IL MINISTRO DEL LAVORO
E DELLE POLITICHE SOCIALI
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante "Disciplina
dell'attivita' di governo e ordinamento della Presidenza del
Consiglio dei Ministri";
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
22 novembre 2010, concernente la disciplina dell'autonomia
finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei ministri;
Visto il decreto legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito, con
modificazioni, nella legge 14 luglio 2008, n. 121, che ha, tra
l'altro, attribuito al Presidente del Consiglio dei ministri le
funzioni di indirizzo e coordinamento in materia di politiche
giovanili;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1°
ottobre 2012, recante "Ordinamento delle strutture generali della
Presidenza del Consiglio di ministri" pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n. 288 del 11 dicembre 2012, che individua tra le strutture
generali della Presidenza del Consiglio dei ministri il Dipartimento
della Gioventu' e del Servizio civile nazionale;
Visto l'art. 19, comma 2, del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223,
convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, con
il quale, al fine di promuovere il diritto dei giovani alla
formazione culturale e professionale e all'inserimento nella vita
sociale, anche attraverso interventi volti ad agevolare la
realizzazione del diritto dei giovani all'abitazione, nonche' a
facilitare l'accesso al credito per l'acquisto e l'utilizzo di beni e
servizi, e' istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei
ministri, il Fondo per le politiche giovanili (di seguito "Fondo");
Visto il decreto legge 27 dicembre 2006, n. 297, convertito con
modificazioni nella legge 23 febbraio 2007, n. 15, recante
"Disposizioni urgenti per il recepimento delle direttive comunitarie
2006/48/CE e 2006/49/CE e per l'adeguamento a decisioni in ambito
comunitario relative all'assistenza a terra negli aeroporti,
all'Agenzia nazionale per i giovani e al prelievo venatorio" che,
all'art. 5, istituisce, ai sensi dell'art. 8 del decreto legislativo
30 luglio 1999, n. 300, l'Agenzia nazionale per i giovani;
Considerato che, ai sensi dell'art. 1, comma 4, del decreto legge
16 maggio 2008, n. 85, convertito con modificazioni nella legge 14
luglio 2008, n. 121, sono attribuite in via esclusiva alla Presidenza
del Consiglio dei ministri le funzioni di indirizzo e vigilanza
sull'Agenzia nazionale per i giovani;
Visto il dPR 21 febbraio 2014 registrato alla Corte dei conti il 25
febbraio 2014 al n. 571, con il quale il Sig. Giuliano Poletti e'
stato nominato Ministro del lavoro e delle politiche sociali;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23
aprile 2014, registrato alla Corte dei conti in data 8 maggio 2014,
n. 1213, con il quale il predetto Ministro e' stato delegato, tra
l'altro, ad esercitare le funzioni ed i compiti, ivi compresi quelli
di indirizzo e coordinamento, di tutte le iniziative, anche
normative, nella materie concernenti le politiche giovanili e il
Servizio civile nazionale;
Vista l'Intesa in data 7 maggio 2015, come modificata in data 16
luglio 2015, sancita in sede di Conferenza Unificata, di cui al
decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, avente ad oggetto la
ripartizione del "Fondo" per il 2015 tra lo Stato, le Regioni, le
Province Autonome e il sistema delle Autonomie locali (di seguito
solo Intesa);
Considerato, in particolare, che l'Intesa medesima, ai fini della
determinazione della quota-parte del "Fondo" destinata annualmente a
cofinanziare gli interventi delle Regioni e delle Province Autonome
di Trento e Bolzano (art. 2), nonche' degli Enti Locali (art. 4), fa
espresso riferimento agli stanziamenti annuali, come quantificati
"dalla legge di stabilita' per l'anno 2015 e dagli eventuali
aggiornamenti e riallocazioni disposti da successive manovre di
finanza pubblica";
Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante "Disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge
di stabilita' 2015)" e, in particolare, l'allegata Tabella C, che
indica la quantificazione delle dotazioni da iscrivere nei singoli
stati di previsione del bilancio per l'anno finanziario 2015 e per il
triennio 2015 - 2017 in relazione a leggi di spesa permanente la cui
quantificazione e' rinviata alla legge di stabilita';
Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 191 di approvazione del
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2015 e per
il triennio 2015 - 2017;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data
18 dicembre 2014, recante "Approvazione del bilancio di previsione
della Presidenza del Consiglio dei ministri per l'anno finanziario
2015", che ha assegnato al capitolo 853 "Fondo per le politiche
giovanili" del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei
ministri, nell'ambito del CdR n. 16 "Gioventu' e Servizio civile
nazionale", una dotazione finanziaria di euro 5.761.589,00;
Visto l'art. 7, comma 1, lettera b) del decreto-legge 6 luglio
2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012,
n. 135, che ha stabilito che la Presidenza del Consiglio dei ministri
debba operare "un contenimento delle spese per le strutture di
missione e riduzione degli stanziamenti per le politiche dei singoli
Ministri senza portafoglio e Sottosegretari, con un risparmio non
inferiore a 20 milioni di euro per l'anno 2012 e di 40 milioni di
euro a decorrere dall'anno 2013";
Visto l'art. 1, comma 291, della citata legge 23 dicembre 2014, n.
