Incontro Miur-sindacati, Fioramonti: “Forte discontinuità con il passato. Presto decreto migliorativo in CdM”

da La Tecnica della Scuola

Incontro al Ministero dell’Istruzione tra il ministro Lorenzo Fioramonti (accompagnato dal vice ministro Anna Ascani e dai sottosegretari, Lucia Azzolina e Giuseppe De Cristofaro) e le organizzazioni sindacali.

“Abbiamo necessità di mostrare alla società che sulla scuola vogliamo investire. Per innovare, riteniamo marcare una forte discontinuità”, così il ministro dell’Istruzione, che poi ha aggiunto: “La Scuola è fra le priorità strategiche del Paese, pertanto merita investimenti adeguati. Bisogna pensare ad una strategia a lunghissimo termine che dia però degli effetti concreti immediati. Per innovare e per fare una didattica innovativa, oggi la Scuola non ha a disposizione risorse sufficienti”.

Fioramonti, poi, ha affermato di voler “dare importanza al lavoro collegiale ed alla didattica cooperativa, ma intende anche rilanciare la figura degli insegnanti che sono degli eroi civili”. 

Inoltre ha sottolineato che “della dimensione cooperativa fa parte anche il personale ATA, che svolge un servizio essenziale all’interno della comunità scolastica. Per questo è necessario risolvere al più presto questioni concrete perché la Scuola ed i docenti possano svolgere al meglio la loro missione istituzionale”.

Il ministro ha richiesto 2 miliardi di investimento sulla Scuola ed 1 miliardo per l’Università, coinvolgendo in questa operazione anche il Capo dello Stato.

Fioramonti convocherà i sindacati nei prossimi giorni per un nuovo incontro. Successivamente sarà sottoposto all’attenzione del Consiglio dei Ministri un testo migliorativo rispetto a quanto approvato lo scorso 8 agosto, un testo sia la sintesi delle proposte dei sindacati e delle proposte del Ministro.

Mobilità, il Tar Lazio condanna l’algortimo della 107: “Era contro la Costituzione”

da La Tecnica della Scuola

E’ arrivata la sentenza del Tar Lazio sezione Terza bis, dello scorso 10 settembre che conferma l’errore del famoso algoritmo della mobilità 2016, quando gli assunti della Buona Scuola furono dirottati a migliaia di chilometri da casa.

Secondo il Tar Lazio, riporta La Repubblica, il ministero dell’Istruzione ai tempi di Stefania Giannini Minsitro, si rese colpevole “di una grave lacuna amministrativa” lasciando il potere decisionale a un algoritmo non controllato da mano umana: “Un metodo orwelliano”, scrivono i giudici, che cozza con la Costituzione e persino con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. “Le procedure informatiche, finanche ove pervengano al loro maggior grado di precisione e addirittura alla perfezione”, si legge nella sentenza, ”non possono mai soppiantare, sostituendola davvero appieno, l’attività cognitiva, acquisitiva e di giudizio che solo un’istruttoria affidata a un funzionario persona fisica è in grado di svolgere”.

Già all’epoca dei fatti, la perizia tecnica rilevò che l’algortimo era confuso, lacunoso, ampolloso, ridondante, elaborato in due linguaggi di programmazione differenti, di cui uno risalente alla preistoria dell’informatica, costruito su dati di input gestiti in maniera sbagliata”.

In generale, hanno rilevato i giudici del Tar Lazio, l’algoritmo non premiava il merito e quindi i anche punteggi, ma considerava esclusivamente la collocazione geografica.

Sentenza Tar Lazio (PDF)

Docenti neo-assunti a.s. 2019/2020, l’ambiente Indire aprirà a novembre

da La Tecnica della Scuola

Anche quest’anno i docenti neo-assunti o che hanno ottenuto il passaggio di ruolo dovranno superare un periodo di formazione e prova.

In proposito, l’apertura dell’ambiente on-line, predisposto da INDIRE, avverrà anche quest’anno entro il mese di novembre.

L’accesso è disponibile previa registrazione per i docenti neoassunti e con passaggio di ruolo e per i docenti impegnati nel percorso annuale FIT.

I referenti della formazione possono accedere alla demo dell’ambiente di formazione per i docenti neoassunti con le credenziali che hanno ottenuto attraverso la registrazione eseguita tramite link diretto.

Come si svolgerà la formazione

Il periodo di formazione e prova del nuovo anno scolastico 2019/2020 non si discosterà dalle regole vigenti già negli scorsi anni.

Con la nota 39533 del 4 settembre 2019, il Miur ha fornito indicazioni ai docenti interessati e alle scuole.

