Scuole aperte fino alle 22: una proposta impraticabile

da tecnicadellascuola.it

Scuole aperte fino alle 22: una proposta impraticabile

Poco per volta i problemi emergono: a Genova e a Biella le amministrazioni provinciali non riescono già ora a garantire l’apertura delle scuole superiori nella giornata del sabato.
E poi per tenere aperte le scuole di sera ci vorrebbe un sistema di trasporto pubblico efficiente e funzionante: l’Italia non fatta solo di grandi città come Roma e Milano. Nei piccoli centri alle 8 di sera il trasporto pubblico non c’è più.

Che la sortita del sottosegretario Reggi sulle scuole aperte fino a tarda sera avrebbe scatenato le polemiche (ma anche il sarcarsmo e l’ironia) era da mettere nel conto.
Lo avevamo già preannunciato in un precedente intervento, ma adesso – mano a mano che le ore passano – le segnalazioni da più parti d’Italia incominciano ad arrivare.
In Liguria l’Amministrazione provinciale di Genova ha già deciso da tempo che le scuole superiori non potranno più funzionare nella giornata del sabato perchè i costi per il riscaldamento stanno diventando non  più sostenibili.
Stessa cosa in provincia di Biella.
A Ivrea, piccola città di provincia ma che accoglie nelle proprie scuole superiori almeno 5mila studenti, a partire da settembre licei e tecnici funzioneranno 5 giorni alla settimana perchè a causa dei tagli di spesa di regione ed enti locali, le aziende che gestiscono i servizi di trasporto pubblici non riescono più a garantire tutte le corse necessarie per trasportare in città i ragazzi e e le ragazze che abitano nei paesi vicini.
Sempre in questa città (ma è solo un esempio, perchè nella situazione si trovano certamente centinaia di altre cittadine italiane) gli autobus che svolgono il servizio urbano cessano le corse intorno alle 20-20,30: a cosa potrà mai servire tenere aperte le scuole fino alle 22 se gli studenti dovranno rientrare a casa ben prima?
Si tratta di piccoli esempi che certamente non fanno una regola, ma stanno forse ad indicare che lo staff di Reggi non ha minimamente preso in considerazione i problemi di “contorno”.
Il fatto è che il tema dell’istruzione non può essere affrontato in modo avulso da un più ampio contesto sociale.
La logica dovrebbe essere sistemica (non a caso si parla appunto di “sistema scolastico”!): ecco, forse quella che sta mancando al Governo in questa fase è una visione complessiva della scuola italiana, manca una strategia e si continua a ragionare con la logica del “cacciavite” che viste le condizioni drammatiche in cui versa la nostra scuola  serve ormai a poco.

Il Miur prepara “la rivoluzione”. Le reazioni dei partiti politici e dei sindacati

da tecnicadellascuola.it

Il Miur prepara “la rivoluzione”. Le reazioni dei partiti politici e dei sindacati

Il sottosegretario Reggi annuncia un piano per il rilancio della scuola, ma non mancano le voci critiche all’interno dei partiti e delle organizzazioni sindacali di categoria

Il sottosegretario, Roberto Reggi, in un’intervista a “la Repubblica” annuncia “il varo di un piano che non vorremmo risultasse “epocale”: “Più ore per tutti i docenti, 36 a settimana, e aumenti di stipendio a chi si prende responsabilità oppure offre competenze specifiche”. Inoltre scatti d’anzianità invariati e premi stipendiali fino al 30 per cento per i docenti impegnati in ruoli organizzativi (vicepresidi, docenti senior) o attività specializzate (lingue e informatica).

 

Le parole dell’esponente politico del Partito Democratico hanno avuto vasta eco all’interno dei gruppi parlamentari e delle organizzazioni sindacali di categoria. La senatrice, Francesca Puglisi, capogruppo Pd in Commissione Istruzione a Palazzo Madama, supporta quanto detto dal suo collega di partito: “Il patto per la scuola presentato da Reggi, ricalca gli impegni che ci eravamo assunti con gli elettori alle scorse elezioni politiche: scuole aperte tutto il giorno per permettere agli studenti di vivere la scuola come la propria casa, dove tornare a studiare da soli o in compagnia trovando libri e pc, fare musica e sport”.

 

 

La responsabile nazionale Scuola di Forza Italia, Elena Centemero  aggiunge: “La previsione di un cambiamento dello stato giuridico dei docenti, attraverso la differenziazione nella carriera e l’introduzione di orari differenti per gli insegnanti, è un punto centrale che permetterebbe, come abbiamo proposto, di tener aperte le scuole anche d’estate e nel pomeriggio. Questa proposta va accompagnata con un serio sistema di valutazione del personale e con la possibilità di mobilità in altri comparti della Pubblica Amministrazione per i gravi casi che ci sono nelle nostre scuole. La professionalità dei docenti – conclude – è fondamentale per la qualità della scuola”.

