Collaboratori scolastici, ex LSU e appalti storici: finalmente siglata l’intesa

Collaboratori scolastici, ex LSU e appalti storici: finalmente siglata l’intesa risultato di una lunga battaglia

Roma, 19 maggio 2021 – Nella giornata di ieri, 18 maggio, è stata siglata una importante intesa fra il ministero dell’Istruzione e i sindacati rappresentativi della scuola sull’organico aggiuntivo per i collaboratori scolastici e il ripristino della sovranità del Contratto Collettivo Nazionale in merito alla mobilità.

L’intesa per quanto riguarda il personale di collaboratore scolastico, ha il pregio di salvaguardare, aggiungendoli, i posti di chi è in attesa da anni nelle graduatorie dei supplenti per essere immesso in ruolo e mette fine ad una vicenda iniziata nel 2000 con la giusta internalizzazione dei lavoratori ex LSU e appalti storici, e trascinatasi fino ad oggi con grave danno per la qualità dell’offerta formativa.

L’internalizzazione dei lavoratori ex LSU e appalti storici infatti, aveva creato una situazione problematica sulla quale abbiamo ostinatamente cercato di richiamare l’attenzione: da un lato, l’erosione dei posti destinati all’immissione in ruolo dalle graduatorie dei collaboratori scolastici precari dovuta alla giusta trasformazione da tempo parziale a tempo pieno dei contratti dei neoassunti ex LSU e, dall’altro, il blocco della mobilità che risultava penalizzante per i lavoratori perdenti posto.

L’Intesa supera questi problemi dal momento che viene sottoscritto l’impegno ad ampliare la platea organica dei collaboratori scolastici in numero corrispondente alle nuove necessità e affida al contratto la regolazione della mobilità in quelle scuole dove si crea esubero in presenza dei lavoratori ex LSU e appalti storici.

Si avvia dunque alla conclusione una storia iniziata come provvisoria venti anni fa, grazie alla determinazione della FLC Cgil che ha voluto l’internalizzazione e che ha continuato a battersi, anche in questo anno di pandemia – ben tre sono stati i sit in organizzati insieme con la CGIL e la FILCAMS Cgil nei mesi scorsi e innumerevoli i contatti con i parlamentari affinchè si facessero carico anche normativamente del problema – per raggiungere tali obiettivi.

Rimangono ora da tradurre in pratica gli impegni assunti da parte del Ministero, come anche rimane in piedi la necessità di consentire l’immissione in ruolo degli ex LSU con cinque anni di servizio (per i quali è stato emanato il bando dopo le nostre ripetute pressioni) includendovi con appositi variazioni normative coloro che non trovano posto nella propria provincia.

La gestione del Piano Scuola Estate

La gestione del Piano Scuola Estate

di Cettina Calì

La circolare ministeriale relativa al “Piano Scuola Estate  2021” invita tutte le istituzioni scolastiche a programmare attività che  siano ancorate a ciò che si è fatto e che diano origine a esperienze e a percorsi che poi vengano assunti e sviluppati nel prossimo anno scolastico.  “Il Piano diviene  un ponte di accompagnamento  tra quest’anno e il prossimo […] un’occasione che consenta a bambini e ragazzi di rafforzare gli apprendimenti e recuperare la socialità […] creando spazi di potenziamento delle competenze e di recupero delle relazioni”.

Il  Dirigente Scolastico, leader educativo, in questa fase promuove il miglioramento dell’azione educativa, stimola i propri docenti e i propri collaboratori, sostiene il dialogo ed il coinvolgimento di tutto il personale scolastico,  cercando di condividere i valori che stanno alla base dell’identità culturale e progettuale della propria scuola. La funzione orientatrice del Dirigente, che è strettamente collegata al coordinamento per il raggiungimento degli obiettivi programmati condivisi, permetterà di utilizzare al meglio le risorse professionali esistenti sia all’interno che all’esterno  dell’istituto. In tal modo si darà vita ad un sistema formativo integrato che supera lo scollamento esistente tra le varie agenzie educative. Tutti i partenariati  e le collaborazioni , infatti, serviranno per realizzare “una scuola aperta, laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione d innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini”, dando in tal modo piena attuazione all’art. 21 della L. n.59/97.

Rafforzare l’alleanza educativa tra le istituzioni scolastiche, le famiglia e la società civile, favorisce, infatti,  lo sviluppo della scuola  quale comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita dell’individuo in tutte le dimensioni, dove ognuno, in relazione al proprio ruolo, opera per garantire la formazione della cittadinanza, il diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio.

Per le  Istituzioni scolastiche, il “Piano Scuola” diviene una preziosa occasione: ogni Istituto, dopo un’attenta valutazione ed autovalutazione di sistema, che permetterà di rilevare il fabbisogno formativo,  potrà proporre la  realizzazione di  percorsi progettuali in base alla specificità del contesto territoriale in cui opera, favorendo la stipula dei patti di comunità, esercitando, in tal modo, l’autonomia didattica ed organizzativa e attivando, in relazione allo specifico contesto territoriale e sociale, azioni volte al contrasto del divario della povertà educativa e di rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali degli studenti più bisognosi.

Le progettazione dei percorsi didattici e formativi potranno  essere ispirate all’utilizzo di metodologie didattiche innovative, che valorizzino l’apprendimento attivo e cooperativo; i moduli formativi potranno essere svolti in setting di aula flessibili e modulari oppure in contesti di tipo esperienziale o immersivo, anche all’aperto.

Alla scuola spetterà   il compito di ricollegare gli apprendimenti informali degli alunni con quelli formali, di potenziare il percorso di studio e di vita degli studenti, di favore il recupero della pienezza di un’idea di “educazione” che, partendo dalla nascita, si sviluppa nel corso della vita – Lifelong education learning  -.

