Scuola, i sindacati proclamano lo sciopero per il 10 dicembre

da Il Sole 24 Ore

Flc Cgil, Uil Scuola, Snals e Gilda sono pronti alla mobilitazione contro la legge di Bilancio presentata dal governo Draghi

di Redazione Scuola

Flc Cgil, Uil Scuola, Snals e Gilda sono pronti alla mobilitazione contro la legge di Bilancio presentata dal governo Draghi. Giornata di sciopero prevista per venerdì 10 dicembre. Ad annunciarlo gli stessi sindacati nel corso di una conferenza stampa. Manovra, contratto, risorse sono i nodi che il governo non ha sciolto, come spiega il segretario della Flc Cgil, Francesco Sinopoli: «Abbiamo avuto l’incontro di conciliazione ma non c’erano le condizioni per conciliare. I punti che noi abbiamo posto sono tutti punti contenuti già nel Patto per l’istruzione».

I nodi

Per Sinopoli «il Governo ha fatto la scelta di disinvestire sulla scuola pubblica confermando la tendenza che va avanti da 15 anni. Una legge di bilancio che prevede investimenti per 33 miliardi. Dopo due anni di retorica ci troviamo di fronte a una situazione chiara. C’è un divario significativo tra le retribuzioni della scuola e i dipendenti pubblici così come in base ai dati Ocse. Il divario di circa 350 euro va colmato, ci aspettavamo dei segnali». Sempre secondo il segretario della Flc Cgil «sulla scuola il Governo ha fatto una scelta molto precisa: di disinvestire sulla scuola pubblica confermando la tendenza che va avanti da almeno 15 anni ma che adesso suona ancora più assurda dopo 2 anni di pandemia. Il Governo non vuole investire sul personale della scuola. C’è un divario significativo – aggiunge – tra la retribuzione della scuola e quella di altri settori pubblici».

La mobilitazione

Per Sinopoli lo sciopero proclamato il 10 dicembre «non deve essere l’ultima iniziativa di lotta ma deve essere la prima. Questa mobilitazione deve essere un segnale per la scuola e per il Paese» e, a suo giudizio, è stata «inevitabile per le posizioni assunte dal governo. Siamo convinti – conclude il segretario generale Flc-Cgil – che non ci fosse alternativa e che il 10 dicembre debba essere una giornata partecipata di partecipazione e rivendicazione».

Obbligo vaccinale docenti e Ata, ecco cosa accade per chi non si vaccina

da OrizzonteScuola

Di redazione

Il governo spinge la campagna sulla terza dose del vaccino anti-Covid per evitare un nuovo aumento dei ricoveri e delle terapie intensive, visto anche il rialzo del numero dei contagi.

Per chi non si vaccina cosa accade?

Previsto l’obbligo vaccinale per il personale scolastico e le forze dell’ordine.

Come sostiene l’articolo 2 comma 3 del decreto super green pass, l’atto di accertamento dell’inadempimento determina l’immediata la sospensione dal diritto di svolgere l’attività lavorativa, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per il periodo di sospensione, non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati. La sospensione è efficace fino alla comunicazione da parte dell’interessato al datore di lavoro dell’avvio e del successivo completamento del ciclo vaccinale primario o della somministrazione della dose di richiamo, entro i termini previsti dall’articolo 9, comma 3 del decreto-legge n. 52 del 2021, e comunque non oltre sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto.

Poi si legge: “Nei casi in cui non risulta l’effettuazione della vaccinazione anti SARS-CoV-2 o la presentazione della richiesta di vaccinazione nelle modalità stabilite nell’ambito della campagna vaccinale in atto, i soggetti di cui al comma 2 invitano, senza indugio, l’interessato a produrre, entro cinque giorni dalla ricezione dell’invito, la documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazione o il differimento o l’esenzione della stessa ai sensi dell’articolo 4, comma 2, ovvero la presentazione della richiesta di da eseguirsi in un termine non superiore a venti giorni dall’invito, o comunque l’insussistenza dei presupposti per l’obbligo vaccinale di cui al comma 1″.

