Il colloquio d’esame finale
del I ciclo e rubrica di valutazione
di Anna Braghini *
In materia di
esame di Stato del I ciclo, le innovazioni,
introdotte con il D.Lgs 62/2017,
nelle intenzioni del legislatore, sono un richiamo a dare più valore al
percorso di studi e di conseguenza a ripensare, a ritroso, la modalità di
progettazione curricolare e la didattica e ad abbandonare modelli tradizionali
di tipo prevalentemente trasmissivo[1].
L’obiettivo è riuscire ad aprire prospettive di
integrazione tra le discipline, a svolgere un’azione didattica per competenze
sviluppata nell’ambito di ciascuna disciplina. La pratica della
discussione, della contestualizzazione dei saperi nella realtà, del lavoro di
gruppo, del lavoro cooperativo, della solidarietà, dell’assunzione di
responsabilità individuale, sono tra i presupposti alla formazione delle
competenze per la vita. L’educazione all’argomentazione riferita ad ogni campo
del vivere e del sapere è strumento efficace di contrasto al proliferare di
informazioni fittizie e approssimative, la messa in atto di abitudini e
comportamenti improntati al senso civico e allo sviluppo sostenibile in tutte
le sue dimensioni fanno parte della didattica e del curriculum implicito da valorizzarsi in sede di colloquio d’esame.
Anche se la
normativa di riferimento è corposa e talora non sempre sinottica[2],
l’esame dovrà essere un’esperienza focalizzata e positiva, perché dovrà
contribuire allo slancio necessario per iniziare l’avventura della secondaria
di II grado; agli insegnanti il compito, la consapevolezza e la responsabilità
di rappresentare un modello di adulto preparato e affidabile. La valutazione comprende
anche una funzione formativa, orientativa e di stimolo al miglioramento
continuo ed è su questa base che il consiglio di classe dovrà esplicitare
modalità, contenuti e criteri di valutazione del colloquio. In fase di preparazione
il consiglio di classe deve coordinarsi per far emergere le esperienze o le
narrazioni che sono i contenuti da valutare.
La redazione di
una rubrica di valutazione nella quale comprendere le capacità, oggetto della
valutazione, oltre a facilitare il compito, potrebbe servire da guida ai docenti
in sede di progettazione didattica. Una buona rubrica è composta da pochi
elementi, quelli essenziali, imprescindibili, da declinarsi con gradualità. Per
gli insegnanti sarà la guida che dovrà essere adattata a ciascun alunno.
Nella classe
ciascun componente è portatore di un prevalente stile cognitivo,
visivo-verbale, visivo-non verbale, uditivo, cinestesico e la commissione, anche
nel corso del colloquio, non potrà non tenerne conto. Il colloquio deve
consentire al candidato/a, a partire dalla presentazione del proprio artefatto/elaborato/
prodotto (cartaceo, digitale, materico, strumentale, artistico …) di:
- mostrare non solo
ciò che sa ma anche ciò che sa fare;
- comunicare le
motivazioni e le valutazioni che hanno sostenuto le sue scelte;
- esprimere la
capacità di risolvere problemi;
- spiegare come ha
affrontato gli imprevisti;
- rilevare la sua
capacità di collaborare e di lavorare in gruppo;
- mostrare la
capacità di riprogettare in riferimento a quanto appreso e realizzato.
Il candidato/a
durante il colloquio presenta il proprio artefatto elaborato/prodotto
(cartaceo, digitale, materico, strumentale, artistico …). La commissione, con
opportune domande, fa emergere le esperienze o le narrazioni[3]
che sono i contenuti da valutare.
Nella rubrica
proposta, le capacità da valutare sono esposte in ordine sequenziale anche se
la commissione le potrà rielaborare attraverso una progressione fluida di
domande coerenti.
Presentazione rubrica di
valutazione:
- Capacità di
argomentazione – Argomenta
la costruzione dell’ipotesi di partenza. (Possibile domanda d’avvio del
colloquio su questa prima capacità: «Durante questi tre anni la scuola ti ha
fatto apprezzare esperienze, anche extrascolastiche, che ritieni significative
e vuoi raccontare?») .
riferisce
esperienze personali, anche di cittadinanza attiva, di eventi/argomenti di
studio; partecipando a scambi comunicativi con la commissione. Ha utilizzato
un linguaggio specifico, chiaro ed esauriente.
