Assegno unico universale figli disabili

Assegno unico universale figli disabili: aggiornate le tabelle importi e soglie ISEE
Disabili.com del 13/02/2024 

L’INPS ha pubblicato gli importi dell’ Assegno unico universale per i figli a carico per il 2024, adeguati alle variazioni dell’indice del costo della vita, e le relative soglie di reddito ISEE

Con la variazione dell’indice del costo della vita, sono stati rideterminati gli importi dell’Assegno unico e universale per i figli a carico (AUU) spettanti per l’annualità 2024. A prevederlo è l’articolo 4, comma 11, del decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230, secondo il quale sia l’AUU che le relative soglie ISEE sono adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita.

LA VARIAZIONE ISTAT
La variazione dell’indice dei prezzi, ha comunicato l’ISTAT il 16 gennaio scorso, è pari al +5,4%: in conseguenza di ciò, l’INPS ha comunicato Con il messaggio 8 febbraio 2024, n. 572 i nuovi importi dell’AUU e le relative soglie dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) aggiornate.

DIFFERENZE DI GENNAIO E FEBBRAIO
In considerazione della data in cui è stato pubblicato il comunicato ISTAT di cui sopra, il pagamento dell’AUU per il mese di gennaio 2024 è stato effettuato sulla base dei valori del 2023.

Poiché la comunicazione della variazione è stata fatta il 16 gennaio scorso, il pagamento del mese di gennaio è stato fatto ancora con gli importi 2023, mentre da febbraio2024 verranno applicati i nuovi importi appena comunicati. Inoltre, la rivalutazione dell’importo dell’AUU già pagato nel mese di gennaio 2024, utilizzando i valori dell’anno 2023, sarà conguagliata con la mensilità di febbraio 2024.

I NUOVI IMPORTI
I nuovi importi dell’assegno unico e universale, con le relative soglie ISEE, sono contenuti nell’allegato 1 del messaggio INPS.

ASSEGNO UNICO FIGLI DISABILI
Ricordiamo che dal 1° gennaio 2023:
–  ai nuclei con figli disabili senza limiti di età è corrisposto l’Assegno unico e universale con importi fino a un massimo di 189,20 euro per ISEE inferiore o uguale a 16.215 euro;
–   le maggiorazioni in funzione del grado di disabilità per i figli maggiorenni fino al compimento dei 21 anni di età sono stabilmente equiparate a quelle dei figli disabili minorenni.
Inoltre, l’incremento della maggiorazione transitoria di 120 euro per i nuclei in cui è presente un figlio a carico con disabilità (di cui all’articolo 5, comma 1, del decreto legislativo n. 230/2021), è confermato per l’anno 2024.
In merito all’ultimo punto, tale incremento si applica senza subire decurtazioni alle maggiorazioni transitorie di cui all’articolo 5, comma 1[8], del decreto legislativo n. 230/2021, per le quali è, invece, prevista la graduale riduzione nel seguente modo:
a) per l’intero, nell’anno 2022, a decorrere dal 1° marzo 2022; 
b) per un importo pari a 2/3 nell’anno 2023;
c) per un importo pari a 1/3 nell’anno 2024 e per i mesi di gennaio e febbraio nell’anno 2025.

SIMULATORE DI CALCOLO
Ricordiamo che l’INPS mette a disposizione un simulatore di calcolo dell’assegno unico che si può utilizzare per comprendere l’importo effettivo percepibile, sulla base delle specifiche delle singole condizioni familiari, reddituali e patrimoniali.

Per approfondire
messaggio 8 febbraio 2024, n. 572
https://www.inps.it/it/it/inps-comunica/atti/circolari-messaggi-e-normativa/dettaglio.circolari-e-messaggi.2024.02.messaggio-numero-572-del-08-02-2024_14470.html

Circolare numero 41 del 07-04-2023 https://www.inps.it/it/it/inps-comunica/atti/circolari-messaggi-e-normativa/dettaglio.circolari-e-messaggi.2023.04.circolare-numero-41-del-07-04-2023_14128.html

Epilessia: insegnanti in campo, 6mila formati con «La scuola non ha paura delle crisi»

da Il Sole 24 Ore

Progetto promosso dall’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, in collaborazione con la Lice, che prevede esercitazioni pratiche e video-tutorial
di Redazione Scuola

L’Italia si tinge di viola, il colore della lotta all’epilessia, in occasione della Giornata Internazionale del 12 febbraio dedicata alla malattia ed in campo scendono anche gli insegnanti, con un progetto di formazione ad hoc promosso dall’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. L’obiettivo è quello di diffondere conoscenza e consapevolezza su una patologia neurologica cronica e scardinare i tabù che gravano sulla percezione di chi ne soffre attraverso iniziative, dibattiti e installazioni.

