Vaccini insegnanti, a luglio le prime dosi?

da La Tecnica della Scuola

Il TG3 delle 14:15 di oggi 22 dicembre rivela le tempistiche del piano vaccini definito dal Ministero della Salute, che si compone di un nuovo dettaglio di non poco conto: le possibili date. La maggior parte degli insegnanti potrebbero essere vaccinati da luglio a settembre, con un anticipo a partire da aprile e maggio ma solo per i docenti fragili, probabilmente.

Le immagini del Tg3

Il piano vaccini

Nel documento ministeriale del 12 dicembre si legge: Naturalmente, con l’aumento delle dosi di vaccino si inizierà a sottoporre a vaccinazione le altre categorie di popolazioni, fra le quali quelle appartenenti ai servizi essenziali, quali anzitutto gli insegnanti ed il personale scolastico, le forze dell’ordine, il personale delle carceri e dei luoghi di comunità, etc.

Ma riepiloghiamo quali categorie verranno vaccinate per prime. Ecco cosa ha riferito il Ministro Speranza.

Categorie da vaccinare

  • Operatori sanitari e socio sanitari, per il rischio più elevato di contrarre il Covid-19 e di infettare persone fragili: oltre 1 mln di persone;
  • residenti e personale dei presidi residenziali per anziani, categorie ad elevata priorità di vaccinazione, 570 mila persone;
  • persone in età avanzata: over 80, oltre 4 mln di persone; tra 60 e 79 anni 13 milioni di persone; persone con almeno una comorbilità cronica 7 mln di persone.
  • Altre categorie, residualmente: operatori dei servizi essenziali quali insegnanti e personale scolastico; quindi forze dell’ordine e personale delle carceri.

Tempistiche del vaccino

In sintesi, come ha specificato il Ministro della Salute Roberto Speranza quando ha presentato il piano di vaccinazione, il personale sanitario dovrebbe iniziare per primo, come da indicazioni dell’Ema (Agenzia Europea per i Medicinali), il 29 dicembre, con Pfizer BionTech, che ci fornirà oltre 8 mln di dosi; a seguire, il 12 gennaio sarà la volta del vaccino Moderna, che fornirà oltre 1 mln di dosi.

  • A partire dal primo trimestre 2021 le prime dosi;
  • una massiccia somministrazione nel secondo e terzo trimestre 2021;
  • conclusione della campagna di vaccinazione nel quarto trimestre 2021.

Il piano vaccini, regione per regione

Secondo quanto pubblicato dal Tg3 (Fonte Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri), nella prima fase i vaccini dovrebbero essere consegnati alle regioni secondo il seguente piano:

  • Lombardia: 304.955
  • Emilia-Romagna: 183.138
  • Lazio: 179.818
  • Piemonte: 170.995
  • Veneto: 164.278
  • Campania: 135.890
  • Sicilia: 129.047
  • Toscana: 116.240

Il tweet del Ministro Speranza

Di qualche minuto fa il Tweet del Ministro Speranza: “Aifa ha appena dato l’ok al vaccino Pfizer Biontech dopo l’approvazione di Ema a livello europeo. Il 27 Dicembre, in tutte le regioni italiane, inizieranno le prime vaccinazioni al personale sanitario e agli anziani delle Rsa. E’ ancora dura, ma ora abbiamo un’arma in più. Forza.”

Rilanciare la scuola partendo dagli edifici scolastici

da Tuttoscuola

Quando le attività didattiche si svolgono in presenza, nelle sole scuole statali trascorrono diverse ore di attività circa 8,5 milioni di persone, tra alunni e personale scolastico, ospitati in poco più di 40 mila edifici scolastici. Condizione prioritaria dei luoghi in cui si formano le generazioni del nostro Paese è la sicurezza, che purtroppo è tuttora a livelli preoccupanti, come emerge dalle rilevazioni ufficiali. L’anno scorso quasi il 40% degli edifici risultava privo del certificato di agibilità, il 54% non disponeva del certificato di collaudo statico e soltanto il 42% era provvisto del certificato del nulla osta provvisorio della prevenzione incendi. Poco più del 54% disponeva di servizi igienici per gli alunni con disabilità.