190, che ha stabilito che "Ai fini del concorso al raggiungimento
degli obiettivi programmati di finanza pubblica, la Presidenza del
Consiglio dei ministri assicura, a decorrere dall'anno 2015,
un'ulteriore riduzione delle spese del proprio bilancio, rispetto a
quelle gia' previste a legislazione vigente, non inferiore a 13
milioni di euro.";
Vista la nota prot. 8796 del 21.04.2015, con la quale l'UBRRAC
della Presidenza del Consiglio dei ministri, in attuazione delle
suddette norme di finanza pubblica, ha proceduto all'accantonamento
di euro 675.431,00 sull'ammontare del Fondo per l'anno 2015;
Vista la nota prot. n. DGSCN/4385 del 24.02.2015, con la quale il
Dipartimento della gioventu' e del servizio civile nazionale ha
richiesto la riassegnazione sul "Fondo per le politiche giovanili"
delle economie derivanti da pregressi accordi con ANCI e UPI, per un
importo complessivo di euro 2.692.463.38;
Considerato che, a seguito del parere favorevole del Segretario
Generale pro tempore della Presidenza del Consiglio dei ministri, in
data 1° aprile 2015, con il dPCM n. 66/BIL, una prima quota delle
economie richieste, pari ad euro 1.354.194,41, e' stata riassegnata,
nell'esercizio finanziario 2015, sul capitolo 853 "Fondo per le
politiche giovanili";
Vista la nota prot. n. DGSCN/9930 del 16.04.2015, con la quale il
Dipartimento della gioventu' e del servizio civile nazionale ha
richiesto la riassegnazione della restante quota di economie, pari ad
euro 1.338.268,97;
Considerato che, in attuazione delle novita' introdotte dalla legge
7 aprile 2014, n. 56, l'Intesa ha stabilito che l'ANCI rappresentera'
complessivamente il sistema delle Autonomie locali nelle attivita' di
gestione del Fondo per le politiche giovanili;
Vista la nota prot. n. DGSCN/12380 datata 11.05.2015, con la quale
il Dipartimento della gioventu' e del servizio civile nazionale ha
rinnovato la richiesta di riassegnazione della suddetta restante
quota di economie, pari ad euro 1.338.268,97, derivanti da pregressi
accordi con ANCI e UPI;
Visto il dPCM 138/BIL in data 03.06.2015 con il quale e' stata
riassegnata sul pertinente capitolo 853 "Fondo per le politiche
giovanili" la somma di euro 1.338.268,97;
Visto il dPCM 37/BIL in data 09.03.2015 con il quale, nel corrente
esercizio finanziario, e' stata riassegnata, a valere sulla quota
nazionale del "Fondo per le politiche giovanili", la somma di euro
903.931,20, quali economie derivanti da pregresse iniziative di
rilevanza nazionale attuate dal Dipartimento;
Viste le note prot. n. DGSCN/8313 del 02.04.2015 e DGSCN/9927 del
16.04.2015 con le quali il Dipartimento della gioventu' e del
servizio civile nazionale ha richiesto la riassegnazione, a valere
sulla quota nazionale del "Fondo per le politiche giovanili", delle
economie, pari ad euro 1.150.143,96, derivanti da varie iniziative di
rilevanza nazionale a suo tempo attuate dal Dipartimento;
Visto il dPCM 134/BIL in data 27.05.2015 con il quale e' stata
riassegnata sul capitolo 853 "Fondo per le politiche giovanili" la
suddetta somma di euro 1.150.143,96;
Visto il decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con
modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, recante misure
urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita'
economica, e in particolare l'art. 14, comma 2, concernente "Patto di
stabilita' interno ed altre disposizioni sugli enti territoriali";
Visto l'art. 12, comma 11-septies, del decreto legge 2 marzo 2012,
n. 16, convertito con modificazioni dalla legge 26 aprile 2012, n.
