Terapia Creativa di Dynamo Camp

Foggia sperimenta la Terapia Creativa di Dynamo Camp
Vita del 17/09/2022

FOGGIA. Tre giorni per sperimentare le attività della Terapia Ricreativa di Dynamo Camp. Tre giorni per consentire ai bambini e ai ragazzi coinvolti di toccare con mano le proprie capacità e le proprie potenzialità, al fine di promuovere fiducia in sé stessi ed un maggiore senso di autonomia. Dal 14 al 16 settembre lo staff Dynamo è tornato a Foggia ospite dell’associazione iFun, composta da genitori di figli con autismo e disturbi psicosensoriali. Ospiti della Masseria De Vargas, circa 50 bambini e ragazzi tra i 5 anni e i 17 anni, dei quali 39 con autismo e disturbi psico sensoriali e 11 fratellini e sorelline, hanno partecipato al camp di terapia ricreativa strutturato per ospitare bambini affetti da patologie gravi o croniche in terapia e nel periodo di post ospedalizzazione.

Teatro, storytelling e art lab, Dynamo Circus, musica, stimolazione tattile e sensoria, arrampicata, terapia ricreativa con gli animali, tiro con l’arco, rap, hip-hop e tanto altro. Tutte attività inclusive, accessibili a tutti i partecipanti, che hanno potuto fare affidamento su più di 30 volontari, educatori ed operatori e sui programmi di terapia che lo staff della onlus mette a disposizione in modo gratuito. «Avere qui da noi Dynamo Camp è un sogno che si realizza perché da sempre guardiamo con ammirazione al loro operato» spiegano dal direttivo di iFun, che ha puntato per il secondo anno consecutivo su questo tipo di esperienza per farla vivere «a tutti coloro che non possono recarsi in Toscana, o ancora non hanno avuto la possibilità di farlo».

A dare una mano per la buona riuscita dell’iniziativa che ha animato i pomeriggi e le sere dei bambini e delle loro famiglie, anche realtà come Ghenos, Daunia Avventura, Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus ed Udico. L’obiettivo della tre giorni foggiana, dunque, è stato quello di ampliare l’offerta di servizi a supporto delle disabilità, nello secondo lo spirito dell’associazione iFun che attraverso le sue progettualità punta a migliorare l’autonomia dei ragazzi e favorire il loro inserimento nella società, anche attraverso l’acquisizione di competenze professionali da poter poi spendere nel mercato del lavoro.

Per quanto riguarda Dynamo Camp, invece, il 2022 è stato un anno speciale, in quanto la onlus festeggia i 15 anni di attività. Un lungo cammino che ha generato un impatto sociale su 75.000 bambini con gravi patologie e loro familiari che hanno goduto dei programmi di Terapia Ricreativa Dynamo.

Oltre 75 le patologie ospitate, mentre il network di Dynamo Camp è costituito da 97 ospedali e 85 associazioni di genitori o di patologia in tutta Italia. Perché la missione è sempre la stessa: sostenere il diritto alla felicità dei bambini affetti da patologie gravi o croniche. E la tre giorni foggiana ha dimostrato proprio questi benefici sia per i piccoli partecipanti sia per le loro famiglie.

di Emiliano Moccia

Facciamo il punto sull’ex docente esperto

Facciamo il punto sull’ex docente esperto

L’imminente conversione in legge del D.L. n. 115/2022 pone nuovamente al centro del dibattito scolastico la questione di quel che resta del docente esperto previsto nell’originaria stesura della norma.  

Una prima riflessione, immediata, si impone: ma incuteva tanta paura una disposizione che, seppure non particolarmente coraggiosa, lasciava intravedere una forma embrionale di carriera dei docenti? Evidentemente sì, se si è voluto intervenire su di essa affinché la disciplina di dettaglio fosse rinviata alla contrattazione collettiva. In tal modo non si è dato adito alla soluzione più appropriata ovvero che la definizione del ruolo – del docente esperto o stabilmente incentivato poco cambia – rimanesse saldamente riserva di legge.  