Sul problema complessivo dell’edilizia scolastica il documento della Cisl scuola “Rilanciare la scuola” espone analisi e proposte.

Appare quasi superfluo richiamare la necessità di interventi volti a ricostruire il patrimonio edilizio dedicato alle attività di Istruzione. Non è necessario spendere particolari argomentazioni davanti all’evidenza restituita dai dati ormai largamente disponibili e che fotografano un panorama desolante degli edifici scolastici, nonostante gli interventi operati negli ultimi anni in termini di finanziamenti dedicati. Ancora una volta, si sottolinea come la soluzione di questo annoso problema non sia legata solo allo stanziamento di fondi ma anche alla soluzione di tutti gli impedimenti burocratici che spesso hanno impedito di dare seguito ad azioni rimaste solo sulla carta. È dunque necessario un intervento organico che affronti non solo il tema dei finanziamenti ma anche delle procedure, perché possano essere garantite condizioni basilari di sicurezza per gli alunni e per il personale, anche in relazione alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici che gli Enti Locali, in alcune situazioni e per vari motivi, hanno tralasciato.

Parliamo di staticità degli edifici, di infissi e intonaci, di sistemi di riscaldamento e accessibilità, di servizi igienici, di adeguamento antisismico, di elementi insomma così fondamentali che è davvero amaro e anche doloroso doverli richiamare”.

Natale 2020: la lettera di auguri della ministra Azzolina

da Tuttoscuola

La Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha scritto una lettera per le festività natalizie rivolta al personale dell’amministrazione del Ministero dell’Istruzione, ai dirigenti scolastici, ai Direttori dei servizi generali ed amministrativi, ai docenti, al personale educativo ed ATA, alle studentesse e agli studenti, alle famiglie.

Di seguito il testo.

Carissime, carissimi,

quello appena trascorso è stato certamente per tutti un anno particolarmente intenso e complesso, stravolto da una pandemia mondiale che ha trasformato le nostre vite, che ci ha costretti a rivedere le nostre priorità e ci ha privato, in alcuni casi, degli affetti più cari.

Le prossime festività natalizie ci consentiranno un momento di autentico raccoglimento per fare memoria di questi giorni, per ripercorrerli, per rammentarci di come abbiamo reagito, di come abbiamo provato a farci forza per guardare oltre questo periodo buio, per ricordare chi non c’è più.

Saranno Feste necessariamente diverse, all’insegna della sobrietà, ma ogni sacrificio che faremo, ci aiuterà ad uscire da questa emergenza.

Il mio desiderio è di raggiungervi tutti, con questa lettera, per inviarvi personalmente i miei auguri più sinceri per le Feste, per l’anno venturo e per ringraziarvi dello straordinario lavoro svolto in questo 2020.

All’inizio, siamo stati tutti colti da paura e profondo sconcerto, ma un po’ alla volta abbiamo trasformato quelle inquietudini in energia concreta e fattiva per affrontare le sfide che ci si sono poste d’innanzi, cogliendo nella difficoltà un’occasione storica di cambiamento.

Insieme, ci siamo mossi in un’unica direzione per rispondere alle urgenti necessità, perché la Scuola non poteva essere lasciata indietro ancora una volta.

Ognuno di voi si è attivato per riavviare la didattica, sia pure a distanza, si è reso disponibile ad apprendere per superare le difficoltà poste dalla tecnologia, è stato capace di adottare strategie per mantenere viva l’attenzione dei ragazzi attraverso uno schermo, ha mostrato sensibilità nel ricercare i gesti consueti per riportare un po’ di normalità e colmare i vuoti della distanza. Tutto questo anche quando la connessione era troppo lenta e le immagini apparivano a scatti.

Avete fatto leva sulla passione e la determinazione che vi accompagnano, ogni giorno, in questo viaggio bellissimo che è l’educazione.

Da parte mia, ho cercato con tutto l’impegno, la serietà e la responsabilità che il mio ruolo richiede, di tenere fede agli obiettivi posti a inizio mandato e, con il manifestarsi e l’acuirsi della pandemia, ho difeso con convinzione ed energia il mondo della scuola e il diritto allo studio. Un diritto imprescindibile che non può essere svilito. I giovani hanno bisogno dei loro spazi per relazionarsi, interagire, crescere, vivere e scegliere il proprio destino e chi vorranno diventare.

