Diario di Matematica – Le coniche del piano cartesiano

“Diario di Matematica – Le coniche del piano cartesiano”, il libro dedicato ai ragazzi con DSA delle scuole superiori e ora disponibile su LibroAID

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Scuole paritarie cattoliche in crisi. ‘Difficile per le famiglie affrontare spese’

da Il Fatto Quotidiano

Scuole paritarie cattoliche in crisi. ‘Difficile per le famiglie affrontare spese’

A dimostrarlo è il rapporto del Centro studi per la scuola cattolica della Cei, che spiega quanti istituti abbiano chiuso e, di conseguenza, quanti docenti abbiano perso la cattedra. Il direttore Sergio Cicatelli: “Siamo di fronte al proseguimento di un declino iniziato da anni”

Tablet e netbook a scuola aiutano nella lotta alla dispersione

da La Stampa

Tablet e netbook a scuola aiutano nella lotta alla dispersione

I risultati di una ricerca presentata din occasione del Primo Forum sulla Scuola del Futuro

Meno abbandoni, meno assenze, risultati scolastici migliori. Sono gli effetti benefici dell’uso quotidiano in classe di pc portatili o altri device mobili. Almeno a guardare i risultati di una ricerca sull’impatto della tecnologia della didattica presentata dall’Indire a Firenze in occasione del Primo Forum sulla Scuola del Futuro.

 

Si tratta di un’indagine limitata (sono stati analizzati 9 Licei, 8 Istituti tecnici e 2 Istituti professionali, per un totale di 14.152 studenti, con una media di circa 22 studenti per classe, e 1.273 docenti) che non permette di generalizzare i dati rilevati, ma dalla quale emergono – sottolineano i ricercatori – «alcune evidenze interessanti che sostengono gli sforzi di innovazione avviati».

 

Le scuole coinvolte in tutta Italia hanno un numero di dotazioni tecnologiche pari o superiore all’80% degli studenti e fanno un uso didattico quotidiano di computer portatili o altri device mobili. I device acquistati sono per lo più tablet e netbook e vengono utilizzati generalmente in tutte le discipline e per oltre il 50% delle ore di didattica.

 

Rispetto alla dispersione scolastica, i tassi di abbandono nelle scuole oggetto di indagine si attestano tra lo 0% e l’8% e quasi tutti gli istituti considerati (tranne tre casi) presentano complessivamente valori inferiori rispetto alle province di appartenenza. Un dato, questo, nettamente al di sotto della media italiana e di quella europea (17,6% Ue e 12,7% in Italia nel 2012) e dell’obiettivo fissato per il 2020 del 15-16% italiano o del 10% europeo.

 

Anche il tasso di assenza degli studenti in queste scuole è inferiore al tasso medio delle province di riferimento e mediamente anche gli insegnanti di queste scuole hanno una percentuale di coinvolgimento nella formazione molto più alto (quasi il doppio rispetto a quella delle scuole delle province di appartenenza).

 

Un altro aspetto interessante riguarda i risultati degli studenti in italiano e matematica: in queste materie, quasi tutti gli istituti dell’indagine ottengono risultati superiori, se confrontati con le scuole del medesimo ordine che hanno lo stesso livello socio-economico o con studenti che appartengono allo stesso bacino di utenza. Gli stessi istituti si contraddistinguono per le percentuali molto alte, sempre rispetto alle medie provinciali di riferimento, di studenti che si immatricolano all’Università al termine del percorso formativo: i tassi si situano tra il 60% e il 90%, a fronte del 50% a livello provinciale.

 

Un impatto positivo si riscontra anche nell’inserimento nel mondo del lavoro degli studenti all’uscita dei tecnici e dei professionali: a eccezione di due casi, le percentuali delle scuole oggetto di indagine vanno dal 38% al 70%, mentre le medie provinciali si attestano intorno al 40%.

