K. Balen, Il canto dei merli

Katya Balen, Il canto dei merli

Illustrazioni di Richard Johnson

“C’è musica dappertutto – se sai metterti in ascolto”.

Così inizia la storia di Annie, che ama la musica e potrebbe diventare una promettente musicista.

Annie sente e riconosce note e ritmi musicali ovunque: nello scalpiccio dei passi quando cammina, nella lattina vuota di una bibita che rotola per strada, nel cigolio della porta che si apre, nella voce della mamma che la chiama.

Ma non nel rumore dei vetri rotti, né in quello della lamiera dell’auto che si accartoccia. L’incidente d’auto che ha subito ha causato alla ragazzina diversi e lunghi problemi di salute, tanto che la mamma ha dovuto lasciare il lavoro per un lungo periodo e che, in conseguenza di ciò, madre e figlia sono state costrette a cambiare residenza, trasferendosi dalla loro graziosa casetta a un appartamento più economico, che ad Annie non piace affatto.

E anche il flauto, che suonava con perizia e passione, non accompagna più le sue giornate: il flauto ha perso le note, la musica tace mentre il suo braccio ferito, la sua mano rattrappita sembrano non dover più riprendere la loro funzionalità.

Finché un giorno, nello scampolo di prato vicino a casa, la ragazzina incontra oNoah, un suo coetaneo strano ma simpatico, impegnato ad accudire una covata di merli nascosta sotto un cespuglio.

Da quel momento pare che qualcosa si risvegli in Annie e pian piano la fanciulla torna a sentire le note, nel canto dei merli soprattutto, ritrovando in sé speranza e volontà.

La nuova discreta offerta d’amicizia del coetaneo Noah e il contatto con la natura le renderanno la serenità e la determinazione per ricominciare un percorso di crescita, con maggiore ottimismo.

L’autrice anglosassone Katya Balen, vincitrice della Carnegie Medal nel 2022, ci regala un racconto toccante, dai sentimenti delicati ma essenziali quali l’amore materno e quello filiale, l’amicizia, l’autostima.

Si inserisce nella Collana La Locomotiva, diretta dalla prof.ssa Zizioli dell’università di Roma Tre, dalla prof.ssa Garuti di INDIRE e da Giulia Franchi del PALAEXPO di Roma, in cui si propongono storie di resilienza in cui le risorse personali, la tolleranza, il buon senso e le ottimistiche visioni future permettono ai protagonisti di superare le fasi difficili della crescita e darle un senso.

Scuola, disabilità e cattedra inclusiva

Scuola, disabilità e cattedra inclusiva. Una proposta di legge per ridefinire i ruoli di insegnanti di sostegno e non
Disabili.com del 16/11/2023

La proposta si pone l’obiettivo di riportare l’inclusione al centro: tutti i docenti dovranno occuparsi dell’alunno con disabilità, non solo l’insegnante di sostegno

La scuola italiana è da sempre indicata a modello di inclusione, anche se negli ultimi tempi si rende sempre più necessario un dibattito per un rinnovamento e un miglioramento delle politiche in grado di rinforzare le pratiche inclusive a discapito di spinte alla differenziazione che, di fatto, si verifica ancora in alcune classi.

Per dare una forza propulsiva in termini di proposte, è stata annunciata nei giorni scorsi, in occasione del Convegno “Dalla diversità di qualcuno… all’unicità di ciascuno” tenutosi a Moncalieri e promosso AIR Down, la stesura di una proposta di legge dedicata proprio a rinforzare l’inclusione scolastica, a partire dalla ridefinizione dei ruoli degli insegnanti (di sostegno e non).
A lavorare al testo (ancora in via di stesura) è un gruppo eterogeneo di esperti del settore: Massimo Nutini, Evelina Chiocca, Raffaele Iosa, Paolo Fasce, Dario Ianes, Vincenzo Antonio Gallo, Fabio Filosofi, Fernanda Fazio, Nicola Striano.

La proposta di legge – che verrà presentata al convegno Erickson a Rimini, dal 17 al 19 novembre prossimi – mette nero su bianco una proposta audace, destinata a far discutere, che si può sintetizzare con la locuzione di “cattedra inclusiva”, proponendo la presenza di docenti con posto comune a garantire anche il sostegno, e docenti di sostegno che insegneranno la propria materia. Una nuova definizione, quella di cattedra inclusiva, appunto, che dovrebbe sostituire i vari “posti comuni”, posti di sostegno e disciplinari, a favore di una formula che li accoglie senza etichette – di nome e di fatto.

La proposta parte dal concetto che tutti i docenti sono docenti di tutta la classe: non ci sono insegnanti assegnati al solo alunno con disabilità, ma gli è propria l’intera classe. E viceversa: l’alunno con disabilità è assegnato anche all’insegnante di tutta la classe, non specializzato nel sostegno. Da qui una proposta che, per realizzare la piena progettualità inclusiva, passa per una nuova definizione del personale docente, in termini di corresponsabilità e professionalità degli insegnanti.