 

Di tutt’altro tenore le parole di Silvia Chimienti, del Movimento 5 Stelle: “Il passaggio a 36 ore di servizio comporterebbe un danno gravissimo per tutto il personale precario che attualmente sopravvive grazie a spezzoni di orario e supplenze brevi non coperte dai docenti in ruolo. Di questo passo si aggraverà ulteriormente la piaga del precariato. Noi del M5S ci opporremo fermamente alle 36 ore settimanali per i docenti di ruolo e proporremo, al contrario, di affidare l’eventuale monte ore eccedente a chi attualmente non lavora o è precario”.

 

Sul piede di guerra anche i sindacati. Lo Snals-Confsal respinge l’ipotesi di compensare finanziariamente l’aumento di tempo-denaro per i docenti con la decurtazione di un anno delle scuole superiori (da 5 a 4 anni). “In ogni caso – chiarisce il segretario generale Marco Paolo Nigi – sulla scuola occorre investire perché sono la società e l’economia che ce lo chiedono, con la finalità di recuperare il ritardo nei confronti dei paesi più avanzati dell’Unione europea”. Lo Snals-Confsal afferma la necessità di una netta distinzione tra tempo scuola, garantito dallo Stato con il proprio personale, cui non può essere attribuito altro tempo d’insegnamento in classe e di lavoro già gravoso, e tempo di permanenza nelle strutture scolastiche per altri bisogni di formazione e di socialità da affidare ad altre figure educative, senza confusioni di ruolo e di professionalità.

 

La Cisl Scuola aggiunge: “le 18, 22, 25 ore di cattedra possano crescere senza problemi fino alla soglia delle 36 ore mediamente richieste a un dipendente pubblico, lo si dica apertamente, e di una simile affermazione ci si assuma fino in fondo la responsabilità. Dopo di che si vada a vedere che cosa avviene nel resto del mondo, per capire quale possa essere una soglia di riferimento su cui discutere davvero in modo serio, fuori da ogni superficialità e demagogia”, spiega in una nota il segretario generale, Francesco Scrima.

 

Perplessità anche dall’Anief: “Già oggi un insegnante può dare disponibilità a svolgere fino a 6 ore in più di supplenza – spiega  Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir -, oltre le quali deve necessariamente subentrare quel supplente che di punto in bianco il Miur vorrebbe ora far sparire. Ma soprattutto non si capisce perché debba essere esteso l’orario di servizio dei docenti della scuola italiana dal momento che più indagini, nazionali ed internazionali, hanno dimostrato che lavorano alla pari, se non più, dei colleghi degli altri Paesi avanzati”.

 

Critica anche la Uil Scuola: “Nel chiuso delle stanze di Viale Trastevere si utilizzi il tempo come meglio si crede,  ma il Governo, che ha puntato sull’importante lavoro che gli insegnanti svolgono nel nostro paese, deve smentire e chiarire come intende procedere. Dopo cinque anni di blocco del contratto, si avvii la trattativa per il rinnovo che porti davvero ad un contratto innovativo. Il Governo dovrebbe impegnarsi per migliorare le condizioni in cui si svolge il lavoro nelle scuole: classi numerose, assenza di adeguate dotazioni  informatiche ed il sostegno alle innovazioni, afferma in una nota il segretario Massimo Di Menna.

 

La Gilda, con una nota del segretario Rino Di Meglio, va oltre, minacciando persino lo sciopero: “I docenti italiani lavorano quanto i loro colleghi europei e in alcuni casi anche di più, basta considerare che le ore di insegnamento sono di 60 minuti e non di 45 o 50 come in altri Paesi Ue. Non è possibile annunciare una riforma di questa portata partendo da dati falsi e se il Miur intende ‘spremere’ ulteriormente gli insegnanti, sulle cui spalle gravano incombenze burocratiche che nulla hanno a che vedere con la professione docente, noi ci opporremo fermamente invitando tutta la categoria a scendere in piazza”.

 

 

Più cauta la posizione della Flc-Cgil di Mimmo Pantaleo che così titola una propria nota: “Proposte Renzi: si chiamano merito e carriera, ma significano tagli lineari e aumento dei carichi di lavoro”. Pantaleo  ha però una sua controproposta: “Bisogna aprire un grande dibattito con docenti, Ata, genitori, studenti: non sono assolutamente convincenti le consultazioni on line di stampo para grillino (come si è fatto con la riforma della Pubblica Amministrazione)” E poi, sempre secondo Pantaleo, ci vogliono “organici funzionali per dare stabilità al lavoro e valorizzazione del personale (e non aumento dei carichi di lavoro) tramite contratto e non  con interventi legislativi”.

 

Disabili, il PD alza la voce: non più di due alunni per classe

da tecnicadellascuola.it

Disabili, il PD alza la voce: non più di due alunni per classe

Davide Faraone, responsabile scuola e welfare del Partito Democratico, cita la vicenda di Napoli, dove “nella terza sezione A dell’Istituto comprensivo De Ruggero di Brusciano”, risulterebbero “iscritti 4 alunni disabili su un totale di 22”: il provveditorato sdoppi la classe, altrimenti trascorreranno il loro tempo fuori, con un insegnante di sostegno, magari non di ruolo e poco specializzato.

