Scuola, raggiunto e superato il milione di iscrizioni on line

da tuttoscuola.com

Scuola, raggiunto e superato il milione di iscrizioni on line

La milionesima domanda effettuata in Sicilia

Scuola, superato il milione di iscrizioni on line. Alle 16.10 di oggi erano 1.024.665 le domande inserite dalle famiglie nel sistema informativo del Miur, che ne dà notizia con un comunicato stampa ad hoc.

Le iscrizioni on line alle classi prime sono cominciate lo scorso 3 febbraio e andranno avanti fino al 28 febbraio compreso. Nei primi quindici giorni sono state inviate oltre il 60% delle domande attese. Il milionesimo studente iscritto attraverso la procedura on line è una bambina che ha chiesto l’iscrizione alla classe prima della scuola secondaria di primo grado “Mario Pluchinotta” del Comune di Sant’Agata Li Battiati (CT).

La famiglia ha effettuato la trasmissione alle ore 9.43.

4 marzo: sciopero lavoratori pulizie

da tuttoscuola.com

4 marzo: sciopero lavoratori pulizie

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil proclamano per il 4 marzo 2014 lo sciopero nazionale per l’intera giornata dei lavoratori (ex Lsu e cosiddetti Appalti Storici) che si occupano delle pulizie in molte scuole.

A dieci giorni dalla scadenza della proroga degli appalti di servizi di pulizia nelle scuole definita dalla Legge di Stabilità 2014 i sindacati di categoria scendono nuovamente in campo lamentando la mancata individuazione di soluzioni finalizzate alla salvaguardia occupazionale e del reddito degli oltre 24.000 addetti ex Lsu e Appalti Storici coinvolti da una vertenza che rischia di avere pesantissime ripercussioni sociali.

I motivi della protesta sono stati illustrati oggi in una conferenza stampa congiunta con l’obiettivo di sensibilizzare il nuovo Governo ed i dicasteri competenti a ripristinare il confronto così come previsto dalle norme in vigore.

Entro il 31 gennaio il Tavolo Governativo costituito – si legge in una nota – avrebbe dovuto quantomeno stabilire un percorso condiviso con le organizzazioni sindacali, i ministeri preposti, gli enti locali, nonchè le associazioni datoriali, per la definizione di soluzioni che rispondessero alla tutela dell’occupazione e l’erogazione dei servizi di pulizia negli oltre 4.000 istituti scolastici italiani, dove oggi operano i lavoratori”.

Per i sindacati la mancata individuazione di soluzioni alla complicata vertenza non solo costituisce “una precisa violazione alle norme di Legge ma rischia di creare conseguenze gravissime sui lavoratori, sul servizio e sugli istituti scolastici stessi“.

Carrozza: ho firmato il decreto per l’ingresso gratuito ai musei

da tuttoscuola.com

Carrozza: ho firmato il decreto per l’ingresso gratuito ai musei

Preoccupazione del ministro uscente per i Lavoratori socialmente utili

Il cronoritardo registrato dall’Uil-scuola per l’emanazione del  decreto interministeriale per l’ingresso gratuito ai musei a favore  degli insegnanti si è fermato a quota 37 giorni.

Si è fermato non per colpa della crisi di governo (il rischio era  concreto), ma perché il ministro Carrozza, in ‘zona Cesarini’, ha firmato  finalmente il decreto.

Ne ha dato notizia lei stessa su facebook, parlando anche di altri  provvedimenti e di ex-Lsu, i lavoratori precari che in queste ore hanno  bloccato il funzionamento di molte scuole in Campania.

Le ultime cose in sospeso al MIUR, – ha scritto Carrozza – ho  ancora il programma nazionale della ricerca che dopo la consultazione  di tutti gli interlocutori renderemo pubblico sul sito, e il decreto  interministeriale per l’accesso nei musei degli insegnanti che ho  firmato oggi.

Si trattava di uno dei tanti adempimenti della legge l’istruzione riparte.

Ci avevo creduto molto: unire istruzione e cultura in un filone  unico che valorizzi il nostro patrimonio artistico e culturale per la  scuola.

Ma sono i lavoratori socialmente utili che mi preoccupano di più,  e per loro lascerò una proposta operativa. Mi ero battuta per loro, per  gli ex LSU, e avevo intenzione di continuare a farlo, lo farò dalla  Camera.

Un progetto nelle scuole per parlare agli studenti dell’integrazione dei disabili nello sport

da La Gazzetta di Lucca

Un progetto nelle scuole per parlare agli studenti dell’integrazione dei disabili nello sport

‘Si può fare – Un valore da comunicare’ è il titolo del progetto che il ‘GSH Sempione ‘82’, un gruppo sportivo con disabilità proveniente da Domodossola porterà, la prossima settimana, alla scuola secondaria di primo grado ‘Carlo Piaggia’ e alla scuola primaria di Capannori.

Un’iniziativa che grazie all’organizzazione dell’atleta paralimpico e ambasciatore di Capannori, Stefano Gori, in collaborazione con l’amministrazione comunale e le scuole, si sta svolgendo da diversi anni con l’obiettivo di creare spunti di riflessione e di dibattito tra le nuove generazioni sul tema della disabilità, anche attraverso giochi e sport in palestra.

Lo scopo principale del gruppo sportivo è quello di integrare le persone disabili nella vita quotidiana tramite l’esperienza sportiva, offrendo loro anche occasioni di socializzazione dentro e fuori il mondo dell’handicap.

Il Gruppo Sempione ’82 venerdì 28 febbraio sarà alla palestra della scuola media ‘Piaggia’ dove si svolgeranno vari giochi a squadre  e alcune mini partite di basket che anche gli studenti giocheranno seduti in carrozzina. Seguirà una  prova in cui  ragazzi saranno bendati come simulazione di una persona non vedente con la sua guida.

Al termine delle attività sportive avrà luogo un dibattito durante il quale gli studenti potranno porre domande  agli atleti.

“Si tratta di un’iniziativa importante – afferma l’assessore allo sport, Pierangelo Paoli –, perché ha un valore altamente educativo per le nuove generazioni. Ringrazio il Gruppo Sempione e Stefano Gori per l’impegno che mettono nel realizzare questa manifestazione”.

Nel pomeriggio il Gruppo Sempione  sarà alla scuola primaria di Capannori, dove saranno proiettati alcuni filmati sul tema dell’integrazione e sullo sport come attività che tutti possono praticare. Alla proiezione seguirà un ampio dibattito.

La manifestazione vede la collaborazione  dell’azienda Rotork Fluid Systems Srl di Tassignano e dell’azienda Baldassari cavi elettrici di Capannori.

Sul taglio di un anno del percorso scolastico

Un tirocinante intervista Claudia Fanti sul taglio di un anno del percorso scolastico

 

E’ giusto far uscire i ragazzi a 18 anni?

Domanda illegittima. Perché non mi chiede se è giusto tagliare un anno in quest’epoca che ha tanta necessità di teste ben fatte per dirla con Morin?

 

Ma la nostra scuola presenta livelli di dispersione elevati, come fare?

La nostra scuola è stata capace di portare a livelli altissimi i propri studenti: ce li invidiano in Europa. Ce li rubano. Il problema, se mai, risiede nella capacità della nostra scuola a portare tutti a un buon livello di preparazione, allora le dico che per riuscirci non c’è assolutamente bisogno di “tagliare” anni. Al contrario, c’è bisogno di offrire risorse e strumenti, biblioteche, spazi verdi da fruire e da organizzare, laboratori scientifici attrezzati, tecnici di laboratorio, strutture come palestre, teatri per ospitare compagnie, per fare attività teatrale e musicale con i ragazzi e le ragazze; bisogna alzare il tiro culturale, altro che ridurre di un anno il percorso con ripetere l’affermazione “l’Europa fa così”, la qual cosa non è neppure vera per tutti i Paesi.

 

E le risorse per fare ciò dove stanno?

Questo è un problema diverso: se i soldi sono il problema perché li si vuole spendere in altro capitolo o perché si vuole risparmiare, non si dica però che si vuole una scuola di qualità tagliando un anno per favorire i giovani! Per stare dalla parte dei giovani, bisogna “stare” con i giovani, avere il tempo di farlo, di guardarli in faccia, di spenderci un minuto a testa ogni giorno: pensi soltanto al taglio che è stato fatto a materie come la storia dell’arte, la chimica, l’educazione tecnica, la lingua italiana…ora si parla anche di taglio alla filosofia. Orari e organizzazione sono da rivedere non per togliere, bensì per ridare forza alla creatività, al pensiero critico, a quello divergente, per aver cura del corpo e dello spirito. Oggi più di ieri assistiamo con le mani in mano a fenomeni gravi di bullismo, di irresponsabilità, di depressioni che si rivelano in vario modo fino al suicidio! Che facciamo? Vorremmo allontanarli, tramite la legge, un anno prima?! Mi pare contrario al buon senso!

 

Sì, ma molti criticano gli insegnanti italiani per via della dominanza della lezione frontale e della trasmissione su altre forme di conduzione delle classi, che fare?

Semplice, dare orari distesi, classi con un numero di alunni adeguato, lasciare libertà di insegnamento ai docenti e alla loro capacità di valutare. Le faccio un esempio: un insegnante di chimica di un istituto d’arte mi ha detto: “che ci faccio con un’ora alla settimana? Come faccio a conoscere i ragazzi? Come posso insegnare anche soltanto la minima parte del programma? Sono stato precario una vita e ora che sono di ruolo mi sento frustrato, impotente, e quando leggo che noi insegnanti saremmo degli incapaci ormai mi sento semplicemente svuotato!”

 

So che lei è contraria ai voti e all’Invalsi, perché? Molti puntano sulla motivazione estrinseca per spingere gli alunni ad apprendere e a studiare?

