite da ciascun alunno), alla scelta di discipline “mirate” e all’avvio di percorsi anche e soprattutto pluridisciplinari.

 

d) occorre considerare ex novo l’insieme dei complessi rapporti tra l’istruzione secondaria statale e l’istruzione e formazione professionale di competenza delle Regioni, nonché i rapporti tra titoli di studio, qualifiche triennali e diplomi quadriennali; nonché l’effettiva attuazione del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF).

Decreto Interministeriale

Decreto Interministeriale

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
MINISTERO DELL’ ECONOMIA E DELLE FINANZE

Modifica al Piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici “Programma stralcio di attuazione della Risoluzione AC8-00143″

Rassegna Stampa 28 novembre 2013

in primo piano

 
il Sole 24 Ore  del  28-11-2013
Int. a M.Carrozza: “PRIMA I 41 MILIONI PER IL MERITO POI LA RIFORMA DEI FINANZIAMENTI” (E.Bruno) [solo_testo] pag. 11
il Manifesto  del  28-11-2013
LA RIVOLTA DEGLI ATENEI DEL SUD, NIENTE LEZIONI [solo_testo] pag. 6
Corriere del Mezzogiorno – Campania (Corriere della Sera)  del  28-11-2013
I RETTORI CAMPANI DALLA MINISTRA GLI ATENEI SI FERMANO PER TRE ORE [solo_testo] pag. 5
 

