Sciopero scuola 10 maggio

USB Scuola: Sciopero scuola 10 maggio, una necessità a cui nessuno può sottrarsi

Car* compagn*, car* collegh*, errare è umano, perseverare diabolico.

Con questa breve nota vogliamo ribadire il nostro invito a tutte le organizzazioni sindacali conflittuali e a tutti i lavoratori della scuola a partecipare allo sciopero del pubblico impiego indetto per il 10 maggio.

Le battaglie che vogliamo condurre, soprattutto quella contro il progetto di regionalizzazione, infatti, richiedono un intervento più ampio di quello del solo comparto scuola e soprattutto necessitano di un fronte assolutamente alternativo a Cgil, Cisl e UIL.

USB ha proclamato lo sciopero del 10 maggio molto prima dei confederali e come comparto scuola per due mesi ci siamo tenuti lontani da quei proclami fintamente unitari, che vedevano concertativi e gran parte del sindacalismo di base insieme, consapevoli di quale sarebbe stato il risultato e di come avrebbero portato la categoria a sbattere contro un muro di gomma.

La data del 10 maggio è ad oggi l’unica data con una piattaforma chiara, rivendicativa e conflittuale, sulla quale chiediamo ai lavoratori di scioperare e al sindacalismo di base della scuola di aderire. I sindacati gialli, con la loro usuale strategia, hanno tentato di sabotare la nostra indizione, proclamando un altro sciopero per il 17 maggio, trovando in questa azione la collaborazione di una parte del sindacalismo di base. Sulla base di un’intesa farlocca, che non ha alcun valore, CGIL-CISL-UIL hanno revocato lo sciopero del 17 maggio.

Che fare? Ovviamente rimane solo lo sciopero del 10 maggio per non continuare a perseverare negli errori e finirla di confondere i lavoratori.

Non ci interessano le sterili polemiche, la nostra bussola restano i bisogni dei lavoratori precari che chiedono la stabilizzazione, la necessità di bloccare il progetto di secessione silenziosa alla base dell’autonomia differenziata, l’esigenza di migliaia di lavoratori esiliati di rientrare nei propri luoghi di provenienza e ricomporre i loro nuclei familiari.

Il 10 maggio è una data fondamentale per le lotte che intendiamo condurre. Non esistono ostacoli normativi di alcun tipo, aderire allo sciopero del 10 è solo una scelta politica che si può liberamente decidere di fare o non fare. Noi la nostra scelta l’abbiamo fatta.

È arrivato il momento di riprenderci tutto.

Per uno sciopero unitario del sindacalismo di base

Unicobas: appello all’USB per uno sciopero unitario del sindacalismo di base

Lo scenario che si apre dopo la firma dell’intesa fra Governo e sindacati lascia ormai presumere che, il 17 maggio prossimo, a scioperare saranno Cobas, Unicobas, Anief e CUB. I sindacati firmatari dell’intesa, per ora, hanno sospeso la protesta ma dalle prime avvisaglie pare di capire che la revoca è ormai nell’aria.
Della nuova situazione parliamo con Stefano d’Errico, segretario nazionale Unicobas.

Allora, il 17 maggio scenderanno in piazza solo i sindacati di base, anzi nemmeno tutti, visto che l’Usb mantiene la data del 10 per uno stop dell’intero pubblico impiego

L’Usb aveva criticato lo sciopero del 17 perchè considera non credibile un’azione unitaria con i sindacati del comparto che da anni firmano contratti a perdere per docenti e Ata.
Ma adesso quei sindacati non ci sono più, perchè quasi certamente revocheranno la protesta. A questo punto, l’USB non dovrebbe più avere difficoltà a scioperare con noi il 17.

Potreste però essere voi ad anticipare al 10 in modo da convergere su un unico sciopero dell’intero pubblico impiego

No, non è possibile per un semplice motivo: le regole attuali non consentono di anticipare un’azione di sciopero già proclamata, mentre permettono di posticipare un’azione ai giorni successivi. Quindi, l’USB, se lo vuole, può benissimo spostare il suo sciopero al giorno 17. Ed è esattamente ciò che voglio proporre ufficialmente alla loro segreteria nazionale: scioperiamo tutti insieme, noi sindacati di base, per tentare di mettere alle strette un Governo che, con l’assenso più o meno tacito, dei sindacati del comparto non si fa scrupolo di sottrarre ancora risorse alla scuola e di avviare il percorso della regionalizzazione con cui verrebbe portata a compimento la distruzione del sistema scolastico nazionale.