Una riforma già timida, dalle ricadute troppo lontane nel tempo ed esigua nel numero dei docenti coinvolti è stata così riportata nell’alveo della contrattazione senza incidere efficacemente sulla necessità di istituire una vera carriera dei docenti disgiunta dall’insegnamento.  

Non si dà spazio, dunque, alla concretizzazione normativa di ciò che già accade effettivamente nelle scuole. Tanti docenti, infatti, collaborano con i dirigenti su aspetti di natura gestionale e organizzativa senza riconoscimenti adeguati in termini di retribuzione (è ben nota l’esiguità del FIS) e di reale avanzamento di carriera.  

Proprio l’incremento retributivo previsto dal decreto in commento, acquisito come incentivazione a seguito della frequenza con esito positivo di tre percorsi formativi di durata triennale, avrebbe dovuto essere agganciato, al contrario, a quell’assunzione di responsabilità organizzative che connota il middle management. Il legislatore ha dunque mantenuto un assetto incentivante legato esclusivamente alla formazione ex ante senza, peraltro, prevedere elementi di valutazione calibrati sulle pratiche d’aula realmente effettuate. 

Infatti non basta utilizzare la parola “carriera” per introdurne un vero sviluppo, come espressamente richiesto nel PNRR che prevede “un nuovo modello di reclutamento dei docenti, collegato a un ripensamento della loro formazione iniziale e lungo tutto l’arco della loro carriera […] Le misure introdurranno requisiti più rigorosi per l’accesso all’insegnamento, un quadro di mobilità più efficace per gli insegnanti che ne limiti l’eccessiva mobilità, e un chiaro collegamento tra la progressione di carriera, la valutazione delle prestazioni e lo sviluppo professionale continuo”.  

Inoltre non si sana il vulnus dell’assenza di una progressione di carriera non esclusivamente legata agli scatti di anzianità prevedendo, ai fini del riconoscimento anche retributivo del personale, una sola posizione, quella del docente stabilmente incentivato, e non almeno quattro. Tutto questo, va ricordato, su una prospettiva temporale oltremodo lunga che implica una valutazione di impatto disancorata dalla formazione e dagli inevitabilmente mutati scenari della scuola a distanza di dieci anni dall’introduzione della norma. 

Infine, ma non certo per importanza, va evidenziata un’altra rilevante criticità: non si è voluto attribuire al dirigente scolastico, titolare del potere gestionale, la competenza al riconoscimento del docente stabilmente incentivato disattendendo, così, le sue prerogative definite dall’art. 25 del D.lgs. 165/2001. Si tratta di un’operazione con uno sguardo al passato che tradisce un atteggiamento di ostilità nei confronti della cultura dell’efficacia del servizio. Quell’efficacia che proprio il dirigente è tenuto a garantire grazie alle competenze che la legge gli attribuisce e ai connessi autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane.  

Le premesse della norma erano buone ma gli sviluppi in corso lasciano sperare ben poco. Auspichiamo che il nuovo Parlamento torni sulla materia ricollocandola nell’alveo della legge e tenendo nella dovuta considerazione le esigenze di una scuola che necessita da subito di docenti meglio motivati, meglio formati e meglio retribuiti.

William P. Gottlieb, A Jazz Story

17 SETTEMBRE – 3 DICEMBRE 2022
A MILANO PRESSO LA CASA DI VETRO

HISTORY & PHOTOGRAPHY
LA STORIA RACCONTATA DALLA FOTOGRAFIA
IN ANTEPRIMA ASSOLUTA PER L’ITALIA

WILLIAM P. GOTTLIEB A JAZZ STORY
I GRANDI PROTAGONISTI DELLA MUSICA JAZZ DEGLI ANNI ’40
NELLA COLLEZIONE DELLA LIBRARY OF CONGRESS

