Permessi mensili per assistere persona con handicap in situazione di gravità

da tecnicadellascuola.it

Permessi mensili per assistere persona con handicap in situazione di gravità

Secondo il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il diritto alla fruizione da parte dei parenti o affini entro il terzo grado prescinde dalla eventuale presenza nella famiglia dell’assistito di parenti o affini di primo e secondo grado che siano nelle condizioni di assisterlo

Un recente interpello pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (n. 19 del 26 giugno 2014) ha fatto chiarezza su un aspetto di difficile interpretazione riguardante il diritto alla fruizione di tre giorni di permesso mensile per l’assistenza di persona con handicap in situazione di gravità da parte di parenti o affini entro il terzo grado.

In particolare, la difficoltà interpretativa riguarda l’art. 33, comma 3, L. n. 104/1992, così come modificato dall’art. 24, L. n. 183/2010. La disposizione in questione, al comma 1, lett. a), prevede che “a condizione che la persona handicappata non sia ricoverata a tempo pieno, il lavoratore dipendente, pubblico o privato, che assiste persona con handicap in situazione di gravità, coniuge, parente o affine entro il secondo grado, ovvero entro il terzo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, ha diritto a fruire di tre giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa, anche in maniera continuativa”.

Il Legislatore, utilizzando la disgiunzione “o”, secondo il parere del Ministero sembrerebbe intendere che, nei casi in cui i genitori o il coniuge della persona da assistere si trovino in una delle condizioni previste (abbiano compiuto i 65 anni di età, siano affetti da patologie invalidanti, siano deceduti o mancanti), la fruizione dei permessi è possibile da parte di un parente o affine entro il terzo grado. Pertanto, può fruire dei permessi il parente o affine entro il terzo grado anche se le condizioni di cui sopra si riferiscono ad uno solo dei soggetti menzionati dalla norma. In altri termini, non è necessario che siano impossibilitati all’assistenza, per le cause previste dalla normativa, sia i genitori, sia il coniuge, ma è sufficiente che lo sia uno di loro. Questo perché “una diversa interpretazione – cioè consentire l’estensione al terzo grado solo quando tutti i soggetti prioritariamente interessati (coniuge, parente o affine entro il secondo grado) si trovino nella impossibilità di assistere il disabile – finirebbe per restringere fortemente la platea dei soggetti interessati”.

Per tali ragioni, il Ministero conclude che per la fruizione dei permessi ex art. 33, comma 3, L. n. 104/1992 da parte di parenti o affini entro il terzo grado deve essere dimostrata esclusivamente la circostanza che il coniuge e/o i genitori della persona con handicap grave si trovino in una delle specifiche condizioni stabilite dalla medesima norma. Non è, invece, necessario dimostrare che in ambito familiare ci siano parenti o affini di primo e di secondo grado in grado di assistere il disabile grave.

Senza anticipi molte scuole dell’infanzia chiuderebbero, al Sud

da TuttoscuolaFOCUS

Senza anticipi molte scuole dell’infanzia chiuderebbero, al Sud

Il disegno di legge di riforma del sistema educativo 0-6 anni, in discussione al Senato, prevede il superamento dell’istituto dell’anticipo di iscrizione alla scuola dell’infanzia, introdotto dal ministro Moratti, cancellato dal ministro Fioroni e reintrodotto dal ministro Gelmini.

Ma nel frattempo l’anticipo ‘macina’ consensi tra le famiglie, soprattutto come surrogato dei nidi d’infanzia in quei territori dove i servizi educativi per la prima infanzia mancano, come al Sud, per esempio. Senza considerare che la frequenza anticipata della scuola dell’infanzia costa meno della frequenza di un nido d’infanzia (quando c’è).

L’anno scorso gli anticipi tra scuole statali e scuole paritarie erano stati circa 86mila; quest’anno sono stati circa 82mila, in leggera flessione probabilmente per la tendenza di molte famiglie, a causa della crisi economica, a rinunciare ai servizi educativi (scuola dell’infanzia compresa) per contenere le spese. Complessivamente quelle 82mila iscrizioni anticipate incidono per circa il 5% sul totale dei bambini che accedono alla scuola dell’infanzia (e per il 45% degli aventi diritto, con punte al Sud del 90%, come vedremo dopo meglio).

Il 61% di quegli 82mila anticipatari si trova nelle scuole statali; il 39% nelle scuole paritarie.

Sono, dunque, circa 50 mila gli anticipatari nelle scuole statali, e di questi il 70% si trova in scuole del Sud e delle Isole, territori che fanno un uso abbondante dell’anticipo, al punto di avere molte province dove i bambini iscritti in anticipo rappresentano quasi il 10% degli iscritti dell’annata.

In questo modo, grazie all’elevata presenza di bambini anticipatari, le sezioni delle scuole d’infanzia riescono a raggiungere il numero di almeno 18 bambini iscritti, limite minimo richiesto dalle disposizioni per evitare la chiusura. Per capire questa considerazione è bene precisare che nelle aree meridionali (Abruzzo e Puglia escluse) la media di bambini per sezione è attualmente compresa tra i 20 e i 22 bambini (al Centro e al Nord è compresa tra 24 e 25 bambini per sezione).

Insomma, gli anticipi nel Mezzogiorno del Paese servono alle famiglie ma salvano anche gli organici.

