Monitoraggio delle politiche locali: PNRR e Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASVIS.

PNRR e Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, UNICEF Italia e Università Roma Tre organizzano Seminario sul “Monitoraggio delle politiche locali”. Presentata pubblicazione sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

  •        Appuntamento il prossimo 5 maggio alle 14.30, a Roma, presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Roma Tre, in via Chiabrera 199 a Roma.
  •        Agenda 2030: diffusa la pubblicazione realizzata dall’UNICEF Italia “Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e i Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: come monitorarli a livello locale.”

Il 5 maggio alle 14.30, a Roma, presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università Roma Tre, l’UNICEF Italia organizza il seminario “Monitoraggio delle politiche locali: PNRR e Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASVIS.

Il seminario, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università Roma Tre, ha l’obiettivo di collegare la lettura della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, a partire dai risultati di una mappatura realizzata dall’UNICEF. Si procederà poi con un approfondimento della dimensione locale, in linea con le opportunità e gli interventi – già realizzati o da mettere in campo – previsti nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dando particolare attenzione alla valenza trasversale della componente delle giovani generazioni in tutte le Missioni in cui il Piano stesso si articola. 

Dopo i saluti di Antonio Iannuzzi, Vicedirettore del Dipartimento di Scienze Politiche, Università Roma Tre e di Paolo Rozera, Direttore Generale Comitato Italiano per l’UNICEF, al Convegno – moderato da Cinzia Conti, Ricercatrice, Direzione centrale delle statistiche demografiche e del censimento della popolazione, ISTAT- interverranno: Cristiana Carletti, Professoressa associata di Diritto internazionale, Dipartimento di Scienze Politiche, Università Roma Tre, Marco Marsili, Dirigente del Servizio Registro della popolazione, statistiche demografiche e condizioni di vita, Istat, Enrica Maria Martino, Dirigente Unità di Missione NG-EU, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Donata Bianchi, Responsabile Servizio Ricerca e Monitoraggio, Istituto degli Innocenti, Elena de Filippo, Presidente, Cooperativa Sociale Dedalus, Maura Striano, Assessore all’Istruzione e alla Famiglia del Comune di Napoli, delegata ANCI. Concluderà i lavori Federica Aguiari, Responsabile del Programma “Città amiche dei bambini e degli adolescenti”, Comitato italiano per l’UNICEF.  

In questa occasione verrà diffusa la pubblicazione realizzata dall’UNICEF Italia, “Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e i Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: come monitorarli a livello locale?” che raccoglie gli interventi e i risultati dell’ultimo seminario organizzato nell’ambito dello stesso ciclo di incontri, nell’ottobre 2022. La pubblicazione, la cui introduzione è curata dalla Presidente dell’UNICEF Italia Carmela Pace – promuove la necessità di monitorare e valutare, anche a livello locale, l’impatto delle politiche pubbliche nella program­mazione dei servizi per i minorenni affinché siano elaborate a partire da un approccio basato sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, con il fine di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo dell’Agenda 2030. Gli autori dei contributi della pubblicazione sono: Monica Pratesi, Direttrice del Dipartimento per la produzione statistica di Istat, Sabrina Prati, Direttrice della Direzione centrale per l’analisi e la valorizzazione nell’area delle statistiche sociali e demografiche e per i fabbisogni informativi del PNRR di Istat, Enrico Moretti, Statistico esperto dell’Istituto degli Innocenti di Firenze e Marco Accorinti, Professore Associato di Sociologia generale, Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre.

Il seminario rientra fra le attività di formazione del Programma UNICEF Città amiche dei bambini e degli adolescenti ed è realizzato in continuità con il ciclo di incontri che da tre anni sono organizzati sul tema dell’identificazione e dell’utilizzo di indicatori per il monitoraggio e la valutazione d’impatto delle politiche locali in materia di infanzia e adolescenza, elemento essenziale per garantire che i diritti dei minorenni siano effettivamente garantiti e promossi. Sarà possibile seguire i lavori in presenza presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Roma Tre, in via Chiabrera 199, a Roma, o online. Le info sul seminario e link per seguire da remoto, sono disponibili alla pagina https://www.unicef.it/media/seminario2023/.