L’intesa prevede un impegno importante sul rinnovo del contratto. Il presidente Conte, anzi, ha promesso risorse specifiche per la scuola. I sindacati confederali del pubblico impiego sono già insorti e dicono che gli altri dipendenti statali non sono di serie B. Cosa ne pensate?

Parole, sono solo parole: il nodo di tutta la questione è un altro. Come ben sanno sia i Ministri del Governo sia i sindacati che hanno firmato l’intesa, nel quadro normativo attuale, né la scuola né il restante pubblico impiego possono pensare di ottenere aumenti significativi. Il decreto legislativo 29/93 stabilisce inequivocabilmente che i contratti pubblici non possono andare al di là del tasso di inflazione programmata, quindi per  parlare di risorse specifiche per la scuola bisogna fare una cosa sola: far uscire i dipendenti della scuola dal pubblico impiego trattandoli esattamente come i magistrati e come i docenti universitari che fanno parte del personale statale non contrattualizzato e quindi non sottoposto ai vincoli del decreto 29.
Solo questa potrebbe consentire davvero il riconoscimento di aumenti che consentano ai docenti di avvicinarsi agli stipendi dei loro colleghi europei.

Tutto il resto sono solo chiacchiere.

Adozioni, in Italia oltre 420 bambini con bisogni speciali

Redattore Sociale del 26.04.2019

Adozioni, in Italia oltre 420 bambini con bisogni speciali: le storie di chi li accoglie

Per loro è difficile trovare una mamma e un papà, anche se in questi casi è consentita l’adozione anche da parte di coppie non sposate o single. Se ne parla nel numero di aprile di“SuperAbile Inail”, il mensile sui temi della disabilità pubblicato dall’istituto. 

ROMA. Un’inchiesta sulle adozioni dei bambini disabili, un’intervista a Luca Trapanese – single, cattolico, gay, oggi papà di una piccola con la sindrome di Down che ha adottato dopo l’abbandono da parte della madre –, un servizio sulla cooperativa sociale Spazio Vita e le sue attività all’interno dell’Unità spinale dell’ospedale Niguarda di Milano, un reportage fotografico di Sebastiano Bellomo sulla storia di Federica, dieci anni, affetta da Smard1. E poi ancora: lo sport, il tempo libero e tanta cultura. È uscito il numero di aprile di“SuperAbile Inail”, la rivista sui temi della disabilità pubblicata dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e consultabile anche online.

Oggi, in Italia, sono circa 424 i bambini con bisogni speciali senza famiglia che risultano adottabili. Ma per loro è difficile trovare una mamma e un papà, anche se esiste una sorta di “corsia preferenziale” (grazie all’articolo 44 della legge 184 del 1983) per i casi particolari, tra cui quelli di minori con disabilità certificata, per i quali è consentita l’adozione anche da parte di coppie non sposate o single. Nonostante questo, le domande di adozione di bambini disabili pervenute ai Tribunali per i minorenni italiani nel 2016 (l’ultimo anno per il quale ci sono dati disponibili), sono state solamente sette. E altrettante sono state le sentenze di adozione. Eppure c’è chi è pronto ad accoglierli nella propria vita come Andrea e Veronica, genitori di Tong, oppure come le “MammeMatte” dell’associazione M’aMa. La parola ai protagonisti.

“Alba non è stata una seconda scelta. Se avessi potuto accedere al Registro delle adozioni, avrei comunque fatto domanda per un bambino disabile”. Luca Trapanese, il 42enne single che nell’estate del 2017 ha preso in affido e poi adottato una neonata con sindrome di Down non riconosciuta dalla madre alla nascita e rifiutata da 30 famiglie, non ha dubbi. Invece «ci sono tante persone che, pur non avendo una relazione, possono essere ottimi genitori». Trapanese ha una lunga esperienza con la disabilità: nel 2007 ha fondato a Napoli l’associazione A ruota libera onlus per dare alle persone disabili la possibilità di socializzare, coltivare talenti, integrarsi, oltre a una comunità per ragazzi orfani e disabili, una scuola di recupero di antichi mestieri per giovani disagiati e una casa-famiglia per bambini con gravi patologie. 

