Educatore di plesso

A Rimini si punta all’inclusione scolastica con l’educatore di plesso
SuperAbile INAIL del 15/09/2023

RIMINI. Veramente inclusiva e capace di costruire una comunità scolastica che tenga insieme bimbi, ragazzi, famiglie e operatori. Prima campanella dell’anno venerdì prossimo15 settembre a Rimini per 24.000 studenti dagli 0 ai 19 anni, con una serie di novità illustrate alla stampa dalla vicesindaco Chiara Bellini.

La scuola, spiega, è “al centro delle politiche della giunta”, con un approccio strategico e lungimirante, quando invece a livello nazionale “spesso” si adottano misure e azioni di carattere “fortemente populista” in base ai fatti di cronaca. Difficilmente invece, argomenta Bellini, si sente parlare di potenziare la scuola e il suo valore educativo che è “fondamentale”. A Rimini, entra nel merito, si punta a “contrastare la povertà educativa e le disuguaglianze di possibilità”. Dei 24.000 riminesi sui banchi da venerdì, sono in 923 a iniziare l’anno nei nidi del sistema pubblico-privato, in 2.817 quelli che passeranno alla scuola per l’infanzia, mentre 5.260 sono gli iscritti alle scuole primarie di primo grado e 2.727 alle secondarie di primo grado. Per le secondarie di secondo grado i numeri non sono ancora ufficiali, ma dovrebbero essere più di 12.000. 

È decisamente importante, oltre sei milioni di euro, l’investimento sul sostegno alla disabilità, con 576 alunni che necessitano dell’affiancamento di educatori. “I numeri sono in aumento”, sottolinea la vicesindaco, con una crescita annua del 7% delle certificazioni e del 9% delle ore. E in città si punta sull’educatore di plesso. In merito, il Comune ha assegnato tre bandi da 17,8 milioni di euro per l’inclusione scolastica e la gestione di cinque scuole per l’infanzia.

Sul fronte nidi ci saranno 60 posti in più, prosegue Bellini, lattanti compresi come da richiesta di una petizione online proposta da un gruppo di mamme. Il segnale che il “lavoro e il confronto con le famiglie è di grosso aiuto per mettere in campo nuove strategie”. Complessivamente sono 10 i nidi, per 22 sezioni, e 12 le scuole d’infanzia con 31 sezioni, per complessivi 142 operatori. A questi si aggiungono quattro nidi gestiti dall’Asp Valloni Marecchia e da Formula servizi e Millepiedi, e cinque scuole d’infanzia gestite dal Ceis. Inoltre dal 2026 ci saranno le tre nuove strutture per nidi finanziate con risorse Pnrr. 

Per i contributi ai libri di testo, prosegue la vicesindaco, il Comune stacca 18.000 cedole per 230.000 euro, mentre su 5.413 iscritti alle mense scolastiche, dai nidi alle scuole primarie, sono 4.223 gli alunni con esonero o tariffa ridotta a vario titolo. Infine il trasporto scolastico, con 20 linee e 805 famiglie servite, a cui si aggiunge il servizio piedibus premiato a livello nazionale dall’Anci e il trasporto specifico per i ragazzi con disabilità con investimenti per oltre 200.000 euro.

Voto in condotta

Scuola, voto in condotta. Lavoratori, studenti e genitori: NO a idea punitiva e autoritaria di Valditara

Comunicato stampa di FLC CGIL, Unione Degli Studenti, Rete degli Studenti Medi e Coordinamento Genitori Democratici per chiedere un immediato confronto con chi la scuola la fa e la vive

Roma, 15 settembre – La FLC CGIL, l’Unione Degli Studenti, la Rete degli Studenti Medi e il Coordinamento Genitori Democratici, insieme, dalle diverse prospettive che rappresentano nel mondo della scuola, intendono lanciare l’allarme rispetto alla scelta annunciata dal Ministro Valditara che, di fronte alla deriva sociale e culturale che abbiamo potuto constatare nei recenti episodi di violenza giovanile, ha scelto la via più breve e più comoda. Si punta a un progetto di scuola autoritaria in cui lo strumento di contrasto principale diventa il voto in condotta.