Solo se si guarda in avanti, con il bagaglio dell’esperienza passata, ascoltando le “voci che vengono dal basso”, come era solito dire Giancarlo Cerini, si potrà trarre il massimo giovamento dal “Piano Scuola Estate 2021” e si  darà vita ad un  ulteriore banco di prova che rinnovi la  Scuola, come comunità educante territoriale.  Non possiamo perderci in inutili chiacchiere, dobbiamo cogliere l’opportunità per affermare il ruolo  strategico della scuola per il presente e per il futuro del nostro Paese.

ONE-HEALTH

“Non pianificare in anticipo può costarti più di quanto pensi”

If you fail to plan you are planning to fail” citazione di ; Benjamin Franklin,Scienziato e Politico USA, presa a simbolo del Cambiamento Culturale della Scienza e della Politica contemp“oranea. (B.Franklin fu uno tra i Padri fondatori degli Stati Uniti ; come scienziato Invento’ il Parafulmine ed altre  invenzioni per il miglioramento della Percezione Visiva; nel 1736,  fondo’, a Philadelphia,  la prima Compagnia al mondo di Pompieri Volontari, la “Union Fire Company”.)

Proposta . di Paolo Manzelli . 18-Maggio-2021 . RILANCIO PROGETTUALE di EGOCREANET-CLUSTER

Incontro di Programmazione e Rilancio di EGOCREANET-CLUSTER ,  da tenersi in Firenze, Lunedi.31.05.2021 c/o Accademia della Fiorentina , via Dei Ginori 16 II piano .  ore 10.00-16.00.

Tema : “ONE-HEALTH _ HUMAN CULTURAL & Scientific INNOVATION INVESTING”

Cari amici ed amiche , propongo la suddetta riunione, del Lunedi 31/05/2021/, in quanto ritengo possibile co-organizzare, a breve scadenza , un Gruppo di Partner, al fine di partecipare ai prossimi Bandi Nazionali o Regionali del PNRR sulla Tematica di: <ONE-HEALTH INVESTING>, della Strategia Europea dedicata alla NEXT GENERATION

<One-Health>, indica e la necessità che la Salute l’Ambiente, della società e dell’uomo moderno, siano considerate un “tutt’Uno” .  Quindi , aderendo come Egocreanet  a  tale strategia si dovranno innestare i progetti da noi promossi ,nel quadro di quelli che saranno previsti dal “Progetto Nazionale di Ripresa e Resilienza”, al fine di attuare gli obiettivi strategici dell’ Ambiente e della Salute per lo Sviluppo Sostenibile dell’ Agenda 2030 .

La prima erogazione del Recovery Fund è prevista verso luglio 2021 , (con lo sblocco di una quota pari al 13% dei fondi totali) .e successivamente i Bandi di partecipazione ai finanziamenti pubblici , sono prevedibili a partire da Settembre 2021.

L’ incontro di Firenze è organizzato Nella convinzione che nella strategia <ONE-HEALTH> di innovazione politica ,culturale e scientifica del Nuovo Modello di Sviluppo, sia possibile  inserire  la proposta EGOCREANET ,indirizzata alla innovazione della:   “Medicina Bioquantica del Benessere” , alla quale abbiamo dato costante divulgazione durante tutto il 2020-2021 .

Facendo questo primo incontro in Firenze , rafforziamo pertanto l’ idea” trans-disciplinare” della quale siamo convinti da tempo ,  tale rinnovato” Orientamento Olistico della Scienza e della Politica” , sia fondamentale  per andare oltre il mantenimento conservativo delle  obsolete  concezioni “meccaniche” che ancora oggi permangono come socialmente consolidate . Infatti la  classica “frammentazione disciplinare della conoscenza”,  conduce oggi  a dimenticare  il legame strettissimo che sussiste tra malattie croniche, malattie infettive,ed inquinamento dell’ ambiente ed il  cambiamento climatico .

Pertanto come Egocreanet-Cluster, insistiamo nella necessita di  andare oltre   il “Paradigma Meccanico”, poiche’  la sussistenza ed il mantenimento delle obsolete concezioni classiche non potra’ in nessun modo condurre a superare  il disequilibrio cognitivo e sociale che oggi  purtroppo è unicamnente focalizzato  sulla corsa ai “Vaccini Genetici “ perseguendo  una modalita’ “duale” che separa in due tempi successivi ,  “Salute Umana ed Ambiente dello Sviluppo” , la quale  provoca la  assenza di una chiara previsione futura del cambiamento d inoltre  rischia costantemente di generare una persistente difficoltà nello spendere efficacemente i fondi del Recovery Fund. Ue,.

Infatti la Dualita Primala Salute e poi il Cambiamento del Modello di Sviluppo , ha la intrinseca capacita di farci dimenticare la urgenza di integrazione cognitiva tale che  presieda alla crescita di un  Nuovo Modello di Sviluppo del  nostro modo di vivere sulla  Terra.

Le Proposte Progettuali ad indirizzo ONE-HEALTH  di EGOCREANET  , saranno pertanto transdisciplinari ed  indirizzate verso una profondo “RINNOVAMENTO OLISTICO” del  Ciclo di Vita,  “quarticamente-coerente”,  in quanto capace di rigenerate  la circolarità energetica della vita umana ed ambientale tra  salute , acqua aria,cibo e suolo  .