Questi gli aspetti da tener presenti:

  • è confermata la durata complessiva del percorso, quantificato in 50 ore di impegno, considerando sia le attività formative in presenza (valorizzando una didattica di tipo laboratoriale), l’osservazione in classe, la rielaborazione professionale, mediante gli strumenti del “bilancio di competenze”, del “portfolio professionale”, del patto per lo sviluppo formativo, secondo modelli che saranno forniti da INDIRE su supporto digitale on line;
  • è confermata la possibilità del visiting a scuole innovative, che prevede tuttavia la partecipazione di un contingente ridotto di docenti (su domanda) a scuole caratterizzate da un contesto professionale innovativo;
  • per ciò che concerne l’osservazione in classe rimane confermato quanto previsto dall’art. 9 del D.M. 850/2015, per cui l’attività da svolgere a scuola è pari a 12 ore.

Chi è tenuto al periodo di formazione è prova

Sono tenuti al periodo di formazione e prova tutti i docenti:

  • neoassunti a tempo indeterminato al primo anno di servizio;
  • assunti a tempo indeterminato negli anni precedenti per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione o prova che non abbiano potuto completarlo;
  • che, in caso di valutazione negativa, ripetano il periodo di prova;
  • che abbiano ottenuto il passaggio di ruolo.

Inoltre, i docenti, assunti con contratto a tempo determinato nell’a.s. 2018/2019 da D.D.G. n. 85/2018 e ai quali sia stato prorogato il periodo di prova o in caso di valutazione negativa, dovranno svolgere o ripetere il periodo di formazione e prova  – percorso annuale FIT.

Chi non è tenuto

Non devono svolgere il periodo di prova i docenti:

  • che abbiano già svolto il periodo di formazione e prova nello stesso ordine e grado di nuova immissione in ruolo;
  • che abbiano ottenuto il passaggio di ruolo e abbiano già svolto il periodo di formazione e prova nel medesimo ordine e grado;
  • destinatari di nuova assunzione a tempo indeterminato che abbiano già svolto il periodo di formazione e prova nello stesso ordine e grado, compreso l’eventuale percorso FIT ex DDG 85/2018;
  • già immessi in ruolo con riserva, che abbiano superato positivamente l’anno di formazione e di prova e siano nuovamente assunti da Concorso straordinario 2018 per infanzia e primaria per il medesimo posto;
  • che abbiano ottenuto il trasferimento da posto comune a sostegno e viceversa nell’ambito del medesimo ordine e grado, nonché i docenti già titolari di posto comune/sostegno destinatari di nuova assunzione a tempo indeterminato da altra procedura concorsuale su posto comune/sostegno del medesimo ordine e grado.

Formazione dei neo-assunti nell’a.s. 2018/2019

Oer i docenti e i tutor che hanno utilizzato l’ambiente online per l’anno di formazione e prova a.s. 2018/19 la piattaforma rimarrà accessibile con tutte le funzioni abilitate (tranne la registrazione di nuovi utenti) fino al 30 settembre 2019.

In particolare, i docenti-tutor dovranno scaricare entro questa data l’attestato di svolgimento della funzione di tutor accogliente.

Educazione civica: per i coordinatori di scuola c’è chi chiede 4.800 euro all’anno

da La Tecnica della Scuola

Per l’incarico di coordinatore della disciplina “educazione civica” il Coordinamento nazionale dei docenti per la disciplina “Diritti umani” chiede che la contrattazione di istituto preveda un compenso adeguato pari a 4.800 euro annui, così suddivisi: 2.600 euro per il conferimento dell’incarico, 1.200 per rimborso di spese documentate e 1.000 euro sulla base della relazione annuale “previo motivato parere – si legge nella proposta che il Coordinamento sta diffondendo – delle associazioni che hanno promosso in sede parlamentare l’inserimento della disciplina ‘Educazione Civica’ e del Dirigente Scolastico”.

Il Coordinamento sostiene che “nonostante il parere negativo espresso dal CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) in merito all’introduzione dell’Educazione civica per l’a.s. in corso, non si esclude la possibilità di sperimentazione nell’ambito delle attività di potenziamento o la possibilità di contrattazione a livello di istituto”
“A tal proposito – aggiunge il Comitato – è essenziale agire tempestivamente onde avviare le procedure di negoziazione sulla base della contrattazione d’istituto”

Il Coordinamento sta diffondendo anche un modulo che i riferenti di scuola possono utilizzare per chiedere che la questione venga esaminata in sede di contrattazione di istituto.
Per la verità il Coordinamento pensa ad un vero e proprio “aumento di stipendio” finanziato con il fondo di istituto e da erogarsi a cadenza mensile.
Lo stesso importo indicato non dovrebbe essere modificato a livello di scuola “al fine di definire una linea comune in tutte le scuole del territorio italiano e poter poi reclamare l’estensibilità del diritto ai sensi dell’art. 3 della Costituzione”.
Sempre secondo il Coordinamento “l’attuale normativa permette di conseguire l’obiettivo prefissato attraverso una serie di fasi; infatti, ai sensi del 2 comma 8 della legge n. 92/2019, essa prevede che per lo svolgimento dei compiti di ‘Coordinamento’ possano essere attribuiti compensi, indennità, rimborsi di spese o altri emolumenti sulla base della contrattazione d’istituto  con  oneri  a carico del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa”.

