LegaliTour

La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, insieme al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Nicola Morra, ha partecipato questa mattina a una delle tappe del progetto “LegaliTour: percorsi di legalità, formazione e orientamento nel sistema educativo nazionale di istruzione”, che si è svolta presso l’istituto “Zingarelli – Sacro Cuore” e si è conclusa con la visita al bene confiscato “Terra AUT” di Cerignola (FG).

“L’iniziativa che abbiamo portato a termine con il Presidente Morra mette finalmente a disposizione dei nostri giovani beni che prima erano luoghi ad appannaggio della criminalità organizzata”, ha commentato la Ministra Azzolina, che ha aggiunto: “Questo è un progetto che parla direttamente anche alle famiglie, vogliamo dare un segnale molto forte: la scuola e lo Stato non fuggono, sono presenti nei territori, soprattutto in quelli dove c’è più bisogno. I giovani, per essere liberi, devono potersi formare, devono poter studiare”. Infine, durante il confronto con gli studenti, la Ministra ha detto: “Questo dove siamo oggi è un luogo simbolico perché dimostra come una realtà diversa rispetto a quella abbrutita della criminalità organizzata sia possibile. È un luogo che dà speranza”.

“LegaliTour” rientra nelle attività previste dal Protocollo siglato a Locri (RC) il mese scorso, voluto dalla presidenza della Commissione Antimafia e dal Ministero dell’Istruzione. L’obiettivo è permettere alle studentesse e agli studenti di frequentare già questa estate i centri estivi nei beni confiscati alla criminalità organizzata e gestiti dalle cooperative sociali in quattro regioni: Puglia, Calabria, Campania e Sicilia. Poi, durante il prossimo anno scolastico, saranno organizzate altre iniziative sul tema della legalità.

Dispersione del patrimonio culturale

Indire aderisce all’appello della Società italiana per lo Studio del Patrimonio Storico Educativo: “La ricerca di nuovi spazi nelle scuole non si trasformi in un’occasione di dispersione del patrimonio culturale”

Firenze, 3 agosto 2020 – “La Società Italiana per lo Studio del Patrimonio Storico Educativo (SIPSE) si sente in dovere di porsi a fianco della comunità scolastica affinché la ricerca di nuovi spazi non si trasformi in un’occasione di dispersione del patrimonio culturale presente presso le scuole e costituito da archivi, collezioni scientifiche, musei e collezioni librarie storiche”.

Indire – che fin dalla sua nascita, nel 1925, è stato punto di riferimento nazionale per la raccolta di materiali scolastici, usati poi per realizzare il Museo Nazionale della scuola, e che ancora oggi quindi custodisce materiale didattico storico fonte preziosa per la ricerca, ma nel contempo supporto per una didattica innovativa e laboratoriale – si unisce all’appello per la salvaguardia del Patrimonio scolastico lanciato dalla Società italiana di Studio del patrimonio storico-educativo, rivolto ai dirigenti scolastici delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado.

In questo particolare momento storico, tutte le scuole stanno riorganizzando i loro spazi a seguito dell’emergenza COVID-19. Il rischio concreto è che, a fronte della necessità di agire in modo celere e di trovare nuovi spazi da destinare alle lezionivengano inconsapevolmente gettati veri e propri patrimoni, costituiti dalle tracce materiali che costituiscono storia e identità della singola scuola. Si tratta di oggetti didattici in disuso, arredi, materiali prodotti da insegnanti e alunni, quaderni, documenti di archivio e libri.

Il documento della Società italiana per lo Studio del Patrimonio Storico Educativo inviato ai dirigenti scolastici:

«A seguito dell’emergenza COVID-19, le scuole sono al centro di un grande sforzo riorganizzativo in vista della riapertura in sicurezza a settembre per il nuovo anno scolastico. La ricerca e la predisposizione di nuove aule. che permettano di ampliare lo spazio a disposizione di studenti e docenti. e di rispettare il distanziamento. sono al centro dell’impegno dei lavoratori del mondo della scuola. Nella consapevolezza della assoluta priorità della riapertura in tutta sicurezza e del rispetto delle norme, in quanto associazione scientifica nazionale che si occupa dello studio, valorizzazione e tutela dei beni culturali delle scuole, la Società Italiana per lo Studio del Patrimonio Storico Educativo ǀ SIPSE si sente in dovere di porsi a fianco della comunità scolastica affinché la ricerca di nuovi spazi non si trasformi in un’occasione di dispersione del patrimonio culturale presente presso le scuole e costituito da archivi, collezioni scientifiche, musei e collezioni librarie storiche, come già auspicato rispetto alle biblioteche scolastiche anche dall’associazione Forum del Libro in data 27 giugno u.s. Questi beni si trovano oggi molto spesso raccolti, in maniera più o meno ordinata, in locali in disuso quali aule dismesse e stanze adibite a deposito che – a quanto si apprende – saranno probabilmente proprio quegli spazi che durante i mesi estivi potrebbero essere sgomberati celermente. Il rischio quindi di dispersione di questo patrimonio appare quanto mai concreto e ancora più grave in quanto irreversibile. Per queste ragioni desideriamo richiamare l’attenzione sull’esistenza e l’importanza della conservazione del patrimonio scolastico presso le istituzioni che lo hanno generato e sensibilizzare dirigenti, docenti e operatori scolastici alla sua salvaguardia anche in questo momento di riorganizzazione logistica determinata dal COVID-19. Come SIPSE riteniamo quindi utile condividere la nostra esperienza per essere di supporto a chi dovrà effettivamente gestire tale riorganizzazione e chiediamo di diffondere presso tutte le scuole alcuni semplici raccomandazioni pratiche che permettano di raggiungere efficacemente il duplice obiettivo di predisporre – da un lato – spazi che consentano un ritorno in sicurezza a scuola e – dall’altro – di tutelare un patrimonio che contribuisce alla ricchezza culturale e storica della scuola stessa e di tutta la comunità. Le raccomandazioni sono le seguenti: – preservare il materiale scolastico storico anche se in disuso e/o rovinato; – non procedere con una cernita preliminare, ma conservarlo nella sua interezza in un luogo (possibilmente unico) noto alla Segreteria e alla Dirigenza; – segnalare a SIPSE le difficoltà eventualmente incontrate nella ricollocazione del proprio patrimonio scolastico, anche inviando documentazione fotografica dello stesso, in modo che – di concerto con la dirigenza – si possano studiare poi le possibili soluzioni per la sua conservazione a lungo termine. La nostra Società è a disposizione delle scuole italiane per offrire una consulenza specializzata e per mettere in contatto i dirigenti scolastici con gli istituti di conservazione che aderiscono alla nostra associazione. Le richieste possono essere inviare al seguente indirizzo di posta elettronica: segreteria@sipse.eu».

Supporti didattici: Pubblicate le graduatorie

Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Asse I – – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE); Programma Operativo Complementare “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Asse I – Istruzione – Fondo di Rotazione (FdR) Obiettivo Specifico 10.2 Miglioramento delle competenze chiave degli allievi Azione 10.2.2 Azioni di integrazione e potenziamento delle aree disciplinari di base  (lingua italiana, lingue straniere, matematica, scienze, nuove tecnologie e nuovi linguaggi, ecc.) con particolare riferimento al primo ciclo e al secondo ciclo e anche tramite percorsi on-line.
Avviso pubblico per il supporto a studentesse e studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado per libri di testo e kit scolastici.
Pubblicazione graduatorie

Prot. 26362 del 03 agosto 2020


Linee Guida 0-6 anni

Decreto Ministeriale 3 agosto 2020, AOOGABMI 80
Adozione del “Documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia”


Via libera in Conferenza Unificata al Documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia per la fascia 0-6.

“Si tratta di un altro tassello importante in vista della ripresa di settembre – commenta la Ministra Lucia Azzolina -. Stiamo lavorando ogni giorno, senza sosta, per riportare tutti a scuola, dai più piccoli ai più grandi. Già con il documento del 26 giugno, il Piano per la ripartenza di settembre, avevamo dato indicazioni per la scuola dell’infanzia, con il Documento approvato oggi allarghiamo ai più piccoli. Le bambine e i bambini sono quelli che più hanno sofferto il periodo di chiusura, a tutti loro stiamo riservando particolare attenzione per la ripresa, penso anche all’organico in più che garantiremo proprio per far sì che il loro sia un rientro sereno e in sicurezza”.

