Incontro con i rappresentanti regionali delle CPS

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha incontrato il 28 febbraio, presso il Salone dei Ministri del Mim, i rappresentanti regionali delle Consulte provinciali studentesche (CPS) che fanno parte del nuovo Ufficio di Coordinamento Nazionale (UCN). Nella giornata di ieri, infatti, i referenti territoriali riuniti hanno eletto le quattro principali cariche che compongono l’Ufficio Amministrativo delle Consulte: il portavoce nazionale Luca Santo (Lazio), il vice portavoce Matteo Bonetti Picher (Provincia autonoma di Trento), il Segretario Giovanni De Martino (Campania) e il Consigliere Riccardo Dallacasagrande (Emilia-Romagna).

“All’interno di ogni scuola – ha dichiarato il Ministro Valditara – la partecipazione studentesca trova piena espressione nella Consulta Provinciale degli Studenti. Questo impegno – attuato mediante un’elezione democratica – rappresenta un momento altamente formativo per i giovani. La scuola costituzionale mette lo studente al centro del processo educativo: sin dal primo giorno del mio insediamento ho sempre sottolineato questo principio. Intendo dunque valorizzare il ruolo delle Consulte studentesche, autentica palestra di democrazia.

Auguro agli studenti neo eletti buon lavoro, garantendo loro che da parte mia e del Ministero dell’Istruzione e del Merito ascolto e supporto non verranno mai meno, all’insegna di un confronto costruttivo”.

Da uno sguardo: film di studentesse e studenti contro la violenza sulle donne

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero della Cultura bandiscono per l’anno scolastico 2023/2024 il concorso nazionale “Da uno sguardo: film di studentesse e studenti contro la violenza sulle donne”, destinato alle studentesse e agli studenti delle Scuole secondarie statali e paritarie di I e II grado.
“La violenza contro le donne è un delitto che viola diritti umani fondamentali e che si basa sulla negazione della dignità della persona. La scuola è in prima linea nella battaglia contro ogni violenza. Con questa iniziativa chiamiamo a raccolta le nostre ragazze e i nostri ragazzi, con la loro creatività, le loro energie, la loro grande consapevolezza, assistiti dai loro insegnanti, per sostenere questo principio cardine della nostra civiltà: la difesa dei diritti di ognuno”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

L’iniziativa è collegata al Protocollo d’intesa per realizzare iniziative rivolte alle scuole per il contrasto alla violenza sulle donne sottoscritto nel novembre scorso dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, dal Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella e dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Il concorso propone ai ragazzi di realizzare un elaborato audiovisivo di non oltre dieci minuti di durata (per esempio un cortometraggio, un cortometraggio d’animazione o un video per una campagna di sensibilizzazione) che riassuma le loro riflessioni e lo studio condotto a scuola sul tema della lotta contro la violenza sulle donne. Tutte le attività progettuali e di studio propedeutiche e i prodotti audiovisivi finali dovranno promuovere l’educazione al rispetto, il superamento di stereotipi di genere, porre l’accento sul valore della prevenzione della violenza, su quelle dinamiche relazionali espressione di una cultura non improntata al rispetto e su come riconoscere i primi segnali di una possibile violenza.

I cinque lavori migliori (due per la Secondaria di I grado e tre per la Secondaria di II grado) verranno premiati alla Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il prossimo 4 settembre.

Le candidature delle scuole possono essere inviate dalle ore 12.00 del 27 febbraio 2024 alle ore 12.00 del 3 maggio 2024 all’indirizzo e-mail elaborati.studenti@istruzione.it

Dichiarazione comune di intenti italo-tedesca

È stato oggi finalizzato, con le firme del Ministro federale dell’Istruzione e della Ricerca, Bettina Stark-Watzinger, e del Ministro federale del Lavoro e degli Affari sociali, Hubertus Heil, per parte tedesca, e del Ministro dell’Istruzione e del Merito Italiano, Giuseppe Valditara, e del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano, Marina Elvira Calderone, per parte italiana, il rinnovo della Dichiarazione comune di intenti concernente la cooperazione tra i due Paesi nei campi dell’Istruzione e formazione professionale, dei servizi pubblici per il lavoro e delle politiche attive del mercato del lavoro.

La sottoscrizione della Dichiarazione di intenti costituisce un primo fondamentale seguito operativo del Piano d’Azione Italo-tedesco sottoscritto lo scorso 22 novembre dai due Capi di Governo. Nell’attuale contesto segnato da sfide di carattere trasversale che caratterizzano e accomunano i rispettivi mercati del lavoro, quali la diminuzione della popolazione in età lavorativa e la crescente mancanza di manodopera qualificata per sostenere le transizioni digitale e verde, Italia e Germania si impegnano a continuare e rafforzare la collaborazione nell’ambito dell’istruzione e formazione professionale. In particolare, i due Paesi promuoveranno lo scambio di esperienze e buone pratiche in percorsi di formazione duale, inclusione giovanile, “empowerment” femminile, mobilità lavorativa e servizi per l’impiego, definendo specifici ambiti di collaborazione che qualificano il rapporto tra i rispettivi Ministeri dell’Istruzione e del Lavoro e delle Politiche Sociali in modo proattivo.