44, che, con riferimento alla disposizione di cui al punto precedente
(gia' autorizzativa di trasferimenti compensativi, a finalita'
indistinta, a favore delle Regioni, previa corrispettiva riduzione di
risorse statali), sancisce altresi' la finalizzazione di quota-parte
delle medesime riduzioni di risorse statali "al finanziamento degli
interventi regionali in materia di edilizia sanitaria", sulla base
dell'Accordo tra Governo e regioni del 21 dicembre 2011 e secondo
criteri di riparto adottati nell'Intesa, sancita dalla Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province
autonome di Trento e Bolzano, in data 18 novembre 2010;
Vista la Deliberazione n. 2/2013/G, emessa dalla Corte dei conti -
Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni
dello Stato, concernente l'indagine di controllo sul "Fondo per le
politiche giovanili", e, in particolare, le pagine 62 e seguenti
della relazione approvata con la Deliberazione che, al primo
capoverso del paragrafo 10, recitano testualmente: "Il quadro
normativo di riferimento delle risorse regionali, per i progetti
concernenti le politiche giovanili, deve collocarsi nella corretta
applicazione dei principi d'ordine costituzionale, che prevedono la
competenza regionale per detti interventi e che trovano similari
esempi nel caso del Fondo per le politiche sociali, sul quale si e'
pronunciata la Corte costituzionale, nel senso che le risorse vadano
trasferite tout court, alle regioni, tanto da aver statuito
l'esigenza che non vi sia un'articolazione del Fondo predefinita
dall'Amministrazione statale, come avveniva in passato. Le modalita'
di trasferimento delle risorse alle regioni sono espressione del
dettato costituzionale (Legge costituzionale 18.10.2001, n. 3), che
fa rientrare le politiche giovanili nell'ambito delle competenze
concorrenti tra Stato e Regioni";
Visto il decreto 22/BIL del Segretario Generale della Presidenza
del Consiglio dei ministri in data 26 febbraio 2015 che, in
attuazione dell'autonomia finanziaria e contabile di cui gode la
Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai sensi del decreto
legislativo 30 luglio 1999, n. 303, ha quantificato in euro
2.216.015,63 le variazioni in aumento del capitolo n. 853 CdR n. 16,
denominato «gioventu' e servizio civile nazionale», per l'esercizio
finanziario 2015, in considerazione dell'avanzo di esercizio
realizzatosi nel precedente esercizio finanziario 2014;
Visto l'art. 2, comma 1, dell'Intesa, che individua la quota
destinata a cofinanziare gli interventi delle regioni e delle
province autonome nella misura del 30% dello stanziamento annuale del
"Fondo" come determinato dalla legge di stabilita' 2015 e dagli
eventuali aggiornamenti e riallocazioni disposti da successive
manovre di finanza pubblica (pari, pertanto, ad euro 1.525.847,40),
come risultante dall'Allegato 1 dell'Intesa stessa;
Visto inoltre l'art. 4, comma 1, dell'Intesa, che individua la
quota destinata a cofinanziare gli interventi a favore degli Enti
Locali nella misura del 24% dello stanziamento annuale del "Fondo"
come determinato dalla legge di stabilita' 2015 e dagli eventuali
aggiornamenti e riallocazioni disposti da successive manovre di
finanza pubblica (pari, pertanto, ad euro 1.220.677,92);
Visto l'art. 2, comma 109, della citata legge 23 dicembre 2009, n.
191, che, a decorrere dal 1° gennaio 2010, abroga l'art. 5 della
legge 30 novembre 1989, n. 386, e sancisce, tra l'altro, il venir
meno di ogni erogazione a carico dello Stato in favore delle due
Province Autonome prevista da leggi di settore - ad esclusione dei
contributi erariali in essere sulle rate di ammortamento di mutui o
prestiti obbligazionari, nonche' dei rapporti giuridici gia'
definiti;
Vista la Circolare n. 128699 del 5 febbraio 2010 del Ministero
dell'economia e delle finanze, che, in attuazione del predetto art.