In anteprima assoluta per l’Italia, una mostra per ricordare il giornalista e fotografo americano, scomparso nel 2006 e praticamente sconosciuto nel nostro paese ma celebre in America per i suoi scatti della scena musicale di Washington e soprattutto New York negli anni ’40 del Novecento, la cosiddetta “Golden Age of Jazz” (l’età dell’oro del jazz). Molte delle sue fotografie, forse le più riprodotte nella storia della fotografia americana, sono diventate delle vere e proprie icone della musica jazz divenendo i soggetti di poster distribuiti in tutto il mondo. In mostra i ritratti di Louis Armstrong, Billy Holiday, Ella Fitzgerald, Dizzy Gillespie, Charlie Parker, Miles Davis, Thelonious Monk, Frank Sinatra, Cab Calloway e moltissimi altri cantanti e musicisti che hanno fatto la storia e la cultura del jazz. L’esposizione fa parte del progetto History & Photography (www.history-and-photography.com), che ha per obiettivo raccontare la Storia con la Fotografia (e la Storia della Fotografia) valorizzando e rendendo fruibili al grande pubblico e alle scuole e università gli archivi storico fotografici italiani e internazionali, pubblici e privati. L’esposizione è visibile anche via internet in slideshow manuale grazie alle innovative proposte digitali di History & Photography.

La mostra, in programma dal 17 settembre al 3 dicembre 2022, partecipa anche alla 17° edizione di Milano Photofestival (14 settembre – 31 ottobre 2022) e alla 7° edizione di JazzMi (29 settembre – 9 ottobre 2022).

Il ritratto di Billie Holiday sul palco del jazz club Downbeat, New York, N.Y., ca. febbraio 1947 © Courtesy William P. Gottlieb / Library of Congres ; Cab Calloway, Columbia studio, New York, N.Y., ca. marzo 1947 © Courtesy William P. Gottlieb / Library of Congress; Frank Sinatra, Liederkrantz Hall, New York, N.Y., ca. 1947© Courtesy William P. Gottlieb / Library of Congress

LA MOSTRA

In anteprima assoluta per l’Italia, apre al pubblico il 17 settembre 2022 presso “La Casa di Vetro” di Milano la mostra “William P. Gottlieb. A Jazz Story”, una selezione di immagini sui grandi protagonisti della musica jazz degli anni ’40 del Novecento tratta dalla collezione di fotografie realizzate dal giornalista e fotografo americano William P. Gottlieb e oggi conservate, grazie al sostegno finanziario dell’Ira and Leonore S. Gershwin Fund, dalla Library of Congress degli Stati Uniti.

In programma fino al 3 dicembre 2022, curata da Alessandro Luigi Perna e prodotta da Eff&Ci – Facciamo Cose per il progetto History & Photography – La Storia raccontata dalla Fotografia, la mostra si compone di 60 immagini stampate (riproduzioni digitali da stampe d’epoca e negativi) scattate da Gottlieb tra il 1938 e il 1948, durante la cosiddetta “Golden Age of Jazz” (l’età d’oro del jazz), quando lo swing raggiunse il suo apice e si sviluppò il jazz moderno. A inviare Gottlieb nei principali locali jazz di Washington e soprattutto di New York City erano la prestigiosa testata Washington Post e le riviste specializzate Downbeat e Record Changer.

Abile artigiano, fotografo autodidatta, nei suoi reportage giornalistici e fotografici ha intervistato e ritratto i principali musicisti del jazz dell’epoca tra cui Louis Armstrong, Billy Holiday, Ella Fitzgerald, Dizzy Gillespie, Charlie Parker, Miles Davis, Thelonious Monk, Frank Sinatra, Cab Calloway e moltissimi altri cantanti e musicisti che hanno fatto la storia e la cultura del jazz. La collezione è considerata dalla critica un importante e insostituibile contributo alla documentazione della cultura americana in un periodo in cui la musica jazz raggiungeva il suo massimo livello di popolarità e diventava un carattere essenziale e riconosciuto anche all’estero della società statunitense.