ministro

 
Famiglia Cristiana  del  01-12-2013
CHI SALE CHI SCENDE [solo_testo] pag. 26
 

ministero

 
la Gazzetta dello Sport  del  28-11-2013
STUDENTESCHI ECCO 20 MILIONI (V.p.) [solo_testo] pag. 31
Corriere della Sera  del  28-11-2013
UNA SCUOLA SU MISURA (ANCHE) DEI PICCOLI GENI (A.Del monte) [solo_testo] pag. 31
Corriere della Sera  del  28-11-2013
I GENITORI RITIRANO I FIGLI DALLA CLASSE DELL’IPERATTIVO [solo_testo] pag. 29
Famiglia Cristiana  del  01-12-2013
LA SCELTA DELLE SUPERIORI. NON LASCIAMOLI SOLI A DECIDERE (F.Fantoni) [solo_testo] pag. 88/89
L’Unita’  del  28-11-2013
L’AUTISTA DEL COMELICO ESEMPIO DI COME SI COMBATTE IL BULLISMO (L.Cancrini) [solo_testo] pag. 16
Roma  del  28-11-2013
FEMMINICIDIO, FRIDA KAHLO PORTA NELLE SCUOLE UN FIOCCO BIANCO PER DIMENTICARE [solo_testo] pag. 37
L’Unita’  del  28-11-2013
SEQUESTRATI 140MILA PASTELLI CANCEROGENI (Ro.ro.) [solo_testo] pag. 12
Famiglia Cristiana  del  01-12-2013
AMICI E MAESTRI INTEGRAZIONE A SCUOLA (C.Pelizzoni) [solo_testo] pag. 50/54
la Gazzetta del Mezzogiorno  del  28-11-2013
LA FAMIGLIA ALL’ITALIANA MENO FIGLI E MENO MATRIMONI (C.Formicola) [solo_testo] pag. 1
Avvenire  del  28-11-2013
SEMPRE MENO BAMBINI E UNO SU CINQUE HA GENITORE STRANIERO (P.Ferrario) [solo_testo] pag. 11
Tempi  del  04-12-2013
BENTORNATA SCUOLA PROFESSIONALE (L.Borselli) [solo_testo] pag. 20/24
la Stampa  del  28-11-2013
SOLDI E VOLONTARIATO, I GENITORI SALVANO LA SCUOLA (F.Amabile) [solo_testo] pag. 17
il Messaggero – Cronaca di Roma  del  28-11-2013
E ANNA SULLA CAROZZIA RIMANE RECLUSA IN CLASSE (V.Cursi) [solo_testo] pag. 43
il Mattino  del  28-11-2013
LE SCUOLE OCCUPATE? COLPA DI GARIBALDI (G.Montesano) [solo_testo] pag. 1
il Messaggero – Cronaca di Roma  del  28-11-2013
LA PROVINCIA RIDUCE A SETTE GLI ISTITUTI DA ACCORPARE (L.de ci.) [solo_testo] pag. 43
Avvenire  del  28-11-2013
ADULTI POCO ATTENTI A INTERNET: IL 48% NON SA DOVE NAVIGANO I FIGLI (G.Rancilio) [solo_testo] pag. 11
il Secolo XIX – ed. La Spezia  del  28-11-2013
PROGETTO CONTRO CONSUMO D’ALCOL E DROGA A SCUOLA [solo_testo] pag. 17
il Sole 24 Ore  del  28-11-2013
PREZZI PIU’ ALTI PER I LIBRI DELLE ELEMENTARI (G.Saporito) [solo_testo] pag. 31
Ciociaria Editoriale Oggi  del  28-11-2013
L’ENTE CRECA FONDI PER LA SCUOLA [solo_testo] pag. 27
la Stampa  del  28-11-2013
SCUOLA, IL PIEMONTE PRIMEGGIA MA CI SONO POCHE LAUREE [solo_testo] pag. 50
la Stampa  del  28-11-2013
“UNA SOTTOSCRIZIONE ANONIMA ED ECCO I PANNELLI SOLARI SUL TETTO” (F.Giubilei) [solo_testo] pag. 17
la Stampa  del  28-11-2013
A CASA C’E’ UN ESPERTO DI INFORMATICA? PRONTO IL PROGETTO CHE CONNETTE LE CLASSI (M.Martinengo) [solo_testo] pag. 17
la Stampa  del  28-11-2013
UN SABATO CON PENNELLI E DETERSIVI “ORA I NOSTRI FIGLI HANNO LE AULE PULITE” (Fla.ama) [solo_testo] pag. 17
Tempi  del  04-12-2013
PREMIO SOSTENIBILITA’ ALLA SCUOLA DI SOLIERA [solo_testo] pag. 54
La Repubblica – Cronaca di Roma  del  28-11-2013
A SCUOLA IN BICI (C.Gentile) [solo_testo] pag. 17
La Voce (Roma)  del  28-11-2013
DALL’ACCADEMIA ALL’OPERA “SENZA TITOLO” [solo_testo] pag. 15
il Giornale  del  28-11-2013
LA FRANCIA SFIDA GLI ISLAMICI “COLPA GRAVE IL VELO A SCUOLA” (R.Scolari) [solo_testo] pag. 18
la Stampa  del  28-11-2013
EUTANASIA PER MINORI, PRIMO SI’ IN BELGIO (Mar.zat.) [solo_testo] pag. 15
il Mattino  del  28-11-2013
STUDENTI E RETTORI CONTRO I TAGLI: COSI’ MUORE L’UNIVERSITA’ (D.Limoncelli) [solo_testo] pag. 38/39
il Mattino  del  28-11-2013
Int. a A.Uricchio: “ATENEI, I TAGLI AL SUD SONO INCOSTITUZIONALI” (D.Cerbone) [solo_testo] pag. 17
Corriere della Sera – ed. Milano  del  28-11-2013
IL CARDINALE ALLA BICOCCA: “UNIVERSITA’, LA FABBRICA DI CULTURA E FUTURO” (P.lio) [solo_testo] pag. 7
La Repubblica – Cronaca di Roma  del  28-11-2013
SEDE LUISS A VILLA BLANC ARRIVA IL VIA LIBERA DEL TAR (L.D’albergo) [solo_testo] pag. 1
Corriere della Sera  del  28-11-2013
BANK OF AMERICA PER I TESORI ITALIANI (St.b.) [solo_testo] pag. 45
la Repubblica  del  28-11-2013
Int. a V.Balzani: POVERA SCIENZA BALZANI: “CON DUE SOLDI FACCIAMO MIRACOLI” (G.Azzolini) [solo_testo] pag. 50/51
L’Unita’  del  28-11-2013
ASCOLTATE I RICERCATORI (C.Flamigni) [solo_testo] pag. 1
Ciociaria Editoriale Oggi  del  28-11-2013
SOS DALLA REGIONE PER LA SISTEMA COMPOSITI [solo_testo] pag. 24
la Repubblica  del  28-11-2013
ESPERIMENI SUGLI ANIMALI E’ MURO CONTRO MURO (E.Dusi) [solo_testo] pag. 50
Avvenire  del  28-11-2013
SOLO 2 ITALIANI SU 10 AL ROPARO DAI RISCHI CARDIOVASCOLARI (V.Salinaro) [solo_testo] pag. 10
Italia Oggi  del  28-11-2013
CONTRO SPRECO, SPECULAZIONI E CATTIVA ALIMENTAZIONE (L.Contri) [solo_testo] pag. 19
la Repubblica – ed. Milano  del  28-11-2013
GIORNATA ANTI-PARKINSON SPERANZE DALLE STAMINALI [solo_testo] pag. 7
Famiglia Cristiana  del  01-12-2013
UN BACIO ALLUNGA LA VITA E L’AMORE (M.Antognazza) [solo_testo] pag. 110/11
 