L’obiettivo di rafforzare gli scambi e la collaborazione sui centri pubblici per l’impiego e sui temi dell’inclusione sociale e del mercato del lavoro, sull’istruzione e formazione professionale, con un focus anche sul sistema duale, costituisce inoltre un importante contributo dell’Italia e della Germania alle iniziative promosse nell’ambito della comune partecipazione all’Unione Europea, per dare concreta attuazione all’Anno Europeo delle Competenze.

Rinnovo contratto dirigenti scolastici, verso intesa tra Aran e sindacati. Naddeo: “Si può chiudere il 13 marzo, intesa su temi cruciali”

da OrizzonteScuola

Di redazione

Si è tenuta oggi una riunione decisiva all’Aran con i sindacati per il rinnovo del Contratto 2019-2021 per la dirigenza del settore istruzione e ricerca. L’incontro ha coinvolto le scuole, università, enti di ricerca e l’Alta formazione artistica, musicale (Afam).

Antonio Naddeo, presidente Aran, si è dichiarato ottimista sulla possibilità di firmare il contratto nella prossima riunione del 13 marzo: “Sono ottimista – dichiara al termine dell’incontro di oggi – che nella prossima riunione, prevista per il 13 marzo, si possano creare le condizioni ideali per la firma del contratto. La riunione di oggi è stata decisiva per il confronto su temi fondamentali quali mobilità, formazione e relazioni sindacali e sono stati approfonditi aspetti rilevanti come la retribuzione di risultato e le modalità di valutazione”. 

La giornata odierna ha visto un confronto serrato su temi chiave come mobilità, formazione e relazioni sindacali. Inoltre, sono stati approfonditi aspetti salienti come la retribuzione di risultato e le modalità di valutazione. Nei precedenti report si è già dato conto dello stato del confronto sugli aspetti retributivi e delle novità più importanti contenute nella bozza, dallo smart working sino alla possibilità di attività di affiancamento, dalla diversa regolazione delle assenze per gravi patologie richiedenti terapie salvavita, sino alla previsione di welfare contrattuale.

Il quarto incontro si è avviato con l’esame del testo che l’Aran  aveva condiviso e nel quale sono state introdotte alcune ulteriori modifiche richieste dalle Organizzazioni sindacali rispetto all’articolato precedente: la costituzione del Fun sarà oggetto di informativa, inoltre prevista una nuova formulazione relativamente ai dirigenti assegnati all’estero, che potranno mantenere, con risorse a carico del FUN, la retribuzione di posizione in godimento all’atto dell’assegnazione alle sedi fuori del territorio nazionale.

Il prossimo incontro sarà cruciale per finalizzare gli accordi raggiunti nelle ultime settimane e suggellare un percorso di dialogo e confronto. Tale percorso ha coinvolto e motivato tutti i partecipanti al raggiungimento di un risultato soddisfacente per tutte le parti in causa.

L’approccio costruttivo e collaborativo adottato da entrambe le parti ha permesso di affrontare i nodi del contratto in maniera efficace, ponendo le basi per una rapida conclusione. Ciò dimostra un impegno condiviso per il miglioramento delle condizioni lavorative e la valorizzazione di tutto il personale dirigenziale del settore istruzione e ricerca.

Valditara: “Aggressioni ai genitori aumentate del 110%”

da La Tecnica della Scuola

Di Pasquale Almirante

Il ministro Valditara, intervistato da ‘Mattino 5 news’ su Canale 5, ha detto che, secondo i suoi dati, le aggressioni dei genitori nei confronti del personale scolastico sono aumentate del 110%: 

“E’ purtroppo in aumento – ed è un fenomeno che va tenuto sotto forte controllo – la conflittualità tra famiglie e scuola”

E poi ha proseguito, affermando: “Rispetto allo scorso anno abbiamo verificato un aumento del 110% delle aggressioni da parte di genitori ai danni del personale della scuola”.

Per questo “bisogna innanzitutto rafforzare agli occhi della intera società l’autorevolezza dei docenti” e poi “dobbiamo anche instaurare la cultura del rispetto a partire dalle scuole affinché possa innervare tutta la società”.

Ma per Valditara bisogna “far capire che l’insegnante non è solo – e quindi difenderlo con l’Avvocatura dello Stato” – e dall’altro “aggiungere all’azione di risarcimento privato nel caso di aggressione anche la possibilità per lo Stato e per la scuola di costituirsi in giudizio contro l’aggressore per chiedere il pagamento di una sanzione pecuniaria”.