 

510 milioni per il Piano scuola e 33,4 per ricostruire la ‘Città della Scienza”

da tuttoscuola.com

Delibera del CIPE
510 milioni per il Piano scuola e 33,4 per ricostruire la ‘Città della Scienza”

Nel corso della seduta di lunedì il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha deliberato l’assegnazione al ‘Piano scuola’ del governo 510 milioni di euro. Ne ha dato comunicazione Palazzo Chigi.

Il CIPE, nella stessa riunione ha anche deciso di assegnare altri 33,4 milioni alla ricostruzione della ‘Città della Scienza’ di Bagnoli (Napoli), distrutta, come è noto, da un incendio la notte del 4 marzo dell’anno scorso.

Questa seconda notizia, per una strana coincidenza, arriva proprio nel giorno in cui corre voce che per quell’incendio è indagato uno dei custodi in servizio in quella notte.

 

Anagrafe edilizia: il Miur invia i dati alle Regioni

da tuttoscuola.com

Anagrafe edilizia: il Miur invia i dati alle Regioni

Un comunicato del Miur annuncia che l’Anagrafe dell’edilizia scolastica si rimette ufficialmente in moto. Il Ministero è infatti pronto per inviare alle Regioni l’anagrafica aggiornata delle scuole e i dati dell’anagrafe dell’edilizia scolastica disponibili ad oggi.

Questo trasferimento di informazioni rappresenta il primo step operativo del nuovo Sistema nazionale delle anagrafi dell’edilizia scolastica (Snaes) previsto da un accordo siglato a febbraio in Conferenza Unificata. Lo Snaes prevede un nodo centrale, situato presso il Miur, e nodi regionali che saranno in rapporto fra loro per lo scambio di dati. Sono già pronti per il trasferimento di informazioni i ‘nodi’ di Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Lombardia, Puglia e Veneto.

Entro il prossimo 1 dicembre ogni Regione dovrà restituire al nodo centrale la fotografia aggiornata della propria edilizia scolastica. Si avrà così, per la prima volta, un quadro completo che consentirà di individuare le priorità di intervento e di direzionare al meglio i fondi disponibili.

 

Coni invoca la gestione dello sport nelle scuole nelle ore dopo la chiusura

da tuttoscuola.com

Coni invoca la gestione dello sport nelle scuole nelle ore dopo la chiusura

Occorre che lo sport ritorni nelle scuole primarie. La mia ricetta è molto semplice: date al Coni, e quindi alle società sportive, la gestione di quegli spazi, che oggi non esistono. È un colpo gratis, ci sono 75 mila società che possono occuparsi di gestire i plessi scolastici nelle ore successive alla giornata scolastica e c’è un percorso comune che possiamo fare con i partner privati“. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, lancia l’appello alle istituzioni affinché venga concessa al Comitato Olimpico e alle società sportive la possibilità di intervenire sulle strutture sportive nelle scuole.

Intervenendo in occasione della presentazione del ‘Bilancio di sostenibilità e iniziative di gioco responsabile 2013’ di Gtech, avvenuto stamane presso la Sala Cinema del Palazzo delle Esposizioni a Roma. “Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi – rileva Malagò – ha messo lo sport al centro del suo discorso programmatico, ma lo Stato da solo non ce la fa. Ci sono 30 mila siti in Italia che necessitano di un intervento, servono 4 miliardi di euro. Possibilità finanziarie prossime? Zero. È indispensabile allora fare sistema con i privati che abbiamo questo tipo di vocazione. Io intanto riservo 10 milioni per il progetto di ‘alfabetizzazione motoria’, che a breve cambierà nome. Sociale e sport sono due facce stessa medaglia – rileva Malagò – se la ginnastica la cominciamo a fare nella scuola primaria, siamo già un pezzo avanti. Altrimenti diventa complicato“.

Un intervento che fa il paio con le parole di Marco Sala, amministratore delegato di Gtech, che attraverso l’adesione al progetto ‘Scuola e Sport’, investe già in interventi migliorativi sugli impianti sportivi scolastici e in luoghi caratterizzati da un forte disagio sociale: “Con il Coni – spiega Sala – stiamo studiando iniziative sulle scuole disagiate, dove noi interveniamo e cerchiamo di contribuire con i nostri fondi in programmi definiti dal Coni, per dare la possibilità di praticare lo sport nelle scuole. È una di quelle attività che danno il senso dell’essere impresa, un contributo all’educazione dei nostri giovani“. “Credo in questo progetto – conclude ancora Malagò – Gtech è una di quelle aziende che ci ha messo la faccia e anche qualcos’altro“.

 

Flc Cgil, il 9 luglio a Roma assemblea nazionale precari

da tuttoscuola.com

Flc Cgil, il 9 luglio a Roma assemblea nazionale precari

Da parte del del Governo su scuola, università, ricerca e Afam “manca un progetto d’assieme e non vi è alcun impegno concreto per gli investimenti, il rinnovo dei contratti, la stabilizzazione dei precari e la riforma del reclutamento“. È quanto denuncia il segretario generale della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo, che annuncia: “Il tempo delle promesse è scaduto e per queste ragioni riparte la mobilitazione. Il 9 luglio si terrà a Roma l’assemblea nazionale dei precari per preparare le iniziative di settembre“.

Finora, lamenta Pantaleo, “non abbiamo visto alcun cambio di passo del Governo su scuola, università, ricerca e afam e più in generale sui settori pubblici“. A ciò si aggiunge “un attacco senza precedenti alla funzione del sindacato – ammonisce Pantaleo – con il taglio dei distacchi, dei permessi e il tentativo perfino di ridimensionare le rsu che sono il cuore della democrazia sui posti di lavoro. L’obiettivo è imporre in maniera autoritaria provvedimenti che necessitano di partecipazione al solo fine di dare legittimità alla ulteriore riduzione delle risorse“.