Ricordo infine , piu’ specificamente, che una delle tematiche “ONE-HEALTH”che abbiamo recentemente indicato di sviluppare in una prima fase di questa scommessa di  “Progettazione PNRR”. sara intitolata :

RICERCA BIOQUANTICA SU “NEURO- IMMUNITY COMMUNICATION “ e le Applicazioni di Terapia della FOTO-BIO-Comunicazione. Certamente altre ( ad indirizzo “ONE-HELTH” , potranno essere individuate  nel Prossimo Incontro EGOCREANET-CLUSTER del 31/05/2021  a Firenze a cui spero vogliate partecipare numerosi indirizzandomi un e Mail. di Motivata Adesione  e Partecipazione a: < egocreanet2016@gmail.com>   

A. Arzallus Antia – I. Balde, Fratellino

Amets Arzallus scrive di una vita

di Antonio Stanca

Ad Aprile di quest’anno la Feltrinelli, nella collana “Narratori”, ha ristampato Fratellino del francese Amets Arzallus Antia e del guineano Ibrahima Balde. Era uscito nel 2020 e l’Arzallus vi aveva riportato quanto gli era stato detto dal Balde, un giovane originario della Guinea ed emigrato in Spagna dove svolgeva il lavoro di meccanico. Gli aveva raccontato la storia della sua vita, le peripezie attraversate, il viaggio verso l’Italia compiuto su un gommone nel Mediterraneo e lui ne aveva fatto un’opera divisa tra l’autobiografia, il diario, la confessione.

   Arzallus è nato a Saint-Jean-de-Luz, Nuova Aquitania, nel 1983, ha studiato Scienze dell’Informazione all’Università di Leioa, Paesi Baschi, ha collaborato con giornali, riviste, televisione e soprattutto ha partecipato, a cominciare dal 2001, a molti campionati di versicolarismo. E’ un genere poetico che ha tradizioni remote, dall’antica Grecia a Roma, dall’antica Spagna all’Oriente, all’Islam. E’ una poesia cantata e improvvisata anche se con il rispetto della rima e del metro.

   In casa Arzallus sia il padre sia il fratello di Amets praticavano il versicolarismo. Era stato il primo elemento, il primo aspetto della sua formazione quello di cantare poesie create al momento, versi inventati. Aveva continuato a farlo ed era divenuto famoso, aveva avuto molti riconoscimenti.

   Anche in altri sensi si è applicato, ha recitato in un documentario relativo al Progetto delle Ambasciate Itineranti Europe Transit, collabora con un’associazione di assistenza ai migranti e qui ha conosciuto Ibrahima Balde. Proveniva dalla Guinea di Conakry ed era arrivato a Irun, nei Paesi Baschi. Ora faceva il meccanico a Madrid e tutto di sé ha detto all’Arzallus che lo ha scritto.

   Nato in una famiglia molto povera, Ibrahima era il maggiore dei quattro fratelli e già dagli anni della scuola elementare aveva cominciato a rendersi utile in casa. A cinque anni aiutava il padre che per strada, in città, vendeva pantofole mentre la madre e i più piccoli erano al villaggio e vivevano dei proventi di alcuni animali domestici, dell’orto e dei boschi. Quando aveva tredici anni il padre era morto e, come è regola in Africa, a lui, al figlio maggiore era spettato il compito di assumersi la responsabilità del fratello minore, Albassane, e delle due sorelle, pure più piccole. Aveva, quindi, messo da parte ogni aspirazione ed era partito dal villaggio in cerca di quella fortuna che avrebbe dovuto permettere alla famiglia di tirare avanti. Comincerà da quel momento una lunga, interminabile serie di avventure, di peripezie tra tanti stati dell’Africa. Cercherà sempre quello dove avrà sentito che si poteva lavorare meglio, guadagnare di più, lo raggiungerà tramite viaggi in autobus o in minibus o in treno quando avrà da pagare il biglietto, a piedi quando questo non gli sarà possibile. Il deserto, il caldo, il sonno, il rischio, il pericolo, la fame, la sete, diventeranno elementi, aspetti permanenti della sua vita, della vita di un adolescente. Non distinguerà tra giorno e notte, casa e strada, vita e morte, bene e male. Sempre solo rimarrà e a volte quello che guadagnerà facendo i lavori più duri non sarà sufficiente per intraprendere un altro viaggio, per mantenersi, per cercare posti, lavori migliori. Più grave diventerà la situazione quando dalla madre, per telefono, saprà che il piccolo Albassane ha lasciato la scuola e se n’è andato da casa. Voleva raggiungere l’Europa e iniziare una nuova vita. Ibrahima si metterà alla sua ricerca, la sua vita avrà solo questo scopo poiché responsabile si sentiva di quanto stava accadendo al piccolo fratello. Non lo troverà, riuscirà solo a sapere che era morto in mare perché naufragato era il gommone che lo portava in Italia. Sarà drammatico doverlo dire alla madre, alla quale aveva promesso che lo avrebbe trovato e riportato a casa. E ancora più drammatico sarà dirle che anche lui voleva imbarcarsi, raggiungere l’Europa e rimanervi. Soffriranno pure le sorelle, quella casa perderà ogni riferimento, ogni futuro da realizzare, da vivere insieme.

   Semplice, chiaro anche se sempre commosso sarà il linguaggio col quale Ibrahima narrerà all’Arzallus la sua storia e in quel modo questi la riporterà. Di una confessione si tratterà, di una lunga confessione che non rinuncerà a nessuno degli aspetti suoi propri: ci saranno ripensamenti, pentimenti, confusioni superate, paure ancora esistenti, nostalgie, ripetizioni, rimpianti vecchi, propositi nuovi, tutto ci sarà di quella che era stata una vita passata a inseguire quanto mai era giunto.

