Asili nido, concluso l’ulteriore bando da 70 milioni

Il Sole 24 Ore

Lo comunica l’Istruzione: si chiude così la procedura per gli alunni 0-2 anni, con l’utilizzo di tutti i 2,4 miliardi disponibili, e rispettando la percentuale del 55,29% di risorse prevista per il Sud.

di Claudio Tucci

Si è concluso il 31 maggio l’ulteriore Avviso per gli asili nido destinato ai comuni delle regioni del Mezzogiorno, con priorità per Basilicata, Molise e Sicilia, finanziato con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per circa 70 milioni residui. Viene così definitivamente conclusa la procedura del Pnrr per l’Istruzione 0-2 anni, con l’utilizzo completo dei 2,4 miliardi disponibili, e rispettando la percentuale del 55,29% di risorse prevista per il Sud. Con l’aggiunta dei fondi per poli dell’infanzia e scuole dell’infanzia, verranno impiegati per intero i 3 miliardi messi a disposizione dal Pnrr.

I numeri

Per l’Avviso chiuso a fine maggio sono arrivate ulteriori 74 domande, per un totale di richieste di finanziamento per 81.199.333,64 euro. Il maggior numero di candidature è arrivato dalla Sicilia (22), seguita da Campania (10), Abruzzo, Basilicata, Molise (9 ciascuna), Calabria (7), Puglia e Sardegna (4 ciascuna). «Siamo riusciti a utilizzare per intero le risorse del Pnrr per gli asili nido – ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi -. Un lavoro di squadra che ci rende orgogliosi, condotto con l’Agenzia per la coesione, le prefetture, l’Anci, la struttura ministeriale per il Pnrr».

La pubblicazione delle graduatorie

Si procederà ora all’elaborazione e, nelle prossime settimane, alla pubblicazione delle graduatorie di quest’ultimo bando e di quello precedente, concluso a fine marzo.

Alunni disabili, se il progetto inclusivo è incompleto la bocciatura è necessaria

Il Sole 24 Ore

La valutazione va sempre rapportata al Pei che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno diversamente abile

di Pietro Alessio Palumbo

La mancata ammissione dell’alunno alla classe superiore non va inteso come un giudizio negativo in assoluto quanto piuttosto quale riconoscimento della necessità che l’allievo rafforzi le proprie cognizioni per affrontare senza difficoltà e con maggiori possibilità un ulteriore fase degli studi o l’inclusione nella società. A ben vedere l’interesse degli allievi si identifica non tanto nel perseguimento in ogni caso della cosiddetta “promozione” quanto nel corretto sviluppo formativo e socio-relazionale. E ciò vale soprattutto per gli alunni disabili.

Centralità del Pei

Su queste basi con la recente sentenza 6624/2022 il Tar Lazio ha evidenziato che attesa la centralità del Pei (Piano educativo individualizzato) ai fini della valutazione del rendimento scolastico degli alunni disabili la valutazione espressa del consiglio di classe in sede di scrutinio finale con cui venga ravvisata l’idoneità dello studente a partecipare all’esame di Stato conclusivo di un ciclo di istruzione può apparire contrastante con il “progetto inclusivo” dell’alunno disabile. Talvolta gli obiettivi in esso contenuti, nei fatti, non vengono raggiunti. E in tali circostanze – ha evidenziato il Tar capitolino- a nulla vale un generico richiamo da parte del consiglio di classe alla “assidua frequenza scolastica” o persino alle valutazioni positive ottenute nel primo quadrimestre.

La valutazione

La valutazione va sempre rapportata al Pei che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno con disabilità. Peraltro la valutazione dell’alunno in questione deve essere sempre considerata come giudizio sui processi e non solo come stima della performance. Nella vicenda il verbale di scrutinio finale relativo alla ammissione dell’alunno disabile all’esame di Stato era stato impugnato dal suo stesso amministratore di sostegno: il ragazzo era affetto da un disturbo autistico importante che insieme ai disagi legati alla Dad durante la pandemia da Covid-19 non gli aveva consentito il completamento di un percorso inclusivo accettabile.