La Flc-Cgil “è pronta ad accettare la sfida del cambiamento in tutti comparti della conoscenza che hanno bisogno di profonde innovazioni per rimotivare la loro funzione sociale. Si mettano in campo proposte concrete e risorse e siamo disponibili a discutere di tutto. Non è chiaro – conclude – se si vuole andare in quella direzione o piuttosto tornare indietro non garantendo più a tutti un sistema d’istruzione e formazione pubblica di qualità e negando diritti e valorizzazione professionale ai lavoratori della conoscenza“.

 

Quasi la metà dei nati entro aprile sceglie l’anticipo nella scuola dell’infanzia

da TuttoscuolaFOCUS

Quasi la metà dei nati entro aprile sceglie l’anticipo nella scuola dell’infanzia

In Calabria il 92,3% dei 5.194 bambini nati nel 1° quadrimestre del 2011 risulta iscritto in anticipo alla scuola dell’infanzia statale e non statale. L’anno scorso, sempre in Calabria, i bambini iscritti in anticipo erano stati il 90,7% dei nati del 1° quadrimestre 2010. Tre quarti degli anticipatari si sono iscritti a scuole statali, un quarto nelle paritarie.

Quella calabrese è la punta avanzata di un fenomeno sociale che merita più di una riflessione. Il Molise quest’anno ha iscritto in anticipo quasi l’86% dei nati nel 1° quadrimestre del 2011. In Basilicata la percentuale sui nati è stata del 77,3%, di poco avanti alla Puglia, seguita un po’ dopo (73,5%) dalla Campania.

Come si vede è l’area del Mezzogiorno a sfruttare in pieno la possibilità offerta dalla legge per gli anticipi. Ma non finisce qui: seguono l’Abruzzo con il 68% di anticipi, la Sicilia con il 66,4%, la Sardegna con il 63,5%.

Insomma, tutto il Sud e le Isole in testa a questa graduatoria di rincorsa all’anticipo.

Meno diffusa questa scelta al centro-nord. Si avvalgono degli anticipi solo il 15,4% delle scuole dell’infanzia dell’Emilia-Romagna, un terzo nelle statali e due terzi nelle non statali.

A seguire la Lombardia con il 25,3%, il Lazio (27,8%), la Toscana (28,1%) e il Piemonte (30%).

Complessivamente quasi la metà (45%) dei 173mila nati nel 1° quadrimestre del 2011 hanno optato per l’anticipo: più di 48mila nelle statali e oltre 28mila nelle non statali.

Una curiosità: con riferimento alle sole scuole non statali, nel Veneto vi è la più alta percentuale di anticipi tra tutte le regioni. Come dire che anche il profondo Nord non ha resistito alla tentazione di aprire le porte ai bambini anticipatari.

In sintesi: l’anticipo come… bancomat per far sopravvivere le scuole dell’infanzia, a corto di utenza e con la paura della denatalità che avanza minacciosa. Saranno infatti le prime a risentire del calo delle nascite, che porteranno a un calo di alunni dell’ordine del 9% (si veda l’analisi del numero 636 del 3 giugno 2014 di TuttoscuolaNEWS).

 

Riorganizzare l’istruzione

Riorganizzare l’istruzione

di Stefano Stefanel

         L’interessante intervento di Antonio Valentino Progressione di carriera e figure di sistema pone in maniera estremamente corretta quello che è un  problema centrale della scuola italiana: la totale assenza di una carriera dei docenti che poggi sulle esigenze della scuola e non sull’anzianità del personale. Una proposta analoga l’aveva avanzata anche Giancarlo Cerini qualche tempo fa:  Non solo “spending review, www.edscuola.it, 1 gennaio 2014. Chi lavora nella scuola sa che non è più tempo di improvvisazione, di esperienze buttate via, di egualitarismo che uccide l’equità. Dunque ritengo che la proposta di Valentino sia veramente intelligente e da esplorare magari attraverso l’attivazione di una consultazione a più livelli che definisca bene percorsi e profili.

La proposta di Valentino però contiene anche due “polpette avvelenate”, una che anche lui riconosce e un’altra che sta purtroppo nelle cose:

–      le figure di sistema non devono diventare una “piccola casta” di teorici dell’autonomia e templari delle competenze;

–      la proposta di Valentino (come quella di Cerini) prevede un aumento di costi e di organico, visto che gli esoneri o i semi esoneri non verrebbero ricavati da una contrazione degli orari, ma da un aumento delle cattedre (e questa pare un’utopia bella e buona).

Ritengo però che prima di entrare nel merito di questi due problemi vada spazzato il campo dagli equivoci presenti nella funzione docente e stratificati in un Contratto che ormai è un dinosauro privo di contatti con la realtà. Gli equivoci stanno negli articoli 28 e 29 del Contratto Collettivo Nazionale laddove distingue tra ore di insegnamento, ore funzionali, ore non conteggiabili, ore per esami e scrutini, ecc.. Se non si leva questo macigno dalla funzione docente non si può modificare nulla. Il motivo è per me molto semplice: l’articolo 28 disciplina il “lavoro”, l’articolo 29 le “aggiunte”. E come si vede chiaramente tutto quello che propone Valentino sta nelle “aggiunte”.

