200 STUDENTI RINNOVANO LA SCUOLA di Umberto Tenuta
Canto 200 Gli studenti rinnovano la scuola. E sono contenti pure i docenti.
Ogni santo giorno della settimana leggo almeno le prime pagine dei quotidiani italiani.
Vi si scrive molto, forse non abbastanza, dei docenti, ma niente, proprio niente, degli studenti, a meno che qualcuno di essi non abbia preso decisioni irrimediabili.
Eppure gli studenti sono il prodotto dell’Azienda Scuola!
Dell’Azienda FIAT −così io la ricordo sempre− leggo delle ultime meraviglie:
500L LIVING 500L BEATS EDITION 500 CULT PANDA 4X4 Punto BRAVO …
Certo, gli studenti non sono auto, auto uscite dagli stampi, come i libri stampati che sono molti nostri virtuosi studenti!
Ma per me sarebbe molto bello leggere di Angelina innamorata delle poesie di Anacreonte, di Norberto innamorato della catulliana Lesbia, di Susanna affascinata dalle storie di Erodoto…
E di tanti altri giovani studenti innamorati ciascuno della propria musa: Melpomene, Clio, Euterpe, Talia, Tersicore, Erato, Polimnia, Urania, Calliope, Digitalia.
Oddio, forse nemmeno a Venere resta fedele Cupido, trascinato da fredde sfere metalliche!
Studenti, nessuno più vi innamora!
Nessuno più vi ama!
Nessuno più vi degna di una parola!
Eppure, voi siete la materia prima della catena di montaggio, una lunga catena, una catena che vi tiene legati ai banchi, una catena che vi produce piaghe, una catena che vi umilia, una catena che vi mortifica con le sue bocciature.
Nessuno vi vuole, tutti vi respingono.
Solo pochi sono i fortunati.
Molti i chiamati e pochi gli eletti!
Voi siete materia sorda all’intention dell’arte!
Perciò, vi evitano, vi dimenticano, vi abbandonano al vostro destino, al destino che nessuno vi ha aiutato a costruirvi.
Voi siete solo una materia dal grigio colore, un colore grigio che nessuno ama più dopo le mie giovanili grisaglie!
Ma io voglio dirvi una cosa.
Una cosa grande.
Voi siete la materia prima che la Scuola lavora.
Lo sanno bene i Lavoratori della scuola, così mal pagati per così duro lavoro.
Perché duri voi siete.
Ebbene, fate di necessità virtù!
A settembre disertate la scuola.
Rendetela ancora più arida.
Sarà un incendio nazionale!
La scuola sarà rasa al suolo.
Tutti i giornali approfitteranno dell’evento per tirature speciali.
Allora non resisterete alle interviste.
Giornali, Radio, Televisioni si occuperanno di voi, finalmente!
E finalmente le vostre scuole saranno ricostruite, costruite ex novo.
Secondo i criteri più avanzati dell’edilizia finlandese e sudcoreana.
Ed in Finlandia, ed in Corea del Sud saranno inviati tutti i dirigenti scolastici e tutti i docenti italiani.
Finalmente aggiornati, aggiorneranno i loro metodi didattici, pardon, matetici, dell’apprendimento, come dice la parola Matematica.
E finalmente gli studenti non saranno più considerati materia grigia su cui imprimere le conoscenze, ma figli di donna chiamati a farsi uomini.
Tutti figli del Principe keyano.
Ma ci voleva proprio un incendio per rinnovare la Scuola?
Speriamo che basti!
Lo speriamo per gli studenti, ma lo speriamo anche per i docenti.
POST SCRIPTUM
Ricordate che la rubrica dei nostri canti ha per titolo
SCHOLA RENOVANDA EST
Pubblicato in
http://www.edscuola.it/dida.html
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