Concorso «sprint» per 4 mila docenti Stem

da Il Sole 24 Ore

di Eugenio Bruno e Claudio Tucci

Cresce il pacchetto scuola del decreto Sostegni bis. Oltre al “ripescaggio” degli istituti paritari, che erano stati ignorati dagli aiuti del primo decreto Sostegni, il provvedimento atteso nelle prossime ore a palazzo Chigi si prepara a intervenire anche sulle assunzioni degli insegnanti in vista del prossimo anno scolastico.

In rampa di lancio c’è un anticipo, con annessa semplificazione del concorso ordinario già bandito, per 4mila cattedre nelle materie Stem. Mentre resta ancora da sciogliere il nodo-precari. Con la presidenza del Consiglio e il ministero dell’Economia che frenano su ipotesi di maxi piani di stabilizzazione e l’Istruzione che continua invece a lavorare per assicurare una corsia preferenziale per almeno 20mila prof. Gran parte dei quali sul sostegno.

Trovare una soluzione che vada bene a tutti non è facile. Se la necessità di coprire 112mila cattedre altrimenti scoperte per il 2021/22 ed evitare il bis dei 200mila supplenti già registrati quest’anno è condivisa da tutte le anime dell’esecutivo lo stesso non può dirsi per gli strumenti da utilizzare. Tant’è che i punti fermi al momento sembrano due. Il primo – come anticipato sul Sole24Ore di Lunedì 17 maggio – è che per coprire i 100mila e passa posti vacanti si attinga, in parallelo, ai 26mila vincitori attesi dal concorso straordinario svolto in piena pandemia e ai 20mila docenti attualmente presenti nelle Gae e nelle altre graduatorie di merito. A questi – e veniamo al secondo punto fermo – se ne dovrebbero aggiungere circa 4mila nelle materie Stem. Da reclutare anticipando, almeno per 4 classi di concorso, la selezione ordinaria da 46mila cattedre che è bloccata da oltre un anno. E che verrebbe semplificata nella direzione indicata dal titolare della Pa, Renato Brunetta: prova al pc e un orale da svolgere tra luglio ed agosto (per avere i vincitori in cattedra a settembre). Per farlo si punta su una norma generale sui concorsi da inserire nel decreto sostegni bis che – come confermato ieri da Maurizio Lupi, presidente di Noi con l’Italia – conterrà anche «un’estensione dei fondi anche alle scuole paritarie».

Tutta da scrivere invece la parte sui precari. Con Bianchi che vorrebbe salvarne almeno 20mila (molti dei quali sul sostegno ma anche tra gli abilitati di prima fascia sui posti comuni), con un contratto di un anno e una prova finale propedeutica all’assunzione e il premier Draghi che al massimo sarebbe disposto ad allargare ad altre classi di concorso, oltre alle 4 appena citate, l’anticipo con annessa semplificazione del concorso ordinario.

Maturità, l’elenco degli argomenti assegnati ai singoli alunni per la tesina è riservato

da Il Sole 24 Ore

di Eu. B.

La maturità 2021 arriva al secondo step. Nei giorni scorsi i Consigli di classe hanno messo a punto il cosiddetto “Documento del 15 maggio” con una serie di informazioni rilevanti in vista dell’esame di Stato. A cominciare dal materiale che potrà essere approfondito durante la prova unica in presenza che inizierà il 16 giugno. Tra cui rientra innanzitutto l’elenco degli argomenti assegnati ai singoli alunni per l’elaborato sulle materie di indirizzo (Latino/Greco al Classico; Matematica/Fisica allo Scientifico eccetera), che ogni alunno dovrà inviare entro fine mese. Elenco – precisa una nota del ministero dell’Istruzione – che non potrà essere però pubblicato. Per ragioni di privacy.
Il documento di viale Trastevere precisa, infatti, che «nel caso in cui sia assegnato uno specifico argomento a ciascun candidato, l’elenco degli argomenti costituirà un allegato al documento da non pubblicare, proprio in quanto contenente informazioni riferite non all’intera classe, ma a singoli candidati».

Sono 10.500 gli edifici scolastici raggiunti dalla fibra di Open Fiber

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

La rete in fibra ottica di Open Fiber è già disponibile in oltre 10.500 scuole su tutto il territorio nazionale. Lo ricorda l’azienda in una nota, nella quale spiega come, «grazie alla sua infrastruttura Ftth, abbia da sempre messo al centro del proprio piano industriale la connessione degli istituti scolastici al fine di garantire le migliori performance per la didattica di oggi e del futuro».

Il bando «Piano Scuole»
Lo scopo è quello di permettere ad alunni ed insegnanti di sfruttare appieno la potenzialità delle nuove tecnologie. Per facilitare le attivazioni della connessione a banda ultra-larga negli istituti scolastici, Infratel ha indetto il bando ‘Piano Scuole’. «Il Piano prevede – scrive ancora Open Fiber – che gli istituti scolastici possano richiedere una connessione simmetrica in fibra fino ad 1 Gigabit al secondo e che il servizio sia gratuito per gli istituti per un periodo di 5 anni».

I beneficiari
L’elenco completo dei plessi scolastici che possono già avere la connessione fino a 1 Giga è disponibile sul sito bit.ly/scuole_openfiber . “«Anticipando il Piano Italia 1 Giga sul quale sta lavorando il governo – sottolinea il direttore marketing e commerciale di Open Fiber, Simone Bonannini – abbiamo già cablato oltre 10.500 scuole su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di garantire a quanti più possibile il diritto allo studio nella scuola del futuro che sarà sempre più digitale. Siamo certi che, grazie alle risorse pubbliche e con il contributo della nostra rete, sempre più scuole potranno garantire un efficace utilizzo degli strumenti tecnologici a favore della formazione dei nostri studenti», conclude.