Mattarella: ‘Contrastare la dispersione. E ricordare che scuola è speranza, sempre e ovunque’

da Tuttoscuola

Cappellini verdi e rossi al vento, grida di gioia, confusione e tanta allegria. Questo il clima che si è respirato lo scorso 16 settembre alla cerimonia di apertura del nuovo anno scolastico “Tutti a scuola” a L’Aquila. Tanti i personaggi famosi e i rappresentanti delle Istituzioni che sono intervenuti alla manifestazione per augurare il loro “Buon anno scolastico” a studenti, famiglie, insegnanti, DS e personale scolastico. Non poteva mancare quindi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che,  dopo i saluti iniziali, ha ricordato la grande missione della scuola che pone al primo posto il contrasto alla dispersione scolastica, l’inclusione e il successo formativo di tutti e di ciascuno. Fioramonti: “Ricordiamo che la scuola è il luogo in cui la politica riassume il suo valore originario di mediazione dei conflitti”.

“ Uno dei padri costituenti, Piero Calamandrei, nell’illustrare l’articolo 34 della costituzione dedicato alla scuola e all’istruzione, sosteneva che per mantenere la democrazia la scuola, a lungo andare, è più improntate del Parlamento, della magistratura e della Corte Costituzionale – ha dichiarato il nuovo Ministro nel suo intervento – perché é a scuola che si impara a convivere con gli altri, anche con quelli più lontani da te, e a confrontarsi con idee diverse. È il luogo in cui la politica riassume il suo valore originario di mediazione dei conflitti, in cui si discute dei problemi per sortirne insieme, in cui l’inclusione accade in modo naturale”.

Una scuola aperta a tutti che “ non lascia a casa nessuno. Non uno di meno. – ha sottolineato Fioramonti – Vale per gli studenti di origine straniera, membri vitali delle nostre comunità scolastiche e per i docenti necessari a coprire le cattedre scoperte, a partire dagli insegnanti di sostegno senza i quali non può essere garantito il diritto allo studio per gli alunni con disabilita’. A questo proposito mi impegno perché non accada più che l’anno scolastico cominci senza il personale scolastico necessario”. Il Ministro non ha mancato di ricordare ai ragazzi che la vita è oltre uno smartphone e che la tutela dell’ambiente è garanzia del futuro.

“A scuola si cresce come persone – ha aggiunto Mattarella nel suo discorso-. Approfondendo il sapere, scoprendo competenze e talenti, imparando a vivere con gli altri. Ancora troppi studenti lasciano precocemente la scuola senza completare il ciclo di studi. È questa una grave menomazione della vita sociale, che penalizza soprattutto il Mezzogiorno. Il tasso di abbandono scolastico è alto – anche rispetto agli standard europei – e va decisamente ridotto: è, questo, un impegno prioritario. Investire nella scuola è la scelta più produttiva sia per le istituzioni sia per le famiglie. Accresce il capitale sociale del Paese. Rinunciare alla formazione, o vivere la scuola senza impegno, è spesso l’anticamera dell’emarginazione, della povertà, talvolta dell’illegalità”.

“La scuola per tutti è una grande conquista democratica, iscritta nella nostra Costituzione – ha continuato il Presidente della Repubblica  nel suo discorso -. La scuola è levatrice di libertà. Proprio il suo carattere universale e la visione unitaria dell’impegno educativo costituiscono gli anticorpi dell’omologazione e della prepotenza”. Non è mancato il ringraziamento alla città de L’Aquila e all’impegno e la forza dimostrata dopo il sisma.

“Questa scuola – riferendosi alla struttura ospitante –  è un simbolo. Non ha mai smesso di funzionare, anche nei giorni più drammatici seguiti al terremoto. E oggi rappresenta il desiderio e l’impegno di uscire da una provvisorietà durata troppo a lungo, e per completare quella ricostruzione che riguarda anche, naturalmente, le relazioni tra le persone, il senso di comunità, la vita sociale. Le pubbliche istituzioni sono chiamate a sostenere i programmi di ricostruzione, offrendo a L’Aquila le opportunità che la sua gente e la sua storia meritano e, in egual modo, devono rispettare gli impegni verso le altre comunità colpite da sismi in anni più recenti.”