“In caso di presentazione di documentazione attestante la richiesta di vaccinazione, i soggetti di cui al comma 2 invitano l’interessato a trasmettere immediatamente e comunque non oltre tre giorni dalla somministrazione, la certificazione attestante l’adempimento all’obbligo vaccinale. In caso di mancata presentazione della documentazione di cui al terzo e quarto periodo i soggetti di cui al comma 2 accertano l’inosservanza dell’obbligo vaccinale e ne danno immediata comunicazione scritta all’interessato”.

DECRETO GREEN PASS [PDF]

Ecco tutte le misure del decreto Super Green Pass

1️⃣ Introdotto dal 6 dicembre il green pass “rafforzato”: si ottiene solo con vaccinazione o guarigione; la validità del green pass “rafforzato” scende da 12 a 9 mesi;
2️⃣ dal 6 dicembre al 15 gennaio valgono le nuove regole transitorie per le zone colorate;
3️⃣ il green pass “base” sarà obbligatorio dal 6 dicembre anche per: alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale;
4️⃣ l’accesso a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche sarà consentito in zona bianca e gialla solo ai possessori di “green pass rafforzato”,
5️⃣ ulteriori limitazioni della zona arancione valide solo per chi non possiede il “green pass rafforzato”,
6️⃣ vaccinazione obbligatoria estesa a personale amministrativo sanità, docenti e personale amministrativo scuola, militari, forze di polizia, soccorso pubblico dal 15 dicembre;
7️⃣ richiamo obbligatorio per professioni sanitarie dal 15 dicembre;
8️⃣ rafforzamento sistema dei controlli: entro 3 giorni dall’entrata in vigore del decreto, i Prefetti sentono il Comitato provinciale ordine e sicurezza, entro 5 giorni adottano il nuovo piano di controlli coinvolgendo tutte le forze di polizia, relazionando periodicamente.

Norme che non sono cambiate:

9️⃣ la mascherina resta non obbligatoria all’aperto in zona bianca e obbligatoria all’aperto e al chiuso in zona gialla, arancione e rossa. Sempre obbligatorio in tutte le zone portarla con sé e indossarla in caso di potenziali assembramenti o affollamenti; restano invariate le tipologie e la durata dei tamponi.

Obbligo vaccinale per tutto il personale scolastico, a partire dal 15 dicembre

da La Tecnica della Scuola

Con il decreto approvato nel pomeriggio del 24 novembre il Governo ha deciso una nuova stretta: a partire dal 15 dicembre tutto il personale della scuola dovrà essere vaccinato.
Per la precisione l’obbligo riguarda il “personale scolastico del sistema nazionale di istruzione, delle scuole non paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia, dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore”.
La norma stabilisce anche che il controllo sulla effettiva vaccinazione spetterà ai dirigenti scolastici e ai responsabili dei servizi; per la precisione il testo del decreto chiarisce che i dirigenti “assicurano” il rispetto dell’obbligo vaccinale.
Per il momento, però, non è ancora molto chiaro come si potranno acquisire i dati rispettando le norme in materia di privacy, visto e considerato che – almeno per ora – le scuole non sono autorizzate a trattare dati sensibili relativi allo stato vaccinale del personale o degli studenti.
Ma forse, per capirne qualcosa di più, è bene aspettare che il decreto venga trasmesso al Parlamento per la sua conversione in legge.

Sicurezza nelle scuole: “dopo un anno di chiusura, ancora i soliti problemi”

da La Tecnica della Scuola

Dopo l’iniziativa del Ministero dell’Istruzione sulla Giornata Nazionale per la sicurezza nelle scuole che invita gli studenti e le studentesse a prendersi cura della propria scuola, non tardano le polemiche. Dopo il caso della scuola di Catania, che ha visto una plafoniera crollare dal soffitto sugli studenti, il caso Arona un cui si fa lezione tra muffa e acqua stagnante e quello di Bergamo, un cui è crollata una LIM e il suo proiettore, arrivano le repliche. E così, la community di ScuolaZoo ha pubblicato una nota di risposta.

