In un’intervista a La Stampa interviene il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti: “Se fossi un sovranista mi batterei per promuovere le spremute italiane e il panino al prosciutto, non per sostenere le multinazionali delle bevande gasate”.
Per Fioramonti, l’ecologia e l’ambiente “devono diventare materie scolastiche. E in questo quadro rientra anche il discorso su una giusta forma di alimentazione”.
E in caso di bocciatura della proposta, aggiunge, “non spetta a me l’onere e l’onore di trovare risorse per bilancio, è compito del Ministero dell’Economia. Se non si trovassero le risorse darei le dimissioni, l’ho già detto e lo confermo”.
L’obbiettivo della robotica educativa non è insegnare robotica, ma migliorare l’insegnamento usando la robotica.
In questo modo gli studenti e le studentesse sono più coinvolti nello studio delle materie scientifico-tecnologiche e non solo. Perché costruire e programmare robot significa mettere in moto la propria creatività, imparare a condividere, a collaborare, imparare a comunicare, significa imparare insieme all’insegnante che non sarà più un leader imposto ma un leader riconosciuto che ricercherà le soluzioni insieme ai propri allievi.
Un’ ulteriore importante ricaduta è la possibilità di crescere “cittadini” pronti a usare le tecnologie e a non essere usati dalle macchine (come spesso succede con telefonini, computer).
Usare i robot a scuola significa dunque incrementare la possibilità di creare cittadini migliori anche perchè la robotica ha forti implicazioni etiche, legali e sociali che anche gli studenti più giovani sanno individuare. La Robotica Educativa, dove l’uso di robot è proposto come strumento immediato in grado di far vivere agli allievi e anche ai docenti, una esperienza immediata e tangibile del processo di generalizzazione e applicazione appena elaborato dalle nostre menti (Pensiero Computazionale), sviluppa le seguenti life skills:
Il prossimo 27 settembre gli studenti non avranno problemi con la giustificazione. L’assenza di chi parteciperà, infatti, al 3º Global Strike For Future, sarà considerata dalle scuole come “motivata”. Ad affermarlo una circolare del MIUR che ha come oggetto proprio la partecipazione degli studenti al 3° Global Strike For Future sul tema dei cambiamenti climatici.
Nel testo della circolare si legge infatti che “Il movimento Fridays For Future ha promosso dal 20 al 27 settembre 2019 una settimana di iniziative e azioni di sensibilizzazione della popolazione mondiale sul tema dei cambiamenti climatici. Come noto, la settimana culminerà nel 3º Global Strike For Future venerdì 27 settembre, con manifestazioni pacifiche organizzate su tutto il territorio nazionale”.
“Al riguardo – continua la circolare – in previsione dell’ampia adesione degli studenti italiani alle iniziative locali, alle quali molto spesso le istituzioni scolastiche e le associazioni studentesche hanno fornito il proprio supporto organizzativo, l’onorevole Ministro esprime l’auspicio che le scuole, nella propria autonomia, possano considerare l’assenza degli studenti per la giornata del 27 p.v. motivata dalla partecipazione alla manifestazione, utilizzando le ordinarie modalità di giustificazione delle assenze adottate dalle stesse scuole. Si invitano, inoltre, i Collegi dei docenti a valutare la possibilità che tale giornata non incida sul numero massimo delle assenze consentite dal monte ore personalizzato degli studenti, stante il valore civico che la partecipazione riveste”.
I sindacati hanno accolto con grande soddisfazione la dichiarazione rilasciata dal ministro Lorenzo Fioramonti in un’intervista a Radio Capital con la quale il successore di Marco Bussetti ha confermato la sua volontà di dare ai docenti italiani, “il personale meno pagato d’Europa”, “un aumento stipendiale importante, ragioniamo attorno ai 100 euro”, ma uguale per tutti, senza alcun riconoscimento o bonus per merito.
“Sono contrario all’idea che la scuola debba incentivare comportamenti che ritengo essere parte integrante dell’attività dell’insegnamento”, ha detto Fioramonti, perché “ho paura che la scuola azienda che ti dà il bonus se fai qualcosa in più abbia l’effetto opposto” nel senso che demotiverebbe i molti che lavorano seriamente per vocazione e senso del dovere, e non per inseguire un vantaggio economico.
Tra i primi ad esprimere soddisfazione è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti: “Abolire il bonus merito istituito dalla legge 107/2015 e trasferirne i fondi direttamente in busta paga, per incrementare i magri stipendi degli insegnanti in sede di rinnovo contrattuale, è una richiesta che avanziamo da quando è stato introdotto questo iniquo sistema premiale”, ha detto il sindacalista, che si è augurato che “dalle parole si passi presto ai fatti eliminandolo”. Ma servirà un provvedimento legislativo che sopprima i commi 126 e 127 della legge 107/2015.
Per il sindacato autonomo USB, da sempre in prima fila nella battaglia contro il bonus (slogan: “a tutti o non lo vogliamo”), la soluzione è di redistribuire quanto resta dell’apposito fondo di 200 milioni (già ridotto a seguito di trattative sindacali) sugli stipendi di tutti i docenti, “nella consapevolezza che, data la loro scarsa consistenza, essi non possono bastare per un aumento degno di questo nome”. In effetti si tratterebbe, secondo alcuni calcoli, di meno di 10 euro a testa.