Infine il ministro, parlando del suo libro “La scuola dei talenti”,  ha dichiarato: “Ho annunciato che nelle linee guida sulla cittadinanza ci sarà un forte consiglio a non utilizzare il cellulare a fini didattici nelle scuole dell’infanzia e fino alle scuole medie; riguardo ai tablet non ho mai parlato in termini di divieto di utilizzo. Nelle primarie il tablet non deve sostituire la scrittura con carta e penna e deve essere utilizzato solo per finalità didattiche. Nelle scuole superiori penso che l’uso del tablet sia consigliabile in alcune occasioni”.

“Il problema non è l’utilizzo del tablet ma l’uso del cellulare, che è uno strumento di distrazione; inoltre, vedo difficile anche nelle scuole superiori l’utilizzo dei cellulari per scopi didattici. Per vari motivi credo che un utilizzo didattico del cellulare non sia consigliabile. Le linee guida per la cittadinanza parleranno solo di un cellulare che viene sconsigliato dalla primaria alle medie per uso didattico e di un tablet che viene consigliato solo per uso didattico”.

Tutela della sicurezza del personale scolastico

L’Assemblea del Senato il 28 febbraio ha approvato definitivamente il DdL 905 – Modifiche agli articoli 61, 336 e 341-bis del codice penale e altre disposizioni per la tutela della sicurezza del personale scolastico, già approvato dalla Camera dei deputati.

Il relatore ha illustrato il testo, sottolineando l’importanza di contrastare i gravi episodi che hanno danneggiato l’autorevolezza degli insegnanti e il principio del rispetto per la persona. Il provvedimento si articola su due fronti: uno di monitoraggio e sensibilizzazione e l’altro di intervento penalistico-sanzionatorio. L’articolo 1 istituisce l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, incaricato di analizzare segnalazioni di violenza e promuovere iniziative preventive. L’articolo 2 affida al Ministro dell’istruzione l’incarico di promuovere iniziative di sensibilizzazione sull’importanza del rispetto per il lavoro del personale scolastico mentre l’articolo 3 istituisce la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico. Gli articoli 4, 5 e 6 prevedono inasprimenti delle pene per atti di violenza o minaccia contro il personale scolastico. Infine, l’articolo 7 reca la clausola di invarianza finanziaria.


“Bene l’approvazione definitiva al Senato del disegno di legge di iniziativa della Lega, primo firmatario Rossano Sasso, sulla sicurezza del personale scolastico. Chi aggredisce docenti, dirigenti e in generale tutti i lavoratori della scuola aggredisce lo Stato. Si tratta di un altro importante tassello di un’azione politica determinata e ad ampio raggio che stiamo portando avanti come governo e maggioranza per ripristinare la cultura del rispetto nelle nostre scuole, a tutela di tutta la comunità scolastica”.

Così il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, dopo l’approvazione del ddl 905 sulla tutela della sicurezza del personale scolastico.

Nota 28 febbraio 2024, AOODGCASIS 1135

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per i sistemi informativi e la statistica

Alle Istituzioni scolastiche ed educative statali secondarie di secondo grado
Alle Istituzioni scolastiche ed educative statali secondarie di primo grado

Oggetto: Fiera Didacta Italia 2024 – Partecipazione agli eventi del Ministero dell’Istruzione e del Merito dedicati alla piattaforma UNICA

Cessazione dal servizio

La Nota 14 febbraio 2024, AOODGPER 16553, fornisce indicazioni operative in merito alle cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2024, a seguito delle disposizioni in materia di accesso al trattamento di pensione anticipata, introdotte dall’art. 1, commi 136, 138 e 139, della legge 30 dicembre 2023 n. 213.
Il termine ultimo per la presentazione delle relative istanze di cessazione dal servizio, con effetti dall’inizio dell’anno scolastico 2024/25, è fissato al 28 febbraio 2024.
Il medesimo termine rimane confermato, anche per i dirigenti scolastici per la presentazione delle domande di dimissioni volontarie e delle altre tipologie di accesso al trattamento pensionistico, come già previsto dal Decreto ministeriale n. 185 del 15 settembre 2023.



L’art. 1 del Decreto Ministeriale 15 settembre 2023, AOOGABMI 185, fissa al 23 ottobre 2023, ovvero al 28 febbraio 2024 limitatamente ai dirigenti scolastici, il termine finale per la presentazione, da parte del personale a tempo indeterminato docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, delle domande di cessazione per raggiungimento del massimo di servizio, di dimissioni volontarie, di trattenimento in servizio per il raggiungimento del minimo contributivo, con effetti dal 1° settembre 2024.