Jacopo Greco nominato Capo Dipartimento al Ministero

da La Tecnica della Scuola

Il Dipartimento Risorse Umane e Finanziarie del Ministero ha un nuovo dirigente: si tratta del dottor Jacopo Greco che assume il ruolo di Capo Dipartimento.
Poco più che quarantenne (compirà 44 anni il prossimo 30 giugno), laureato in giurisprudenza nel 2003, ha conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato nel 2006.
L’anno successivo ha iniziato a svolgere funzioni dirigenziali presso il Ministero, prima con incarico a tempo determinato e poi, dal 2013, a tempo indeterminato.
Nel 2014 è diventato direttore della Direzione Generale per le
Risorse Umane e Finanziarie.

Al dottor Jacopo Greco vanno gli auguri di buon lavoro della redazione e della direzione di Tecnica della Scuola.

Bianchi propone: Stati generali della scuola e anno Costituente

da La Tecnica della Scuola

A fine anno Stati generali della scuola, così da avviare, a seguire, l’anno Costituente, per affrontare non la semplice stabilizzazione del singolo docente ma dell’intero apparato della scuola: è la sfida lanciata dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in occasione dell’incontro “La scuola dell’inclusione” con il segretario di comparto Flc Cgil Francesco Sinopoli e il segretario generale Landini.

L’idea del Ministro, quella di ragionare sulla scuola ma ripensandone il modello e il sistema di funzionamento. “Vorrei fare a fine anno una Conferenza nazionale della scuola, l’ultima l’ha fatta Mattarella, chiamiamoli Stati generali o come volete. Il prossimo sarà un anno costituente”.

E ha aggiunto: “L’idea di una scuola tutta chiusa e solo programmi, non funziona e non c’è più. Bisogna individuare quei 4 pilastri in cui tutti si riconoscano, sperimentazioni ottime ce ne sono moltissime in Italia e serve una maggiore collaborazione con l’università”, ha concluso.

Il segretario Sinopoli si dice d’accordo sulla proposta di un grande momento programmatico sulla scuola italiana, ma l’iniziativa dovrà fondarsi sulla partecipazione di chi la scuola la fa.

“Ci troveremo davanti delle scelte – avverte il segretario – e dovremo affermare un’idea di scuola” sentendo i diretti interessati, che oggi sono molto disillusi. “Abbiamo bisogno di costruire la strada per ottenere la fiducia della categoria, perché se le classi continuano a essere quelle di 28 alunni la loro fiducia non la ottieni”.

Il tempo pieno

Uno dei temi sul tavolo, anche in vista di possibili Stati generali della scuola, quello del tempo pieno.

Sul tema del tempo pieno nelle scuole, Francesco Sinopoli osserva: “Dobbiamo investire sul tempo pieno. La scuola consente di pianificare, come le pensioni, grandi risparmi, se non la si considera come un investimento”.

E spiega la doppia prospettiva sulla scuola: “Il tema del tempo scuola si può leggere in due modi – avverte il segretario – investire adesso sul tempo scuola; oppure al modo in cui viene inteso da un pezzo dell’establishment di questo Paese e cioè investire in prospettiva sul tempo scuola scommettendo sul declino demografico, che non riesce a essere compensato dall’immigrazione. Quindi nel tempo avremo risolto il problema. Questa è una scelta sbagliata – afferma deciso il sindacalista. Quale impostazione vogliamo sulla scuola italiana? La scuola come centro di risparmio? O la scuola come centro di formazione alla vita democratica del Paese?”

E conclude: “Se riusciremo a rimetterci sulla giusta strada allora faremo del bene per le bambine e i bambini e per gli adolescenti: stabilizzare il personale, aumentare il tempo scuola sono gli strumenti per contrastare la dispersione”.

Il ministro Bianchi sulle sollecitazioni del segretario Sinopoli: “Dobbiamo immaginare una scuola diversa, altrimenti il tempo pieno è solo un’espansione della scuola di oggi. Ampliamento del tempo pieno, sì, ma il tempo pieno vada speso in modo diverso”.

