Legge bilancio. Inflazione al 18% e aumenti salariali fermi al 5,80%. Fracassi, FLC CGIL: si rafforzano ragioni sciopero 17 novembre
Roma, 31 ottobre 2023 – “I contenuti del testo della legge di bilancio 2024 licenziata dal Consiglio dei Ministri e che seguirà ora l’iter parlamentare di approvazione sono del tutto lontani dalle più immediate necessità dei lavoratori di scuola, università, ricerca e Afam”. A dirlo è Gianna Fracassi, segretaria generale della FLC CGIL.
“La prima e più impellente esigenza – aggiunge – sarebbe quella di vedersi ristorare gli stipendi erosi da un’inflazione brutale, ma gli stanziamenti dei fondi previsti per il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca sono del tutto inadeguati”.
“Nonostante l’inflazione sia arrivata al 18%, gli aumenti salariali a fine triennio contrattuale si attesteranno al 5,80%, con buona pace del susseguirsi incessante delle dichiarazioni degli esponenti del Governo sulla necessità di ridare prestigio e dignità ai lavoratori della scuola, dell’università e della ricerca”, sottolinea la dirigente sindacale.
“Seppur vengono accolte alcune nostre richieste, come la proroga delle supplenze Ata a supporto dei progetti finanziati dal PNRR o le risorse per gli enti di ricerca non vigilati dal Mur, non si può tuttavia non rilevare che, nonostante questi positivi correttivi, manca una visione di lunga portata e di forte investimento necessaria oggi più che mai al sistema di istruzione e ricerca”.
“Per tutte queste ragioni, conclude Fracassi, si confermano e si rafforzano le ragioni dello sciopero proclamato per l’intera categoria il prossimo 17 novembre”.
Bene STOP a dimensionamento in Campania. Ora il Ministro ritiri il decreto
Roma, 31 ottobre 2023 – La sospensione del piano di dimensionamento scolastico decisa dal Tar Campania rappresenta un grande risultato per la FLC CGIL e per la Campania stessa che, senza questa decisione del Tribunale amministrativo regionale, sarebbe andata incontro alla perdita di centinaia di sedi scolastiche con tutto quello che ne consegue in termini di perdita occupazionale, affollamento delle classi e completa sparizione di scuole nelle zone più interne.
Soddisfazione dunque per questo primo esito positivo, che non ferma però la nostra lotta contro il piano di dimensionamento. La FLC CGIL da sempre si è dimostrata contraria a un’operazione che nell’arco del prossimo triennio, attraverso smembramenti e accorpamenti di plessi e sedi, porterebbe le scuole attuali da 8.007 a 7.309, sopprimendo in pratica il 9% delle sedi esistenti. Continueremo perciò a tenere alta l’attenzione sul tema e a premere affinchè il Ministro Valditara ritiri il decreto sul dimensionamento così come gli abbiamo chiesto fin da subito.
“Ai rappresentanti di alcune associazioni studentesche che avevano richiesto un appuntamento al Ministero nella giornata di oggi ho annunciato di avere sbloccato un totale di 78 milioni di euro (39 risalenti al biennio 2021/2022, 39 al biennio 2022/2023) per consentire a una platea di oltre 200mila studenti in situazione di disagio economico l’acquisto di materiali didattici. Ho inoltre lanciato la proposta di avviare una riflessione per introdurre una norma generale sul diritto allo studio, che il Ministero avrà cura di elaborare assieme alle associazioni studentesche. Siamo anche al lavoro per semplificare le procedure di erogazione delle risorse destinate ai libri di testo e venire incontro ai bisogni delle famiglie in difficoltà. Un primo, significativo passo sarà quello di accelerare l’erogazione dei 133 milioni di euro destinati alle famiglie meno abbienti per l’acquisto dei testi scolastici”.
Così Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, al termine di un confronto con alcune associazioni studentesche tenutosi nella giornata di oggi al Ministero.
Si complica (e non poco) il percorso del dimensionamento scolastico.
Proprio nella giornata del 30 ottobre il TAR Campania ha esaminato il ricorso presentato dalla Regione e ha deciso di sospendere ogni operazione in quanto, secondo la Regione stessa, la norma potrebbe essere invasiva delle norme primarie che prevedono legislazione concorrente.
Per dirimere la questione il TAR ritiene necessario trasmettere gli atti alla Corte costituzionale che potrebbe esprimersi anche in tempi brevi.