2, comma 109, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, richiede che
ciascuna Amministrazione si astenga dall'erogare finanziamenti alle
Autonomie speciali;
Considerato che occorre determinare i criteri di utilizzo del Fondo
medesimo per l'anno 2015, al fine di garantire l'attuazione dei
principi di imparzialita', buon andamento, efficacia, efficienza e
trasparenza dell'azione amministrativa, nonche' il principio di
sussidiarieta':
Decreta:
Art. 1
Ripartizione del Fondo per le politiche giovanili
1. Il Fondo per le politiche giovanili, istituito al fine di
promuovere il diritto dei giovani alla formazione culturale e
professionale e all'inserimento nella vita sociale, anche attraverso
interventi volti ad agevolare la realizzazione del diritto dei
giovani all'abitazione, nonche' a facilitare l'accesso al credito per
l'acquisto e l'utilizzo di beni e servizi, e' destinato a finanziare
le azioni ed i progetti di rilevante interesse nazionale,
specificamente indicati all'art. 2, nonche' le azioni ed i progetti
destinati al territorio, individuati d'intesa con gli Enti
territoriali, secondo i criteri di riparto indicati negli articoli
seguenti.
Art. 2
Azioni e progetti di rilevante interesse nazionale
1. Per l'anno 2015, alle "Azioni e progetti di rilevante interesse
nazionale" e' destinata una quota del Fondo pari ad euro
2.339.632,68.
2. Le risorse di cui al comma 1 sono destinate ad azioni ricadenti
nelle seguenti aree di intervento prioritarie:
a) compartecipazioni finanziarie, ai sensi della normativa vigente
(art. 2, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri in data 22 novembre 2010), da destinare al rimborso parziale
delle spese sostenute da soggetti pubblici o privati, non aventi
finalita' di lucro, per la realizzazione di progetti culturali e/o
sociali di alta rilevanza;
b) implementazione dell'iniziativa "Campi Giovani", destinata a
ragazzi e ragazze residenti in Italia, di eta' compresa tra i 14 ed i
22 anni, consistente nella partecipazione degli stessi ad attivita',
da realizzarsi in collaborazione con enti e corpi militari (Guardia
costiera; Marina militare; Croce rossa italiana e altri) che
manifesteranno la propria disponibilita' in materia di: difesa
dell'ambiente, aiuto alla popolazione, prevenzione dagli incendi,
apprendimento di nozioni di primo soccorso e gestione delle
emergenze, sicurezza sul lavoro, avvicinamento alla cultura del mare
e alla protezione dell'ambiente marino, educazione alla salute,
servizio verso la comunita' e cooperazione, anche internazionale;
c) iniziative volte alla rimozione degli ostacoli al pieno
esercizio dei diritti dei giovani, anche in condizioni di disagio, e
alla promozione di azioni positive per il rafforzamento del ruolo
attivo dei giovani nella vita sociale, istituzionale, culturale ed
economica;
d) progetti volti alla promozione di attivita' di volontariato dei
giovani nella scuola per fornire loro un'occasione di crescita
personale, di sviluppo della capacita' di lavorare in gruppo e di
assumere responsabilita', promuovendo la cultura della partecipazione
e della solidarieta';
e) iniziative finalizzate a sostenere il talento e la creativita'
dei giovani, attraverso iniziative che consentano di valorizzare le
loro esperienze e competenze anche nel campo dell'innovazione
tecnologica;
f) somme da destinare al cofinanziamento di progetti in materia di
politiche giovanili che prevedono contributi finanziari da parte
dell'UE.
3. Costituiscono, altresi', azioni e progetti di rilevante
interesse nazionale l'attivita' dell'Agenzia Nazionale per i Giovani,
l'organizzazione di eventi, convegni, tavole rotonde, incontri di
studio ed altre iniziative istituzionali di discussione o
approfondimento, da realizzarsi, previa autorizzazione del Ministro
delegato ove ricorrano i presupposti di cui all'art. 6, comma 8, del
decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni
dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, anche in collaborazione con enti
locali, universita', enti pubblici e privati di ricerca,
organizzazioni ed associazioni rappresentative di istanze della
societa' civile ed associazioni di categoria e professionali, nonche'
tutte le altre iniziative finalizzate alla verifica, sul territorio,
dei fabbisogni in materia di politiche giovanili ed alla conseguente
definizione, implementazione e divulgazione di efficaci azioni e
modelli di intervento. Con separato successivo decreto possono,
inoltre, individuarsi ulteriori azioni da realizzare con le risorse
di cui al presente articolo.
