Nota 16 gennaio 2013, Prot.n. 236

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica Ufficio Sesto

-AI DIRETTORI GENERALI DEGLI UFFICI SCOLASTICI REGIONALI LORO SEDI

-AL SOVRINTENDENTE SCOLASTICO PER LA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO

-ALL’INTENDENTE SCOLASTICO PER LA SCUOLA IN LINGUA TEDESCA BOLZANO

-ALL’INTENDENTE SCOLASTICO PER LA SCUOLA DELLE LOCALITA’ LADINE BOLZANO

– AL DIRIGENTE DEL DIPARTIMENTO ISTRUZIONE PER LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO TRENTO

– AL SOVRINTENDENTE AGLI STUDI PER LA REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D’AOSTA AOSTA

p.c.

– AL CAPO DI GABINETTO

– AL CAPO DELL’UFFICIO LEGISLATIVO

SEDE

– AL DIPARTIMENTO DEL TESORO – MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
DIREZIONE I – ANALISI ECONOMICA FINANZIARIA 00187- ROMA (FAX 0647610478)

OGGETTO: Limiti di reddito per l’esonero dal pagamento delle tasse scolastiche per l’anno scolastico 2013/2014.

L’art. 21, comma 9, della legge 11-3-1988, n. 67 (legge finanziaria 1988) stabilisce che i limiti di reddito previsti dall’art.28, comma 4, della legge 28-2-1986, n.41 (legge finanziaria 1986) sono rivalutati, a decorrere dall’anno 1988,in ragione del tasso d’inflazione annuo programmato.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro – Direzione I- Analisi Economica e Finanziaria ha comunicato in data 8 gennaio 2013 che il tasso d’inflazione programmato per il 2013 il è pari all’1,5 per cento.

I limiti massimi di reddito, ai fini dell’esenzione dalle tasse scolastiche, pertanto, sono rivalutati, per l’anno scolastico 2013/2014 come dal seguente prospetto in euro:

per i nuclei familiari formati dal seguente numero di persone

limite massimo di reddito per l’anno scolastico 2012/2013 riferito all’anno d’imposta 2011

rivalutazione in ragione dell’1,5 % con arrotondamento all’unità di euro superiore

limite massimo di reddito espresso in euro per l’a.s. 2013/2014 riferito all’anno d’imposta 2012

1

5.096,00

77,00

5.173,00

2

8.452,00

127,00

8.579,00

3

10.864,00

163,00

11.027,00

4

12.974,00

195,00

13.169,00

5

15.083,00

227,00

15.310,00

6

17.095,00

257,00

17.352,00

7 e oltre

19.102,00

287,00

19.389,00

La misura delle tasse scolastiche è stata determinata dal D.P.C.M. 18 maggio 1990 (G.U. Serie Generale n.118 del 23-5-1990); le tipologie, determinate in lire, rapportate in euro, si riferiscono a :

– tassa di iscrizione (euro 6,04);
– tassa di frequenza (euro 15,13);
– tassa per esami di idoneità, integrativi, di licenza, di qualifica, di maturità e di abilitazione (euro 12,09);
– tassa di rilascio dei relativi diplomi (euro 15,13).

Le famiglie degli studenti che si iscrivono alla scuola primaria e secondaria di primo grado (istruzione obbligatoria) sono esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche erariali; con la C.M. n. 2 del 4-1-2006 e con la C.M. n.13 del 30-1-2007 è stato precisato che l’esonero è stato esteso anche agli studenti che si iscrivono al primo, secondo e terzo anno dei corsi di studio degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado.

Tale esonero resta confermato anche per l’anno scolastico 2013/2014, risultando immutato il regime di adempimento dell’obbligo di istruzione.

Pertanto, le tasse erariali scolastiche sono dovute unicamente per il quarto e quinto anno degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado.

Sembra opportuno far presente che, come già precisato con la O.M. n.41 dell’11 maggio 2012, art.22, il versamento da parte di candidati esterni agli esami di Stato del contributo, richiesto e regolarmente deliberato dal Consiglio di Istituto, è dovuto esclusivamente qualora essi sostengano esami con prove pratiche di laboratorio.

La misura del contributo per le predette prove pratiche di laboratorio deve, comunque, essere stabilita con riferimento ai costi effettivamente sostenuti, pur nel rispetto delle autonome determinazioni ed attribuzioni sia delle istituzioni scolastiche statali che di quelle paritarie. Il pagamento della tassa erariale, nonchè dell’eventuale contributo, deve essere effettuato e documentato all’istituto di assegnazione dei candidati, successivamente alla definizione della loro sede d’esame da parte del competente Direttore Generale.

IL DIRETTORE GENERALE

Carmela Palumbo

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 13

 

 

Gazzetta Ufficiale

 

Sommario

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

 


LEGGE 31 dicembre 2012, n. 244


Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale
e norme sulla medesima materia. (13G00013)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 1

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 5 dicembre 2012


Garanzia dello Stato sui finanziamenti accordati dalla Cassa depositi
e prestiti S.p.A. ai sensi dell’articolo 3-bis, comma 1, del
decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni,
dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, finalizzati alla realizzazione di
interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione dei beni
danneggiati o distrutti dagli eventi sismici delle regioni
Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto del mese di maggio 2012.
(13A00191)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 14

 

 

 


DECRETO 3 gennaio 2013


Determinazione del tasso di interesse da applicarsi, per il periodo
1° gennaio – 30 giugno 2013 ai mutui stipulati, nell’ambito degli
interventi di ristrutturazione ed ammodernamento del patrimonio
sanitario pubblico, in data anteriore al 29 marzo 1999. (13A00190)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 16

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


DECRETO 17 dicembre 2012


Ri-registrazione di prodotti fitosanitari, a base di 2,4D, sulla base
del dossier CL55846CE di All. III alla luce dei principi uniformi per
la valutazione e l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari.
(13A00194)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 17

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 27 dicembre 2012


Protezione transitoria accordata a livello nazionale alla modifica
del disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta
«Amarene Brusche di Modena» registrata con regolamento (CE) n.
1028/2009 della Commissione del 29 ottobre 2009. (13A00187)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 40

 

 

 


DECRETO 27 dicembre 2012


Protezione transitoria accordata a livello nazionale alla modifica
del disciplinare di produzione della denominazione di origine
protetta «Bruzio» registrata con regolamento (CE) n. 1065/97 della
Commissione del 12 giugno 1997. (13A00188)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 41

 

 

 


DECRETO 27 dicembre 2012


Protezione transitoria accordata a livello nazionale alla
denominazione «”Piadina Romagnola/Piada Romagnola”» per la quale e’
stata inviata istanza alla Commissione europea per la registrazione
come indicazione geografica protetta. (13A00189)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 42

 

 

 


DECRETO 28 dicembre 2012


Conferma dell’iscrizione dell’Organismo denominato «Suolo e Salute
S.r.l.», in Fano nell’elenco degli organismi privati per il controllo
sulle produzioni ad indicazione geografica e sulle specialita’
tradizionali garantite. (13A00314)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 43

 

 

 


DECRETO 31 dicembre 2012


Autorizzazione al laboratorio «Universita’ degli studi di Perugia –
Centro di eccellenza per la ricerca sulla birra» al rilascio dei
certificati di analisi nel settore vitivinicolo. (13A00318)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 44

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 27 novembre 2012


Sostituzione del commissario liquidatore della «LA.TA. Costruzioni –
Societa’ Cooperativa», in Montalbano Jonico. (13A00330)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 45

 

 

 


DECRETO 27 novembre 2012


Scioglimento della «Raster Service – Societa’ Cooperativa», in Bari e
nomina del commissario liquidatore. (13A00331)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 46

 

 

 


DECRETO 27 novembre 2012


Scioglimento della «Il Trullo Societa’ Cooperativa Edilizia Popolare
Economica», in Cisternino e nomina del commissario liquidatore.
(13A00332)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 46

 

 

 


DECRETO 27 novembre 2012


Sostituzione del commissario liquidatore della «Motortecnica Services
– Societa’ Cooperativa», in Potenza. (13A00329)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 47

