K. Balen, Il canto dei merli

Katya Balen, Il canto dei merli

Illustrazioni di Richard Johnson

“C’è musica dappertutto – se sai metterti in ascolto”.

Così inizia la storia di Annie, che ama la musica e potrebbe diventare una promettente musicista.

Annie sente e riconosce note e ritmi musicali ovunque: nello scalpiccio dei passi quando cammina, nella lattina vuota di una bibita che rotola per strada, nel cigolio della porta che si apre, nella voce della mamma che la chiama.

Ma non nel rumore dei vetri rotti, né in quello della lamiera dell’auto che si accartoccia. L’incidente d’auto che ha subito ha causato alla ragazzina diversi e lunghi problemi di salute, tanto che la mamma ha dovuto lasciare il lavoro per un lungo periodo e che, in conseguenza di ciò, madre e figlia sono state costrette a cambiare residenza, trasferendosi dalla loro graziosa casetta a un appartamento più economico, che ad Annie non piace affatto.

E anche il flauto, che suonava con perizia e passione, non accompagna più le sue giornate: il flauto ha perso le note, la musica tace mentre il suo braccio ferito, la sua mano rattrappita sembrano non dover più riprendere la loro funzionalità.

Finché un giorno, nello scampolo di prato vicino a casa, la ragazzina incontra oNoah, un suo coetaneo strano ma simpatico, impegnato ad accudire una covata di merli nascosta sotto un cespuglio.

Da quel momento pare che qualcosa si risvegli in Annie e pian piano la fanciulla torna a sentire le note, nel canto dei merli soprattutto, ritrovando in sé speranza e volontà.

La nuova discreta offerta d’amicizia del coetaneo Noah e il contatto con la natura le renderanno la serenità e la determinazione per ricominciare un percorso di crescita, con maggiore ottimismo.

L’autrice anglosassone Katya Balen, vincitrice della Carnegie Medal nel 2022, ci regala un racconto toccante, dai sentimenti delicati ma essenziali quali l’amore materno e quello filiale, l’amicizia, l’autostima.

Si inserisce nella Collana La Locomotiva, diretta dalla prof.ssa Zizioli dell’università di Roma Tre, dalla prof.ssa Garuti di INDIRE e da Giulia Franchi del PALAEXPO di Roma, in cui si propongono storie di resilienza in cui le risorse personali, la tolleranza, il buon senso e le ottimistiche visioni future permettono ai protagonisti di superare le fasi difficili della crescita e darle un senso.

Scuola, disabilità e cattedra inclusiva

Scuola, disabilità e cattedra inclusiva. Una proposta di legge per ridefinire i ruoli di insegnanti di sostegno e non
Disabili.com del 16/11/2023

La proposta si pone l’obiettivo di riportare l’inclusione al centro: tutti i docenti dovranno occuparsi dell’alunno con disabilità, non solo l’insegnante di sostegno

La scuola italiana è da sempre indicata a modello di inclusione, anche se negli ultimi tempi si rende sempre più necessario un dibattito per un rinnovamento e un miglioramento delle politiche in grado di rinforzare le pratiche inclusive a discapito di spinte alla differenziazione che, di fatto, si verifica ancora in alcune classi.

Per dare una forza propulsiva in termini di proposte, è stata annunciata nei giorni scorsi, in occasione del Convegno “Dalla diversità di qualcuno… all’unicità di ciascuno” tenutosi a Moncalieri e promosso AIR Down, la stesura di una proposta di legge dedicata proprio a rinforzare l’inclusione scolastica, a partire dalla ridefinizione dei ruoli degli insegnanti (di sostegno e non).
A lavorare al testo (ancora in via di stesura) è un gruppo eterogeneo di esperti del settore: Massimo Nutini, Evelina Chiocca, Raffaele Iosa, Paolo Fasce, Dario Ianes, Vincenzo Antonio Gallo, Fabio Filosofi, Fernanda Fazio, Nicola Striano.

La proposta di legge – che verrà presentata al convegno Erickson a Rimini, dal 17 al 19 novembre prossimi – mette nero su bianco una proposta audace, destinata a far discutere, che si può sintetizzare con la locuzione di “cattedra inclusiva”, proponendo la presenza di docenti con posto comune a garantire anche il sostegno, e docenti di sostegno che insegneranno la propria materia. Una nuova definizione, quella di cattedra inclusiva, appunto, che dovrebbe sostituire i vari “posti comuni”, posti di sostegno e disciplinari, a favore di una formula che li accoglie senza etichette – di nome e di fatto.