Così Evelina Chiocca in occasione della presentazione durante il convegno: “Abbiamo scelto questo contesto perché qui, con le azioni concrete di formazione, sperimentazione, ricerca-azione sulla scuola inclusiva messe in pratica dagli enti del Protocollo MICHI, con la fattiva collaborazione tra Università, scuole e territorio si sta davvero creando l’opportunità di riportare la pedagogia al suo valore, superando quella “pedagogia delle etichette” che oggi troppo spesso tende a prendere il sopravvento.”Il Protocollo MICHI, ideato e realizzato da AIR Down, è nato per capitalizzare esperienze già maturate sul territorio e sperimentarne di nuove, proponendosi come strumento per supportare e valorizzare le realtà scolastiche, istituzionali e territoriali che fanno dell’inclusione un proprio valore di riferimento e per potenziarne l’operato attraverso l’attivazione di sinergie efficaci e la disseminazione di buone prassi.
Con questo spirito è stato stilato anche il Manifesto della Scuola Inclusiva, presentato nel corso del convegno.

Sciopero del 17 novembre

Scuola, sciopero del 17 novembre. Lavoratori e studenti uniti contro definanziamento e privatizzazione

Roma, 16 novembre – Le battaglie e le ragioni di lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti, in occasione dello sciopero del 17 novembre e della giornata di mobilitazione internazionale degli studenti, si fonderanno in una stessa data. Infatti, a poco più di un anno dall’insediamento del ministro Valditara e alla luce degli insufficienti stanziamenti nella legge di bilancio per il contratto e agli assenti fondi per il diritto allo studio, l’idea di scuola del Governo appare sempre più povera, divisa e precaria. Riforme come l’autonomia differenziata, il dimensionamento scolastico con il taglio di quasi 900 istituti, l’alto tasso di lavoro precario, le riforme della condotta e della filiera tecnico professionale, rischiano di rendere la scuola un moltiplicatore di disuguaglianze, subordinato alle logiche del mondo delle aziende e dei privati. Per tutti questi motivi le lavoratrici e i lavoratori della Conoscenza si fermeranno il 17 novembre per lo sciopero nazionale e scenderanno in piazza con studenti e studentesse.

 

La segretaria generale della FLC CGIL Gianna Fracassi dichiara: “Scioperiamo per contrastare il definanziamento dei settori della conoscenza in questo Paese. Nella scuola è in atto una vera e propria spending review che si tradurrà, col dimensionamento, in un taglio lineare che rischia di sguarnire il sistema dell’istruzione soprattutto nei territori più deboli come il Sud e le aree interne. Saremo in piazza anche contro il tentativo di privatizzare interi pezzi della conoscenza tramite l’entrata dei privati nella governance degli istituti con l’introduzione della nuova filiera tecnico-professionale. Una riforma che piega alle esigenze dell’imprese il sistema dell’istruzione negandone la vera funzione che è quella di formare cittadini critici e consapevoli. Le risorse in legge di bilancio per rinnovare i nostri contratti sono insufficienti e non si affronta il tema della stabilizzazione dei 200 mila precari della scuola. Un lavoro stabile è un diritto per il lavoratore e garantisce continuità e qualità dell’offerta didattica. Scioperiamo infine, perché riteniamo ingiusto e illegittimo il disegno di autonomia differenziata che è attualmente in discussione in Parlamento e che rischia di portare a un sistema fatto di tante scuole diverse, con i diritti a geometria variabile a seconda del territorio in cui si vive”.

 

Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Unione Degli Studenti sottolinea: “Scendiamo in piazza il 17 novembre per portare all’attenzione della politica e del Paese tutto le richieste del manifesto nazionale I diritti non si meritano, frutto di momenti assembleari e di confronto tra gli studenti di tutto il Paese. Ribadiamo che l’istruzione non si merita, è un diritto di base, e lo rivendichiamo con forza: il diritto ad un’istruzione completamente gratuita, con una Legge nazionale sul diritto allo studio e almeno il 5% del PIL all’istruzione; il diritto ad una scuola non subordinata alle aziende e ai privati, con l’ abolizione dei PCTO e delle forme di Alternanza Scuola – Lavoro in favore dell’istruzione integrata; il diritto a spazi sicuri ed adeguati, con interventi massivi sull’edilizia scolastica; il diritto ad una scuola tutelante, con una riforma della didattica e della valutazione ed interventi per la tutela del benessere psicologico; il diritto a decidere nelle nostre scuole, con il potenziamento della rappresentanza studentesca ed un nuovo Statuto dei diritti degli studenti e delle studentesse”.

 

Per la Rete degli Studenti Medi, Paolo Notarnicola ribadisce: “Ogni giorno il futuro della nostra generazione diventa sempre più precario. Vediamo avanzare la crisi climatica e conflitti globali, e lo spazio per noi è pari a zero: veniamo educati ad un lavoro povero e precario, mancano fondi per garantire la tutela del benessere psicologico nella sanità pubblica e il diritto allo studio è di fatto negato. Non resteremo a guardare in silenzio mentre il Governo disinveste nei giovani. A partire dalla finanziaria serve stanziare fondi per garantire l’accesso all’istruzione, serve investire in edilizia, serve fermare le riforme che stanno svuotando di senso e privatizzando la formazione nel nostro Paese. Il 17 scenderemo in piazza in tutto il Paese insieme ai lavoratori dell’FLC CGIL, perché non accetteremo decisioni prese sulla nostra pelle, non resteremo a guardare!”.