La FLC CGIL considera inefficace l’inasprimento degli effetti della valutazione del comportamento di studentesse e studenti sulla valutazione complessiva del loro processo di apprendimento: si rischia di utilizzare la punizione senza predisporre strumenti e condizioni accoglienti per educare con più tempo scuola e maggiore supporto educativo, proprio i ragazzi e le ragazze che ne hanno maggior bisogno, soprattutto nei contesti in cui mancano il supporto familiare e la cultura del rispetto alla convivenza democratica.

Secondo l’Unione Degli Studenti (UDS) il modello di scuola che il Ministro Valditara sta costruendo è privo di qualunque obiettivo formativo mentre è urgente immaginare una riforma nazionale della didattica e della valutazione, rinnovare e ripensare le modalità con cui si svolgono le lezioni e smantellare il processo valutativo numerico basato sulla prestazione, individuando nell’autovalutazione integrata e in forma narrativa e trasparente lo strumento di confronto e cooperazione tra docente e studente. Questo è solo uno dei motivi per cui l’UDS ha proclamato lo sciopero studentesco il 17 novembre, data in cui gli studenti scenderanno in tutte le piazze del paese, contro la scuola del merito, della competizione e delle disuguaglianze.

La Rete degli Studenti Medi considera la proposta del Ministro basata su un progetto di scuola punitiva e repressiva che premia i migliori e punisce chi migliore non è o, meglio, chi non ha gli strumenti per esserlo. La riforma annunciata del voto in condotta e delle sanzioni disciplinari è una proposta costruita attorno all’idea dello ‘scolaro’ a cui bisogna insegnare la disciplina e l’autorità. Non si vede traccia dello studente considerato come parte attiva della società. È, peraltro, inaccettabile modificare lo statuto delle studentesse e degli studenti senza convocare le organizzazioni che proprio quello statuto hanno voluto. Colpisce anche l’utilizzo che si fa dell’educazione civica, trasformata in una sorta di debitoe strumento di inquadramento dello studente in una dimensione di ordine e “retta condotta”, come materia che educa alla morale e non ad un approccio problematico alla realtà.

Per il Coordinamento Genitori Democratici (CGD) la politica degli annunci generici privi di proposte definite ma in grado di sollecitare sondaggi sommari sul gradimento degli italiani non aiuta la collaborazione con le famiglie per affrontare il nodo profondo del malessere che attraversa la nostra scuola. Si tratta di ipotesi imprecise che preoccupano e aprono una serie di domande. Quale autonomia progettuale avranno le scuole nel definire proprie griglie di valutazione rispetto alle indicazioni ministeriali? In che cosa consiste l’esame di riparazione per coloro che nello scrutinio finale avranno conseguito il 6 in condotta? Sarà riformato in modo unilaterale lo Statuto delle studentesse e degli studenti che declinava le forme di giustizia “riparativa”? Inoltre, secondo il Coordinamento, l’assimilazione, attraverso un voto che “fa media”, del comportamento ad una disciplina curricolare, trascura la complessità di una rete di relazioni e di valori, sottesa ai comportamenti. Una politica scolastica di punizioni e sanzioni difficilmente è in grado di rispondere ai fenomeni di crisi educativa che emergono con sempre maggiore frequenza e, nell’illusione di recuperare il prestigio perduto, rischia di rendere il mondo della scuola sempre piùautoreferenziale.

FLC CGIL, Unione Degli Studenti, Rete degli StudentiMedi e Coordinamento Genitori Democratici, considerano fondamentali il confronto pedagogico, il processo formativo e la relazione educativa e ritengono che non si possa arrendersi a istanze di tipo coercitivo e sanzionatorio in cui, peraltro, anche le attività aggiuntive e di volontariato sono inserite nel novero delle sanzioni disciplinari. Ritengono inaccettabile modificare il D.P.R 22 giugno 2009 n.122, relativo alla valutazione degli apprendimenti e del comportamento, e il D.P.R 24 giugno 1998 n. 249, recante lo “Statuto delle studentesse e degli studenti” senza nemmeno convocare e confrontarsi con le organizzazioni che proprio quello statuto lo hanno voluto e conquistato.