Allo stato attuale l’esito è incerto perché, sulla base di una precedente sentenza alla luce del Titolo V, i criteri e i parametri imposti dalla legge di bilancio (si parla dell’articolo 1, comma 577 della legge 197/2022) dovevano essere stabiliti previo tentativo di accordo in Conferenza Unificata.
Il TAR afferma che la questione di legittimità costituzionale non è manifestamente infondata e per questo motivo tutta la controversia dovrà essere affrontata dalla Corte Suprema.
Il dispositivo del TAR è complesso e articolato e vale la pena di essere esaminato a fondo per comprenderne le diverse conseguenze.
Intanto sulla vicenda è già intervenuto il ministro Giuseppe Valditara che afferma: “L’ordinanza odierna del Tar Campania che sospende l’applicazione del dimensionamento per la regione verrà immediatamente impugnata. Siamo già al lavoro con l’Avvocatura Generale dello Stato per ricorrere al Consiglio di Stato fiduciosi della bontà delle nostre ragioni”.
“Pur nel rispetto che si deve ad ogni pronuncia giurisdizionale – sottolinea il Ministro – non può ritenersi condivisibile che il Tar Campania si sia dichiarato competente su un decreto, adottato di concerto tra due ministeri, che reca i criteri per la definizione dell’organico dei dirigenti scolastici sull’intero territorio nazionale”.
Su questo punto va tuttavia osservato che – secondo il nostro ordinamento – qualsiasi giudice che stia esaminando una qualsiasi controversia può, in qualunque momento, sospendere l’esame della vicenda nel merito e chiedere l’intervento dalla Corte Costituzionale.
Sulla decisione del TAR Campania va segnalata la presa di posizione della Flc: “La FLC CGIL Campania aveva condiviso con la Regione le problematiche che l’applicazione ‘ragionieristica’ del provvedimento avrebbe provocato. Non si perdono solo istituzioni scolastiche, dirigenti e direttori dei servizi amministrativi, ma le conseguenze di quel decreto avrebbero inciso sulla formazione delle classi elevandone il numero, avrebbe chiuso classi troppo poco numerose delle zone interne, avrebbe ridotto gli organici dei docenti ma soprattutto del personale ausiliario, tecnico e amministrativo. Grande, quindi, la soddisfazione per essere riusciti ad imporre un primo stop ed obbligare il governo a rivedere le proprie politiche scolastiche”.
Con nota 63227 del 30 ottobre 2023 il Ministero ha comunicato che il 31 ottobre sarà pubblicato sul portale INPA il bando di concorso relativo alla procedura nazionale per l’assunzione del personale ex LSU e Appalti storici sui 590 posti disponibili in tutta Italia.
Dalla stessa data sarà possibile presentare domanda di partecipazione alla selezione.
Ci sarà tempo fino alle ore 14.00 del 10 novembre 2023. La domanda dovrà essere presentata in modalità telematica.
La graduatoria nazionale di cui trattasi è finalizzata al conferimento dei posti interi residuati all’esito della procedura selettiva di cui al comma 5-sexies dell’articolo 58 del Decreto-Legge di cui all’ oggetto, pari a 590.
Su detti posti concorrono il personale graduato nelle procedure selettive disciplinate dal decreto n.1391 dell’11 agosto 2023 nonché il personale che, pur avendo partecipato alla procedura selettiva di cui al comma 5-sexies dell’articolo 58 del Decreto-Legge citato, non sia stato destinatario di proposta di immissione in ruolo nel profilo professionale di collaboratore scolastico in quanto soprannumerario nella graduatoria provinciale per carenza di posti disponibili.
Al fine di garantire un corretto svolgimento della procedura si rappresenta che in data odierna saranno interdette le funzioni relative alle graduatorie provinciali; pertanto, codesti Uffici vorranno accertarsi che in ciascuno degli Ambiti territoriali di propria competenza siano regolarmente terminate le operazioni di inserimento al sistema delle graduatorie provinciali.
Per rimodernare e costruire nuove scuole efficienti serve un “patto” fra pubblico e privato secondo il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che questa mattina, come riporta Ansa, ha annunciato la partenza di una sperimentazione di project financing il prossimo anno.
