999 eBook

Youreduaction ha pensato bene di sfruttare le risorse gratuite che il web propone, andando alla ricerca dei titoli di narrativa che si trovano, qua e là, nei vari siti internet.
Ne hanno trovati 999, li hanno rinominati per autore e titolo, li hanno visionati uno per uno per constatare che non provengano da copiature illegali di libri protetti da diritti d’autore e li hanno messi a disposizione per chiunque.
Dunque, ecco la raccolta di 999 ebook di NARRATIVA da leggere in classe:
http://www.aiutamici.com/ftp/programmi/eBook_Pack_1/Lista_eBook.htm
(fonte: http://www.youreduaction.it/libri_di_narrativa_gratis/ via https://lavagna.wordpress.com/)

La formazione sull’autonomia

La formazione sull’autonomia, promossa dall’AIPD

Gli operatori delle sedi locali dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), ma anche quelli impegnati in altre Associazioni o Enti che svolgono attività di autonomia per persone con sindrome di Down o altre forme di disabilità intellettiva, possono iscriversi ai seminari di formazione sull’educazione all’autonomia, organizzati anche quest’anno a Roma dall’AIPD Nazionale e in programma all’inizio di ottobre e a fine novembre

Anche quest’anno l’AIPD Nazionale(Associazione Italiana Persone Down) ha organizzato gli ormai tradizionali seminari di formazione sull’educazione all’autonomia, in programma a Roma, rispettivamente il 1° e 2 ottobre – quello rivolto ai nuovi operatori – edal 25 al 28 novembre, quello destinato ad operatori già forniti di esperienza nel settore.
In particolare, il primo seminario intende offrire una formazione mirata alla conoscenza della metodologia adottata dall’AIPD, mentre il secondo vuole essere una preziosa occasione di confronto e approfondimento tra chi ha già lavorato nei percorsi di educazione all’autonomia.
L’iniziativa – va ricordato anche questa volta – è rivolta sì agli operatori delle sedi locali AIPD, ma è aperta anche a chi agisce in altre Associazioni o Enti che svolgono attività di autonomia per persone con sindrome di Down o altre forme di disabilità intellettiva.
Per quanto riguarda infine i termini di iscrizione, quello relativo al primo seminario di inizio ottobre è stato fissato per il 5 settembre prossimo. (S.G.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: aipd@aipd.it.

Osservatorio inclusione alunni disabili, ecco i componenti

da Superabile

Osservatorio inclusione alunni disabili, ecco i componenti

Venti componenti, turn over quasi totale ma nessuna grande sorpresa. Confermati i presidenti di Fish e Fand, ci sono anche un dirigente scolastico, tre docenti e una neuropsichiatra. New entry il Comitato italiano paralimpico

ROMA – C’è un dirigente scolastico, tre docenti di scuola primaria e secondaria, due docenti universitari, una neuropsichiatra, una pedagogista e i due presidenti delle federazioni di associazioni Fand e Fish. Il ministero dell’Istruzione, con decreto dello scorso 10 agosto, ha ricostituito l’Osservatorio per l’inclusione degli alunni disabilità, che era scaduto mesi fa e non era ancora stato rinnovato. L’Osservatorio ha compiti consultivi e propositivi sulle politiche scolastiche della disabilità e sulla loro attuazione: non un ruolo deliberante dunque, ma negli anni scorsi si è distinto per essere il luogo privilegiato in cui i problemi e le esigenze degli alunni e degli studenti disabili venivano portati all’esame del Ministero e presi in carico.

L’Osservatorio per l’integrazione delle persone disabili è articolato in un comitato tecnico-scientifico ed in una consulta delle associazioni dei disabili e delle loro famiglie. Fanno parte del comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio, coordinato dal Direttore Generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione del Miur, Giovanna Boda, altri 19 componenti. A rappresentare il Ministero dell’Istruzione sono Raffaele Ciambrone (D.G. Studente), Marco Ugo Filisetti (Direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica), Michele Moretta (Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore), Maria Novelli (Direttore generale per il personale scolastico), Carmela Palumbo (Direttore generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione), Maria Rosa Silvestro, dirigente tecnico.