La scuola e il digitale: doppio appuntamento a Milano

da La Stampa

La scuola e il digitale: doppio appuntamento a Milano

CodemotionKids apre i suoi corsi di Coding e Robotica, ImparaDigitale illustra Curriculum Mapping al Tablet School 7
luca indemini

Per un giorno Milano è la capitale dell’insegnamento digitale. Sabato 24, mentre il The FabLab all’interno del SIAM ospita i primi corsi di CodemotionKids, la più grande scuola di Coding e Robotica d’Italia, l’Istituto Leone XIII è il teatro della settima edizione di Tablet School, organizzato dal Centro Studi ImparaDigitale. Due esperienze diverse accomunate dall’intento di portare il digitale nella didattica, dentro e fuori la scuola.

CodemotionKids si propone come una palestra tecnologica, nata per avvicinare i bambini e i ragazzi, dai 4 ai 17 anni, all’informatica in modo creativo e divertente.

Nei corsi di Coding e Robotica, i ragazzi vengono stimolati a usare le tecnologie messe a disposizione al fine di creare videogiochi, App, robot, circuiti, video musicali e siti web. La prima tornata di corsi prosegue fino al 19 dicembre e sono tutti sold out, attraverso il sito internet sarà possibile informarsi sui prossimi corsi in cantiere. Ad oggi sono circa 25 mila le bambine e i bambini che hanno partecipato ai laboratori e workshop proposti da Codemotion Kids, durante la Maker Faire di Roma, nei corsi a Roma e nei minilab a Milano. Indipendentemente dalle scelte future dei bambini, l’apprendimento del inguaggio della programmazione e l’utilizzo fin da piccoli del pensiero laterale, costituiscono un’importante palestra di logica e uno strumento prezioso che permette loro di acquisire capacità di analisi, scomposizione e risoluzione dei problemi, utili per affrontare le sfide che li attendono.

Lo stesso principio anima il percorso avviato ormai alcuni anni fa dal Centro Studi ImparaDigitale, che con Tablet School non si è solo limitato a portare la tecnologia a scuola, ma l’ha utilizzata per proporre nuove modalità didattiche.

In occasione della giornata ospitata dall’Istituto Leone XIII a Milano, sono state presentate le ultime innovazioni in fatto di scuola nel digitale e si sono confrontate attività didattiche, che utilizzano anche strumenti digitali. In particolare è stato illustrato Curriculum Mapping, il nuovo ambiente web creato da ImparaDigitale e Fondazione Telecom Italia, per la realizzazione della didattica per competenze. La piattaforma, dopo una fase di sperimentazione che ha coinvolto nove istituti in tutta Italia, a partire dal mese di novembre sarà ulteriormente testata in settanta scuole della Basilicata, e dal prossimo anno scolastico sarà disponibile per tutte le scuole del Paese. A completare la giornata, nel pomeriggio Tablet School apre al mondo del lavoro, durante una sessione coordinata dagli esperti di McKinsey.

Nuove speranze per i diplomati magistrale: il DM 325/2015 deve ritenersi nullo

da La Tecnica della Scuola

Nuove speranze per i diplomati magistrale: il DM 325/2015 deve ritenersi nullo

Continua la battaglia legale delle migliaia di docenti in possesso del diploma magistrale abilitante che rivendicano il loro diritto ad essere inseriti nelle GaE.

E ciò sia innanzi al Giudice amministrativo che innanzi al Giudice del lavoro. Dopo i ricorsi avverso il DM 235/2014, annullato dal Consiglio di Stato con sentenza 1973/2015, sono infatti stati proposti ulteriori ricorsi innanzi al Tar Lazio avverso il D.M. 325/2015 con cui il Ministero, nel giugno scorso, aveva riaperto i termini per lo scioglimento delle riserve, per l’inserimento del titolo di sostegno e del titolo di riservista nelle graduatorie ad esaurimento.