“La scuola è una speranza, sempre e ovunque. – conclude il Presidente – Rappresenta la finestra di opportunità per il futuro di ciascun giovane. Compito della Repubblica è garantirla costantemente. Dobbiamo renderla più forte ed efficace.”

La precarietà del personale nella scuola è strutturale. Un dossier della Cisl scuola

da Tuttoscuola

Sembra un bollettino di guerra la rassegna stampa quotidiana di questo inizio delle lezioni del nuovo anno scolastico con l’impietosa rassegna delle cattedre prive di titolare in ogni parte d’Italia e assegnate a docenti precari, a volte anche privi di abilitazione o di specializzazione.

La stima prudenziale ipotizza almeno 170 mila nomine di supplenti con contratto annuo o fino al 30 giugno. Si tratterebbe di un record assoluto con un numero di docenti supplenti pari a un quinto di tutti gli insegnanti in cattedra quest’anno: precario uno su cinque.

C’è anche chi si spinge oltre, prevedendo alla fine circa 200 mila supplenti.

A questo fenomeno allarmante la Cisl Scuola ha dedicato un dossier essenziale “Tra assunzioni e supplenze” pubblicato a caldo, alla vigilia dell’inizio delle lezioni.

Un primo dato relativo agli ultimi dieci anni scolastici riguarda le assunzioni in ruolo autorizzate, con il record assoluto della Buona Scuola che nel 2015-16 ha sfiorato le 103 mila unità. Ma dietro il numero delle assunzioni autorizzate viene il dato delle assunzioni effettive che negli ultimi anni sono state di gran lunga inferiori, tanto che si prevede che quest’anno potrebbero essere circa 30 mila le ‘scoperture’ delle 53.627 assunzioni autorizzate dal MEF.

E ovviamente, nota la Cisl Scuola, le cattedre non coperte da titolari saranno assegnate a supplenti, che andranno a aggiungersi alle altre nomine su posti istituiti in organico di fatto e a decine di migliaia di posti di sostegno in deroga (65.890 nel 2018-19 e circa 75-76 mila quest’anno).

Ipotesi di Contrattazione Collettiva Nazionale Integrativa (MIUR, 18.9.19)

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca

COMPARTO ISTRUZIONE E RICERCA
SEZIONE ISTITUZIONI SCOLASTICHE ED EDUCATIVE

Individuazione dei criteri per la ripartizione, per l’anno scolastico 2019/2020, delle risorse finanziarie confluite in un unico fondo, denominato “Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa” e destinate a retribuire gli istituti contrattuali di cui agli articoli 9, 30, 33, 47, 62, 84, 86, 87e 104 del CCNL 2006/2009 del comparto scuola, come modificati dalle successive sequenze contrattuali (MOF) nonché le risorse indicate nell’articolo 1, comma 126, della legge 13 luglio 2015, n. 107, relative alla “Valorizzazione del personale docente” e nell’articolo 1 comma 592 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 riguardante la “Valorizzazione della professionalità dei docenti”, come richiamati all’articolo 40 del CCNL 2016-2018 del Comparto Istruzione e Ricerca, sezione istituzioni scolastiche ed educative.

Decreto Direttoriale 18 settembre 2019, AOODGEFID 356

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione e gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per
l’istruzione e per l’innovazione digitale

Graduatorie regionali di merito per l’individuazione di un numero massimo di 120 docenti costituenti le équipe formative territoriali, per garantire la diffusione di azioni legate al Piano nazionale per la scuola digitale, nonché per promuovere azioni di formazione del personale docente e di potenziamento delle competenze degli studenti sulle metodologie didattiche innovative.


Nota 18 settembre 2019, AOODGSIP 4047

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’edilizia scolastica
Ufficio II

Ai Dirigenti scolastici
Istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado
LORO SEDI

Oggetto: 20 – 27 settembre settimana dedicata allo sviluppo sostenibile. Lettera del Ministro Fioramonti alla comunità scolastica.

Si trasmette la lettera del Ministro Fioramonti in merito all’invito rivolto alle Istituzioni Scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado ad organizzare iniziative, sessioni di discussione e riflessione sui cambiamenti climatici anche in occasione della settimana di sensibilizzazione internazionale su tali temi.
Considerata la rilevanza dell’iniziativa si prega di garantirne la massima diffusione.
Si ringrazia per la gentile collaborazione.

IL DIRETTORE GENERALE
Giovanna BODA