Ci sono poi Paolo Mancarella, presidente della Cnudd, la Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la disabilità, e in rappresentanza di Fand e Fish i rispettivi presidenti Franco Bettoni e Vincenzo Falabella. A rappresentare i dirigenti scolastici è stata nominata una donna, Cinzia Scheriani, così come donne sono anche le docenti Daniela Boscolo (scuola secondaria), Mariangela Di Gneo e Stefania Vannucchi (scuola primaria). Carlo Hanau e Lucio Cottini (quest’ultimo è ordinario di pedagogia speciale e presidente SiPes) sono i docenti universitari. L’elenco dei componenti prosegue con la neuropsichiatra infantile Giovanna Gambino e la pedagogista Rosa Zuccarello. Per il Comitato italiano paralimpico è prevista la delegata Melissa Milani, e a chiudere, in qualità di esperta Maria Pia Bucchioni, già direttore regionale istruzione e diritto allo studio.

Fanno di diritto parte del Comitato anche il Coordinatore nazionale del Fonags e il Coordinatore del Forum delle associazioni studentesche. E’ previsto che su specifiche tematiche partecipino anche un rappresentante del Ministero del Lavoro e un rappresentante del Ministero della Salute.

Rispetto al precedente Osservatorio, che era stato nominato per tre anni, nel dicembre 2011, dall’allora ministro Profumo, cambia la quasi totalità dei membri, con la sola eccezione dei dirigenti del Miur che hanno mantenuto il medesimo incarico all’interno del Ministero e dunque continueranno a sedere nel Comitato Tecnico Scientifico (in particolare, si tratta di Ciambrone e Palumbo). Cambia ben poco però – e del resto la normativa in materia parla chiaro – riguardo la qualifica dei componenti: anche nel precedente Osservatorio erano presenti un neuropsichiatra, il presidente della Fish (si trattava di Pietro Barbieri) e il presidente della Fand (allora Giovanni Pagano). I docenti erano però quattro e non tre, e fra di essi vi era un docente di scuola dell’infanzia, ora assente. Erano tre infine, e non due, i docenti universitari. I due posti lasciati liberi sono andati, nel nuovo Osservatorio, ai rappresentanti del Cip e della Cnudd.

Mani parlanti: arriva il video dizionario partecipativo della lingua dei segni

da Redattore sociale

Mani parlanti: arriva il video dizionario partecipativo della lingua dei segni

Nasce in Francia Culinan.net: ispirato alla filosofia wiki, permette a tutti di inserire brevi video per mostrare come si “segna” una parola. Sotto la supervisione di un comitato di esperti. Presto una sezione sul lessico tecnico legato al lavoro

PARIGI – C’è chi ha la lingua d’oro e chi le mani di diamante. I primi parlano in maniera chiara e sanno farsi capire da tutti, i secondi usano le mani per trasformare le parole in segni. Mains Diamant (alla lettera dal francese, mani diamante) è il nome di un’associazione di giovani francesi impegnati contro l’esclusione delle persone sorde. I ragazzi di Mains Diamant sono convinti che l’unico modo per vincere la loro battaglia sia quello di diffondere il più possibile, anche tra le persone udenti, le lingue dei segni e per questo hanno creato Culinan.net, la prima piattaforma partecipativa per la divulgazione e l’apprendimento della Lsf, la lingua dei segni francese. Culinan prende il nome dal più grande diamante grezzo mai scoperto (una pietra di 3.106 carati ritrovata nel 1905 in Sud Africa) e ambisce a diventare il primo video-dizionario partecipativo in lingua dei segni francese.

La piattaforma si ispira alla filosofia wiki: tutti i contenuti inseriti sono creati, condivisi, scambiati e migliorati in maniera collaborativa dai fruitori del sito internet. Dopo essersi registrato su Culinan, ogni utente può caricare un video in cui mostrare la maniera di segnare un vocabolo in Lsf. C’è un filmato in cui un uomo col pizzetto e gli occhiali, sposta contemporaneamente le mani dall’altezza delle tempie a quella delle spalle, mimando una specie di velo che dalla testa scende sulla schiena: è la segnatura della parola francese nonne (monaca), messa lì, a disposizione di tutti gli utenti culinan. Poco più in basso una ragazza chiede come segnare la parola avocat (avvocato) ed ecco un giovane coi capelli a spazzola e gli occhiali pronto ad accontentarla. In un video di pochi secondi, il ragazzo alza il braccio destro all’altezza del torace e ruotando il polso appoggia per due volte sul petto la mano aperta mostrandone il dorso; contemporaneamente le sue labbra formano, senza pronunciarla, la parola “avocà”. A garantire l’affidabilità dei filmati caricati su Culinan c’è un gruppo di esperti della Alsf, l’Accademia della lingua dei segni francese, che collaborano con Mains Diamant e controllano ogni video prima di autorizzarne la pubblicazione.