Le sue immagini di cantanti e musicisti jazz sono forse le più riprodotte nella storia della fotografia americana. A risultare vincente nei suoi articoli e poi, in particolare, nei suoi scatti la capacità di catturare le personalità dei musicisti con estrema sensibilità e senso della narrazione, non solo sul palco ma anche una volta smessi i panni delle star mentre sono nei camerini, in strada o durante le sessioni di prova. A fare da sfondo una New York notturna e suggestiva, spesso fotografata a colori, un soluzione inedita per un’epoca in cui la fotografia non in bianco e nero era tecnicamente ancora all’inizio e pochissimo diffusa sia a livello professionale che amatoriale.

La mostra partecipa anche alla 17° edizione di Milano Photofestival (14 settembre – 31 ottobre 2022) e alla 7° edizione di JazzMi (29 settembre – 9 ottobre 2022).

Ritratto di Howard McGhee e Miles Davis, New York, N.Y., ca. settembre 1947 © Courtesy William P. Gottlieb / Library of Congress; Stan Kenton and Buddy Childers, Richmond, Virginia., 1947 / 1948 © Courtesy William P. Gottlieb / Library of Congress

IL FOTOGRAFO

William P. Gottlieb nasce a Brooklyn, New York, il 28 gennaio del 1917. Inizia la sua carriera di fotografo alla fine degli anni ‘30, durante l’ultimo anno di università. All’epoca è infatti, nel ruolo di giornalista, il curatore di una rubrica di jazz per il Washington Post. Quando il giornale decide che non si può permettere un fotografo per illustrare i suoi pezzi allora Gottlieb si acquista una macchina fotografica e comincia a scattare lui stesso le immagini.

Dopo avere prestato servizio durante la seconda guerra mondiale come aviere, Gottlieb lavora come giornalista e fotografo per la rivista Down Beat, la più importante tra le testate giornalistiche che si occupano di musica e in particolare di jazz. Anche altri periodici – come Record Changer, Saturday Review e Collier’s – accolgono sue foto e servizi giornalistici. Nel 1948 Gottlieb lascia il giornalismo per poter seguire più da vicino la sua famiglia. Da allora indirizza la sua vita professionale nel settore dell’illustrazione didattica, un’attività che gli vale l’attribuzione di numerosi premi. Muore, per complicazioni dovute a un infarto, il 23 aprile 2006 all’età di 89 anni.

Ritratto di Louis Armstrong, Aquarium, New York, N.Y., ca. luglio 1946 © Courtesy William P. Gottlieb / Library of Congress; ritratto di Nat King Cole, New York, N.Y., ca. giugno 1947 © Courtesy William P. Gottlieb / Library of Congress; ritratto di Django Reinhardt, Aquarium, New York, N.Y., circa novembre 1946 © Courtesy William P. Gottlieb / Library of Congress

L’OFFERTA EDUCATION E HOME VISION

A Scuole e Università (vedi https://www.history-and-photography.com/education) sono proposte anche visite guidate e fotoproiezioni commentate dal curatore (in presenza o in remoto) della mostra. Queste ultime sono offerte sia presso la sede espositiva che nelle classi e negli auditorium dei vari istituti. Nella sua versione digitale History & Photography offre anche la possibilità di visionare le immagini e i testi via internet in slideshow manuale. Una soluzione innovativa che permette ai privati (vedi: https://www.history-and-photography.com/home-vision) di vedere le mostre senza muoversi da casa, ai professori di utilizzarle per fare lezione in classe tramite le lavagne digitali e agli studenti di studiare la Storia con un media, quello fotografico, entrato nella loro quotidianità attraverso social e telefonini e perciò molto più in sintonia con il loro immaginario.