4. In considerazione della precipua finalizzazione delle risorse
del Fondo e dell'importanza della comunicazione ai giovani delle
opportunita' loro offerte attraverso canali comunicativi innovativi,
le attivita' informative realizzate mediante piattaforme web, anche
tecnicamente gestite da terzi, ma comunque riconducibili alla
titolarita' del Dipartimento della gioventu' e del servizio civile
nazionale, si intendono non rientranti nell'ambito di applicazione
dell'art. 41 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, in
conformita' a quanto sancito dai punti 1.1, ultimo capoverso, ed 1.3,
ultimo capoverso, della direttiva approvata con dPCM 29 settembre
2009, recante "Indirizzi interpretativi ed applicativi in materia di
destinazione delle spese per l'acquisto di spazi pubblicitari da
parte delle Amministrazioni dello Stato ai sensi dell'articolo 41 del
decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177".
5. Per la realizzazione delle azioni e dei progetti di cui ai
precedenti commi del presente articolo, il Dipartimento della
gioventu' e del servizio civile nazionale puo' stipulare con
l'Agenzia nazionale per i giovani - Agenzia di diritto pubblico
vigilata dal Ministro pro tempore con delega alle politiche
giovanili, di cui all'articolo 5 del decreto-legge 27 dicembre 2006,
n. 297, convertito, con modificazioni, nella legge 23 febbraio 2007,
n. 15, ed all'articolo 8 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n.
300 - specifici accordi ai sensi dell'art. 15 della legge 7 agosto
1990, n. 241, che definiscano analiticamente gli obiettivi da
perseguire e i tempi e le modalita' di attuazione, a tal fine
trasferendo, in tutto o in parte, le risorse finanziarie necessarie
all'attuazione degli interventi concordati. Accordi possono essere
stipulati anche con altre Pubbliche amministrazioni, ivi incluse le
regioni e le province autonome e gli enti locali, aventi specifica
competenza nella materie in cui le azioni ed i progetti, volta per
volta, intervengano.
6. L'individuazione delle azioni di rilevante interesse nazionale e
delle connesse modalita' di utilizzazione delle risorse finanziarie,
come definite dal presente articolo, continuano a trovare
applicazione, anche per gli anni successivi al 2015, fino
all'emanazione del successivo decreto ministeriale recante la
disciplina del Fondo per le politiche giovanili.
7. In considerazione dell'integrale assolvimento, con l'emanazione
del presente decreto e, in particolare, ai sensi degli articoli 2 e
4, degli obblighi assunti dallo Stato con l'Intesa sancita in sede di
Conferenza unificata del 7 maggio 2015, come modificata in data 16
luglio 2015, nei confronti delle regioni e province autonome e degli
enti locali, eventuali incrementi e/o riduzioni delle risorse
iscritte sul capitolo n. 853 del bilancio di previsione della
Presidenza del Consiglio dei ministri, denominato "Fondo per le
politiche giovanili", disposte, nell'esercizio finanziario 2015,
successivamente alla data di emanazione del presente decreto in
virtu' di successive manovre di finanza pubblica, incideranno sulla
quota del "Fondo" destinata alle azioni e progetti di rilevante
interesse nazionale di cui al presente articolo.
Art. 3
Azioni e progetti destinati alle Regioni e alle Province Autonome
1. Per l'annualita' 2015 alle regioni e alle province autonome
sara' attribuita una quota pari ad euro 1.525.847,40 ripartita fra le
regioni e le province autonome secondo i criteri indicati nell'Intesa
e, in particolare, secondo la ripartizione stabilita nell'Allegato 1
alla stessa ("Quota FPG 2015").
2. La quota, di cui al precedente comma 1, e' integrata dalle quote
derivanti dalle risorse afferenti il FPG 2013 e FPG 2014,
complessivamente pari ad euro 2.210.529,53, non erogate alle regioni
che non hanno sottoscritto gli Accordi previsti nelle Intese rep.
114/CU del 17 ottobre 2013 e rep. 80/CU del 10 luglio 2014. Tali
quote sono ripartite fra tutte le regioni e le province autonome
secondo i criteri indicati nell'Intesa e, in particolare,
nell'Allegato 1 che ne costituisce parte integrante ("Residui FPG
2013" e "Residui FPG 2014"). Le suddette quote saranno trasferite
solo ad avvenuta riassegnazione delle stesse, da parte del competente
organo di controllo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a
valere sul Fondo per le politiche giovanili.
