Disabilità: occorre fare presto e bene

Disabilità: occorre fare presto e bene

In queste settimane la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap ha mantenuto costanti interlocuzioni, anche per le vie brevi, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardo alla disabilità e alle modalità per garantire congruenti politiche e necessarie riforme.

Negli ultimi giorni sono giunte rassicurazioni in merito ad un imminente e formale confronto.

In quella occasione – dichiara Vincenzo Falabella, presidente FISH – ribadiremo, circostanziando e precisando, ciò che abbiamo già espresso in sede di consultazione con lo stesso Presidente Conte. Per giungere alla reale attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità sono necessari da un lato una forte volontà politica e dall’altro un assetto strategico e istituzionale chiaro. Riteniamo necessario che siano garantiti luoghi e responsabilità incardinati nelle più elevate competenze istituzionali, disponendo di deleghe ampie, forti, chiare e di adeguate risorse. Per affrontare le sfide irrisolte è necessaria una struttura solida e tecnicamente autorevole e preparata, in grado di mantenere interlocuzioni operative e concrete in condizione di parità con i dicasteri, le Autorità, le Istituzioni pubbliche, le Regioni.”

Qualsiasi soluzione di ripiego o di accomodamento – afferma Falabella – non appare più sostenibile né accettabile.”

Occorre fare presto e bene: le persone con disabilità sono stanche di aspettare di vedere affermati i propri diritti, conclude il Presidente FISH, e questa è anche la ferma posizione espressa dalla Giunta Esecutiva della Federazione riunitasi a Roma lo scorso 20 Settembre.

Giustifica studenti che partecipano a manifestazione

Clima – Scuola =On. Nicola Fratoianni (Leu):Ben fatto ministro Fioramonti, giustificare gli studenti che partecipano a manifestazione atto serio****

“Ben fatto, ministro Fioramonti.La circolare che invita le scuole a non considerare come assenza la partecipazione degli studenti allo sciopero per il clima del prossimo venerdì 27 settembre è un atto serio e concreto, soprattutto quando a farlo è il ministro dell’Istruzione.”
Lo scrive su Facebook Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana-Leu.
“La scuola vive se sta nel mondo, se si occupa del mondo, – prosegue il parlamentare di Leu – dei suoi problemi e delle sue emergenze, se prepara cittadini consapevoli. Il tema del riscaldamento globale ha a che fare con il futuro e anche una giornata di protesta può diventare formativa.”
“Bene così. Ora si prosegua con discussioni e approfondimenti nelle scuole – conclude Fratoianni – per tutelare l’ambiente, per salvare il pianeta.”

PIU’ ATTENZIONE PER L’EDILIZIA SCOLASTICA

SCUOLA, VILLANI (M5S): PIU’ ATTENZIONE PER L’EDILIZIA SCOLASTICA. PLESSI SICURI E VALORIZZAZIONE DOCENTI
Roma, 23 settembre – “Investire sull’edilizia scolastica e sui docenti, vuol dire investire sul futuro. È ottima la direzione del Miur in tal senso e preziosa l’interlocuzione in corso tra “Cittadinanzattiva”, “Save the Children” e i nostri portavoce del MoVimento 5 Stelle Luigi Gallo e Giuseppe Brescia, rispettivamente Presidenti della commissione Cultura e della commissione Giustizia alla Camera, per portare in commissione una legge quadro sull’edilizia scolastica”, spiega Virginia Villani, portavoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera, membro della commissione Cultura, Scienza e Istruzione.“Conosco bene il mondo della scuola, essendo stata docente e dirigente scolastico, e il tema dell’edilizia mi è molto caro. Per questo ho presentato una proposta di legge di modifica del Testo Unico della sicurezza (Dlgs 81/08) – attualmente assegnata alle commissioni Lavoro e Cultura – che chiarisce le responsabilità dei dirigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro degli edifici scolastici e precisa gli obblighi degli enti proprietari relativi agli interventi strutturali e di manutenzione necessari ad assicurarla”, prosegue.“Le nostre scuole devono essere più sicure e i docenti valorizzati e per farlo è necessario reperire più fondi agendo subito nell’interesse collettivo e rivolgendosi a tutte le forze politiche, proprio come si propone di fare la legge quadro che i deputati Gallo e Brescia vogliono portare presto in commissione. L’istituzione della task force per l’edilizia annunciata dal Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti è una scelta in grado di rivoluzionare l’approccio delle amministrazioni su un problema cruciale per le nostre scuole. Molto spesso infatti, gli enti locali vivono la difficoltà di espletare le gare d’appalto per la realizzazione o il restyling dei plessi scolastici: rischiamo così di sprecare fondi e opportunità, non riuscendo mai a centrare l’obiettivo di avere istituti scolastici accoglienti. Solo con plessi a misura di bambini e sicuri potremo migliorare ulteriormente la qualità dell’offerta scolastica, combattere la povertà educativa minorile, la dispersione scolastica”, conclude la deputata Villani.