Alla vigilia della tre-giorni organizzata dal Partito Democratico Sicilia a Terrasini, vicino Palermo, Davide Faraone, responsabile scuola e welfare del PD, chiede all’amministrazione scolastica il rispetto delle norme a tutela degli alunni disabili.

Lo fa con toni decisi, sostenendo che “non è accettabile che si formino classi differenziali per i disabili nella scuola italiana. Non è possibile accettare violazioni degradanti e indegne di un paese civile”.
Faraone, riferisce l’agenzia Ansa, cita anche la vicenda di Napoli, dove “nella terza sezione A dell’Istituto comprensivo De Ruggero di Brusciano”, risulterebbero “iscritti quattro alunni disabili su un totale di 22“.
“Il provveditorato – spiega – deve immediatamente intervenire sdoppiando la classe. Altrimenti, sappiamo già come finirà: da settembre, 4 bambini disabili, trascorreranno il loro tempo fuori dalla classe, con un insegnante di sostegno, magari non di ruolo e poco specializzato. Non tollereremo la formazione di classi speciali non ‘ufficializzate’, ma ‘di fatto’. La scuola italiana è la scuola dell’inclusione, non della ‘deportazione”.
Per questi motivi, il PD invita “i cittadini a segnalare alla mail welfare@partitodemocratico.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E’ necessario abilitare JavaScript per vederlo. , i casi di scelte culturalmente e socialmente scellerate”.
Vale la pena ricordare che la normativa vigente prevede al massimo 20 alunni per classe in presenza di un disabile grave. E 25 laddove è iscritto un alunno, al massimo due, laddove sia stato assegnato il sostegno ma il problema di apprendimento sia di livello medio-basso.

Reggi: “I professori saranno valutati e il loro contratto diventerà flessibile”

da tecnicadellascuola.it

Reggi: “I professori saranno valutati e il loro contratto diventerà flessibile”

Il sottosegretario all’istruzione, Roberto Reggi, aggiusta il tiro dopo le critiche , anche aspre, sollavtea dai sindacati e dai docenti

Su huffingtonpost.it un’ulteriore interviata al sottosegretario Reggi, spiega meglio l’idea che ha il Governo per dare nuovo imput alla scuola, se di nuovo imput si tratta
In ogni caso è previsto il taglio delle scuole superiori dai cinque ai quattro anni per risparmiare 1,5 miliardi di euro e l’apertura degli istituti dalle 7 alle 22 fino alla fine di luglio. Non viene però detto con quali fondi si pagherà il personale che dovrà aprire le scuole all’alba e chiuderle a notte, insime al costo delle bollette energetiche.
Ma Reggi anche su questo punto appare chiaro: “Viviamo una emergenza educativa e pensiamo che la scuola non può chiudere alla fine delle lezioni. Dobbiamo trovare risorse straordinarie per tenere aperte le strutture scolastiche fino a fine luglio e ogni giorno fino alle 22. Questo già avviene in alcune zone dell’Italia grazie alle associazioni dei genitori e ai volontari, ma anche grazie agli insegnanti. La scuola deve diventare uno spazio dove organizzare corsi pomeridiani, scuole serali per gli adulti, un luogo vissuto. In autunno faremo un incontro ad hoc proprio per parlare di questo progetto”.
Ma a parte questo Reggi dice: “La nostra è una proposta che i sindacati potranno discutere”.
“La scuola è l’ultimo campo della pubblica amministrazione dove non esiste l’obbligo della formazione e dove nessuno può entrare nelle aule per valutare le capacità dei professori: questo deve cambiare per adeguarci all’Europa”.
Tuttavia, insiste il sottosegretario, “La nostra non è una riforma ma una proposta ancora aperta, non definitiva. Nei prossimi giorni la ministra Stefania Giannini la illustrerà al governo durante il Consiglio dei ministri e successivamente potrebbe prendere la forma di una legge delega ma verrà comunque sottoposta alle opinioni di tutti i soggetti coinvolti, dagli insegnanti ai dirigenti scolastici al personale tecnico delle scuole, agli studenti. Tutti devono comprendere che la scuola italiana deve diventare europea e questo avviene soltanto valorizzando gli insegnanti che si impegnano, dunque è necessario introdurre nei contratti la flessibilità. Ricordando che i nostri professori sono quelli che in Europa lavorano meno ore e hanno stipendi più bassi”.
E per consentire un salario più altro, spiega Reggi si deve valutare il lavoro dei docenti: “L’Italia è l’unico Paese europeo dove il lavoro degli insegnanti non viene valutato e questo non è più tollerabile. Sto parlando non solo della valutazione interna fatta dai presidi, ma anche della valutazione esterna che deve tener conto del contesto nel quale l’insegnante opera: un conto è insegnare in aree dove il benessere è tangibile, un altro dove il tasso di abbandono scolastico è altissimo. Questo tipo di misurazione delle competenze sarà operativo a partire da settembre e lentamente entrerà a regime accanto al sistema Invalsi, contribuendo a premiare i docenti davvero meritevoli. Mi spiace se i sindacati si stanno scaldando eccessivamente, ma la scuola è l’ultimo campo della pubblica amministrazione dove la formazione non è obbligatoria e nessuno può entrare nelle aule per capire se la persona alla quale affidiamo i nostri figli sia veramente bravo”.
Stabilito duqnue che saranno i dirigenti a dare una valutazione “interna” agli insegnanti, “toccherà al dirigente scolastico organizzare la disponibilità dei professori della sua scuola. Se qualcuno non potrà lavorare 36 ore allora potrà rinunciare a una parte degli incentivi, insomma non possiamo ragionare in maniera rigida. Ripeto: la mia è una proposta non certo irragionevole e non è detto che sarà quella definitiva. Ecco perché non capisco le reazioni durissime dei sindacati”.
Inoltre per Reggi l’adeguamento degli stipendi dei docenti italiani alla media europea passa dalle “elemosine del ministero dell’economia senza presentare una riforma di sistema. Questo è un momento delicato dove nessuno può pensare di poter rimanere com’era: ecco perché chiediamo ai professori una maggiore flessibilità di orario e di stipendio”, mentre per quanto riguarda l’ìaltra spinosa questione, quella cioè di togliere un anno0 alla formazione secondaria usperiore, Reggi spiega: “Potrebbe essere una soluzione per avere maggiori risorse da destinare a tutti i cicli scolastici” e “arriveremo pure a stabilizzare” quasi mezzo milione di precari”.
“Nei prossimi giorni concluderemo i due cantieri del Miur, la ministra Giannini ne parlerà con il governo e poi avvieremo una consultazione nella quale tutti potranno esprimersi. Ma tempi e modi del piano scuola verranno decisi da Matteo Renzi che ha puntato grande parte del suo intervento su questa riforma dell’educazione vivendola come un investimento e non come un costo”.