Sia il seminario che la pubblicazione, vogliono essere uno stimolo per avviare futuri confronti su questi temi, coinvolgendo esperti e amministratori locali.

Per maggiori info sul Programma UNICEF Città amiche dei bambini e degli adolescenti visitare la pagina www.unicef.it/cittamiche

Per leggere/scaricare la pubblicazione:

www.unicef.it/pubblicazioni/gli-obiettivi-di-sviluppo-sostenibile-e-i-diritti-dell-infanzia-come-monitorarli-a-livello-locale/

Sport paralimpico, tornano i campi estivi promossi dal CIP

Sport paralimpico, tornano i campi estivi promossi dal CIP
Redattore Sociale del 04/05/2023

ROMA. L’attività di promozione dello sport paralimpico, curata dal CIP con la collaborazione delle Federazioni e enti presenti al suo interno, prosegue anche quest’estate. Dopo il successo dei Campus di Avviamento agli sport invernali, andati in scena con il prezioso supporto della FISIP, a giugno verranno proposti quattro Campus di Avviamento agli sport estivi. In questi appuntamenti potranno partecipare ragazze e ragazzi che presentano: disabilità fisiche, disabilità visive, disabilità intellettivo relazionali.

I Campus Estivi 2023 si terrano in queste località e in questi periodi: 
– Paestum (Salerno), dal 10 al 17 giugno(partecipanti con disabilità fisiche e visive) e dal 17 al 24 giugno (partecipanti con disabilità intellettive e relazionali).
– Tortoreto (Teramo), dall’11 al 18 giugno(partecipanti con disabilità fisiche e visive) e dal 18 al 25 giungo (partecipanti con disabilità intellettive e relazionali).
– Poggio all’Agnello (Livorno), dall’11 al 18 giugno (partecipanti con disabilità intellettive e relazionali) e dal 18 al 25 giugno(partecipanti con disabilità fisiche e visive).
– Terrasini (Palermo), dall’11 al 18 giungo (partecipanti con disabilità intellettive e relazionali) e dal 18 al 25 giugno (partecipanti con disabilità fisiche e visive).

Le domande potranno essere presentate entro e non oltre le ore 20 di venerdì 12 maggio 2023. (DIRE)

Assunzioni

Assunzioni, Di Meglio: speriamo si realizzino tutte. Sul Pnrr rischio spreco risorse

“Apprezziamo la ripresa delle relazioni sindacali da parte del Ministro ed esprimiamo soddisfazione per la garanzia data in merito alle misure previste in favore dei docenti tutor, affinché vengano discusse nell’ambito della contrattazione nazionale. Per quanto riguarda le assunzioni, ci auguriamo che vengano effettivamente realizzate tutte quelle stabilite dal piano, diversamente da quanto accaduto negli anni scorsi quando le cattedre assegnate sono state meno della metà rispetto ai posti autorizzati”. Così Rino Di Meglio, Coordinatore Nazionale della Federazione Gilda-Unams, commenta l’incontro che si è svolto ieri pomeriggio tra il Ministro Valditara e i sindacati.

I docenti assunti tra il prossimo anno scolastico e quello successivo, secondo quanto dichiarato dal titolare di viale Trastevere, saranno 100mila, di cui 65mila impiegando risorse del Pnrr e 35mila extra Pnrr con procedura straordinaria riservata a chi ha 36 mesi di servizio e 24 Cfu. Per l’anno scolastico 2023/2024, le assunzioni saranno 56mila, di cui circa 19mila sul sostegno e le altre su posto comune. 

“Purtroppo sul fronte contrattuale – aggiunge il Coordinatore Nazionale – ci troviamo in una situazione di stallo dovuta alla complessità del comparto, che comprende scuola, università, ricerca e Afam”.   

Infine, in merito ai fondi Pnrr, alla luce delle difficoltà che stanno affrontando le scuole nella realizzazione dei progetti, Di Meglio non ha nascosto il timore che possa verificarsi un grande spreco di risorse. “Non si capisce, per esempio, a cosa serve allestire aule digitali in edifici scolastici che vanno in pezzi. Un po’ come se agli alunni della primaria si chiedesse di imparare a leggere e a scrivere senza aver prima appreso l’alfabeto”, conclude Di Meglio.