Ne soffrono 600mila in Italia

«Si stima che solo in Italia ci siano circa 600 mila persone che ne soffrano – ha dichiarato oggi la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli -. In questa occasione promuoviamo soprattutto la ricerca, la diagnosi precoce e il supporto adeguato alle cure. È fondamentale aumentare la consapevolezza e la comprensione di questa malattia, talvolta invisibile, e garantire ad ogni persona di poter essere curata e supportata nel rispetto della sua dignità».

I dati

Secondo i dati diffusi dalla Lega italiana contro l’epilessia (Lice), la malattia interessa circa 1 persona su 100 e può esordire a tutte le età, con due maggiori picchi di incidenza, uno nei primi anni di vita e l’altro – sempre più elevato – nell’età più avanzata. Attualmente si calcola infatti che in Italia ogni anno si verifichino 180 nuovi casi di epilessia dopo i 75 anni, 86 nel primo anno di vita, e 20-30 nell’età giovanile. Un lungo percorso, quello contro la malattia, che vede coinvolti pazienti, associazioni e medici.

Il progetto

È nato proprio per aiutare i più giovani, il progetto “La scuola non ha paura delle crisi” promosso dall’Ospedale Bambino Gesù, in collaborazione con la Lice che, attivo fin dal 2016, ha complessivamente coinvolto 6mila insegnanti delle scuole di Roma e provincia formati a gestire le crisi epilettiche, attraverso esercitazioni pratiche e video-tutorial. «Fin dalle prime edizioni – sottolinea Nicola Specchio, responsabile di Neurologia dell’Epilessia del Bambino Gesù – l’iniziativa ha ottenuto risultati al di sopra delle aspettative, contribuendo a creare un ambiente sicuro e inclusivo per i bambini e i ragazzi con questa patologia».

Due campagne

Tra le iniziative per diffondere una corretta conoscenza della patologia anche due campagne Lice e Fondazione Lice: “Epilessia al cinema: racconti di storie reali. Incontri con le scuole” e “Metti in panchina l’Epilessia”. La prima, prevista in dieci città in collaborazione con Anec, Associazione nazionale esercenti cinema, è dedicata agli studenti di istituti secondari che parteciperanno a matinée al cinema. La seconda vedrà l’installazione di panchine viola nelle principali città (giardini rionali, parchi, viali e ospedali), con la collaborazione della Fondazione Big Bench Community Project del designer Christopher Edward Bangle. Anche quest’anno, poi, si rinnova la tradizionale illuminazione dei monumenti italiani: nella serata del 12 febbraio, infatti, i monumenti delle principali città italiane, a partire dal Colosseo, si coloreranno di viola.

Disegni di legge

L’Associazione italiana contro l’epilessia (Aice), inoltre, ricorda che è stato avviato al Senato l’esame dei Disegni di legge (numeri 122, 269, 410 e 898) sull’epilessia, ma l’Italia è «in grave ritardo». E’ necessaria una legge, conclude l’associazione, che «a fronte dei limiti generati dalla certificazione di crisi epilettica o di una delle tante forme di epilessia, dia la possibilità, come per le altre disabilità, di avere pari diritto a assistenza scolastica, accesso al lavoro e supporto alla mobilità». Anche alla Camera sono state presentate Proposte di legge sull’epilessia (numeri 763 e 1634).


Concorso ordinario DSGA. Bando nel secondo semestre del 2024

da La Tecnica della Scuola

Di Salvatore Pappalardo

Il bando del concorso ordinario per il reclutamento dei DSGA, che doveva essere emanato nel 2022, è stato rinviato da un anno all’altro fino a quest’anno 2024 nel quale è pensabile la sua pubblicazione entro la seconda metà dell’anno in considerazione di quanto disposto nell’art. 59 del contratto CCNL 2019/2021 che prevede il passaggio dall’Area degli Assistenti a quella dei Funzionari e delle Elevate Qualificazioni (ex DSGA.)

Passaggio da un’area a un’altra

Il comma 7 dell’art. 59, infatti, ha disposto che per gli assistenti amministrativi costituisce prerequisito di partecipazione, nel passaggio dall’Area degli Assistenti all’Area dei Funzionari e delle Elevate Qualificazioni, l’aver svolto a tempo pieno le funzioni di DSGA per almeno tre anni interi.