Nel periodo caldo della dissennata proposta del Governo Monti di alzare a 24 le ore di cattedra dei professori, i sindacati e i docenti stessi portarono ad esempio le ore funzionali del loro lavoro, mentre il Governo parlava di insegnamento. E nel caos che si è creato tutto è rimasto intatto. Qualcuno parlò anche di un impegno di 1700 ore annue dei docenti (se io fossi stato al governo avrei proposto subito un Contratto per 1700 ore annue tutto incluso).

Io mi accontenterei di un contratto che preveda per tutti gli insegnanti (dalle scuole dell’infanzia a quelle secondarie di secondo grado) un impegno annuale di 1200 ore che comprendano tutto (orario curricolare, esami, scrutini, funzioni di sistema, correzione di compiti, preparazione delle lezioni, ecc.) e che siano definite nell’ambito del piano delle attività della scuola dal docente con il dirigente. Queste ore vanno espletate quando servono e poi il docente ha diritto di stare a casa senza che qualcuno possa dire che viene pagato e non lavora. Ma vanno declinate su base annuale, con un piano rigoroso che tenga conto di tutte le esigenze della scuola. Se in queste 1200 ci sta tutto vuol dire che tutte le ore valgono uguale, perché la scuola è un organismo complesso. Qualcuno sarà più utilizzato come docente di classe, qualcun altro come figura di sistema.

A quel punto si può decidere come creare la progressione di carriera. Non può esserci progressione di carriera se quei famigerati articoli mettono un tipo di lavoro davanti all’altro. Se quegli articoli stabiliscono che una parte di lavoro non deve essere calcolata. Se non permettono che ogni scuola abbia le sue esigenze e le possa definire col personale.

Non ci dovrebbero essere ore buche, orari settimanali, rigidità, ecc. Ma solo l’esigenza della scuola nell’ambito di un lavoro atipico che si fa quando serve. Fatto questo poi è possibile ragionare sulla proposta di Valentino. Altrimenti sempre della seconda serie parliamo.

Boccia la scuola boccia

195 BOCCIA LA SCUOLA BOCCIA anziché PROMUOVERE

PROMUOVERE è LA SUA UNICA RAGION D’ESSERE di Umberto Tenuta

CANTO 195 <<valutazione di uno studente: una valutazione che può fare a ragion veduta (o almeno così credevamo) solo chi lo abbia avuto in classe per un anno scolastico” (Alessandro Giuliani, CORRIERE DELLA SERA)

 

Non me ne vogliano i miei, non più cinque, ma tre lettori!

Oggi come ieri, seppure con la calura estiva che condivido con i giovani bocciati dalla scuola che aveva il preciso compito di promuoverne la piena formazione umana.

Vorrei chiedere a tutti i Sandri come si sentirebbero se qualcuno bocciasse tutti i loro progetti di affermazione, di realizzazione, di rinascita sempre nuova alla vita.

Con sempre maggiore forza lo ridico.

L’educazione è la nascita alla condizione umana.

Senza ripetere Socrate, la Scuola è l’Ostetrica.

Ora che fa l’Ostetrica?

Lo respinge il bambino?

Le acque sono ormai fuoriuscite.

Il giovinetto muore.

Aborto perinatale!

No, respira un po’, forse ce la fa.

Ma nasce asfittico.

E noi che facciamo?

Lo abbandoniamo nella foresta.

Un animale in più.

Non bastano quelli che già scannano!

Non bastano quelli che già predano…

Elenco lungo, destinato ancora a crescere, se i nuovi nati non li aiutiamo a crescere, svolgendo appieno quello che noi, solo noi, abbiamo scelto come nostro mestiere di educatori.

Elenco che si allungherà sempre più, se lasciamo che i morti seppelliscano i morti.

Ma come facciamo a lasciare che nelle nostre scuole i morti seppelliscano i morti?

Mortalità scolastica che aumenta anziché diminuire con i nuovi ritrovati della tecnologia moderna!

Povero Roberto Zavalloni!

Valutare per educare.

<<valutazione che può fare a ragion veduta … solo chi lo abbia avuto in classe per un anno scolastico>>.

E che ha fatto chi per un intero anno scolastico lo ha tenuto seduto sul banco dell’ultima fila di banchi, in fondo all’aula?

Per centottanta giorni gli ha somministrato sempre la stessa dose della stessa medicina?

Per centottanta giorni non ha fatto le sue verifiche settimanali, mensili, bimestrali, trimestrali?

E non ha sentito il bisogno di un consulto, come pure il D.P.R. 416/1974 gli fa obbligo?

Sì, la valutazione la poteva e la doveva fare, non alla fine dell’anno scolastico, per respingere, ma durante l’anno scolastico per promuovere!

Mi ripeto, ancora!

Solita filastrocca.

È svogliato, è stato sempre svogliato, durante l’intero anno scolastico!

Ma non era tuo primario compito quello di invogliarlo, di motivarlo, di innamorarlo, di contagiarlo coi tuoi amori?
Forse tu non eri innamorato affatto e non potevi contagiarlo.

Nulla questio.

Ma perchè ora fai pagare a lui la tua apatia?

Ce l’ha messa tutta, ma non è dotato.

È nato asfittico, senza paterni talenti, senza doti.

Nemo dat quod non habet.

Tu vuoi far uscire il sangue dalle pietre.

E se le pietre sangue non versano tu le spacchi, le pietre?

Tertium non datur.

E allora?

Carthago delenda est!