Stipendi degli insegnanti

Stipendi degli insegnanti: bene i propositi del ministro, ma la sede per discuterne è quella del confronto sindacale e lo strumento è il Contratto, per tutto il personale del Comparto Istruzione e Ricerca

Leggiamo in questi giorni con favore le dichiarazioni del ministro e i suoi propositi di riconoscere agli insegnanti italiani un trattamento stipendiale più dignitoso di quello attuale.

Bene. Ma, oltre agli annunci, pensiamo che si debba entrare concretamente nel vivo della questione.

I propositi, infatti, per essere credibili, devono uscire dalle notizie giornalistiche ed agire l’unico vero terreno abilitato a farlo: il confronto sindacale ed il Contratto.

Per quanto riguarda il confronto sindacale basterebbe attivare i tavoli tematici su scuola, università, ricerca e Afam, che sono stati istituiti dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con la sottoscrizione dell’Intesa avvenuta il 24 aprile 2019 fra lo stesso Presidente del Consiglio e Sindacati.

In quella sede, ad esempio, si potrebbe incominciare a discutere di una più razionale utilizzazione dei fondi per la formazione in senso meno individualistico, dell’inclusione dei precari o di come avvicinarsi alla media degli stipendi europei, di come utilizzare meglio le residue risorse  del “ bonus premiale” oggi comunque per contratto già facenti parte del salario accessorio e della contrattazione di scuola.

Peraltro al ministro e alla politica non deve sfuggire la necessità di investire risorse significative per far funzionare scuole e per adeguare gli stipendi di una intera categoria che conta oltre 1, 2 milione di addetti e che ha gli stipendi più bassi di tutto il pubblico impiego.

In attesa che le intenzioni positive del ministro si traducano nella giusta misura degli stanziamenti dedicati al Contratto Istruzione e Ricerca 2019-21 nella legge di bilancio 2020, ci aspettiamo l’apertura immediata dei tavoli di confronto per discutere tempi e modalità del recupero del potere d’acquisto nel triennio e della valorizzazione professionale di tutto il personale.

Legno e strutture metalliche reinventano le nuove scuole

da Il Sole 24 Ore 

di Paola Pierotti

Tutti in classe. Alcuni bambini e ragazzi in scuole all’avanguardia come quella di Liscate (Milano) sotto i riflettori per la scelta di aver investito nella digitalizzazione, altri in edifici senza certificato di collaudo statico (posseduto in Italia dal 53,2% delle scuole secondo una ricerca di Cittadinanzattiva) o di agibilità o abitabilità (il 53,8% delle scuole non ce l’ha). Dall’inizio dell’anno scolastico 2018-2019 ogni tre giorni si sono registrati episodi di distacchi di intonaco e crolli (47) all’interno di edifici scolastici. Il tema dell’insicurezza delle scuole rimane una priorità, contestualmente si registra un rinnovato fermento nella fase di progettazione con un boom di concorsi che ha coinvolto centinaia di architetti e specialisti.

Nei giorni scorsi a Torino sono state consegnate le due scuole medie del progetto “Torino fa scuola” promossa dalla Fondazione Agnelli e dalla Compagnia di San Paolo in collaborazione con il Comune e Fondazione per la scuola. Concorso nel 2016, due scuole pronte per il nuovo anno scolastico 2019/2020.