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10
|
riferisce
esperienze personali, anche di cittadinanza attiva, di eventi/argomenti di
studio; partecipando a scambi comunicativi con la commissione in modo
pertinente, efficace e personale.
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9
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riferisce
esperienze personali, anche di cittadinanza attiva, di eventi/argomenti di
studio; partecipando a scambi comunicativi con la commissione in modo
efficace e pertinente.
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8
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riferisce
esperienze personali, anche di cittadinanza attiva, di eventi/argomenti di
studio; partecipando a scambi comunicativi con la commissione in modo
autonomo con un registro adeguato alla situazione.
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7
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riferisce
esperienze personali, anche di cittadinanza attiva, di eventi/argomenti di
studio. E’ intervenuto solo se guidato/a dal docente attraverso domande
stimolo cercando di adeguare la comunicazione alla situazione.
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6
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è
intervenuto/a sporadicamente nella comunicazione con la commissione,
nonostante le domande stimolo del docente.
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5
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interviene
in modo non coerente e con linguaggio scorretto nonostante le domande stimolo
del docente.
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4
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- Risoluzione dei problemi – Evidenzia le tappe
di realizzazione e le eventuali difficoltà incontrate esplicitando le risorse
utilizzate per il loro superamento. (Possibile domanda: «Riesci a ripercorrere
e a spiegare le tappe che ti hanno condotto alla realizzazione del prodotto?
Hai incontrato qualche momento di difficoltà? Come l’hai superato?»)
Ha
riconosciuto/individuato gli aspetti problematici emergenti e ha elaborato,
autonomamente e col gruppo, con creatività, strategie risolutive pianificando
risorse, contenuti e metodi delle diverse discipline.
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10
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Ha
riconosciuto/individuato gli aspetti problematici emergenti e ha elaborato
autonomamente e col gruppo strategie risolutive attingendo anche ai saperi
disciplinari.
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9
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Ha
riconosciuto/individuato gli aspetti
problematici emergenti e ha elaborato, autonomamente e col gruppo,
adeguate strategie risolutive.
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8
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Ha
riconosciuto/individuato gli aspetti
problematici emergenti, in modo autonomo e col gruppo e ha elaborato
semplici strategie risolutive.
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7
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Con
l’aiuto del docente ha riconosciuto / individuato possibili soluzioni agli
aspetti problematici emergenti.
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6
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Anche
con l’aiuto del docente non riesce ad individuare i dati necessari alla
soluzione degli aspetti problematici
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5
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- Pensiero critico e riflessivo
–
Individua le fonti, valuta attendibilità e utilità, distingue fatti e opinioni,
acquisisce e interpreta criticamente le informazioni e propone la soluzione
utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline. (La complessità di
questa competenza richiede di operare una selezione tra i vari item, di conseguenza è importante
formulare la domanda in relazione al profilo del candidato/a. Ad es: «Per
realizzare il tuo prodotto, dove hai trovato le indicazioni di partenza? Sono
state tutte utili o ne hai trovate di irrilevanti o false? Quale argomento, tra
quelli studiati, ti ha confermato il valore dei dati raccolti?»)
Ha
acquisito e interpretato criticamente informazioni ed esperienze, ne ha
valutato l’attendibilità e l’utilità distinguendo fatti e opinioni. Si è
espresso/a correttamente attraverso giudizi personali motivati.
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10
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Ha
acquisito e interpretato criticamente informazioni ed esperienze, ne ha
valutato l’attendibilità e l’utilità che ha saputo esprimere con
argomentazioni adeguate.
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9
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Ha
acquisito e interpretato informazioni ed esperienze che ha saputo esprimere
con argomentazioni appropriate.
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8
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Ha
formulato giudizi personali in relazione a informazioni ed esperienze che ha
saputo esprimere con semplici argomentazioni, interagendo con la commissione.
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7
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E’
stato/a in grado di esprimere alcuni semplici pensieri critici e riflessivi,
in relazione a informazioni ed esperienze, con la guida del docente.
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6
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Ha
individuato in modo approssimato i contenuti e le relazioni del tema scelto,
ha espresso giudizi personali in modo difficoltoso, anche con l’aiuto del
docente.