Scuole paritarie, Imu e Tasi

da tecnicadellascuola.it

Scuole paritarie, Imu e Tasi

Le recenti disposizioni emanate in materia di IMU e di TASI prevedono che gli enti non commerciali devono presentare un’unica dichiarazione sia per l’IMU sia per la TASI.

Per quanto concerne l’esenzione dal pagamento dell’IMU e della TASI relativamente alle attività didattiche nel modello di dichiarazione IMU e TASI per gli enti non commerciali è precisato quanto segue.

Le attività didattiche sono quelle dirette all’istruzione e alla formazione di cui alla legge 28 marzo 2003, n. 53.

Lo svolgimento delle predette attività si ritiene effettuato con modalità non commerciali se:

 

a) l’attività è paritaria rispetto a quella statale e la scuola adotta un regolamento che garantisce la non discriminazione in fase di accettazione degli alunni;

b) sono comunque osservati gli obblighi di accoglienza di alunni con disabilità, di applicazione della contrattazione collettiva al personale docente e non docente, di adeguatezza delle strutture agli standard previsti, di pubblicità del bilancio;

c) l’attività è svolta a titolo gratuito, ovvero dietro versamento di corrispettivi di importo simbolico e tali da coprire solamente una frazione del costo effettivo del servizio, tenuto anche conto dell’assenza di relazione con lo stesso.

 

Tra le attività didattiche sono ricomprese le “iniziative sperimentali” denominate “sezioni primavera”, istituite dall’art. 1, comma 630, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

Pertanto, se le predette sezioni sono istituite nelle scuole paritarie dell’infanzia, le stesse sono da considerarsi come le altre sezioni per l’infanzia funzionanti nelle scuole stesse.

Relativamente alla compilazione del Quadro B del modello di dichiarazione IMU-TASI si riassumono qui di seguito le istruzioni per la compilazione del secondo riquadro.

Detto riquadro prevede, al primo rigo, l’indicazione del Cm, vale a dire il corrispettivo medio percepito dalla scuola paritaria e quella del Cms, vale a dire il costo medio per studente pubblicato nella tabella sottostante che costituisce il parametro di riferimento per verificare il rispetto del requisito richiesto dalla vigente normativa per l’esenzione dal pagamento dell’IMU e della TASI

 

Tabella. Spesa Annuale per studente distinta per livello di istruzione

(CMS – Costo Medio per Studente)

Scuola dell’infanzia

Scuola Primaria

Istruzione secondaria
di primo grado

Istruzione secondaria
di secondo grado

Tutti i livelli

Spesa annua nelle istituzioni educative per studente

€ 5.739,17

€ 6.634,15

€ 6.835,85

€ 6.914,31

€ 6.882,78

Fonte Education at glance OECD

 

Per corrispettivo medio (CM) si intende la media degli importi annui che vengono corrisposti alla scuola dalle famiglie.