Docenti tutor e orientatori: rilancio per il successo o per il timore di un flop?

da Tuttoscuola

Ben 150 milioni di euro per formare nella secondaria di II grado almeno 40.461 docenti con funzione di tutor e di orientatore. Si tratta di una prima riforma che il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, intende portare a termine con successo e avviarla efficacemente già dal prossimo settembre.

Dopo aver disposto la distribuzione delle risorse alle 2.753 istituzione scolastiche statali della secondaria di II grado per i compensi da destinare a tutor e orientatori, il Ministero ha prolungato al 31 maggio p.v. il termine per segnalare i nominati dei docenti che volontariamente si propongono per la formazione.

A sorpresa, il ministro ha cercato di invogliare l’adesione a quelle decine di migliaia di docenti, proponendo anche un punteggio aggiuntivo ai fini della mobilità per chi svolgerà per un triennio le nuove funzioni di tutor o di orientatore.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato una direttiva per riconoscere a chi svolgerà le attività di docente tutor e orientatore un punteggio aggiuntivo ai fini della mobilità e delle graduatorie interne. Il punteggio sarà definito in sede di contrattazione integrativa. Il Ministero ha inoltre prorogato al 31 maggio il termine per presentare domanda di candidatura per la posizione di docente tutor o orientatore.

Non si sa se i sindacati siano rimasti soddisfatti di essere stati messi davanti al fatto compiuto della direttiva che ha deciso unilateralmente il punteggio aggiuntivo in una materia (la mobilità) di competenza contrattuale, lasciando soltanto alla contrattazione integrativa il mero compito di definirne la quantità.

Ma c’è un’altra considerazione connessa ai due interventi incentivanti (proroga dei termini e punteggio per la mobilità): i due incentivi potrebbero nascondere il timore che l’adesione si trasformi in un flop per la scarsa adesione dei docenti.

Ci sono, infatti, due problemi che potrebbero ostacolare l’adesione alla formazione per svolgere le nuove funzioni.

Primo problema. Il compenso previsto (maggiore o minore in ogni istituzione scolastica a seconda della quantità di docenti tutor che aderiscono) dovrebbe valere per l’intero triennio di impegno, anziché costituire compenso annuale. Invece l’art. 1, comma 561, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197 che lo prevede parla di “una dotazione iniziale di 150 milioni di euro per l’anno 2023”. Come si vede, pur parlando di dotazione iniziale, si prevede che i 150 milioni valgono per l’anno 2023, anziché dall’anno 2023.

Secondo problema. Le 20 ore di formazione dovrebbero svolgersi forse nel mese di giugno (mese particolarmente impegnativo tra scrutini ed esami di maturità per i docenti delle superiori) oppure in estate, mese delle ferie.

Nota 4 maggio 2023, AOODGPOC 699

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per la progettazione organizzativa, l’innovazione dei processi dell’amministrazione, la comunicazione e i contratti

Ai Dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale
di istruzione
e, p.c. Agli Uffici Scolastici Regionali
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento
Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine di Bolzano
Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle d’Aosta

OGGETTO: Celebrazioni per la Festa della Repubblica – 02 Giugno 2023

Decreto Direttoriale 4 maggio 2023, AOODGPOC 56

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per la progettazione organizzativa, l’innovazione dei processi amministrativi, la comunicazione e i contratti

IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO
di concerto con
IL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA e
IL MINISTERO DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

BANDO
per la selezione di Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, in forma singola o associata, per la realizzazione di progetti finalizzati alla diffusione dei valori della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile nell’ambito del «Programma #iosonoAmbiente»

M. Lancisi, Don Milani. Vita di un profeta disobbediente

Presentazione del libro di Mario Lancisi
Don Milani
Vita di un profeta disobbediente

con Damiano Tommasi sindaco di Verona
e Iacopo Scaramuzzi vaticanista di Repubblica

ROMA, Libreria San Paolo, via della Conciliazione 16 giovedì 4 maggio 2023, ore 19

TS Edizioni presenta a Roma giovedì prossimo, 4 maggio il libro Don Milani. Vita di un profeta disobbediente, di Mario Lancisi.