La Scuola è la casa del futuro e se chiudiamo le scuole, perdiamo di vista anche il nostro domani.

Nell’emergenza, la comunità scolastica non ha rallentato, anzi, con rinnovato slancio ha cercato di colmare vuoti storici.

La didattica a distanza ha rischiato, però, di acuire i divari, aumentando il pericolo di isolamento e il fenomeno dell’abbandono scolastico. Con misure e risorse dedicate, abbiamo fornito risposte concrete ad alunni e famiglie più in difficoltà.

Sappiamo che non è stato tutto perfetto, non sono mancate e non mancano le difficoltà, dovute anche alle mancanze del passato, ai mancati finanziamenti che avevano costretto la scuola a vestire un ruolo sempre più marginale.

Per tutti noi, ridurre disuguaglianze e dispersione, significa onorare la Costituzione.

Oggi, tutti insieme, abbiamo un’occasione storica per rilanciare l’istruzione. Una seria programmazione di spesa dei fondi europei previsti nel piano Next Generation EU.

Inoltre, con la legge di Bilancio abbiamo previsto oltre 3,7 miliardi per il mondo dell’Istruzione, risorse che dimostrano come la Scuola sia finalmente tornata ad essere centrale nelle azioni e negli investimenti.

Se c’è un’eredità che ci porteremo dietro è proprio questa: l’emergenza ha mostrato al Paese cosa accade quando la Scuola non ha la giusta centralità. Stiamo provando a recuperare un divario ventennale.

Ora, l’impegno comune dovrà essere quello di riportare in classe tutti gli studenti e le studentesse, che hanno bisogno di riappropriarsi dei loro spazi, di riprendere il cammino di crescita.

Ammiro molto il coraggio e la fermezza dei giovani che, con le loro proteste gentili, ci chiedono di tornare a scuola. Dobbiamo essere fieri di loro; dobbiamo restituire loro una scuola migliore e vigilare che avvenga presto.

Aristotele ci insegna che “La speranza è il sogno dell’uomo desto”.

Questa è la mia speranza, questo è il mio impegno.

L’augurio che rivolgo a me e a voi è di fare sempre più e meglio.

Buon 2021 a tutte e a tutti.

Decreto FP 23 dicembre 2020

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA

Decreto Funzione Pubblica 23 dicembre 2020

Proroga delle disposizioni di cui al decreto 19 ottobre 2020, recante «Misure per il lavoro agile nella pubblica amministrazione nel periodo emergenziale». (20A07384)

(GU Serie Generale n.323 del 31-12-2020)

IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante la «Disciplina
dell’attivita’ di Governo e ordinamento della Presidenza del
Consiglio dei ministri» e successive modificazioni e integrazioni;

Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante
«Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma
dell’art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59» e successive
modificazioni e integrazioni;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4
settembre 2019 che dispone la delega di funzioni al Ministro per la
pubblica amministrazione on. Fabiana Dadone;

Vista la legge 22 maggio 2017, n. 81, recante «Misure per la tutela
del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire
l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro
subordinato»;

Visto il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con
modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 e, in particolare,
l’art. 87, recante misure straordinarie in materia di lavoro agile
per il pubblico impiego;

Vista la delibera del Consiglio dei ministri 7 ottobre 2020 di
proroga, fino al 31 gennaio 2021, dello stato di emergenza in
conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di
patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

Visto il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione 19
ottobre 2020, recante «Misure per il lavoro agile nella pubblica
amministrazione nel periodo emergenziale», pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale – Serie generale – n. 268 del 28 ottobre 2020;

Considerata la necessita’ di continuare a garantire, in relazione
alla durata e all’evolversi della situazione epidemiologica,
l’erogazione dei servizi rivolti a cittadini e alle imprese con
regolarita’, continuita’ ed efficienza, cosi’ come previsto dall’art.
263, comma 1 del decreto-legge 19 maggio 2020, convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77;

Ritenuto necessario confermare, per tutta la durata dello stato
emergenziale, cosi’ come prorogata dalla citata delibera del
Consiglio dei ministri 7 ottobre 2020, le misure adottate con il
citato decreto del Ministro per la pubblica amministrazione 19
ottobre 2020;

Decreta:

Art. 1 Proroga delle disposizioni di cui al decreto 19 ottobre 2020

1. Le disposizioni di cui al decreto del Ministro per la pubblica
amministrazione 19 ottobre 2020 sono prorogate fino al 31 gennaio
2021.