La proposta parte dal concetto che tutti i docenti sono docenti di tutta la classe: non ci sono insegnanti assegnati al solo alunno con disabilità, ma gli è propria l’intera classe. E viceversa: l’alunno con disabilità è assegnato anche all’insegnante di tutta la classe, non specializzato nel sostegno. Da qui una proposta che, per realizzare la piena progettualità inclusiva, passa per una nuova definizione del personale docente, in termini di corresponsabilità e professionalità degli insegnanti.

Così Evelina Chiocca in occasione della presentazione durante il convegno: “Abbiamo scelto questo contesto perché qui, con le azioni concrete di formazione, sperimentazione, ricerca-azione sulla scuola inclusiva messe in pratica dagli enti del Protocollo MICHI, con la fattiva collaborazione tra Università, scuole e territorio si sta davvero creando l’opportunità di riportare la pedagogia al suo valore, superando quella “pedagogia delle etichette” che oggi troppo spesso tende a prendere il sopravvento.”Il Protocollo MICHI, ideato e realizzato da AIR Down, è nato per capitalizzare esperienze già maturate sul territorio e sperimentarne di nuove, proponendosi come strumento per supportare e valorizzare le realtà scolastiche, istituzionali e territoriali che fanno dell’inclusione un proprio valore di riferimento e per potenziarne l’operato attraverso l’attivazione di sinergie efficaci e la disseminazione di buone prassi.
Con questo spirito è stato stilato anche il Manifesto della Scuola Inclusiva, presentato nel corso del convegno.

Sciopero del 17 novembre

Scuola, sciopero del 17 novembre. Lavoratori e studenti uniti contro definanziamento e privatizzazione

Roma, 16 novembre – Le battaglie e le ragioni di lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti, in occasione dello sciopero del 17 novembre e della giornata di mobilitazione internazionale degli studenti, si fonderanno in una stessa data. Infatti, a poco più di un anno dall’insediamento del ministro Valditara e alla luce degli insufficienti stanziamenti nella legge di bilancio per il contratto e agli assenti fondi per il diritto allo studio, l’idea di scuola del Governo appare sempre più povera, divisa e precaria. Riforme come l’autonomia differenziata, il dimensionamento scolastico con il taglio di quasi 900 istituti, l’alto tasso di lavoro precario, le riforme della condotta e della filiera tecnico professionale, rischiano di rendere la scuola un moltiplicatore di disuguaglianze, subordinato alle logiche del mondo delle aziende e dei privati. Per tutti questi motivi le lavoratrici e i lavoratori della Conoscenza si fermeranno il 17 novembre per lo sciopero nazionale e scenderanno in piazza con studenti e studentesse.

 

La segretaria generale della FLC CGIL Gianna Fracassi dichiara: “Scioperiamo per contrastare il definanziamento dei settori della conoscenza in questo Paese. Nella scuola è in atto una vera e propria spending review che si tradurrà, col dimensionamento, in un taglio lineare che rischia di sguarnire il sistema dell’istruzione soprattutto nei territori più deboli come il Sud e le aree interne. Saremo in piazza anche contro il tentativo di privatizzare interi pezzi della conoscenza tramite l’entrata dei privati nella governance degli istituti con l’introduzione della nuova filiera tecnico-professionale. Una riforma che piega alle esigenze dell’imprese il sistema dell’istruzione negandone la vera funzione che è quella di formare cittadini critici e consapevoli. Le risorse in legge di bilancio per rinnovare i nostri contratti sono insufficienti e non si affronta il tema della stabilizzazione dei 200 mila precari della scuola. Un lavoro stabile è un diritto per il lavoratore e garantisce continuità e qualità dell’offerta didattica. Scioperiamo infine, perché riteniamo ingiusto e illegittimo il disegno di autonomia differenziata che è attualmente in discussione in Parlamento e che rischia di portare a un sistema fatto di tante scuole diverse, con i diritti a geometria variabile a seconda del territorio in cui si vive”.