Contratto scuola, il 7 giugno riparte la trattativa, con lo sciopero che rafforza i sindacati

da La Tecnica della Scuola

Di Carla Virzì

Martedì 7 giugno riprende la trattativa per il rinnovo contrattuale: l’Aran ha infatti convocato i sindacati per la ripresa degli incontri. Un contratto, tuttavia, sempre in ritardo sui tempi, dato che ci si siederà al tavolo per gli accordi relativi al triennio 2019-2021.

Le nubi si addensano sul Ministero. La partita è difficile, anche a seguito dello sciopero del 30 maggio, che ha prodotto una adesione del mondo della scuola superiore alle aspettative, con un 20% di manifestanti, secondo quanto riferiscono fonti sindacali. Un esito che dà forza ai sindacati in vista della trattativa, quindi, rendendo meno scontati i risultati del confronto.

La battaglia sindacale sarà orientata a ottenere stanziamenti aggiuntivi per la scuola, tali che i salari del comparto possano avvicinarsi agli standard europei e a quelli del resto della pubblica amministrazione. Diversamente – minacciano i sindacati – la mobilitazione in tutti i settori dell’Istruzione e della Ricerca non si fermerà.

La discussione parlamentare sul DL 36

Nel frattempo, come ha riferito il nostro vice direttore Reginaldo Palermo, su un altro fronte caldo, quello del decreto legge 36, non sono stati fatti passi in avanti. Dopo la presentazione degli emendamenti al testo uscito dal Consiglio dei Ministri, tutto si è fermato: uno stop che si protrarrà per tutta la prossima settimana, data la scadenza elettorale del 12 giugno.

Tra i temi più scottanti riportati dentro gli emendamenti, spicca la questione della formazione continua dei docenti, rispetto alla quale il ministro Bianchi si è mostrato poco propenso a rimodulazioni. Quanto alle modalità del reclutamento, il ministro si è detto pronto ad apportare delle modifiche solo nel caso in cui esse siano compatibili con i tempi e le richieste dell’UE, strettamente legate al Pnrr. Un laccio, quello tra decreto 36 e Piano nazionale di ripresa e resilienza, che rende il provvedimento di legge, di fatto, un decreto praticamente blindato.

Rientro a scuola 2022, che ne sarà di mascherine e obbligo vaccinale?

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Quali ipotesi è possibile fare sul ritorno in classe a settembre 2022? Che tipo di scuola ci aspetta? Qualche riflessione possiamo farla a partire dalle dichiarazioni di Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), ospite di Live In (SkyTg24), che ci ricorda: “La pandemia non è finita, ma è endemia”.

Mascherina dopo il 15 giugno?

Obbligo di mascherina al chiuso contro il covid anche dopo il 15 giugno in alcuni settori? “Possiamo liberarci dalla mascherina in questa fase in alcuni contesti, ma credo che vi sarà un orientamento di conferma sul trasporto pubblico, sui treni a lunga percorrenza e forse ma non è detto sugli aerei” ha dichiarato l’esperto.

Quanto alla scuola, il Presidente del Css non ha espresso un parere esplicito, sebbene siano innumerevoli le pressioni sulle autorità sanitarie affinché gli studenti vengano dispensati dall’uso della mascherina almeno durante gli esami di Stato.

Recenti, ad esempio, le dichiarazioni di Matteo Bassetti, Professore universitario e Direttore della Clinica per Malattie Infettive all’Ospedale Policlinico San Martino di Genova: “Sta continuando questo braccio di ferro sull’obbligo della mascherina che non aiuta nessuno. Con 40 gradi voler continuare con l’obbligo della mascherina per gli studenti che devono sostenere gli esami è assurdo e fuori dal mondo. Si faccia qualcosa per cambiare”.

E l’anno prossimo? Mascherine sì o mascherine no, con l’avvio dell’anno scolastico? Dipenderà anche in questo caso dall’incidenza dei contagi, ma l’orientamento del Governo è quello di garantire un ritorno alla normalità anche in ambito scolastico, seppure in maniera responsabile e prudente.