L’idea di Valditara
“Siamo convinti – ha sottolineato Valditara – dell’importanza di dar vita a un’alleanza per la scuola, un patto tra privati e istituzioni pubbliche per realizzare ex novo o ammodernare gli edifici scolastici in ogni area d’Italia. Lo strumento della partnership pubblico – privato, ampiamente consolidato in altri settori quali trasporti e sanità, potrà essere promosso anche in ambito scolastico con l’introduzione del project financing”.
“Nel 2024 partiremo con una sperimentazione: ovviamente occorre avere la collaborazione degli enti locali, che sono i proprietari delle strutture. Se l’esperimento funzionerà – ha aggiunto – potremo attuare un’autentica rivoluzione nell’edilizia scolastica, con tante scuole belle e all’avanguardia”.
La ricerca
Secondo la ricerca dell’associazione Costruire Scuole, infatti, nei prossimi cinque anni in Italia ci sarà bisogno di rifare duemila edifici scolastici. “Gli strumenti giuridici – ha spiegato Mario Comba, Professore di Diritto Comparato dell’Università di Torino e Consigliere del Ministro – già ci sono, e sono molto bene illustrati nella Ricerca dell’Associazione Costruire Scuole. Bisogna applicarli alla realtà delle scuole e trovare le più efficienti modalità di cooperazione con gli enti competenti e le Regioni”.
“In Regione Lombardia – ha aggiunto l’assessore regionale all’Istruzione Simona Tirono – siamo pronti a deliberare un osservatorio dedicato proprio all’edilizia scolastica che metterà al centro i nostri studenti. Per noi il benessere dei ragazzi è una priorità, perché le nuove strutture costruite dovranno essere belle ma soprattutto dovranno dare una ‘qualità di vita’ ottimale per le ore di studio. Per questo l’osservatorio dell’edilizia scolastica detterà le linee guida sulle quali i comuni dovranno attenersi per i prossimi bandi regionali”.
Valditara aveva già parlato del progetto qualche settimana fa: “Il nostro obiettivo è modernizzare il sistema e fare diventare la scuola un centro capace di moltiplicare lo sviluppo del territorio. Trasformarla nell’anima e nella mente della crescita di un quartiere e di un comune. Non vedo nulla di scandaloso in quanto proponiamo. Piuttosto è importante anche collegare sempre più scuola e mondo del lavoro, soprattutto per quanto riguarda gli istituti tecnici e professionali”, aveva detto il ministro.
C’era chi aveva bollato il piano “Agenda Sud” come un provvedimento spot e che nulla aveva a che fare con la lotta alla dispersione scolastica o all’effettiva riduzione dei divari territoriali, ma sta di fatto che a partire dal prossimo 2 novembre, partono gli incarichi di supplenza, utilizzando le graduatorie di Istituto del personale Ata, per 1828 posti di collaboratori scolastici e personale amministrativo. Le Regioni coinvolte in questa operazione di organico aggiuntivo, almeno fino al 31 dicembre 2023, sono: Abruzzo, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna, Basilicata e Molise.
Numeri effettivi dell’organico aggiuntivo
Sono stati calcolati un posto in più per ogni singola scuola delle regioni coinvolte nel piano “Agenda Sud”, le richieste dei posti, da parte delle scuole sono state dirette in prevalenza sui posti di collaboratore scolastico e secondariamente sui posti di assistente amministrativo e tecnico. In buona sostanza ci saranno 355 assistenti amministrativi e tecnici e 1473 collaboratori scolastici. Per un totale di 1828 posti da assegnare attraverso le graduatorie di Istituto del personale Ata.
Dichiarazioni del Ministro Valditara
Il Ministro dell’Istruzione del Merito Giuseppe Valditara dichiara:
“Questo stanziamento rappresenta un segnale di forte attenzione alle istituzioni scolastiche del Mezzogiorno. La misura, che si aggiunge alla più generale possibilità di attivare un organico aggiuntivo per le esigenze connesse all’attuazione del PNRR, si inserisce nel progetto Agenda Sud, finalizzato a ridurre i divari che penalizzano le scuole situate nelle aree del Sud Italia”.
Contratti prolungati anche per il 2024
Questi 1828 posti potrebbero terminare il 31 dicembre 2023, quindi avrebbero una durata molto breve, ma, a quanto pare, nella legge di bilancio ci sarebbero i fondi per prorogare questi incarichi almeno fino all’aprile 2024.