Sono contraria ai voti e in particolare credo vincente elminarli per stimolare apprendimenti duraturi e profondi che contrasterebbero l’analfabetismo di ritorno e li eliminerei da tutto il sistema, fin dalla prima classe della primaria: bambini e bambine educati ad apprendere per apprendere, acquisiscono l’abitudine alla ricerca per la ricerca, fioriscono sia in curiosità verso il sapere sia nella relazione con i compagni. Non si pongono mai nell’ osservazione del proprio lavoro con l’occhio di chi misura, si pongono con l’occhio di chi valuta, diventano perfino pignoli nella critica costruttiva del proprio operato, imparano ad autocorreggersi e provano una soddisfazione tale che si evince proprio dai loro gesti, dalle espressioni del viso più o meno compiaciute, chiedono spiegazioni approfondite, non si accontentano, si pongono in modo dubbioso, scelgono percorsi anche più complicati di quelli che sceglierebbero per arrivare a un sei o a un sette per accontentare l’adulto. Insomma, non ci sono attriti, i conflitti cognitivi diminuiscono, c’è in classe un clima di fiducia reciproca e di gioiosa fatica, sì proprio di fatica positiva. Ma per ora siamo lontani dal pensare a un sistema sperimentale senza voti, tanto è vero che l’Invalsi chiede agli insegnanti di inviargli i voti bambino per bambino oltre ai risultati dei test compilati. I risultati dell’esame di terza media poi fanno media con i voti. Io critico le prove Invalsi censuarie perché hanno portato molte scuole verso una didattica sincopata, a un ritorno all’istruzione-addestramento, a certi meccanicismi ripetitivi, all’adozione di eserciziari: hanno tolto freschezza, originalità, artigianalità all’insegnamento e stanno portando via tempo prezioso ai momenti già rari di conversazione, riflessione, tentativi di percorsi alternativi…

 

Qualcuno potrebbe tacciare questa idea di scuola con la solita definizione di buonista, non crede?

Eh no, non ci sto, la scuola della formazione, dell’educazione, della conversazione, dell’ascolto reciproco, certo non è quella della competizione, degli sguardi annoiati o in tralice, delle teste basse a mettere crocette o a eseguire verifiche in silenzio. E’ invece proprio la scuola della fatica del pensare e dell’agire, del rispetto reciproco, del parlare, dell’esporsi con gli altri e per gli altri. E’ molto faticosa, perché è quella nella quale gli studenti diventano protagonisti del proprio apprendimento nel fare, nel provare e riprovare, nel ricercare soluzioni. Molto più faticosa, eppure alquanto motivante, perché è quella che induce i ragazzi a confrontarsi come singoli in un sistema di cooperazione negli apprendimenti: dalla scrittura, alla lettura, alla recitazione, alla conferenza, allo studio e alla rendicontazione attiva di qualsiasi attività…

 

Ultima domanda: pare che siano proprio i ragazzi a volere un anno in meno, che ne dice?

Dico che vorrebbero scappare dall’Italia, ma se la scuola offrisse loro un posto, un tempo, un ascolto, una opportunità di fare e vivere da protagonisti non se ne andrebbero di certo né dalla scuola né dall’Italia. Ripeto bisogna “stare” con i giovani e non solo con i giovani, bisogna dare valore alle persone per quello che sono, che sanno fare e dare, a tutte le persone senza ridurle a polli in batteria!

Liberate la scuola!

Liberate la scuola!

di Domenico Ciccone

È questa l’ennesima occupazione delle scuole. Dopo le agitazioni studentesche pre-natalizie, finite in alcune settimane di invasione per tanti licei e istituti superiori, ecco arrivato il turno delle scuole occupate dagli LSU.
I lavoratori socialmente utili, persone generalmente dignitose, addette alle pulizie delle scuole ma non di tutte le scuole bensì solo di quelle che li hanno ricevuti in eredità, dagli enti locali competenti, dopo l’autonomia e cioè, nell’anno 2000.
Vennero quasi definitivamente assunti, qualche lustro fa, da aziende e cooperative del Nord Italia che da allora si palleggiano gli appalti ministeriali con i quali vanno via miliardi di euro e migliaia di posti di collaboratore scolastico regolarmente decurtati, grazie , o meglio, a causa della presenza delle imprese di pulizia nelle scuole.
In realtà non è di questo che voglio parlare ma dell’occupazione, ormai insopportabile, della scuola da parte della burocrazia di ogni genere e della quale ogni tanto si vede la punta dell’iceberg mentre, di sotto, c’è una insostenibile ed impercettibile massa che ostacola e impedisce ogni movimento e cambiamento.
Oggi i Dirigenti scolastici, e con loro le scuole, si arrabattano in mille rivoli di burocrazia che ne rendono quasi ridicolo il ruolo e ne vanificano la funzione educativa, annullando ogni buona intenzione e presentandoli destinati a subire le peggiori sconfitte educative senza, peraltro, averne colpa.
Comprare uno spillo nella scuola è complicato come comprare un F35. La procedura è la stessa, anzi peggiore: devi aprire un CIG , verificare se c’è un CUP, acquisire un DURC , poi scrivere una determina, fare un ordine, ricevere la merce, collaudarla , verificarla sul piano documentale e tentare di pagarla dopo aver ottemperato a mille procedimenti diversi: conto dedicato, verifica Equitalia, regolarità contributiva…
Oh, Dio ! Abbiamo dimenticato di verificare se su CONSIP c’è il prodotto, e se costa meno, e se ce lo mandano al piano stradale o al piano dove ci troviamo, se è in convenzione quadro, in MEPA o in MEPI.

È questo il risultato di una politica miope che ha trattato, negli ultimi trenta anni, la scuola alla stregua di una caserma della Guardia di Finanza, di un ufficio di collocamento, di una sezione dell’Agenzia delle Entrate, di una dependance dell’ospizio comunale, di una succursale del manicomio .
Abbiamo perso di vista la vera essenza di una istituzione scolastica ed educativa, abbiamo sviato lo scopo costituzionale delle scuole trasformandole in luoghi dove è diventato ormai incidentale il compimento del processo educativo, rendendole finanche alla mercé di chiunque abbia una prebenda qualsiasi, un bisogno qualunque, una qualsivoglia necessità impellente.
La logica che oggi anima oggi gli LSU, occupanti le scuole senza alcun riguardo per il servizio pubblico che, di fatto, interrompono, è quella di chi vede in pericolo la retribuzione e toglie, agli alunni e agli studenti, quanto di più importante hanno. Questa logica è la stessa che qualche decennio fa , ad opera della politica malata del tempo, introdusse nelle scuole proprio loro, i lavoratori socialmente utili, con un’operazione a dir poco rocambolesca.
E rese, da allora, difficile la vita ai Dirigenti scolastici costretti a scontrarsi quotidianamente con dipendenti da terzi, spesso irraggiungibili e sconosciuti, preoccupati soprattutto della propria posizione lavorativa piuttosto che della pulizia delle scuole affidate alle loro cure.
Questa logica squilibrata che ha fatto diventare le cosiddette Istituzioni scolastiche, tutto fuorché scuole, deve, al più presto, invertire la marcia.
Basta con l’occupazione delle scuole! Liberiamole dalla burocrazia, dagli intrallazzi, dalle cartacce e dagli intrusi. È ora di recuperare la vera sostanza degli istituti scolastici , è ora di ridare a chi lavora nella scuola il suo compito e le sue funzioni, garantite da norme di alto rango. È ora, insomma, di liberare la scuola.
Liberate la scuola!
E la scuola vi restituirà donne ed uomini liberi, capaci di costruire un futuro migliore.

Incendio di cuori

Incendio di cuori

di Umberto Tenuta

  A egregie cose il forte animo
accendono.. i cuori dei forti (Foscolo) 
  Amor ch’a nullo amato amar perdona (Dante) 

 

Nessuno insegna niente a nessuno.

Tutti apprendono quello che amano apprendere.

E l’amore non si regala a nessuno.

L’amore si dona alle cose grandi, alle persone grandi che i cuori accendono.

Ma non li vedete, voi, i bimbi con quanta gioia si gettano tra le braccia della mamma, che è il loro grembo, anche quando nel suo grembo non sono più?

Non li vedete, voi, i bimbi come ai loro giochi si donano con tutto il loro cuore?

Ma non li vedete, voi, gli adolescenti che ai loro idoli dello sport si donano con tutto il loro giovanile entusiasmo?

E non li vedete, voi, i giovani con quanto abbandono si gettano tra le braccia dei loro amori?

E non li vedete, voi, gli scienziati, con quanta passione, con quanta dedizione, impegnano tutte le loro energie, tutta la loro intelligenza, tutto il loro tempo, tutta la loro vita, alla ricerca di ciò che ai loro occhi splende come sole?

Suvvia, i giovani sono bimbi assetati del caldo latte materno.

I giovani sono bambini curiosi che le stanze esplorano per vedere cose nuove.

I giovani sono turisti delle terre sconosciute, dei tempi lontani, delle lingue di genti diverse, del cosmos incantato del numero che l’universo tiene, del canto delle sirene incantatrici, del Partenone grandioso, del volo di Icaro, di Marte mistero della vita!

I giovani sono la domanda che non aspetta risposte, perché belle non sono le risposte ma la loro ricerca.

Orsù, dunque, o Maestre, o Maestri, non date risposte, ma accendete fuochi nei cuori dei vostri studenti!

Accendete fuochi col fuoco che vi arde nelle arterie delle vostre carni!

Non si accendono fuochi con i carboni spenti.

Per accendere amori occorre bruciare, ardere, divampare di amore.

Se i vostri giovani studenti non si impegnano, non studiano, non amano la vostra disciplina come il più grande amore della loro vita, allora guardatevi nei vostri cuori spenti e piangete sulla vostra morte, la vostra, non quella dei vostri giovani studenti!

Eravate stati chiamati a incendiare cuori, ma nessuno aveva verificato se in voi ardeva fuoco d’amore.

Il minor danno che potete fare è abbandonare questo mestiere.

Non fa per voi!

Ma, se voi siete grandi, se il vostro cuore arde di amore, allora restate, restate nella scuola, restate a incendiare cuori, tutti i cuori, i cuori di tutti i vostri giovani studenti.

La scuola ha bisogno di spazi, la scuola ha bisogno di suppellettili, la scuola ha bisogno delle cianfrusaglie agazziane e dei materiali strutturati della Montessori.

La scuola ha bisogno di tablet, di tanti tablet quanti sono i vostri alunni.

Ma la scuola, la scuola italiana ha bisogno di voi, Maestre dal cuore grande, Maestri grandi di cuore e di mente!

 

Quale ruolo può avere la scuola nel Progetto di Vita di un alunno con la sindrome di Down?