HISTORY & PHOTOGRAPHY

La fotografia ritrae e racconta la realtà ormai da quasi due secoli. È partendo da questo presupposto che nasce History & Photography, un progetto che si pone tre obiettivi principali. Il primo è quello di realizzare e promuovere esposizioni che raccontino la Storia contemporanea con la Fotografia (e che raccontino anche la Storia della Fotografia). Il secondo è quello di riscoprire e rendere fruibili al grande pubblico e ai più giovani i tantissimi archivi fotografici storici – italiani e stranieri, pubblici e privati – esaltando sia la funzione narrativa e documentale delle immagini che il loro valore estetico.

Il terzo è quello di supportare digitalmente l’insegnamento in Scuole e Università con foto-proiezioni di immagini storiche strutturate in percorsi di circa 50-70 immagini, offerti sia dal vivo che tramite connessione web (da utilizzare direttamente in classe in slide show dai professori durante le lezioni in completa autonomia), proponendo così a studenti e docenti lo strumento della fotografia, e il punto di vista del fotoreportage in particolare, per approfondire la Storia delle società contemporanee. Le immagini sono spesso dotate di testi di approfondimento che affrontano i diversi argomenti storici con un taglio giornalistico e documentaristico.

IL CURATORE

Alessandro Luigi Perna è un giornalista pubblicista, un consulente (editoria, fotografia, eventi, comunicazione, ufficio stampa) e un curatore e organizzatore di iniziative con la fotografia sia contemporanea che storica, sia rivolte al grande pubblico che a scuole e università. È specializzato inoltre nella valorizzazione e promozione di archivi di fotografi, agenzie, case editrici, musei, aziende. Fornisce servizi di consulenza a fotografi (progettualità, comunicazione, cura e organizzazione) e gallerie espositive (direzione artistica, organizzazione, gestione spazi, comunicazione).

In curriculum ha moltissimi articoli di fotografia, numerose interviste a grandi fotografi internazionali, alcuni volumi fotografici, decine di mostre realizzate con enti pubblici e privati, la cura e co-cura di tre festival. È stato infatti co-ideatore e co-curatore delle prime tre edizioni di Memorandum – Festival della Fotografia Storica di Biella e Torino, co-curatore della sezione fotografica del festival Urbana di Biella e ideatore, curatore e co-produttore di All you need is photography! Unlimited Edition Photo Festival di Milano.

Ha curato mostre in Triennale, Fondazione Stelline di Milano, Casa dei Tre Oci di Venezia, Museo di Arte Contemporanea di Lucca, Museo delle Scienze di Torino, etc. Ha realizzato mostre o foto-proiezioni con gli archivi fotografici di Fiat, Alenia, Pirelli, Olivetti, Unione Industriali Torino, L’Europeo – RCS, Touring Club, Società Geografica Italiana, Museo del Risorgimento di Torino, Musei Civici di Pavia, Università degli Studi di Torino – Museo della Facoltà di Antropologia, Museo del Calcio di Coverciano, etc. Ha curato mostre e fotoproiezioni inoltre con numerosi archivi internazionali pubblici e privati tra cui, tra gli altri, quelli dei Musei di Londra, degli US National Archives, della Library of Congress, della US Navy, del US Marine Corp, del Ministerio de Educación, Cultura y Deporte di Madrid, etc.

Ha curato esposizioni di numerosi fotografi, viventi e non, tra cui Michel Comte, Cesare Colombo, Romano Cagnoni, Giovanni Porzio, Giancolombo, Frank Hurley, Gianfranco Moroldo, Santi Visalli, Guido Alberto Rossi, Roberto Polillo, etc. Ha promosso, supervisionato e coordinato mostre di: Werner Bischof (Magnum), Magnum (collettiva), Bruno Barbey (Magnum), Herman Leonard, Pino Ninfa, etc. Dal 2011 con il progetto History & Photography, realizzato in partnership con Eff&Ci – Facciamo Cose di Federica Candela, racconta anche la storia della fotografia e del mondo contemporaneo sia al grande pubblico che ai ragazzi delle scuole con mostre e foto-proiezioni.

