Si comunica che con decorrenza da domani il dottor Giovanni Sallusti si è dimesso dall’incarico di portavoce del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Le dimissioni del dottor Sallusti sono dovute a motivi personali e famigliari; è programmato che continuerà a collaborare come consigliere del Ministro.
Archivio mensile:Febbraio 2023
Giusto il confronto ma no a ogni violenza
“Giusto il confronto ma no a ogni violenza. Investiamo risorse e passione per una scuola di tutti, libera e forte”
“Apprezzo sinceramente le parole dei Segretari generali Francesco Sinopoli (FLC CGIL), Ivana Barbacci (CISL Scuola) e Giuseppe D’Aprile (UIL Scuola RUA) e li ringrazio per la solidarietà che mi hanno manifestato dopo le minacce ricevute”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “La scuola è di tutti ed è palestra di civiltà: c’è posto per il confronto delle idee, non c’è posto per la violenza, da qualunque parte essa provenga”.
“Lavoriamo ogni giorno per una comunità scolastica libera e forte, in cui studenti, famiglie, insegnanti e personale non docente si possano riconoscere con orgoglio”, ha concluso il Ministro. “Per questo stiamo investendo risorse e passione. Al tavolo del ‘fare’ c’è spazio per tutte le persone di buona volontà. Un’ultima osservazione sul dibattito politico: bene il confronto anche aspro tra noi, ma attenzione alle strumentalizzazioni: la scuola ha bisogno di cure e tanto, tantissimo lavoro”.
Organici docenti 2023/2024, 9mila posti in più sul sostegno. Novità educazione motoria alla quarta primaria. Bozza decreto
da OrizzonteScuola
Di
Nella giornata del 27 febbraio si è svolta la riunione fra organizzazioni sindacali e Ministero dell’Istruzione e del Merito per quanto riguarda la definizione degli organici dei docenti per l’anno scolastico 2023/2024.
La bozza di decreto interministeriale, spiega il sindacato Uil Scuola in un report, contiene i primi numeri previsti per il prossimo anno scolastico: i posti dell’organico dell’autonomia, tra posti comuni e quelli di potenziamento, sono in totale 670.450 (lo scorso anno erano 670.458).
I posti di sostegno sono 126.170 (lo scorso anno erano 117.170). Mentre il limite massimo dell’adeguamento dell’organico di fatto è di 14.142 posti (invariato rispetto allo scorso anno).
La novità dell’educazione motoria alla primaria
Come sappiamo, dal prossimo anno scolastico anche per le classi quarte della scuola primaria, viene introdotto l’insegnamento dell’educazione motoria, già previsto dall’inizio di quest’anno per le classi quinte, di non più di due ore settimanali di insegnamento aggiuntive, per le classi che non adottano il modello del tempo pieno nelle quali sia introdotto l’insegnamento.
Per quelle classi che decideranno di adottare il tempo pieno verrà mantenuto l’orario in essere anche quando interessate dal nuovo insegnamento, quantificato in ragione di non più di due ore settimanali.
Per quanto riugarda i posti dell’educazione motoria alla primaria, che sono quantificati in 4405, saranno così suddivisi:
– Posti interi: 1.740;
– Posti interi equivalenti al monte ore residuo: 2.665.
Per le classi quarte si stima che per l’anno scolastico 2023/24 saranno 24.192 (Tempo normale 14.592 + tempo pieno 9.650). La stima delle classi V, invece, si aggira sui 24.277 (Tempo normale 14.597 + tempo pieno 9.680).
Ci sono poi i 6.004 posti sono invece destinati alle classi della scuola di II grado costituite per garantire il diritto all’istruzione anche da parte dei soggetti svantaggiati collocati in classi con numerosità prossima o superiore ai limiti previsti a normativa vigente, come previsto dalla Legge di Bilancio per il 2022.
Posti di sostegno
Per quanto riguarda i posti di sostegno, come ha previsto la manovra 2020, ci sarà un incremento di 9000 posti.
Complessivamente, ricordiamo che questi posti sono quantificati in 126.170, mentre lo scorso anno scolastico erano 117.170.
La posizione della Uil Scuola
La UIL Scuola, si legge nel commento del sindacato, ha ribadito come, a regime, il provvedimento determinerà una riduzione dei posti comuni e di sostegno e una riduzione del numero di classi complessivamente autorizzabili sui territori. Non si tratta infatti di posti o ore aggiuntive, ma autorizzabili nel limite delle risorse finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e a invarianza di dotazione organica complessiva vigente. Ciò vorrà dire, per esempio, che su 6.000 pensionamenti dei docenti di scuola primaria saranno utili solo 2.000 posti per immissioni in ruolo e per la mobilità per far fronte alla copertura delle ore e dei posti di educazione motoria.
