Genitori a scuola, la sfida della partecipazione

Corso a Grottaferrata (RM):
Genitori a scuola, la sfida della partecipazione

Colla, forbici e pennarelli: ecco un sistema efficace per affrontare in modo divertente una materia tosta come la normativa scolastica. Sotto la guida di Rita Manzani Di Goro, presidente A.Ge. Toscana e autrice del manuale “Come rappresentare i genitori …e vivere felici”, i Comitati Genitori I.C. San Nilo e I.C. Giovanni Falcone di Grottaferrata (RM) hanno organizzato “Genitori a scuola, la sfida della partecipazione”, una giornata di Formazione interattiva per genitori impegnati nella scuola.

Il corso si terrà sabato 2 febbraio 2013 in orario 9.00-13.00 e 14.00-16.30 presso la sala convegni della Biblioteca Comunale “Bruno Martellotta” in Viale G. Dusmet n. 20 a Grottaferrata. e, visto che il numero di posti è limitato, conviene prenotare al più presto.

Con l’aiuto di slides, grafici e un metodo accattivante quanto collaudato Rita Di Goro condurrà la formazione, mentre Angela Rigucci, presidente di A.Ge. Argentario, si occuperà dei laboratori.

Programma di sabato 2 febbraio 2013

9.00 – 13.00
  Capire come funziona la scuola: gli Organi collegiali della scuola e l’Autonomia scolastica
  Il Piano dell’Offerta Formativa (POF): un’offerta per i ragazzi e per le famiglie

11.00 – 11.30   Pausa caffé dalle ore a cura degli organizzatori

11.30 – 12.00
  Il ruolo del Rappresentante di classe
  Come coinvolgere i genitori

13.00- 14.00
Un momento di convivialità con aperitivo a cura degli organizzatori e pranzo al sacco.

14.00 – 16.30
  Funzionamento e prerogative del Consiglio d’Istituto
  Bilancio della scuola e Contributo volontario dei genitori

Per informazioni e richiesta modulo d’iscrizione:

Comitato Genitori I.C. San Nilo                      Comitato Genitori I.C. G. Falcone

Adempimenti per chi intende presentare domanda di trasferimento e/o passaggio di profilo per l’a.s. 2013/14

Adempimenti per i docenti neo immessi in ruolo e personale ATA che intende presentare domanda di trasferimento e/o passaggio di profilo per l’a.s. 2013/14.

 

  In attesa che venga pubblicata l’O.M. di trasmissione del CCNI che regolamenta la mobilità per l’a.s. 2013/14, il sindacato SAB invita gli iscritti, i simpatizzanti e tutti coloro che vogliono assistenza sindacale in vista della pubblicazione del contratto sui trasferimenti e passaggi, di prendere contatti con le sedi SAB al fine di predisporre, in tempo utile, gli allegati necessari per la compilazione delle prossime domande da presentare esclusivamente via on line.

In particolare, il personale docente e educativo, neo immesso in ruolo, con decorrenza giuridica dall’1/9/12 che non ha potuto assumere servizio da tale data perché immesso in ruolo dopo il 31/8/2012, o se in servizio a tempo determinato, deve presentare la domanda di trasferimento per ottenere la sede definitiva; in mancanza di domanda o di disponibilità per le sedi prescelte, l’assegnazione avverrà d’ufficio.

Inoltre, chi ha ottenuto l’immissione in ruolo, anche solo ai fini giuridici, dall’1/9/2010 o anni precedenti, può presentare domanda di trasferimento e/o passaggi interprovinciali compilando i relativi allegati da inserire dopo nella domanda.

Sempre in fase di trasferimento interprovinciale, non sussiste l’obbligo quinquennale per il personale neo immesso in ruolo con precedenze di non vedente, emodializzato, per cure mediche continuative, art. 21 e 33 comma 6 della legge n. 104/92  e per chi assiste il coniuge o  figli disabili in situazione di gravità.

I figli che assistono un genitore disabile in situazione di gravità, hanno diritto a usufruire della precedenza tra province diverse esclusivamente nelle operazioni di mobilità annuale (utilizzazione e assegnazione provvisoria) e non per i trasferimenti.

Per il personale ATA che intende partecipare al trasferimento e/o passaggio di profilo, sia provinciale sia interprovinciale, premesso che per detto personale non sussiste l’obbligo di permanenza quinquennale per le operazioni di mobilità interprovinciale, dovrà presentare le domande esclusivamente on line e quindi dovrà predisporre gli allegati richiesti per poi inserirli in domanda, con l’invito ad approntarli per tempo vista la complessità della dichiarazione dei servizi pre-ruolo, tutti valutabili.

