TRA BANCHI E TEST SIEROLOGICI, I RITARDI NON FINISCONO MAI

TRA BANCHI E TEST SIEROLOGICI, I RITARDI NON FINISCONO MAI

“È lecito, senza essere tacciati di disfattismo, domandarsi come è stato quantificato il fabbisogno di 3 milioni di banchi, per i quali è stato già indetto un bando di gara europeo dal commissario Arcuri, se il ministero dell’Istruzione ha fissato per le 19 di oggi il termine ultimo per l’invio delle richieste da parte dei dirigenti scolastici? La risposta più plausibile che riusciamo a darci è che, dato il grave ritardo accumulato finora, sia partita una corsa forsennata per dimostrare a tutti i costi l’efficienza dell’Amministrazione e mantenere il punto sulla data del 14 settembre. Ai vertici di viale Trastevere, però, ricordiamo che la fretta è sempre una cattiva consigliera”. Ad affermarlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, intervenendo in merito alla questione dei banchi anti-Covid su cui il Codacons ha anche presentato un esposto all’Anac e alla Corte dei Conti.

Si profila una corsa contro il tempo anche per i test sierologici che saranno disponibili a partire dal 10 agosto. “Al ministero davvero credono che docenti e personale Ata saranno disposti a interrompere le ferie a Ferragosto per sottoporsi volontariamente al test, per il quale, tra l’altro, è necessario il coinvolgimento del medico di base? E nel caso in cui l’esito risulti positivo e si debba procedere con il tampone, inevitabilmente i tempi si allungherebbero ed è lecito dubitare che si arriverebbe impreparati alla riapertura delle scuole”.

“Non si tratta di essere allarmisti e di usare toni apocalittici, come ci accusa la ministra Azzolina, ma di essere realisti e di osservare con oggettiva preoccupazione una situazione che è figlia di troppi ritardi. Ci auguriamo, almeno, – conclude Di Meglio – che all’incontro sulle risorse per l’avvio dell’anno scolastico, previsto per domani, il ministero sia in grado di indicare nel dettaglio le cifre disponibili da destinare agli organici, che rappresentano il nodo cruciale di questa ripartenza. Ora che il Decreto Rilancio è stato approvato definitivamente, l’Amministrazione non ha più scuse per non dire chiaramente quali e quante risorse investirà per incrementare il personale docente”.  

Riapertura delle scuole: ancora troppi nodi da sciogliere

Riapertura delle scuole: ancora troppi nodi da sciogliere

Intendo innanzitutto ringraziare il Segretario Zingaretti e la Responsabile Scuola del Partito Democratico Sgambato per aver accettato di incontrare le Associazioni professionali dei docenti e dei dirigenti sui temi della ripresa delle attività scolastiche in presenza.

Condividendo le posizioni dei rappresentanti delle Associazioni che mi hanno preceduto, espongo qui di seguito alcune proposte avanzate dall’ANDIS nelle ultime settimane:

  1. Locali scolastici
    Per far ripartire le scuole a settembre in assoluta sicurezza e garantendo il distanziamento degli alunni secondo le indicazioni dettate dal Comitato Tecnico Scientifico occorre reperire, con il supporto degli Enti proprietari e di altri soggetti del territorio, ulteriori locali da destinare alla didattica.
    Le iniziative di ricognizione del fabbisogno di aule, avviate “in ordine sparso” da alcuni Uffici Scolastici Regionali, hanno finito per creare confusione e disorientamento tra i dirigenti scolastici delle diverse regioni.
    Anche per questo motivo sarebbe opportuno rafforzare la cabina di regia nazionale e fornire alle istituzioni scolastiche indicazioni univoche, in modo da evitare di far lavorare “a vuoto” i tavoli di coordinamento territoriale.
    Sulla questione dei locali in quasi tutte le regioni sono state avviate le Conferenze dei servizi, ma è pur vero che gli Enti Locali si aspettano dal Governo e dal Ministero certezze circa la disponibilità di risorse aggiuntive e di snellimento delle procedure.
  2. Organici
    Il 2020-2021 si aprirà con migliaia di posti di insegnamento vacanti e disponibili (le OO.SS. di comparto stimano che sarà necessario ricorrere ad oltre 200.000 contratti di supplenza).
    A ciò si aggiunge il fatto che l’Amministrazione si è impegnata ad assegnare alle scuole contingenti aggiuntivi per far fronte alla riduzione del numero di alunni per classe e all’articolazione degli alunni per gruppi di apprendimento.
    Appare quindi urgente e prioritario accelerare sul reclutamento. La prova preselettiva dei concorsi ordinari è stata rinviata al prossimo autunno, l’aggiornamento delle graduatorie disciplinato dall’Ordinanza del 10 luglio scorso potrebbe non concludersi regolarmente entro il 1° settembre. Sarebbe il caso di prendere in considerazione la proposta delle OO.SS. circa l’emanazione di un provvedimento legislativo che autorizzi l’immissione in ruolo dei precari con almeno 3 anni di anzianità di servizio.
    C’è urgenza di procedere all’assunzione in ruolo sui posti vacanti di dirigente scolastico e di direttore dei servizi generali e amministrativi in modo che, con l’inizio del nuovo anno, le scuole possano affrontare adeguatamente le difficoltà connesse alla ripresa delle attività didattiche in presenza. Se non si accelerano tali procedure si rischia di mandare in crisi il regolare funzionamento amministrativo e contabile di migliaia di scuole.
    Considerato, inoltre, che i Piani di riapertura delle istituzioni scolastiche prevedono lo scaglionamento degli accessi, la periodica pulizia e sanificazione dei locali e dei servizi igienici, il controllo dei percorsi e degli ingressi, l’attivazione di nuove tecnologie per la didattica a distanza, ecc. appare indifferibile e urgente provvedere al potenziamento degli organici del personale ATA.
  3. Rapporti con le organizzazioni sindacali
    Considerate le difficoltà e le incognite con cui ci avviciniamo alla riapertura delle scuole, sarebbe auspicabile che il Ministero e le Parti sociali avviassero una serena e proficua concertazione, soprattutto per affrontare le questioni degli organici, delle nuove modalità di svolgimento della prestazione lavorativa (docenza in modalità “mista”, flessibilità oraria, ecc).
    Si dovrebbe, inoltre, procedere alla modifica del Regolamento sulle supplenze in modo da poter far fronte al problema delle assenze improvvise di docenti o ATA. Per le sostituzioni del personale assente si potrebbe pensare ad un organico aggiuntivo di scuola o di ambito.
  4. Lavoratori “fragili”
    Con la proroga dello stato di emergenza annunciata dal Presidente Conte sarà sicuramente rinnovata la raccomandazione ai datori di lavoro di tener conto delle esigenze dei lavoratori c.d. fragili.
    Si consideri che nelle scuole la condizione di “fragilità”, dovuta sia all’età che a particolari patologie, interessa alte percentuali di personale docente e ATA.
    I dirigenti scolastici vorrebbero sapere come gestire questi dipendenti e soprattutto come sostituirli.
  5. Trasporti
    In Conferenza Stato-Regioni si sta discutendo in questi giorni della possibilità di ripristinare al 100% la capienza sui mezzi pubblici.
    Se si dovesse adottare una misura di questo tipo, bisognerebbe poi spiegare al personale delle scuole, agli amministratori locali, agli studenti e alle famiglie a che cosa servono le misure adottate per il distanziamento a scuola, per il reperimento e la sistemazione di nuovi locali, per gli orari di ingresso e di uscita scaglionati, per i percorsi di sicurezza, ecc.
  6. Misure sanitarie
    Deve essere sancita l’obbligatorietà dei test sierologici al personale della scuola.
    Bisogna assegnare alle istituzioni scolastiche protocolli sanitari chiari e inequivocabili, che dicano tra l’altro quali sono le procedure da adottare in caso di contagio accertato a scuola.
  7. Sostegno ai dirigenti scolastici
    Va affrontato il tema delle responsabilità improprie che gravano sui dirigenti scolastici. Come si è prospettato per altre categorie di datori di lavoro, va esplicitato in un provvedimento legislativo che, in mancanza di dolo o colpa grave, non si configura una responsabilità penale del ds in caso di contagio di alunni o personale della scuola, né tanto meno in materia di idoneità degli ambienti e di sicurezza degli edifici.