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


DETERMINA 19 dicembre 2012


Medicinali la cui autorizzazione all’immissione in commercio non
risulta rinnovata ai sensi dell’articolo 38 del decreto legislativo
24 aprile 2006, n. 219 e successive modificazioni ed integrazioni.
(Determina FV n. 339/2012). (13A00328)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 48

 

 

 


DETERMINA 7 gennaio 2013


Riclassificazione del medicinale «Ibuprofene Actavis PTC»
(ibuprofene), ai sensi dell’art. 8, comma 10 della legge 24 dicembre
1993, n. 537. (Determina n. 7/2013). (13A00346)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 52

 

 

 


DETERMINA 7 gennaio 2013


Riclassificazione del medicinale «Rebif» (interferone beta), ai sensi
dell’art. 8, comma 10 della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 8/2013). (13A00347)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 53

 

 

 


DETERMINA 7 gennaio 2013


Rinegoziazione del medicinale «Nicozid» (isoniazide), ai sensi
dell’art. 8, comma 10 della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 9/2013). (13A00348)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 54

 

 

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

 


DELIBERA 26 ottobre 2012


Contratto di filiera tra il Ministero per le politiche agricole,
alimentari e forestali e il Consorzio Territori Di Vini –
Rimodulazione. (Delibera n. 116/2012). (13A00352)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 55

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Sospensione d’ufficio dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Ribavirina Teva» e «Ribavirina Teva
Pharma BV». (13A00305)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 64

 

 

 


COMUNICATO


Prolungamento smaltimento scorte del medicinale per uso umano
«Purinethol» (13A00306)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 64

 

 

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica relativo all’estratto del provvedimento FV n.
187/2012 dell’8 ottobre 2012 relativo al rinnovo dell’autorizzazione
all’immissione in commercio secondo procedura Nazionale del
medicinale «Dis Cinil Complex» con conseguente modifica stampati.
(13A00324)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 65

 

 

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica relativo all’estratto del provvedimento
FV/192/2012 dell’8 ottobre 2012 relativo al rinnovo
dell’autorizzazione all’immissione in commercio secondo procedura
Nazionale del medicinale «Bechilar» con conseguente modifica
stampati. (13A00325)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 65

 

 

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica relativo all’estratto del provvedimento FV n.
88 del 12 aprile 2012 relativo al rinnovo dell’autorizzazione
all’immissione in commercio secondo procedura Nazionale del
medicinale «Farvicett» con conseguente modifica stampati. (13A00326)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 65

 

 

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica relativo all’estratto del provvedimento
FV/201/2012 del 10 ottobre 2012 relativo al rinnovo
dell’autorizzazione all’immissione in commercio secondo procedura di
mutuo riconoscimento, del medicinale «Elidoxil», con conseguente
modifica stampati. (13A00327)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 65

 

 

AUTORITA’ DI BACINO DEL FIUME ADIGE

 


COMUNICATO


Deposito per la consultazione del progetto di 2ª variante al piano
stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico del fiume Adige.
(13A00350)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 65

 

 

AUTORITA’ DI BACINO DEL FIUME ARNO

 


COMUNICATO


Proroga delle misure di salvaguardia del piano di bacino del fiume
Arno, stralcio «bilancio idrico». (13A00349)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 66

 

 

AUTORITA’ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

 


COMUNICATO


Avvio del procedimento di consultazione pubblica per modifiche ed
integrazioni alla delibera n. 255/11/CONS recante “Classificazione
dei decodificatori per la ricezione dei programmi televisivi in
tecnica digitale”. (13A00351)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 66

 

 

MINISTERO DELL’INTERNO

 


COMUNICATO


Abilitazione dell’Organismo KIWA Italia S.p.A., in San Vendemiano ai
fini dell’attestazione di conformita’ dei prodotti da costruzione,
limitatamente agli aspetti concernenti il requisito essenziale n. 2
«Sicurezza in caso d’incendio». (13A00315)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 66

 

 

MINISTERO DELLA DIFESA

 


COMUNICATO


Passaggio dal demanio al patrimonio dello Stato di immobili nel
comune di Udine. (13A00195)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 66

 

 

 


COMUNICATO


Passaggio dal demanio al patrimonio dello Stato di immobili nel
comune di Torreano. (13A00196)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 66

 

 

 


COMUNICATO


Passaggio dal demanio al patrimonio dello Stato di immobili nel
comune di Tarvisio. (13A00197)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 66

 

 

 


COMUNICATO


Passaggio dal demanio al patrimonio dello Stato di immobili nel
comune di Pavia di Udine. (13A00198)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 67

 

 

 


COMUNICATO


Passaggio dal demanio al patrimonio dello Stato di immobili nel
comune di Lucinico. (13A00316)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 67

 

 

 


COMUNICATO


Passaggio dal demanio al patrimonio dello Stato di immobili nel
comune di Demonte. (13A00317)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 67

 

 

 


COMUNICATO


Passaggio dal demanio al patrimonio dello Stato di immobili nel
comune di Codroipo. (13A00319)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 67

 

 

 


COMUNICATO


Individuazione degli immobili assegnati all’Amministrazione della
Difesa non piu’ utili per finalita’ istituzionali, da riconsegnare
all’Agenzia del Demanio. (13A00320)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 67

 

 

RETTIFICHE

 


AVVISO DI RETTIFICA


Comunicato relativo alla legge 24 dicembre 2012, n. 229, recante:
“Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2013 e
bilancio pluriennale per il triennio 2013-2015.”. (Legge pubblicata
nel supplemento ordinario n. 212/L alla Gazzetta Ufficiale – serie
generale – n. 302 del 29 dicembre 2012). (13A00424)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 70

 

 

 


ERRATA-CORRIGE


Comunicato relativo alla legge 30 novembre 2012, n. 240, recante:
“Ratifica ed esecuzione dell’Accordo quadro tra l’Unione europea e i
suoi membri, da una parte, e la Repubblica di Corea, dall’altra,
fatto a Bruxelles il 10 maggio 2010.”. (Legge pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 9 dell’11 gennaio 2013).
(13A00401)


(GU n.13 del 16-1-2013

)

 

Pag. 70

 

 

SUPPLEMENTI ORDINARI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14 dicembre 2012


Approvazione del bilancio di previsione della Presidenza del
Consiglio dei Ministri per l’anno 2013 e per il triennio 2013-2015.
(13A00193)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 5
)

 

 

 

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Sodio fosfato Marco Viti». (13A00199)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Noraquin». (13A00200)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Prostide». (13A00201)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Becloneb». (13A00202)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Isotrex». (13A00203)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Syntocinon». (13A00204)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Broncovaleas». (13A00207)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Igroseles». (13A00205)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Clenil». (13A00208)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Xatral». (13A00211)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Clenil». (13A00209)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Mittoval». (13A00210)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Depo Medrol». (13A00213)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Davedax». (13A00212)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Lioresal». (13A00214)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Ezoran». (13A00216)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Atorvastatina Eurogenerici». (13A00218)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Paclitaxel Accord Healthcare Italia».
(13A00215)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Donepezil Ratiopharm Italia». (13A00217)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Neisvac-C». (13A00219)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Tekcis». (13A00221)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Nebivololo Pensa». (13A00220)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Paclitaxel Accord Healthcare Italia».
(13A00222)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Primovist» (13A00224)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Gliclazide Mylan Generics Italia».
(13A00223)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Genaprost» (13A00225)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Lodine» (13A00226)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Solu Cortef» (13A00227)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Sereupin». (13A00228)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Proscar». (13A00230)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Carnitene». (13A00229)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Adriblastina». (13A00231)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Rovamicina». (13A00234)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Zoladex». (13A00232)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Clenil». (13A00233)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Feldene Cremadol». (13A00237)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Solian». (13A00235)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Deniban». (13A00236)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Angizem». (13A00239)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Nottem». (13A00240)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Feldene Fast». (13A00238)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Stilnox». (13A00241)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Trivastan». (13A00244)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Pneumorel». (13A00243)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Zolpidem Zentiva». (13A00242)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Loniten». (13A00245)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Diladel». (13A00247)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Tildiem». (13A00246)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Duphalac». (13A00249)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Sintrom». (13A00248)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Liometacen». (13A00250)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Xanax». (13A00253)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Naprosyn». (13A00252)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Flomax». (13A00251)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Itamidol». (13A00254)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Grazax». (13A00257)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Zeldox». (13A00258)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Itami». (13A00255)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Corixil». (13A00256)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Pilus». (13A00259)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Norditropin». (13A00260)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Folians». (13A00261)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Strattera». (13A00262)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Losec» (13A00265)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Copaxone» (13A00266)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Rupafin» (13A00263)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Mepral» (13A00264)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Minotek» (13A00267)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Nutrineal» (13A00269)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Doxorubicina Accord Healthcare Italia».
(13A00268)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Foster» (13A00271)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Tevetenz» (13A00270)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Ratacand Plus» (13A00272)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Risperidone
Ahcl». (13A00274)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Reminyl».
(13A00273)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Prolungamento smaltimento scorte del medicinale per uso umano
«Frontal». (13A00275)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Prolungamento smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Onco
Carbide». (13A00277)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Prolungamento smaltimento scorte del medicinale per uso umano
«Aspirina». (13A00279)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Prolungamento smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Remy
Stick». (13A00276)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Prolungamento smaltimento scorte del medicinale per uso umano
«Levotuss». (13A00278)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Prolungamento smaltimento scorte del medicinale per uso umano
«Metocal». (13A00280)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Alprazolam Hexal Ag». (13A00282)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Fentanil Hexal». (13A00281)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Bemedrex». (13A00284)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Alateris». (13A00283)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Venlafaxina Fidia», con conseguente modifica degli stampati.
(13A00286)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Losartan Mylan Generics», con conseguente modifica degli stampati.
(13A00285)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Igredex», con conseguente modifica degli stampati. (13A00287)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Foster», con conseguente modifica degli stampati. (13A00289)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Inuver», con conseguente modifica degli stampati. (13A00288)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Bikader», con conseguente modifica degli stampati. (13A00290)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Betaistina Angenerico», con conseguente modifica degli stampati.
(13A00291)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca dell’autorizzazione alla produzione di medicinali per uso
umano alla societa’ Piam Farmaceutici S.P.A. (13A00206)