Nonostante gli aumenti dei 9.000 posti per l’anno scolastico 2023/24, che derivano da ciò che è stato previsto dalla legge di bilancio del 2020, continua il sindacato, abbiamo ricordato come l’aumento di questi posti in organico di diritto è incluso in un piano più ampio che prevede sostanzialmente una riduzione delle risorse di personale specializzato per l’insegnamento agli alunni con disabilità, riduzione che nelle intenzioni dovrebbe essere compensata con una formazione da fare a tutti i docenti della classe in cui è presente un alunno con disabilità.
Organici ATA, 204.498 posti per il 2023/24: oltre 130mila per i collaboratori scolastici. Bozza decreto
da OrizzonteScuola
Di
Si è svolto oggi l’incontro tra Ministero dell’istruzione e del merito e Organizzazioni sindacali del comparto scuola sugli organici del personale docente e ATA per l’anno scolastico 2023/24. Ai Sindacati è stata presentata la bozza di decreto. Per il personale ATA “un quadro avvilente e deludente” riferisce la Uil Scuola.
I posti – 204.498 – sono circa quelli dello scorso anno, 20 in meno per la precisione, così suddivisi:
- 131.143 Collaboratori scolastici, di cui 590 posti sono destinati alla terza procedura assunzionale attesa nel 2023 riservata agli ex LSU.
- 46.858 Assistenti amministrativi. 264 posti destinati alla trasformazione del contratto da tempo pieno a tempo parziale per gli ex co.co.co.
- 17.190 Assistenti tecnici, di cui 5 (solo per la Sicilia) sono i posti destinati alla trasformazione del contratto da tempo pieno a tempo parziale per gli ex co.co.co.
Mancano i dati relativi ai DSGA, che saranno resi noti in un successivo incontro.
“Il sistema di calcolo dell’organico ATA – commenta la Uil Scuola dopo la riunione – continua a basarsi infatti sulla vecchia normativa tenendo conto solo di una serie di parametri numerici come il numero dei plessi, il numero degli alunni e di quelli con disabilità. Mentre non si tiene minimamente in considerazione: per gli Assistenti amministrativi il disbrigo di pratiche anche non scolastiche che richiedono particolare attenzione, professionalità e necessità di formazione e per i Collaboratori Scolastici la responsabilità della sicurezza verso gli alunni“.
Bonus 200 euro, rischio beffa per i docenti: il governo lo richiede indietro ai 100mila che hanno superato i 35mila euro di reddito
da OrizzonteScuola
Di
Lo scorso luglio, il governo guidato da Mario Draghi ha distribuito 200 euro ai lavoratori dipendenti con un reddito annuo da lavoro fino a 35mila euro lordi. Tuttavia, sei mesi dopo, il Ministero dell’Economia sta recuperando a rate da 25 euro mensili sullo stipendio il bonus dato a chi a fine anno ha superato lo scaglione previsto dal decreto Aiuti bis.
A pagarne le conseguenze, segnala il Fatto Quotidiano, sono soprattutto gli insegnanti che a dicembre si sono visti in busta paga gli arretrati previsti dal contratto già scaduto.
Secondo la Flc Cgil, circa 100mila lavoratori del mondo dell’istruzione con un reddito annuo intorno ai 33-34 mila euro si trovano in questa situazione, poiché il loro reddito è stato prevedibilmente superiore al paletto fissato dal salario accessorio dovuto a ore eseguite per attività eccedenti l’orario scolastico normale.
Le organizzazioni sindacali hanno criticato anche questa volta le politiche di una tantum e bonus di Palazzo Chigi e hanno chiesto un cambiamento.
La segretaria nazionale della Cisl Scuola, Ivana Barbacci, ha dichiarato che la politica dei bonus è asfittica e che bisogna superarla. Barbacci ha inoltre fatto notare che, a luglio, tra i docenti c’era una particolare attesa per il bonus, segno di un allarme che si registra anche nel mondo della scuola.