Tempi tecnici

In considerazione dei tempi tecnici previsti dal CCNL e dalla contrattazione prevista al fine di individuare i criteri per il passaggio da un’area a un’altra, è possibile pensare che il concorso ordinario per DSGA sia bandito nella seconda metà del 2024.

Concorso ordinario DSGA

Il regolamento concorsuale pubblicato nella gazzetta ufficiale del 3 ottobre 2022 dispone che i candidati possono presentare, a pena di esclusione, la domanda per una sola regione.

Requisiti

Per partecipare al concorso necessario essere cittadini italiani o di uno degli Stati membri dell’Unione europeo, in possesso di uno dei seguenti titoli:
• laurea in giurisprudenza;
• laurea in scienze politiche, sociali o amministrative;
• laurea in economia e commercio;
• Diplomi di laurea specialistica (LS) 22, 64, 71, 84, 90 e 91;
• Lauree magistrali (LM) corrispondenti a quelle specialistiche ai sensi della tabella allegata al D.I. 9 luglio 2009.

Prove previste

La procedura concorsuale prevede, per i candidati che hanno presentato regolare domanda una prova scritta, una prova orale e una successiva graduatoria formata dalla somma dei punteggi conseguiti nelle due prove e nella valutazione dei titoli.

Prova scritta

La prova scritta, della durata complessiva di 120 minuti, su computer-based e unica per tutto il territorio nazionale, consiste nella risoluzione di 60 quesiti con quattro opzioni di risposta, di cui una sola corretta. È attribuito un punteggio pari a 1 punto, per ogni risposta esatta, e 0 punti per ogni risposta non data o errata. Accedono alla prova orale i candidati che abbiano conseguito un punteggio di almeno 42/60.

Prova orale

La prova orale, cui accedono solo i candidati che superano la prova scritta, ha la durata massima di 50 minuti e consiste in un colloquio sulle materie d’esame, sulla capacità di risolvere due casi riguardanti la funzione di DSGA, sulla conoscenza degli strumenti informatici e delle TIC e sulla conoscenza della lingua inglese attraverso la lettura e la traduzione di un testo scelto dalla Commissione. Alla prova orale è attribuito un punteggio massimo di 60 punti. La prova è superata dai candidati che conseguono un punteggio non inferiore a 42 punti.


Alunni con autismo: più che raddoppiati in pochi anni

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Partendo dai dati contenuti nel rapporto Istat denominato “L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità anno 2022-2023” (pubblicato lo scorso 2 febbraio), proponiamo uno specifico approfondimento sugli alunni e le alunne con autismo.

In particolare, nella Tavola 13 allegata all’ultimo rapporto dell’Istat preso in esame, sono riportati i dati sui diversi tipi di disabilità registrati, in base all’ICD 10 CM (Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il numero delle disabilità è maggiore di quello degli alunni, poiché su di un solo alunno si possono concentrare molti tipi di disabilità.

La disabilità autistica nell’ICD 10 CM viene chiamata “Disturbo evolutivo globale dello sviluppo psicologico”. L’Istat utilizza il contenuto di questa lunga denominazione scrivendo soltanto “sviluppo” aggiungendo questa nota: «Il disturbo generalizzato dello sviluppo è caratterizzato da una compromissione grave e generalizzata in diverse aree dello sviluppo: capacità di interazione sociale reciproca, capacità di comunicazione, o presenza di comportamenti, interessi e attività stereotipate. Della categoria fanno parte: disturbo autistico; disturbo di Rett; disturbo disintegrativo della fanciullezza; disturbo di Asperger; disturbo generalizzato dello sviluppo non altrimenti specificato (compreso l’autismo atipico)». Si può considerare che “sviluppo” si avvicini alla definizione dei “Disturbi dello spettro autistico” di cui al DSM 5 americano (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali).

Dunque, stando alla Tavola 13 del rapporto dell’Istat, la disabilità autistica riguarda 107mila alunni, 32% del totale degli alunni considerati nel rapporto, ed è quella che ha avuto la maggiore crescita rispetto al valore di 43mila dell’anno 2017-2018.

Per gli esperti sarebbe necessario conoscere quanti dei circa 5mila casi presenti nel campione presentano la sindrome di Asperger, per poter stimare nella serie storica quanta parte di tale aumento è dovuto alle diagnosi più accurate e quindi via via più numerose di questa sindrome, un tempo non lontano ben poco conosciuta dai neuropsichiatri infantili.