Con i nuovi ricorsi avverso il D.M.325/2015 è stata rilevata l’illegittimità di quest’ultimo decreto, nella parte in cui, non adeguandosi alla pronuncia definitiva di annullamento del D.M. 235/2014 da parte del Consiglio di Stato, il Ministero non ha previsto l’inserimento nelle Gae dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante.

In seguito alla discussione di alcuni di questi ricorsi all’udienza dello scorso 22 ottobre, seppur rigettando le richieste cautelari di ammissione con riserva dei ricorrenti nelle Gae, ritenendosi privo di giurisdizione in materia e rinviando al Giudice ordinario, il Tar Lazio ha enunciato un principio di non poco conto, che potrebbe determinare una svolta nel contenzioso che, in atto, vede interessata contemporaneamente sia la Magistratura amministrativa che quella ordinaria.

Tra le altre, con ordinanza n.4568/2015 depositata il 23 ottobre, il Tar Lazio ha infatti rilevato che “con riferimento alla domanda di annullamento del D.M. M.I.U.R. n.325/2015, l’atto impugnato dispone espressamente, all’articolo 5, che, per quanto non espressamente previsto nel medesimo decreto, valgono le disposizioni di cui al D.M. M.I.U.R. n.235/2014, e che quest’ultimo è stato definitivamente annullato con la sentenza del C.d.S. n. 1973/2015 del 16 aprile 2015, passata in giudicato, e che, pertanto, fa stato nei confronti di tutti gli interessati”.

Dalla motivazione della predetta ordinanza, emergono pertanto due importanti principi: il primo è che il DM 325/2015 deve ritenersi nullo in quanto adottato in violazione di una sentenza passata in giudicato, il secondo principio è che la pronuncia del Consiglio di Stato (con sentenza 1973/2015) di annullamento del DM 235/2014, fa stato nei confronti di tutti gli interessati.

A questo punto il fonte della vertenza si sposterà innanzi al Consiglio di Stato in sede di appello cautelare avverso le ordinanze emesse sul D.M. 325/2015, dove vi sono concrete possibilità per i diplomati, viste le recenti pronunce in tal senso, di ottenere l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento.

Turi (Uil Scuola) minimizza il ruolo dei dirigenti scolastici, ma i presidi Confederali sono d’accordo?

da La Tecnica della Scuola

Turi (Uil Scuola) minimizza il ruolo dei dirigenti scolastici, ma i presidi Confederali sono d’accordo?

Allo scopo di riscuotere applausi e consensi, il segretario nazionale della Uil Scuola, Pino Turi si è spinto forse un po’ troppo in là.

Parlando a Cagliari, in occasione di una delle manifestazioni odierne, segretario nazionale ha definito i dirigenti scolastici semplici rappresentanti legali delle scuole, con funzioni di natura gestionale. Forse il segretario, preso da un impeto retorico, ha completamente dimenticato il dettato normativo e, in particolare, i compiti affidati al dirigente scolastico dal TU 165 del 2001.

Comunque se davvero i dirigenti scolastici fossero solo meri rappresentanti legali delle istituzioni scolastici, c’è da chiedersi come mai – in tutti questi anni – i sindacati, Uil Scuola compresa, abbiano accettato di sottoscrivere contratti di istituto con  i dirigenti scolastici. Ma, la domanda più stringente è ancora un’atra: il segretario Turi è sicuro che i dirigenti scolastici del suo sindacato (la Uil Scuola è rappresentativa anche dei d.s. e siede con Cgil, Cisl e Snals al tavolo delle trattative per l’area V) siano tutti quanti d’accordo ad essere considerati rappresentanti legali e “gestori” delle scuole? Temiamo di no, ma questo è un problema che Turi dovrà affrontare e risolvere all’interno della propria organizzazione.

I sindacati ringhiano: le scuole non sono uffici, il preside è solo il legale rappresentante

da La Tecnica della Scuola

I sindacati ringhiano: le scuole non sono uffici, il preside è solo il legale rappresentante

Le scuole non sono uffici pubblici o imprese private. Sono istituzioni sociali i cui elementi costitutivi sono i lavoratori, le famiglie, gli studenti: il dirigente è solo il legale rappresentante.