La presentazione avverrà presso la Libreria San Paolo in via della Conciliazione 16 alle ore 19. In dialogo con l’autore vi sarà Damiano Tommasi, sindaco di Verona; introduce modera l’incontro Iacopo Scaramuzzi, vaticanista di Repubblica.

Il volume, prima biografia ragionata e aggiornata, esce nel centenario della nascita di don Lorenzo Milani, il 27 maggio 1923: Mario Lancisi, tra i più esperti biografi di don Milani, ne traccia il ritratto attingendo a nuove lettere, scritti e testimonianze tra le quali spiccano quelle esclusive di Adele Corradi, insegnante a fianco del sacerdote negli anni più avvincenti della Scuola di Barbiana, e di Francuccio Gesualdi, che con il fratello Michele visse per tredici anni in canonica con il priore.

Il libro racchiude oltre mezzo secolo di studi milaniani e racconta l’interesse dell’autore per il priore di Barbiana.

Interesse nato da una bocciatura scolastica, quello di Lancisi che, figlio di una famiglia poverissima, viene respinto e posto così davanti al bivio se proseguire gli studi o abbandonarli per andare a lavorare.

La scoperta di don Milani, agli inizi degli anni Settanta, porta Lancisi a fare la conoscenza con figure del mondo milaniano, dalla mamma Alice a compagni di seminario, come don Auro Giubbolini, e questi incontri si intrecciano con la vita del priore e rendono il racconto più vivo e appassionato.

Il filo rosso del libro è quello di un profeta religioso e civile che ha marcato profondamente la storia del Novecento.

ll libro di Lancisi si articola in otto parti.

La prima, «Radici», ripercorre gli anni dal 1923 al 1943, dalla nascita alla conversione.

La parte II si snoda dal 1943 al 1947 e abbraccia gli anni che vanno dal seminario alla guerra (il giovane Lorenzo si salva per miracolo dallo scoppio di una bomba, a Montespertoli), alla scelta di votare per la Repubblica nel referendum del 1946, fino all’ordinazione sacerdotale, il 13 luglio 1947.

La parte III, 1947-1954, affronta il periodo in cui Milani fu cappellano a San Donato di Calenzano (Fi), periodo cruciale in cui fonda il doposcuola e matura le esperienze pastorali, poi confluite nell’omonimo libro.

Nella parte IV i tredici anni di Barbiana, dove don Lorenzo resta dal 1954 al 1967, l’anno in cui muore di tumore. Qui don Milani dà alla luce, assieme anche ai suoi allievi, le tre sue principali opere.

A Esperienze Pastorali è dedicata la parte V, dove viene dato conto di quanto sia stato un libro fondamentale nell’Italia di fine anni Cinquanta, ma anche divisivo;

A L’obbedienza non è più una virtù è dedicata la parte VI che analizza sia la Lettera ai cappellani militari che la Lettera ai giudici e inserisce il testo milaniano nel contesto dell’impegno dei cattolici fiorentini in favore della pace e del disarmo.

Lettera a una professoressa è trattata nella parte VII.

L’ultima parte, ottava, dedicata al cristiano del futuro, va dalla morte di don Milani alla sua storica riabilitazione, che si ha con la visita di papa Francesco a Barbiana nel 2017.

Il libro si conclude con due testimonianze inedite e di grande spessore: Adele Corradi, 99 anni, la professoressa che, dal 1963, aiutò don Lorenzo a fare scuola a Barbiana fino alla sua morte, e l’allievo Francuccio Gesualdi.

Seminario nazionale PNSD e PNRR

L’IIS “P. Galluppi” di Tropea (VV), Scuola Polo Nazionale PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) e PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), organizza, nei giorni 2, 3 e 4 maggio 2023, un seminario residenziale, in collaborazione con la Direzione Generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale, l’Unità di Missione per il PNRR e il Comitato per lo sviluppo della cultura scientifica e tecnologica del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

I seminari sono organizzati in due diverse fasi: la prima, “Formare al futuro con le STEAM”, punta a evidenziare l’importanza delle discipline STEAM (Science, Technology, Engineering, Arts and Mathematics) nei diversi percorsi e gradi di scuola. L’incontro sarà occasione per fare il punto con i dirigenti scolastici sugli aspetti più salienti della gestione e dell’organizzazione e con i docenti su quelli didattici e metodologici integrati con le nuove tecnologie, approfondendo i temi con lo staff di esperti del Comitato Tecnico Scientifico ministeriale del PNSD.