Dal 2022 prof in cattedra solo con concorso. Ma intanto si va verso una mini-sanatoria a settembre

da Corriere della sera

Le «sfide del lavoro del prossimo futuro» richiedono una riforma radicale del sistema di formazione iniziale e reclutamento degli insegnanti che consenta di mandare in cattedra «docenti più qualificati». E’ con queste parole ambiziose che il governo italiano spiega come intende cambiare il sistema d’accesso alla professione insegnante nel corposo allegato del Pnrr inviato nei giorni scorsi alla Commissione europea nei giorni scorsi (757 pagine!). Da un lato si tratta di semplificare la procedura dei concorsi in modo da garantire che si svolgano in modo regolare e non a singhiozzo come invece è stato negli ultimi vent’anni. Dall’altro per essere certi di avere insegnanti all’altezza della sfida di cui sopra bisogna intervenire sulla formazione iniziale perché la laurea e una manciata di crediti in discipline psicopedagogiche e disciplinari rilasciati con fin troppa disinvoltura «dietro il pagamento di una certa somma di denaro» non bastano a fare di un buon matematico un bravo prof di matematica. Solo una volta assicurata la qualità della formazione iniziale si può procedere con la nuova procedura semplificata. L’idea è di cavarsela con una prova secca al computer: il punteggio ottenuto nello scritto combinato con quello derivante dai titoli culturali e di servizio darà diritto a un anno di prova in una scuola, al termine del quale i vincitori possono essere confermati o meno nel posto, a quel punto a tempo indeterminato.

Verso una mini-sanatoria

Il progetto, giustamente ambizioso, dovrebbe decollare già nel 2022. E nel frattempo? Nel frattempo il governo sta chiudendo la trattativa con i sindacati su lla cosiddetta «procedura urgente e transitoria di reclutamento» dei precari per il prossimo settembre prevista dal Patto per la scuola che dovrebbe essere firmato nei prossimi giorni; procedura che da più parti (per esempio sulle colonne del Corriere da Sabino Cassese) è stata bollata come una «sanatoria» bella e buona. Di che si tratta? Di un modo per aggirare – si spera per l’ultima volta – il concorso garantendo ai supplenti la possibilità di entrare di ruolo solo in base ai titoli e agli anni di servizio. Rispetto alle richieste iniziali dei rappresentanti dei lavoratori (50-60 mila posti), la Ragioneria di Stato avrebbe imposto però un ridimensionamento importante per via del calo demografico previsto nei prossimi anni. Max 15 mila posti secondo le anticipazioni di ItaliaOggi: 7.000 posti nuovi ai quali se ne aggiungerebbero altrettanti che non si è riusciti ad assegnare con il concorso straordinario da 32 mila posti appena concluso (per via dei pochi candidati e dei troppi bocciati). Una «mini-sanatoria» insomma che avrebbe il vantaggio di essere digeribile anche da parte dei grillini e di Italia Viva, gli unici due partiti di governo che finora erano rimasti fermamente contrari all’ipotesi. Meno forse dai vincitori del concorso, anch’essi docenti precari con più di tre anni di servizio alle spalle, che potrebbero rischiare di ritrovarsi in cattedra insieme a chi non è passato alla prova. Con l’unica differenza che gli stabilizzati senza concorso dovranno prima fare un anno di corso-concorso al termine del quale potrebbero anche non essere confermati.

Conferma incarichi di presidenza 2021/22, domande in scadenza il 20 maggio

da OrizzonteScuola

Di redazione

Scadono giovedì 20 maggio le domande per la conferma degli incarichi di presidenza per l’anno scolastico 2021/22. Dall’anno scolastico 2006-2007 non vengono più conferiti incarichi di presidenza, fatta salva la conferma degli incarichi già conferiti. Gli aspiranti alla conferma dell’incarico devono presentare domanda, in modalità telematica, all’Ufficio scolastico regionale –Ambito territoriale della provincia in cui hanno la sede di servizio in qualità di preside incaricato nel corrente anno scolastico

Direttiva ministeriale prot. n. 112 del 30-03-2021

NOTA

Dopo le conferme degli incarichi di presidenza, in caso di riduzione dei posti vacanti e disponibili, il Direttore Generale o il Dirigente titolare preposto all’Ufficio scolastico regionale o loro delegati, acquisiscono i nominativi degli eventuali docenti che non hanno trovato conferma sul posto ricoperto nell’anno scolastico 2020-2021 e che abbiano dichiarato di voler essere confermati anche in altra provincia, il punteggio ad essi attribuito nelle graduatorie relative all’anno scolastico 2005-2006 e le province per le quali i medesimi abbiano espresso la propria disponibilità ad essere assegnati.

Decreto Sostegni bis, il varo entro la settimana: fondi per la riapertura delle scuole a settembre e per il supporto psicologico

da OrizzonteScuola

Di Andrea Carlino

Rush finale del governo per chiudere il decreto Sostegni Bis ma la stesura del disegno di legge potrebbe richiedere ancora qualche giorno per definire le ultime misure, ma comunque il varo potrebbe arrivare già entro sabato prossimo.

La dotazione del decreto Sostegni Bis è di 40 miliardi di euro, 5 dei quali ‘votati’ agli investimenti extra-Pnrr per il 2021. Al netto dei progetti esterni al Recovery plan, restano 35 mld, dei quali circa 18 mld (oltre il 50%) dovrebbero andare ai ristori, lasciando per le altre misure 17 miliardi di euro. Considerando la mole di interventi sul tavolo, la coperta potrebbe risultare ‘cortina’, ma in un attento lavoro di equilibrismo i conti dovrebbero tornare.