Auspicando che occasioni di confronto come questa possano ripetersi quanto prima, rinnovo i ringraziamenti e dichiaro la piena disponibilità dell’ANDIS a collaborare in futuro per il bene della scuola.

Il Presidente nazionale
Paolino Marotta

Decreto Dipartimentale 21 luglio 2020, AOODPIT 858

Procedure di istituzione delle graduatorie provinciali e di istituto di cui all’articolo 4, commi 6- bis e 6-ter, della legge 3 maggio 1999, n. 124 e di conferimento delle relative supplenze per il personale docente ed educativo per il biennio relativo agli anno scolastici 2020/21 e 2021/22. Modalità e termini di presentazione delle istanze

Formare al Futuro

Percorsi formativi online, webinar, video sulle metodologie didattiche innovative e sull’utilizzo delle tecnologie nella didattica, ma anche nella gestione delle attività amministrative.

Con il Programma “Formare al Futuro”, la formazione del personale scolastico (docenti, ATA, dirigenti) riparte dal digitale, con l’obiettivo di capitalizzare e valorizzare le esperienze e le competenze maturate nei mesi di chiusura delle scuole, con la didattica e le attività lavorative a distanza. Ma anche di guardare al futuro e alla modernizzazione del sistema scolastico, anche sotto il profilo amministrativo.

I percorsi di formazione sono partiti in questi giorni e andranno avanti per tutto il prossimo anno scolastico e fino a dicembre 2021. Ampio il catalogo dei percorsi dedicati agli insegnanti: intelligenza artificiale, uso di app e piattaforme di e-learning nella didattica, cittadinanza digitale. Sono solo alcuni esempi dei corsi disponibili già in questi giorni.

Nella fase iniziale delle attività, a cominciare già da questo mese di luglio, avranno un ruolo fondamentale i Future Labs, i poli per l’innovazione realizzati in 28 scuole statali in tutta Italia, che, già durante i primi mesi dell’emergenza sanitaria, hanno avuto grande importanza nella formazione di oltre 37.000 docenti sul digitale e la didattica a distanza in soli 3 mesi.

Il piano di formazione dei Future Labs, sarà impostato su tre linee guida: messa a sistema delle competenze digitali dei docenti, con percorsi mirati e nell’ambito del quadro di riferimento europeo “DigCompEDU” (articolato in 6 aree di competenza e 6 livelli di padronanza); potenziamento delle competenze digitali di dirigenti scolastici e figure di staff; sostegno alla digitalizzazione delle amministrazioni scolastiche, con corsi per il personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario (ATA) e per i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA). L’erogazione dei primi corsi si svolgerà tra luglio e settembre 2020.

Con il ritorno a scuola, conclusa la fase “pilota”, i percorsi andranno avanti a valere sia su fondi PON sia su fondi nazionali per la scuola digitale, da ottobre 2020 e fino a dicembre 2021, con un programma di formazione per oltre 240.000 docenti su competenze digitali e metodologie didattiche innovative. Mentre 90 mila tra dirigenti scolastici e ATA saranno formati  in materia di transizione digitale e digitalizzazione dei processi (DS e ATA) e per la formazione amministrativo-contabile (ATA). I percorsi per il personale abbracceranno un ampio spettro di temi connessi con i processi innovativi nelle scuole: la leadership per l’innovazione digitale, la tutela dei dati nella didattica digitale, la gestione delle riunioni collegiali in videoconferenza, la riorganizzazione del lavoro scolastico con l’utilizzo del digitale, il cloud sharing nelle segreterie scolastiche. 

Per tutte le informazioni, le iscrizioni e i corsi disponibili:
https://www.futuraistruzione.it/formarealfuturo