La seconda fase, “PNRR – MISSIONE 4 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione per la riduzione di divari attraverso la corresponsabilità territoriale”, riferita alla disabilità per i disturbi dello spettro autistico, approfondirà l’utilità della tecnologia applicata alla didattica speciale ma anche la necessità di corresponsabilità tra tutti gli stakeholders del territorio, al fine di offrire, con il servizio di uno Sportello per l’Autismo da attivare presso l’istituzione scolastica, un efficace strumento che soddisfi i bisogni di formazione delle persone con disturbi dello spettro autistico durante l’età scolare, rimuovendo gli ostacoli che s’interpongono tra la persona autistica e uno stile di vita quanto più possibile autonomo.

Ai seminari sarà presente l’Ing. Alessandro Musumeci della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la partecipazione dei Direttori Generali di competenza e di esperti ministeriali in materia di STEAM e Disabilità. Nella giornata del 4 maggio, i lavori saranno conclusi dall’intervento del Sottosegretario all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti.

I seminari potranno essere seguiti in diretta streaming. Iscrizioni su Scuola Futura, percorso ID 116133 (Fase 1) e 116140 (Fase 2).

Incontro con il Ministro

Incontro con Valditara, FLC CGIL: accelerare su Contratto e condividere scelte su PNRR

Roma, 3 maggio – “Riteniamo che serva un intervento politico per chiudere la parte normativa del Contratto Istruzione e Ricerca e uscire dallo stallo in cui la trattativa si trova in questo momento. Senza questo intervento non sarà possibile cominciare a negoziare il prossimo Contratto su cui vanno investite grosse risorse a beneficio di una categoria di lavoratrici e lavoratori tra le peggio pagate della pubblica amministrazione e i cui salari sono, in questo momento, fortemente erosi dall’inflazione”. Lo ha dichiarato Francesco Sinopoli, segretario generale FLC CGIL, durante l’incontro tra i sindacati e il ministro dell’Istruzione e del Merito tenutosi questo pomeriggio.

“Il negoziato sulla parte economica del contratto è stato frutto di un’autentica condivisione tra i sindacati e il Ministero – ha aggiunto – occorre dunque, rendere sistematica una prassi di collaborazione che ha dato ottimi frutti in tutte le occasioni in cui è statautilizzata”.

“È un nostro fermo obiettivo impiegare il Piano nazionale di ripresa e resilienza nella maniera più completa, la scuola ha infatti bisogno di grandi investimenti per sollevarsi da una situazione di deficit strutturale che va dagli asili alle secondarie di secondo grado. Crediamo però che il modo più efficace consista nel coinvolgimento e nella partecipazione di coloro che il mondo della scuola lo rappresentano. Tutte le risorse che impegnano il personale sul piano organizzativo o in termini remunerativi devono passare attraverso la contrattazione, anche quelle del PNRR. E ciò non sta avvenendo per i fondi stanziati per la figura del tutor, che vede la nostra assoluta contrarietà, né per la formazione del personale. Secondo le nostre leggi tutti questi passaggi dovrebbero essere sottoposti alla contrattazione nazionale integrativa. Sul riparto delle risorse del PNRR è per noi necessaria l’interlocuzione e il coinvolgimento, informato e convinto dei rappresentanti dei lavoratori della scuola”. Ha concluso Sinopoli.

Riabilitazione e sclerosi multipla

Riabilitazione e sclerosi multipla: a Genova il meeting europeo
Vita del 03/05/2023

GENOVA. Robot e realtà virtuale, tecnologie digitali, esercizi fisici, counseling psicologico e lavorativo. Nella cura della sclerosi multipla, la riabilitazione può prendere forme molto diverse fra loro, tutte però volte a migliorare le condizioni delle persone con sclerosi multipla dei loro caregiver. Le ultime novità sul fronte della riabilitazione saranno discusse a Genova, dal 4 al 6 maggio, in occasione del 28° Congresso del Network Europeo Rehabilitation in Multiple Sclerosis (Rims) organizzato in collaborazione con Aism, Università di Genova e Istituto Italiano di Tecnologia – Iit.