Anna Maria Santoro della segreteria nazionale della Flc Cgil è d’accordo sul fatto che la gestione del bonus è stata controversa e problematica. Secondo l’esponente sindacale, una volta dato, non dovrebbe essere assolutamente tolto, poiché non è chiaro il motivo della sottrazione dei soldi. Il sindacato è particolarmente critico sulla gestione di questi soldi a pioggia, poiché i supplenti con contratto al 30 giugno, che ne hanno più bisogno, hanno rischiato di non percepire nulla a luglio perché non avevano un datore di lavoro.
Marcello Pacifico, presidente di Anief, invece, chiede una ristrutturazione degli stipendi che sia adeguata al costo della vita come previsto dalla legge. Il Governo deve finanziare l’indennità di vacanza contrattuale al reale costo dell’aumento dei prezzi registrato nel 2022/2023, piuttosto che una tantum che non tutela lo stipendio dei dipendenti.
Mi auguro che i fondi del PNRR rappresentino una vera e propria svolta per la scuola
da La Tecnica della Scuola
Di Daniela Girgenti
Il 22 gennaio di quest’anno l’Agenzia di Stampa Nazionale DIRE pubblicava un articolo dal titolo: “In Italia nel 2022 cresce la richiesta di laureati, ma quasi uno su due è introvabile”.
L’articolo pone in evidenza i numeri di figure professionali richieste a livello nazionale elencandoli tra quelli che richiedono una preparazione universitaria a fronte di quelli che prevedono il possesso del solo diploma. Appare poi che lo “zoccolo duro” dell’occupazione nel settore privato rimane quello dei diplomati. Infatti, a fronte di 510.000 laureati richiesti i diplomati sono 1.677.000.
Emerge inoltre che le figure professionali di difficile reperibilità nel 2022 sono i laureati in indirizzo sanitario paramedico, i laureati in ingegneria elettronica e dell’informazione e quelli in scienze matematiche, fisiche e informatiche. Mentre tra i diplomati quelli difficilmente reperibili sono i diplomati in elettronica ed elettrotecnica, in meccanica, meccatronica ed energia ed i qualificati con indirizzo elettrico.
A farci caso si tratta di qualifiche professionali che richiedono una certa predisposizione per lo studio di discipline scientifiche spesso piuttosto complesse. Che possa esistere una correlazione tra scelta dell’indirizzo di studi e capacità ad impegnarsi quanto serve nello studio?
A che età si verifica lo “svezzamento” dei nostri studenti per quanto riguarda il metodo di studio e l’acquisizione della giusta resilienza nel condurre, in modo serio ed autonomo, il loro percorso formativo? Siamo proprio sicuri di aver trasmesso loro la convinzione che le conquiste culturali/formative sono davvero importanti e non possono essere raggiunte se non con un serio impegno e molta perseveranza?
Il sopravvalutare il loro non sempre adeguato livello, per quanto riguarda le conoscenze e le competenze acquisite, promuove in ogni caso il loro incoraggiamento a continuare nell’impegno e nella partecipazione didattica o li convince che quello che hanno fatto è sufficientemente adeguato, dissuadendoli dal tentare di completare il loro percorso formativo disciplinare?
Forse il raggiungere facilmente il successo scolastico anestetizza la loro competitività, la loro resilienza e voglia di riuscire a superare le difficoltà. Gettare la spugna appena la cosa si fa più complessa paga, in termini di consenso scolastico. Quindi perché insistere per conquistare una cosa che già si possiede. Sono contento che il Piano Scuola 4.0 messo in atto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito con i fondi del PNRR (vedi MIUR => STAMPA E COMUNICAZIONI => COMUNICATI) preveda oltre 4,9 miliardi di euro per modernizzare tecnologicamente la Scuola. La cifra è suddivisa in varie voci.
Ad esempio, per creare nuovi ambienti e una nuova didattica secondo le proprie esigenze sono previsti 1.296 miliardi di euro. Per la realizzazione di laboratori per sviluppare le competenze digitali, per la didattica digitale integrata, per il potenziamento delle reti locali, installazione di schermi interattivi, formazione digitale del personale scolastico, ecc. sono previsti altri 3.667 miliardi di euro che sommano la cifra anzi detta. Una spesa importante per la Scuola, forse mai fatta prima!
Un futuro altamente tecnologico per la Scuola, come vuole il progresso che abbiamo raggiunto. Sono sempre stato a favore del progresso. Il miracolo che si è verificato con l’arrivo dell’era internettiana lo può capire solo chi ha vissuto a cavallo tra i due periodi. La comodità legata alla velocizzazione di ogni comunicazione, transazione, accesso all’informazione sono impagabili.