Ma sul numero di aprile di“SuperAbile Inail” trovano posto anche l’esperienza emiliano romagnola del coach familiare, una nuova figura in supporto delle persone disabili, il golf per tutti, una mappatura dei sentieri naturalistici in Braille e dei giardini sensoriali sparsi per il mondo. Spazio inoltre all’ultimo graphic novel di Marco Galli, “La notte del corvo”, illustratore ritornato al disegno dopo mesi di paralisi, alle recensioni di libri, al film “Dafne” di Federico Bondi (con protagonista una donna con sindrome di Down) e all’arte irregolare. Senza dimenticare, infine, le nuove rubriche su app, hi-tech e mondo social, oltre all’ironia irriverente delle strisce di “Fabiola con l’acca”. (mt)

SOSPENSIONE sciopero 17 maggio 2019 e astensione dal 26 aprile al 16 maggio 2019

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Ufficio di Gabinetto

Ai  Titolari Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Alla Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali
ROMA

Nota 26 aprile 2019, AOOUFGAB 12841

Oggetto: Comparto Istruzione e Ricerca.  SOSPENSIONE  azioni di  sciopero intera giornata 17 maggio 2019 e astensione di tutte le attività non obbligatorie previste dal CCNL   dal 26 aprile al 16 maggio 2019 proclamato dalle oo.ss. sindacali  Flc Cgil, Cisl Fsur, Fed. Uil Scuola Rua, Snals/Confsal e Fed. Gilda Unams

Si informano codesti Uffici che le organizzazioni sindacali  Flc Cgil, Cisl Fsur, Fed. Uil Scuola Rua, Snals/Confsal e Fed. Gilda Unams  hanno  comunicato  “la sospensione delle azioni di  sciopero già proclamate per il personale del comparto Istruzione e Ricerca (astensione dal lavoro per l’intera giornata del 17 maggio 2019, astensione – per il personale del settore scuola – dalle attività non obbligatorie nel periodo 26 aprile – 16 maggio 2019)”.

Resta confermato lo sciopero con astensione di tutte le attività non obbligatorie previste dal CCNL proclamato dall’organizzazione sindacale Unicobas Scuola e Università per il periodo dal 20 aprile al 16 maggio 2019.

Nel confidare nel consueto tempestivo adempimento di tutti i soggetti ai vari livelli coinvolti , si ringrazia per la collaborazione

IL DIRIGENTE
Rocco Pinneri

Aggiornamento GAE

Decreto Ministeriale 24 aprile 2019, AOOUFGAB 374
Aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento e della prima fascia delle graduatorie di circolo e di istituto del personale docente ed educativo con validità per gli anni scolastici 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022


Il Decreto Ministeriale 24 aprile 2019, AOOUFGAB 374 prevede che il personale docente ed educativo, inserito a pieno titolo o con riserva, nelle fasce I, II, III e aggiuntiva delle graduatorie ad esaurimento costituite in ogni provincia, possa chiedere:

  • la permanenza e/o l’aggiornamento del punteggio con cui è inserito in graduatoria;
  • il reinserimento in graduatoria, con il recupero del punteggio maturato all’atto della cancellazione per non aver presentato domanda di permanenza e/o aggiornamento nei bienni/trienni precedenti;
  • la conferma dell’iscrizione con riserva o lo scioglimento della stessa;
  • il trasferimento da una provincia ad un’altra nella quale verrà collocato, per ciascuna delle graduatorie di inclusione, anche con riserva, nella corrispondente fascia di appartenenza con il punteggio spettante, eventualmente aggiornato a seguito di contestuale richiesta.

La domanda dovrà essere inviata – esclusivamente – con modalità telematica tramite Istanze online dal 26 aprile 2019 al 16 maggio 2019.

Le operazioni annuali di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento osservano gli stessi termini.

Successivamente per la costituzione delle graduatorie di istituto di prima fascia sarà possibile effettuare la scelta delle sedi tramite POLIS nel periodo compreso tra il 15 luglio ed il 29 luglio 2019.