 

Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Unione Degli Studenti sottolinea: “Scendiamo in piazza il 17 novembre per portare all’attenzione della politica e del Paese tutto le richieste del manifesto nazionale I diritti non si meritano, frutto di momenti assembleari e di confronto tra gli studenti di tutto il Paese. Ribadiamo che l’istruzione non si merita, è un diritto di base, e lo rivendichiamo con forza: il diritto ad un’istruzione completamente gratuita, con una Legge nazionale sul diritto allo studio e almeno il 5% del PIL all’istruzione; il diritto ad una scuola non subordinata alle aziende e ai privati, con l’ abolizione dei PCTO e delle forme di Alternanza Scuola – Lavoro in favore dell’istruzione integrata; il diritto a spazi sicuri ed adeguati, con interventi massivi sull’edilizia scolastica; il diritto ad una scuola tutelante, con una riforma della didattica e della valutazione ed interventi per la tutela del benessere psicologico; il diritto a decidere nelle nostre scuole, con il potenziamento della rappresentanza studentesca ed un nuovo Statuto dei diritti degli studenti e delle studentesse”.

 

Per la Rete degli Studenti Medi, Paolo Notarnicola ribadisce: “Ogni giorno il futuro della nostra generazione diventa sempre più precario. Vediamo avanzare la crisi climatica e conflitti globali, e lo spazio per noi è pari a zero: veniamo educati ad un lavoro povero e precario, mancano fondi per garantire la tutela del benessere psicologico nella sanità pubblica e il diritto allo studio è di fatto negato. Non resteremo a guardare in silenzio mentre il Governo disinveste nei giovani. A partire dalla finanziaria serve stanziare fondi per garantire l’accesso all’istruzione, serve investire in edilizia, serve fermare le riforme che stanno svuotando di senso e privatizzando la formazione nel nostro Paese. Il 17 scenderemo in piazza in tutto il Paese insieme ai lavoratori dell’FLC CGIL, perché non accetteremo decisioni prese sulla nostra pelle, non resteremo a guardare!”.

Decreto Ministeriale 16 novembre 2023

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO

Decreto Ministeriale 16 novembre 2023 

Individuazione di un nuovo termine ultimo per la conclusione dei lavori e la rendicontazione finale degli interventi resisi necessari a seguito dell’avvenuta esecuzione delle indagini diagnostiche su solai e controsoffitti di edifici pubblici adibiti ad uso scolastico. (23A06892) 

(GU Serie Generale n.296 del 20-12-2023)

IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO

Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»;

Vista la legge 11 gennaio 1996, n. 23, recante «Norme per l’edilizia scolastica», e in particolare l’art. 3;

Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante «Legge di contabilita’ e finanza pubblica»;

Visto il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, recante «Misure urgenti in materia di istruzione, universita’ e ricerca», e in particolare l’art. 10;

Vista la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante «Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti», e in particolare l’art. 1, comma 160, il quale stabilisce che la programmazione nazionale predisposta in attuazione dell’art. 10 del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, rappresenta il piano del fabbisogno nazionale in materia di edilizia scolastica per il triennio 2015-2017;

Visto in particolare, l’art. 1, commi 177 e seguenti, della citata legge 13 luglio 2015, n. 107;

Vista la legge 11 dicembre 2016, n. 232, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019», e in particolare l’art. 1, comma 140;

Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante «Codice dei contratti pubblici»;

Visto il decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, recante «Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo», e in particolare l’art. 25, commi l e 2-bis;

Visto il decreto-legge 9 gennaio 2020, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 12, recante «Disposizioni urgenti per l’istituzione del Ministero dell’istruzione e del Ministero dell’universita’ e della ricerca»;

Visto il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, recante «Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale»;

Vista la legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023»; Visto il decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 maggio 2022, n. 52, recante «Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza, e altre disposizioni in materia sanitaria»;

Visto il decreto-legge 11 novembre 2022 n. 173, convertito con modificazioni dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri» con il quale il Ministero dell’istruzione assume la denominazione di Ministero dell’istruzione e del merito;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 luglio 2017, con il quale si e’ proceduto alla ripartizione del fondo relativo all’art. 1, comma 140, della citata legge 11 dicembre 2016, n. 232;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 settembre 2020, n; 166, recante «Regolamento concernente l’organizzazione del Ministero dell’istruzione»;

Visto il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e con il. Ministro delle infrastrutture e trasporti, 23 gennaio 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 3 marzo 2015, n. 51, con cui sono stati individuati i criteri e le modalita’ di attuazione del citato art. 10 del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128;

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 29 maggio 2015, n. 322, con il quale e’ stata approvata la programmazione unica triennale nazionale 2015-2017 in materia di edilizia scolastica;

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 7 agosto 2015, n. 594, con il quale sono stati individuati i criteri per assegnazione delle risorse tra le province e le citta’ metropolitane;