Però dobbiamo stare attenti che questa importante occasione, offerta dal PNRR, di far decollare la Scuola italiana non rimanga tale solo per l’indotto industriale e gestionale che utilizzerà questa consistente fetta di finanziamenti pubblici.
Sarebbe davvero deprimente il solo pensare che il tutto si possa risolvere in una ennesima “incompiuta”, anche se di livello nazionale. Sarebbe un peccato che la politica non si accorgesse, anche in questa occasione, che prima di comprare la macchina nuova ai propri figli bisogna accertarsi che la sappiano guidare avendone la voglia di farlo e dopo aver fatto una seria scuola guida!
Giuseppe D’Angelo
Violenza a scuola, un alunno su 5 ha assistito ad aggressioni contro docenti. Le punizioni? Nessuna, note o verifiche severe
da La Tecnica della Scuola
Di Redazione
Violenza a scuola: quasi ogni giorno si ha notizia di aggressioni tra studenti o ai danni di docenti o di membri del personale scolastico. Molti insegnanti affermano di sentirsi quasi in trincea nello svolgimento del proprio lavoro. A quanto pare la situazione nelle scuole del nostro Paese è forse ancora più grave di quanto sembra.
A studiare il fenomeno è stato il portale Skuola.net, indagando su un campione di 1.800 ragazze e ragazzi delle scuole superiori, secondo cui, soltanto dall’inizio di quest’anno scolastico, circa 1 studente su 5 dice di aver assistito a uno scontro frontale tra un suo compagno e il professore di turno mentre si trovavano in classe. In un caso su tre si tratta addirittura di episodi sistematici e non isolati.
Se consideriamo anche i passati anni scolastici 1 alunno su 3 almeno una volta nella sua carriera di studente ha dovuto fare i conti con manifestazioni di violenza da parte di un alunno della propria classe, rivolti ad un docente. Secondo questi dati quest’anno gli episodi registrati sono stati di gran lunga superiori che in passato.
Nella stragrande maggioranza dei casi (70%) si tratta di aggressioni che si fermano sul piano verbale – insulti, risposte fuori luogo, proteste rumorose. Il 18% racconta soprattutto di aggressioni “fisiche” (lancio di oggetti, faccia a faccia, mani addosso, ecc.) e un ulteriore 12% denuncia un mix tra parole pesanti e affronti a corta distanza. Di solito viene preso di mira un solo docente: così racconta il 64% degli studenti che a scuola hanno assistito agli attacchi verso i professori.
Voglia di “dare spettacolo”
C’è da sottolineare che forse, il più delle volte alla base potrebbero non esserci profondi dissidi personali ma la voglia di “dare spettacolo”. Ben il 40% dei ragazzi che hanno condiviso episodi violenti dice che durante lo svolgersi dei fatti qualcuno si è occupato di riprendere la scena. E, tra loro, oltre l’80% sostiene che spesso e volentieri la “sfida” è stata creata o perlomeno resa più scenografica proprio per essere filmata. Il che spiega pure perché, poi, puntualmente quelle immagini finiscono su un social network, a disposizione di una platea allargata (56%), oppure su un chat scolastica (20%) o di classe (16%).
Ma come vengono puniti gli aggressori? Spesso non viene fatto tanto rumore attorno a questi episodi. Stando ai racconti degli studenti, la soluzione più adottata – così nel 60% dei casi – è stata il provvedimento “interno”: una nota sul registro o qualcosa di simile. In 1 caso su 4 i prof hanno preferito addirittura subire in silenzio per non dare troppo risalto alla cosa e, al massimo, hanno alzato la voce. Solo nel 15% dei casi il docente ha coinvolto la presidenza. Ed è qui che, eventualmente, sorgono i problemi: in 2 casi su 3 si è arrivati alle punizioni severe, come la sospensione, lavori socialmente utili o il coinvolgimento della famiglia.
Genitori contro docenti
Come si comportano i genitori di fronte a tutto ciò? Solamente poche volte (22%) si schierano apertamente dalla parte dell’insegnante. La maggior parte (49%) vuole prima valutare il caso e un preoccupante 29% tende ad appoggiare il figlio a prescindere. Allo stesso modo, quando si verificano questi episodi, gli altri studenti non fanno granché per arginare il problema: solo in 1 caso su 5 il grosso della classe ha preso le parti del docente, in 1 caso 3 ha persino alimentato la cosa sostenendo l’aggressore, nel resto dei casi ha osservato senza fare nulla.