Cartagine, non i Cartaginesi.

Sui ruderi di questa Cartagine costruiamo la NUOVA SCUOLA!

Ma forse è meglio come stiamo dicendo da tempo:

SCHOLA RENOVANDA EST!

 

Pubblicato in

http://www.edscuola.it/dida.html

 

Rivoluzione scuola, al via le 36 ore

da L’Unità
2 luglio 2014

Rivoluzione scuola, al via le 36 ore
La prof: «Siamo già oltre le 18…»

Trentasei ore invece di diciotto e incremento della retribuzione. Il Patto sulla scuola che ha in serbo il sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi è ancora nel cassetto ma fa già discutere. Perché gira e rigira, il succo è sempre lo stesso, guardando la notizia dal punto di vista degli insegnanti.

«Va benissimo l’aumento dell’orario “monetizzato” fino a 36 ore, visto che io, insegnante di italiano, ne faccio già oltre 40 alla settimana – tuona una prof – ma sorge il solito dubbio: ancora una volta mi sembra escluso dal monte ore tutto il carico di lavoro legato alla preparazione di progetti e alle correzioni, ad esempio».

Il dubbio è lecito, del resto. Ed è vecchio come la scuola, forse.

Con i detrattori della professione dell’insegnante convinti del fatto che gli appartenenti alla categoria siano i “soliti fortunati che lavorano solo 18 ore a settimana” e i difensori che sanno bene che dietro e oltre le 18 ore di lezioni frontali, c’è dell’altro. Certo, non per tutti. Perché – si sa – c’è insegnante e insegnante, c’è materia e materia. «Cosa ha intenzione di far fare il sottosegretario Reggi ai docenti di musica ed educazione fisica?», si chiede la prof.

«E’ la solita pratica dei tagli lineari con la vecchia richiesta, di stampo montiano, far lavorare gratuitamente i docenti dopo 7 anni di blocco dei contratti e licenziare i precari», sbotta il segretario dell’Flc-Cgil Domenico Pantaleo. Che aggiunge: «Il sottosegretario Reggi propone un piano per la scuola: scuole aperte fino alle 10 di sera, raddoppio dell’orario settimanale per tutti i docenti premi a chi si impegna di più. Sempre secondo gli annunci del Reggi questa proposta diventerà una legge delega nei prossimi quindici giorni.

Se questi sono gli esiti di uno dei cantieri aperti dal governo Renzi sulla scuola siamo ben lontani da cambiare verso alla scuola pubblica». Ironizza Pantaleo, riprendendo lo slogan renziano “cambiareverso”. Tagli perché un risparmio certo consisterebbe, ad esempio, nelle supplenze brevi. Portata infatti la disponibilità degli insegnanti a 36 ore, saranno quelli già in cattedra negli istituti a supplire i colleghi, senza riconoscimenti economici extra. Il merito verrà pagato nel senso che chi tra in docenti è impegnato in attività specializzate o in ruoli organizzativi vedrà aumentarsi lo stipendio.

Di certo, a decidere a chi e perchè, saranno i dirigenti scolastici che verranno ricoperti di un ruolo mai avuto fino ad oggi. Nei prossimi giorni il Piano verrà presentato al premier Matteo Renzi e poi dovrebbe essere discusso con sindacati e docenti dopo il 15 luglio.

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 151

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 151 del 2-7-2014

Sommario

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 23 giugno 2014


Emissione dei buoni del Tesoro poliennali 1,50%, con godimento 1º
luglio 2014 e scadenza 1° agosto 2019, prima e seconda tranche.
(14A04991)

 

 

Pag. 1

 

 

 


DECRETO 23 giugno 2014


Riapertura delle operazioni di sottoscrizione dei certificati di
credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi (“CCTeu”),
con godimento 15 novembre 2013 e scadenza 15 novembre 2019, settima e
ottava tranche. (14A04992)

 

 

Pag. 2

 

 

 


DECRETO 23 giugno 2014


Riapertura delle operazioni di sottoscrizione dei buoni del Tesoro
poliennali 3,75%, con godimento 1° marzo 2014 e scadenza 1° settembre
2024, nona e decima tranche. (14A05001)

 

 

Pag. 3

 

 

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

 


DECRETO 18 marzo 2014


Modifica del decreto 27 aprile 2010, relativo a progetti autonomi
gia’ ammessi al finanziamento del Fondo per le agevolazioni alla
ricerca. (Prot. n. 989). (14A04960)

 

 

Pag. 5

 

 

 


DECRETO 14 aprile 2014


Modifica del decreto 11 luglio 2006, relativo a progetti autonomi
gia’ ammessi al finanziamento del Fondo per le agevolazioni alla
ricerca. (Decreto n. 1372). (14A04976)

 

 

Pag. 7

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 11 giugno 2014


Rinnovo dell’autorizzazione al laboratorio Enocentro di Vassanelli C.
& C. S.r.l., in Bussolengo, al rilascio dei certificati di analisi
nel settore vitivinicolo. (14A04985)

 

 

Pag. 10

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 29 maggio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Ecogeocerreta – societa’
cooperativa di produzione e lavoro a responsabilita’ limitata», in
Carro e nomina del commissario liquidatore. (14A04955)

 

 

Pag. 18

 

 

 


DECRETO 29 maggio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Melissanese», in Melissano
e nomina del commissario liquidatore. (14A04956)

 

 

Pag. 19

 

 

 


DECRETO 29 maggio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Tabor societa’ cooperativa
sociale», in Pontedera e nomina del commissario liquidatore.
(14A04958)