Flc Cgil sulla maturità 2021: burocrazia di crediti, debiti, curricula e formalità

da La Tecnica della Scuola

L’esame di Stato 2021? Incardinato in una articolata burocrazia di crediti, debiti, curricula e formalità varie che nel corso di travagliate trasformazioni hanno visto anche l’estrazione di buste a sorte. Si tratta, spesso, di indicazioni contraddittorie rispetto ad una coerente idea di istruzione, che risentono per lo più di una visione della scuola ancillare rispetto al sistema economico e non protagonista della formazione sociale e umana degli studenti. Lo sostiene il sindacato Flc Cgil su un proprio comunicato.

In occasione della maturità 2021il sindacato FlcCgil invita anche a fare una riflessione sulla valutazione alla luce del bisogno di trasformazione generato dalla pandemia e delle esigenze di rimodulazione della didattica e della stessa modalità di relazione, questioni sollecitate dallo stesso ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

Il tema non è neutro ed è variamente considerato: come “misurazione” dei contenuti appresi, delle capacità personali, delle competenze acquisite o del percorso effettuato. Tutte le diverse interpretazioni di questo momento conclusivo dell’esperienza scolastica richiamano ad altrettante, diverse, interpretazioni di cosa rappresenta l’istruzione all’interno della società. Si legge nel comunicato della Federazione.

E il comunicato rilancia il dibattito pedagogico nato in queste ultime settimane per mettere a confronto il “Manifesto per la Scuola” ideato, tra gli altri, da Massimo Recalcati, Alessandro Barbero e Gustavo Zagrebelsky, che rispolverano – secondo FlcCgil – una visione competitiva e meritocratica della scuola in cui la selezione dei migliori è operazione strategica; e il documento “Per una nuova Scuola che guarda al futuro”, progettato da autorevoli pedagogisti quali Dario Ianes, Andrea Canevaro, Cristiano Corsini, Elisabetta Nigris insieme a Dario Missaglia (Proteo Fare sapere) e Anna D’Auria (MCE), che insieme all’Associazione Gessetti Colorati, hanno messo in luce come la costruzione della conoscenza da parte dell’alunno sia un processo di natura sociale che richiede il lavoro cooperativo sia degli alunni sia degli insegnanti stessi.

La riforma degli ordinamenti scolastici riparta dai bisogni educativi di 10/15 alunni per classe

In chiusura suggerisce l’organizzazione di Francesco Sinopoli: L’esame di Stato 2021 può rappresentare l’occasione per tracciare un bilancio, affinché la scuola riparta da una complessiva riforma ordinamentale, evitando soluzioni sbrigative e a basso costo (ad esempio: nel PNRR la Riforma degli istituti tecnici e professionali è a costo zero!), aumentando la dotazione di docenti e di personale per riprogrammare la didattica in un contesto ben attrezzato, mirato sui bisogni educativi di 10/15 studenti per classe.

Concorso STEM: prevista anche la prova pratica

da Tuttoscuola

Per il concorso STEM si parla di prove pratiche. Cosa c’è di vero? Sicuramente per la prova scritta concorso STEM con 50 quesiti a risposte multiple non c’è nessuna previsione del genere, ma per chi supera lo scritto con almeno 70/100, per la prova orale, oltre al colloquio, potrà esserci anche la prova pratica concorso STEM.

Leggi il bando del concorso STEM pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Lo dispone esplicitamente il nuovo bando (lo prevedeva anche il bando dello scorso anno) che, in proposito, prevede: “Nei casi di cui al comma 8, dell’art. 8 del decreto dipartimentale n. 499 del 21 aprile 2020, la commissione ha a disposizione 100 punti per la prova pratica e 100 punti per il colloquio da condursi ai sensi del comma 7 dell’articolo citato. Il voto della prova orale è dato dalla media aritmetica delle rispettive valutazioni (art. 4, comma 8 del nuovo Bando)”.

Per quali classe di concorso è prevista la prova pratica concorso STEM? Ce lo dice il programma d’esame (Allegato A) relativamente a tre classi di concorso STEM: A020 (Fisica), A027 (Matematica e Fisica) e A028 (Matematica e Scienze).