Di fronte a questo scenario, ai prof che sono vittime di atti del genere, per il momento non resta che difendersi con l’unica arma che hanno in mano, ovvero vendicarsi con verifiche e interrogazioni più severe del dovuto: avverrebbe, secondo gli studenti, in 2 casi su 3.
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Febbraio 2023 – XXVIII Anno
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Notizie |
Iscrizioni Anno Scolastico 2023/2024
Autonomia differenziata in CdM
Decreto-Legge 24 febbraio 2023, n. 13
Nota 22 febbraio 2023, AOODGOSV 5993
Nota 21 febbraio 2023, AOODGPOC 236
Decreto Direttoriale 20 febbario 2023, AAODGPOC 21
FAQ 20 febbraio 2023, AOOGABMI 21092
Nota 17 febbraio 2023, AOODPIT 326
Nota 16 febbraio 2023, AOODGOSV 5231
Nota 16 febbraio 2023, AOODGOSV 5238
Nota 14 febbraio 2023, AOODGCASIS 809
Nota 13 febbraio 2023, AOODGSIP 578
Nota 10 febbraio 2023, AOODGSOV 4608
Nota 9 febbraio 2023, AOODPIT 269
Nota 9 febbario 2023, AOODPIT 273
Circolare Ministeriale 8 febbraio 2023, AOOGABMI 15184
Nota 7 febbraio 2023, AOODGOSV 4155
Nota 3 febbraio 2023, AOODGSIP 442
Decreto Direttoriale 2 febbraio 2023, AOODGPOC 10
Rubriche |
Cosa vi state a stupire?
di Giovanni Fioravanti1923-2023 I cento anni della Riforma Gentile (I)
di Gabriele BoselliDove, quando e come l’istruzione
di Giovanni FioravantiAggressioni e distrazioni
di Mario MavigliaDirezioni di senso e azioni strategiche per l’orientamento (II)
di Maria Grazia CarnazzolaLibro e moschetto, studente perfetto
di Mario Maviglia
in Handicap&Società di Rolando Alberto Borzetti
FAQ Handicap e Scuola – 67
a cura dell’avv. Salvatore Nocera e di Evelina Chiocca
in Informagiovani – La Rete di Vincenzo Andraous
di Vincenzo Andraousdi Vincenzo Andraousdi Vincenzo Andraous
in Psicologia
Educazione sessuale e sentimentale
di Margherita Marzario
in Recensioni
L. Ercoli, Yesterday. Filosofia della nostalgia
Bologna, 2 marzo 2023A. De Robertis – C. Fusaro, Il “Redentore”
di Carlo De NittiE. Fiorentino, Una breve stagione d’amore
Una storia intensa, racchiusa in una cornice storica che non va mai dimenticatadi Antonio StancaLa scuola come vita di comunità, un film che educa alla libertà
in Riforme On Line di Giancarlo Cerini
Forlì, 22 febbraio 2023
in Scuola&Territorio di Gian Carlo Sacchi
Il dimensionamento della rete scolastica
di Gian Carlo Sacchi
in Software
Internet, Reti, Nuove tecnologie
ChatGPT, la potenza del negativo
di Gabriele BoselliChatGPT e l’intelligenza artificiale. Scuola, quale futuro?
di Paolo Lill
in Stranieri
Progetto “Study in Sicily
28 gennaio – 3 febbraio 2023
Decreto Ministeriale 28 febbraio 2023, AOOGABMI 33
Il Ministro dell’istruzione e del merito
Procedure di scioglimento delle riserve e di inserimento dei titoli di specializzazione sul sostegno e di didattica differenziata degli aspiranti presenti nelle graduatorie ad esaurimento
Nota 28 febbraio 2023, AOODGSIP 858
Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico
Ai Direttori Generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti delle Istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado statali e paritarie
Al Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia Autonoma di Trento
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Provincia di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Scuole in lingua tedesca Provincia Autonoma di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Scuole delle Località Ladine -Provincia Autonoma di Bolzano
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Valle d’Aosta
Al Comitato Olimpico Nazionale Italiano
Alla Fondazione Giulio Onesti – Accademia Olimpica Nazionale Italiana
e, p. c. Al Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Ai Coordinatori regionali di Educazione Fisica e Sportiva
Oggetto: Concorso Nazionale “Onesti nello Sport” per l’a.s. 2022/2023, rivolto agli studenti degli Istituti secondari di secondo grado sul tema “Lo sport è di famiglia”.