Lo schema dei ristori  è in due tempi con l’acconto in automatico subito (costo 14 mld circa) e il conguaglio sulla base delle perdite effettive a bilancio fine anno (costo 4 mld, da reperire tra i risparmi dei precedenti ristori precedenti misure).

Cosa è previsto per la scuola

A meno di clamorosi ripensamenti dell’ultim’ora, per la riapertura delle scuole a settembre è previsto un fondo di 500 milioni di euro20 milioni, invece, sono destinati al reclutamento straordinario sul territorio di psicologi: con queste risorse Asl e altri enti del sistema sanitario nazionale potranno rafforzare i servizi di assistenza psicologica per bambini e adolescenti che abbiamo sviluppato forme di disagio e malessere psicologico, in seguito alla pandemia da Covid-19.

Certificazioni linguistiche riconosciute dal Ministero: elenco aggiornato a maggio 2021

da OrizzonteScuola

Di redazione

Elenco enti certificatori lingue straniere aggiornato a maggio 2021. Il ministero ricorda che le procedure di accreditamento ai sensi del Decreto ministeriale prot. 3889 del 7 marzo 2012 sono attualmente sospese per revisione della normativa in corso.

LINGUA CINESE

Hanban/Confucius Institute Headquarters
129 Deshengmenwai Street, Xicheng District, Beijing, China
www.hanban.org

LINGUA FRANCESE

Alliance Française, ente operatore del Ministero francese dell’Educazione Nazionale per certificazioni rilasciate fino al 2008
101, boulevard Raspail 75006, Paris, France;

Camera di Commercio e d’Industria di Parigi, Francia;

Centre International d’Etudes Pédagogiques (CIEP), ente operatore del Ministero francese
dell’Educazione Nazionale
1 avenue Léon-Journault 92318 Sèvres cedex, France.

LINGUA INGLESE

Cambridge Assessment English,
The Triangle Building
Shaftesbury Road,
Cambridge CB2 8EA (UK)
www.cambridgeenglish.it

City and Guilds (Pitman)
1, Giltspur Street, London, EC1A 9DD, UK;

Edexcel /Pearson Ltd
190, High Holborn, London, WC1V 78H, UK;

Educational Testing Service (ETS)
www.ets.org

English Speaking Board (ESB)
9, Hattersley Court, Burscough Road, Ormskirk L39 2AY, UK

International English Language Testing System (IELTS)
1 Hills Road, Cambridge, CB1 2EU, UK;

Pearson – LCCI;

Pearson – EDI;

Trinity College London (TCL)
The Blue Fin Building,
110 Southwark Street, London SE1 OTA, UK
www.trinitycollege.it

Department of English, Faculty of Arts – University of Malta
Tal-Qroqq, Msida MSD 2080, Malta;

National Qualifications Authority of Ireland – Accreditation and Coordination of English Language Services (NQAI – ACELS) 5th Floor Jervis House, Jervis Street, Dublin 1, Ireland;

Ascentis;

AIM QUALIFICATIONS già AIM AWARDS;

Learning Resource Network (LRN)
http://www.lrnglobal.org/.

British Institutes

– Gatehouse Awards Ltd
http://www.gatehouseawards.org/

– LanguageCert
Suite 10, 121/122 Sloane Street, London, SW1X 9BW
http://www.languagecert.org

– ESaT Malta
Level 2 The Forum, Constitution Street, Mosta MST 9051
Malta Tel.+356.21378588
e mail: customercare@esatmalta.org

Michigan State University (MSU),elc@msu.edu

LINGUA NEOGRECA

Centro di Lingua Greca di Salonicco
Karamaouna 1, piazza Scra, 55132 Kalamaria, Salonico
www.greeklanguage.gr/

LINGUA PORTOGHESE

CAPLE, Centro de Avaliação Português Língua Estrangeira
Faculdade de Letras da Universidade de Lisboa,
Alameda da Universidade 1600-214 Lisboa, Portugal
E-mail: caple@letras.ulisboa.pt

LINGUA RUSSA

Università Federale di Kazan (Università Privolzhskiy)
Via Kremlevskaya, 18 – Kazan, Federazione Russa (CAP 42008)
www.kpfu.ru
e-mail: kmlc@kpfu.ru

Università russa dell’amicizia tra i popoli (The People’s Friendship University of Russia)
Via Miklukho-Maklaya, 6 – Mosca, Federazione Russa (CAP 117198)
www.rudn.ru
e-mail: rudn@rudn.ru

Istituto Statale di lingua russa A.S. Pushkin
Via Akademika Volgina 6 Mosca, Federazione Russa (CAP 117485)
www.pushkin.institute
e-mail: inbox@pushkin.institute

Università Statale di Mosca M.V. Lomonosov (MGU)
Leninskie gory MGU M.V.Lomonosov, 1, stabile 52, edificio n.2 delle Facoltà
umanistiche, ufficio 817 – Mosca, Federazione Russa (CAP 119234)
www.gct.msu.ru
e-mail: gct-msu@mail.ru

Università Statale Pedagogica Russa A.I.Herzen
Naberezhnaya Reki Moiki 48 – Mosca, Federazione Russa (CAP 191186)
www.herzen.spb.ru
e-mail: parfenov_aa@mail.ru

Università Statale di San Pietroburgo
Universitetskaya naberezhnaya 7/9 – San Pietroburgo, Federazione Russa (CAP 119034)
www.spbu.ru
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Covid, lezioni a scuola senza rischi mentre con la DaD danni certi: per i pediatri +2.000% di patologie neuro-psichiatriche

da La Tecnica della Scuola

Andare a scuola anche in piena pandemia non ha comportato un innalzamento dei contagi e dei rischi. I veri “danni” ai giovani sono arrivati invece con il lockdown e la DaD, che ha comportato un aumento importante di patologie di natura neuro psichiatrica, a partire dai disturbi sui comportamenti con il cibo. A dirlo è stato il professor Alberto Villani, direttore del Dipartimento di Emergenza e Accettazione di Pediatria Generale dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, a colloquio con la segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi.