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5
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Ha
individuato in modo non coerente i possibili collegamenti a partire dal tema
scelto. Fatica ad esprimere pensieri critici o riflessivi anche con l’aiuto
del docente.
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4
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- Collegamento
organico e significativo tra le varie discipline di studio – Collega
e individua relazioni coerenti tra fenomeni, eventi e concetti diversi. (Per le
risposte valutate 10 – 9 – 8 – 7 si tratta di fare sintesi e valorizzare i
collegamenti già stabiliti. Per le valutazioni successive il/la commissario/a
rimanda a un contenuto specifico ad una o più discipline che va esplicitato, ad
es.: «Mi sembra che il tuo elaborato…». E’ doveroso che il docente prosegua
proponendo collegamenti con altre discipline in sequenza, «mi sembra che il tuo
prodotto/elaborato…». La sollecitazione
da parte del docente ad individuare connessioni interdisciplinari, costituirà
una possibilità nel caso si evidenzi un colloquio privo di interazioni tra le
discipline.
Ha collegato autonomamente le
informazioni a partire dal compito svolto/testo proposto facendo un confronto
con quelle già acquisite anche provenienti da contesti e discipline diverse,
riconoscendo con sicurezza somiglianze e differenze.
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10
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Ha collegato autonomamente le
informazioni a partire dal compito svolto/testo proposto facendo un confronto
con quelle già acquisite anche provenienti da contesti e discipline diverse. Ha espresso giudizi personali e
motivati con argomentazioni adeguate.
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9
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A partire dal compito
svolto/testo proposto ha collegato in modo autonomo le informazioni nuove a
quelle già possedute. Ha espresso semplici giudizi personali.
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8
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A partire dal compito
svolto/testo proposto ha collegato più discipline usando strategie di
autocorrezione, guidato/a dal docente.
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7
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A partire dal compito
svolto/testo proposto in modo semplice, guidato dal docente, ha stabilito
collegamenti tra le varie discipline di studio.
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6
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Anche con l’aiuto del docente ha
individuato in modo non corretto i possibili collegamenti disciplinari.
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5
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Anche con l’aiuto del docente non
esprime la capacità di collegare le discipline di studio.
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4
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- Competenze nelle
lingue straniere – Riferisce
esperienze personali, eventi, argomenti di studio in modo autonomo e partecipa
a scambi comunicativi con la commissione utilizzando un linguaggio specifico,
chiaro ed esauriente. (Possibile domanda formulata nella lingua da valutare
relativa a un contenuto già emerso nella presentazione in italiano del
prodotto/elaborato).
Nella seconda lingua comunitaria
ha
riferito esperienze personali, eventi, argomenti di studio in modo autonomo e
ha partecipato a scambi comunicativi con la commissione utilizzando un
linguaggio specifico, chiaro ed esauriente.
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ha
riferito esperienze personali, eventi, argomenti di studio e ha partecipato a
scambi comunicativi con la commissione utilizzando un linguaggio specifico
chiaro e esauriente.
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9
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ha
riferito esperienze personali/argomenti di studio e ha partecipato a scambi
comunicativi con la commissione in modo pertinente.
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8
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ha
riferito esperienze personali/argomenti di studio e ha partecipato a scambi
comunicativi con la commissione con l’aiuto del docente.
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7
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ha
riferito alla commissione esperienze personali/argomenti di studio, guidato/a
dal docente attraverso domande stimolo.
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6
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nonostante
la guida del docente, attraverso domande stimolo su argomenti di studio è
intervenuto sporadicamente nella conversazione con la commissione.
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5
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nonostante
la guida del docente, attraverso domande stimolo, è intervenuto in modo non
coerente e con poca padronanza delle lingue.
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4
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- Per le scuole ad indirizzo musicale: Esegueun brano musicale complesso in modo
espressivo, dando prova delle abilità esecutive raggiunte e della capacità di
collocare il brano stesso nel contesto storico – sociale in cui è stato
composto, sapendo fare opportuni collegamenti pluridisciplinari. (Si consiglia
di prestare attenzione durante l’esecuzione musicale e di restituire le
capacità manifestate per chiedere un collegamento storico-sociale e/o la
motivazione della scelta del brano eseguito).
Ha
eseguito un brano musicale complesso in modo espressivo, dando prova delle
ottime abilità esecutive raggiunte e della capacità di collocare il brano
stesso nel contesto storico-sociale in cui è stato composto, sapendo fare
opportuni collegamenti pluridisciplinari.