Decreto Direttoriale 28 febbraio 2023, AOODGRUF 340
Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie – Ufficio III
Mobilità volontaria personale Comparto Funzioni Centrali in posizione di comando
Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 50
Mostra libri per il Giorno del ricordo
(Roma, 9 febbraio 2023) Una selezione di libri legati alla storia, al diritto e alla geografia della Venezia Giulia, dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, editi tra l’Ottocento e i primi del Novecento. Preziose testimonianze della ricchezza e della vitalità culturale di questi territori che, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, conobbero la tragedia delle foibe e dell’esodo e con cui l’Italia, insieme a Slovenia e Croazia, oggi condivide pace, amicizia, solidarietà e un futuro in comune nell’Unione Europea.
I volumi saranno esposti presso la Biblioteca del Ministero dell’Istruzione e del Merito “Luigi De Gregori”, in occasione del “Giorno del ricordo”, che ricorre domani, venerdì 10 febbraio. Torna, infatti, l’iniziativa “Il libro del mese”, avviata a gennaio dalla Biblioteca del MIM per celebrare ricorrenze nazionali e internazionali valorizzando il patrimonio librario del Ministero.
Da oggi al 28 febbraio è prevista un’esposizione di libri interamente dedicata alla ricorrenza istituita con la legge n. 92 del 2004 per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Questa mattina l’iniziativa è stata inaugurata alla presenza del Ministro Giuseppe Valditara.
Al centro dell’esposizione, il volume “Raccolta delle leggi ed ordinanze dell’anno 1819 per la Dalmazia”, pubblicato nel 1830 dalla prestigiosa tipografia Antonio – Luigi Battara. Il libro sarà visionabile nella Sala della Legislazione Scolastica, al piano terra del Palazzo dell’Istruzione, in Viale
Trastevere 76/a, a Roma. Si tratta del più antico volume di una raccolta aggiornata periodicamente, con norme che disciplinano vari aspetti della vita quotidiana e dei rapporti giuridici vigenti in quella regione ed è uno dei rari esemplari della collezione di volumi di leggi ed ordinanze per la Dalmazia, ricomprese nel periodo dal 1819 al 1848, custoditi dalla Biblioteca del Ministero.
Concepita come un vero e proprio racconto della cultura delle terre del confine orientale e adriatico, l’iniziativa della Biblioteca dedicata al “Giorno del ricordo” propone in visione anche altre pubblicazioni, immagini e fotografie storiche, risalenti agli anni precedenti al drammatico capitolo delle foibe e dell’esodo.
Tra gli altri libri saranno esposti, la “Raccolta delle leggi, ordinanze e regolamenti speciali per Trieste”, stampata dalla Tipografia del Lloyd Austriaco nel 1861, e due volumi sulla “Legislazione di Fiume”, editi dal Provveditorato Generale dello Stato nel 1926, tutti testi di carattere giuridico. La visita offrirà, inoltre, un approfondimento sulla storia di quelle aree geografiche. Ne è un esempio la raccolta fotografica “Il teatro romano di Trieste”, redatta dalla Regia Sovrintendenza alle Antichità e all’Arte per la Venezia Giulia – Trieste, contenente immagini d’epoca relative a scavi archeologici.
I visitatori potranno immergersi nel paesaggio, nelle tradizioni e nella memoria delle popolazioni della Venezia Giulia, dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, attraverso la visione di immagini, proiettate a video, tratte da due monografie regionali, illustrate della Reale Società Geografica Italiana, che documentano, tra l’altro, il doposcuola e l’attività scolastica all’aperto in questi territori. La prima riguarda Fiume e Dalmazia (da “La Patria. Geografia d’Italia”, Vol. XVIII – Fiume e la Dalmazia, Utet, Torino, 1925), mentre la seconda è inerente alla Venezia Giulia (da “La Patria. Geografia d’Italia”, Vol. V – Venezia Giulia, Utet, Torino, 1928).
Con uno sguardo rivolto al futuro, il percorso espositivo si conclude con il testo del Trattato sull’Unione europea e del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, fondamenta della casa comune in cui oggi, nell’integrazione di italiani, sloveni e croati, sono affermati pienamente i valori di libertà, democrazia, pace.