Ad esempio se in una scuola dell’infanzia sono presenti 10 bambini per i quali viene corrisposto un importo annuo pari a € 1000 e 5 per i quali viene corrisposto un importo annuo agevolato di € 500, il corrispettivo medio sarà pari a: [(1000 x 10) + (500 x 5)] / 15 = € 833.

Per costo medio per studente (CMS) si intende, invece, l’importo indicato nella Tabella sopra riportata, distinto per settore scolastico.

Se il corrispettivo medio (CM) è inferiore o uguale al costo medio per studente (CMS) , ciò significa che l’attività didattica è svolta con modalità non commerciali e, quindi, non è assoggettabile a imposizione.

In questo caso dovrà essere barrato il campo corrispondente al Rigo g) del modello. Dovrà essere contestualmente barrato il campo 13, nel caso in cui nell’immobile venga svolta esclusivamente attività didattica con modalità non commerciali. Se, invece, il corrispettivo medio (CM) risulta superiore al costo medio per studente (CMS), si dovrà barrare il campo relativo al Rigo h) e si dovrà procedere alla determinazione della parte del valore di cui al Rigo f) assoggettabile a IMU e alla TASI.

Il volto furioso dei docenti che fanno un selfie

da tecnicadellascuola.it

Il volto furioso dei docenti che fanno un selfie

Renzi ha detto: “Se l’Europa facesse un selfie avrebbe il volto della noia”. Noi diciamo che se lo facessero i docenti avrebbero il volto furioso. A leggere post e commenti nei forum e nei SN si ha la chiara percezione che la prospettiva delle 36 ore non piace a nessuno o quasi.

Un tempo, per analizzare profondamente un disagio sociale si sarebbe parlato di introspezione, nel senso dell’atto del pensiero umano volto all’osservazione diretta della propria interiorità. Un’introspezione seria, fatta di sentimenti, desideri, etica della responsabilità , senso  del dovere, di appartenenza , ma in modo particolare fatta di una vera lettura della realtà.
Oggi invece la profondità dell’introspezione, capace di trovare soluzioni autentiche ai problemi sociali, ha lasciato il posto  all’esteriorità e all’apparenza. Si tratta di un vero e proprio depauperamento di valori etici e morali e culturali. L’analisi politica di un serio disagio sociale viene rappresentato non tanto da un’analisi introspettiva ma piuttosto da una forma riduttiva e puramente estetica di un semplice “selfie”.  Ma cosa è il selfie? È quello che fanno comunemente tutti i ragazzini o le ragazzine e a volte alcuni adulti con la sindrome di peter pan, quando orientano il loro samrtphone verso se stessi o verso uno specchio e scattano una foto, che poi pubblicano  sul loro profilo facebook.
Questo termine è stato usato ieri da Renzi nel discorso di presentazione del semestre italiano alla Ue : “Se l’Europa facesse un selfie avrebbe il volto della noia”. Noi vogliamo usare questa metafora 2.0, fortissima dal punto di vista della comunicazione, ma anche molto leggera dal punto di vista dell’analisi politica introspettiva, dicendo al governo Renzi, al ministro Giannini e al sottosegretario Reggi : “Se oggi facessimo un selfie agli insegnanti italiani, questi avrebbero il volto furioso”.
La storia delle 36 ore imposte per tutti gli ordini di scuola agli insegnanti, la riduzione di un anno di scuole secondarie di secondo grado e l’allungamento degli impegni didattici da 208 giorni l’anno a non meno di 230, non è stata proprio digerita dagli oltre 600 mila docenti italiani. La furia che si stamperebbe sui volti degli insegnanti nell’ipotetico quanto suggestivo selfie, si sta materializzando sul web in forma di contestazioni scritte.
Ne riportiamo di seguito qualcuna: Alessia sostiene che “in realtà penso giochino al rialzo per poi contrattare arrivando alle 24 ore facendoci sentire anche fortunati x avere evitato le 36… Io a malapena sopravvivo con queste ore!!!”.
Emanuela Katia scrive : “Riforma folle. Cosa significa immediata eliminazione delle graduatorie l’istituto?”. Enrica non ci sta : “No senza compromessi! Mi possono dare pure un’aula tutta per me con aria condizionata e dieci computer, ma è sempre no!”.  Luigi scrive: “Pensate a comprare la carta igienica e il sapone per le mani, invece di aprire le scuole di sera. Poi ci chiederanno di fare la colletta per l’energia elettrica. Buffoni mangiapane a tradimento”.
Gloria è arrabbiatissima : “Che schifo ricordare questo dopo 30 anni di onesto lavoro!!!”.
Antonella vuol scappare dall’Italia : “E’ una mega-vergogna…..quasi quasi …emigro!!!”.  Marco è più tenero : “Buoni pasto e rimborsi benzina inclusi? Aria condizionata in un comodo ufficio dove lavorare nelle ore a disposizione? Riscaldamento tutto il giorno d’inverno? Ferie da prendere quando ci pare? Beh, così ci potrei anche stare”.
Doriana è realista : “La manovra è chiara: 24 ore per azzerare i precari, non ci sarà posto per nessuno, anzi, forse, esuberi!..24 ore per aggraziarsi l’opinione pubblica che ci ritiene fannulloni e privilegiati, 24 ore da un ministro che appartiene ad un partito inesistente, non eletto, 24 ore per mostrare il pugno forte, per ammutolire i sindacati…..24 ore perché ciò che conta è: la custodia….l’immagine….e il risparmio…tutto il resto sono solo favole!”.
Si tratta di un antipasto di quello che sta per montare contro questa decisione del Governo di raddoppiare l’orario di servizio dei docenti. Noi continueremo  a descrive il selfie degli insegnanti che per adesso è furioso ed attendiamo commenti  e suggerimenti da inviare ad un governo poco introspettivo nella lettura dei problemi da risolvere e molto superficiale nel conoscere la realtà del mondo della scuola.