“Tetti che crollano, lampadari che si staccano e feriscono gli studenti, infiltrazioni e classi allagate, finestre rotte, topi, porte senza maniglia e bagni senza porte – inizia così il lungo post di instagram di ScuolaZoo. Dopo oltre un anno di chiusura, in cui forse si sarebbe potuta fare un po’ di manutenzione, le scuole ci hanno accolto così, con i soliti problemi che rendono gli spazi poco vivibili, poco adatti allo studio e soprattutto poco sicuri.”

“Un’iniziativa che forse nasce da buone intenzioni” – continua la nota –  “ma che ci sembra totalmente fuori luogo, paradossale e forse anche un po’ offensiva. In questi giorni migliaia di studenti stanno protestando, a volte anche occupando la scuola, contro il degrado in cui spesso versano le scuole in cui dovremmo formarci per affrontare il futuro. Queste manifestazioni non sono capricci, ma la prova che noi studenti siamo già molto attenti al tema della sicurezza e alla cura degli edifici scolastici. Non abbiamo prove a sufficienza invece che dimostrino l’attenzione delle istituzioni”.

Dispersione scolastica, Sicilia si conferma prima Regione d’Italia

da La Tecnica della Scuola

La Sicilia si conferma la Regione italiana con il numero di abbandoni scolastici più alto. Si tratta del 19,4% della popolazione compresa tra i 18 e i 24 anni, ragazzi che hanno lasciato la scuola senza la possibilità di accesso a corsi di formazione o università. Come riporta ‘La Repubblica’, a seguire ci sono la Campania con il 17,3% e la Calabria con il 16,6%. Una differenza anche di genere quella che esiste in Sicilia, i ragazzi che lasciano la scuola superano di gran lungo le ragazze, 23,4% contro 15,1%. Altri dati che emergono sono quelli relativi ai minori che non svolgono attività legate all’istruzione (7,4%).

Eppure i dati, come conferma il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Stefano Suraniti al quotidiano, sono in miglioramento. Nel raffronto con il 2020 e il 2019 si nota una diminuzione del 3% degli abbandoni (variazione significativa soprattutto per le studentesse). La dispersione scolastica si lega strettamente alla povertà educativa. Ben 88.833 sono le persone che non possono affrontare spese impreviste superiori alle 800 euro e gli indici di povertà regionale e delle famiglie (22,1% e 17,7%) fanno emergere chiaramente il legame. Alla base ci sarebbero anche altri motivi però. L’accesso a numero chiuso ai corsi di laurea secondo alcuni, è un deterrente. Così come può influire il fatto che la Sicilia è la prima in classifica per l’assenza di copertura delle borse di studio e dei posti letto, rispetto agli idonei.

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: le iniziative del Ministero e non solo

da La Tecnica della Scuola

Giovedì 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e per sottolineare l’importanza di questa celebrazione, il Ministero dell’Istruzione e altre organizzazioni hanno realizzato diverse iniziative.

Tra queste, a partire da questo pomeriggio, mercoledì 24 novembre, la sede di Viale Trastevere si tingerà di rosso.

Il Ministero si tenge di rosso e Montecitorio di arancione

L’illuminazione proseguirà anche per tutta la giornata di domani, 25 novembre, in cui prenderà il via il programma di attività e di incontri. Alle ore 10.30 le scalinate del Ministero su viale Trastevere ospiteranno un flash-mob, realizzato in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore Statale Cine-tv Roberto Rossellini. Studentesse e studenti, personale scolastico e famiglie richiameranno l’attenzione e spingeranno alla riflessione sul tema al centro della Giornata.

Giovedì 25 novembre, dalle ore 20 la facciata di Palazzo Montecitorio si illumina di arancione, in segno di vicinanza da parte dell’Istituzione a tutte le donne vittime di violenza. La facciata resta illuminata di arancione fino all’una di venerdì 26 novembre.

Sarà presente anche il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che incontrerà i partecipanti e accoglierà al Ministero bambini e ragazzi che hanno partecipato al Concorso nazionale “Il Nuovo Codice Rosso – Prevenzione e contrasto alla violenza di genere”, promosso dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero della Giustizia. Dopo aver visitato con loro la mostra allestita con alcuni dei lavori realizzati dai partecipanti, il Ministro premierà le scuole vincitrici. Inoltre, saranno distribuiti fiocchi rossi al personale amministrativo.