Il presente decreto, previa sottoposizione agli organi di
controllo, sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.

Roma, 23 dicembre 2020

Il Ministro: Dadone

Registrato alla Corte dei conti il 30 dicembre 2020
Ufficio di controllo sugli atti della Presidenza del Consiglio, del
Ministero della giustizia e del Ministero degli affari esteri, reg.ne
n. 3009

Nota 23 dicembre 2020, AOODGOSV 23798

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Al Capo dell’Ufficio V della DGSP del MAECI ROMA
Al Sovrintendente agli Studi della Valle d’Aosta AOSTA
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia Autonoma di TRENTO
All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di BOLZANO
Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di BOLZANO
Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti di Istruzione Secondaria di secondo grado, statali e paritari LORO SEDI
e.p.c. Al Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione SEDE
Al Capo Ufficio Stampa SEDE
All’Ufficio di Gabinetto SEDE

OGGETTO: Olimpiadi di Italiano – X edizione A.S. 2020-2021

Ordinanza Ministero Salute 23 dicembre 2020

MINISTERO DELLA SALUTE

Ordinanza Ministero Salute 23 dicembre 2020 

Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20A07212)

(GU n.318 del 23-12-2020 )

IL MINISTRO DELLA SALUTE
di concerto con
IL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
e IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Visti gli articoli 32, 117, comma 2, lettera q), e 118 della Costituzione;

Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833, recante «Istituzione del Servizio sanitario nazionale» e, in particolare, l’art. 32;

Visto l’art. 47-bis del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, che attribuisce al Ministero della salute le funzioni spettanti allo Stato in materia di tutela della salute;

Visto l’art. 117 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, in materia di conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali;

Visto il decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19» e, in particolare, l’art. 2, comma 2;

Visto il decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19»;

Visto il decreto-legge 30 luglio 2020, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 settembre 2020, n. 124, recante «Misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 deliberata il 31 gennaio 2020 e disciplina del rinnovo degli incarichi di direzione di organi del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica»;

Visto il decreto-legge 7 ottobre 2020, n. 125, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 novembre 2020, n. 159, recante «Misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, per il differimento di consultazioni elettorali per l’anno 2020 e per la continuita’ operativa del sistema di allerta COVID, nonche’ per l’attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020, e disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale»;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020, recante «Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, recante: “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19” e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante: “Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”, nonche’ del decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, recante: “Disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19″», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 3 dicembre 2020, n. 301, e, in particolare, gli articoli 1, comma 1, lettera mm) e 6, comma 2;

Vista l’ordinanza del Ministro della salute 18 dicembre 2020, recante «Ulteriori limitazioni agli ingressi nel territorio nazionale», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 19 dicembre 2020, n. 314;

Vista l’ordinanza del Ministro della salute 20 dicembre 2020, recante «Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 20 dicembre 2020, n. 315;

Vista la raccomandazione della Commissione europea del 22 dicembre 2020, avente ad oggetto un approccio coordinato al viaggio e al trasporto in risposta alla variante Sars-Cov-2 osservata nel Regno Unito;

Viste le delibere del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, del 29 luglio 2020 e del 7 ottobre 2020 con le quali e’ stato dichiarato e prorogato lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

Vista la dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della sanita’ dell’11 marzo 2020, con la quale l’epidemia da COVID-19 e’ stata valutata come «pandemia» in considerazione dei livelli di diffusivita’ e gravita’ raggiunti a livello globale;

Considerato l’evolversi della situazione epidemiologica a livello internazionale e il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia da COVID-19, nella sua diversa variante osservata nel Regno Unito;

Tenuto conto delle nuove misure di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19 adottate dalla Repubblica di San Marino;

Ritenuto necessario e urgente disporre, nelle more dell’adozione di un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ai sensi dell’art. 2, comma 1, del richiamato decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, misure urgenti per la limitazione della diffusione della pandemia sul territorio nazionale;