 

Niente Imu e Tasi per paritarie

da tuttoscuola.com

Una nota del sottosegretario Toccafondi
Niente Imu e Tasi per paritarie

Il decreto del Tesoro (del 26 giugno 2014, contenente il modello di dichiarazione IMU e TASI per gli enti non commerciali, ndr) aiuta a sbrogliare una matassa interpretativa che rischiava di far chiudere migliaia di scuole paritarie che si trovavano a dover pagare decine di migliaia di euro l’anno di imposta sugli immobili, o di avere una Tasi anche dieci volte più alta delle scuole statali. Questo decreto sana una disparità, anche se ne persistono molte altre, che non aveva ragione di essere visto e considerato che il sistema di istruzione è unico e nazionale, e la divisione tra statale e non statale è solo tra i soggetti che la mettono in pratica”. Lo afferma, in una nota, il sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi.

Se il sistema è unico le regole che valgono per uno devono valere anche per l’altro, devono essere le stesse per tutti – argomenta Toccafondi -. Sia la scuola paritaria che quella statale fanno servizio pubblico, come sancisce la legge Berlinguer del 2000, e quindi devono avere lo stesso trattamento. Il dibattito sulla parità scolastica in Italia ha bisogno di più realismo e meno ideologia, su questo tema il ministro Giannini si è già espressa in maniera chiara. Siamo uno degli ultimi paesi nel mondo a non riconoscere appieno una legge sulla parità scolastica effettiva, a non riconoscere nei fatti la libertà di scelta educativa dei genitori, e senza il decreto del Tesoro si rischiava solo di aumentare questa disparità”.

 

La Giannini conferma apertura piena alla scuola paritaria

da tuttoscuola.com

La Giannini conferma apertura piena alla scuola paritaria
Intervista al settimanale Tempi

Dopo le esternazioni al convegno di Treelle dei giorni scorsi sulla scuola paritaria, il ministro Giannini ritorna sulla questione dei costi standard sul settimanale Tempi.

A noi Stato italiano cosa conviene? Alla fine ci conviene parità e costo standard” ha detto il ministro.

Nel corso dell’intervista, la Giannini ha auspicato che si giunga a una effettiva parità anche per le scuole non statali, perché quella attuale è senza “ossigeno, non ci sono le risorse per attuarla concretamente“.

La Giannini non si è fermata ad un semplice auspicio: ha detto di più: “i tempi sembrano maturi perché questo possa avvenire e mi parrebbe curioso che nell’ambito della scuola questa coraggiosa azione di riforma strutturale non avvenisse“.

Il ministro, tuttavia, è consapevole degli ostacoli che si frappongono al raggiungimento di quell’impegnativo obiettivo: “Primo: i pregiudizi culturali. Pensi alla discussione veramente fuorviante che abbiamo avuto lo scorso anno a proposito del referendum sulle scuole paritarie a Bologna. Mi stupì che anche persone di alto livello culturale sostenessero allora che pubblico è sinonimo di statale.”

Per la Giannini la prima condizione è che la parità scolastica non sia più un tema di parte e, per dirla brutalmente, il tema di una certa sinistra che è contro il paritario perché diventa privato, perché diventa cattolico e perché diventa clericale.

Il secondo problema per il ministro quello dei costi. Un ostacolo che, a suo parere, potrebbe essere superato con “l’applicazione del “costo standard””.

Se ciò non si realizzasse, “tra cinque-sei anni, il sistema delle paritarie si spegnerebbe. Ma se si spengono le paritarie, saranno 6 miliardi e spiccioli in più che graveranno sul bilancio del già oneroso bilancio dello Stato”.

La Giannini conclude con perentorietà: Dunque, al di là delle considerazioni culturali e di principio, mettiamoci pure la benda della cecità politica: a noi Stato italiano cosa conviene? Alla fine ci conviene parità e costo standard”.