Milano. Quale ruolo può avere la scuola nel Progetto di Vita di un alunno con la sindrome di Down?

Corso di formazione “Quale ruolo può avere la scuola nel Progetto di Vita di un alunno con la sindrome di Down?” organizzato dall’ associazione Vivi Down.
Sabato 22 febbraio e 15 marzo ore 14.30/17.30 – Milano
Le due giornate formative hanno la finalità di promuovere un confronto tra insegnanti ed educatori, mettendo in circolo esperienze e buone prassi: sarà offerto, un inquadramento teorico sulla sindrome di Down, illustrando le prospettive di un progetto di Vita più autonomo e si metteranno a confronto le buone prassi che sostengono l’intervento scolastico nella direzione dello sviluppo delle competenze.
Presso la sede dell’associazione Vivi Down in viale Jenner 54. La partecipazione è gratuita.

Decreto Ministero Beni Culturali 19 febbraio 2014

MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO

Decreto Ministero Beni Culturali 19 febbraio 2014

Modalita' per l'accesso gratuito  del  personale  docente  nei  musei
statali e nei siti di interesse archeologico,  storico  e  culturale.
(14A02468)

(GU n.71 del 26-3-2014)

 

               IL MINISTRO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' 
                       CULTURALI E DEL TURISMO 

                           di concerto con 

                    IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, 
                  DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA 

                                  e 

                      IL MINISTRO DELL'ECONOMIA 
                           E DELLE FINANZE 

  Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n.  368,  concernente
«Istituzione del Ministero per i beni e  le  attivita'  culturali,  a
norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997,  n.  59»  e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 novembre  2007,
n. 233, concernente «Regolamento di  riorganizzazione  del  Ministero
per i beni e le attivita' culturali, a norma dell'art. 1, comma  404,
della legge 27 dicembre 2006, n. 296» come modificato dal decreto del
Presidente  della  Repubblica  2  luglio  2009,  n.  91,  concernente
«Regolamento  recante   modifiche   ai   decreti   presidenziali   di
riorganizzazione del Ministero e di organizzazione  degli  Uffici  di
diretta collaborazione  del  Ministro  per  i  beni  e  le  attivita'
culturali»; 
  Visto  il  decreto  ministeriale   20   luglio   2009   concernente
«Articolazione degli uffici  dirigenziali  di  livello  non  generale
dell'Amministrazione centrale e periferica» del Ministero per i  beni
e le attivita' culturali; 
  Visto l'art. 1 della legge 24 giugno 2013, n.  71,  di  conversione
del  decreto-legge  26  aprile  2013,  n.  43,  che  ha  disposto  il
trasferimento al Ministero per i beni e le attivita' culturali  delle
funzioni esercitate dalla Presidenza del Consiglio  dei  ministri  in
materia di turismo, modificando la  denominazione  in  Ministero  dei
beni e delle attivita' culturali e del turismo; 
  Vista la legge 25 marzo 1997, n. 78, concernente  la  «Soppressione
della tassa di ingresso ai musei statali»; 
  Visto il decreto ministeriale 11 dicembre 1997, n. 507, concernente
«Regolamento recante norme per l'istituzione del biglietto d'ingresso
ai monumenti, musei, gallerie, scavi di antichita', parchi e giardini
monumentali dello Stato», come modificato dal decreto ministeriale 20
aprile 2006, n. 239; 
  Visti gli articoli 101, 102,103 e 110 del  decreto  legislativo  22
gennaio 2004, n. 42, recante il  Codice  dei  beni  culturali  e  del
paesaggio; 
  Visto il decreto-legge 12 settembre 2013,  n.  104,  convertito  in
legge 8 novembre 2013, n. 128, recante «Misure urgenti in materia  di
istruzione, universita' e ricerca»  e,  in  particolare,  l'art.  16,
comma 3, che prevede che con decreto del Ministro dei  beni  e  delle
attivita' culturali e  del  turismo,  di  concerto  con  il  Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca e con  il  Ministro
dell'economia e delle finanze,  vengano  definite  le  modalita'  per
l'accesso gratuito del personale docente, di ruolo e con contratto  a
termine, nei musei statali e  nei  siti  di  interesse  archeologico,
storico e culturale gestiti dallo Stato in via  sperimentale  per  il
2014, nonche' le modalita' di monitoraggio degli accessi  gratuiti  e
dei conseguenti oneri; 

                              Decreta: 

                               Art. 1 

         Accesso gratuito del personale docente della scuola 

  1. In attuazione  dell'art.  16,  comma  3,  del  decreto-legge  12
settembre 2013, n. 104, convertito nella legge 8  novembre  2013,  n.
128, il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo,
di seguito denominato «Ministero», consente, in via sperimentale  per
l'anno 2014 nei limiti del Fondo appositamente istituito nello  stato
di previsione del Ministero stesso con dotazione  finanziaria  di  10
milioni di euro per l'anno 2014 a titolo  di  recupero  delle  minori
entrate, l'accesso gratuito del personale docente  della  scuola,  di
ruolo e con contratto a termine,  ai  musei  statali  e  ai  siti  di
interesse archeologico, storico e culturale gestiti  dallo  Stato,  a
seguito di esibizione di idoneo documento  attestante  l'appartenenza
alle suddette categorie nonche' l'attivita' professionale in corso di
svolgimento.  A   questo   scopo,   il   Ministero   dell'istruzione,
dell'universita'  e  della   ricerca   predispone   un   modello   di
documentazione che le istituzioni  scolastiche  potranno  fornire  ai
docenti   in   servizio   presso   le    stesse    per    consentirne
l'identificazione, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio
dello Stato.
                               Art. 2 

                 Monitoraggio degli accessi gratuiti 
                 e dei conseguenti oneri e verifica 
                      della capienza del Fondo 

  1. Al fine di verificare la capienza del Fondo di cui all'art. 1  e
di prevederne la  disponibilita'  per  l'intera  durata  del  periodo
sperimentale, il Ministero provvedera' alla rilevazione degli accessi
gratuiti del personale docente della scuola, di ruolo e con contratto
a termine, ed al monitoraggio dei  conseguenti  oneri  economici,  in
modo specifico e  differenziato  rispetto  alle  altre  tipologie  di
gratuita'. A tal  fine  gli  istituti  di  cui  all'art.  1  potranno
emettere biglietti gratuiti da rilasciare al  personale  docente  con
una  dicitura  che  li   renda   immediatamente   riconoscibili.   In
particolare, con il suddetto monitoraggio, da effettuare mensilmente,
saranno rilevati il numero dei biglietti  gratuiti  emessi  ai  sensi
dell'art. 16, comma 3, del decreto-legge 12 settembre 2013,  n.  104,
convertito  nella  legge  8  novembre  2013,  n.  128,   nonche'   il
conseguente mancato introito riferito a ciascun  istituto  periferico
del  Ministero.  Gli  istituti  che  hanno  affidato  i  servizi   di
biglietteria e prenotazione a concessionari  esterni,  si  avvarranno
della collaborazione degli stessi. Sulla base dei dati acquisiti,  il
Ministero  provvedera'  a  disporre  l'assegnazione  delle   relative
risorse. 
  2. I dati di cui al comma 1 dovranno pervenire, come per  le  altre
tipologie di biglietti,  all'ufficio  statistica  del  Ministero  che
effettuera' il monitoraggio  complessivo  mediante  aggregazione  per
singolo  istituto  periferico  e  che  provvedera'  alla   successiva
trasmissione dei dati rielaborati all'ufficio del medesimo  Ministero
incaricato di assegnare le risorse di cui  all'art.  1  a  titolo  di
rimborso per i mancati introiti,  senza  nuovi  o  maggiori  oneri  a
carico della finanza pubblica. 
  3. Le risorse di cui all'art. 1 saranno utilizzate  per  rimborsare
gli istituti,  inclusi  quelli  dotati  di  autonomia  speciale,  dei
mancati introiti derivanti dall'emissione di biglietti  gratuiti.  Le
predette risorse saranno  destinate  alle  finalita'  indicate  dalle
diposizioni del Codice dei beni e delle attivita' culturali di cui al
decreto legislativo 22 gennaio  2004,  n.  42,  che  disciplinano  la
destinazione degli introiti da bigliettazione. 
  4. Qualora dovesse essere rilevata un'insufficiente  disponibilita'
del  Fondo  di  cui  all'art.  1  per   il   rimanente   periodo   di
sperimentazione, il Ministero  provvedera'  a  comunicare  ai  propri
istituti  la  cessazione  anticipata  del  suddetto  periodo  e,   in
conseguenza delle ridotte disponibilita', ad assegnare loro una quota
percentuale anziche' l'intero ammontare dell'importo spettante. Sara'
altresi' cura del Ministero  comunicare  la  predetta  cessazione  al
Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  nonche'   al   Ministero
dell'istruzione,  dell'universita'  e  della  ricerca,  affinche'  ne
informi il corpo docente. 
  Il presente decreto sara' sottoposto agli organi  di  controllo  ed
entrera'  in  vigore  il  giorno  successivo  a  quello   della   sua
pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 
    Roma, 19 febbraio 2014 

               Il Ministro dei beni e delle attivita' 
                       culturali e del turismo 
                                Bray 

                    Il Ministro dell'istruzione, 
                  dell'universita' e della ricerca 
                              Carrozza 

                      Il Ministro dell'economia 
                           e delle finanze 
                             Saccomanni 

Registrato alla Corte dei conti il 14 marzo 2014 
Ufficio di controllo sugli atti del MIUR, MIBAC, Min. salute  e  Min.
lavoro, foglio n. 655

Nota 19 febbraio 2014, AOODPIT Prot. n. 516

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
DIPARTIMENTO DELL’ISTRUZIONE

Ai direttori degli Uffici scolastici regionali
E p.c.
Al Capo dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

Oggetto: Incompatibilità dirigenti scolastici. Articolo 12, commi 3 e 4, del Decreto legislativo n. 39/2013.

A seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. n. 39/2013 (“Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’ articolo 1, commi 49 e 50 della legge n. 190/2012”), questo Ministero ha richiesto all’ A.N.A.C. un parere in merito alle modalità di applicazione ai dirigenti scolastici di alcune delle disposizioni ivi contenute.
Nella richiesta si evidenziavano, in particolare, notevoli perplessità relativamente all’applicabilità alle istituzioni scolastiche dei commi 3 e 4 dell’articolo 12 del decreto in esame, i quali, come è noto, prevedono l’incompatibilità tra gli incarichi dirigenziali nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale, provinciale o comunale e l’assunzione di cariche di componenti degli organi di indirizzo politico di regioni ed enti locali.
La problematica è stata discussa nel corso dell’incontro svoltosi lo scorso 13 gennaio tra i rappresentanti di questo Ministero, dell’ A.N.A.C. e del Dipartimento della funzione pubblica in merito all’applicazione al settore scolastico della normativa sulla trasparenza e la prevenzione della corruzione.
L’orientamento già inizialmente espresso da questo Ministero è stato condiviso dagli altri partecipanti al tavolo ed è stato quindi formalizzato nella nota del Dipartimento della Funzione pubblica prot. n. 6294 del 31/1/2014, indirizzata allo scrivente, con la quale si chiarisce che l’incarico di dirigente scolastico non è incompatibile con la carica di componente di organi di indirizzo politico di regioni, province e comuni e degli enti da questi controllati.
Il Dipartimento della funzione pubblica, infatti, nel confermare che le istituzioni scolastiche sono amministrazioni riconducibili all’apparato dello Stato e non possono essere ricondotte allivello regionale, provinciale o comunale nel senso indicato dalle norme in esame, richiama anche i diversi pronunciamenti dell’ A.N.A.C., peraltro confermati nel corso della suddetta riunione, con i quali è stato chiarito che i commi 3e 4 dell’articolo 12 non riguardano gli incarichi dirigenziali conferiti nelle amministrazioni statali.
In base a tale lettura, si conclude, pertanto, che, fermo restando che gli incarichi di dirigente scolastico restano pur sempre ricompresi nella definizione contenuta nell’articolo 1, comma 2, lett. j), del D.Lgs. n. 39/2013 e rientrano quindi nell’ambito di applicazione generale del regime delle incompatibilità, ad essi, tuttavia, non si applicano i divieti di cui ai più volte citati commi 3 e 4 dell’ articolo 12 del decreto, poiché questi si riferiscono esclusivamente agli incarichi dirigenziali svolti presso le amministrazioni regionali e locali e gli enti da esse vigilati.
Si invitano gli uffici in indirizzo ad attenersi alle indicazioni fornite dallo scrivente Dipartimento e a dare massima diffusione della presente nota presso le istituzioni scolastiche.

Il Capo Dipartimento
Luciano Chiappetta

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 41

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 41 del 19-2-2014

Sommario

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 febbraio 2014


Scioglimento del consiglio comunale di Piovera. (14A01177)

 

 

Pag. 1

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 febbraio 2014


Scioglimento del consiglio comunale di Orta Nova e nomina del
commissario straordinario. (14A01178)

 

 

Pag. 1

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 febbraio 2014


Scioglimento del consiglio comunale di Bassignana e nomina del
commissario straordinario. (14A01179)

 

 

Pag. 2

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 febbraio 2014


Scioglimento del consiglio comunale di Rapallo e nomina del
commissario straordinario. (14A01180)

 

 

Pag. 2

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

 


DECRETO 3 febbraio 2014


Modifica al decreto 25 febbraio 2011, recante definizione delle
procedure per il riconoscimento di idoneita’ dei prodotti assorbenti
e disperdenti da impiegare in mare per la bonifica dalla
contaminazione da idrocarburi petroliferi. (14A01159)

 

 

Pag. 3

 

 

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 12 febbraio 2014


Modifica al decreto 16 novembre 2013, recante la disciplina, ai sensi
dell’articolo 62-quater, comma 4, del testo unico delle accise, del
regime della commercializzazione dei prodotti succedanei del fumo.
(14A01329)

 

 

Pag. 4

 

 

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

 


DECRETO 29 gennaio 2014


Modifiche all’articolo 3 del decreto n. 328 del 6 settembre 2013
recante imposizione di oneri di servizio pubblico sulle rotte Elba
Marina di Campo – Pisa e viceversa, Elba Marina di Campo – Firenze e
viceversa, Elba Marina di Campo – Milano Linate e viceversa.
(14A01158)

 

 

Pag. 6

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 20 dicembre 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «Secoop societa’
cooperativa», in Cremona e nomina del commissario liquidatore.
(14A01010)

 

 

Pag. 7

 

 

 


DECRETO 24 gennaio 2014


Revoca del decreto 2 settembre 2013 nella parte relativa allo
scioglimento della «Se.Sa. Costruzioni societa’ cooperativa», in San
Marcellino. (14A01011)

 

 

Pag. 8

 

 

 


DECRETO 24 gennaio 2014


Scioglimento della «Societa’ cooperativa edilizia La Sorgente», in
Rende e nomina del commissario liquidatore. (14A01012)

 

 

Pag. 8

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AGENZIA DEL DEMANIO

 


DECRETO 10 febbraio 2014


Individuazione di beni immobili di proprieta’ dell’Istituto nazionale
di previdenza sociale. (Decreto n. 3818). (14A01002)

 

 

Pag. 9

 

 

 


DECRETO 10 febbraio 2014


Rettifica dell’allegato A del decreto n. 25933 del 19 luglio 2002,
recante l’individuazione dei beni immobili di proprieta’ dello Stato
appartenenti al patrimonio indisponibile e disponibile, predisposto
ai sensi dell’art. 1, comma 1, della legge n. 410/2001. (Decreto n.
3821). (14A01003)

 

 

Pag. 11

 

 

 


DECRETO 10 febbraio 2014


Rettifica dell’allegato A del decreto n. 41257 del 14 dicembre 2004,
recante individuazione di beni immobili di proprieta’ dello Stato.
(Decreto n. 3823). (14A01004)

 

 

Pag. 12

 

 

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


DETERMINA 29 gennaio 2014


Attivita’ di rimborso alle regioni, per il ripiano dell’eccedenza del
tetto di spesa del medicinale per uso umano «Onbrez Breezhaler».
(Determina n. 104/2014). (14A01184)

 

 

Pag. 15

 

 

 


DETERMINA 29 gennaio 2014


Rinegoziazione del medicinale per uso umano Onbrez Breezhaler
(indacaterolo) ai sensi dell’articolo 8, comma 10, della legge 24
dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 102/2014). (14A01185)

 

 

Pag. 17

 

 

 


DETERMINA 3 febbraio 2014


Eliminazione dall’elenco dei medicinali la cui autorizzazione
all’immissione in commercio risulta decaduta ai sensi dell’articolo
38 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, e successive
modificazioni ed integrazioni, del medicinale per uso umano
«Elettrolitica Equilibrata Gastrica Galenica Senese». (Determina n.
206/2014). (14A01151)

 

 

Pag. 18

 

 

 


DETERMINA 7 febbraio 2014


Rinegoziazione del medicinale per uso umano Revolade (eltrombopag) ai
sensi dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n.
537. (Determina n. 140/2014). (14A01181)

 

 

Pag. 19

 

 

 


DETERMINA 7 febbraio 2014


Rinegoziazione del medicinale per uso umano Hirobriz Breezhaler
(indacaterolo) ai sensi dell’articolo 8, comma 10, della legge 24
dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 124/2014). (14A01182)

 

 

Pag. 20

 

 

 


DETERMINA 7 febbraio 2014


Rinegoziazione del medicinale per uso umano Metvix (metil
aminolevulinato) ai sensi dell’articolo 8, comma 10, della legge 24
dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 147/2014). (14A01183)

 

 

Pag. 21

 

 

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

 


DELIBERA 19 luglio 2013


Programma delle infrastrutture strategiche (Legge n. 443/2001).
Dorsale stradale interna «Rieti – L’Aquila – Navelli». S.S. n. 260
Picente: Lotto 4 dallo svincolo di Marana allo svincolo di Cavallari.
Approvazione del progetto definitivo. (CUP F61B08000160000).
(Delibera n. 39/2013). (14A01157)

 

 

Pag. 22

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica relativo all’estratto della determina n.
856/2013 del 7 ottobre 2013 recante l’autorizzazione all’immissione
in commercio dei medicinali per uso umano «Telmisartan e
Idroclorotiazide DOC Generici». (14A01152)

 

 

Pag. 28

 

 

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica relativo all’estratto della determina n.
1017/2013 del 14 novembre 2013 recante l’autorizzazione
all’immissione in commercio del medicinale per uso umano «Milazide».
(14A01186)

 

 

Pag. 28

 

 

AUTORITA’ DI BACINO DELLA PUGLIA

 


COMUNICATO


Aggiornamento del Piano di assetto idrogeologico della Puglia
(14A01013)

 

 

Pag. 29

 

 

CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

 


COMUNICATO


Annuncio di una proposta di legge di iniziativa popolare (14A01281)

 

 

Pag. 29

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso veterinario «Repelt Natura Spray antiparassitario
lunga durata per cani». (14A01000)

 

 

Pag. 29

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso veterinario «Cefenil Rtu», 50 mg/ml, sospensione
iniettabile per suini e bovini. (14A01005)

 

 

Pag. 29

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso veterinario «Robonex» 5mg/ml pour-on soluzione per
bovini e bovine da latte. (14A01006)

 

 

Pag. 30

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso veterinario «Doxamicina» 120 mg/g, polvere ad uso
orale per suinetti fino a 35 Kg di peso, polli da carne, tacchini,
galline ovaiole e conigli. (14A01007)

 

 

Pag. 30

 

 

PADIGLIONE ITALIA

 


COMUNICATO


Istituzione della segreteria tecnica e del fondo economale di cassa.
(14A01198)

 

 

Pag. 30

 

 

 


COMUNICATO


Nomina del direttore della segreteria tecnica. (14A01197)

 

 

Pag. 31

 

 

 


COMUNICATO


Nomina di un componente della segreteria tecnica. (14A01196)

 

 

Pag. 31

 

 

 


COMUNICATO


Nomina di un componente della segreteria tecnica. (14A01195)

 

 

Pag. 31

 

 

 


COMUNICATO


Nomina di un funzionario delegato della contabilita’ speciale e di un
funzionario del servizio di cassa economale. (14A01194)