Contratti e avviso al SIDI per posti “Agenda Sud”
Con gli incarichi per i posti Ata di “Agenda Sud” si parte già dal prossimo 2 novembre, molto eloquente, a tal proposito, è il messaggio pervenuto alle Segreterie scolastiche tramite SIDI: “Potranno essere inseriti – si legge nell’avviso – tramite due nuove caratterizzazioni del contratto N19 per il personale ATA: – art. 21, comma 4 bis del DL 75/2023 (PNRR) – art. 10, comma 1 del DL 123/2023 (Agenda Sud). Sarà possibile, in questa prima fase, l’inserimento di un unico contratto N19, in relazione al profilo richiesto. I contratti PNRR potranno essere stipulati con decorrenze dal 16/10/2023 al 31/12/2023, mentre i contratti Agenda Sud potranno essere stipulati con decorrenza dal 2/11/2023 al 31/12/2023. Si rammenta che tali contratti potranno essere inseriti unicamente dalle scuole che hanno indicato la necessità di stipula di tali contratti tramite le rilevazioni effettuate dalla DGRUF“.
Resta sostanzialmente invariato l’impianto sul percorso di formazione e prova per i docenti neoassunti nell’a.s. 2023/24.
Questo è quanto risulta dall’incontro tra Ministero e Sindacati del 26 ottobre scorso.
Chi deve svolgere il periodo di prova
Anche quest’anno, sono tenuti al periodo di formazione e prova i docenti:
al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato che aspirino alla conferma nel ruolo;
per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione e prova o che non abbiano potuto completarlo negli anni precedenti o che debbano ripeterlo per mancato superamento. La ripetizione del periodo comporta la partecipazione alle connesse attività di formazione;
per i quali sia stato disposto il passaggio di ruolo;
vincitori di concorso, che abbiano l’abilitazione all’insegnamento o che l’acquisiscano completando il percorso abilitante nel corso dello stesso anno di formazione e prova;
assunti a tempo determinato da GPS sostegno I fascia e da straordinario bis. Qualora il personale interessato abbia già esperito positivamente il periodo di formazione e prova nello stesso ordine e grado, sarà comunque tenuto a sostenere la prova disciplinare.
Chi non deve svolgere il periodo di prova
Non sono invece tenuti al periodo di formazione e prova i docenti che lo abbiano già superato positivamente nello stesso grado di scuola e si trovino in una delle seguenti posizioni:
rientro in un precedente ruolo;
passaggio di cattedra;
già immessi in ruolo con riserva e nuovamente assunti per il medesimo ordine o grado;
trasferiti da posto comune a sostegno e viceversa nell’ambito del medesimo grado.
Servizio minimo obbligatorio
Per superare il periodo di prova è necessario aver svolto almeno 180 giorni di servizio nel corso dell’anno scolastico, di cui almeno 120 giorni per attività didattiche.
Iter formativo
Il percorso formativo si articola in quattro fasi:
incontri propedeutici e di restituzione finale (6 ore);
laboratori formativi/visite a scuole innovative (12 ore);
peer to peer ed osservazione in classe (12 ore);
formazione online (20 ore).
Entro il mese di novembre è prevista l’apertura dell’ambiente di formazione sulla piattaforma Indire.