In attesa di dati riguardanti le adesioni alla protesta organizzata il 24 ottobre – da Flc-Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda – in diverse città, tra cui Roma, Napoli, Bari, forniamo uno dei passaggi centrali che hanno caratterizzato la manifestazione di Cagliari, sempre per rivendicare il rinnovo del contratto e forti modifiche alla Legge 107/15.

“Le scuole non sono uffici pubblici o imprese private. Sono istituzioni sociali i cui elementi costitutivi sono le persone: i lavoratori, le famiglie, gli studenti;  il dirigente è solo il legale rappresentante, la sua funzione dirigenziale è sostanzialmente gestionale”, ha detto Pino Turi, leader Uil Scuola. Che poi ha aggiunto: “la scelta dei docenti da parte del dirigente, la valutazione del merito con l’assegnazione di quote di salario accessorio, contraddice l’autonomia professionale degli insegnanti, ne condiziona la libertà di insegnamento,  limita il pluralismo professionale, aprendo  la strada di  una neo-burocrazia, legata più alle procedure che al risultato dell’azione educativa”.

“Questo sistema – ha detto ancora Turi – non ci convince, non ci piace, non rispetta i valori costituzionali assegnati al nostro sistema di istruzione. Occorre che il Governo si renda conto che sono scelte sbagliate da correggere. Ciò che emerge, fase dopo fase, nella applicazione della legge voluta dal Governo, è un sistema che si sta rivelando – come avevamo preannunciato – inefficace, ingiusto, impossibile da realizzare.  E’ mancata una seria programmazione e la capacità di gestione di un sistema complesso, a cui ora bisogna fare fronte”.

“In merito alla card per l’aggiornamento professionale, i 500 euro  – ha messo in chiaro il segretario generale della Uil scuola –   non possono essere paragonati  a un ‘buono pasto’ che è un diritto contrattuale. La loro finalità è quella di riconoscere la professionalità docente che, proprio come  accade per il principio di libertà di insegnamento, ha dirette ricadute sugli alunni”.

“Il punto è che occorre estenderla al personale docente che ne è stato escluso. Siamo al lavoro per trovare una soluzione che dia equità. Il diritto ai 500 euro è stato correttamente assegnato ai docenti che hanno ruoli sindacali.   Inizio da me – ha sintetizzato Turi – che attualmente non svolgo funzione docente e ho intenzione di restituirlo, con una precisa finalità:  quella di destinarla al riconoscimento del personale educativo che ne è stato ingiustamente escluso”.

Sono diverse le proposte fattibili presentate dal sindacato Confederale.
Precariato 
Serve un piano anche pluriennale che metta a sistema il reclutamento.
Tra vecchio e nuovo sistema serve una fase di assestamento che risolva le incongruenze e le iniquità introdotte.

Personale ATA
Il personale Ata è parte integrante della scuola dell’autonomia. Vanno sbloccate le nomine in ruolo e trovate le risorse per il potenziamento anche per i profili del personale Ata, anche per superare l’assurdo divieto sull’uso delle supplenze brevi.

La scelta dei docenti 
E’ l’anello debole. Sposta l’equilibrio dei poteri e delle competenze previsto nella  scuola dell’autonomia. La scelta dei docenti dagli albi a cura dei dirigenti scolastici, se presenta una sua ragione nell’organico potenziato,  è impossibile se applicata a tutti i docenti.

 

La valutazione 
Non si può definire per i docenti un sistema e per i dirigenti un altro che è l’esatto opposto. Al di là della composizione  degli organismi di valutazione, che presenta molti limiti, occorre un confronto ed una scelta il più possibile condivisa e coerente.

Contratto 
Il percorso da seguire è il rinnovo del contratto di lavoro che potrà definire gli ambiti,  i diritti e gli  obblighi e  tutte le ricadute sul rapporto di lavoro, compresa la contrattazione decentrata di singola scuola, in cui dovrà confluire il sistema di valorizzazione del personale.