Secondo l’Unisda, l’unione francese per l’integrazione sociale dei deficit auditivi, 40 milioni di persone in Europa soffrono di sordità o di insufficienze auditive gravi. Per la maggior parte di queste persone le lingue dei segni sono la maniera più naturale di comunicare. Quasi ogni lingua parlata ha un suo corrispettivo segnato, ma ogni lingua dei segni ha una struttura grammaticale e una sintassi diversa da quelle parlate. Segnare una frase somiglia più a disegnare un concetto che a dirlo. Per comunicare una locuzione semplice come “la penna è sul tavolo” bisogna, proprio come si fa quando si disegna, indicare prima il tavolo e poi la penna da metterci sopra. Le persone sorde hanno un modo di rappresentare se stesse e il mondo in cui vivono diverso da quello degli udenti, con regole e convenzioni sociali differenti.

Superato l’ostacolo della scolarizzazione, la sfida più difficile per una persona sorda è quella di integrarsi in un ambiente lavorativo che pensa e si comporta con codici da udenti. I creatori di Culinan.net hanno previsto di dedicare una sezione speciale del sito al lessico lavorativo e sono alla ricerca di fondi per realizzarla. Molti termini tecnici legati a diverse realtà lavorative non hanno ancora una segnatura chiara e univoca e piattaforme partecipative come Culinan potrebbero essere il luogo migliore per la creazione di questi nuovi segni. Ma non solo, pensiamo a tutti i neologismi che anno dopo anno entrano in ogni lingua: twittare, loggare, avatar, hashtag, selfie, spam. Su Culinan ci sono mani di diamante pronte a collaborare tra loro per trasformare questi suoni in segni. (Antonello Chindemi)

Tariffe agevolate per i prof trasferiti al Nord. Puglisi: «Pronti a discutere»

da Corriere della sera

Tariffe agevolate per i prof trasferiti al Nord. Puglisi: «Pronti a discutere»

La proposta del governatore della Puglia Emiliano: treni, aerei e affitti scontati con il contributo di governo e regioni. Costo ipotetico dell’operazione: 100 milioni

Affitti, treni e aerei agevolati per gli assunti lontano da casa:è la proposta lanciata dal governatore Pd della Puglia Michele Emiliano in un’intervista a Repubblica. «Ho preso contatti con alcuni Presidenti di regione per costruire con il governo nazionale un’idea di gestione di alcuni costi», ha spiegato Emiliano oggi incontrando a Bari i sindacati della scuola. «Il numero dei docenti pugliesi che dovrà cambiare regione – ha detto – non sarà inferiore alle 2 mila unità, un numero considerevole. Mi sono così posto il problema pratico e umile, senza intenzioni polemiche o di altra natura, di come tentare lealmente di consentire al mondo della scuola di affrontare questo cambiamento che nel bene o nel male è epocale, sostenendolo». «Affrontiamo il problema e cerchiamo di gestirlo – ha aggiunto Emiliano – in modo tale da collaborare all’eventuale successo della legge, a prescindere dal giudizio che abbiamo sulla stessa. Io penso sia doveroso, fa parte dello spirito di leale collaborazione, fa parte dell’atteggiamento culturale del sindacato italiano nelle sue componenti. Mi auguro che questo atteggiamento della Regione Puglia venga percepito per quello che è, cioè un desiderio di fare in modo che questa legge abbia il migliore successo possibile e il minore impatto negativo possibile sul personale della scuola e sul sistema nel suo complesso».