(GU n.13 del 16-1-2013

– Suppl. Ordinario

n. 6
)

 

 

Nota 16 gennaio 2013, MIURAOODGOS Prot. n. 240/R.U./U

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

Ai Direttori Generali degli UU.SS.RR

LORO SEDI

Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti di Istruzione Secondaria di II grado

LORO SEDI

p.c.   Ai Dirigenti della Formazione del personale docente presso gli Uffici Scolastici Regionali

Ai Referenti regionali per le lingue

LORO SEDI

 

Oggetto: Insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL nei Licei Linguistici – Norme transitorie.

 

Come noto, nell’ambito della revisione degli ordinamenti della Scuola Secondaria di secondo grado, l’articolo 6, comma 2, del Regolamento emanato con Decreto del Presidente della Repubblica n. 89/2010, introduce nei Licei Linguistici l’insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL già a partire dal terzo e quarto anno del corso di studi. In particolare la norma prevede:

“Dal primo anno del secondo biennio è impartito l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica, compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l’insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica, compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Gli insegnamenti previsti dal presente comma sono attivati nei limiti degli organici determinati a legislazione vigente”.

 

1 – Requisiti per l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera

Il Decreto Direttoriale n. 6 del 16 aprile 2012 della Direzione Generale per il Personale scolastico (vedi Allegato 1) ha definito gli aspetti caratterizzanti dei corsi di perfezionamento del valore di 20 Crediti Formativi Universitari per l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera secondo la metodologia CLIL rivolti ai docenti in servizio nei Licei e negli Istituti tecnici.

A riguardo si richiama la normativa di riferimento che regola l’accesso ai corsi:

  • il Decreto Ministeriale del 7 marzo 2012, che individua i requisiti per il riconoscimento della validità delle certificazioni delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera del personale scolastico;
  • il Decreto  Direttoriale Prot. n. AOODGAI/10899 del 12 luglio 2012della Direzione Generale Affari Internazionali, che dettaglia l’elenco degli Enti Certificatori riconosciuti (vedi Allegato 2).

Ai corsi possono accedere i docenti in possesso in alternativa di:

a)     certificazioni nella lingua straniera oggetto del corso, rilasciate da Enti Certificatori riconosciuti dai governi dei paesi madrelingua, almeno di livello C1 di cui al “QCER – Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue”, che attestano le abilità ivi previste (Ascolto, Parlato/Interazione, Scrittura, Lettura);

b)     competenze linguistiche certificate in relazione alle abilità di cui alla lettera a), di livello B2 del QCER, iscritti e frequentanti un corso di formazione per conseguire il livello C1 del QCER.

Per l’anno scolastico in corso, con la Nota Prot. AOODGPER 2934 del 17/04/2012 della Direzione Generale per il Personale scolastico (vedi Allegato 3), è stato affidato ai Dirigenti Scolastici dei Licei Linguistici il compito di individuare all’interno dei Consigli di Classe, i docenti da destinare alla formazione, in base ai criteri stabiliti dalla succitata Nota.

Si riporta di seguito la sintesi delle competenze richieste al docente CLIL, che caratterizzano il profilo di questa figura professionale:

2 – Modalità di attuazione dell’insegnamento di una DNL in LS

In concomitanza con l’attivazione dei percorsi di formazione linguistico-comunicativa e di perfezionamento metodologico-didattico di cui sopra, si ritiene opportuno fornire alle Istituzioni scolastiche indicazioni operative per l’introduzione di una DNL in lingua straniera a partire dal corrente anno scolastico, nel quale sono coinvolte, come noto, solo le terze classi dei Licei Linguistici.

Premesso che i percorsi istituzionali di formazione metodologico-didattica saranno condotti a termine presumibilmente solo alla fine del corrente anno scolastico e che solo i docenti che completeranno tali percorsi saranno, a regime, titolari dell’insegnamento di una disciplina secondo la metodologia CLIL, si ritiene opportuno rappresentare alcune modalità operative che permettano una introduzione graduale e flessibile dell’insegnamento di una DNL in lingua straniera secondo la metodologia CLIL, considerato che le attività di formazione richiederanno più anni per soddisfare il fabbisogno formativo.

In primo luogo questa Direzione Generale suggerisce per l’avvio della metodologia CLIL una programmazione del docente DNL concordata anche con l’insegnante di lingua straniera o il conversatore di lingua straniera o, ove presente, con l’assistente linguistico.

Si suggerisce di norma l’attivazione in classe terza del 50% del monte ore della disciplina veicolata in lingua straniera, in considerazione anche della necessità di dotare gli studenti della padronanza del linguaggio tecnico-specialistico della disciplina nella lingua italiana.

Inoltre, tenendo conto che i corsi di formazione metodologico-didattica, affidati a strutture universitarie, comprendono un monte ore di tirocinio (2 Crediti Formativi, per un totale di circa 50 ore), si ritiene che detto tirocinio, se svolto a partire da questo anno scolastico nelle classi terze dei Licei Linguistici, possa essere dalla scuola considerato equivalente ad una offerta di insegnamento di una DNL in lingua straniera.

Nei casi di totale assenza di docenti di DNL in possesso delle necessarie competenze linguistiche e metodologiche all’interno dell’organico dell’Istituzione scolastica, si raccomanda lo sviluppo di progetti interdisciplinari in lingua straniera nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa, che si avvalgano di strategie di collaborazione e cooperazione all’interno del Consiglio di classe, organizzati con la sinergia tra docenti di disciplina non linguistica, il docente di lingua straniera, il conversatore di lingua straniera e, ove presente, con l’assistente linguistico. Resta inteso che gli aspetti correlati alla valutazione sono di competenza del docente di disciplina non linguistica.

L’attivazione di percorsi CLIL potrà, poi, essere facilitata dalla riflessione condivisa tra i docenti su best practices nazionali o internazionali, dall’utilizzo di tecnologie multimediali e di tecniche comunicative multimodali. Le modalità di realizzazione definite nell’ambito dell’autonomia organizzativa delle Istituzioni scolastiche possono prevedere incontri tra scuole o reti di scuole, sia in presenza, sia a distanza (videoconferenze o webinar con esperti nazionali o internazionali), che permettano di condividere competenze ed esperienze. Ad esempio, la didattica a classi aperte (il coinvolgimento di più classi o gruppi classe) e l’utilizzo di insegnamento a distanza (lezioni condotte da docenti esperti anche di altre scuole italiane o straniere) possono rappresentare utili strategie organizzative, funzionali alla condivisione di percorsi formativi CLIL all’interno dell’Istituzione scolastica.