Le dichiarazioni di Bianchi

“Il 25 novembre il Ministero dell’Istruzione apre le sue porte e diventa un luogo di incontro – dichiara il Ministro Patrizio Bianchi – perché alla violenza si risponde con la solidarietà, con il rispetto dei diritti di ogni persona. Si risponde con la forza della comunità. La scuola c’è, dice ‘no’ all’odio, agli abusi. Ricorda che non c’è spazio per le discriminazioni. Accoglie ogni persona e di ogni persona riconosce il valore. Non dobbiamo sottostimare fenomeni che pervadono ancora oggi le nostre società. Anzi, dobbiamo contrastarli con fermezza. E farlo guardando al lungo periodo, attraverso l’educazione, la chiave a nostra disposizione per produrre un cambiamento culturale verso comunità sempre più di pari opportunità e rispetto”.

L’iniziativa del role playing del Coordinamento Docenti per i Diritti Umani

Altre iniziative sono promosse dal Coordinamento Docenti per i Diritti Umani con in programma 16 giorni di attivismo, contro la violenza di genere, dal 25 novembre e fino al 10 dicembre, Giornata internazionale dei diritti umani.

In occasione della giornata del 25 novembre hanno lanciato la proposta educativa “violenza e poi?”, da svolgere con la metodologia didattica del role playing nelle scuole secondarie di secondo gradoGli alunni potranno simulare un caso e poi individuare il percorso di uscita dalla violenza. Nel percorso didattico i docenti potranno avvalersi del supporto della Polizia di Stato, delle ASL, dei centri antiviolenza, degli uffici istituzionali per le pari opportunità, consultori, servizi sociali, tutti sempre ben disposti a sostenere le azioni educative.

Infine, in occasione della giornata lanciano anche l’hashtag “facciamo scudo” per evidenziare l’importanza della rete e della solidarietà tra tutti i cittadini per assicurare il rispetto tra i generi come arma di difesa: uno scudo, appunto, contro ogni violenza, sia attiva che passiva #facciamoscudo.

Job&Orienta

Torna anche quest’anno, e stavolta in presenza, Job&Orienta, il Salone dedicato all’orientamento, alla formazione e al lavoro, che si terrà da giovedì 25 a sabato 27 novembre alla Fiera di Verona. “Next Generation: orientamento, sostenibilità, digitale”, questo il tema della manifestazione, arrivata alla sua trentesima edizione.

Il Ministero dell’Istruzione sarà presente con un ampio spazio espositivo, con un ricco programma, fra eventi, laboratori, incontri e con il racconto di esperienze di eccellenza.

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi interverrà con un video di saluto per l’apertura del Salone del 25 novembre. Sarà poi presente all’iniziativa, sabato 27 novembre, a partire dalle 10.00, per incontrare il mondo scuola e illustrare, nel corso dell’evento “Il PNRR e il futuro sostenibile. Dialogo tra le Regioni e i Ministri del Lavoro e dell’Istruzione”, i contenuti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Il Ministro prenderà parte, inoltre, in videocollegamento, all’iniziativa “JOB&Orienta international: Competenze digitali e prospettive lavorative”, che si terrà venerdì 26 novembre, a partire dalle 15.30.  

Dall’offerta degli ITS alla scuola del futuro, il programma del Ministero  

Il Ministero dell’Istruzione sarà a Job&Orienta con oltre duemila metri quadri di spazi espositivi e momenti di illustrazione e confronto durante i quali studentesse, studenti, famiglie, insegnanti ed esperti potranno informarsi sui diversi percorsi formativi. Un’occasione per capire come sta cambiando il mercato del lavoro – anche per effetto dell’innovazione tecnologica e dei processi di transizione ecologica in atto – e quali saranno le professioni e i percorsi di istruzione del futuro.  

Il Ministero illustrerà le proprie strategie per il miglioramento del sistema di Istruzione, con particolare attenzione all’innovazione della didattica, dei percorsi tecnici e professionali, dell’orientamento. Si parlerà anche di sostenibilità, nuove competenze, Educazione civica e digitalizzazione, di sport a scuola. Ma la presenza a Job&Orienta sarà anche l’occasione per valorizzare e raccontare in modo approfondito le attività delle scuole, mettendo in luce alcune significative esperienze che arriveranno da ogni parte d’Italia.   