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 8 agosto 2017, n. 607, con il quale sono state ripartite le risorse di cui all’art. 25, commi 1 e 2-bis, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, nonche’ sono state individuate le province e le citta’ metropolitane beneficiarie;

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 9 maggio 2018, n. 376, con il quale si e’ proceduto alla rettifica di alcuni interventi proposti;

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 8 agosto 2019, n. 734, con il quale sono state destinate risorse complessive pari ad euro 40.000.000,00 al finanziamento di un Piano straordinario per le verifiche sui solai e sui controsoffitti degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico e ad euro 25.900.000,00 al finanziamento degli interventi urgenti che si dovessero rendere necessari a seguito di dette verifiche sui solai e sui controsoffitti;

Dato atto che le richieste di finanziamento degli interventi di messa in sicurezza resisi necessari a seguito delle predette indagini diagnostiche – inoltrate dagli enti locali mediante il sistema informativo di monitoraggio e rendicontazione predisposto dal Ministero dell’istruzione, per le indagini diagnostiche – superavano la disponibilita’ delle risorse destinate con il citato decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 8 agosto 2019, n. 734, per un fabbisogno ulteriore complessivo pari ad euro 17.104.901,91;

Dato atto altresi’, che si e’ reso, quindi, indispensabile l’individuazione delle ulteriori risorse necessarie, nonche’ la definizione dei criteri per l’assegnazione delle medesime risorse agli enti locali che ne abbiano fatto richiesta;

Dato atto che con decreto del direttore della Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale 3 agosto 2021, n. 228 sono state accertate economie, con riferimento al finanziamento concesso con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 8 agosto 2017, n. 607, pari a complessivi euro 67.548.422,82;

Considerato che le citate risorse sono, per espresso dettato normativo, destinate ad interventi relativi alla messa in sicurezza di edifici di competenza di province e citta’ metropolitane;

Dato atto che il fabbisogno ulteriore complessivo pari ad euro 17.104.901,91 per il finanziamento degli interventi di messa in sicurezza resisi necessari a seguito delle indagini diagnostiche su solai e controsoffitti ha trovato copertura nelle economie accertate con decreto del direttore della Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale 3 agosto 2021, n. 228, relative al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 8 agosto 2017, n. 607;

Considerato pertanto, che, con decreto del Ministro dell’istruzione 6 agosto 2021, n. 254, sono state destinate le risorse complessive pari ad euro 43.004.901,91 al finanziamento di interventi resisi necessari a seguito dell’avvenuta esecuzione delle indagini diagnostiche su solai e controsoffitti di edifici pubblici adibiti ad uso scolastico;

Dato atto che tali risorse sono state assegnate, per 17.104.901,91, in favore di province e citta’ metropolitane di cui all’allegato B al decreto del Ministro dell’istruzione 6 agosto 2021, n. 254, che hanno presentato richieste di contributo per interventi di messa in sicurezza a seguito di indagini diagnostiche su solai e controsoffitti di importo superiore a 20.000,00;

Dato atto che la restante parte delle medesime risorse e’ stata assegnata, per euro 25.900.000,00, in favore dei comuni e delle unioni di comuni di cui all’allegato A al decreto del Ministro dell’istruzione 6 agosto 2021, n. 254, che hanno presentato richieste di contributo per interventi di messa in sicurezza a seguito di indagini diagnostiche su solai e controsoffitti di importo superiore a euro 20.000,00 e che hanno eseguito per primi temporalmente le indagini e hanno caricato a sistema la relativa rendicontazione;

Dato atto che, quanto all’individuazione dei criteri per l’assegnazione delle risorse di cui trattasi, lo stesso decreto del Ministro dell’istruzione 6 agosto 2021, n. 254 ha previsto che i lavori da eseguire fossero di importo superiore a euro 20.000,00 e che, nell’ambito dei predetti interventi, fossero finanziati gli enti locali che hanno eseguito per primi temporalmente le indagini e hanno caricato a sistema la relativa rendicontazione;

Dato atto che, ai sensi dell’art. 2, comma 3, del decreto del Ministro dell’istruzione 6 agosto 2021, n. 254 «Il termine ultimo per la rendicontazione finale degli interventi relativi al presente finanziamento e’ fissato al 31 dicembre 2022, pena la decadenza dal presente contributo»;