Classe A-20 Fisica: La prova pratica consiste nella misura di una o più grandezze fisiche, la verifica di una legge o lo studio di un fenomeno fisico. Il risultato deve essere descritto e commentato in un’apposita relazione scritta.

Classe A-27 – Matematica e fisica: La prova pratica consiste nella misura di una o più grandezze fisiche, la verifica di una legge o lo studio di un fenomeno fisico. Il risultato deve essere descritto e commentato in un’apposita relazione scritta.

A-28 Matematica e scienze: La prova pratica consiste in un’esperienza di laboratorio afferente all’area delle scienze chimiche, fisiche, biologiche e naturali, con riferimento ai contenuti previsti nel programma concorsuale. Il risultato deve essere descritto e commentato in un’apposita relazione scritta.

Concorso STEM: le misure sanitarie per i candidati alle prove

da Tuttoscuola

Concorso STEM: più di 60mila candidati affronteranno la prova scritta con 50 quesiti a risposta multipla tra il 2 e l’8 luglioDopo la pubblicazione del bando di concorso STEM in Gazzetta Ufficiale, gli USR hanno pubblicato l’elenco dei candidati con individuazione delle sedi, assicurando il necessario distanziamento nelle aule informatiche dove in computer based si svolgeranno le prove. Le scuole ospitanti dovranno assicurare le consuete misure sanitarie previste. Ma per i candidati quali sono le misure da adottare per accedere in sicurezza al concorso STEM?

Dall’USR Lazio riportiamo integralmente le misure obbligatorie a carico dei candidati al concorso STEM, definite i sei punti.

1. Concorso STEM: mascherina obbligatoria

Indossare obbligatoriamente, a pena di esclusione dalla procedura concorsuale per tutto il tempo di permanenza all’interno dell’area concorsuale, dal momento dell’accesso sino all’uscita facciali filtranti FFP2 che coprano correttamente le vie aeree (bocca e naso).

2. Niente concorso STEM per chi ha sintomi Covid

Non presentarsi presso la sede concorsuale se affetti da uno o più dei seguenti sintomi riconducibili al virus COVID- 19:

– temperatura superiore a 37,5°C e brividi;
– difficoltà respiratoria di recente comparsa;
– perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o diminuzione dell’olfatto (iposmia), perdita del gusto (ageusia) o alterazione del gusto (disgeusia);
– mal di gola.

3. Niente concorso STEM per chi è in quarantena o isolamento domiciliare fiduciario

Non presentarsi presso la sede concorsuale se sottoposti alla misura della quarantena o isolamento domiciliare fiduciario e/o al divieto di allontanamento dalla propria dimora/abitazione come misura di prevenzione della diffusione del contagio da COVID-19.

4. Concorso STEM: obbligatorio certificato vaccinale o referto del tampone

Presentare all’atto dell’ingresso nell’area concorsuale un referto relativo ad un test antigenico rapido o molecolare, effettuato mediante tampone oro/rino-faringeo presso una struttura pubblica o privata accreditata/autorizzata in data non antecedente a 48 ore dalla data di svolgimento delle prove. La prescrizione non si applica a coloro che abbiano già completato il percorso vaccinale per il COVID 19 e che presentino relativo certificato vaccinale.

5. Concorso STEM: obbligo di rilevazione della temperatura

Sottoporsi alla rilevazione della temperatura corporea all’ingresso nella sede concorsuale. Qualora la temperatura corporea rilevata risulti superiore ai 37, 5 C°, il candidato non potrà accedere all’area concorsuale. Il candidato è tenuto, comunque, a informare tempestivamente e responsabilmente i commissari del concorso ed il comitato di vigilanza della presenza di qualsiasi sintomo influenzale, anche durante l’espletamento prova scritta, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti;

6. Concorso STEM: l’autodichiarazione

compilare una apposita autodichiarazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000 in merito agli obblighi di cui alle lettere b) e c). A tal fine sarà reso disponibile un modulo sul sito web del Ministero nella sezione dedicata alla specifica procedura concorsuale.