La replica della Puglisi

«Apprezziamo il fatto che il Presidente Emiliano abbia cambiato tono sulla Buona Scuola- ha replicato Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd -. Siamo pronti a discutere di tutto, ma senza la Buona Scuola quelle migliaia di insegnanti pugliesi sarebbero ancora precari o disoccupati. Dire che gli insegnanti vengono deportati è una offesa a migliaia di italiani, anche pugliesi, che un lavoro non ce l’hanno. E un’offesa alla nostra storia».

Un’operazione da 100 milioni

Ma quanto costerebbe un’operazione del genere? La rivista specializzata «Tecnica della Scuola» ha fatto un suo calcolo ipotetico. Supponendo che gli assunti fuori regione alla fine siano in tutto 20 mila e che per ognuno lo Stato mettesse a disposizione fino a 5mila euro di rimborsi (pari ad una media di circa 400 euro al mese), bisognerebbe trovare da qualche parte 100 milioni di euro. Dove potrebbe reperirli in governo? La stessa rivista, in uno studio elaborato separatamente, ha calcolato che, poiché alla fine della tornata di assunzioni circa 15 mila posti non verranno attribuiti, e comunque tutti i docenti dell’organico potenziato non prenderanno servizio prima di gennaio, il governo dovrebbe risparmiare circa 7-800 milioni.

Aumentano i gemellaggi tra docenti e tra classi via web

da La Stampa

Aumentano i gemellaggi tra docenti e tra classi via web

I dati sui primi 10 anni della piattaforma europea eTwinning

Crescono del 120% gli insegnanti iscritti alla piattaforma europea, con un’alta partecipazione dal Sud d’Italia. È quanto emerge dai dati sui primi 10 anni di gemellaggi elettronici eTwinning, l’azione europea che dal 2005 mette in contatto insegnanti e classi per fare didattica in modi innovativi, sfruttando le nuove tecnologie.

Secondo quanto rende noto l’Indire ( Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), il nostro Paese registra ritmi di crescita tra i più elevati d’Europa: le scuole italiane sono fra le più attive e numerose in termini di partecipazione, risultati e riconoscimenti e l’Italia è il quinto Paese, tra i 35 partecipanti, per insegnanti iscritti, dopo Turchia, Polonia, Francia e Spagna.

«La scuola italiana – commenta il Presidente di Indire, Giovanni Biondi – è stata tra le prime ad aprire le porte a questo nuovo modo di insegnare, dove insegnanti e alunni possono connettersi, collaborare e condividere all’interno della più grande comunità europea dedicata all’apprendimento online. Negli anni i gemellaggi sono aumentati in modo esponenziale per l’attualità degli strumenti Ict, la novità di lavorare insieme da qualsiasi regione e per l’immediatezza con cui, con una buona idea, si può iniziare qualsiasi percorso di lavoro».

Si registra un incremento costante dei docenti italiani iscritti alla piattaforma, oltre 25.000 (circa l’8% degli oltre 300.000 iscritti in tutta Europa), segnando in particolare un record di crescita nel triennio 2012-2014, con circa 13.750 nuove registrazioni (+120% in tre anni) e un aumento significativo dei nuovi progetti attivati, più di 4.200 sui 10.500 totali attivati dal 2005 (+ 70%).

Le scuole registrate sono 9.500 e in media sono 3 gli insegnanti iscritti alla piattaforma in ciascun istituto. Sono 3.350 le scuole Superiori iscritte (la tipologia di istituti più presente), seguono le scuole medie (3.000), quindi le primarie (2.700) e le scuole dell’infanzia (450).

Quanto agli insegnanti registrati a livello regionale, eTwinning registra picchi di attività proporzionali nelle regioni più popolose, come Lombardia, prima regione come partecipazione, seguita da Sicilia, Lazio e Puglia. Il Sud è la zona più attiva, con 5.082 progetti avviati mentre il Nord e Centro Italia sono fermi rispettivamente a 3.977 e 3.714 partnership. In un caso su tre le Lingue Straniere sono la materia più scelta da insegnanti e alunni, una tendenza relativamente naturale nelle attività di gemellaggio fra Paesi diversi.

Le discipline oggetto dei progetti sono comunque molto varie: salute, sport, ambiente, cultura, arte, musica, teatro, ecc. La maggior parte dei gemellaggi dalle scuole italiane si realizzano con scuole partner in Francia (in 1064 progetti), Polonia (979 progetti), Spagna (697) e Grecia (591). Da un anno è possibile anche attivare gemellaggi tra scuole dello stesso Paese, così come è possibile coinvolgere partner dei Paesi eTwinning Plus: Armenia, Azerbaijan, Georgia, Moldavia, Tunisia, Ucraina.