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione e del merito del 6 dicembre 2022, n. 317, recante «Proroga del termine ultimo per la rendicontazione finale degli interventi resisi necessari a seguito dell’avvenuta esecuzione delle indagini diagnostiche su solai e controsoffitti di edifici pubblici adibiti ad uso scolastico, di cui all’art. 2, comma 3, del decreto ministeriale 6 agosto 2021, n. 254»;

Considerato che, in virtu’ di quanto disposto dall’art. 1, comma 1, del citato decreto ministeriale, il termine ultimo per la conclusione dei lavori e la relativa rendicontazione finale degli interventi autorizzati con decreto del Ministro dell’istruzione 6 agosto 2021, n. 254, e’ stato prorogato al 30 giugno 2023, per gli interventi gia’ conclusi, e al 31 dicembre 2023, per gli interventi non ancora avviati o in corso di esecuzione;

Considerato che, dall’attivita’ di ricognizione e di monitoraggio effettuata dalla Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale e’ emerso che, a fronte della proroga da ultimo disposta con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito del 6 dicembre 2022, n. 317, alcuni enti locali necessitano di un ulteriore periodo di proroga per l’ultimazione dei lavori e per la rendicontazione finale;

Considerato che, quindi, alcuni enti non sono riusciti a effettuare la rendicontazione entro il 30 giugno 2023 e altri non riusciranno a effettuarla entro il 31 dicembre 2023;

Considerato che sulle tempistiche di realizzazione degli interventi hanno sicuramente inciso in maniera negativa anche le criticita’ prodotte dapprima dalla situazione emergenziale dovuta alla diffusione pandemica del Covid-19 e, successivamente, dallo scenario geopolitico internazionale;

Considerato che, quanto all’attivita’ di rendicontazione, le difficolta’ riscontrate dagli enti sono, in parte, da ricondurre alle tempistiche di predisposizione della relativa piattaforma di monitoraggio e rendicontazione;

Considerato che i citati finanziamenti sono destinati alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, che costituisce una priorita’ per garantire l’incolumita’ degli studenti e di tutti i soggetti che quotidianamente frequentano tali ambienti;

Ritenuto necessario garantire l’interesse pubblico al completamento degli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici, anche alla luce delle gravi conseguenze che deriverebbero, in capo agli enti locali, da una eventuale decadenza dal finanziamento;

Considerata l’urgenza, nonche’ la oggettiva necessita’ di consentire la realizzazione dei lavori di messa in sicurezza degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico;

Ritenuta quindi, opportuna, alla luce delle criticita’ rappresentate, l’individuazione di un nuovo e unico termine per la rendicontazione finale di tutti gli interventi di messa in sicurezza resisi necessari a seguito delle indagini diagnostiche finanziati con decreto del Ministro dell’istruzione 6 agosto 2021, n. 254;

Decreta:

Art. 1 Proroga del termine di conclusione dei lavori e di relativa rendicontazione

1. Per le motivazioni indicate in premessa, il termine ultimo per la conclusione dei lavori e la relativa rendicontazione finale degli interventi autorizzati con decreto del Ministro dell’istruzione 6 agosto 2021, n. 254 e successivi decreti modificativi e’ fissato al 31 dicembre 2024.
2. Il mancato rispetto del termine di cui al comma 1 comporta la decadenza dai contributi e dai finanziamenti concessi.
3. Nell’ipotesi in cui non sia rispettato il termine di cui al comma 1, le eventuali risorse ricevute ai sensi dell’art. 2, comma 1, del decreto del Ministro dell’istruzione 6 agosto 2021, n. 254, sono versate da parte degli enti locali all’entrata del bilancio dello Stato, per essere riassegnate al fondo di cui all’art. 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232;
4. Per ogni ulteriore aspetto non regolato dal presente decreto ministeriale, restano in vigore le disposizioni di cui al decreto ministeriale 6 agosto 2021, n. 254.

Il presente decreto e’ sottoposto ai controlli di legge e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 16 novembre 2023

Il Ministro: Valditara

Registrato alla Corte dei conti l’11 dicembre 2023 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell’istruzione e del merito, del Ministero dell’universita’ e della ricerca, del Ministero della cultura, del Ministero della salute e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, reg. n. 2970

Nota 16 novembre 2023, AOODGCASIS 4795

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per i Sistemi Informativi e la Statistica
Ufficio 3

Ai Dirigenti Scolastici,
ai Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi e agli Assistenti Amministrativi delle Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado

Oggetto: Avvio del corso di formazione: AGGIORNAMENTI IN TEMA DI SICUREZZA E PRIVACY. Percorso di aggiornamento tra profili di protezione dei dati personali e sicurezza informatica nella vigente normativa nazionale ed europea.