È necessario un immediato confronto reale con chi la scuola la fa e la vive prima che gli annunci da parte del Ministero dell’Istruzione si tramutino in unprovvedimento propagandistico e controproducente.

Decreto Ministeriale 15 settembre 2023, AOOGABMI 184

Ministero dell’istruzione e del merito

Adozione delle Linee guida per le discipline STEM

Avviso 15 settembre 2023, AOOGABMI 112550

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Unità di missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza

Ai Dirigenti scolastici e ai Coordinatori delle scuole secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie LORO SEDI
E, p.c. Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Ai Dirigenti degli Ambiti Territoriali Provinciali LORO SEDI
Al Sovrintendente degli studi per la Regione Valle d’Aosta
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano
All’ Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’ Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano

Avviso rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado per la presentazione della domanda di partecipazione al progetto “A Scuola di OpenCoesione” (ASOC) a.s. 2023-2024

Nota 15 settembre 2023, AOODGSIP 3908

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione Generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico

Ai Direttori Generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti delle Istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado statali e paritarie
Al Dipartimento istruzione – Provincia Autonoma di Trento
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Provincia di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca – Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Località Ladine – Bolzano
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Valle d’Aosta Al Comitato Olimpico Nazionale Italiano
Al Comitato Italiano Paralimpico
A Sport e salute S.p.A.
Al Dipartimento per lo Sport – Presidenza del Consiglio dei ministri
Alle Federazioni sportive e Discipline sportive associate Ai Coordinatori regionali di Educazione Fisica e sportiva
e, p. c. Al Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca – Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Località Ladine – Bolzano
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Valle d’Aosta Al Comitato Olimpico Nazionale Italiano
Al Comitato Italiano Paralimpico
A Sport e salute S.p.A.
Al Dipartimento per lo Sport – Presidenza del Consiglio dei ministri
Alle Federazioni sportive e Discipline sportive associate Ai Coordinatori regionali di Educazione Fisica e sportiva
e, p. c. Al Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Al Dipartimento istruzione – Provincia Autonoma di Trento
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Provincia di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca – Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Località Ladine – Bolzano
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Valle d’Aosta Al Comitato Olimpico Nazionale Italiano
Al Comitato Italiano Paralimpico
A Sport e salute S.p.A.
Al Dipartimento per lo Sport – Presidenza del Consiglio dei ministri
Alle Federazioni sportive e Discipline sportive associate Ai Coordinatori regionali di Educazione Fisica e sportiva
e, p. c. Al Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca – Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Località Ladine – Bolzano
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Valle d’Aosta Al Comitato Olimpico Nazionale Italiano
Al Comitato Italiano Paralimpico
A Sport e salute S.p.A.
Al Dipartimento per lo Sport – Presidenza del Consiglio dei ministri
Alle Federazioni sportive e Discipline sportive associate Ai Coordinatori regionali di Educazione Fisica e sportiva
e, p. c. Al Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione

Oggetto: Progetto didattico sperimentale Studente-atleta di alto livello anno scolastico 2023/2024. Decreto ministeriale 3 marzo 2023, n. 43.

HELMeTO 2023

Fervono gli ultimi preparativi per accogliere HELMeTO 2023, una Conferenza Internazionale sulle Metodologie e le Tecnologie di apprendimento, che quest’anno si svolgerà dal 13 al 15 settembre 2023 nella sempre più innovativa Università di Foggia. HELMeTO, ovvero International Conference on HigherEducation Learning Methodologies and Technologies Online, mira a riunire ricercatori e professionisti che lavorano negli Istituti educativi e studiano metodologie di apprendimento online al fine di presentare e condividere la loro ricerca in un contesto multidisciplinare.