“Abbiamo lavorato sodo, con tutti i soggetti coinvolti che ringrazio per l’impegno, per far sì che questo documento arrivasse prima possibile – ha dichiarato la Viceministra Anna Ascani -. Avevamo promesso di produrre le linee guida entro il 31 luglio, non potevamo permetterci di tardare. Siamo consapevoli dell’importanza di fornire indicazioni alle strutture che offrono servizi educativi per i più piccoli, alle scuole dell’infanzia, ai territori, ma anche ai vari operatori e alle famiglie, per predisporre una ripresa delle attività in presenza e in sicurezza, assicurando la qualità dell’esperienza educativa e formativa dei bambini. Anche grazie al confronto con il Comitato tecnico scientifico, che ci è stato accanto con grande disponibilità nella definizione degli indirizzi, abbiamo prodotto un documento che accompagnerà l’organizzazione in sicurezza del rientro di settembre per la fascia 0-6. Continueremo a impegnarci per garantire il benessere di ogni bambino e allo stesso tempo la salute di tutti”.

Il Documento è il risultato del lavoro coordinato dal Ministero dell’Istruzione con gli altri Ministeri competenti, le Regioni e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e tiene conto di quanto emerso dal confronto con due tavoli di ascolto con scuole paritarie, gestori, associazioni e sindacati.

Il testo fornisce indicazioni organizzative specifiche per la fascia 0-6 affinché si possa garantire la ripresa e lo svolgimento in sicurezza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia in presenza, assicurando sia i consueti tempi di erogazione, sia l’accesso allo stesso numero di bambini accolto secondo le normali capienze.

Particolare attenzione viene data al benessere delle bambine e dei bambini: ci saranno gruppi/sezioni stabiliorganizzati in modo da essere identificabili, con l’individuazione per ciascun gruppo del personale educatore, docente e collaboratore, con lo scopo prioritario di semplificare l’adozione delle misure di contenimento conseguenti a eventuali casi di contagio e limitarne l’impatto sull’intera comunità scolastica.

L’organizzazione degli spazi prevede aree strutturate, nel rispetto delle esigenze della fascia di età, anche attraverso una diversa disposizione degli arredi, affinché si possano realizzare le esperienze quotidianamente proposte, nel rispetto del principio di non intersezione tra gruppi diversi, utilizzando materiale ludico-didattico, oggetti e giocattoli assegnati in maniera esclusiva a specifici gruppi/sezioni. In particolare, dovrà essere valorizzato l’uso degli spazi esterni e di tutti gli spazi disponibili che potranno essere “riconvertiti” per accogliere stabilmente gruppi di relazione e gioco.

Per garantire la ripresa e lo svolgimento in sicurezza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia in presenza, laddove necessario, i sottoscrittori del documento, ciascuno secondo le proprie competenze in materia di Sistema integrato 0-6, si impegnano a verificare la possibilità di individuare ulteriori figure professionali, di prevedere eventuali deroghe per le sostituzioni e di assegnare dotazioni organiche aggiuntive nei limiti delle risorse disponibili. Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia statali il Ministero si sta già adoperando per un incremento dell’organico.

Si prevedono anche momenti di formazione/informazione specifica del personale.

Attenzione ai momenti dedicati all’accoglienza che, compatibilmente con gli spazi a disposizione, è preferibile organizzare all’esterno, prevedendo possibilmente punti di ingresso e uscita differenziati. Ad accompagnare i bambini potrà essere un solo genitore, nel rispetto delle regole generali di prevenzione dal contagio, incluso l’uso della mascherina durante tutta la permanenza all’interno della struttura. Per favorire le misure organizzative idonee alla limitazione del contagio, si potrà tenere un registro delle presenze delle eventuali persone che accedono alla struttura.

Per quanto riguarda l’accesso dei più piccoli alle strutture educative, non sarà necessaria la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso, ma bambini e personale non dovranno avere sintomatologia respiratoria o temperatura corporea oltre i 37.5°C, non dovranno essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni né a contatto con persone positive, per quanto di propria conoscenza, negli ultimi 14 giorni.

L’igiene personale, anch’essa elemento caratterizzante del percorso educativo dei bambini all’interno dei servizi educativi e di istruzione, dovrà essere integrata nelle routine che scandiscono normalmente la giornata dei bambini per l’acquisizione di corretti e rispettosi stili di comportamento, compatibilmente con l’età e con il loro grado di autonomia e consapevolezza.

Il Documento pone particolare attenzione e cura alla realizzazione di attività inclusive e alle misure di sicurezza specifiche per favorire il pieno coinvolgimento di tutti i bambini.

Resta confermato che per i bambini di età inferiore a 6 anni non è previsto l’obbligo di indossare la mascherina. Tutto il personale è tenuto all’utilizzo corretto di dispositivi di protezione individuali.