 

 

Pag. 20

 

 

 


DECRETO 29 maggio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «L’Albero societa’
cooperativa sociale», in Napoli e nomina del commissario liquidatore.
(14A04959)

 

 

Pag. 20

 

 

 


DECRETO 10 giugno 2014


Modifica del decreto 8 maggio 2013, nella parte in cui ha disposto lo
scioglimento della «Cooperativa Pescatori Il Delfino», in Vernole.
(14A04957)

 

 

Pag. 21

Decreto Direttoriale 2 luglio 2014, Prot. n. 2234

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’università, l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca
Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca

IL DIRETTORE GENERALE

VISTA la Legge n. 241/1990 e ss.mm.ii.;
VISTO il D.Lgs. 165/2001 e ss.mm.ii. e, in particolare, l’art 35. comma 1, lett. a) che prevede che il reclutamento del personale nelle Amministrazioni Pubbliche avviene con contratto di lavoro tramite procedure selettive, conformi ai principi del comma 3, volte all’accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l’accesso dall’esterno;
VISTO il D.P.R. 487/1994 e ss.mm.ii. e, in particolare, l’art. 5, commi 4 e 5, che individua i titoli di preferenza per il reclutamento dei candidati a parità di merito e a parità di titoli;
VISTO il D.P.R. del 14 gennaio 2009, n. 16, “Regolamento recante la riorganizzazione degli Uffici di diretta collaborazione presso il MIUR” e il D.P.R. del 20 gennaio 2009, n. 17, “Regolamento recante disposizioni di riorganizzazione del MIUR”;
VISTO il D.M. 27 luglio 2009 e ss.mm.ii. e, in particolare, l’All. 3 – Punto 3) che stabilisce che l’Autorità di Gestione (AdG) dei Programmi Operativi Comunitari 2000-2006 e 2007-2013 è l’Ufficio VII della scrivente Direzione;
VISTO il D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e ss.mm.ii. e il Regolamento di esecuzione e attuazione D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207;
VISTO il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per la politica regionale di sviluppo 2007-2013 approvato con Delibera CIPE n. 174 del 22 dicembre 2006 e con successiva Decisione della Commissione Europea n. 3329 del 13 luglio 2007;
VISTI i Regolamenti comunitari vigenti per la programmazione 2007-2013;
VISTO il Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività ” 2007-2013 (PON “R&C”) Regioni Convergenza adottato con Decisione CE (2007) 6882 del 21 dicembre 2007, cofinanziato dal FESR e dal FdR la cui riprogrammazione è stata approvata con Decisione CE (2012) 7629 del 31 ottobre 2012;
CONSIDERATO che il PON “R&C” individua quale AdG il dirigente pro-tempore dell’Ufficio VII Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca;
VISTO che con Decreto Ministeriale, registrato in data 12 marzo 2010, il Dott. Fabrizio COBIS è stato nominato Dirigente dell’Ufficio VII della Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca;
VISTO il Piano di Azione e Coesione (PAC), avviato con Delibera CIPE n. 1/2011, al quale l’AdG ha aderito, destinandogli una parte della quota di cofinanziamento nazionale pari a Euro 767.000.000,00;
CONSIDERATO che il dirigente pro-tempore dell’Ufficio VII della scrivente Direzione è titolare, in qualità di AdG, anche del PAC “Ricerca”;
CONSIDERATO che al MIUR, in qualità di Organismo Intermedio OI per il POR Campania FESR 2007-2013 come da Accordo di Programma del 22 luglio 2013, sono delegate attività di descrizione/revisione del Sistema di Gestione e Controllo, di informazione sulle attività di campionamento e eventuali procedimenti di natura tecnico-giuridica, di controllo di I e II livello e di verifica di conformità degli interventi riferiti a progetti di ricerca finanziati dallo stesso POR;
VISTA la Direttiva Direttoriale prot. 1790 del 3 ottobre 2013 e la relativa tabella, con la quale è stata avviata la procedura di selezione per il conferimento di incarichi di collaborazione per lo svolgimento dei controlli di I livello da espletarsi sul PON “R&C” e sul PAC “Ricerca” messa in sicurezza mediante ricerca interna al MIUR e, in caso di infruttuosità della stessa, mediante estrazione profili professionali dalle banche dati pubbliche DPS e DFP;
CONSIDERATO che nella medesima Direttiva sono descritti l’oggetto, le finalità e l’ambito di applicazione della procedura, nonché le modalità di reperimento delle professionalità necessarie e i compensi da riconoscersi e che, come indicato all’art. 4, comma 4 il Responsabile Unico del Procedimento RUP per la selezione è il Dott. Fabrizio COBIS;
VISTO il Decreto Direttoriale Prot. 419/Ric. del 10 febbraio 2014 di nomina della Commissione di valutazione (la “Commissione”) come modificato dal Decreto Direttoriale di rettifica prot. 612 del 26 febbraio 2014;
CONSIDERATO che, terminata la fase di ricerca interna al MIUR, non essendo stati individuati profili professionali in possesso dei req           uisiti richiesti si è proceduto con la selezione di profili esterni mediante richiesta di estrazione dalle suddette banche dati pubbliche e che gli esiti di tale selezione sono espressamente riportati nei verbali della Commissione (Cfr. Verbale n. 2 del 10 marzo 2014);
VISTI gli elenchi dei curricula/profili professionali estratti dalle banche dati DPS e DFP ricevuti dal MIUR a partire dal 3 febbraio 2014 e inoltrati alla Commissione perché procedesse alla selezione degli stessi e conseguente definizione di un elenco di professionisti da invitare a colloquio;