 

3 – Organi e figure di riferimento

Ovviamente l’introduzione della metodologia CLIL comporta il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema scolastico, quali il Dirigente Scolastico, il Collegio dei Docenti, i Dipartimenti, i Consigli di Classe, il docente di disciplina non linguistica, il docente di lingua straniera, il conversatore in lingua straniera e, ove presente, l’assistente linguistico.

3.1.  Il ruolo del Dirigente Scolastico

Il Dirigente Scolastico ha il compito di individuare i docenti con le più elevate competenze sia linguistiche sia metodologiche CLIL da destinare alle prime esperienze di attivazione della DNL in lingua straniera. Tra le sue iniziative può prevedere anche la costituzione o l’adesione ad una rete di scuole che abbia come finalità lo sviluppo di pratiche di insegnamento CLIL.

Il Dirigente Scolastico potrebbe favorire attività e iniziative di mobilità e scambi di docenti e studenti, anche attraverso progetti finanziati con fondi europei, al fine di promuovere l’internazionalizzazione del piano dell’offerta formativa. E’ auspicabile l’attivazione di iniziative di job shadowing con docenti della stessa scuola, di altre scuole italiane o straniere,   oppure di iniziative di formazione in servizio “sul campo” inerenti la metodologia CLIL.

3.2. Il ruolo delle Reti di scuole

In questi ultimi anni le scuole in rete hanno operato su vari fronti, mettendo in atto numerose iniziative di formazione linguistica e metodologica, creando situazioni diffuse di sviluppo della metodologia CLIL.

Pertanto sarà fortemente incentivata la costruzione di Reti di scuole, come meglio specificato al punto 4, finalizzate a condividere risorse umane e materiali ed esperienze e, nella migliore delle ipotesi, lezioni CLIL tra classi o gruppi di studenti di scuole diverse.

3.3. Il ruolo del Collegio dei Docenti

Il Collegio dei Docenti ha il compito di definire i criteri per l’individuazione delle discipline da destinare all’insegnamento secondo la metodologia CLIL e attivare i Dipartimenti con indicazioni funzionali alla progettazione di percorsi CLIL, anche in riferimento alle strategie e alle modalità attuative di cui al paragrafo 2.

3.4. Il ruolo dei Dipartimenti e dei Consigli di Classe

I Dipartimenti, ove attivati, sono chiamati a individuare modalità operative e contenuti da sviluppare con la metodologia CLIL, soprattutto nella fase di definizione dei nuclei disciplinari da veicolare in lingua straniera e relative modalità di realizzazione. I Consigli di Classe sono chiamati a lavorare in sinergia e nell’ottica del confronto e del supporto reciproco, in tutte le fasi di progettazione ed implementazione dell’insegnamento della DNL in lingua straniera.

3.5. Il ruolo del docente di lingua straniera, del conversatore di lingua straniera e dell’eventuale assistente linguistico

A livello ordinamentale, per il docente di lingua straniera, il conversatore di lingua straniera, e, ove presente, l’assistente linguistico non è previsto un diretto coinvolgimento attraverso forme di compresenza o codocenza. Va osservato tuttavia che queste figure professionali rivestono un ruolo fondamentale all’interno del Consiglio di Classe, soprattutto per le sinergie che potrebbero essere create con il docente DNL. Esse potranno infatti fornire preziosi ed imprescindibili strumenti per l’analisi del profilo della classe in relazione alle competenze linguistico-comunicative e per una progettazione condivisa e pienamente rispondente ai bisogni formativi degli studenti, oltre a suggerire tecniche e modalità di insegnamento CLIL.

Si auspica quindi, la costituzione di veri e propri team CLIL (docente di DNL, docente di lingua straniera, conversatore di lingua straniera, eventuale assistente linguistico), finalizzati allo scambio e al rafforzamento delle reciproche competenze.

3.6. Il ruolo degli Uffici Scolastici Regionali

Agli Uffici Scolastici Regionali è affidato il compito di favorire la costituzione e la progressiva implementazione delle Reti di scuole per lo sviluppo di pratiche di insegnamento secondo la metodologia CLIL, da sostenere anche con interventi formativi a cura degli Uffici stessi in collaborazione con le strutture universitarie.

 

4 – La Rete dei Licei Linguistici

Questa Direzione Generale è impegnata nell’attivazione di una Rete nazionale dei Licei Linguistici, finalizzata alla diffusione e al supporto della metodologia CLIL.

La Rete è costituita da una Istituzione scolastica capofila per ogni Regione, a cui sarà affidato il compito di promuovere e coordinare in particolare attività di formazione correlate alla diffusione della metodologia CLIL.

Tra le attività previste, particolare attenzione sarà data al supporto alla dimensione collaborativa, attraverso la realizzazione  di un Portale dedicato a docenti e studenti  che, negli  ambienti di lavoro interattivi sviluppati  al suo interno,  possano  concretamente dar vita ad  attività di condivisione e scambio di progetti, materiali didattici, prodotti creativi realizzati nel corso e a sostegno delle loro attività educative e formative.

E’ anche prevista l’organizzazione di seminari interregionali finalizzati alla validazione del Portale  e  alla condivisione  di best practices e di protocolli operativi per la collaborazione  di docenti e di studenti dei Licei Linguistici italiani.

Si ringrazia per l’impegno delle Istituzioni scolastiche nella realizzazione di questa importante innovazione metodologica apportata dalla riforma ordinamentale, che risulta particolarmente apprezzata da famiglie e studenti.

 

IL DIRETTORE GENERALE

F.to  Carmela Palumbo

 

Allegati:

  1. Decreto Direttoriale n. 6 del 16 aprile 2012 della Direzione Generale per il Personale scolastico.
  2. Decreto  Direttoriale Prot. n. AOODGAI/10899 del 12 luglio 2012 della Direzione Generale Affari Internazionali.
  3. Nota Prot. AOODGPER 2934 del 17/04/2012 della Direzione Generale per il Personale scolastico.

16 gennaio Esiti Prova preselettiva Concorso a Cattedre

Dal giorno 16 gennaio 2013 tutti i candidati che hanno partecipato alla prova preselettiva del Concorso a posti e cattedre per titoli ed esami finalizzato al reclutamento del personale docente nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I° e II° grado, bandito con D.D.G. n. 82 del 24 settembre 2012, possono visualizzare la prova sostenuta accedendo al sistema Presentazione On Line delle Istanze (Polis); dal 24 gennaio è resa possibile la stampa della prova preselettiva sostenuta.

preselettive_ddg82_12

Decreto Legislativo 16 gennaio 2013, n. 13

Decreto Legislativo 16 gennaio 2013 , n. 13
(GU n.39 del 15-2-2013)

Definizione delle norme  generali  e  dei  livelli  essenziali  delle
prestazioni per l'individuazione e  validazione  degli  apprendimenti
non formali e informali e  degli  standard  minimi  di  servizio  del
sistema  nazionale  di  certificazione  delle  competenze,  a   norma
dell'articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno  2012,  n.  92.
(13G00043)

Capo I

Disposizioni generali

 