Durante la tre giorni del Salone si potranno, ad esempio, conoscere da vicino i Laboratori territoriali per l’occupabilità (LTO) delle scuole, ovvero laboratori altamente innovativi, finanziati nell’ambito del Piano nazionale per la scuola digitale, attraverso i quali si sperimentano e sviluppano pratiche didattiche avanzate, in collaborazione con il mondo del lavoro e con il territorio, e si formano figure professionali nei settori strategici del Made in Italy. Dalla produzione di tessuti ecologici alla digitalizzazione del patrimonio artistico, saranno 15 le esperienze raccontate.   

Presso lo stand ministeriale, sarà poi possibile approfondire l’offerta didattica degli Istituti Tecnici Superiori (ITS), attraverso il racconto di venti esperienze. Agli ITS sarà dedicato anche uno dei grandi eventi organizzati dal MI al Job&Orienta dal titolo “Ripartire dagli ITS per la trasformazione del lavoro 4.0”, in programma il 26 novembre alle ore 12.00. Ci sarà, poi, una selezione di esperienze anche dagli Istituti tecnici e professionali, con le scuole capofila di Reti nazionali, dalla meccatronica, alla rete degli alberghieri: un grande racconto fatto da e con i ragazzi per far emergere la ricchezza e la competitività di questi percorsi formativi che diplomano le professionalità del Made in Italy.    

Nello spazio dedicato al Safer Internet Centre, progetto guidato dal Ministero e co-finanziato dalla Commissione europea, saranno, invece, affrontati temi legati alla sicurezza digitale, come l’uso responsabile da parte dei più giovani degli strumenti tecnologici. In particolare, saranno organizzati laboratori per illustrare ai più giovani come curare la loro reputazione digitale, anche in ottica lavorativa, riflettendo sulle possibili conseguenze di un uso sbagliato di social e tecnologie.    

Non mancheranno gli eventi dedicati al confronto con esperti in cui verranno affrontati i temi quali la trasformazione del lavoro 4.0, la sfida della transizione ecologica e delle opportunità lavorative che essa offre, l’importanza dello sport non solo come attività fisica, ma anche come dimensione di benessere, di sviluppo della persona e determinante fattore d’inclusione. Il Sottosegretario Rossano Sasso, in particolare, sarà presente il giorno 25 novembre, alle ore 13.30, presso lo stand MI per un talk sulla sperimentazione studenti-atleti di alto livello.     
         
Nello stand del MI ci sarà uno spazio dedicato anche a “RiGenerazione Scuola”, il Piano per la transizione ecologica e culturale delle scuole, in cui sarà possibile conoscere e approfondire i progetti e le iniziative che le istituzioni scolastiche di tutto il territorio nazionale stanno mettendo in pratica insieme a una rete di oltre 140 partner istituzionali.    

Il programma del Job&Orienta: https://www.joborienta.net/site/it/programma-culturale/

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Bianchi: “La scuola educa al rispetto. Il cambiamento culturale passa dai giovani”

Un programma denso di attività per coinvolgere e far riflettere le studentesse e gli studenti, il personale scolastico e quello amministrativo, la cittadinanza sui temi al centro della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, “perché, come dimostrano le statistiche e le cronache degli ultimi giorni, la questione del rispetto di ogni persona e del contrasto di qualsiasi tipo di violenza, abuso e discriminazione rimane una delle sfide più urgenti da affrontare”, dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi

In occasione del 25 novembre, data in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sollecita tutti gli Stati a organizzare attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne, il Ministero dell’Istruzione, con una circolare inviata oggi, ha chiesto alle scuole di prevedere momenti di approfondimento sui temi connessi alla ricorrenza, ponendo particolare attenzione al tema del rispetto, anche con riferimento all’articolo 3 della Costituzione.

Studentesse e studenti sono invitati a celebrare attivamente la Giornata, insieme ai loro docenti, esprimendo le proprie riflessioni attraverso opere grafiche, video, foto, flash-mob, dibattiti. 