“La situazione, anche alla valutazione della cabina di regia di ieri, evidenzia una netta riduzione dell’incidenza cumulativa che si è abbassata a 207 casi su 100mila abitanti; si è abbassato l’indice di trasmissibilità e anche una riduzione dell’occupazione delle aree mediche e delle terapie intensive. Gli indicatori sono tutti favorevoli ma non dobbiamo dimenticare che c’è ancora una circolazione di Sars-Cov 2 nelle sue varianti più contagiose. La situazione è quindi sotto controllo ma non da sottovalutare, c’è una buona soluzione ma la pandemia non è finita, stiamo andando verso una circolazione endemica del virus“, ha sottolineato sempre Franco Locatelli.

“Un lockdown in autunno lo vedo altissimamente improbabile”, ha sottolineato Franco Locatelli.

Obbligo vaccinale scuola?

“Non è detto che tutti faremo la quarta dose in autunno”, ha continuato il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css).

Sulla base di questa considerazione, c’è da immaginare che l’obbligo vaccinale a scuola non venga ripristinato.

“Solo il 35% degli immunodepressi ha ricevuto la quarta dose del vaccino anti-Covid e solamente il 16% degli over della fascia 60-79 con comorbidità ha ricevuto la seconda dose di richiamo. Loro devono essere ulteriormente protetti. Non è stato un fallimento ma non ha avuto l’adesione e l’applicazine auspicata. In questo senso il compito dei medici di medicina generale e degli specialisti è fondamentale”, ha affermato ancora Locatelli.

Maturità 2022, quali adempimenti dal 7 giugno per commissioni e segreterie? La comunicazione del MI

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Il ministero dell’Istruzione ricorda alle commissioni degli esami di Stato ma anche alle segreterie scolastiche alcuni adempimenti a partire dal 7 giugno.

A partire dal 7 giugno le scuole dovranno svolgere una serie di attività finalizzate alla rilevazione degli esiti Esami di Stato di secondo grado. La procedura per la comunicazione dei dati ripropone quella degli anni scolastici precedenti, che, a seguito dell’informatizzazione dei modelli ES0 e dei modelli ES-C (proposte di configurazione delle commissioni e di designazione commissari d’esame), semplifica e snellisce le relative attività. Lo si legge nella nota ministeriale dell’1 giugno.

Andranno anche controllati, per tutti i candidati, i relativi dati anagrafici, così da procedere, laddove necessario, alla loro modifica.

Tutte le attività da compiere

A cura delle segreterie scolastiche

Prima fase: PRESENTAZIONE DEI CANDIDATI (a cura delle segreterie scolastiche). 

Dal 7 giugno 2022 fino all’insediamento della Commissione, le segreterie scolastiche, accedendo sul SIDI, nell’area Alunni – Gestione alunni – “Esiti Esami di Stato” eseguono le seguenti operazioni:

  • importazione e verifica degli abbinamenti candidati/commissioni proposti sulla base dei modelli ES0, utilizzando la funzione “Importazione abbinamenti”. Qualora si renda necessario, è possibile correggere gli abbinamenti proposti dal sistema intervenendo direttamente sul SIDI, utilizzando la funzione “Abbinamento Candidati-Commissioni”, per abbinare la classe o il gruppo di alunni alla corrispondente classe o gruppo presente nella configurazione della commissione. L’abbinamento deve essere effettuato per tutti gli alunni FREQUENTANTI le classi conclusive;
  • inserimento, per ciascun candidato interno, dei dati di presentazione (esito dello scrutinio finale, credito scolastico, eventuale inserimento della delibera di ammissione, requisito per la lode, credito totale dato dalla somma dei crediti dei 3 anni) direttamente sul SIDI o tramite l’invio di un flusso generato dal pacchetto locale in uso presso la scuola.
  • Importazione degli “altri candidati” (candidati esterni, abbreviazione per merito, etc.), già censiti nel “Cruscotto classi conclusive” in Anagrafe Nazionale Studenti, e inserimento esito esame preliminare dei candidati esterni (Superato, Non superato, Assente) tramite la funzione Candidati esterni- prova preliminare in Esami di stato.

Dal 15 giugno 2022:
scelta dell’applicativo software di supporto ai lavori della Commissione.