Intanto in circa 20 mesi, comprensivi dei tempi tecnici amministrativi, si sono compiute le fasi di concorso della scuola Panoramica di Riccione. «In questi giorni l’amministrazione sta procedendo alla verifica dell’impresa a cui affidare l’appalto per la realizzazione della scuola, se tutto procede per il meglio – racconta il progettista Daniele Durante, Studio BV36 – entro il mese di ottobre può iniziare il cantiere».

Lo studio Alvisi Kirimoto sta lavorando ad un progetto nato da un vecchio concorso (delle iniziative Menoèpiù) per la realizzazione di una scuola nella periferia Sud Est di Roma, oggi in cantiere dopo l’assegnazione dell’appalto. Una scuola che integra un parco, una biblioteca e un civic center e sfrutta la natura de terreno per “proteggere” i bambini ed essere più efficiente. Lo stesso studio, insieme a Maurizio Milan, e sotto la guida del senatore Renzo Piano sta portando in cantiere la scuola-modello di Sora (una dei progetti-pilota dell’iniziativa Casa Italia). «Siamo ad un passo dalla realizzazione. Entro dicembre – commenta Alvisi – la progettazione esecutiva sarà pronta. Il sito è già a disposizione e il Ministero ha già stanziato i finanziamenti».

Laura Galimberti, assessore all’educazione e istruzione con delega all’edilizia scolastica del Comune di Milano, dopo una lunga esperienza sul tema scuole a scala nazionale con una struttura dedicata a Palazzo Chigi, fa un punto sul settore ribadisce le priorità: apertura al territorio e relazioni tra spazio e didattica innovativa. E poi, qualità architettonica «anche con attenzione al micro-clima interno. Le scuole – ricorda – sono progettate per l’inverno ma bisogna fare i conti con il risparmio energetico e il comfort tutto l’anno, attenzione a orientamento, ventilazione naturale e isolamento, i condizionatori non sono una soluzione». Da sottolineare il tema della certificazione, qualsiasi sia, Casaclima, Leed o altro «consente alle Pa di gestire meglio il processo e avere uno sgravio da parte delle risorse interne nel rapporto con le imprese e la filiera». Apertura all’industrializzazione edilizia «in via Viscontini – racconta – è in corso un cantiere innovativo. Sarà una scuola tutta in legno, e con un cantiere a secco, sale a velocità impressionante».

Anche Cdp è in prima linea sul tema dell’edilizia scolastica, tanto che in questi giorni ha presentato un rapporto con alcuni dati: dal 2010 al 2018 sono stati mobilitati 3 miliardi di euro per la realizzazione di interventi di edilizia scolastica e solo nei primi 6 mesi del 2019 sono stati finanziati investimenti in 91 edifici (una scuola ogni 2 giorni). Da un’attenta lettura dei bandi e dai progetti più sperimentali per l’edilizia scolastica, tipologicamente, le linee guida del 2013 di Francesco Profumo pur non essendo mai entrate in vigore, sembrano di fatto costituire una buona base sia per i concorrenti che per i committenti.

Scuole belle, aperte, permeabili. Ma come? «La scuola – spiega Alvisi – deve essere concepita come un civic center, un presidio culturale e anche di sicurezza soprattutto per aree depresse o sensibili. Senza tralasciare l’aspetto pedagogico che sollecita una maggiore integrazione tra ragazzi sia per fascia d’età che per interessi e culture diverse, la scuola ha il dovere di essere anche un contenitore di per sé educativo». Oggi la scuola non è più considerata solo come luogo di studio, chiuso verso l’esterno, ma spazio da abitare e da vivere in qualsiasi momento della giornata. «L’attenzione del progettista – aggiunge Durante – si concentra così sull’influenza dello spazio sulle dinamiche educative: aspetti come la sostenibilità ambientale, energetica ed economica, la riciclabilità dei componenti e dei materiali di base, le alte prestazioni energetiche e la facilità di manutenzione, possono assumere qualsiasi forma».

Dal punto di vista tecnologico, il panorama è ampio: dal forte uso del legno a qualsiasi latitudine, alle strutture metalliche con tecnologie a secco, fino al più ordinario cemento armato con murature a cassetta e mattoni faccia a vista. «Esemplare da questo punto di vista il concorso per la scuola di Cesenatico vinto da Iotti+Pavarani – dice Pier Giorgio Giannelli, presidente Ordine Architetti Bologna e coordinatore del concorso – tra il primo ed il secondo passavano 30 o più anni di tecnologia. Dal punto di vista impiantistico invece le soluzioni sono sempre tutte allineate verso standard di qualità elevata».