Faraone: la riforma porterà 8 docenti in più a scuola e 12mila assunzioni solo in Sicilia

da La Tecnica della Scuola

Faraone: la riforma porterà 8 docenti in più a scuola e 12mila assunzioni solo in Sicilia

“Con la buona scuola in Sicilia entro due anni saranno create tra 10 e 12 mila nuove assunzioni: è come se aprissero 10 Fiat di Termini Imerese”. Lo ha detto  il sottosegretario Davide Faraone.

L’occasione per ribadire i numeri altisonanti delle assunzioni, conseguenti all’approvazione delle Legge 107/15, è stato l’incontro a Palermo con i direttori scolastici provinciali. “Con la riforma della buona scuola si fa in Italia un imponente piano di assunzioni che comporterà un miglioramento della didattica con otto insegnanti in più per istituto. Stiamo parlando di 160 mila assunzioni in due anni e poi da quest’anno ci sono le risorse per far funzionare le scuole in autonomia, i presidi non dovranno più chiedere soldi alle famiglie per comprare la carta igienica”, perchè più di “870 scuole siciliane, in pratica, disporranno di 20-25 mila euro in più per istituto”.

Il sottosegretario ha poi tenuto a sottolineare che, anche a seguito delle fasi b) e c) della riforma, non ci sarà “alcun esodo o deportazione di insegnanti: la percentuale dei trasferimenti sarà minima e questo emergerà dai dati ufficiali”.

A leggere i dati della fase b), però, ad oggi appare tuttavia inevitabile lo spostamento di migliaia di docenti del Sud nelle scuole del Settentrione. Speriamo, comunque, per i tanti precari che acquisiranno l’immissione in ruolo, che la previsione di Faraone sia corretta.

Personale Ata: nota Miur può causare equivoci all’Usr

da La Tecnica della Scuola

Personale Ata: nota Miur può causare equivoci all’Usr

Il Gruppo Supplenti della scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro precisa il significato della nota pubblicata dal Miur per quanto riguarda le supplenze Ata.
“Facendo tesoro di esperienze passate quando nella scala gerarchica di MiurMef e Inps si sono generate difformità nell’interpretazione di “note” e “circolari” diramate dalle Direzioni Generali agli uffici periferici, e avendo ricevuto, inoltre, numerose richieste da parte di collaboratori scolastici e assistenti tecnici di prima fascia iscritti nelle graduatorie provinciali, 
Riteniamo opportuno, ad ogni buon fine, segnalare alle OOSS e alla Direzione Personale del Ministero dell’Istruzione che andrebbe precisato e chiarito, a scanso di qualsiasi equivoco o scorretta interpretazione, quanto segue:
La nota prot. 27715 sulle supplenze ATA del 28 agosto 2015 è integrativa, a parziale modifica, e non è sostitutiva della circolare prot. 25141 del 10 agosto 2015.
Pertanto la limitazione delle supplenze al 30 giugno, con riserva di eventuale proroga al 31 agosto, non riguarda tutti i profili ATA ma soltanto i profili amministrativi.
Infatti gli Ata supplenti con profili Ausiliari e Tecnici erano, e rimangono, esclusi dagli effetti della legge 190/2014 e pertanto sono detentori degli stessi diritti degli anni precedenti con possibilità di incarichi annuali fino al 31 agosto.
Si chiede di voler far arrivare, per le vie più brevi, ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali questa utile specificazione al fine di evitare possibili difformità interpretative tra diversi USR. 
Tanto volevasi comunicare agli organi competenti, istituzionali e sindacali, e all’opinione pubblica, per contribuire ad una serena apertura dell’anno scolastico”.