 

 

Pag. 31

 

 

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA

 


COMUNICATO


Comunicato relativo all’adozione del Quadro strategico nazionale per
la sicurezza dello spazio cibernetico e del Piano nazionale per la
protezione cibernetica e la sicurezza informatica. (14A01247)

 

 

Pag. 31

Decreto Ministeriale 19 febbraio 2014, AOOUFGAB Prot. n. 132

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio del Gabinetto

Decreto Ministeriale 19 febbraio 2014, AOOUFGAB Prot. n. 132

Integrazioni  e  rettifiche  al  decreto  5  novembre  2013  relativo
all'assegnazione delle risorse destinate all'attuazione delle  misure
urgenti di riqualificazione e di messa in sicurezza delle istituzioni
scolastiche statali. (14A01493)

(GU n.46 del 25-2-2014)

 
                    IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE. 
                  DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA 

  Vista la legge 11 gennaio 1996, n. 23, recante norme per l'edilizia
scolastica; 
  Visto il decreto-legge 21  giugno  2013,  n.  69,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, recante disposizioni
urgenti per il rilancio dell'economia, e in particolare,  l'art.  18,
commi da 8 a 8-sexies; 
  Visto che il comma 8-ter, autorizza la spesa di 150 milioni di euro
per l'anno finanziario 2014, al fine di  attuare  misure  urgenti  di
riqualificazione  e  di  messa   in   sicurezza   delle   istituzioni
scolastiche  statali,  con  particolare  riferimento  a  quelle   con
presenza di amianto, nonche' di garantire il regolare svolgimento del
servizio scolastico; 
  Vista la tabella 1, allegata al decreto-legge n. 69 del  2013,  che
ripartisce a livello regionale l'importo complessivo di  150  milioni
di euro, ai fini  della  successiva  assegnazione  agli  enti  locali
aventi titolo sulla base delle graduatorie presentate  dalle  regioni
competenti; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e
della   ricerca   5   novembre   2013,   prot.   n.   906,   relativo
all'assegnazione delle risorse  destinate  all'attuazione  di  misure
urgenti di riqualificazione e di messa in sicurezza delle istituzioni
scolastiche statali a tutte le regioni, ad  eccezione  della  regione
Puglia per la quale era in corso un contenzioso; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  22
gennaio 2014, con il quale, ai sensi dell'art. 18,  comma  8-ter  del
decreto-legge 21 giugno 2013, n.  69,  sono  stati  conferiti  poteri
derogatori ai Sindaci  ed  ai  Presidenti  delle  Province,  per  gli
interventi di cui alla normativa di riferimento; 
  Visto il decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150,  recante  proroghe
di termini previsti da disposizioni legislative  e,  in  particolare,
l'art. 6, comma 3, a fronte del quale, per le regioni nelle quali gli
effetti delle graduatorie di cui all'art.  18,  comma  8-quater,  del
citato  decreto-legge  n.  69  del  2013,  sono  stati   sospesi   da
provvedimenti dell'autorita' giudiziaria, il termine del 28  febbraio
2014 e' prorogato al 30 giugno 2014; 
  Viste le circolari del Ministero dell'istruzione,  dell'universita'
e della ricerca del 24 settembre 2013, n. 18801/Gab e 8 ottobre 2013,
n. 10509; 
  Vista la  nota  30  ottobre  2013,  prot.  n.  637,  con  la  quale
l'assessore al diritto allo studio e alla  formazione  della  Regione
Puglia ha comunicato che il  tribunale  amministrativo  regionale  di
Lecce, con decreto monocratico  del  18  ottobre  2013,  n.  505,  ha
disposto la sospensione della graduatoria predisposta  dalla  Regione
medesima ai sensi del predetto art. 18, comma 8-ter; 
  Vista la successiva nota 16 dicembre 2013, prot.  n.  733,  con  la
quale lo stesso Assessore al diritto allo studio e  alla  formazione,
evidenziato  il  rigetto  da  parte  del   Tribunale   amministrativo
regionale  competente,  delle  istanze  di  sospensiva,   chiede   di
considerare  revocata  la  sospensione  temporanea  e  di   procedere
all'assegnazione delle risorse, facenti capo alla Regione  Puglia,  a
favore degli enti locali  aventi  titolo,  come  utilmente  collocati
nella   graduatoria   regionale   riapprovata   con    determinazione
dirigenziale 16 dicembre 2013, n. 261, allegata alla nota medesima; 
  Vista la citata graduatoria predisposta, dalla Regione Puglia e  da
essa approvata con la citata determinazione n. 261  del  16  dicembre
2013 e inoltrata  al  Ministero  dell'istruzione  dell'universita'  e
della ricerca con nota prot. n. 733 di pari data; 
  Vista la nota della Regione Puglia prot.  n.  570  del  24  gennaio
2014, con la quale la stessa regione  attesta  la  rispondenza  degli
interventi inseriti in  graduatoria  agli  indirizzi  previsti  dalla
normativa  di  riferimento  e  l'effettiva  sussistenza  di  tutti  i
presupposti,  condizioni,  requisiti  e  finalita'  richiesti   dalla
stessa; 
  Ribadito come, a fronte della complessiva normativa di riferimento,
non possono accedere ai finanziamenti di cui al presente decreto  gli
interventi gia' conclusi o comunque gia' in corso di esecuzione  alla
data di emanazione dello stesso e  che,  pertanto,  ove  erroneamente
compresi nella graduatoria regionale, gli stessi non saranno presi in
considerazione,  con  conseguente   scorrimento   della   graduatoria
medesima; 
  Vista l'intesa istituzionale raggiunta nella  conferenza  unificata
del 1° agosto 2013 (Rep. atti 84/LU); 
  Vista inoltre la nota 21 novembre 2013,  prot.  n.  PG/2013/290298,
con la quale la Regione Emilia-Romagna chiede la correzione di alcuni
errori materiali e inesattezze  riguardanti  la  denominazione  delle
localita' o delle  scuole  comprese  nella  Tabella  5,  allegata  al
decreto  del  Ministro  dell'istruzione,  dell'universita'  e   della
ricerca 5 novembre 2013, prot. n. 906; 
  Vista altresi', la nota 13 novembre 2013, prot. n. 32672/13, con la
quale  la  Regione  Molise  chiede  che  all'intervento  relativo  al
Convitto Nazionale «Mario Pagano», posizionato al n. 6 della  Tabella
11  allegata  al  citato  decreto   del   Ministro   dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca n. 906 del 2013,  sia  correttamente
assegnato l'importo di € 98.000,00 in luogo di  quello,  erroneamente
in essa riportato, pari ad € 96.000,00, con contestuale e conseguente
eliminazione del finanziamento di € 2.000,00 a favore del  Comune  di
Ielsi posizionato al n. 18 della graduatoria medesima; 

                              Decreta: 

                               Art. 1 

  1. Ai sensi e per gli effetti di quanto  indicato  nelle  premesse,
integralmente richiamate nel presente dispositivo, la quota  di  euro
12.000.000,00, assegnata alla regione Puglia sulla base della tabella
1, allegata al decreto-legge 21 giugno 2013, n.  69  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n.  98,  nell'ambito  della
somma complessiva di  euro  150.000.000  diretta  alla  realizzazione
delle iniziative contemplate dall'art. 18, commi 8-ter e 8-quater del
medesimo decreto-legge, e' assegnata  sulla  base  della  graduatoria
approvata dalla regione Puglia, agli enti locali di cui  all'allegata
tabella A, costituente parte integrante del  presente  provvedimento,
per gli interventi e con gli importi  a  lato  di  ciascuno  di  essi
indicati.  Su  tali  interventi  possono  essere  previste  forme  di
cofinanziamento da parte degli enti locali medesimi. 
  2. L'assegnazione e' effettuata sulla  base  della  graduatoria  e,
comunque, entro  il  limite  massimo  dell'importo  previsto  per  la
Regione Puglia dalla tabella 1, allegata al decreto-legge n.  69  del
2013. 
  3. Qualora la Regione  abbia  inserito  nella  propria  graduatoria
interventi che  superano  in  tutto  o  in  parte  l'importo  massimo
assegnabile  ai  sensi  del  citato   decreto-legge,   il   Ministero
dell'istruzione, dell'universita' e della  ricerca  procede  comunque
all'assegnazione   delle   risorse   nei   limiti    previsti,    con
l'indicazione, per l'ultimo intervento finanziabile, della  quota  di
finanziamento statale spettante.
                               Art. 2 

  1. Gli enti locali beneficiari dei finanziamenti di cui all'art.  1
sono autorizzati ad avviare le procedure di gara,  con  pubblicazione
del relativo bando,  ovvero  di  affidamento  dei  lavori.  Gli  Enti
medesimi   danno   comunicazione   al   Ministero    dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca dell'avvenuto affidamento dei lavori
entro 15 giorni dall'adozione dei relativi provvedimenti. 
  2. In caso di mancato affidamento dei lavori  entro  il  30  giugno
2014,  l'assegnazione  viene  revocata  con  decreto  e  le  relative
risorse, nonche' le  eventuali  economie  di  spesa  comunque  resesi
disponibili all'esito delle procedure di gara,  sono  contestualmente
assegnate agli interventi che seguono nell'ordine della graduatoria.
                               Art. 3 

  1. A seguito dell'affidamento dei lavori, le risorse assegnate agli
interventi  di  cui  al  presente  decreto  sono   trasferite   sulle
contabilita' di Tesoreria unica  degli  Enti  locali  e  gestite  con
separata contabilizzazione e rendicontazione.  I  relativi  pagamenti
sono  effettuati  secondo  gli  stati  di  avanzamento   dei   lavori
debitamente certificati.
                               Art. 4 

  1. Il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e  della  ricerca
provvede al monitoraggio degli interventi autorizzati, ai  sensi  del
decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229.
                               Art. 5 

  1. Per  la  realizzazione  degli  interventi  di  cui  al  presente
decreto, i sindaci e i presidenti delle province interessati  operano
in qualita'  di  commissari  governativi,  con  i  poteri  derogatori
definiti con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del
22 gennaio 2014 adottato ai sensi  dell'art.  18,  comma  8-ter,  del
citato decreto-legge n. 69 del 2013.
                               Art. 6 