L’esposizione sarà aperta dal lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 15:00. L’accesso per il pubblico esterno è in via Dandolo 3. Per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere a biblioteca@istruzione.it. Per il personale del Ministero dell’Istruzione e del Merito non occorre prenotazione.
Il libro del mese
Dal 21 al 28 febbraio torna, in una versione ampliata, il percorso espositivo con volumi in alfabeto Braille custoditi presso la Biblioteca “Luigi De Gregori” del Ministero dell’Istruzione e del Merito. La Biblioteca del MIM propone un nuovo evento legato, stavolta, alla Giornata nazionale del Braille, istituita con la legge n. 126 del 3 agosto 2007 “quale momento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti”.
I testi in Braille saranno esposti dal 21 al 28 febbraio nella Sala dell’Emeroteca della Biblioteca, collocata al piano terreno del Palazzo dell’Istruzione, in Viale di Trastevere 76/A, a Roma, con una iniziativa rinnovata e ampliata rispetto alla precedente edizione. Insieme a grandi classici saranno poste in visione pubblicazioni destinate all’apprendimento, edite dalla Stamperia Nazionale Braille di Firenze. Sarà presente anche una sezione dedicata a volumi a stampa, rinvenuti anch’essi nelle collezioni della Biblioteca, che offrono un interessante spaccato sull’istruzione e sull’educazione delle persone non vedenti nei primi anni del secolo scorso.
In connessione con la concomitante iniziativa “Il Iibro del mese” in corso presso la Biblioteca fino al 28 febbraio e dedicata al Giorno del Ricordo, saranno poi rese visibili su pannello una selezione di norme dedicate all’istruzione e alla frequenza delle scuole pubbliche da parte delle bambine e bambini non vedenti. Queste ultime sono tratte dal volume “Raccolta delle leggi ed ordinanze dell’anno 1819 per la Dalmazia”, visionabile in originale nella gemella Sala della Legislazione Scolastica.
L’esposizione relativa al Braille sarà aperta dal 21 al 28 febbraio, dal lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 15:00. L’accesso per il pubblico esterno è in via Dandolo 3. La partecipazione alla esposizione comprende, facoltativamente, anche la visita all’esposizione dedicata a “Il libro del mese”.
Per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere a biblioteca@istruzione.it.
Per il personale del Ministero dell’Istruzione e del Merito non occorre prenotazione.
È “Bronzi italiani (Trecento-Settecento)”, di Lodovico Pollak, il libro con cui sarà aperta, lunedì 16 gennaio 2023, l’iniziativa “Il libro del mese”, promossa dalla Biblioteca “Luigi De Gregori” del Ministero dell’Istruzione e del Merito e inserita fra le attività di valorizzazione del patrimonio librario del MIM.
Noemi Di Segni, Presidente dell’UCEI, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il 19 gennaio 2023, ha visitato la Biblioteca del Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito dell’iniziativa “Il libro del mese”, che questo mese è dedicata al Giorno della Memoria, attraverso l’esposizione del libro di Lodovico Pollak “Bronzi italiani (Trecento-Settecento)”. Alla visita era presente anche il Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali, Jacopo Greco, in rappresentanza dell’Amministrazione.
Ogni mese, per guidare i visitatori e i dipendenti alla scoperta delle sue opere più significative, la Biblioteca esporrà un libro collegato a una ricorrenzanazionale o internazionale.
A gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, che si celebra il 27 del mese, come previsto dalla legge n. 211 del 20 luglio 2000, il volume scelto è quello di Lodovico Pollak, archeologo e mercante d’arte deportato ad Auschwitz nel 1943 e deceduto nel campo di sterminio. La famiglia Pollak fu catturata a Roma durante il rastrellamento del 16 ottobre 1943.
Il libro sarà esposto nella Sala della Legislazione Scolastica, sita al piano terra del Palazzo dell’Istruzione in Viale di Trastevere 76/A, fino al 31 gennaio. Nello stesso contesto saranno visionabili anche alcune opere riferite al periodo storico dell’autore, che, nella sua attività di archeologo, fu scopritore di un frammento del “Laocoonte”, una delle più importanti sculture di epoca ellenistica, esposto presso i Musei Vaticani.
La copia del volume “Bronzi italiani (Trecento-Settecento)” conservata presso la Biblioteca del MIM è firmata in originale dall’autore, con prefazione di Guglielmo Bode, ed è editata dall’antiquario romano Alfredo Barsanti. Si tratta di una rara edizione in folio pubblicata nel 1922 in soli 150 esemplari. Il volume è ben conservato, in una preziosa veste legata in marocchino, con fregio in oro, ed è illustrato da 50 tavole, opera del fotografo Cesare Faraglia.