Il professore, che è anche presidente della Società Italiana di Pediatria, ha illustrato i dati emersi da una ricerca condotta su due istituti di Roma.

I vantaggi dell’andare a scuola

Ebbene, come già rilevato in un altro nostro articolo, in entrambi in casi gli ambienti scolastici hanno dimostrato di possedere un alto grado di sicurezza, derivante dal fatto, ha detto Villani, che si tratta di un luogo sotto costante controllo del rispetto delle regole di comportamento: la stragrande maggioranza dei contagi avvenga in ambiente extra scolastico, a partire dal contesto domestico.

Secondo l’esperto, la scuola in presenza rappresenta il luogo più sicuro che si possa auspicare per i bambini. Anche in presenza di contagi da Covid.

Più tempo a scuola, ha detto, avrebbe consentito di prevenire meglio i rischi di contagio, oltre a garantire in molti casi opportunità che in ambito domestico non sono sempre soddisfatte: mancano, non di rado, pasti caldi, disponibilità di spazi e di strumenti.

I danni senza scuola

Di contro, la privazione della scuola ha rappresentato uno degli effetti collaterali più devastanti per la fascia di popolazione in età scolare, toccata per fortuna in modo del tutto marginale da esiti letali: ci sono stati, infatti, meno di 30 decessi su oltre 120.000, e quasi tutti associati a fragilità pregresse, molto contenuti i casi per i quali si è dovuto ricorrere a cure intensive, e tutti positivamente risolti.

Però, ha continuato il professore, si è anche assistito ad aumento vertiginoso delle patologie di natura neuro psichiatrica, a partire dai disturbi del comportamento alimentare, cresciuti di otto – nove volte rispetto al consueto nel solo Istituto del Bambino Gesù di Roma, fino ad arrivare ai tentativi di suicidio.

Una ricerca condotta a livello nazionale evidenzia come l’incremento di incidenza di tali patologie sia stimabile tra il 400% e il 2.000%.

Cosa serve alla scuola: lettera a Draghi

Secondo Villani, quindi, servono investimenti sulla scuola: lo si legge anche in una lettera consegnata al presidente del Consiglio Mario Draghi subito dopo il suo insediamento a palazzo Chigi, in cui si segnalano alcune problematiche sulle quali è urgente intervenire.

L’emergenza pandemica evidenzia la necessità di ampliare tempi e spazi della scuola, a vantaggio soprattutto delle aree di maggior fragilità sociale, hanno scritto i pediatri, dando risposte alle crescenti situazioni di solitudine legate a un trend demografico in cui aumentano i figli unici, realizzando obiettivi di equità e al tempo stesso con un ritorno enorme in termini di contenimento dei costi per il recupero di nocività sociali di vario genere (fumo, alcool, droghe, ludopatie e dipendenze varie).

Villani ha anche lanciato un appello a non lasciar cadere l’opportunità di mettere in pratica, col Piano Scuola Estate, l’idea di un patto educativo tra tutte le parti di società che in questo senso intendono impegnarsi e mettersi insieme.

Il dubbio da verificare

In conclusione, secondo questa tesi i rischi derivanti dalla frequentazione delle scuole sarebbero minimali al confronti di quelli frutto della presenza forzata nelle mura domestiche: si attendono ora conferme, anche da altri studi. Perchè in tal caso, sarebbe proprio il caso di chiedere: perchè le scuole sono state chiuse, almeno per quel che riguarda le lezioni, per così tanto tempo?

Gender, Giannelli (Anp): “La scuola deve preparare le nuove generazioni”

da La Tecnica della Scuola

Sulla tematica gender, con le linee guida in favore delle scuole che la Regione Lazio sta curando, interviene all’Adnkronos il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli.

“E’ una tematica che non possiamo ignorare – afferma Giannelli – sta a noi preparare le nuove generazioni e gestire la complessità sociale con serenità e col massimo rispetto reciproco”.

Il presidente dell’Anp si dichiara favorevole a preparare il personale scolastico su un tema così importante: “Bisogna mettere nelle condizioni di affrontare le situazioni esistenti nelle varie realtà, facendo ricorso a professionisti preparati. Quello dell’identità di genere – spiega Giannelli – , è un tema scottante che non può essere solo oggetto di prese di posizione ideologiche. La scuola è, per eccellenza, luogo di crescita, conoscenza e confronto”.

Scrutini finali: pubblicata ordinanza MI che prevede possibilità di anticiparli dal 1° giugno ed entro il termine delle lezioni

da Tuttoscuola

È stata emanata lo scorso 17 maggio dal Ministero dell’Istruzione, l’ordinanza (decreto n. 159) con la quale l’amministrazione, accogliendo in toto quanto proposto dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione nel parere reso lo scorso 27 aprile sulla bozza di provvedimento, stabilisce che “in ragione della perdurante emergenza pandemica, per l’anno scolastico 2020/21 i direttori regionali degli USR sono autorizzati a prevedere la conclusione degli scrutini finali per le classi delle istituzioni scolastiche statali e paritarie del primo e secondo ciclo di istruzione entro il termine delle lezioni fissato dai calendari delle Regioni e delle Province autonome, fermo restando l’avvio degli stessi non prima del 1° giugno 2021”.