«Il Rims vuole portare fra gli operatori e la comunità SM le ultime evidenze scientifiche e conoscenze in ambito riabilitativo così da diffondere le buone pratiche e migliorare la qualità di vita delle persone con sclerosi multipla. Sono sempre di più gli studi che hanno dimostrato come l’approccio riabilitativo produca dei risultati importanti sul decorso della malattia. E che per farlo al meglio sia necessario il coinvolgimento di molte figure professionali ossia di un approccio interdisciplinare», afferma Giampaolo Brichetto, presidente del network europeo Rims e direttore sanitario del Servizio riabilitazione Aism Liguria e coordinatore della ricerca sulla riabilitazione di Aism con la sua Fondazione.

I primi contributi scientifici che hanno dimostrato il beneficio terapeutico della riabilitazione sono del 1999 e sono stati condotti grazie ai finanziamenti di Aism. «Aism ha fondato, insieme al Centro sclerosi multipla di Melsbroek in Belgio, il Rims nel 1991 e ne ha promosso le successive attività internazionali. È quindi per noi un onore ospitare il 28° congresso Rims a Genova, città dove l’associazione gestisce il Servizio di riabilitazione Aism Liguria, uno dei centri di riabilitazione più grandi in Italia, un modello per la sua organizzazione e connessione con il territorio» ha dichiarato Brichetto.

Particolare rilievo verrà dato all’utilizzo della tecnologia per migliorare la valutazione e il monitoraggio della persona con sclerosi multipla e aumentare l’efficacia della riabilitazione. In particolare, si parlerà di tecnologie sanitarie digitali che, insieme alla miniaturizzazione dei sensori, al progresso dei sistemi di telecomunicazione e computazionali, stanno rivoluzionando e aprendo la strada a una nuova visione della riabilitazione della SM. Come anticipa Giacinto Barresi ricercatore in neuroergonomia all’Iit verranno presentati i risultati in riabilitazione di «device indossabili sensorizzati, sistemi di telemedicina, app, dispositivi per la stimolazione magnetica transcranica, tecniche di modellazione e simulazione, nonché sofisticati algoritmi di apprendimento/riconoscimento automatico e intelligenza artificiale».Sarà dato un ampio spazio anche alla tematica dell’attività fisica e dello sport, perché continuare, riprendere o iniziare un’attività fisica o sportiva adatta alle proprie esigenze e da svolgere al di fuori di un contesto puramente clinico, infatti, non solo permette di mantenere le relazioni interpersonali, incidendo positivamente sulla sfera psicosociale delle persone con SM, ma si è rivelata una vera e propria terapia da affiancare ai farmaci tradizionali per contrastare la progressione della patologia. «Nonostante le evidenze scientifiche indichino i benefici dell’attività fisica nelle persone con sclerosi multipla, sono ancora molte le barriere che impediscono di iniziare o continuare un’attività sportiva. Barriere che vogliamo contribuire ad abbattere partendo dalla formazione degli operatori» ha dichiarato Marco Bove Professore dell’Università di Genova.

C. Corsini, La valutazione che educa

“Quel che veramente conta nella valutazione è la comunicazione di indicazioni di miglioramento”. Lo afferma Cristiano Corsini, ordinario di Pedagogia sperimentale all’Università Roma Tre, nel suo ultimo testo “La valutazione che educa. Liberare insegnamento e apprendimento dalla tirannia del voto”, che sarà in distribuzione da giovedì 11 maggio.

La frase, naturalmente riferendosi a una scelta di valutazione in itinere – tutt’altro che data per scontata nel sistema scolastico – giunge a conclusione di un’analisi molto approfondita degli errori riscontrati nei metodi di valutazione e dopo aver presentato approcci e strumenti utili ai fini della formulazione di riscontri valutativi validi, rigorosi, trasformativi.

L’errore più grave? La “scelta di attribuire al voto (numerico e meno che sia) una valenza formativa”.