pubblica amministrazione e società

 
il Sole 24 Ore  del  28-11-2013
MANOVRA DA 12,4 A 15 MILIARDI SENATO: PIU’ ENTRATE E PIU’ SPESE (M.Mobili/M.Rogari) [solo_testo] pag. 11
il Messaggero  del  28-11-2013
MANOVRA DAL FISCO AGLI STATALI ECCO CHI PERDE E CHI GUADAGNA (L.Cifoni) [solo_testo] pag. 11
la Repubblica  del  28-11-2013
CANCELLATA LA SECONDA RATA IMU QUOTE BANKITALIA RIVALUTATE E ENTRO DUE ANNI TETTO DEL 5% (R.Petrini) [solo_testo] pag. 16/17
la Repubblica  del  28-11-2013
OK ANCHE L’ASTA DEI BOT A 6 MESI RENDIMENTI VICINI AL MINIMO STORICO [solo_testo] pag. 17
il Giornale  del  28-11-2013
QUEI GETTONI RIPESCATI DAL REGIO DECRETO DEL 1936 (F.Ravoni) [solo_testo] pag. 16
il Sole 24 Ore  del  28-11-2013
I FRONTI CALDI: RIFORME, TAGLI DI SPESA, UE (L.Palmerini) [solo_testo] pag. 6
la Stampa  del  28-11-2013
“LA BANCA D’ITALIA ADESSO DIVENTERA’ UNA PUBLIC COMPANY’ (T.Mastrobuoni) [solo_testo] pag. 10
la Repubblica  del  28-11-2013
NON CI SARA’ IL REDDITO MINIMO MA PIU’ SOLDI NELLA SOCIAL CARD PER DISOCCUPATI POVERI CON FIGLI (V.Conte) [solo_testo] pag. 17
il Messaggero  del  28-11-2013
Int. a G.De rita: “ALTRO CHE CRISI, MANCA LA FIDUCIA NEL FUTURO” (A.Padrone) [solo_testo] pag. 14
Avvenire  del  28-11-2013
Int. a E.Giovannini: GIOVANNINI: SULLA POVERTA’ PRIMO PASSO IN TUTTO METTIAMO IN CAMPO 500 MILIONI (F.Riccardi) [solo_testo] pag. 9
il Messaggero  del  28-11-2013  
FAMIGLIE, NASCITE IN CADUTA LIBERA UNA SU 4 E’ FUORI DAL MATRIMONIO (A.pad.) [solo_testo] pag. 14  
Corriere della Sera  del  28-11-2013  
I SOTTOSEGRETARI “SOTTO SFRATTO”: DOBBIAMO LASCIARE? CE LO CHIEDANO (M.gu.) [solo_testo] pag. 10/11  
   
   
A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 279

Gazzetta Ufficiale

Sommario

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 5 novembre 2013


Sostituzione di un componente della commissione straordinaria
dell’amministrazione comunale di Taurianova. (13A09565)

 

 

Pag. 1

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 16 novembre 2013


Istituzione del Comitato di indirizzo e verifica dell’attivita’ di
riscossione mediante ruolo. Articolo 1, commi da 531 a 535, della
legge n. 228 del 2012. (13A09501)

 

 

Pag. 2

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 28 ottobre 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «Tipografia Moderna –
societa’ cooperativa per azioni», in Ravenna e nomina del commissario
liquidatore. (13A09516)

 

 

Pag. 3

 

 

 


DECRETO 28 ottobre 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «Societa’ cooperativa
edilizia a responsabilita’ limitata La Nuova Calderara», in San
Giovanni in Persiceto e nomina del commissario liquidatore.
(13A09517)

 

 

Pag. 4

 

 

 


