Covid, il Governo scricchiola: Azzolina vuole tenere aperte le scuole. Ma non tutti la pensano così

da La Tecnica della Scuola

E’ sulla scuola che il Governo nelle ultime ore mostra le crepe: il vertice di maggioranza tenuto nella serata del 30 ottobre non ha portato nulla di nuovo nel concreto. Tuttavia ha portato alla luce nuove posizioni contrastanti all’interno della maggiornanza proprio sulle decisioni che riguardano la scuola.

Azzolina e gli altri che vogliono la scuola aperta

La Ministra Azzolina prosegue con la propria posizione: la scuola deve restare aperta. Punto: “la scuola deve essere l’ultima cosa a chiudere; molti Paesi in Europa e anche fuori non chiudono le scuole. Il rischio zero non esiste ma i rischi possono essere ridotti al minimo“, aveva detto Azzolina nel corso dell’incontro in giornata con i sindacati. 

Posizione condivisa dal M5S: “Bisogna capire cosa significa scuole aperte. Sul primo ciclo siamo ancora fiduciosi, sulle superiori abbiamo capito che si andrà molto in Dad”.

Vicino a tale prospettiva c’è anche Teresa Bellanova di Italia Viva: “I nostri ragazzi, tutti, hanno bisogno della scuola in presenza”, ha detto la ministra dell’Agricoltura.

Ma all’interno del Governo si pensa a soluzioni più rigide

E’ apparso evidente però come non tutta la maggioranza abbia la stessa idea al riguardo: la linea della ministra Azzolina non coinciderebbe più con quella più rigorista del ministro della Salute, Roberto Speranza. A preoccupare e a far assumere un’altra prospettiva è stata anche la fotografia settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità del 30 ottobre11 regioni a rischio (con Lombardia e Piemonte che oltrepassano la soglia del Rt2) e uno scenario in evoluzione verso il 4, quello peggiore. Un allarme ovviamente recepito dal ministro della Salute ma anche dal Pd, che tende a sposare la linea più dura, anche sulla scuola.

Per ora la palla passa alle Regioni

Questo vuol dire che ancora una volta saranno le Regioni a recitare la parte del “poliziotto cattivo“: al momento ci sono una decina di regioni particolarmente provate e a rischio lockdown. Come la Lombardia, il Veneto, la Pugliala Campania, dove si è inibita la presenza degli alunni anche nelle scuole dell’infanzia. Nella serata del 30 ottobre Dad al 100% anche in Piemonte.

La “regionalizzazione delle decisioni” sta anche riportando a galla i “vecchi” discorsi sull’autonomia differenziata.

In ogni caso, il destino della scuola rimane strettamente legato al tipo di lockdown che metterà in campo il Governo Conte bis.

Certamente, se i contagi continueranno a crescere in maniera esponenziale, con le sale di rianimazione a rischio saturazione, allora si potrebbe arrivare ad un lockdown. I prossimi giorni saranno decisivi per valutare i risultati dell’ultimo Dpcm.

Il concorso straordinario della secondaria avanza. Nonostante tutto

da Tuttoscuola

Con le sei prove scritte fissate a calendario per venerdì 30 ottobre si è conclusa la prima settimana di svolgimento del concorso straordinario per 32mila posti nella secondaria di primo e di secondo grado. Notizie sporadiche sull’andamento delle prove sembrano confermare implicitamente la sostanziale regolarità di svolgimento delle stesse con un numero contenuto di candidati assenti. I motivi delle assenze dipendono sia da rinunce personali che da impedimenti connessi con la situazione sanitaria.

Le richieste di sospensione delle prove del concorso straordinario si sono fatte via via meno insistenti, come se vi fosse una rassegnata presa d‘atto, mentre gli USR, conclusi gli avvisi di abbinamento dei candidati alle sedi delle prove, stanno procedendo alla nomina delle commissioni giudicatrici, mettendole in condizione di procedere  da subito alla correzione dei quesiti in base alle griglie di valutazione predisposte.

Delle 114 classi di concorso previste dal bando del concorso straordinario, sono state svolte le prove scritte delle prime 43 per le quali sono a concorso 12.133 posti.

Considerato che per accedere a quei posti i candidati ammessi alle prove del concorso straordinario sono 30.441, risultano complessivamente 18.328 quelli in eccedenza, il 60% del numero dei candidati. Le classi di concorso che hanno un numero elevato di posti rilevano percentuali di eccedenza del numero di candidati con valori percentuali che superano anche il 70%.

Classe di concorso Posti Candidati Eccedenze
A60 – Tecnologia nella secondaria I grado 812 2.897 2.085 72,0%
AB25 – Inglese e seconda lingua I grado 747 2.453 1.706 69,5%
A30 – Musica nella secondaria di I grado 814 2.658 1.844 69,4%
AB24 – Lingua e cultura inglese II grado 987 2.619 1.632 62,3%
A49 – Scienze motorie e sportive I grado 763 1.900 1.137 59,8%
A27 – Matematica e fisica II grado 770 1.609 839 52,1%
A12 – Discipline Letterarie II grado 1.753 3.008 1.255 41,7%
A48 – Scienze motorie e sportive II grado 1.081 1.668 587 35,2%
A41 – Scienze e tecnologie informatiche II grado 829 1.268 439 34,6%