Per giungere a tali considerazioni l’autore parte proprio dalla funzione della valutazione, per costruire la base sulla quale argomentare il discorso successivo: le condizioni alle quali la valutazione educa e l’analisi di cosa è giusto valutare, e come farlo. Su questi ultimi temi Corsini – chiedendo venia per la franchezza – non esita a parlare di un diffuso “vanverismo pedagogico” e della “raccapricciante ignoranza riguardo a cosa si stia valutando”. L’analisi non riguarda solo il lavoro dell’insegnante ma anche gli strumenti impiegati per valutare il lavoro svolto nelle scuole, come le prove INVALSI.

Fuggendo e contestando il “quotidiano ossequio all’abitudine dell’abbiamo sempre fatto così”, Cristiano Corsini, al contrario, smonta in pagine dense le facili o stereotipate argomentazioni, affrontando con rigore scientifico quali sono le ragioni, le finalità e i metodi del “dare valore”.

Il Pcto cambia faccia, i presidi temono che le aziende non si adeguino mentre gli studenti non vogliono più giovani in catena produttiva

da La Tecnica della Scuola

Di Alessandro Giuliani

Come è stata accolta dal mondo della scuola la nuova alternanza scuola-lavoro, o meglio il Pcto, rivista e corretta dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara? Piuttosto bene dai presidi, decisamente male dagli studenti.

Le novità del nuovo Pcto

Sotto la “lente” sono finite le novità introdotte il 1° maggio con il decreto lavoro, che impone all’azienda ospitante il documento di valutazione dei rischi, con una sezione specifica che indicherà le misure di prevenzione e i dispositivi di protezione per i ragazzi.

Inoltre, l’integrazione al documento sarà fornita alla scuola e allegata alla Convenzione stipulata tra l’istituto e l’impresa; si istituisce la figura del docente coordinatore di progettazione, che sarà individuato dalla scuola; si chiedono ulteriori requisiti – per il Registro per l’alternanza scuola-lavoro presso le camere di commercio – che devono possedere le imprese ospitanti i PCTO per evitare il coinvolgimento di aziende non qualificate; viene istituito un fondo di 10 milioni per il 2023 e di 2 milioni per il 2024, finalizzato all’indennizzo delle famiglie degli studenti vittime di incidenti durante gli stage.

Il sì condizionato dei presidi

“Sono misure che vanno nella giusta direzione – ha detto all’Ansa Cristina Costarelli, presidente Anp Lazio – auspichiamo che oltre alle indicazioni normative ci sia un controllo successivo in fase applicativa”.

A piacere alla preside è, in particolare, “l’attenzione alla sicurezza che in questi ultimi anni ha suscitando perplessità per gli incidenti che si sono verificati anche se nella maggior parte dei casi erano stage e tirocini, non alternanza scuola lavoro. Auspichiamo che oltre alle indicazioni normative ci sia un controllo successivo in fase applicativa: la normativa è importante ma gli enti esterni e le aziende devono poi rispondere ai requisiti indicati”.

Secondo Costarelli è importante anche “la coerenza con il Piano dell’offerta formativa e la questione del coordinatore di progettazione, una figura nuova come profilo anche se nella gran parte delle scuole già esiste una figura di coordinamento abbinata all’orientamento. L’auspicio è integrare in un’ottica organizzativa il Ptco con il tema dell’orientamento. Dunque c’è un accoglimento positivo di queste misure con l’auspicio che si verifichi l’effettiva messa in atto di queste indicazioni”.

Il ‘no secco’ degli studenti

Di diverso avviso sono invece gli studenti, che chiedono l’abolizione dell’Alternanza come prevista finora.

“Prima di qualsiasi intervento, i Pcto si devono fermare subito”, ha detto all’agenzia di stampa la Rete degli studenti del Lazio.

“Solo quando saremo sicuri che nessun altro rischi la propria salute, allora potremo discutere di come strutturare il rapporto fra scuola e lavoro. L’integrazione di una sezione dedicata nella valutazione dei rischi non è abbastanza, ogni azienda deve essere ispezionata dall’ispettorato del lavoro e l’osservatorio non può esistere se non saranno coinvolte le associazioni studentesche e i sindacati dei lavoratori”.