DECRETO 28 ottobre 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «Progetto Assistenza –
societa’ cooperativa sociale a responsabilita’ limitata», in Riccione
e nomina del commissario liquidatore. (13A09518)

 

 

Pag. 5

 

 

 


DECRETO 28 ottobre 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «Unci Form societa’
cooperativa», in Monastier di Treviso e nomina del commissario
liquidatore. (13A09519)

 

 

Pag. 6

 

 

 


DECRETO 28 ottobre 2013


Sostituzione del commissario liquidatore della «Natura Trekking –
societa’ cooperativa sociale», in La Spezia. (13A09520)

 

 

Pag. 6

 

 

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

 


ORDINANZA DEL CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE 21 novembre 2013


Ordinanza di protezione civile per favorire e regolare il subentro
della regione Umbria nelle iniziative finalizzate al superamento
della situazione di criticita’ determinatasi a seguito delle
eccezionali avversita’ atmosferiche verificatesi nei giorni 11, 12 e
13 novembre 2012 nel territorio della medesima regione. (Ordinanza n.
123). (13A09614)

 

 

Pag. 7

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


DETERMINA 13 novembre 2013


Classificazione del medicinale per uso umano «Atosiban Sun», ai sensi
dell’articolo 12, comma 5, della legge 8 novembre 2012, n. 189,
approvata con procedura centralizzata. (Determina n. 995/2013).
(13A09581)

 

 

Pag. 9

 

 

 


DETERMINA 13 novembre 2013


Classificazione di taluni medicinali per uso umano, ai sensi
dell’articolo 12, comma 5, della legge 8 novembre 2012, n. 189,
approvati con procedura centralizzata. (Determina n. 994/2013).
(13A09582)

 

 

Pag. 11

 

 

 


DETERMINA 13 novembre 2013


Classificazione di taluni medicinali per uso umano, ai sensi
dell’articolo 12, comma 5, della legge 8 novembre 2012, n. 189,
approvati con procedura centralizzata. (Determina n. 993/2013).
(13A09583)

 

 

Pag. 15

 

 

 


DETERMINA 20 novembre 2013


Classificazione del medicinale per uso umano «Lyxumia», ai sensi
dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 1064/2013). (13A09598)

 

 

Pag. 19

 

 

 


DETERMINA 20 novembre 2013


Rinegoziazione del medicinale per uso umano «Velmetia», ai sensi
dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 1060/2013). (13A09599)

 

 

Pag. 27

 

 

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

 


DELIBERA 2 agosto 2013


Regione Abruzzo – Ricostruzione post-sisma dell’aprile 2009.
Ripartizione delle risorse di cui all’articolo 7-bis del
decreto-legge n. 43/2013. (Delibera n. 50/2013). (13A09595)

 

 

Pag. 34

 

 

 


DELIBERA 8 agosto 2013


Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC): riprogrammazione di
risorse assegnate con la delibera n. 62/2011- Regione Calabria.
Copertura delle esigenze della societa’ ferrovie della Calabria
S.r.l. (articolo 16, comma 4, del decreto-legge n. 83/2012 convertito
dalla legge n. 134/2012). (Delibera n. 64/2013). (13A09596)

 

 

Pag. 39

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


COMUNICATO


Inserimento, in coda, nell’elenco n. 1 del D.M. 18 dicembre 1995,
delle garanzie prestate dai soci garanti della Cooperativa Ortodaunia
in l.c.a., in Andria. (13A09504)

 

 

Pag. 42

 

 

 


COMUNICATO


Domanda di modifica della denominazione registrata «QUESO DE MURCIA»
(13A09597)

 

 

Pag. 42

 

 

SUPPLEMENTI ORDINARI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 4 ottobre 2013, n. 132


Regolamento concernente le modalita’ di adozione del piano dei conti
integrato delle amministrazioni pubbliche, ai sensi dell’articolo 4,
comma 3, lettera a), del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91.
(13G00176)

 

(Suppl. Ordinario n. 81)

Decreto Ministeriale 28 novembre 2013, AOOUFGAB Prot. n. 985

Ministero dell’Istruzione dell’Universltà e della Ricerca
Ufficio del Gabinetto

Decreto Ministeriale 28 novembre 2013, AOOUFGAB Prot. n. 985

Nomina del Comitato di selezione, incaricato della predisposizione nell’elenco dei nominativi per la nomina a Presidente dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (Invalsi), secondo quanto previsto dall’articolo 11 del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213