“La scuola educa al rispetto – continua il Ministro –. Lo fa ogni giorno dell’anno grazie all’impegno di dirigenti scolastici, docenti, di tutto il personale. Ma giornate internazionali come quella del 25 novembre continuano ad avere una funzione importante, perché richiamano l’attenzione su questioni fondamentali per ogni persona e per tutta la collettività: dobbiamo vivere in società solidali, che garantiscano pari opportunità e rifiutino la violenza. È a partire dalla scuola che possiamo costruirle. Per questo, vogliamo coinvolgere in maniera più intensa studentesse e studenti, per richiamarli all’azione, a esprimere le proprie opinioni”.

Anche il Ministero parteciperà alla Giornata con diverse iniziative rivolte sia al personale amministrativo che alla cittadinanza. Già a partire dal pomeriggio del 24 novembre e nella Giornata del 25, la facciata del Palazzo dell’Istruzione, su Viale Trastevere, a Roma, sarà illuminata di rosso, mentre nella mattinata del 25 ci sarà un flash-mob, organizzato in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore Statale Cine-tv Roberto Rossellini, per invitare cittadine e cittadini alla riflessione. Saranno distribuiti fiocchi rossi al personale e sarà allestita, all’interno del Ministero, una mostra con i lavori delle studentesse e degli studenti che hanno partecipato al Concorso nazionale “Il Nuovo Codice Rosso. Prevenzione e contrasto alla violenza di genere”, promosso dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero della Giustizia. Il Ministro Patrizio Bianchi premierà le scuole vincitrici.

Il Ministero dell’Istruzione si tinge di rosso, a partire dal pomeriggio del 24 novembre, in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un’iniziativa di sensibilizzazione per il personale amministrativo e per la cittadinanza, ma anche una presa di posizione chiara per sottolineare l’importanza dell’educazione al rispetto e il rifiuto di qualsiasi forma di abuso e discriminazione.

Con l’illuminazione del Palazzo dell’Istruzione, che proseguirà nella giornata del 25 novembre, prende il via il programma di attività e di incontri organizzato per la data in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sollecita tutti gli Stati a organizzare attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne.

Il 25 novembre, alle ore 10.30, le scalinate del Ministero su viale Trastevere ospiteranno un flash-mob, realizzato in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore Statale Cine-tv Roberto Rossellini. Studentesse e studenti, personale scolastico e famiglie richiameranno l’attenzione e spingeranno alla riflessione sul tema al centro della Giornata. Sarà presente anche il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che incontrerà i partecipanti e accoglierà al Ministero bambini e ragazzi che hanno partecipato al Concorso nazionale “Il Nuovo Codice Rosso – Prevenzione e contrasto alla violenza di genere”, promosso dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero della Giustizia. Dopo aver visitato con loro la mostra allestita con alcuni dei lavori realizzati dai partecipanti, il Ministro premierà le scuole vincitrici. Inoltre, saranno distribuiti fiocchi rossi al personale amministrativo.

“Il 25 novembre il Ministero dell’Istruzione apre le sue porte e diventa un luogo di incontro – dichiara il Ministro Patrizio Bianchi – perché alla violenza si risponde con la solidarietà, con il rispetto dei diritti di ogni persona. Si risponde con la forza della comunità. La scuola c’è, dice ‘no’ all’odio, agli abusi. Ricorda che non c’è spazio per le discriminazioni. Accoglie ogni persona e di ogni persona riconosce il valore. Non dobbiamo sottostimare fenomeni che pervadono ancora oggi le nostre società. Anzi, dobbiamo contrastarli con fermezza. E farlo guardando al lungo periodo, attraverso l’educazione, la chiave a nostra disposizione per produrre un cambiamento culturale verso comunità sempre più di pari opportunità e rispetto”.

Nei giorni scorsi le studentesse e gli studenti sono stati invitati a prendere parte attivamente alla Giornata, insieme ai loro docenti, esprimendo le proprie riflessioni attraverso opere grafiche, video, foto, flash-mob, dibattiti.

Tutte le iniziative saranno condivise sui social, taggando i profili social del Ministero, usando gli hashtag #25novembre, #giornatacontrolaviolenzasulledonne, #stopallaviolenzasulledonne, #noisiamopari.