Nota 16 novembre 2023, AOODGCASIS 4792

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per i sistemi informativi e la statistica

A tutte le istituzioni scolastiche statali e paritarie

Oggetto: Invito a partecipare all’evento “UNICA – La Scuola di Tutti” in sede della 32ª Edizione di JOB&Orienta

3 giorni per la scuola

AL VIA LA “3 GIORNI PER LA SCUOLA”: L’EVENTO ANNUALE DEDICATO AL MONDO DELLA SCUOLADAL 14 AL 16 NOVEMBRE A CITTA’ DELLA SCIENZA

Tre giorni per parlare di didattica, di innovazione, di sperimentazione, tre giorni per parlare di scuola, ma soprattutto per far parlare la scuola e i suoi protagonisti. Dal 14 al 16 novembre il consueto appuntamento “3 giorni per la scuola” promosso da Città della Scienza di Napoli e l’Assessorato Scuola – Politiche sociali – Politiche Giovanili della Regione Campania in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania ed il sostengo della Regione Campania, affronterà diversi temi di attualità, per indagare conesperti, docenti, educatori di tutta Italia le trasformazioni, i punti d’arrivo e le nuove sfide con cui si confronta oggi il mondo della scuola.

L’evento inaugurale, che si terrà il 14 novembre alle ore 10:00 in sala Newton prevede i saluti delle autorità e a seguire il Presidente di Città della Scienza Riccardo Villari e l’Assessore alla Scuola – Politiche Sociali – Politiche Giovanili della Regione Campania Lucia Fortini, inaugureranno la manifestazione che ospiterà l’intervista diMauro Antonio Di Vito, Direttore – Osservatorio Vesuviano – INGV, di Ettore De Lorenzo, giornalista RAI, per comprendere il fenomeno naturale del bradisismo, che da diverso tempo, tiene tutti con il fiato sospeso, per cercare di conviverci in modo corretto.   

Il Presidente di Città della Scienza Riccardo Villari ha commentato: “La 3 Giorni per la Scuola è uno dei principali eventi nazionali dedicati al mondo della scuola, che sin dalla sua prima edizione ha messo al centro insegnanti e studenti. Città della Scienza dialoga, da sempre, con il mondo della scuola affiancandola nelle sue diverse sfide per far fronte, all’insegna della condivisione e dell’innovazione, alle rinnovate esigenze dettate dalla contemporaneità”. 

Tra gli eventi di punta della manifestazione quello dedicato all’iniziativa “ORIENTAlife – la scuola orienta per la vita”, promosso dall’Assessorato Scuola Politiche Sociali – Politiche Giovanili della Regione Campania in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania: un percorso di orientamento e crescita per formare e informare, offrendo ai giovani gli strumenti necessari per individuare il proprio percorso di vita futuro e l’evento Le scuole promotrici di salute della Regione Campania AA.SS.LL. e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania.

 

Altro momento rappresentativo nel programma sarà l’approfondimento organizzato da Movimento di Cooperazione Educativa e Bottega della Comunicazione e della Didattica, dal titolo Per una scuola in un futuro di pace, costruiamolo insieme! che vede la partecipazione di Alex Zanotelli, uomo di Pace e di giustizia con l’intervento: Prepariamo la Pace insieme, tema di grande attualità e necessità in questo periodo a livello globale. 

E parlando di Arte e Scienza si evidenziano due appuntamenti: il primo con Pierluigi Paolucci, INFN Napoli che racconterà la scienza attraverso linguaggi alternativi ART & SCIENCE ACROSS ITALY per illustrarci che le materie STEM possono essere raccontate alle future generazioni usando linguaggi di comunicazione alternativi; il secondo con Francesco Valentini, Pio Capobianco, CTS (Centro Territoriale di Supporto) Bologna che illustreranno agli insegnanti come fare didattica inclusiva con le immagini, attraverso le funzionalità di alcuni software online di visual design.

Anche questa edizione della manifestazione affronterà le grandi sfide che attraversano il mondo della scuola, mettendo in relazione insegnanti da tutta Italia impegnati nello scambio di buone pratiche, innovazione didattica e strumenti utili alla ri-generazione della scuola.

Per info www.cittadellascienza.it/3giorniperlascuola