 

04/07/2014 – Programmazione 2007-2013 PON FESR – Precisazioni sulla documentazione da inserire nella piattaforma “Gestione Interventi” e “Gestione finanziaria”

Oggetto: Programmazione 2007-2013 PON FESR – “Ambienti per l’apprendimento” e progetti finanziati dai Programmi Operativi Regionali (POR) delle Regioni appartenenti all’obiettivo Convergenza. Avviso congiunto MIUR-MATTM, prot. 7667/2010. Precisazioni sulla documentazione da inserire nella piattaforma “Gestione Interventi” e “Gestione finanziaria”.

Nota prot. 6172 del 3 luglio 2014

Nota 4 luglio 2014, Prot. AOODGPER n. 6805

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per il personale scolastico
Uff. III

Agli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Agli Ambiti Territoriali Provinciali
LORO SEDI

OGGETTO: Graduatorie di istituto personale docente ed educativo valide per il triennio 2014/16. Apertura funzioni POLIS per la scelta delle sedi (mod. B)

Facendo seguito alle note di questo Ufficio, prot. AOODGPER n. 5543 del 30 maggio 2014 e prot. AOODGSSSI n. 1692 del 26 giugno 2014, si comunica che sono aperte le funzioni POLIS per la scelta delle sedi per il conferimento delle supplenze.

Le suddette funzioni chiuderanno il giorno 4 agosto 2014 alle ore 14,00.

Per le modalità di compilazione si rinvia alle istruzioni fornite con D.M. 353/2014 all’art. 7 sezione B.

Per eventuali problemi in sede di compilazione è attivo il numero verde 800.844999 dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 18,00 per tutto il periodo di durata della funzione.

A supporto della procedura sono allegati i seguenti elenchi:

  • Legenda sedi esprimibili

  • Elenco province con deroga due circoli didattici

  • Elenco istituti omnicomprensivi

  • Elenco scuole speciali

  • Elenco scuole slovene

  • Elenco scuole con sezioni di Liceo Musicali e/o Coreutico

In applicazione dell’art. 5 commi 8 e 9 del D.M. 353 del 23 maggio 2014, possono essere richieste, da parte dei docenti delle classi di concorso A031, A032 ed A077, le scuole con Sezioni di Liceo Musicale e/o Coreutico, ai fini dell’inclusione nelle graduatorie dei nuovi insegnamenti di cui all’Allegato E al D.P.R. 15 marzo 2010 n. 89. Con successiva apposita nota verranno fornite, a breve, indicazioni sulle modalità di compilazione delle graduatorie suddette e sulle modalità di dichiarazione dei requisiti da parte dei docenti interessati.

per IL DIRETTORE GENERALE
Il Dirigente Vicario
Gildo de Angelis

Allegati

 

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 153

Gazzetta Ufficiale

Sommario

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30 giugno 2014


Approvazione del progetto di trasferimento e smaltimento della nave
da crociera Costa Concordia, proposto dalla Costa Crociere S.p.A. con
le prescrizioni assunte dalla Conferenza dei servizi del 25 giugno
2014. (14A05159)

 

 

Pag. 1

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 30 maggio 2014


Fissazione semestrale dei tassi di interesse per il pagamento
differito dei diritti doganali (periodo 13 gennaio 2014 – 12 luglio
2014). (14A05158)

 

 

Pag. 2

 

 

 


DECRETO 26 giugno 2014


Approvazione del modello di dichiarazione dell’IMU e della TASI per
gli enti non commerciali, con le relative istruzioni. (14A05073)

 

 

Pag. 2

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 11 giugno 2014


Rinnovo dell’autorizzazione al laboratorio Protezione ambientale
S.r.l., in Alessandria, al rilascio dei certificati di analisi nel
settore oleicolo. (14A04973)

 

 

Pag. 38

 

 

 


DECRETO 11 giugno 2014


Rinnovo dell’autorizzazione al laboratorio Enocentro di Vassanelli C.
& C. S.r.l., in Bussolengo, al rilascio dei certificati di analisi
nel settore oleicolo. (14A04974)

 

 

Pag. 39

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 15 aprile 2014


Determinazione del contributo complessivo dell’ammontare a conguaglio
per l’anno 2013 all’Organismo centrale di stoccaggio italiano (OCSIT)
e relative modalita’ di versamento. (14A04971)

 

 

Pag. 40

 

 

 


DECRETO 20 giugno 2014


Aggiornamento annuale degli importi per il risarcimento del danno
biologico per lesioni di lieve entita’, derivanti da sinistri
conseguenti alla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti,
anno 2014. (14A04970)

 

 

Pag. 41

 

 

 


DECRETO 20 giugno 2014


Proroga del termine per adeguare i modelli di libretto e i rapporti
di efficienza energetica degli impianti di climatizzazione.
(14A05075)

 

 

Pag. 42

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Comunicato concernente l’estratto della determina V & A/973 del 16
maggio 2014 relativo alla modifica dell’autorizzazione all’immissione
in commercio del medicinale per uso umano «Latanoprost Tubilux
Pharma». (14A05002)

 

 