F.to Prof. Francesco Sola

Segretario Generale SAB

I diplomati AFAM potranno partecipare direttamente ai TFA speciali

I diplomati AFAM potranno partecipare direttamente ai TFA speciali

Come sapete, la legge 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità 2013) ha previsto l’equiparazione dei titoli AFAM ai titoli universitari, e precisamente:
1. l’equipollenza dei diplomi accademici di I livello alle lauree universitarie della classe L-3 (lauree triennali in Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda);
2. l’equipollenza dei diplomi accademici di II livello alle lauree magistrali universitarie (lauree quinquennali nella classe LM 45 – Musicologia per Conservatori, Istituti musicali pareggiati e Accademia Nazionale di Danza; classe LM 12 – Design per l’ISIA; classe LM 65 – Scienze dello spettacolo e produzione multimediale per l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica; classe LM 89 – Storia dell’arte, classe LM 12 – Design e classe LM 65 – Scienze dello spettacolo e produzione multimediale per le Accademie di Belle Arti);
3. l’equipollenza dei diplomi di vecchio ordinamento ai diplomi accademici di II livello (e dunque alle lauree magistrali);
4. la messa a regime di tutte le sperimentazioni entro dodici mesi dall’entrata in vigore della legge e l’equipollenza dei titoli sperimentali di I e II livello già conseguiti;
5. i diplomi accademici di II livello (e dunque anche quelli di vecchio ordinamento) costituiranno titolo di accesso per i corsi universitari di specializzazione e di dottorato di ricerca.

Con Nota MIUR Prot. n. AOODPIT 0000206, a firma del capo dipartimento Istruzione, dott.ssa Lucrezia Stellacci, si cominciano a trarre le prime conseguenze di tale equiparazione, stabilendo che i diplomi di II livello e quelli del vecchio ordinamento dello specifico strumento costituiranno titolo valido per l’accesso diretto al TFA speciale per la A077.

Ricordiamo che per conseguire l’abilitazione all’insegnamento dello strumento musicale (classe di concorso A077) è necessaria la frequenza di un corso biennale di II livello ad indirizzo didattico, cui deve aggiungersi un ulteriore anno di TFA (tirocinio formativo attivo).
I TFA speciali (la cui attivazione è prevista a breve) saranno riservati ai docenti in possesso del requisito del servizio sulla classe di concorso A077. Non sappiamo ancora a quanto ammonterà tale servizio. Il MIUR vorrebbe fissare il limite minimo di 3 anni, mentre i sindacati stanno cercando di ridurre il requisito ai canonici 360 giorni di servizio.

La Nota Miur in questione si riferisce pertanto solo ed esclusivamente ai docenti che hanno già espletato servizio nella classe di concorso A077. Lo sottolineiamo per i tanti candidati che hanno fatto domanda per sostenere l’esame di ammissione al biennio accademico di II livello ad indirizzo didattico, che ci hanno inviato numerosissimi quesiti in proposito.

Il CNAFAM prende atto con soddisfazione di tale Nota, e si augura che essa sia preludio al più ampio riconoscimento ai diplomati di II livello e del vecchio ordinamento della possibilità di accedere direttamente anche ai TFA ordinari (ossia quelli cui possono accedere anche coloro che non hanno mai prestato servizio sulla classe A077).

Nel frattempo, e nell’assoluta incertezza sull’attivazione di questi ultimi, non possiamo che esortare i candidati all’ammissione al biennio didattico a sostenere comunque l’esame di ammissione.

Giornata della memoria per costruire oggi un presente migliore

da tuttoscuola.com 

Giornata della memoria per costruire oggi un presente migliore
Comunicato stampa dell’Associazione Maestri Cattolici per il 27 gennaio, giornata della memoria.
 La presidenza nazionale dei maestri cattolici ha emesso un comunicato stampa in vista della ricorrenza del 27 gennaio, giornata della memoria: La giornata della memoria c’invita a non dimenticare quando l’uomo negò se stesso e la propria umanità, considerando l’altro suo simile un numero, i sentimenti un orpello e l’onore e la coscienza fastidi da rimuovere.

 

Ricordare, però, non può essere azione esaustiva per la memoria, né diventare “liberatoria” per le coscienze. Fare memoria dell’oscurità dell’umanità di un passato lontano, ma ancora recente non basta a far diventare l’olocausto lezione per il presente e il futuro. Le casacche a righe, le stelle e i triangoli, i numeri impressi sulla carne viva, gli sguardi carichi di terrore, purtroppo, sono in agguato dietro ogni cessione di democrazia e di umanità in varie parti del mondo, in cui rivive la prepotenza cieca del non-uomo contro l’altro uomo.

 

La “normalità” del male è una sfida quotidiana contro cui non basta il ricordo, ma che chiama a vigilanza responsabile e all’agire etico. Tanta “brava gente”, tanti uomini comuni hanno preferito non vedere, non udire, non capire ciò che andava visto, udito, compreso. Essere spettatori passivi equivale a rimuovere anche l’ostacolo della coscienza per chi agisce contro il bene comune e l’umanità.

 

In alcune parti del mondo, il terrore veste la divisa e imbraccia le armi dello sterminio, mitra o macete che siano, compresa la nostra realtà occidentale. Dietro ogni gesto d’intolleranza, di mancata democrazia, di egoismo, di rifiuto dell’alterità e della diversità si celano i germi del disprezzo dell’uomo, che può portare a conseguenze che il nostro Paese ha già drammaticamente vissuto e di cui vuole fare memoria il 27 gennaio di ogni anno.

 

L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), in quest’occasione, invita ciascuno a non guardare solo indietro, al passato, ma a evitare che questo possa ridiventare futuro, vivendo il presente con vigile responsabilità.

 

Chi è chiamato a educare, ancora di più, ha l’impegnativo e indelegabile compito di far sì che il rispetto della persona e dell’umanità sia un valore agito inderogabile per le nuove generazioni.

 

Per fare vera memoria, per non far rivivere il passato, è necessario costruire oggi tutti insieme un presente migliore.