Bando per il conseguimento di patenti di categoria C/CE e della patente professionale CQC rivolto agli studenti iscritti ai Centri Provinciali di Istruzione per Adulti
Legittimità costituzionale dell’art. 19, commi 5-quater, 5-quinquies e 5 sexies del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111
Estensione della tutela assicurativa degli studenti e del personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore. Articolo …
A.F. 2023 – Avviso assegnazione delle risorse finanziarie ai sensi del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, art. 21, comma 4-bis, convertito, con modificazioni, nella Legge del 10 agosto 2023, n. 112. …
Protocollo di Intesa tra MIM e EF Education S.r.l. su “Promozione e sostegno alle istituzioni scolastiche nel potenziamento delle competenze comunicative in lingua inglese”
Sesta edizione del Concorso per gli studenti “IL SOLE PER AMICO: IMPARIAMO A PROTEGGERE LA PELLE” – Promuovere una corretta esposizione ai raggi solari e prevenire i tumori della pelle. – a.s. 2023/2024
Promozione della lettura in classe – Apertura piattaforma: rilevazione adesioni istituzioni scolastiche statali e paritarie ai contributi erogati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Legge 27 …
A.F. 2023 – Avviso assegnazione delle risorse finanziarie ai sensi del decreto- legge 22 giugno 2023, n. 75, art. 21, comma 4-bis, convertito, con modificazioni, nella Legge del 10 agosto 2023, n. 112
Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2023/2024 – Candidati interni ed esterni: termini e modalità di presentazione delle domande di partecipazione
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 105, recante disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di …
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attivita’ economiche e finanziarie e investimenti strategici
Avviso per la concessione di finanziamenti destinati alla internazionalizzazione degli Istituti di istruzione superiore artistica e musicale (AFAM) e relativa rettifica
Progetto didattico sperimentale Studente-atleta di alto livello anno scolastico 2023/2024. Decreto ministeriale 3 marzo 2023, n. 43. Integrazione requisiti di adesione
Corso di didattica di Italiano Le parole dell’italiano: idee e pratiche efficaci per insegnare e apprendere il lessico. Anno scolastico 2023-2024. Ciclo di incontri e laboratori a distanza novembre 2023-marzo …
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Definizione dei requisiti e degli standard minimi per il riconoscimento e l’accreditamento degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy), nonché dei presupposti e delle modalità per la sospensione …
Progetto di Storia La cultura della cancellazione (cancel culture). Prospettive storiche dall’antichità ad oggi. Anno scolastico 2023-2024. Corso di didattica della Storia 26 ottobre 2023 – 18 marzo 2024
Ministero dell’istruzione e del merito Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione Generale per il personale scolastico Ufficio VI – Formazione del personale scolastico, formazione dei dirigenti scolastici e accreditamento enti
Alle Direzioni Generali degli Uffici Scolastici Regionali e p.c. Ai Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali per l’Umbria, la Basilicata e il Molise All’Ufficio di Gabinetto Al Capo Dipartimento per il Sistema di Istruzione e Formazione Ai Dirigenti scolastici in anno di formazione e prova (per tramite UU.SS.RR.) LORO SEDI
Ministero dell’istruzione e del merito Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
Ai Direttori generali e ai Dirigenti preposti agli Uffici Scolastici Regionali All’Ufficio speciale di lingua slovena presso l’Ufficio scolastico regionale per il Friuli-Venezia Giulia Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano Al Dirigente del Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia di Trento Al Sovrintendente agli studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado per il tramite dei rispettivi UU.SS.RR.
Oggetto: Concorso nazionale “Conoscere, apprendere e costruire l’Europa libera e unita disegnata dal Manifesto di Ventotene. Esperienze e proposte delle scuole” – A.S. 2023-2024
Ministero dell’istruzione e del merito Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione Ufficio IV
Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI Al Sovrintendente Scolastico per la Scuola in lingua italiana della Provincia Autonoma di BOLZANO All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca della Provincia Autonoma di BOLZANO All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine della Provincia Autonoma di BOLZANO Al Dirigente Generale del Dipartimento della conoscenza della Provincia Autonoma di TRENTO Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Autonoma VALLE D’AOSTA LORO SEDI
Oggetto:VI° Edizione Campionato nazionale di Pasticceria – Istituti alberghieri d’Italia. Bando di concorso per l’edizione dell’anno scolastico 2023-2024. IPSSEOA “A. Beltrame” di Vittorio Veneto (TV) – 9-11 aprile 2024.
Come previsto dalla Nota 11 settembre 2023, AOODGOSV 29795, le operazioni di voto per gli organi di durata annuale e quelle per il rinnovo annuale della rappresentanza studentesca nel consiglio d’istituto – non giunto a scadenza – delle istituzioni scolastiche d’istruzione secondaria di II grado, con la procedura semplificata di cui agli articoli 21 e 22 dell’ordinanza ministeriale n. 215 del 15 luglio 1991, modificata ed integrata dalle successive OO.MM. n. 267 del 4 agosto 1995, n. 293 del 24 giugno 1996 e n. 277 del 17 giugno 1998, devono concludersi entro il 31 ottobre.
La Nota 20 settembre 2023, AOODGSIP 3953, prevede che elezioni dei rappresentanti delle Consulte provinciali degli studenti aa.ss. 2023/24 e 2024/25 debbano concludersi inderogabilmente entro il 31 ottobre 2023.
Disposizioni concernenti le aree tecnologiche, le figure professionali nazionali di riferimento degli ITS Academy e gli standard minimi delle competenze tecnologiche e tecnico-professionali