Pag. 43

 

 

CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

 


COMUNICATO


Nomina di un membro del Parlamento europeo spettante all’Italia
(14A05162)

 

 

Pag. 43

 

 

 


COMUNICATO


Annuncio di una proposta di legge di iniziativa popolare (14A05190)

 

 

Pag. 43

 

 

MINISTERO DELL’INTERNO

 


COMUNICATO


Conclusione del procedimento avviato nei confronti del comune di
Campo Calabro, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18
agosto 2000, n. 267. (14A04996)

 

 

Pag. 43

 

 

MINISTERO DELLA DIFESA

 


COMUNICATO


Concessione di ricompense al valore dell’Arma dei Carabinieri
(14A04975)

 

 

Pag. 43

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


COMUNICATO


Approvazione dello Statuto dell’Agenzia per le erogazioni in
agricoltura – AGEA. (14A05113)

 

 

Pag. 45

 

 

REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA

 


COMUNICATO


Scioglimento della «Area12 Societa’ Cooperativa Sociale», in Gorizia.
(14A04981)

 

 

Pag. 45

 

 

 


COMUNICATO


Liquidazione coatta amministrativa della «Alfiera 2001 societa’
cooperativa», in Udine e nomina del commissario liquidatore.
(14A05114)

 

 

Pag. 45

 

 

 


COMUNICATO


Liquidazione coatta amministrativa della «Consulting Service societa’
cooperativa», in Pordenone e nomina del commissario liquidatore.
(14A05115)

 

 

Pag. 45

 

 

 


COMUNICATO


Gestione commissariale della «Habitat Costruzioni – societa’
cooperativa», in Fogliano Redipuglia. (14A05116)

 

 

Pag. 45

 

 

 


COMUNICATO


Liquidazione coatta amministrativa della «Magicabula societa’
cooperativa», in Chions e nomina del commissario liquidatore.
(14A05117)

 

 

Pag. 46

 

 

SUPPLEMENTI ORDINARI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Atorvastatina Tecnigen». (14A04871)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Tacrolimus Accord Healthcare». (14A04872)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Carefinast». (14A04873)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Escitalopram Sandoz BV». (14A04874)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Targin». (14A04875)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Casenjunior». (14A04876)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Diclovec» (14A04877)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Selenio Jenson» (14A04879)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Somatoline» (14A04878)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Cleodette» (14A04880)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Expectosol» (14A04881)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Cluviat» (14A04882)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Desametasone Fosfato Hospira». (14A04883)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Levosulpiride Pharmeg» (14A04884)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Levair» (14A04885)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Augmentin» (14A04886)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Levosulpiride Ipso Pharma». (14A04887)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Levosulpiride Epifarma» (14A04888)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Dermomycin» (14A04889)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Fluarix Tetra» (14A04890)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Penstapho» (14A04893)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Vicks Inalante» (14A04891)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Diclofenac Angenerico» (14A04892)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente a taluni medicinali
per uso umano (14A04894)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente al medicinale per
uso umano «Oxaliplatino Sun». (14A04896)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione della proroga scorte relativamente a taluni medicinali
per uso umano. (14A04895)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio di taluni medicinali per uso umano. (14A04897)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Venlafaxina Proge Medica».
(14A04900)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio di taluni medicinali per uso umano. (14A04899)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio di taluni medicinali per uso umano. (14A04898)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Iodoten». (14A04903)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Ramipril Epifarma».
(14A04906)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Furosemide Germed».
(14A04902)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Probena». (14A04901)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Abioclav». (14A04905)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Finasteride FG». (14A04904)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Keprilan». (14A04909)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio di taluni medicinali per uso umano. (14A04910)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Zaprixin». (14A04907)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio di taluni medicinali per uso umano. (14A04908)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Altosalic». (14A04911)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Irbesartan Pfizer». (14A04912)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Ramipril Pfizer». (14A04913)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Ovestin». (14A04914)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Candesartan Teva». (14A04915)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Valsartan e Idroclorotiazide Dorom».
(14A04916)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Quetiapina Nucleus». (14A04919)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Tizanidina DR. Reddy’s». (14A04917)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Risperidone DR. Reddy’s». (14A04918)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Giscosamine» (14A04920)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Losartan e Idroclorotiazide DR.
Reddy’s». (14A04921)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Buscopan»
(14A04922)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Pantorc»
(14A04924)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Pantorc»
(14A04923)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Triatec»
(14A04925)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Triatec»
(14A04926)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Tobradex»
(14A04928)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Triatec»
(14A04927)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Tobral»
(14A04929)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Pantorc»
(14A04931)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Triatec»
(14A04930)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Pantorc»
(14A04933)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Pantorc»
(14A04932)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Voltaren
Emulgel» (14A04935)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Atarax»
(14A04934)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Augmentin»
(14A04936)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Co Efferalgan»
(14A04937)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Lansox»
(14A04938)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Pantorc»
(14A04939)

 

(Suppl. Ordinario n. 50)