Un aumento “credibile e dignitoso”, secondo questo sindacato, dovrebbe comunque essere assai superiore a quello di 100 euro ventilato dal ministro: “per recuperare quanto perduto nei dieci anni di blocco contrattuale e neanche minimamente recuperato con lo scorso scellerato rinnovo” servirebbe “un aumento almeno di 300 € mensili per tutti i lavoratori della scuola”.
Tra i politici si schiera a favore del merito l’ex sottosegretario Gabriele Toccafondi, new entry di ‘Italia viva’ (proviene dal Gruppo misto): “Cancellare merito e valutazione degli insegnanti è un errore. Premiare il merito a scuola non solo è giusto, ma anche necessario se vogliamo far fare alla nostra istituzione un salto di qualità e quindi aiutare i nostri ragazzi ad avere una formazione al passo con i tempi”.
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
Comunicato 25 settembre 2019
Modifica di alcuni piani regionali relativi alla costruzione e messa in sicurezza di palestre e/o strutture sportive (19A05878) (GU Serie Generale n.225 del 25-09-2019)
Si comunica che con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca n. 674 del 18 luglio 2019, sono stati modificati alcuni piani regionali relativi a nuove costruzioni o alla messa in sicurezza di edifici esistenti da destinare a palestre e/o a strutture sportive, autorizzanti con precedente decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 11 febbraio 2019, n. 94. Entrambi i decreti sono disponibili sul sito edilizia scolastica del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca al seguente link: http://www.istruzione.it/edilizia_scolastica/fin-palestre.shtml
Decreto Ministeriale 18 luglio 2019, AOOUFGAB 674 Modifiche all’allegato 1 di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 11 febbraio 2019, n. 94 con riferimento alle sole regioni Emilia-Romagna, Sardegna e Sicilia
Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI All’Intendente Scolastico della provincia di BOLZANO All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca BOLZANO All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua località ladine BOLZANO AI Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia di TRENTO AI Sovrintendente agli studi della Valle D’Aosta AOSTA Ai Dirigenti Scolastici delle Scuole di ogni ordine e grado LORO SEDI e, p.C. Al Capo di Gabinetto AI Capo Segreteria tecnica dell’On.le Ministro AI Capo Ufficio Stampa SEDE
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione
Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti Scolastici secondari di II grado statali e paritari e p.c. Direttori Generali Uffici Scolastici Regionali Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano Bolzano Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento Trento Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca Bolzano Intendente Scolastico per la Scuola Località Ladine Bolzano Sovrintendente degli studi per la Regione Valle D’Aosta Aosta
Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI Ai Dirigenti Scolastici delle Istituzioni Scolastiche di secondo grado AI Sovrintendente agli Studi della Valle d’Aosta AOSTA AI Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia Autonoma di TRENTO All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di BOLZANO All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di BOLZANO AI Sovrintendente Scolastico della Provincia di BOLZANO e p.c. AI Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione SEDE
Climate Action Week, 25 settembre al CNR di Roma: “L’istruzione e la scienza per una nuova speranza”
In occasione della Climate Action Week, la settimana di mobilitazione
per il clima che si svolgerà dal 20 al 27 settembre per culminare nel
terzo sciopero per il clima, la FLC CGIL ha deciso di chiamare a
raccolta, per una grande iniziativa pubblica, dirigenti sindacali,
docenti, ricercatori e studenti per discutere del tema della crisi
climatica ed ecologica e del ruolo del mondo della conoscenza per
affrontarla.
L’iniziativa, dal titolo: “L’istruzione e la scienza per una nuova speranza” si svolgerà a partire dalle 10 di mercoledì 25 settembre a Roma, nella sede del CNR di Piazzale Aldo Moro, 7.
Due
sessioni di discussione (mattina e pomeriggio) e numerose presenze in
programma, a partire da quella del Ministro dell’Istruzione, Università e
Ricerca, Lorenzo Fioramonti. Interverranno poi: Francesco Sinopoli, segretario generale FLC CGIL, Enrico Alleva, presidente della Federazione Italiana Scienze della Natura e dell’Ambiente, Daniela Palma Primo Ricercatore Enea, il Presidente dell’Ispra, Alessandro Bratti, la filosofa Roberta De Monticelli, Andrea Ranieri, esperto di sistemi formativi, Carlo Petrini fondatore di Slow Food, Mario Agostinelli, portavoce del ‘Contratto mondiale per l’energia e il clima’, rappresentanti di Friday For Future Italia, solo per citare alcuni dei nomi. I lavori del pomeriggio saranno coordinati dal direttore di Avvenire, Marco Tarquinio.
Sono previsti inoltre, i contributi video del segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, del climatologo Luca Mercalli e del sociologo Colin Crouch.
In collegamento dall’Artico ci sarà Angelo Viola, capo missione del CNR.
Finanziamento di interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici con le economie derivanti dal mutuo autorizzato con il decreto n. 390 del 6 giugno 2017. (Decreto n. 835/2019). (19A07907) (GU Serie Generale n.296 del 18-12-2019)
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