Nota 16 novembre 2023, AOODGCASIS 4795

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per i Sistemi Informativi e la Statistica
Ufficio 3

Ai Dirigenti Scolastici,
ai Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi e agli Assistenti Amministrativi delle Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado

Oggetto: Avvio del corso di formazione: AGGIORNAMENTI IN TEMA DI SICUREZZA E PRIVACY. Percorso di aggiornamento tra profili di protezione dei dati personali e sicurezza informatica nella vigente normativa nazionale ed europea.

Nota 16 novembre 2023, AOODGCASIS 4792

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per i sistemi informativi e la statistica

A tutte le istituzioni scolastiche statali e paritarie

Oggetto: Invito a partecipare all’evento “UNICA – La Scuola di Tutti” in sede della 32ª Edizione di JOB&Orienta

3 giorni per la scuola

AL VIA LA “3 GIORNI PER LA SCUOLA”: L’EVENTO ANNUALE DEDICATO AL MONDO DELLA SCUOLADAL 14 AL 16 NOVEMBRE A CITTA’ DELLA SCIENZA

Tre giorni per parlare di didattica, di innovazione, di sperimentazione, tre giorni per parlare di scuola, ma soprattutto per far parlare la scuola e i suoi protagonisti. Dal 14 al 16 novembre il consueto appuntamento “3 giorni per la scuola” promosso da Città della Scienza di Napoli e l’Assessorato Scuola – Politiche sociali – Politiche Giovanili della Regione Campania in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania ed il sostengo della Regione Campania, affronterà diversi temi di attualità, per indagare conesperti, docenti, educatori di tutta Italia le trasformazioni, i punti d’arrivo e le nuove sfide con cui si confronta oggi il mondo della scuola.

L’evento inaugurale, che si terrà il 14 novembre alle ore 10:00 in sala Newton prevede i saluti delle autorità e a seguire il Presidente di Città della Scienza Riccardo Villari e l’Assessore alla Scuola – Politiche Sociali – Politiche Giovanili della Regione Campania Lucia Fortini, inaugureranno la manifestazione che ospiterà l’intervista diMauro Antonio Di Vito, Direttore – Osservatorio Vesuviano – INGV, di Ettore De Lorenzo, giornalista RAI, per comprendere il fenomeno naturale del bradisismo, che da diverso tempo, tiene tutti con il fiato sospeso, per cercare di conviverci in modo corretto.   

Il Presidente di Città della Scienza Riccardo Villari ha commentato: “La 3 Giorni per la Scuola è uno dei principali eventi nazionali dedicati al mondo della scuola, che sin dalla sua prima edizione ha messo al centro insegnanti e studenti. Città della Scienza dialoga, da sempre, con il mondo della scuola affiancandola nelle sue diverse sfide per far fronte, all’insegna della condivisione e dell’innovazione, alle rinnovate esigenze dettate dalla contemporaneità”. 

Tra gli eventi di punta della manifestazione quello dedicato all’iniziativa “ORIENTAlife – la scuola orienta per la vita”, promosso dall’Assessorato Scuola Politiche Sociali – Politiche Giovanili della Regione Campania in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania: un percorso di orientamento e crescita per formare e informare, offrendo ai giovani gli strumenti necessari per individuare il proprio percorso di vita futuro e l’evento Le scuole promotrici di salute della Regione Campania AA.SS.LL. e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania.

 

Altro momento rappresentativo nel programma sarà l’approfondimento organizzato da Movimento di Cooperazione Educativa e Bottega della Comunicazione e della Didattica, dal titolo Per una scuola in un futuro di pace, costruiamolo insieme! che vede la partecipazione di Alex Zanotelli, uomo di Pace e di giustizia con l’intervento: Prepariamo la Pace insieme, tema di grande attualità e necessità in questo periodo a livello globale. 

E parlando di Arte e Scienza si evidenziano due appuntamenti: il primo con Pierluigi Paolucci, INFN Napoli che racconterà la scienza attraverso linguaggi alternativi ART & SCIENCE ACROSS ITALY per illustrarci che le materie STEM possono essere raccontate alle future generazioni usando linguaggi di comunicazione alternativi; il secondo con Francesco Valentini, Pio Capobianco, CTS (Centro Territoriale di Supporto) Bologna che illustreranno agli insegnanti come fare didattica inclusiva con le immagini, attraverso le funzionalità di alcuni software online di visual design.

Anche questa edizione della manifestazione affronterà le grandi sfide che attraversano il mondo della scuola, mettendo in relazione insegnanti da tutta Italia impegnati nello scambio di buone pratiche, innovazione didattica e strumenti utili alla ri-generazione della scuola.

Per info www.cittadellascienza.it/3giorniperlascuola