  1. La Tabella B allegata al presente decreto sostituisce la Tabella
5 allegata al decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'
e della ricerca  5  novembre  2013,  prot.  n.  906,  ai  fini  della
correzione  di  errori  materiali  e   inesattezze   afferenti   alla
denominazione delle localita' o  delle  scuole  gia'  comprese  nella
citata Tabella 5. 
  2. All'intervento relativo al convitto  nazionale  «Mario  Pagano»,
posizionato al n. 6 della Tabella 11 allegata al decreto del Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 5 novembre 2013  n.
906, e' assegnato  l'importo  di  € 98.000,00,  in  luogo  di  quello
erroneamente  in   essa   riportato   pari   ad   €   96.000,00.   E'
conseguentemente annullato il finanziamento di € 2.000,00 relativo al
Comune di Ielsi, collocato al 18° posto della tabella medesima. 
  Roma, 19 febbraio 2014 

                                                Il Ministro: Carrozza

Tabelle

Linee guida per l’integrazione degli alunni stranieri

Il MIUR, con la Nota 19 febbraio 2014, AOOUFGAB Prot. n. 4233, trasmette le nuove Linee guida per l’integrazione degli alunni stranieri

Emanate le nuove Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri

(Roma, 19 febbraio 2014) Il Ministro Maria Chiara Carrozza ha firmato il testo delle nuove “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” frutto di un lungo lavoro di raccolta ed elaborazione di dati e di esperienze effettuato dall’ufficio ‘Immigrazione, orientamento e lotta all’abbandono scolastico’ della Direzione generale per lo Studente del Miur. A otto anni di distanza dalla prima stesura, esce dunque il nuovo documento che guarda agli alunni con cittadinanza non italiana tenendo conto di uno scenario profondamente mutato che ha richiesto di aggiornare le indicazioni operative per le scuole. Il numero di alunni con cittadinanza non italiana nelle nostre scuole è passato infatti dai 430.000 del 2006 (anno di emanazione delle ultime Linee Guida) agli 830.000 di oggi.

Cambiata è anche la loro distribuzione, che si è progressivamente spostata dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo e secondo grado. In particolare, sono 200.000 gli studenti con cittadinanza non italiana iscritti al secondo grado, l’80% frequenta istituti tecnici e professionali. Il documento firmato propone indicazioni aggiornate sui temi dell’orientamento scolastico, della valutazione, dell’istruzione e formazione dei giovani e degli adulti. La caratteristica distintiva del fascicolo è quella di offrire alle scuole una selezione ragionata delle soluzioni organizzative e didattiche elaborate e realizzate dalle scuole stesse. In questo senso il documento si propone come veicolo di disseminazione e condivisione delle migliori pratiche già messe in atto per l’accogliere ed accompagnare in modo ottimale i sempre più numerosi ragazzi di origine non italiana che le frequentano.

Rassegna Stampa 19 febbraio 2014


in primo piano

 
 
la Stampa  del  19-02-2014
“TEST A SCUOLA, TROPPO FALSE PARTENZA” (F.Amabile) [solo_testo] pag. 17
la Stampa  del  19-02-2014
Int. a L.Stellacci: “I DOCENTI ABBIANO PIU’ FIDUCIA LA VALUTAZIONE E’ UNA PRIORITA'” (Fla.ama.) [solo_testo] pag. 17
il Sole 24 Ore  del  19-02-2014
ESENZIONI IMU, IN TESTA LA SANITA’ (L.Lovecchio) [solo_testo] pag. 16
Pagina99  del  19-02-2014
RIPARTE L’ERASMUS, MA L’ITALIA RISCHIA (L.Oliva) [solo_testo] pag. 7
la Stampa  del  19-02-2014
MA IL PAESE RIMANE LONTANO DALLA SCIENZA (P.Bianucci) [solo_testo] pag. 25
 

ministero

 
Corriere della Sera  del  19-02-2014
LA SCUOLA E LA VALUTAZIONE DEI PROF “I PRESIDI SCELGONO I MIGLIORI” (G.Fregonara) [solo_testo] pag. 31
Italia Oggi  del  19-02-2014
Int. a A.Gavosto: SULLA SCUOLA, MATTEO RENZI RISCHIA SE SEGUE GLI SLOGAN (A.Ricciardi) [solo_testo] pag. 7
il Sole 24 Ore  del  19-02-2014
IL GIUDIZIO CHE PUO’ CAMBIARE LA SCUOLA (F.Antonioli) [solo_testo] pag. 10
la Repubblica  del  19-02-2014
LA FONDAZIONE AGNELLI: VALUTARE LA SCUOLA, NON I PROFESSORI (S.Fiori) [solo_testo] pag. 23
Avvenire  del  19-02-2014
LA SCUOLA DI QUALITA’ UN VOTO PER CRESCERE (E.Lenzi) [solo_testo] pag. 10
il Giornale  del  19-02-2014
“LA SCUOLA RISCHIA DI DIVENTARE GHETTO” (F.Angeli) [solo_testo] pag. 16
Tuttoscuola.com  del  19-02-2014
CARROZZA, ECCO IL BILANCIO DI 10 MESI/SCUOLA [solo_testo] pag.
Tuttoscuola.com  del  18-02-2014
CARROZZA: HO FIRMATO IL DECRETO PER L’INGRESSO GRATUITO AI MUSEI [solo_testo] pag.
Tecnicadellascuola.it  del  18-02-2014
SUPERATO IL MILIONE DI ISCRIZIONI ON LINE [solo_testo] pag.
OrizzonteScuola.it  del  19-02-2014
GUIDA SUL PART TIME DOCENTI DI RUOLO (TRASFORMAZIONE DEL CONTRATTO DA TEMPO PIENO A TEMPO PARZIALE). [solo_testo] pag.
Tecnicadellascuola.it  del  19-02-2014  
LE DOMANDE DI MOBILITA’ SI PRESENTERANNO VIA WEB [solo_testo] pag.  
Tecnicadellascuola.it  del  19-02-2014  
POSIZIONI ECONOMICHE ATA: PER ORA, NESSUNA SOLUZIONE [solo_testo] pag.  
Avvenire  del  19-02-2014  
PULIZIA AULE, VERTICE ANTI-EMERGENZA (F.Dal mas) [solo_testo] pag. 10  
Tecnicadellascuola.it  del  19-02-2014  
EX LSU, IL GOVERNO PRENDE TEMPO: PER ORA NESSUNO VERRA’ LICENZIATO [solo_testo] pag.  
La Gazzetta del Mezzogiorno – Ed. Lecce  del  19-02-2014  
GLI EX LSU MANDANO IN TILT LA CITTA’ [solo_testo] pag. 8  
Il Tempo – Cronaca di Roma  del  19-02-2014  
SCUOLA OCCUPATA DALLE DONNE DELLE PULIZIE (S.Mele) [solo_testo] pag. 10  
Corriere della Sera  del  19-02-2014  
ANGELA, LA DIRIGENTE CHE SI BARRICA PER BLOCCARE I PRECARI (F.Bufi) [solo_testo] pag. 31  
Roma  del  19-02-2014  
IL PROVVEDITORE: ORA BASTA DEVONO LIBERARE LE SCUOLE (I.Mondeo) [solo_testo] pag. 2/3  
il Messaggero – Cronaca di Roma  del  19-02-2014  
II EDIZIONE – LE SUPPLENTI IN PIAZZA: “SENZA FONDI GLI ASILI RISCHIANO DI NON APRIRE” (M.Giachetta) [solo_testo] pag. 34  
Libero Quotidiano  del  19-02-2014  
MENO SOLDI AGLI ASILI COMUNALI MARINO TAGLIA LE SPESE DEI BIMBI (C.Pellegrini) [solo_testo] pag. 19  
Corriere della Sera – ed. Roma  del  19-02-2014  
PIU’ FACILE OTTENERE I BUONI LIBRO [solo_testo] pag. 5  
L’Unita’  del  19-02-2014  
NAPOLI, IL COMUNE NON PAGA 240 DISABILI SENZA ASSISTENZA (R.Nespoli) [solo_testo] pag. 13  
Corriere della Sera – ed. Milano  del  19-02-2014  
GITE DIDATTICHE ED EVENTI PER CELEBRARE I CENT’ANNI DALLA GRANDE GUERRA [solo_testo] pag. 2  
il Giorno  del  19-02-2014  
LITE SU FACEBOOK POI IL RAID PUNITIVO PESTATO COL TIRAPUGNI DAI COMPAGNI (M.Autunno) [solo_testo] pag. 16  
l’Osservatore Romano  del  19-02-2014  
UNA LEZIONE CHE NON FINISCE A SCUOLA [solo_testo] pag. 7  
il Sole 24 Ore  del  19-02-2014  
L’UNIVERSITA’ FORMA I GEOLOGI DEL PETROLIO (L.ier.) [solo_testo] pag. 34  
il Sole 24 Ore  del  19-02-2014  
BIG BATTUTI CON LA VALVOLA HI-TECH (L.or.) [solo_testo] pag. 33  
Corriere di Siena e della Provincia  del  19-02-2014  
ANTROPOLOGIA DEL MONDO ANTICO UN CONVEGNO TRA MITO E ATTUALITA’ [solo_testo] pag. 12  
la Repubblica  del  19-02-2014  
GIURAMENTO DI IPPOCRATE CON SPONSOR I MEDICI SI RIBELLANO: UN SACRILEGIO (M.Bocci) [solo_testo] pag. 23  
REPUBBLICA.IT  del  19-02-2014  
I GIOVANI MEDICI SI MOBILITANO “MARIA CHIARA CARROZZA NON SI TOCCA” [solo_testo] pag.  
Giorno/Resto/Nazione  del  19-02-2014  
IL SETTIMANALE – 30ANNI D’ACCADEMIA E L’AFRICA NEL CUORE (E.Desiderio) [solo_testo] pag. 10/11  
Corriere della Sera  del  19-02-2014  
“LA MUSICA ITALIANA IN VIAGGIO CON L’ORCHESTRA DI SANTA CECILIA” (V.Cappelli) [solo_testo] pag. 51  
la Repubblica  del  19-02-2014  
SALTA L’ERASMUS PER GLI STUDENTI SVIZZERI RITORSIONE DELLA UE DOPO IL REFERENDUM [solo_testo] pag. 19  
Italia Oggi  del  19-02-2014  
EQUIPOLLENZA, L’UE NON MOLLA (B.Pacelli) [solo_testo] pag. 29  
Il Fatto Quotidiano  del  19-02-2014  
STUDENTI SEMPRE PIU’ INDEBITATI [solo_testo] pag. 16  
Italia Oggi  del  19-02-2014  
RICERCANDO [solo_testo] pag. 34  
il Sole 24 Ore  del  19-02-2014  
IL DL DESTINAZIONE ITALIA RIDIMENSIONATO IN ATTESA DELL’ULTIMO SI’ (C.Fotina) [solo_testo] pag. 18  
il Sole 24 Ore  del  19-02-2014  
TRE MOSSE PER INVESTIRE BENE I FONDI EUROPEI PER LA RICERCA (D.Braga) [solo_testo] pag. 10  
L’Unita’  del  19-02-2014  
E’ ORA DI PUNTARE SULLA SCIENZA (P.Greco) [solo_testo] pag. 1  
il Sole 24 Ore  del  19-02-2014  
FERMATA LA RICERCA SULLE ACQUE (L.Ierace) [solo_testo] pag. 34  
Corriere della Sera – ed. Milano  del  19-02-2014  
RICERCA, PREMIATO IL PROFESSOR MIGLIO [solo_testo] pag. 6  
il Messaggero  del  19-02-2014  
RAGAZZI PROTETTI DAL VIRUS (C.Massi) [solo_testo] pag. 20  
la Repubblica – ed. Milano  del  19-02-2014  
SUL CERBA “MINACCIA” DA 100 MILIONI (A.corica) [solo_testo] pag. 9  
La Provincia (CR)  del  19-02-2014  
FUNZIONA LA MANO BIONICA CHE SENTE GLI OGGETTI [solo_testo] pag. 17  
il Messaggero  del  19-02-2014  
L’ESERCIZIO FISICO RIGENERA IL CERVELLO (D.Ameri) [solo_testo] pag. 20  
   