“I soldi stanziati per l’indennizzo alle famiglie fanno paura di per sé…  come può un ministro concepire e addirittura scrivere in una proposta di legge che si prevede un indennizzo per chi muore o si infortuna durante l’orario scolastico. Se Valditara si immagina che possa essere una risposta di fronte alla tragedia, ha capito male”, conclude la Rete degli studenti del Lazio

Anche Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Unione degli studenti, si è detta molto critica. “I percorsi devono svolgersi il più possibile in maniera laboratoriale e all’interno delle scuole, con un obiettivo formativo e non per produrre manodopera gratuita per le aziende. Ogni percorso deve svolgersi in maniera gratuita e fuori da ogni dalla catena produttiva, affinché gli studenti non costituiscano profitto per le aziende”.

“Noi – ha detto all’Ansa – abbiamo sostenuto fin da subito che non basta rendere sicuri i Pcto ma serve immaginare da capo il rapporto tra istruzione e lavoro. Vogliamo dei corsi di formazione reali e che siamo anche sui diritti sindacali, strutturati assieme alle organizzazioni sindacali. Inoltre vogliamo l’abolizione degli attuali percorsi di Pcto in favore dell’istruzione integrata, che sappia rivedere il rapporto tra istruzione e lavoro in modo tale che la scuola non sia assoggettata alle dinamiche del mercato come ad oggi avviene ma le possa ripensare da capo”.

“Infine, vogliamo delle commissioni paritetiche (luoghi di discussione e confronto formati da un pari numero di docenti e studenti) in ogni scuola, affinché gli studenti possano decidere direttamente sui percorsi da intraprendere”, ha concluso Chiesa.

Docenti religione cattolica, altre sentenze favorevoli della Corte di Cassazione. Ruscica (Snadir): “Serve eliminare il precariato storico”

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Sono arrivate a 40 le sentenze della Corte di Cassazione per gli insegnanti di religione cattolica in servizio da più di un triennio, ma ancora relegati in una condizione di precariato, nonostante la cadenza triennale dei concorsi di accesso ai ruoli prevista dalla legge.

A commentare la questione il segretario nazionale Snadir e presidente FGU Orazio Ruscica: “Si tratta di pronunce univoche che interpellano, indirettamente, la politica, dunque non è più sufficiente lenire gli effetti del precariato attraverso i risarcimenti, è necessario, invece, sanare il precariato intervenendo su quei meccanismi che lo producono”.

Uno spiraglio arriva dal tavolo di confronto che presto si aprirà relativamente ai bandi del concorso ordinario e di quello straordinario. Quest’ultimo è indirizzato ai precari con più di tre anni di servizio, ma interesserà comunque il 50% delle cattedre disponibili, quota non sufficiente a eliminare il precariato di questa specifica categoria.

Le ragioni dei precari

Lo Stato, dunque, continua a pagare per la reiterazione di contratti a tempo determinato, visto che l’Unione Europea ha fissato come tre anni il limite massimo di servizio prima della stabilizzazione. I docenti vanno risarciti, spesso lautamente.

Nel frattempo molti di loro vanno in pensione, senza avere mai avuto la possibilità di sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato.

Mercoledì 22 marzo la Corte ha rigettato il ricorso dell’avvocatura di Stato, “contro una sentenza della Corte d’Appello di Ancona del luglio 2018 e contro un’altra della Corte d’Appello di Catanzaro del marzo 2019, che avevano dato ragione allo Snadir e ai suoi insegnanti di Religione cattolica”.

Decreto mille proroghe 2023

Ancora una volta con il decreto mille proroghe, approvato il 22 febbraio 2023, il concorso per docenti di religione cattolica è stato rinviato con la possibilità di essere bandito entro il 31 dicembre 2023, fermo restando l’accordo raggiunto il 14 dicembre del 2020 tra il ministro dell’istruzione e il Presidente della Conferenza episcopale.

Procedura prevista

L’autorizzazione prevista dal decreto mille proroghe prevede la possibilità di emanare due procedure concorsuali per la copertura del 50% dei posti liberi e vacanti negli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024 e 2024/2025, da assegnare ai docenti con tre anni d’incarico e il restante 50% ai docenti partecipanti alla procedura ordinaria.