Su quest’ultimo punto, i sindacati hanno rivendicato un rinnovo di contratto innovativo, condiviso e finanziato adeguatamente. Secondo il segretario della Cisl Scuola, Francesco Scrima, appena “7 euro di aumento medio pro capite sono a dir poco una provocazione, una vera e propria mancanza di rispetto per lavoratori che assicurano al Paese servizi di fondamentale importanza. Da anni le nostre scuole vivono e funzionano solo grazie all’alto senso di responsabilità del personale docente, ATA e dirigente che ogni giorno vi presta servizio”.

“Questo governo ha rivolto loro tante belle parole, ha fatto tante promesse e non ne ha fin qui mantenuta nessuna: la mancanza di risorse per un decente rinnovo del contratto è solo l’ultimo degli impegni disattesi. Se questa linea si confermerà, la risposta sindacale – e lo diremo chiaro oggi in tutte le piazze – sarà data con chiarezza, con forza e con determinazione”, ha concluso Scrima.

Tablet per fare

TABLET PER FARE di Umberto Tenuta

CANTO 561 USATE IL COLTELLO PER TAGLIARE LA TORTA di Umberto Tenuta

 

Volete vedere che ai Tablet faranno fare la fine dei Quaderni a quadretti per eseguire divisioni con tre cifre decimali al divisore?

Volete vedere cha ai Tablet faranno fare la fine dei quaderni a righi per scrivere la traduzione in prosa del Sabato del villaggio?

Rischio incombente, imminente, pericolosamente verosimile!

Lo era della carta a quadretti e della carta a righe, lo è delle LIM, lo sarà dei TABLET.

Ma no!!!

I tablet sostituiranno i pesanti DESKTOP per navigare sugli oceani di INTERNET.

Come TE. Samanta!

Là, nello spazio, i libri saranno leggerissimi.

Voleranno via nello spazio.

E gli studenti saranno liberi come Pinocchio, dopo la vendita del suo ABECEDARIO.

Anche perché con l’ELEARNING le scuole saranno chiuse, tutte chiuse!

Resterà solo ANTONELLINA col suo Teatrino e il nasino di Pinocchio che tanta allegria porterà là, nel vecchio, arroccato, amato Castello!

Resterà solo ENZINA a creare nell’atrio della sua scuola un vendita delle caldarroste, con tanto di etichette sui sacchetti trasparenti e con l’obbligo della prima nota e della fatturazione a fine giornata, a fine settimana ed a fine mese.

Bruciate le cattedre.

I banchi restituite alle cattedrali.

I libri inviati al macero.

Resterai solo tu, colorato TABLET.

Per la gioia di tutti i giovani amici miei.

Radio, Cinema, Televisione, Computer in esso si ritrovano.

Ma non basta.

È il mondo reale che presto in esso i nostri giovani ritroveranno.

Colori, odori, sapori, forme tridimensionali in esso presto saranno.

Un mondo virtuale!

Un mondo da manipolare.

Il mondo di Friedrich Froebel.

Il mondo di Rosa e di Carolina Agazzi.

Il mondo di Pierina Boranga.

Il mondo di Maria Boschetti Alberti.

Il mondo di Giuseppina Pizzigoni.

Il mondo di Maria Montessori.

Il mondo da manipolare!

Ed i bambini conteranno le ciliegie.

Ed i fanciulli venderanno i fiori.

Ed i fanciulli ricostruiranno il Paese sbagliato.

La COMPRAVENDITA nella Bottega reale e virtuale della scuola.

La MISURA dei perimetri delle aule reali e virtuali.

Le POESIE recitate da Arnoldo Foà.

Il VOLO SULL’ITALIA.

Insomma, un tablet per FARE, per VEDERE, per ASCOLTARE.

Non più le GUIDE PER INSEGNARE.

Ma le i TABLET PER FARE ED IMPARARE.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”