                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 

  Visti gli  articoli  4,  33,  34,  35,  36,  76,  87  e  117  della
Costituzione; 
  Vista la legge 28 giugno 2012, n.  92,  recante:  «Disposizioni  in
materia di riforma del mercato  del  lavoro  in  una  prospettiva  di
crescita», e in particolare i  commi  da  51  a  61  e  da  64  a  68
dell'articolo 4; 
  Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio  dei  Ministri»,  e   successive   modificazioni,   ed   in
particolare l'articolo 14; 
  Visto il decreto legislativo 6  settembre  1989,  n.  322,  recante
«Norme sul Sistema  statistico  nazionale  e  sulla  riorganizzazione
dell'Istituto nazionale di statistica, ai sensi  dell'art.  24  della
legge 23 agosto 1988, n. 400»; 
  Vista la legge 24 giugno 1997, n. 196, recante: «Norme  in  materia
di promozione dell'occupazione,» e in particolare l'articolo 17; 
  Vista la legge 10 marzo 2000, n. 62, recante: «Norme per la parita'
scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione»; 
  Visto il decreto legislativo 10 settembre 2003,  n.  276,  recante:
«Attuazione delle deleghe in materia di  occupazione  e  mercato  del
lavoro di cui alla legge 14  febbraio  2003,  n.  30»,  e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto  legislativo  15  aprile  2005,  n.  76,  recante:
«Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all'istruzione e
alla formazione, a norma dell'articolo 2, comma 1, lettera c),  della
legge 28 marzo 2003, n. 53»; 
  Visto il decreto legislativo 17  ottobre  2005,  n.  226,  recante:
«Definizione delle norme generali  e  dei  livelli  essenziali  delle
prestazioni sul secondo ciclo del sistema educativo di  istruzione  e
formazione ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53»,  e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo 9  novembre  2007,  n.  206,  recante:
«Attuazione della direttiva  2005/36/CE  relativa  al  riconoscimento
delle qualifiche professionali, nonche' della  direttiva  2006/100/CE
che adegua determinate  direttive  sulla  libera  circolazione  delle
persone a seguito dell'adesione di Bulgaria e Romania»; 
  Visto il decreto-legge 25 giugno  2008,  n.  112,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  6  agosto  2008,   n.   133,   recante:
«Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la  semplificazione,
la competitivita', la stabilizzazione della  finanza  pubblica  e  la
perequazione  tributaria»,  ed  in  particolare  l'articolo  64   che
prevede, al  comma  4,  lettera  f),  la  ridefinizione  dell'assetto
organizzativo didattico dei centri d'istruzione per gli  adulti,  ivi
compresi i corsi serali, previsti dalla vigente normativa; 
  Vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240, recante: «Norme in materia
di  organizzazione  delle  universita',  di  personale  accademico  e
reclutamento, nonche' delega al Governo per incentivare la qualita' e
l'efficienza del sistema universitario»; 
  Visto il decreto legislativo 14 settembre 2011,  n.  167,  recante:
«Testo unico dell'apprendistato a norma dell'articolo  1,  comma  30,
della legge 24 dicembre 2007, n. 247», e successive modificazioni; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo  1999,  n.
275, recante:  «Norme  in  materia  di  autonomia  delle  istituzioni
scolastiche»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010,  n.
87, che adotta il «Regolamento recante norme concernenti il  riordino
degli istituti, professionali ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con  modificazioni,
dalla legge 6 agosto 2008, n. 133»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010,  n.
88, che adotta il «Regolamento recante norme per  il  riordino  degli
istituti tecnici a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge
25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla  legge  6  agosto  2008,  n.
133»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010,  n.
89,  che  adotta  il  «Regolamento  recante  revisione   dell'assetto
ordinamentale,  organizzativo  e  didattico   dei   licei   a   norma
dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n.  112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133»; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri  25
gennaio 2008, pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  86  dell'11
aprile 2008,  recante:  «Linee  guida  per  la  riorganizzazione  del
Sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore e costituzione
degli Istituti tecnici superiori»; 
  Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche  sociali
10 ottobre 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale  n.  256  del  3
novembre  2005,  recante:  «Approvazione  del  modello  di   libretto
formativo del cittadino»; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e
della  ricerca  del  27  gennaio  2010,  pubblicato  nella   Gazzetta
Ufficiale n. 146 del 25 giugno 2010, che  istituisce  il  modello  di
certificato dei saperi e delle competenze acquisiti dagli studenti al
termine dell'obbligo di  istruzione,  in  linea  con  le  indicazioni
dell'Unione europea sulla trasparenza delle certificazioni; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca 7 settembre 2011, recante norme generali concernenti  i
diplomi degli Istituti tecnici  superiori  (ITS)  e  relative  figure
nazionali di riferimento,  la  verifica  e  la  certificazione  delle
competenze di cui agli articoli 4, comma 3, e 8, comma 2, del decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008; 
  Vista l'Intesa in sede di Conferenza  Stato-regioni  del  20  marzo
2008 per la definizione degli standard minimi del  nuovo  sistema  di
accreditamento delle strutture formative per la qualita' dei servizi; 
  Visto l'Accordo in sede di Conferenza Stato-regioni del  27  luglio
2011  riguardante  gli  atti  necessari  per  il  passaggio  a  nuovo
ordinamento dei percorsi di istruzione e formazione professionale  di
cui al decreto legislativo 17 ottobre  2005,  n.  226,  recepito  con
decreto  del  Ministro  dell'istruzione,  dell'universita'  e   della
ricerca 11 novembre 2011; 
  Visto l'Accordo in sede di Conferenza Stato-regioni del  19  aprile
2012,  riguardante  la  definizione  di  un  sistema   nazionale   di
certificazione delle competenze comunque acquisite in apprendistato a
norma dell'articolo 6 del decreto legislativo 14 settembre  2011,  n.
167, recepito con decreto del Ministro del lavoro e  delle  politiche
sociali 26 settembre 2012; 
  Vista l'Intesa in sede di Conferenza  unificata  del  26  settembre
2012  sullo  schema  di   decreto   del   Ministro   dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca,  riguardante  l'adozione  di  linee
guida  per  realizzare  misure  di   semplificazione   e   promozione
dell'istruzione tecnico professionale, a norma dell'articolo  52  del
decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 4 aprile 2012, n. 35; 
  Vista l'Intesa in sede di  Conferenza  unificata  del  20  dicembre
2012, concernente le politiche per l'apprendimento permanente  e  gli
indirizzi per l'individuazione di criteri generali e priorita' per la
promozione e il sostegno alla realizzazione di reti territoriali,  ai
sensi dell'articolo 4, commi 51 e 55, della legge 28 giugno 2012,  n.
92; 
  Visto il parere in sede di Conferenza  unificata  del  20  dicembre
2012  sullo  schema  di   decreto   del   Ministro   dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca, adottato ai sensi  della  legge  17
maggio 1999, n. 144, articolo 69, comma 1, concernente la definizione
dei percorsi di specializzazione tecnica superiore di cui al capo III
del decreto del Presidente del  Consiglio  dei  Ministri  25  gennaio
2008; 
  Visto l'Accordo in sede di Conferenza Stato-regioni del 20 dicembre
2012, sulla referenziazione del sistema italiano delle qualificazioni
al quadro europeo delle  qualifiche  per  l'apprendimento  permanente
(EQF); 
  Vista la risoluzione  del  Consiglio  dell'Unione  europea  del  12
novembre 2002, sulla promozione di una maggiore cooperazione  europea
in materia di istruzione e formazione professionale, 2003/C  13/02  e
la successiva Dichiarazione di Copenaghen adottata dai Ministri di 31
Paesi europei e dalla Commissione il 30 novembre 2002; 
  Viste le conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei Governi
degli Stati membri relative ai principi  comuni  europei  concernenti
l'individuazione e la  convalida  dell'apprendimento  non  formale  e
informale del 18 maggio 2004; 
  Vista la decisione relativa al «Quadro  comunitario  unico  per  la
trasparenza delle qualifiche e delle competenze  (EUROPASS)»  del  15
dicembre 2004; 
  Vista la raccomandazione del Parlamento europeo  e  del  Consiglio,
relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente del 18
dicembre 2006; 
  Vista la raccomandazione del Parlamento europeo  e  del  Consiglio,
sulla  costituzione  del  quadro   europeo   delle   qualifiche   per
l'apprendimento permanente (EQF) del 23 aprile 2008; 
  Visto il regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e  del
Consiglio,  del  9  luglio  2008,  che  pone  norme  in  materia   di
accreditamento  e  vigilanza  del  mercato  per  quanto  riguarda  la
commercializzazione dei prodotti e che abroga il regolamento (CEE) n.
339/93; 
  Vista la raccomandazione del Parlamento europeo  e  del  Consiglio,
sull'istituzione di un sistema europeo di crediti per l'istruzione  e
la formazione professionale (ECVET) del 18 giugno 2009; 
  Vista la raccomandazione del Parlamento europeo  e  del  Consiglio,
sull'istituzione di un quadro europeo di riferimento per la  garanzia
della  qualita'  dell'istruzione  e  della  formazione  professionale
(EQAVET) del 18 giugno 2009; 
  Vista la raccomandazione del Consiglio  dell'Unione  europea  sulla
convalida dell'apprendimento non formale e informale del 20  dicembre
2012; 
  Vista la deliberazione  preliminare  del  Consiglio  dei  Ministri,
adottata nella riunione del 30 novembre 2012; 
  Sentite le parti sociali nell'incontro del 12 dicembre 2012; 
  Acquisita l'Intesa in sede di Conferenza unificata nella seduta del
20 dicembre 2012, ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo 28
agosto 1997, n. 281; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri,  adottata  nella
riunione dell'11 gennaio 2013; 
  Sulla proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali  e
del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e  della  ricerca,  di
concerto  con  i  Ministri  per  la  pubblica  amministrazione  e  la
semplificazione e dello sviluppo economico; 