Leggi l’ordinanza

Nel dettaglio, ricordiamo che il CSPI, nell’adunanza plenaria svoltasi  lo scorso 27 aprile, ha espresso, con voto unanime, il parere sullo schema di ordinanza ministeriale che prevede, in deroga alle specifiche disposizioni vigenti, la possibilità di effettuare gli scrutini finali anche prima del termine delle lezioni, fermo restando l’avvio degli stessi non prima del 1° giugno 2021.

Il CSPI:

  • ritiene condivisibile un’indicazione non prescrittiva della calendarizzazione degli scrutini con l’auspicio che le singole Istituzioni Scolastiche possano in autonomia gestire i tempi in base alle proprie esigenze organizzative, tenendo conto in primis della necessità di raccogliere tutte le evidenze utili per effettuare una valutazione che consideri le complesse modalità del processo di insegnamento/apprendimento di questo particolare anno scolastico;
  • chiede di eliminare dal testo del provvedimento il riferimento all’effettuazione di almeno duecento giorni di lezione prima dell’inizio degli scrutini in quanto l’espletamento degli stessi è connesso al completamento delle attività di valutazione e non al numero di giorni assegnato allo svolgimento delle lezioni dell’anno scolastico.

Dislessia Amica: 84% delle scuole statali italiane coinvolte nella formazione online

da Tuttoscuola

Dislessia Amica” (www.dislessiaamica.com), il primo progetto formativo online gratuito, in Italia, sui disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) giunge al traguardo e traccia il bilancio di 5 anni di attività formativa nelle scuole italiane.

Realizzato dall’Associazione Italiana Dislessia (AID) con Fondazione TIM, come promotore e sostenitore del progetto, e di intesa con il Ministero dell’Istruzione (MI), Dislessia Amica ha l’obiettivo di rendere la scuola realmente inclusiva per tutti gli alunni ed in particolar modo per coloro che presentano Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), garantendo ai ragazzi un reale diritto allo studio e un percorso scolastico appagante e sereno.

Ad una prima edizione del progetto, negli anni scolastici 2016/2017 e 2017/2018, è seguito, fra il 2019 e il 2021, “Dislessia Amica Livello Avanzato”, un secondo ciclo di formazione terminato a fine marzo di quest’anno, della durata di 50 ore suddivise in 6 moduli, l’ultimo dei quali caratterizzato da contenuti specifici in base all’ordine e grado scolastico di appartenenza del docente iscritto: infanzia, primaria, secondaria di I grado e secondaria di II grado.

A parlare del successo dell’iniziativa sono i numeri. Dal suo esordio nel 2016, alla chiusura, lo scorso 31 marzo, Dislessia Amica ha visto 7.182 istituti scolastici statali aderire ad almeno una edizione del percorso e-learning, l’84% delle scuole statali italiane (in base ai dati MIUR). Oltre 235.000 i docenti che hanno completato con successo le fasi formative previste, usufruendo di circa 8 milioni di ore formative sul tema DSA.

Focus sui numeri di Dislessia Amica Livello Avanzato (biennio 2019-2021)

In particolare, “Dislessia amica livello avanzato”, che si è appena concluso, ha raggiunto 6.592 istituti scolastici e registrato un incremento nelle iscrizioni di +10% di  scuole rispetto al biennio 2016-2018.
Sul totale delle scuole iscritte, il 30% si sono avvicinate per la prima volta al percorso formativo in questa seconda edizione del progetto: un dato notevole, segno che la sensibilità del mondo scolastico sui temi della DSA è alta.

Al corso on line Dislessia Amica Livello Avanzato hanno potuto accedere i docenti di ogni ordine e grado, dall’Infanzia alla Secondaria di Secondo Grado, appartenenti agli Istituti scolastici statali e paritari iscritti. Di questi, 4.602 istituti hanno conseguito la certificazione di scuola “dislessia amica” (70%); mentre dei 171.830 docenti iscritti dal proprio istituto al percorso formativo, il 74% ha superato il corso, l’11% ha dovuto interrompere o non ha potuto completare con successo la formazione, mentre il 16% non ha avuto accesso al corso in quanto la scuola non ha raggiunto il numero minimo di docenti iscritti previsto dal progetto.

Lo spaccato regionale mostra una distribuzione del progetto piuttosto equilibrata su tutto il territorio italiano per numero di scuole iscritte, con la Lombardia in testa (15%), seguita a poca distanza da Campania, (11%), Sicilia (10%, Lazio (9%) e Puglia (8%).

Tra le province più virtuose, Roma è in vetta con 424 scuole iscritte, seguita da Napoli (404), Milano (291), Torino (209), Bari (183) e Palermo (171).

L’albo delle scuole che hanno conseguito la certificazione di scuola dislessia amica, in almeno una delle due edizioni del corso, è disponibile a questo link.

Andrea Novelli, Presidente di AID – Associazione Italiana Dislessia, dichiara: “Il progetto Dislessia Amica è unico nel suo genere in Italia e i numeri lo dimostrano. Grazie a un impegno costante siamo riusciti a conseguire un risultato importante nel percorso di sensibilizzazione e formazione dei docenti sui disturbi specifici dell’apprendimento, che in Italia coinvolgono circa 2 milioni di persone” – e continua – “Confidiamo che le metodologie di insegnamento inclusive apprese durante il percorso di e-learning continuino ad essere applicate quotidianamente, nel rispetto del piano didattico personalizzato (PDP) e di tutti gli altri diritti previsti dalla legge 170/2010, migliorando la qualità di vita dei nostri ragazzi tra i banchi di scuola”.

Per maggiori informazioni sul progetto:
https://www.dislessiaamica.com/