Emana la seguente ordinanza:

Art. 1 Misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria

1. Ai fini del contenimento della diffusione del virus Sars-Cov-2, a tutte le persone cui si applicano le misure di cui all’art. 1 dell’ordinanza del Ministro della salute 20 dicembre 2020 e’ consentito l’ingresso sul territorio nazionale se hanno la residenza anagrafica in Italia da data anteriore a quella della presente ordinanza ovvero hanno un motivo di assoluta necessita’ comprovato mediante dichiarazione resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. L’ingresso nel territorio nazionale e il traffico aereo dal Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord sono consentiti secondo la seguente disciplina:
a) obbligo di presentazione al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli, della certificazione di essersi sottoposte, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo;
b) obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile, ovvero entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento. In caso di ingresso nel territorio nazionale mediante volo proveniente dal Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, il tampone di cui alla presente lettera e’ effettuato al momento dell’arrivo in aeroporto;
c) obbligo di sottoporsi, a prescindere dall’esito del test di cui alla lettera b), alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni presso l’abitazione o la dimora nei termini di cui all’art. 7, comma 1, lettera c), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020, previa comunicazione del proprio ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio.

2. A condizione che non insorgano sintomi di COVID-19 e fermi restando gli obblighi di dichiarazione di cui all’art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020, le disposizioni di cui all’ordinanza del Ministro della salute 20 dicembre 2020, come integrate dal comma 1, non si applicano all’equipaggio e al personale viaggiante dei mezzi di trasporto di persone e merci, fermo restando l’obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile, ovvero entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento.

Art. 2 Modifiche agli elenchi di cui all’allegato 20 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020

1. Fermo restando quanto disposto dall’ordinanza del Ministro della salute 20 dicembre 2020, come integrate dall’art. 1, ai movimenti da e per il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord si applica la disciplina prevista per gli Stati e territori di cui all’elenco E dell’allegato 20 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020.

2. A decorrere dal 24 dicembre 2020, ai movimenti da e per la Repubblica di San Marino si applica la disciplina prevista per gli Stati e territori di cui all’elenco A dell’allegato 20 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020.

Art. 3 Disposizioni finali

1. La presente ordinanza produce effetti dalla data di adozione.

2. Le disposizioni di cui all’art. 1 si applicano fino al 6 gennaio 2021. Le disposizioni di cui all’art. 2 si applicano fino al 15 gennaio 2021.

3. Le disposizioni della presente ordinanza si applicano alle regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione.

La presente ordinanza e’ trasmessa agli organi di controllo e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 23 dicembre 2020

Il Ministro della salute Speranza
Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Di Maio
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti De Micheli

_______
Avvertenza: A norma dell’art. 2, comma 4, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, il presente provvedimento, durante lo svolgimento della fase del controllo preventivo della Corte dei conti, e’ provvisoriamente efficace, esecutorio ed esecutivo, a norma degli articoli 21-bis, 21-ter e 21-quater della legge 7 agosto 1990, n. 241.

Linee guida riapertura gennaio 2021

Il Governo, le Regioni e le Province autonome, le Province, le Città metropolitane e i Comuni hanno siglato oggi, in Conferenza Unificata, l’intesa per la riapertura delle scuole a gennaio. Linee guida che consentiranno la prosecuzione in sicurezza dell’anno scolastico e il rientro in aula delle studentesse e degli studenti delle secondarie di secondo grado che erano in didattica a distanza. Il documento impegna, fra l’altro, le parti a far sì che d’ora in poi “l’eventuale ulteriore sospensione o limitazione delle attività didattiche in presenza sia prevista come misura residuale”.

“Sono molto felice per l’intesa siglata. Studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado finalmente potranno tornare a scuola. Ce lo avevano chiesto. È giusto che possano farlo grazie all’impegno di tutte le Istituzioni coinvolte. Si tratta di un accordo che prevede novità importanti tra cui una misura che chiedevo da tempo: il rafforzamento del sistema di tracciamento per le scuole”, dichiara la Ministra Lucia Azzolina.