                              E m a n a 
                  il seguente decreto legislativo: 

                               Art. 1 

                               Oggetto 

  1.  La  Repubblica,  nell'ambito  delle  politiche   pubbliche   di
istruzione, formazione, lavoro, competitivita', cittadinanza attiva e
del welfare, promuove l'apprendimento permanente quale diritto  della
persona e assicura a tutti  pari  opportunita'  di  riconoscimento  e
valorizzazione delle competenze comunque acquisite in accordo con  le
attitudini e le scelte individuali e in  una  prospettiva  personale,
civica, sociale e occupazionale. 
  2. Al fine di  promuovere  la  crescita  e  la  valorizzazione  del
patrimonio culturale e professionale acquisito  dalla  persona  nella
sua  storia  di  vita,  di  studio  e  di  lavoro,  garantendone   il
riconoscimento,  la  trasparenza  e  la  spendibilita',  il  presente
decreto  legislativo  definisce  le  norme  generali  e   i   livelli
essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli
apprendimenti non formali  e  informali  e  gli  standard  minimi  di
servizio del sistema nazionale di  certificazione  delle  competenze,
riferiti agli ambiti di  rispettiva  competenza  dello  Stato,  delle
regioni e delle province autonome di Trento e di  Bolzano,  anche  in
funzione del riconoscimento in termini di crediti formativi in chiave
europea.
                               Art. 2 

                             Definizioni 

  1. Ai fini e agli effetti delle disposizioni  di  cui  al  presente
decreto legislativo si intende per: 
    a) «apprendimento  permanente»:  qualsiasi  attivita'  intrapresa
dalla persona in modo formale, non formale e informale,  nelle  varie
fasi della vita, al fine di migliorare le conoscenze, le capacita'  e
le competenze, in una  prospettiva  di  crescita  personale,  civica,
sociale e occupazionale; 
    b)  «apprendimento  formale»:  apprendimento  che  si  attua  nel
sistema di istruzione e formazione e nelle universita' e  istituzioni
di alta formazione artistica, musicale e coreutica, e che si conclude
con il conseguimento di un titolo di studio  o  di  una  qualifica  o
diploma professionale, conseguiti anche in apprendistato,  o  di  una
certificazione riconosciuta, nel rispetto della legislazione  vigente
in materia di ordinamenti scolastici e universitari; 
    c) «apprendimento non formale»: apprendimento  caratterizzato  da
una scelta intenzionale della persona, che si realizza  al  di  fuori
dei sistemi indicati alla lettera b), in ogni organismo che  persegua
scopi educativi e formativi, anche  del  volontariato,  del  servizio
civile nazionale e del privato sociale e nelle imprese; 
    d)  «apprendimento  informale»:  apprendimento   che,   anche   a
prescindere  da  una   scelta   intenzionale,   si   realizza   nello
svolgimento, da parte di ogni persona, di attivita' nelle  situazioni
di vita quotidiana e nelle  interazioni  che  in  essa  hanno  luogo,
nell'ambito del contesto di lavoro, familiare e del tempo libero; 
    e)  «competenza»:  comprovata   capacita'   di   utilizzare,   in
situazioni di lavoro, di studio  o  nello  sviluppo  professionale  e
personale,  un  insieme  strutturato  di  conoscenze  e  di  abilita'
acquisite nei  contesti  di  apprendimento  formale,  non  formale  o
informale; 
    f) «ente pubblico titolare»: amministrazione pubblica,  centrale,
regionale e delle province autonome titolare, a norma di legge, della
regolamentazione  di  servizi  di  individuazione  e  validazione   e
certificazione delle competenze. Nello specifico sono  da  intendersi
enti pubblici titolari: 
      1)  il  Ministero  dell'istruzione,  dell'universita'  e  della
ricerca, in materia di individuazione e validazione e  certificazione
delle competenze riferite ai titoli di studio del sistema  scolastico
e universitario; 
      2) le regioni e le province autonome di Trento  e  Bolzano,  in
materia  di  individuazione  e  validazione   e   certificazione   di
competenze riferite a  qualificazioni  rilasciate  nell'ambito  delle
rispettive competenze; 
      3) il Ministero  del  lavoro  e  delle  politiche  sociali,  in
materia  di  individuazione  e  validazione   e   certificazione   di
competenze  riferite   a   qualificazioni   delle   professioni   non
organizzate in ordini o collegi, salvo quelle comunque afferenti alle
autorita' competenti di cui al successivo punto 4; 
      4) il Ministero dello sviluppo economico e le  altre  autorita'
competenti  ai  sensi  dell'articolo  5  del  decreto  legislativo  9
novembre 2007, n. 206, in materia di individuazione e  validazione  e
certificazione  di  competenze  riferite   a   qualificazioni   delle
professioni regolamentate a norma del medesimo decreto; 
    g) «ente titolato»: soggetto, pubblico o privato, ivi comprese le
camere  di   commercio,   industria,   artigianato   e   agricoltura,
autorizzato  o  accreditato  dall'ente  pubblico   titolare,   ovvero
deputato a norma di  legge  statale  o  regionale,  ivi  comprese  le
istituzioni scolastiche, le universita' e  le  istituzioni  dell'alta
formazione artistica, musicale e coreutica, a erogare in tutto  o  in
parte servizi di individuazione e validazione e certificazione  delle
competenze, in relazione agli  ambiti  di  titolarita'  di  cui  alla
lettera f); 
    h) «organismo nazionale italiano  di  accreditamento»:  organismo
nazionale di accreditamento designato dall'Italia in  attuazione  del
regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e  del  Consiglio
del 9 luglio 2008; 
    i) «individuazione e validazione delle competenze»: processo  che
conduce al riconoscimento, da parte dell'ente titolato  di  cui  alla
lettera g) in base alle norme generali, ai livelli  essenziali  delle
prestazioni e agli standard minimi di cui al presente decreto,  delle
competenze acquisite dalla persona  in  un  contesto  non  formale  o
informale.  Ai  fini  della  individuazione  delle  competenze   sono
considerate  anche  quelle  acquisite   in   contesti   formali.   La
validazione delle competenze puo' essere seguita dalla certificazione
delle competenze ovvero si conclude con il rilascio di  un  documento
di validazione conforme agli standard minimi di cui all'articolo 6; 
    l)  «certificazione  delle  competenze»:  procedura  di   formale
riconoscimento, da parte dell'ente titolato di cui alla  lettera  g),
in base alle norme generali, ai livelli essenziali delle  prestazioni
e agli standard minimi di cui al presente decreto,  delle  competenze
acquisite dalla  persona  in  contesti  formali,  anche  in  caso  di
interruzione del percorso formativo, o di quelle  validate  acquisite
in contesti non formali e informali. La procedura  di  certificazione
delle competenze si  conclude  con  il  rilascio  di  un  certificato
conforme agli standard minimi di cui all'articolo 6; 
    m) «qualificazione»: titolo di istruzione e  di  formazione,  ivi
compreso quello  di  istruzione  e  formazione  professionale,  o  di
qualificazione professionale rilasciato da un ente pubblico  titolato
di cui alla lettera g) nel rispetto delle norme generali, dei livelli
essenziali delle prestazioni  e  degli  standard  minimi  di  cui  al
presente decreto; 
    n)  «sistema  nazionale  di  certificazione  delle   competenze»:
l'insieme   dei   servizi   di   individuazione   e   validazione   e
certificazione delle competenze  erogati  nel  rispetto  delle  norme
generali, dei livelli essenziali delle prestazioni e  degli  standard
minimi di cui al presente decreto.
                               Art. 3 