Gilda: “Ancora troppi buchi neri sul comitato di valutazione”

da La Tecnica della Scuola

Gilda: “Ancora troppi buchi neri sul comitato di valutazione”

Gilda degli Insegnanti sottolinea come nella riforma non sia stabilito alcun termine temporale entro il quale nominare il nuovo organismo previsto dalla “Buona scuola”.
Ancora troppi i ‘buchi neri’ sul Comitato di valutazione istituito dalle legge 107: invitiamo perciò tutti gli insegnanti a non eleggerlo durante il primo collegio dei docenti e a chiederne il rinvio qualora sia stato già inserito nell’ordine del giorno della riunione” dichiara il sindacato.
Il legislatore ha pure dimenticato di prevedere l’elezione dei membri supplenti. Questo particolare – spiega la Gilda motivando il suo appello – potrebbe bloccare il comitato anche per la semplice assenza di un componente, visto che si tratta di un collegio perfetto come tutti gli organismi valutativi. Senza considerare, poi, il rischio che nasca un conflitto di interessi tra chi decide i criteri di attribuzione del bonus e chi lo ottiene”.
In conclusione la Gilda “ribadisce comunque il proprio giudizio fortemente negativo su questa modalità di valutazione della professione docente che introduce nel comitato anche figure non competenti come genitori e alunni”. 

Sull’organico potenziato si risparmieranno 7-800 milioni di euro

da La Tecnica della Scuola

Sull’organico potenziato si risparmieranno 7-800 milioni di euro

Sui posti dell’organico potenziato (OP) sono arrivate dal Ministero ampie rassicurazioni: saranno tutti coperti o con assunzioni in ruolo o con personae supplente.
Questa versione è stata accreditata anche dal Ministro in persona e in molti hanno già fatto osservare che la legge 107 (comma 95) prevede altro.
C’è anche chi ironizza: “Evidentemente al Ministero non hanno letto bene il comma 95, forse sarà bene che se lo riguardino con un po’ di attenzione”.
C’è chi invece sottolizza e dice che il comma 95 parla di impossibilità di coprire i posti di OP con supplenze brevi e saltuarie ma nulla dice sulla eventualità di ricorrere a supplenze fino al termine delle attività didattiche. Peraltro, però, la legge prevede anche che sui posti di OP non si possano attribuire supplenze ai sensi dell’articolo 40 della legge 449/97 (si tratta della possibilità, per i dirigenti scolastici, di attribuire supplenze annuali o fino al termine delle lezioni, in attesa della nomina dell’ “avente diritto”).
La questione, insomma, è complicata e delicata ma una spiegazione del comportamento del Miur si può avere se si considera un altro dato.  Alla resa dei conti è probabile che, per quest’anno, almeno 15mila posti di OP  non saranno attribuiti, con un risparmio per le casse dello stato di circa 40-45milioni di euro al mese. Se poi si considera che da settembre a dicembre non si spenderà un euro in quanto l’OP prenderà avvio a fine anno, il risparmio complessivo per il 2015/2016 potrebbe arrivare a 7-800 milioni di euro.  Evidentemente il Miur teme che i sindacati chiedano conto di questo risparmio e vogliano sapere in che modo verrà impiegato.
E’ probabile dunque che il Ministero stia già mettendo le basi per fornire una risposta vantaggiosa per le proprie casse: “Non ci sarà nessun risparmio, perchè sull’OP nomineremo supplenti”.

Gilda: rinviare elezione comitato di valutazione

da tuttoscuola.com

Gilda: rinviare elezione comitato di valutazione

Ancora troppi i ‘buchi neri’ sul Comitato di valutazione istituito dalle legge 107: invitiamo perciò tutti gli insegnanti a non eleggerlo durante il primo collegio dei docenti e a chiederne il rinvio qualora sia stato già inserito nell’ordine del giorno della riunione”. L’appello arriva dalla Gilda degli Insegnanti, che sottolinea come nella riforma non sia stabilito alcun termine temporale entro il quale nominare il nuovo organismo.
Il legislatore ha pure dimenticato di prevedere l’elezione dei membri supplenti. Questo particolare – spiega la Gilda motivando il suo appello – potrebbe bloccare il comitato anche per la semplice assenza di un componente, visto che si tratta di un collegio perfetto come tutti gli organismi valutativi. Senza considerare, poi, il rischio che nasca un conflitto di interessi tra chi decide i criteri di attribuzione del bonus e chi lo ottiene”.
La Gilda ribadisce comunque il proprio giudizio fortemente negativo su questa modalità di valutazione della professione docente che introduce nel comitato anche “figure non competenti come genitori e alunni“.