Se la Commissione sceglie di utilizzare “Commissione Web” (CW) occorre:

  • importare il nominativo del Presidente e verificare le associazioni dei nominativi della componente alla commissione/classe e l’assegnazione alle materie d’esame. Qualora si renda necessario, è possibile effettuare la modifica intervenendo direttamente sul SIDI;
  • abilitare, su segnalazione del Presidente (abilitato in automatico), i membri di Commissione, già registrati al portale MI, in base all’associazione alla classe d’esame. A tale proposito, si invitano le segreterie scolastiche delle scuole statali a prestare la massima collaborazione per il riconoscimento dei docenti delle scuole paritarie, individuati come commissari interni, che necessitano della opportuna abilitazione per l’accesso a Commissione Web.
  • chiusura dell’attività di presentazione.

Seconda fase: LAVORI DELLA COMMISSIONE

A cura delle commissioni

L’applicativo “Commissione Web” (CW) accompagna i lavori della Commissione nelle varie fasi previste. Se la Commissione ha deciso di utilizzare un applicativo diverso da “Commissione Web” per la gestione dell’esame, è necessario effettuare l’esportazione dal SIDI dei dati di presentazione candidati per la loro importazione nell’applicativo prescelto.

Terza fase: COMUNICAZIONE DEGLI ESITI DEGLI ESAMI DI STATO

A cura delle segreterie scolastiche

A partire dal 04 luglio 2022 le segreterie scolastiche effettuano sul SIDI le seguenti operazioni:

1) se la commissione ha utilizzato “Commissione Web” è sufficiente verificare la corretta importazione dei dati nel SIDI (caricamento effettuato automaticamente nel momento in cui viene dichiarata la chiusura dell’attività su CW). Eventuali modifiche ai dati degli esiti degli alunni dovranno essere effettuate esclusivamente dalla Commissione rientrando in CW;

se la commissione ha utilizzato un altro applicativo, provvedere all’invio del flusso dall’applicativo al SIDI e verificare la corretta importazione dei dati. Anche in questo caso eventuali modifiche ai dati dovranno essere effettuate dalla Commissione rientrando sull’applicativo e inviando il nuovo flusso;

se la commissione non ha utilizzato alcun applicativo, inserire direttamente il risultato dell’esito finale di tutti i candidati nell’area “Esiti Esami di Stato”.

2) concludere la trasmissione degli esiti utilizzando la funzione “Chiusura attività”, presente nell’area.

Quarta fase: ADEMPIMENTI FINALI

A cura delle segreterie scolastiche

Le segreterie scolastiche eseguono le seguenti operazioni:
1) produzione dell’Attestato (per svolgimento prove differenziate);
2) produzione del Diploma (in formato A3);
3) produzione del Supplemento Europass al Certificato (O.M. 65/2022– art 28).
I Supplementi sono resi disponibili alle scuole nell’apposita area SIDI Gestione alunni – Esami di Stato – Adempimenti finali. Ciascun certificato sarà precompilato in automatico con i dati dell’istituzione scolastica, del diplomato e con il riferimento al numero di diploma di cui costituisce un supplemento;
4) consolidamento post-esame del Curriculum dello studente.

Nota 6 giugno 2022, AOODGOSV 14473

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici, la valutazione
e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione

Ai Direttori Generali e Dirigenti titolari degli Uffici scolastici regionali
Al Sovrintendente Scolastico per la Scuola in lingua italiana di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione e cultura per la Provincia di Trento
Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle D’Aosta
Ai Dirigenti e ai Coordinatori delle istituzioni scolastiche del primo ciclo e del secondo ciclo di istruzione
Loro sedi

Oggetto: Ordinanza ministeriale 4 giugno 2022, n. 156. Valutazione degli apprendimenti ed esami di Stato degli alunni e degli studenti ucraini per l’anno scolastico 2021/2022.

Ordinanza Ministeriale 4 giugno 2022, AOOGABMI 156
Valutazione degli apprendimenti ed esami di Stato degli alunni e degli studenti ucraini per l’anno scolastico 2021/2022

Valutazione apprendimenti studenti ucraini


Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha firmato l’Ordinanza per la valutazione degli apprendimenti negli scrutini finali e per gli Esami di Stato delle studentesse e degli studenti ucraini per l’anno scolastico 2021/2022. L’Ordinanza è valida per tutti gli alunni e studenti ucraini iscritti nelle scuole italiane del primo e del secondo ciclo a partire dal 24 febbraio scorso, a seguito del conflitto in Ucraina.