        Sistema nazionale di certificazione delle competenze 

  1. In linea con gli indirizzi dell'Unione europea, sono oggetto  di
individuazione e validazione e certificazione le competenze acquisite
dalla persona in contesti formali, non formali o  informali,  il  cui
possesso risulti comprovabile attraverso riscontri e  prove  definiti
nel rispetto delle linee guida di cui al comma 5. 
  2. L'ente titolato puo' individuare e validare  ovvero  certificare
competenze riferite alle qualificazioni ricomprese, per i  rispettivi
ambiti di titolarita' di cui all'articolo 2, comma 1, lettera f),  in
repertori codificati  a  livello  nazionale  o  regionale  secondo  i
criteri di referenziazione al Quadro europeo delle qualificazioni,  o
a parti  di  qualificazioni  fino  al  numero  totale  di  competenze
costituenti l'intera qualificazione. Fatto salvo quanto disposto  dal
presente decreto, per quanto riguarda le universita' si fa  rinvio  a
quanto previsto dall'articolo 14, comma 2  della  legge  30  dicembre
2010, n. 240. 
  3. Sono oggetto di certificazione unicamente le competenze riferite
a qualificazioni di repertori ricompresi nel repertorio nazionale  di
cui all'articolo 8, fatto salvo quanto previsto all'articolo 11. 
  4. Il sistema nazionale di certificazione  delle  competenze  opera
nel rispetto dei seguenti principi: 
    a) l'individuazione  e  validazione  e  la  certificazione  delle
competenze si fondano sull'esplicita richiesta della persona e  sulla
valorizzazione del suo patrimonio di esperienze di vita, di studio  e
di lavoro. Centralita' della persona  e  volontarieta'  del  processo
richiedono la garanzia,  per  tutti  i  cittadini,  dei  principi  di
semplicita',     accessibilita',      trasparenza,      oggettivita',
tracciabilita', riservatezza del servizio, correttezza  metodologica,
completezza, equita' e non discriminazione; 
    b)  i  documenti  di  validazione  e  i  certificati   rilasciati
rispettivamente a conclusione  dell'individuazione  e  validazione  e
della certificazione delle competenze  costituiscono  atti  pubblici,
fatto salvo il valore dei titoli di studio previsto  dalla  normativa
vigente; 
    c)  gli  enti  pubblici  titolari  del   sistema   nazionale   di
certificazione delle competenze, nel regolamentare  e  organizzare  i
servizi ai sensi del  presente  decreto,  operano  in  modo  autonomo
secondo il principio di sussidiarieta' verticale e orizzontale e  nel
rispetto  dell'autonomia  delle  istituzioni  scolastiche   e   delle
universita', organicamente  nell'ambito  della  cornice  unitaria  di
coordinamento interistituzionale e nel dialogo  con  il  partenariato
economico e sociale; 
    d) il raccordo e la mutualita' dei servizi  di  individuazione  e
validazione e certificazione delle competenze si  fonda  sulla  piena
realizzazione della dorsale unica informativa di cui all'articolo  4,
comma 51, della legge 28 giugno 2012, n. 92, mediante la  progressiva
interoperativita' delle banche dati centrali e territoriali esistenti
e l'istituzione del repertorio nazionale dei titoli di  istruzione  e
formazione e delle qualificazioni professionali; 
    e) l'affidabilita' del sistema nazionale di certificazione  delle
competenze  si  fonda  su  un  condiviso  e  progressivo  sistema  di
indicatori, strumenti e standard di qualita' su tutto  il  territorio
nazionale. 
  5. Alla verifica del rispetto dei livelli di servizio  del  sistema
nazionale  di  certificazione  delle  competenze,  nel  rispetto  dei
principi di terzieta' e indipendenza, provvede  un  comitato  tecnico
nazionale, istituito con il presente decreto senza nuovi  o  maggiori
oneri a carico della finanza pubblica, presieduto dai  rappresentanti
del Ministero del lavoro e delle politiche sociali  e  del  Ministero
dell'istruzione  dell'universita'  e  della  ricerca,  composto   dai
rappresentanti del Ministero per la  pubblica  amministrazione  e  la
semplificazione,  del  Ministero  dello   sviluppo   economico,   del
Ministero dell'economia  e  delle  finanze  e  delle  amministrazioni
pubbliche, centrali, regionali e delle province autonome di Trento  e
di Bolzano in  qualita'  di  enti  pubblici  titolari  ai  sensi  del
presente decreto legislativo. Entro  trenta  giorni  dall'entrata  in
vigore del presente decreto, le amministrazioni componenti  designano
i propri rappresentanti tecnici in seno al  comitato.  Ai  componenti
del  comitato  non  e'  corrisposto   alcun   compenso,   emolumento,
indennita' o rimborso spese. Nell'esercizio dei  propri  compiti,  il
comitato   propone   l'adozione   di   apposite   linee   guida   per
l'interoperativita' degli enti pubblici  titolari  e  delle  relative
funzioni prioritariamente finalizzate: 
    a) alla identificazione degli indicatori, delle  soglie  e  delle
modalita' di controllo, valutazione  e  accertamento  degli  standard
minimi di  cui  al  presente  decreto,  anche  ai  fini  dei  livelli
essenziali delle prestazioni e della garanzia dei servizi; 
    b)  alla  definizione  dei  criteri  per  l'implementazione   del
repertorio nazionale di cui all'articolo 8, anche  nella  prospettiva
del sistema europeo dei crediti  per  l'istruzione  e  la  formazione
professionale, e per l'aggiornamento periodico, da effettuarsi almeno
ogni tre anni; 
    c) alla progressiva realizzazione  e  raccordo  funzionale  della
dorsale informativa unica di cui  all'articolo  4,  comma  51,  della
legge 28 giugno 2012, n. 92. 
  Il comitato organizza periodici incontri con le parti economiche  e
sociali al fine di garantire informazione e partecipazione nelle fasi
di elaborazione delle linee guida, anche  su  richiesta  delle  parti
stesse. 
  6. Le linee guida di cui al comma 5 sono adottate con  decreto  del
Ministro del lavoro e delle politiche sociali,  di  concerto  con  il
Ministro  dell'istruzione,  dell'universita'  e  della  ricerca,   il
Ministro per la pubblica amministrazione e la  semplificazione  e  il
Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il  Ministro  per  lo
sviluppo economico, previa intesa con la Conferenza unificata a norma
dell'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto  1997,  n.  281,  e
sentite le parti economiche e sociali.

Capo II

Livelli essenziali delle prestazioni e standard minimi di servizio
del sistema nazionale di certificazione delle competenze

                               Art. 4 

                Livelli essenziali delle prestazioni 
                    e standard minimi di servizio 

  1. Il presente capo definisce gli standard minimi di  servizio  del
sistema nazionale di certificazione delle competenze  in  termini  di
processo, di attestazione e di sistema. 
  2. Gli  standard  minimi  di  servizio  di  cui  al  presente  capo
costituiscono livelli essenziali delle prestazioni da  garantirsi  su
tutto  il   territorio   nazionale,   anche   in   riferimento   alla
individuazione  e  validazione  degli  apprendimenti  non  formali  e
informali e al riconoscimento dei crediti formativi. 
  3. Gli enti  pubblici  titolari,  nell'esercizio  delle  rispettive
competenze legislative,  regolamentari  e  nella  organizzazione  dei
relativi servizi, adottano i livelli essenziali delle  prestazioni  e
gli standard minimi di servizio di cui al presente capo. 
  4. Gli standard minimi di servizio  costituiscono  riferimento  per
gli enti pubblici titolari nella definizione di  standard  minimi  di
erogazione dei servizi da parte degli enti titolati. 
  5. Ferme restando le disposizioni di cui al presente decreto  e  di
cui ai regimi di autorizzazione o accreditamento degli enti  pubblici
titolari,  gli  enti  titolati,  per  l'erogazione  di   servizi   di
certificazione delle competenze in conformita'  alle  norme  tecniche
UNI   in   quanto   applicabili,   devono    essere    in    possesso
dell'accreditamento da parte  dell'organismo  nazionale  italiano  di
accreditamento.
                               Art. 5 