Il libro sarà ‘sfogliabile’ anche in una versione digitalizzata. Distinguendosi per qualità, dimensioni e caratteristiche specifiche, il testo è stato inserito nel progetto di digitalizzazione “Biblioteca accessibile”, avviato per migliorare l’accessibilità e tutelare la conservazione dei volumi storici di maggior rilievo della Biblioteca e dell’Emeroteca del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
L’esposizione del libro di Pollak si inserisce nell’ambito delle attività del Ministero per le celebrazioni del Giorno della Memoria.
Il personale del Ministero potrà accedere alla Sala dove sarà presente il volume dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e il pomeriggio dalle 14.00 alle 15.00. Per i dipendenti non occorre prenotazione. I visitatori esterni potranno prenotarsi tramite la mail biblioteca@istruzione.it.
Nel mese di ottobre l’iniziativa sarà ripetuta, in occasione dell’ottantesimo anniversario del rastrellamento del ghetto di Roma.
Cessazione dal servizio
- Nota 30 gennaio 2023, AOODGPER 4814
Cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2023, a seguito delle disposizioni in materia di accesso al trattamento di pensione anticipata, introdotte dall’art. 1, commi 283, 288 e 292, della legge 29 dicembre 2022, n. 197. Indicazioni operative - Nota 8 settembre 2022, AOODGPER 31924
D.M. n. 238 dell’8 settembre 2022. Cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2023. Trattamento di quiescenza e di previdenza. Indicazioni operative - Decreto Ministeriale 8 settembre 2022, AOOGABMI 238
Cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2023
L’art. 1, commi 283, 288 e 292, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 ha introdotto nuove disposizioni in materia di accesso al trattamento di pensione anticipata.
Come previsto dalla Nota 30 gennaio 2023, AOODGPER 4814, le istanze dovranno essere presentate, tramite il sistema Polis, dal 1° al 28 febbraio 2023 utilizzando le funzioni che saranno disponibili nell’ambito della sezione “Istanze Online” del sito.
Le istanze Polis disponibili sono:
– Cessazioni On Line – personale docente, educativo, IRC e ATA – Quota 103
– Cessazioni On Line – personale docente, educativo, IRC e ATA – Opzione donna
– Cessazioni On Line – Dirigenti Scolastici – Quota 103
– Cessazioni On Line – Dirigenti Scolastici – Opzione donna
È escluso il personale in carico alle province di Trento e Bolzano.
L’art. 1 del Decreto Ministeriale 8 settembre 2022, AOOGABMI 238, fissa al 21 ottobre 2022, ovvero al 28 febbraio 2023, limitatamente ai dirigenti scolastici, il termine finale per la presentazione, da parte del personale a tempo indeterminato docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, delle domande di cessazione per raggiungimento del massimo di servizio, di dimissioni volontarie, di trattenimento in servizio per il raggiungimento del minimo contributivo, con effetti dal 1° settembre 2023.
Le operazioni vengono ulteriormente anticipate, grazie alla collaborazione fra MI e INPS, per poter velocizzare tutte le procedure che servono per arrivare la prossima estate a realizzare nei tempi utili le assunzioni in ruolo e i contratti a tempo determinato del personale.
Docenti, personale ATA e dirigenti scolastici potranno dunque presentare le loro richieste di pensionamento a partire da oggi, lunedì 12 settembre 2022, utilizzando la procedura web POLIS “Istanze online”. Il termine per l’inserimento delle domande è venerdì 21 ottobre 2022. Solo i dirigenti scolastici avranno tempo fino al 28 febbraio 2023.
Il personale in servizio all’estero potrà presentare l’istanza all’Ufficio territorialmente competente in formato analogico o digitale, al di fuori della piattaforma POLIS. Per le Province di Trento, Bolzano e Aosta è consentita la presentazione delle domande direttamente alla sede scolastica di servizio/titolarità, che provvederà poi a inoltrarle agli Uffici territoriali competenti.
L’INPS, attraverso le sue sedi e dando periodico riscontro al MI, accerterà il diritto al trattamento pensionistico del personale richiedente entro il 18 aprile 2023.
La circolare contiene, inoltre, indicazioni riguardanti il pensionamento anticipato per i lavoratori precoci e i trattamenti previdenziali di fine servizio e fine rapporto.
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