La valutazione nelle classi intermedie

Per gli scrutini delle classi intermedie del primo e del secondo ciclo, la valutazione è effettuata collegialmente dal consiglio di classe (dai docenti contitolari della classe per la scuola primaria), in riferimento all’eventuale Piano didattico personalizzato (PDP), predisposto tenendo conto dell’impatto psicologico e del livello delle competenze linguistico-comunicative in lingua italiana, nonché della complessità del processo di apprendimento maturato nel contesto della guerra e della conseguente emergenza umanitaria.

Nel primo ciclo, gli alunni vengono ammessi alla classe successiva anche in mancanza di elementi sufficienti per la valutazione che viene espressa tramite un giudizio globale sugli apprendimenti, sull’acquisizione di capacità linguistico-comunicative, sul livello di socializzazione e partecipazione alla didattica.

Nel secondo ciclo, in mancanza di sufficienti elementi di valutazione o con votazioni inferiori a sei decimi, si viene comunque ammessi alla classe successiva, ma il consiglio di classe predispone un Piano di apprendimento individualizzato con obiettivi e strategie per il raggiungimento dei relativi livelli di apprendimento. Nelle classi terza e quarta, l’attribuzione del credito scolastico è rinviata all’anno scolastico 2022/2023 a seguito di opportune verifiche sul raggiungimento degli obiettivi.

Per alunni e studenti ammessi alle classi successive, verrà predisposto un Piano di apprendimento individualizzato e, nell’anno scolastico 2022/2023, verranno realizzate attività idonee a sostenerne l’attuazione.

L’Esame di Stato del primo e del secondo ciclo

Per le studentesse e gli studenti ucraini che, secondo il consiglio di classe, non siano in grado di sostenere gli Esami conclusivi del primo e del secondo ciclo in considerazione del livello delle abilità linguistiche ricettive e produttive scritte e orali nella lingua italiana, o per il mancato raggiungimento delle competenze disciplinari previste dalle Indicazioni nazionali e dalle Linee guida, può essere deliberato l’esonero dallo svolgimento degli Esami di Stato.

A questi alunni e studenti, in sede di scrutinio finale, il consiglio di classe rilascia un attestato di credito formativo che, per gli alunni della terza classe di scuola secondaria di primo grado, diventa titolo per l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado.

I percorsi di formazione per gli adulti

Nei percorsi d’istruzione per adulti presso i CPIA, la valutazione viene effettuata tenendo conto del Patto formativo individuale e in base alle attività didattiche svolte. L’Esame di primo livello è sostituito da una valutazione finale da parte dei docenti. Il consiglio di classe, tenendo conto di eventuali carenze, può modificare il Patto formativo individuale per l’anno scolastico successivo, per permettere di sostenere l’Esame di Stato conclusivo.

L’avvio del prossimo anno scolastico

L’Ordinanza contiene, inoltre, indicazioni per favorire la frequenza di alunni e studenti ucraini nell’anno scolastico 2022/2023.

Chiusura A.S. 2021/2022

Calendario scolastico 2021-2022


Lunedì 6 giugno il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sarà a Bergamo, all’Istituto “Giulio Natta”, per la chiusura dell’anno scolastico 2021/2022. Un’occasione durante la quale porterà il saluto alla comunità territoriale, ma, a distanza, anche a tutte le comunità scolastiche italiane. La giornata potrà essere seguita in diretta streaming sul sito del Ministero dell’Istruzione.

In questa occasione sarà siglato anche un Patto fra scuole, realtà del territorio ed Università per la creazione di un curricolo specifico sulla chimica al servizio della sostenibilità e della green technology. Il Ministro arriverà a Bergamo alle ore 10.30, presso l’Auditorium Sestini, in via Europa 15. Alle ore 10.45 il saluto alle comunità scolastiche. Poi il Ministro incontrerà gli studenti a lezione nei laboratori di analisi e strumentazione chimica e consegnerà 6 diplomi ITS ai diplomati del X corso “Nuove Tecnologie per la Vita”.