Il rientro per le scuole di secondo grado avverrà partendo con il 50% di studenti in presenza per arrivare al 75%. Su questo punto sarà predisposta un’Ordinanza del Ministero della Salute.

Con riferimento alla materia dei trasporti, l’accordo prevede che le istituzioni competenti riprogrammino, sulla base dei documenti operativi predisposti dai tavoli gestiti dai Prefetti, i servizi di trasporto pubblico locale e regionale e il conseguente fabbisogno di servizi aggiuntivi da attivare per garantire il corretto svolgimento dell’anno scolastico. Sulla base delle indicazioni contenute nei documenti prefettizi, si valuterà anche di incentivare lo smart working per il settore pubblico e privato e la flessibilità degli orari delle attività commerciali per scaglionare anche gli ingressi di altri settori oltre che di quello scolastico.

Le Regioni e le Province autonome elaboreranno poi un Piano operativo per garantire l’applicazione rapida e tempestiva dei Protocolli sanitari relativi alle modalità di screening della popolazione studentesca. Ci sarà una vera e propria corsia preferenziale per la scuola che riguarderà anche l’immediata somministrazione di tamponi rapidi ai contatti stretti della persona contagiata. Il Governo si impegna a individuare ulteriori fondi per il riconoscimento del salario accessorio al personale ATA per garantire, anche a seguito del maggiore scaglionamento degli orari di ingresso, il proseguimento del funzionamento delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado anche nelle ore pomeridiane, dove necessario. Saranno previste ulteriori risorse da destinare ai servizi di trasporto pubblico aggiuntivi.

Comitato tecnico scientifico sulla storia della scuola

Valorizzare la storia della scuola e delle istituzioni scolastiche. Recuperare e tutelare la memoria del nostro patrimonio storico educativo. Questo l’obiettivo del Comitato tecnico scientifico istituito dalla Ministra Lucia Azzolina.
Il gruppo sarà composto da esperti di comprovato livello scientifico che, a partire dai numerosi testi documentali presenti nelle biblioteche del Ministero dell’Istruzione, avranno il compito di promuovere la storia della Scuola e delle istituzioni educative italiane, ricostruendo il lungo viaggio dell’evoluzione scolastica del nostro Paese dal 1861 a oggi. Il lavoro del comitato sarà messo a disposizione di scuole e studiosi e potrà essere utilizzato anche nell’ambito dell’Educazione civica, rendendo la storia della scuola un segmento vivo della formazione di ciascuno studente e ciascuna studentessa.
L’Azione del Comitato contribuirà anche ad arricchire e sviluppare la mostra “Dal libro Cuore alla lavagna digitale”, l’esposizione permanente che illustra il percorso dell’istruzione in Italia, allestita presso il Ministero dell’Istruzione e inaugurata lo scorso 17 dicembre.
Il Comitato è presieduto dal Capo Dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione, Marco Bruschi.

Sono nominati componenti del Comitato:
Anna Ascenzi, Università di Macerata;
Annemarie Augschöll, Università di Bolzano;
Gianfranco Bandin, Università di Firenze;
Alberto Barausse, Università del Molise;
Carmela Covato, Università RomaTre;
Michela D’Alessio, Università della Basilicata;
Mirella D’Ascenzo, Università di Bologna;
Fulvio De Giorgi, Università di Modena e Reggio Emilia;
Angelo Gaudio, Università di Udine;
Carla Ghizzoni, Università Cattolica Sacro Cuore Milano;
Maria Cristina Morandini, Università di Torino;
Simonetta Polenghi, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano;
Fabio Pruneri, Università di Sassari;
Roberto Sani, Università di Macerata;
Adolfo Scotto di Luzio, Università di Bergamo;
Brunella Serpe, Università della Calabria;
Caterina Sindoni, Università di Messina;
Giuseppe Zago, Università di Padova;
Stefano Vitali, Archivio Centrale dello Stato;
Andrea De Pasquale, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma;
Pamela Giorgi, Biblioteca Pedagogica INDIRE;
Vincenzo Lifranchi, Segreteria Tecnica del Ministro dell’Istruzione;
Raffaele Ciambrone, Direzione Generale per lo Studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico del Ministero dell’Istruzione.

Non sono previsti compensi, né gettoni di presenza per i componenti del Comitato.