Il Report è ricco di considerazioni sulla qualità degli insegnanti di sostegno, la cui quantità è cresciuta più del numero di tutti i 338mila alunni e, se fossero qualificati, basterebbe per offrire tutte le ore necessarie persino per l’intervento precoce intensivo di 25 ore settimanali in rapporto 1:1 di cui alla Linea guida 21 sui bambini e adolescenti con autismo del 2011. Il rapporto infatti calcola: «Il numero medio di ore settimanali di sostegno fruite da ciascun alunno ammonta a 15,3: il confronto tra gli ordini scolastici mette in evidenza una maggiore dotazione nella scuola dell’infanzia (20,2 ore), seguita dalla primaria (16,7) e dalla secondaria di secondo grado (13,4)», e ancora sugli AEC (assistenti all’autonomia e alla comunicazione): «Gli alunni dispongono mediamente di 9,4 ore settimanali con un assistente all’autonomia e alla comunicazione».

di Carlo Hanau (Presidente di A.P.R.I. Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down, l’autismo e il danno cerebrale)

Quota 100, Quota 102 e pensioni anticipate: indicazioni INPS su incumulabilità con redditi da lavoro

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

La normativa attualmente vigente stabilisce alcuni casi di incumulabilità tra le pensioni e i redditi da lavoro.

Con un comunicato l’INPS spiega quali sono questi casi.

Nello specifico, per le pensioni Quota 100Quota 102 e per le pensioni anticipate flessibili è prevista, a partire dal primo giorno dalla decorrenza della pensione e fino a quando non si maturano i requisiti per la pensione di vecchiaia, la non cumulabilità con i redditi provenienti da lavoro dipendente e autonomo.

L’INPS, tra l’altro, provvede ad informare i propri utenti sul regime di incumulabilità della pensione con i redditi da lavoro, al momento in cui comunica il provvedimento di liquidazione della pensione.

Infatti, i pensionati con Quota 100, Quota 102 o pensione anticipata flessibile, prima del compimento dell’età prevista per il pensionamento di vecchiaia, sono tenuti a dichiarare all’INPS eventuali redditi da lavoro, sia dipendente che autonomo, che potrebbero influire sull’incumulabilità della pensione.

La normativa stabilisce un’eccezione per i redditi da lavoro autonomo occasionale, purché non superino i 5mila euro di compensi lordi annui.

L’INPS, attraverso la circolare INPS 29 gennaio 2019, n. 11 e la circolare INPS 9 agosto 2019, n. 117 ha chiarito, inoltre, che ai fini del calcolo del limite dei 5mila euro lordi, si considerano tutti i redditi annuali derivanti da lavoro autonomo occasionale, anche quelli riconducibili all’attività svolta nei mesi dell’anno precedente la decorrenza della pensione e/o successivi al compimento dell’età richiesta per la pensione di vecchiaia.

In caso di mancato rispetto del regime di non cumulabilità, l’INPS è tenuta a sospendere la pensione e a recuperare le mensilità pagate indebitamente.

Iscrizioni, scendono i licei, salgono istituti tecnici e professionali. Filiera 4+2, Valditara: ‘Interesse significativo delle famiglie’

da Tuttoscuola

I Licei, seppure in discesa, continuano a essere preferiti da oltre la metà delle studentesse e degli studenti che devono effettuare la scelta della Secondaria di II grado, con il 55,63% di domande sul totale delle iscrizioni. Gli istituti Tecnici e i Professionali mostrano un trend in crescita: i primi rilevano il 31,66% (contro il 30,9% dello scorso anno) e i secondi il 12,72% (contro il 12,1 % dello scorso anno) delle iscrizioni. Questi i dati con cui si sono chiuse il 10 febbraio le iscrizioni on line all’anno scolastico 2024/2025 sulla piattaforma unica.istruzione.gov.it.

Due le novità: l’avvio della sperimentazione della filiera tecnico professionale “4+2”, con 1.669 iscrizioni, e i nuovi licei del “Made in Italy” con 375 iscrizioni.

Il confronto, sempre in termini percentuali, con quelli dello scorso pubblicati dal MIM, evidenzia un calo complessivo di iscritti ai licei e un aumento per i tecnici e i professionali, invertendo una tendenza che sembrava consolidata. Per le iscrizioni del 2023-24 i licei avevano registrato il 57,10% di iscritti, mentre per il 2024-25 la percentuale è scesa al 55,63%, con una flessione di 1,5 punto in percentuale.