VISTO l’elenco dei profili selezionati dalla Commissione inoltrato al RUP, terminata la selezione dei curricula, con nota prot. 8786 del 16 aprile 2014 perché procedesse alla convocazione degli stessi per l’espletamento del colloquio di selezione;
VISTO l’esito dei colloqui effettuati da parte della predetta Commissione agli esperti convocati dal RUP su indicazione della Commissione stessa;
VISTA la nota prot. 11773 del 23 maggio 2014 con cui la Commissione ha trasmesso al RUP tutti gli atti valutativi prodotti recanti gli esiti della selezione effettuata e l’elenco delle 111 risorse professionali selezionate articolate nelle fasce professionali di Senior I fascia, Senior II fascia e Junior, suddivise per giudizio conseguito al termine dei colloqui (“giudizio Ottimo”/”giudizio Buono”/”giudizio Sufficiente”) ed elencate in ordine alfabetico;
CONSIDERATO che, come da Direttiva, il numero di risorse professionali da contrattualizzare è stimato in un numero minimo di 30 unità se presenti in tale numero risorse con profilo professionale in linea con le competenze richieste;
CONSIDERATO altresì che, nella stessa Direttiva, l’Amministrazione si era riservata la facoltà di conferire un numero di incarichi inferiore a quello indicato nell’art. 1 qualora non individuate risorse valide nel numero minimo richiesto;
CONSIDERATO inoltre che, nell’ambito delle predette 111 risorse selezionate, 29 profili hanno conseguito il giudizio “Ottimo” per ogni fascia professionale, ovvero 9 Senior I fascia, 9 Senior II fascia e 11 Junior, mentre i restanti hanno conseguito il giudizio “Buono” e “Sufficiente” esclusivamente per le categorie di Junior e Senior II fascia, poiché per la categoria Senior I fascia la Commissione non ha individuato alcun profilo con giudizio “Buono” o “Sufficiente”;
RITENUTO alla luce di quanto disposto con Direttiva per quanto a necessità minima di profili da individuare e visto il giudizio conseguito, di volere procedere prioritariamente alla proposta di conferimento dell’incarico alle 29 risorse con giudizio “Ottimo” (di cui 9 Senior I fascia, 9 Senior II fascia e 11 Junior);
CONSIDERATO altresì che, ove necessario anche e non solo nell’ipotesi di rinuncia o mancato interesse da parte dei suddetti 29 profili, l’Amministrazione attingerà all’elenco delle risorse che hanno ottenuto il giudizio “Buono” ovvero “Sufficiente”, fino a completa copertura dei profili da acquisire;
VISTA la successiva nota prot. MIUR 12876 del 9 giugno 2014 con cui il RUP, ex art. 5 comma 1 della richiamata Direttiva, verificata la correttezza della procedura, ha trasmesso gli atti prodotti dalla Commissione alla scrivente Direzione ed evidenziato l’opportunità di richiedere alla Commissione stessa un atto ricognitivo complessivo degli esiti della selezione che, a fronte dei 286 profili invitati a colloquio, evidenziasse (a) i 111 profili selezionati, (b) i profili ritenuti non sufficienti e (c) i profili non intervenuti ai colloqui seppur invitati;
VISTA la nota prot. MIUR n. 13530 del 17 giugno 2014 con cui lo Scrivente ha richiesto alla Commissione la predisposizione del suddetto atto ricognitivo anche ai fini dell’eventuale scorrimento alle risorse con giudizio “Buono” o “Sufficiente”;
VISTA la successiva nota prot. n. 13604 del 17 giugno 2014 con cui la Commissione nel trasmettere l’elenco ricognitivo complessivo richiesto ha precisato che: “in assenza di specifiche disposizioni contenute nella richiamata Direttiva, lo scorrimento della graduatoria dovrà avvenire con le modalità previste dalla normativa vigente in materia di concorsi pubblici (art. 35 comma 1, lett. e) del D.Lgs numero 165 del 2001 e s.m.i. e D.P.R. n. 487 del 9/07/1994 e s.m.i.)“;
RITENUTO necessario procedere all’approvazione, con apposito Decreto, degli atti di valutazione prodotti e, segnatamente, dell’elenco ricognitivo complessivo delle predette 286 risorse e degli esiti della selezione dei profili interni all’Amministrazione rilasciato dalla Commissione e al successivo conferimento degli incarichi ai 29 professionisti qualificatisi con giudizio “Ottimo” per la successiva sottoscrizione dei relativi contratti di collaborazione, ove interessati;
RITENUTO altresì necessario, per ragioni funzionali e organizzative, delegare il Dott. Fabrizio COBIS, Dirigente dell’Ufficio VII, all’espletamento di tutte le attività propedeutiche alla firma stessa per conto del MIUR dei predetti contratti;

DECRETA

Articolo 1

  1. Sono approvati gli atti valutativi compiuti dalla Commissione di Valutazione di cui alla Direttiva Direttoriale Prot. 1790 del 3 Ottobre 2013 e, in particolare, gli esiti della selezione effettuata sui profili interni all’Amministrazione nonché l’elenco ricognitivo complessivo delle 286 risorse selezionate per i colloqui ed articolato nelle fasce professionali di Senior I fascia, Senior II fascia e Junior (All. 1), al fine dei successivi conferimenti di incarico per lo svolgimento dei controlli di I livello sul PON “R&C” 2007-2013, sul PAC “Ricerca” messa in sicurezza e sul POR Campania FESR 2007-2013 per gli interventi per i quali il MIUR è Organismo Intermedio OI sul Programma.