pubblica  amministrazione  e  societa’

 
   
il Messaggero  del  19-02-2014  
DA BRUXELLES CAUTA APERTURA SUL DEFICIT SACCOMANNI: SFORARE IL 3% COSTA CARO (D.Carretta) [solo_testo] pag. 8  
la Repubblica  del  19-02-2014  
DRAGHI VORREBBE IL BIS DI SACCOMANNI (F.Fubini) [solo_testo] pag. 1  
Corriere della Sera  del  19-02-2014  
LO SCOGLIO DEL MINISTRO DELL’ECONOMIA RESTA SUL TAVOLO LA CARTA DELRIO (A.Trocino) [solo_testo] pag. 10/11  
Corriere della Sera  del  19-02-2014  
IL FISCO E LE RENDITE NEI PIANI UN PRELIEVO OLTRE LA SOGLIA DEL 20% (R.Bagnoli/E.Marro) [solo_testo] pag. 5  
la Repubblica  del  19-02-2014  
DECRETI IN BILICO, E’ ALLARME ROSSO (L.Milella) [solo_testo] pag. 9  
il Sole 24 Ore  del  19-02-2014  
A REGIME L’AGENZIA PER L’ITALIA DIGITALE [solo_testo] pag. 8  
il Sole 24 Ore  del  19-02-2014  
FATTURAZIONE ELETTRONICA OBBLIGATA DA GIUGNO 2015 (M.Mobili) [solo_testo] pag. 16  
il Sole 24 Ore  del  19-02-2014  
ANSELMI: “BISOGNA PUNTARE SULLA QUALITA'” (M.Mele) [solo_testo] pag. 11  
il Sole 24 Ore  del  19-02-2014  
UN PORTALE NAZIONALE PER IL GARANZIA GIOVANI (D.Colombo) [solo_testo] pag. 6  
Corriere della Sera – ed. Roma  del  19-02-2014  
REGIONE, ECCO LE OTTO MOSSE PER L’OCCUPAZIONE GIOVANILE (R.do.) [solo_testo] pag. 5  
Corriere della Sera  del  19-02-2014  
IL VATICANO APRE A RENZI: SPERIAMO, CON L’AIUTO DI DIO (M.Calabro’) [solo_testo] pag. 8/9  
Corriere della Sera  del  19-02-2014  
LA RICCHEZZA E’ UN BENE SE AIUTA GLI ALTRI (Francesco) [solo_testo] pag. 1  
la Repubblica  del  19-02-2014  
LA RIVOLUZIONE DI FRANCESCO CONTRO I MANDARINI DEL VATICANO (E.Scalfari) [solo_testo] pag. 1  
   
A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi

19 febbraio DL ‘Destinazione Italia’ al Senato

Il 19 febbraio l’Aula del Senato approva definitivamente il disegno di legge C. 1920, di conversione in legge del decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, recante interventi urgenti di avvio del piano ‘Destinazione Italia’, per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per la riduzione dei premi RC – auto, per l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015

Il 18 febbraio la 7a Commissione del Senato esprime parere favorevole con osservazioni sul disegno di legge C. 1920, di conversione in legge del decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, recante interventi urgenti di avvio del piano ‘Destinazione Italia’, per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per la riduzione dei premi RC – auto, per l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La Commissione, esaminato il disegno di legge in titolo,

valutato positivamente l’articolo 3, che istituisce un credito di imposta in favore delle imprese che investono in ricerca e sviluppo, pari a 600 milioni di euro per il triennio 2014-2016, a valere sulla proposta nazionale relativa alla prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali europei;

rilevato che l’articolo 4, comma 1, incide indirettamente sulle materie di competenza nella parte in cui:

–        coinvolge il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo nella stipula di accordi di programma con i proprietari di aree contaminate interessati alla messa in sicurezza e alla bonifica, per gli aspetti relativi agli eventuali specifici vincoli di tutela che potrebbero insistere sulle aree e gli immobili,

–        attribuisce al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, d’intesa con altre Amministrazioni, il compito di adottare misure per favorire la formazione di nuove competenze professionali, anche negli istituti tecnici superiori, in materia di bonifica ambientale, nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente nonché di quelle incluse nei summenzionati accordi di programma;

considerato che l’articolo 5:

–        facilita l’ingresso e il soggiorno in Italia per start-up innovative, realizzate in partenariato anche con università ed enti di ricerca (comma 7), nonché per motivi di ricerca e studio,

–        modifica, al comma 8, il Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione stabilendo anzitutto che nel caso di permesso di soggiorno rilasciato per lo svolgimento di attività di ricerca presso le università e gli enti vigilati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca non è richiesto il superamento del test di conoscenza della lingua italiana, previsto invece per i soggiornanti di lungo periodo,

–        novella il predetto Testo unico in ordine ai requisiti per l’iscrizione all’elenco anagrafico delle persone in cerca di lavoro o per la conversione del permesso di soggiorno per motivi di studio in permesso di soggiorno per motivi di lavoro: si prevedeva infatti che tali requisiti fossero il conseguimento del dottorato o del master universitario di secondo livello o la laurea triennale o la laurea specialistica, mentre ora si elimina la specificazione “di secondo livello” riferita al master, rendendo dunque valido anche il master di primo livello (ossia quello conseguito dopo la laurea triennale) tra i titoli che consentono l’iscrizione nel summenzionato elenco anagrafico. Tale “abbassamento” del livello di studio è coerente con il testo vigente, tenuto conto che già si contempla la laurea triennale e dunque non è necessaria una formazione di secondo livello,

–        modifica altre norme del Testo unico sull’immigrazione concernenti l’ingresso per soggiorno e ricerca scientifica, ampliando i casi e  semplificando la procedura per l’attestazione delle risorse economiche necessarie al soggiorno in Italia di ricercatori stranieri,

–        interviene sul ricongiungimento familiare dei ricercatori, consentito ora previa dimostrazione di una serie di requisiti, tra cui l’idoneità abitativa, che invece viene eliminata dal provvedimento in esame,

–        elimina la necessaria correlazione tra titolo di studio posseduto e qualifica professionale per l’ingresso di lavoratori altamente qualificati, favorendo l’applicazione in Italia della nuova normativa europea sulla cosiddetta blue card,

–        con riferimento all’accesso degli stranieri alle università, sopprime la fissazione delle quote di ingresso che avveniva attraverso un decreto degli Esteri e dell’Istruzione, con cui si stabiliva annualmente il numero massimo di visti e di permessi di soggiorno, sulla base delle disponibilità comunicate dalle università. Indubbiamente tale previsione costituisce un incentivo all’internazionalizzazione degli atenei italiani, ma dovrebbe tener conto sia delle procedure di accesso alle facoltà a numero chiuso sia dei posti realmente disponibili;

tenuto conto che l’articolo 9:

–        è volto ad incentivare la lettura attraverso l’istituzione di un credito di imposta, fino al 31 dicembre 2016, sui redditi degli esercizi commerciali che vendono libri al dettaglio per l’acquisto di libri, anche in formato digitale, muniti di codice ISBN,

–        collega tale credito di imposta alla disponibilità di un buono sconto per studenti delle scuole secondarie superiori da utilizzare negli esercizi che usufruiscono del medesimo credito. Pertanto si prevede che all’interno di un tetto massimo deciso dal Ministero dell’economia e delle finanze, comunque non superiore a 50 milioni di euro, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca fissi, sulla base della popolazione studentesca dell’anno scolastico 2014-2015, l’importo del buono sconto disponibile ogni anno per ogni studente di scuola superiore pubblica o paritaria avente sede nel territorio nazionale, ai fini dell’ottenimento di uno sconto del 19 per cento per l’acquisto di libri di lettura presso gli esercizi commerciali che decidono di avvalersi del credito di imposta;

preso atto che l’articolo 13 reca, tra l’altro, disposizioni per l’EXPO 2015 all’interno delle quali il comma 24 stabilisce il finanziamento di progetti per la valorizzazione di aree territoriali, di beni culturali e ambientali in connessione con il grande evento, nonchè, in via subordinata, il finanziamento di interventi di manutenzione straordinaria sempre finalizzati alla valorizzazione di beni storici, culturali, ambientali e di attrattività turistica;

esprime, per quanto di competenza, parere favorevole con la seguente osservazione:

1)     in merito all’articolo 5, si esprime piena condivisione per l’intento di facilitare l’internazionalizzazione della ricerca. Si ritiene peraltro che la relativa normativa debba essere armonizzata a livello europeo ed internazionale, onde assicurare condizioni omogenee ai ricercatori che operano in Italia e all’estero. In tal senso, si auspica un’iniziativa ricognitiva dell’attuale normativa e, indi, propositiva, che veda la proficua collaborazione del Parlamento e del Governo.