IL PRODUTTORE

Eff&Ci – Facciamo Cose fornisce servizi a chi opera nella cultura e nel sociale come enti pubblici e associazioni e propone agli artisti dal supporto alle loro esigenze espositive fino alla progettazione, cura, allestimento, esposizione e promozione delle loro mostre. Nel corso di questi anni ha organizzato presso “la Casa di Vetro” di Milano diverse iniziative espositive – personali e collettive di fotografia, pittura e scultura di artisti italiani e stranieri. Nell’ambito del progetto History & Photography ha prodotto numerose mostre di fotografia storica.

CREDITI

Titolo:

“William P. Gottlieb. A Jazz Story”

Una produzione di:

Eff&Ci – Facciamo Cose

Ideazione e cura di:

Alessandro Luigi Perna

Per il progetto:

History & Photography – La Storia raccontata dalla Fotografia

Foto di:

Library of Congress

Crediti obbligatori:

© Courtesy William P. Gottlieb / Library of Congress

INFORMAZIONI

BIGLIETTI DI INGRESSO

Ingresso – € 5,00

Visite guidate su appuntamento (minimo 4 persone): € 15,00

Foto-proiezioni commentate su appuntamento (minimo 10 persone): € 15,00

Il biglietto di ingresso permette:

  • di tornare a visitare la mostra tutte le volte che si vuole presentando la ricevuta
  • di visionare la mostra nella versione on line per una settimana a partire dal lunedì successivo

Attenzione:

Non sono previste riduzioni per nessuna categoria di visitatori

HOME VISION

Una settimana (da lunedì a domenica): € 12,50

PROPOSTE EDUCATION

È possibile per scuole e università accedere alle mostre non solo nel consueto orario ma anche al mattino su appuntamento con possibilità di visite guidate e/o foto-proiezioni commentate dal curatore della mostra.

Le foto-proiezioni commentate sono proposte anche presso gli spazi (classi o auditorium) di scuole e università.

È inoltre possibile sia per i professori che per gli studenti utilizzare via web in autonomia le immagini della mostra (sia durante l’esposizione che a esposizione terminata)

Costi:

Visite guidate (minimo 8 studenti): € 10,00

Foto-proiezioni commentate in presenza presso la sede espositiva o presso gli istituti scolastici (classi o aule magne): € 10,00 (minimo 15 persone)

Foto-proiezioni commentate in remoto dal curatore: € 10,00 (minimo 15 persone)

Mostra digitale on line da visionare via web in autonomia in slideshow manuale per un mese: € 10,00

Il biglietto di ingresso per gli studenti permette:

•             di tornare a visitare la mostra tutte le volte che si vuole presentando la ricevuta

•             di visionare la mostra nella versione on line per un mese a partire dal lunedì successivo

PERIODO, ORARI, COME ARRIVARE, SEDE, CONTATTI

Periodo di esposizione:

17 settembre – 3 dicembre 2022

Giorni e orari:

Dal mercoledì al sabato dalle 16 alle 19:30 (ultimo ingresso alle 19:00)

Come arrivare:

  • MM3 – fermata piazzale Lodi + filobus 91 direzione Lotto o 92 direzione Bovisa FN
  • Passante ferroviario – fermata Porta Vittoria
  • Filobus 90/91, 93 – fermata viale Molise
  • Filobus 92 – fermata via Costanza Arconati
  • Tram 12 – fermata piazzale Martini
  • Autobus 66 – fermata piazzale Martini
  • Autobus 84 – fermata via Maestri Campionesi

Sede dell’esposizione:

la Casa di Vetro

via Luisa Sanfelice, 3

20137 Milano

Info per il pubblico e le scuole:

Tel. 02.3943.8395

www.lacasadivetro.com

www.history-and-photography.com

www.effeci-facciamocose.com