Global strike for forum, Fioramonti chiede a presidi e docenti più attenzione sul clima

da Il Sole 24 Ore 

di Redazione Scuola

Una lettera ai presidi e ai docenti chiedendo loro di trovare del tempo, nella settimana (cominciata lo scorso 20 settembre) che andrà avanti fino a venerdì prossimo, per realizzare sessioni di discussione e riflessione sui cambiamenti climatici insieme ai ragazzi. L’ha inviata il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, alle scuole, per sollecitare momenti condivisi con gli studenti su ciò che accadrà questa settimana ed il suo significato.

«Nella mia storia di lotte civili e politiche, lo sviluppo sostenibile è sempre stato un punto centrale. Non mi tirerò certo indietro ora che sono ministro. Il Miur sosterrà ogni iniziativa volta a questo cambiamento, alcune in prima persona, come vedrete in questi giorni», scrive il ministro.

Da venerdì scorso il Miur è « aperto alle proposte provenienti da studenti, insegnanti e realtà scolastiche, riservate ai temi dell’ambiente, del cambiamento climatico e del benessere equo e sostenibile». Una pagina web dedicata e un indirizzo di posta sono stati costituiti per raccogliere iniziative e progetti.

«Rendersi partecipi del cambiamento tramite i “venerdì per il futuro” è un compito che tutti dobbiamo condividere. È la lezione più importante della nostra vita», scrive il ministro su Fb.

Nella missiva ai dirigenti scolastici e ai docenti, il titolare del Miur chiede di essere aiutato «su un tema comune e pressante che mi sta molto a cuore: lo sviluppo sostenibile per lottare fattivamente contro il cambiamento climatico. Questa è una battaglia improcrastinabile perchè forse siamo l’ultima generazione che può ancora invertire la rotta del Titanic e consentire la sopravvivenza del genere umano su questo bellissimo pianeta».

Il ministro chiede ai docenti di riservare tempo al tema «sia come ministro che padre di due splendidi bambini che in questo mondo prossimo dovranno viverci. Oltre a questo tempo così dedicato – scrive infine – che spero di poter inserire stabilmente all’interno dell’insegnamento dell’educazione civica programmato per il 2020, sarà benvenuta qualsiasi iniziativa in questa settimana e oltre, che possa sensibilizzare i giovani sul tema».

Nota 23 settembre 2019, AOODPIT 1845

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

Ai Dirigenti Scolastici delle Scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado
LORO SEDI
e p.c. Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Al Capo di Gabinetto SEDE
Al Capo Ufficio Stampa SEDE

Oggetto: Venerdì 27 settembre – Partecipazione degli studenti al 3° Global Strike For Future sul tema dei cambiamenti climatici.

Il movimento Fridays For Future ha promosso dal 20 al 27 settembre 2019 una settimana di iniziative e azioni di sensibilizzazione della popolazione mondiale sul tema dei cambiamenti climatici.
Come noto, la settimana culminerà nel 3o Global Strike For Future venerdì 27 settembre, con manifestazioni pacifiche organizzate su tutto il territorio nazionale.
Al riguardo, in previsione dell’ampia adesione degli studenti italiani alle iniziative locali, alle quali molto spesso le istituzioni scolastiche e le associazioni studentesche hanno fornito il proprio supporto organizzativo, l’onorevole Ministro esprime l’auspicio che le scuole, nella propria autonomia, possano considerare l’assenza degli studenti per la giornata del 27 p.v. motivata dalla partecipazione alla manifestazione, utilizzando le ordinarie modalità di giustificazione delle assenze adottate dalle stesse scuole.
Si invitano, inoltre, i Collegi dei docenti a valutare la possibilità che tale giornata non incida sul numero massimo delle assenze consentite dal monte ore personalizzato degli studenti, stante il valore civico che la partecipazione riveste.

IL CAPO DIPARTIMENTO

Carmela Palumbo