———–

(7a Senato, 18.2.14) La relatrice DI GIORGI (PD) riferisce sul provvedimento in titolo, già approvato in prima lettura dalla Camera dei deputati, segnalando in premessa che la VII Commissione di quel ramo del Parlamento, pur avendo iniziato l’esame in sede consultiva del provvedimento, ha deliberato di non esprimere alcun parere, poiché le Commissioni di merito della Camera erano prossime a concludere l’esame.

Dà indi conto delle misure di interesse, a partire dall’articolo 3 che istituisce un credito d’imposta a favore delle imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo, pari a 600 milioni di euro per il triennio 2014-2016, finanziato a valere sulla proposta nazionale relativa alla prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari. Il comma 2 indica gli importi massimi e i beneficiari del credito, ossia le imprese con un determinato fatturato annuo e i consorzi e le reti di impresa, fermo restando l’importo massimo annuale di 2,5 milioni di euro per ciascun beneficiario. Sottolinea peraltro che in virtù delle modifiche apportate dalla Camera il credito d’imposta è riconosciuto a tutte le imprese aventi un fatturato annuo inferiore a 500 milioni e, in caso di consorzi e reti di impresa, l’agevolazione viene ripartita secondo criteri proporzionali, che tengano conto della partecipazione di ciascuna impresa alle spese. Rileva inoltre che le attività ammissibili sono elencate al comma 3 e che non si considerano attività di ricerca e sviluppo, secondo il comma 4, le modifiche ordinarie apportate ai prodotti o alle linee di produzione a meno che non si concretizzino nella creazione di nuovi brevetti. In base al comma 5, ai fini della determinazione del credito d’imposta, sono ammissibili le spese relativeal personale impiegato in attività di ricerca, all’acquisizione o utilizzo di strumenti e a attrezzature di laboratorio, ai costi della ricerca svolta in collaborazione con le università e gli organismi di ricerca e presso di essi. I successivi commi da 6 a 13 dettano le disposizioni per l’attuazione, la fruizione e il controllo del credito, le cui modalità applicative sono stabilite con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con l’Economia e il Ministro della coesione territoriale.

Illustra poi l’articolo 4, cheincide indirettamente sulle materie di competenza nella parte in cui coinvolge il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo nella stipula di accordi di programma con i proprietari di aree contaminate interessati alla messa in sicurezza e alla bonifica. Il ruolo del Dicastero dei beni culturali è evidentemente connesso agli aspetti relativi agli eventuali specifici vincoli di tutela che potrebbero insistere sulle aree e gli immobili. Dopo aver precisato che i commi 2 e 3 del medesimo articolo contengono le modalità, i criteri ed i contenuti obbligatori degli accordi di programma, fa presente che il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, d’intesa con altre Amministrazioni, adotta misure per favorire la formazione di nuove competenze professionali, anche negli istituti tecnici superiori, in materia di bonifica ambientale, nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente nonché di quelle incluse nei suddetti accordi di programma.

Pone altresì l’accento sui commi da 4 a 7, che recano i requisiti dei soggetti interessati e gli impegni da essi assunti, con l’individuazione delle rispettive responsabilità, nonché sui commi 8 e 9, che prevedono le modalità di approvazione degli interventi per l’attuazione dei progetti integrati. Si sofferma indi sulle modifiche apportate dalla Camera dei deputati al comma 10, che stabilisce la costituzione di società in house per l’attuazione dei citati progetti integrati di bonifica, riconversione industriale e sviluppo economico, descrivendo successivamente il comma 14, inerente le modalità di copertura degli oneri.

Passa poi ad esaminare l’articolo 5, che al comma 7 prevede forme di agevolazione nella trattazione delle domande di visto di ingresso e di permesso di soggiorno connesse a start-up innovative, a iniziative d’investimento, di ricerca o di mecenatismo, da realizzare anche in partenariato anche con università ed enti di ricerca, nonché per motivi di ricerca e studio. Il comma 8 del medesimo articolo 5 reca poi diverse disposizioni concernenti i lavoratori extracomunitari, mediante novelle al Testo unico sull’immigrazione. Riferisce quindi che la norma esclude l’obbligo del test di conoscenza della lingua italiana per il rilascio del permesso di soggiorno, nel caso in cui esso sia per lo svolgimento di attività di ricerca presso le università e gli enti vigilati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, obbligo previsto invece per i soggiornanti di lungo periodo.

Si stabilisce altresì – prosegue la relatrice – che il cittadino straniero non comunitario che abbia conseguito in Italia un dottorato o un master universitario possa chiedere un permesso di soggiorno per attesa occupazione, mentre prima tra i titoli richiesti a tal fine era menzionato solo il master di secondo livello. Fa presente perciò che in tal modo si rende valido anche il master di primo livello (ossia quello conseguito dopo la laurea triennale) tra i titoli che consentono l’iscrizione nell’elenco anagrafico delle persone in cerca di lavoro, in coerenza con il testo vigente, tenuto conto che già si contempla la laurea triennale e dunque non è necessaria una formazione di secondo livello.

Descrive quindi le ulteriori novelle previste dal comma 8, quali l’agevolazione dell’ingresso e il soggiorno per ricerca scientifica, in modo che la sussistenza delle risorse mensili messe a disposizione del ricercatore e indicate nella convenzione di accoglienza tra il ricercatore medesimo e l’istituto di ricerca sia dichiarata da parte dell’istituto, anche nel caso in cui la partecipazione del ricercatore al progetto di ricerca benefici del sostegno finanziario di terzi (lettera b) e l’esclusione per i ricercatori dell’obbligo di dimostrare la disponibilità di un alloggio idoneo ai fini del ricongiungimento familiare (lettera c). Richiamando la relazione illustrativa presentata alla Camera, afferma che tali misure, molto attese dal settore della ricerca, potranno aumentare l’attrattività del nostro Paese per i ricercatori stranieri, nell’ambito di iniziative concordate con istituti di ricerca nazionali.

Pone peraltro l’accento sull’eliminazione dell’obbligo di corrispondenza tra titolo di studio e qualifica professionale per l’ingresso di lavoratori altamente qualificati (lettere d) ed e), superando – secondo la relazione governativa – un’incertezza interpretativa che, nella prassi, ha ostacolato l’applicazione in Italia della nuova normativa europea sulla cosiddetta blue card.

Segnala poi positivamente la liberalizzazione dell’ingresso in Italia degli studenti residenti all’estero che intendano accedere all’istruzione universitaria, attraverso la soppressione del contingentamento del numero dei visti per motivi di studio rilasciati ogni anno sulla base delle disponibilità comunicate dalle università (lettera f). Tale previsione costituisce a suo avviso un evidente incentivo all’internazionalizzazione degli atenei italiani, ma si dovrebbe tener conto sia delle procedure di accesso per le facoltà a numero chiuso sia dei posti realmente disponibili: reputa dunque opportuno un chiarimento da parte del Governo.

Delinea altresì i contenuti dell’articolo 9, volto a favorire la diffusione della lettura mediante la possibilità di attivare un credito di imposta fino al 31 dicembre 2016 sui redditi degli esercizi commerciali che vendono libri al dettaglio per l’acquisto di libri, anche in formato digitale, muniti di codice ISBN. Fa notare peraltro che, nel testo approvato dalla Camera, il credito di imposta è riconosciuto agli esercizi commerciali che effettuano vendita di libri al dettaglio, anziché alle persone fisiche e giuridiche (come era disposto dal testo originario del decreto-legge), in quanto è stato collegato alla disponibilità di un buono sconto per studenti delle scuole secondarie superiori da utilizzare negli esercizi che usufruiscono del credito di imposta. Rileva infatti che con un decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sulla base della popolazione studentesca nell’anno scolastico 2014-2015, sarà fissato l’importo spettante a ogni studente di scuola secondaria di secondo grado (pubblica o legalmente parificata, avente sede nel territorio nazionale); in un secondo momento, i dirigenti scolastici rilasceranno agli studenti un buono sconto di pari importo, utilizzabile ai fini dell’ottenimento di uno sconto del 19 per cento per l’acquisto di libri di lettura, presso i suddetti esercizi commerciali. Precisa peraltro che con un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze si definiranno le modalità per usufruire del credito di imposta, tenendo conto che il finanziamento dell’agevolazione, nella misura massima di 50 milioni di euro, rientra nell’ambito di un apposito programma operativo nazionale (PON) della programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari.

Avviandosi alla conclusione, illustra l’articolo 13, recante disposizioni per l’EXPO 2015, il cui comma 24stabilisce il finanziamento di progetti per la valorizzazione di aree territoriali, di beni culturali e ambientali in connessione con il grande evento. In proposito, riferisce che i progetti possono essere presentati da comuni, da più comuni in collaborazione tra loro o da unioni di comunie hanno precisi limiti di importo economico e di durata; in via subordinata possono essere anche finanziati interventi di manutenzione straordinaria, sempre finalizzati alla valorizzazione di beni storici, culturali, ambientali e di attrattività turistica. Elenca indi in dettaglio i contenuti del comma 25, sui criteri per l’utilizzo di queste risorse, del comma 25-bis, che obbliga gli enti locali ad inviare le relazioni per i servizi pubblici locali di rilevanza economica all’Osservatorio per i servizi pubblici locali, nonchè dei commi 26 e 27, che recano la copertura finanziaria pari a 500 milioni di euro a valere sulle risorse derivanti dalla riprogrammazione sia del Piano di azione-coesione sia dei programmi operativi regionali relativi al 2007-2013.

L’11 febbraio la Camera approva il disegno di legge C. 1920, di conversione in legge del decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, recante interventi urgenti di avvio del piano ‘Destinazione Italia’, per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per la riduzione dei premi RC – auto, per l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015