Come già anticipato, a condurre i lavori sarà il Learning Science hub (LSh) del Dipartimento di Studi Umanistici – Unifg, laboratorio di ricerca di cui è coordinatrice scientifica la professoressa Giusi Antonia Toto, la quale con impegno e passione da tempo conduce indagini in campo educativo-didattico, avendo come focus particolare la formazione insegnanti e l’inclusione, senza mai tralasciare l’ascolto attento ai segni dei tempi.

La stessa prof.ssa Toto, infatti, in una delle prime dichiarazioni circa l’ospitalità di HELMeTO presso l’Università di Foggia, ha ribadito come “Proprio l’esperienza pandemica degli ultimi anniha portato tutti a riflettere a fondo sulla mutevolezza dei nostri sistemi di riferimento, compreso quello educativo. All’improvviso ci siamo trovati a dialogare con i nostri studenti attraverso uno schermo, da un lato spaventati da questo improvviso cambiamento, dall’altro, fiduciosi del fatto che, grazie alla tecnologia, avremmo superato la crisi. E ce l’abbiamo fatta. È in questo contesto che si inserisce HELMeTO, un incontro di professionisti che riflettono a fondo su tali mutamenti, cercando di prevenire eventuali situazioni di difficoltà e promuovendo, in anticipo, soluzioni innovative per tempi di crisi”.

A ciò si aggiunge quanto dichiarato dal prof. Giorgio Mori, da qualche mese delegato del Rettore dell’Università di Foggia alla Didattica, secondo il quale “Il modo di insegnare sta cambiando profondamente: il modello ‘ibrido’, tra distanza e presenza – con il supporto fondamentale del digitale – rappresenta un’opportunità importante per rendere la didattica universitaria sempre più accessibile e dinamica. HELMeTO offre al territorio e alla comunità accademica di Foggia una possibilità di scoprire le ultime novità della ricerca in questo senso, verso un’istruzione superiore innovativa, esperienziale e interattiva”.

Dunque, un partire dalla crisi per superarla con innovazione e creatività.

A ragione, la conferenza si pone quale occasione di confronto su nuove e sempre più attuali metodologie e tecnologie di ricerca, che trovano applicazione negli ambiti dell’apprendimento a distanza e dell’istruzione superiore online. I partecipanti avranno così l’opportunità di scambiarsi buone pratiche e punti di vista sul futuro delle metodologie e delle tecnologie per quanto riguarda il processo di insegnamento-learning online e sulle rispettive valutazioni e ricadute in ambito educativo, senza tralasciare gli ambienti di apprendimento virtuali e i metodi per migliorare le attività formative delle università. Ma HELMeTO non è solo questo. 

Nell’attuale società dell’incertezza e della fragilità, HELMeTOinvita docenti e ricercatori a riflettere sul tema dell’inclusione, sia essa scolastica o sociale.

“Uno dei punti chiave di questa nuova edizione di HELMeTO è la riflessione sul tema dell’inclusività” sottolinea infatti la prof.ssaAnnamaria Petito, delegata del Rettore per i Bisogni Educativi Speciali e Pari opportunità, “tra l’altro perfettamente in linea con gli obiettivi della nostra governance. Tant’è che due sessioni intere del Convegno saranno dedicate a questi argomenti: lasessione nona, proposta dalle colleghe, la prof.ssa Giusi Toto e la prof.ssa Catia Giaconi, si incentrerà sui modelli innovativi di università inclusive; mentre l’ottava, proposta dai ricercatori Raffaele Di Fuccio e Francesco Sulla, esplorerà le strategie per combattere le diseguaglianze e accrescere il benessere psicologico tra gli studenti. Siamo fiduciosi che portare avanti la ricerca in questo campo e promuoverla sia fondamentale per ottenere ambienti universitari sempre più all’avanguardia e a misura di studente”. 

Una strada intrapresa ormai da tempo, che fa del Dipartimento di Studi Umanistici il polo di una ricerca educativa e sociale esemplare e costruttiva, “un polo” – per usare le parole delMagnifico Rettore prof. Lorenzo Lo Muzio – “che punta moltissimo sull’innovazione e sulla promozione di strumenti efficaci per l’insegnamento, la formazione, la comunicazione e la diffusione della cultura sul territorio particolare e non solo; un esempio concreto di come trasformare la teoria in prassi rendendo i nostri studenti veri protagonisti di tali processi”.