Articolo 2

  1. Nell’ambito del suddetto elenco, l’Amministrazione procederà prioritariamente alla proposta di conferimento dell’incarico ai 29 profili che hanno conseguito il giudizio “Ottimo” per ogni categoria di selezione, ovvero agli 11 Junior “giudizio Ottimo”, ai 9 Senior I fascia “giudizio Ottimo” e ai 9 Senior II fascia “giudizio Ottimo” attingendo successivamente, ove necessario e nell’ipotesi di rinuncia o mancato interesse all’assunzione dell’incarico da parte dei 29 qualificatisi con giudizio “Ottimo”, all’elenco delle risorse che hanno ottenuto il giudizio “Buono” ovvero “Sufficiente”, fino a completa copertura dei profili da acquisire.

  2. L’eventuale e successivo scorrimento della graduatoria, nell’ipotesi di mancata acquisizione del numero minimo di risorse professionali ipotizzato e ritenuto necessario dall’Amministrazione, dovrà avvenire con le modalità previste dall’art. 5, commi 4 e 5 del D.P.R. 487/1994.

DELEGA

  1. Il Dott. Fabrizio COBIS allo svolgimento di tutte le attività propedeutiche alla firma nonché alla firma stessa, per conto del MIUR, dei contratti di collaborazione con i professionisti selezionati al termine della procedura interessati all’assunzione dell’incarico proposto.
  2. Il Dott. Fabrizio COBIS allo svolgimento di tutte le attività necessarie alla verifica, per i profili che hanno ottenuto un giudizio “Buono” e “Sufficiente” e nel rispetto di quanto imposto dalla normativa vigente e in particolare dall’art. 5, commi 4 e 5 del D.P.R. 487/1994, della sussistenza di criteri di preferenza a parità di titolo e merito, ai fini dell’eventuale scorrimento della graduatoria.

 

L’Amministrazione, in adempimento a quanto disposto dalla richiamata Direttiva all’art. 4 comma 3, darà ampia pubblicizzazione sul sito del PON “R&C” dell’esito della selezione, dei nominativi selezionati e dell’ordine di preferenza e graduatoria rilasciato.
Per i professionisti che, a seguito dell’esito della selezione, hanno conseguito un giudizio insufficiente si provvederà ad effettuare specifica singola formale comunicazione con la quale si intenderanno assolti tutti gli obblighi di comunicazione e adeguata pubblicizzazione in capo alla scrivente Amministrazione.

Roma, 2 luglio 2014

IL DIRETTORE GENERALE
Dott. Emanuele FIDORA


Avviso 2 luglio 2014

Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione

Avviso 2 luglio 2014

Oggetto: Vincitori Concorso Nazionale “Onesti nello sport” a.s. 2013/2014

Si comunicano alle SS.LL. i nominativi dei vincitori della III edizione del Concorso Nazionale “Onesti nello Sport” a.s. 2013/2104, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in collaborazione con la Fondazione Giulio Onesti.

Settore creativo
Istituto d’istruzione superiore “B. Spaventa” – Città Sant’Angelo (PE)
Titolo dell’opera: “Equilibrio”

Settore espressivo
ITIS “Giordani-Striano” – Napoli (NA)
Titolo dell’opera: “Rights for women and men”

Avviso 2 luglio 2014, AOODGPFB.5254

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione la gestione delle risorse umane finanziarie e strumentali
Direzione Generale per la politica finanziaria e per il bilancio
Ufficio Settimo

Alle ISTITUZIONI SCOLASTICHE DI SECONDO GRADO
E, pc, Agli UFFICI SCOLASTICI REGIONALI
Agli AMBITI TERRITORIALI PROVINCIALI
LORO SEDI

Oggetto: A.S.2013/2014 – Apertura funzione “Rilevazione oneri” compensi esami di Stato

Si comunica che , a decorrere dal giorno 4 luglio sino al giorno 15 luglio pv , è resa disponibile la funzione di rilevazione delle informazioni per i compensi dovuti per lo svolgimento degli esami di Stato afferenti l’anno scolastico 2013/2014, ciò al fine di definire l’effettiva spesa per le commissioni operanti presso le scuole statali e paritarie.
Il pagamento dei compensi in questione dovrà essere disposto tramite procedura di cd “ Cedolino Unico”, per cui si raccomanda l’ inserimento di tutti i dati richiesti nei tempi sopraindicati, in modo da consentire poi alla scrivente Direzione Generale il caricamento al sistema SICOGE degli importi eccedenti la quota già assegnata in acconto nel corrente anno ( € 4000 lordo dipendente per ogni classe terminale) .
Si conferma che gli importi relativi alle commissioni di scuole paritarie vanno inclusi nelle scuole statali cui siano state abbinate dai competenti Uffici Scolastici Regionali per l’adempimento relativo ai pagamenti.
Si raccomanda massima precisione nell’inserimento dei dati (quelli finanziari sempre al lordo dipendente) per tutti i controlli necessari e le conseguenti assegnazioni , da disporre in tempi rapidi ed utili per i pagamenti ai beneficiari dei compensi.

Si ringrazia

IL DIRIGENTE
F.to Elisabetta Davoli