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10
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Ha
eseguito un brano musicale complesso dando prova delle abilità esecutive
raggiunte e della capacità di collocare il brano stesso nel contesto
storico-sociale in cui è stato composto, sapendo fare opportuni collegamenti
pluridisciplinari.
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9
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Ha
eseguito un brano musicale dando prova delle abilità esecutive raggiunte e
della capacità di collocare il brano stesso nel contesto storico in cui è
stato composto, sapendo fare collegamenti pluridisciplinari.
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8
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Ha
eseguito un brano musicale dando prova delle abilità esecutive raggiunte,
sapendo fare alcuni collegamenti pluridisciplinari.
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7
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Ha
eseguito in modo abbastanza corretto
un semplice brano musicale dando prova delle abilità esecutive raggiunte.
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6
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Ha
eseguito con qualche difficoltà un semplice brano musicale
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5
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Ha
eseguito con difficoltà un semplice brano musicale
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4
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A conclusione di queste considerazioni sulla progettualità dell’esame vi propongo solo un accenno sulla cura degli spazi e dei tempi. La cura dell’ambiente intesa come predisposizione di un luogo accogliente e coinvolgente per tutti e dei tempi come armonizzazione del calendario per il colloquio e degli orari di convocazione per i quali, al centro è bene porre il benessere dei ragazzi.
* referente per la formazione docenti USR Lombardia Ambito Territoriale di Brescia
[1] Cfr. Indicazioni Nazionali e nuovi scenari cap. 7: La progettazione didattica e l’ambiente di apprendimento.
«L’integrazione delle discipline per spiegare la complessità della realtà, la
costruzione di conoscenze e abilità attraverso l’analisi di problemi e la
gestione di situazioni complesse, la cooperazione e l’apprendimento sociale, la
sperimentazione, l’indagine, la contestualizzazione nell’esperienza, la
laboratorialità, sono tutti fattori imprescindibili per sviluppare competenze,
apprendimenti stabili e significativi, dotati di significato e di valore per la
cittadinanza.
Tutto
ciò richiede l’adozione di un curricolo di istituto verticale che assuma la
responsabilità dell’educazione delle persone da 3 a 14 anni in modo unitario e
organico, organizzato per competenze chiave, articolate in abilità e conoscenze
e riferito ai Traguardi delle Indicazioni.
Le
proposte didattiche e le modalità di verifica e valutazione dovrebbero essere
coerenti con la progettazione curricolare, evitando di frammentare la proposta
didattica in miriadi di “progetti” talvolta estemporanei e non collegati tra di
loro e con il curricolo.
I
percorsi didattici messi a punto dovrebbero essere formalizzati in modelli che
li documentino, consentano la verifica e la valutazione e la trasferibilità ad
altre classi […]. Le caratteristiche dell’ambiente di apprendimento funzionale
allo sviluppo delle competenze sono ben descritte nelle Indicazioni 2012, proprio nella parte ad esso dedicata, nel
capitolo: La scuola del primo ciclo».
[2]
Vedi anche l’art.
10 c. 3 del D.M. 741/2017 «Il colloquio tiene conto anche dei livelli di
padronanza delle competenze connesse all’insegnamento di Cittadinanza e
Costituzione». Probabilmente si tratta
di un refuso di redazione, è infatti evidente che si tratti del «livello di
padronanza delle competenze di cittadinanza» così come all’art. 8 c. 5 del D.Lgs
62.
Cfr.
l’art. 8, c. 5, del D.Lgs 62/2017, mentre il D.M. 741/2017, art. 10, c. 2
aggiunge anche la «capacità di collegamento organico e significativo tra le
varie discipline di studio».
[3]
Si
tratta dell’esplicitazione del pensiero logico e critico o computazionale, che la L. 107/15 e il D.Lgs 62/17 intendono
promuovere, quale processo mentale che con intenzionalità o meno viene messo in
atto nella vita per affrontare e risolvere problemi di varia natura, seguendo
metodi e strumenti specifici e pianificando la soluzione più idonea. E’
l’educazione ad agire consapevolmente accompagnata dall’analisi, riflessione e
verifica unite alla capacità di comunicare per farsi capire.
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