La conferenza sarà strutturata in 10 sessioni parallele organizzate in due tracce principali: pedagogia online e metodologie di apprendimento e tecnologie di apprendimento, analisi dei dati e mining di big data educativi, nonché le loro applicazioni. Tra i partecipanti non potevano mancare studiosi di rilievo internazionale come il prof. Mark Brown, docente alla DublinCity University e direttore del National Institute for Digital Learning; il prof. Fernando Val Garijo, pro-rettore della più grande Università telematica in Spagna, la UNED; il prof. FuatErdal, rettore dell’Università di Anadolou in Turchia; la prof.ssa Nati Cabrera Lanzo, dall’Universitat Oberta de Catalunya, esperta di valutazione online ed e-learning; prof. Antonio Maffei, docente al KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma ed esperto di discipline ingegneristiche e pedagogiche, affiancati da numerosi ricercatori e professori delle diverse Università italiane, tra cui anche due ulteriori keynote speakers, il prof. Andrea Colamedici (“TBA”), IULM University of Milan, e la prof.ssa Gabriella Casalino, membro del Computational Intelligence Laboratory (CILab) dell’Università di Bari “Aldo Moro”.

Questi gli ospiti e i temi che vedranno l’Ateno di Capitanata al centro del dibattito internazionale sull’hybrid learning e sull’inclusive learning, il tutto incastonato tra le vie più antiche della città di Foggia, città spesso silente, ma di una bellezzaarcheologica – sotterranea e a volte nascosta – che gli ospiti avranno l’onore di ammirare grazie ai visiting organizzati dal prof. Riccardo Di Cesare.

“Il Dipartimento di Studi Umanistici è da sempre riconosciuto come crocevia per scambi culturali”- Ha ricordato il prof. Sebastiano Valerio, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici – “Siamo lieti e orgogliosi di ospitare qui un Convegno di ampio respiro culturale, sociale e multidisciplinare quale HELMeTo, che alla sua quinta edizione approda in via Arpi, dopo le lodevoli tappe di Bari, Como, Pisa e Palermo.”

Il Comitato scientifico organizzatore annovera esperti in diversisettore del panorama scientifico europeo: Daniel Burgos(Universidad Internacional de La Rioja), Christian Stracke(European Institute for Learning, Innovation and Cooperation), Sandra Fernández García (UNED), Giosuè Lo Bosco (Università di Palermo), Marta Cimitile (UniTelma Sapienza), Pier Cesare Rivoltella (Università Cattolica del Sacro Cuore), Davide Taibi (CNR), Paolo Raviolo (eCampus), Pietro Picerno (eCampus), Riccardo Pecori (eCampus). A coordinare i processi di pubblicazione vi saranno il prof. Raffaele Di Fuccio, dell’Università Telematica Pegaso, e il prof. Giovanni Fulantellidel CNR.

“Il DISTUM è costantemente aperto al dialogo e alle progettualità internazionali. – il commento del prof. Danilo Leone, delegato del Rettore alla Terza Missione. – Il principale motore di tali dinamiche è l’innovazione, come abbiamo dimostrato, ad esempio, con il progetto FISH&CHIPS, portato avanti in cooperazione con la Grecia. Ora è giunto il momento di aprire le porte ad HELMeTO 2023, un congresso internazionale che rappresenta un’opportunità di grande rilievo per la Terza Missione del nostro Ateneo. Radunare un pool di esperti, ricercatori e scienziati intorno a uno specifico obiettivo, che è quello di riflettere su come migliorare e potenziare l’insegnamento universitario, significa dare una spinta effettiva al cambiamento. Un’occasione come questa, e come tante altre che promuoviamo e promuoveremo, mira a coinvolgere il nostro territorio e a renderlo sempre più sensibile alla cultura, alla ricerca scientifica e al progresso, con effetti positivi sulla società e sul suo sviluppo”.

Per maggiori dettagli e, soprattutto, per il programma completo è possibile consultare il sito https://helmeto2023.it.