Giampaolo Simi, non solo comico
di Antonio Stanca
Da poco è comparso l’ultimo romanzo di Giampaolo Simi, Sarà assente l’autore, pubblicato da Sellerio nella serie “Il divano”. È un’opera di carattere umoristico, satirico, Simi fa ironia sulle attuali condizioni della letteratura, della narrativa, della scrittura. Non è dalla parte dei conservatori anzi è moderno, è quanto mai attuale nella sua posizione di autore. Non sopporta, però, le stranezze, gli eccessi che sono sopravvenuti ormai da tempo in ambito culturale, in particolare in quello letterario. Si è giunti ad accogliere ogni novità, dice, fino a trascurare, nella narrativa, il valore di quello che doveva essere il contenuto, la funzione di quella che doveva essere la forma.
Simi è nato a Viareggio nel 1965, qui ha studiato, qui ha cominciato a scrivere di narrativa intorno alla fine degli anni ’90. Già allora alcuni suoi romanzi erano stati premiati ma noto sarebbe diventato nei primi decenni del nuovo secolo con i romanzi pubblicati nella collana “La memoria” della Sellerio. È presente in molte antologie.Molto premiate e molto tradotte sono le sue opere. Ad interessare sono i loro temi che risultano quanto mai attuali, collegati con le varie situazioni, i vari ambienti, i tanti problemi che ultimamente sono venuti a crearsi in ambito individuale e sociale. Simi dà voce alla modernità, ne fa il suo tavolo di lavoro. È pure giornalista, soggettista e sceneggiatore televisivo. È un giocatore di football e un suonatore di chitarra. Molto movimento c’è nella sua vita e nelle sue attività,soprattutto molto ha scritto perché molto ha voluto diredi quanto oggi succede nelle case e fuori, presso i giovani e gli adulti, gli uomini e le donne. È come se si fosse assunto un impegno in questo senso, come se volesse passare al vaglio le condizioni che si sono createdopo che tanta storia è trascorsa. Anche in letteratura o meglio nella produzione letteraria è successo che molto è cambiato e in peggio. Di questo ha voluto dire in Sarà assente l’autore, di cosa significa oggi essere scrittore, di quanto richiede, di come si fa. Tramite il suo personaggio principale, lo scrittore Gianfelice Sperticato che è convinto di essere con i suoi romanzi un esempio della letteratura alta, di quella colta, aulica e che per questo non è accettato, non ha successo, Simi fa vederequanto è avvenuto in questo ambito, mostra come la notorietà, la fama vengano oggi costruite dalle case editrici, dai loro agenti, dai mezzi di comunicazione. Di molto è stata ridotta, quindi, la figura, l’azione, la funzione dell’autore, dello scrittore. La sua può essere anche un’opera che lascia a desiderare, l’importante è che entri a far parte del “giro giusto”, quello necessario a farla diventare famosa, a farle tante copie, produrre tanti guadagni. Un orrore, uno scempio sembrerà a Sperticatouna simile situazione, è gravemente offensiva ritiene nei confronti della tradizione letteraria, di quanto si è sempre inteso per letteratura. Non può lui accettare che sia stata trasformata in un’industria, che quella dello scrittore sia diventata un’attività come ogni altra, priva d’ispirazione, di trascendenza. Continuerà a fare lo scrittore impegnato, ispirato e a raccogliere delusioni, fallimenti. Succederà così finché non s’imbatterà in un direttore editoriale di un’importante e famosa casa editrice, Armando Vinciguerra, che lo convincerà ad accettare le regole del nuovo sistema, a mettere da parte principi, ideali e affidarsi a lui se voleva successo e guadagni. Così sarebbe stato e Sperticato oltre alla notorietà e alla ricchezza avrebbe finito col trovare anche l’amore e la felicità.
La narrazione è carica di umorismo, Simi si è rivelato un abile caricaturista ma lo ha fatto perché gli è sembrato il modo migliore per muovere un duro attacco alla grave situazione che si è creata in ambito letterario. Quello che dice è vero, a soffrire è anche lui ed ha reagito prendendo in giro, schernendo i responsabili di quanto accade. Come le altre anche questa è una crisi senza soluzione, come Simi anche altri autori sono destinati a lottare contro un contesto così corrotto, come la sua anche altre voci sono pronte a levarsi. Lui le ha sollecitate.
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