3. Ai sensi dell'art. 2, comma 9, dell'Intesa, i finanziamenti alle
regioni e alle province autonome saranno erogati entro sessanta
giorni dalla sottoscrizione degli Accordi di collaborazione di cui al
comma 7, e comunque, a seguito dell'approvazione degli Accordi
stessi, da parte degli organi di controllo.
4. Si applicano, altresi', le disposizioni di cui ai commi 6, 7, 8
e 10 dell'art. 2 dell'Intesa.
5. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 2, comma 109, della legge
23 dicembre 2009, n. 191, ed in applicazione della Circolare n.
128699 del 5 febbraio 2010 del Ministero dell'economia e delle
finanze, le somme riferite alle province autonome sono rese
indisponibili.
Art. 4
Azioni e progetti destinati al territorio
1. A valere sugli stanziamenti previsti per l'esercizio finanziario
2015, quali risultanti dalla legge 23 dicembre 2014 n. 190 (legge di
stabilita' 2015) e dai successivi aggiornamenti e riallocazioni
disposti da successive manovre di finanza pubblica, citati in
premessa, la quota parte del Fondo destinata a cofinanziare
interventi proposti dagli enti locali, in conformita' all'art. 4
dell'Intesa, e' pari ad euro 1.220.677,92.
2. Per la quota 2015, ai fini dell'attuazione e del monitoraggio
dei cofinanziamenti degli interventi proposti dagli enti locali,
trova applicazione l'art. 4, comma 2, dell'Intesa.
3. La quota di cui al comma 1 dell'art. 5 dell'Intesa, come
indicato dal successivo comma 2 dello stesso art. 5, e' integrata
dalle economie, pari a complessivi euro 2.692.463.38, derivanti da
pregressi accordi sottoscritti con gli enti locali e riassegnate,
nell'esercizio finanziario 2015, al Fondo per le politiche giovanili.
4. Per la quota 2014, ai fini dell'attuazione e del monitoraggio
dei cofinanziamenti degli interventi proposti dagli enti locali,
trova applicazione l'art. 5, comma 3, dell'Intesa.
Art. 5
LA PUBBLICAZIONE ORIGINALE DEL PRESENTE DECRETO NON COMPRENDE
L'ARTICOLO 5
Art. 6
Avanzo di gestione dell'esercizio finanziario 2014
1. In considerazione dell'integrale assolvimento, nell'esercizio
finanziario 2014, degli obblighi assunti dallo Stato nei confronti
delle regioni e delle province autonome e degli enti locali, mediante
puntuale assunzione di impegni contabili a favore dei suddetti Enti
nella misura prevista dal decreto ministeriale in data 30 settembre
2014, recante «Riparto delle risorse del Fondo per le politiche
giovanili per l'anno 2014», le risorse finanziarie costituenti avanzo
di esercizio, riportate in aggiunta alle disponibilita' di competenza
del capitolo 853, denominato «Fondo per le politiche giovanili» del
bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri -
E.F. 2015, ammontanti ad euro 2.216.015,63, devono intendersi
integralmente destinate alla realizzazione delle «Azioni e dei
progetti di interesse nazionale», di cui all'art. 2 del presente
decreto.
Art. 7
Economie derivanti da pregresse iniziative di rilevanza nazionale
1. Le economie, pari a complessivi euro 2.054.075,16, derivanti da
varie iniziative di rilevanza nazionale a suo tempo attuate dal
Dipartimento, riassegnate nell'esercizio finanziario 2015, a valere
sulla quota nazionale del pertinente capitolo 853 "Fondo per le
politiche giovanili", saranno integralmente destinate alla
realizzazione delle «Azioni e dei progetti di interesse nazionale»,
di cui all'art. 2 del presente decreto.
Art. 8
Attivita' strumentali
1. Una quota, non superiore al 10% delle risorse di interesse
nazionale di cui all'art. 2 del presente Decreto, puo' essere
destinata alle attivita' strumentali necessarie per l'efficace
realizzazione delle iniziative previste dal presente decreto e, in
particolare, alle attivita' di studio e ricerca ed a quelle di
supporto specialistico e di valutazione tecnica dei progetti, quando
non siano disponibili presso il Dipartimento della gioventu' e del
servizio civile nazionale adeguate professionalita'.
Roma, 31 luglio 2015
Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali
Poletti
Registrato alla Corte dei conti il 9 settembre 2015
Ufficio controllo atti P.C.M. Ministeri giustizia e affari esteri,
reg.ne prev. n. 2286