Il liceo classico scende da 5,80% a 5,34%.
Lo scientifico scende dal 14,10% al 13,74%; lo scientifico – Opzione scienze applicate scende dal 10,00% al 9,75%, mentre lo Scientifico – sezione ad indirizzo sportivo sale dal 2,00% al 2,10%.
Il nuovo Made in Italy non decolla e si ferma allo 0,08%. La flessione è presente in quasi tutte le regioni.

Le iscrizioni agli istituti tecnici salgono dal 30,9% complessivo dell’anno scorso al 31,7% del 24-25, con un incremento medio di quasi un punto percentuale. Salgono dal 12,1% a 12,7% le iscrizioni agli istituti professionali.

Dichiara il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara: “La filiera del 4+2 ha registrato un interesse significativo da parte delle famiglie, è un risultato importante e non scontato. Gli studenti da settembre potranno contare su un percorso e dei programmi fortemente innovativi e una maggiore sinergia con il mondo produttivo. Il Made in Italy è la nuova offerta formativa messa in campo dai licei che avevano già attivo l’indirizzo Economico-sociale, pensata per una formazione tesa a valorizzare le eccellenze italiane riconosciute a livello internazionale. Una opzione che dal prossimo anno potrà rafforzarsi nell’alveo dei licei più tradizionali. E’ importante”, prosegue Valditara, “aver ampliato l’offerta formativa a disposizione degli studenti italiani venendo incontro alle esigenze e alle nuove sfide del mondo del lavoro, è la strada giusta per una scuola di successo per i nostri ragazzi”.

Le famiglie hanno mostrato un notevole apprezzamento per la nuova piattaforma Unica, per semplicità e velocità delle procedure anche da dispositivo mobile: il 92% circa degli utenti ha affermato di ritenere efficiente il funzionamento servizio offerto, mentre il 93% degli stessi ha gradito la semplicità di utilizzo del servizio.

Forza Italia esprime grande soddisfazione nel valutare i primi dati delle iscrizioni degli studenti italiani alle filiere sperimentali tecnologico-professionali 4+2 – commenta Valentina Aprea, responsabile del Dipartimento Istruzione di Forza Italia -. Il MIM rende noto, infatti, che sono 1669 gli studenti che all’atto dell’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado hanno scelto il percorso sperimentale 4+2, che introduce nel nostro ordinamento una filiera quadriennale di studi tecnologici legati al percorso biennale degli ITS Academy di alta specializzazione tecnologica e professionale. Concordiamo con il ministro Valditara che si tratta sicuramente di un buon risultato, perché sia il disegno di legge istitutivo delle filiere che la sperimentazione che lo ha anticipato sono stati comunicati alle famiglie a ridosso della scadenza dei termini per le iscrizioni al prossimo anno scolastico. Un grande lavoro è stato dunque compiuto dal Ministero e dalle Regioni che hanno predisposto i piani di attivazione della sperimentazione, ma soprattutto dalle scuole superiori e dai centri di istruzione e formazione professionale regionali che hanno prontamente e consapevolmente raccolto la sfida di una revisione ordinamentale e di sistema delle filiere professionalizzanti. Continueremo a sostenere e a monitorare questi percorsi che risultano coerenti con le riforme da sempre favorite e promosse da Forza Italia, che affermano la pari dignità di tutti i percorsi secondari e l’importanza del conseguimento di qualifiche professionali nell’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e garantiscono livelli di specializzazione terziaria non accademici. Ora tocca ai soggetti di questi percorsi sperimentali e alle imprese lavorare per creare nei Campus territoriali una nuova generazione di tecnici e tecnologi che abbiano le competenze per modernizzare in tempi rapidi i settori della vita pubblica e privata così come ci siamo impegnati a fare con gli obiettivi e i finanziamenti del Pnrr”.

Nota 13 febbraio 2024, AOODGSIP 515

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico
Ufficio V Politiche sportive scolastiche

Agli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti delle Istituzioni scolastiche sedi di scuola primaria
Ai Dirigenti delle Istituzioni scolastiche sedi di scuola secondaria di primo grado
Ai Dirigenti delle Istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado statali e paritarie
Al Dipartimento istruzione – Provincia Autonoma di Trento
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Scuola in lingua italiana di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca – Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Località Ladine – Bolzano
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Autonoma Valle d’Aosta
e, p. c. Al Dipartimento per lo Sport – Presidenza del Consiglio dei ministri
Ai coordinatori di educazione Fisica e sportiva

Oggetto: Iniziativa didattica “Sky Up The Edit” – I valori dello Sport, per la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado anno scolastico 2023/2024.