                     Standard minimi di processo 

  1. Con riferimento al processo di individuazione  e  validazione  e
alla procedura di certificazione, l'ente pubblico  titolare  assicura
quali standard minimi: 
    a) l'articolazione nelle seguenti fasi: 
      1) identificazione: fase finalizzata a individuare e mettere in
trasparenza le competenze della persona riconducibili a  una  o  piu'
qualificazioni; in caso di  apprendimenti  non  formali  e  informali
questa  fase  implica  un  supporto  alla  persona   nell'analisi   e
documentazione dell'esperienza di apprendimento e nel correlarne  gli
esiti a una o piu' qualificazioni; 
      2) valutazione: fase finalizzata all'accertamento del  possesso
delle competenze riconducibili a una o piu' qualificazioni; nel  caso
di  apprendimenti  non  formali  e  informali  questa  fase   implica
l'adozione di specifiche metodologie  valutative  e  di  riscontri  e
prove idonei a comprovare le competenze effettivamente possedute; 
      3) attestazione: fase finalizzata al rilascio di  documenti  di
validazione o  certificati,  standardizzati  ai  sensi  del  presente
decreto, che documentano  le  competenze  individuate  e  validate  o
certificate riconducibili a una o piu' qualificazioni; 
    b)  l'adozione  di  misure  personalizzate  di   informazione   e
orientamento in favore dei destinatari dei servizi di  individuazione
e validazione e certificazione delle competenze.
                               Art. 6 

                   Standard minimi di attestazione 

  1. Con riferimento all'attestazione sia al termine dei  servizi  di
individuazione  e  validazione,  sia  al  termine  dei   servizi   di
certificazione, l'ente  pubblico  titolare  assicura  quali  standard
minimi: 
    a) la presenza nei documenti di  validazione  e  nei  certificati
rilasciati dei seguenti elementi minimi: 
      1) i dati anagrafici del destinatario; 
      2) i dati dell'ente pubblico titolare e dell'ente titolato  con
indicazione   dei   riferimenti   normativi   di   autorizzazione   o
accreditamento; 
      3) le competenze acquisite, indicando, per  ciascuna  di  esse,
almeno  la  denominazione,  il  repertorio  e  le  qualificazioni  di
riferimento.   Queste   ultime   sono   descritte    riportando    la
denominazione, la descrizione, l'indicazione del livello  del  Quadro
europeo  delle   qualificazioni   e   la   referenziazione,   laddove
applicabile, ai codici  statistici  di  riferimento  delle  attivita'
economiche (ATECO)  e  della  nomenclatura  e  classificazione  delle
unita' professionali (CP ISTAT), nel rispetto delle norme del sistema
statistico nazionale; 
      4)  i  dati  relativi  alle  modalita'   di   apprendimento   e
valutazione delle competenze. Ove la modalita' di  apprendimento  sia
formale sono da indicare  i  dati  essenziali  relativi  al  percorso
formativo e alla valutazione, ove la modalita' sia non formale ovvero
informale sono da indicare i dati essenziali relativi  all'esperienza
svolta; 
    b)  la  registrazione  dei  documenti  di   validazione   e   dei
certificati rilasciati nel  sistema  informativo  dell'ente  pubblico
titolare, in  conformita'  al  formato  del  Libretto  formativo  del
cittadino di cui all'articolo 2, comma 1,  lettera  i),  del  decreto
legislativo 10 settembre 2003, n. 276, e in interoperativita' con  la
dorsale informativa unica.
                               Art. 7 

                     Standard minimi di sistema 

  1. Con riferimento al sistema  nazionale  di  certificazione  delle
competenze, l'ente pubblico titolare assicura quali standard minimi: 
    a) l'adozione di uno o piu' repertori riferiti  a  qualificazioni
dei rispettivi ambiti di titolarita' di cui all'articolo 2, comma  1,
lettera  f),  nonche'  di  un  quadro  regolamentare  unitario  delle
condizioni di fruizione e garanzia del servizio e di relativi  format
e procedure standardizzati in conformita' delle norme  generali,  dei
livelli essenziali delle prestazioni e degli standard minimi  di  cui
al presente decreto; 
    b) l'adozione di misure di informazione  sulle  opportunita'  dei
servizi  di  individuazione  e  validazione  e   certificazione   per
individui e organizzazioni; 
    c) il rispetto,  per  il  personale  addetto  all'erogazione  dei
servizi, di requisiti professionali idonei al presidio degli  aspetti
di contenuto curriculare, professionale e di metodologia valutativa; 
    d) la funzionalita'  di  un  sistema  informativo  interoperativo
nell'ambito della dorsale unica informativa, di cui  all'articolo  4,
comma  51,  della  legge  28  giugno  2012,  n.  92,  ai   fini   del
monitoraggio, della valutazione, della tracciabilita' e conservazione
degli atti rilasciati; 
    e) la conformita' delle procedure alle disposizioni in materia di
semplificazione, accesso agli atti amministrativi e tutela  dei  dati
personali; 
    f) la previsione  di  condizioni  che  assicurino  collegialita',
oggettivita', terzieta' e indipendenza nelle  fasi  del  processo  di
individuazione e validazione  e  della  procedura  di  certificazione
delle competenze e nelle commissioni di valutazione; 
    g) l'adozione di  dispositivi  che,  nel  rispetto  delle  scelte
operate da ciascun  ente  pubblico  titolare,  disciplinano  criteri,
soglie e modalita' di verifica,  monitoraggio  e  vigilanza  riferite
agli ambiti soggettivo, strutturale, finanziario e  professionale  al
fine di assicurare gli standard minimi di erogazione dei  servizi  da
parte degli  enti  titolati,  nel  rispetto  delle  disposizioni  del
presente decreto legislativo e delle linee guida di cui  all'articolo
3 comma 5, nonche' l'adozione di un elenco pubblicamente  accessibile
e consultabile per via telematica degli enti titolati.

Capo III

Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle
qualificazioni professionali

                               Art. 8 

            Repertorio nazionale dei titoli di istruzione 
          e formazione e delle qualificazioni professionali 

  1. In  conformita'  agli  impegni  assunti  dall'Italia  a  livello
comunitario, allo scopo di garantire la  mobilita'  della  persona  e
favorire l'incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro,  la
trasparenza degli apprendimenti e  dei  fabbisogni,  nonche'  l'ampia
spendibilita' delle certificazioni in ambito  nazionale  ed  europeo,
senza nuovi o maggiori oneri a  carico  della  finanza  pubblica,  e'
istituito  il  repertorio  nazionale  dei  titoli  di  istruzione   e
formazione e delle qualificazioni professionali, di cui  all'articolo
4, comma 67, della legge 28 giugno 2012, n. 92. 
  2. Il repertorio nazionale costituisce  il  quadro  di  riferimento
unitario  per  la  certificazione  delle  competenze,  attraverso  la
progressiva  standardizzazione  degli  elementi   essenziali,   anche
descrittivi, dei titoli di  istruzione  e  formazione,  ivi  compresi
quelli  di   istruzione   e   formazione   professionale,   e   delle
qualificazioni professionali attraverso la loro correlabilita'  anche
tramite un sistema condiviso di riconoscimento di  crediti  formativi
in chiave europea. 
  3. Il repertorio nazionale e' costituito da tutti i  repertori  dei
titoli di istruzione e formazione, ivi compresi quelli di  istruzione
e formazione professionale, e delle qualificazioni professionali  tra
cui anche quelle del repertorio di cui all'articolo 6, comma  3,  del
testo unico dell'apprendistato, di  cui  al  decreto  legislativo  14
settembre 2011, n. 167, codificati a livello nazionale,  regionale  o
di provincia autonoma, pubblicamente riconosciuti  e  rispondenti  ai
seguenti standard minimi: 
    a) identificazione dell'ente pubblico titolare; 
    b)  identificazione  delle  qualificazioni   e   delle   relative
competenze che compongono il repertorio; 
    c) referenziazione delle qualificazioni, laddove applicabile,  ai
codici statistici di riferimento delle attivita' economiche (ATECO) e
della nomenclatura e classificazione delle unita'  professionali  (CP
ISTAT), nel rispetto delle norme del sistema statistico nazionale; 
    d) referenziazione delle qualificazioni del repertorio al  Quadro
europeo delle qualificazioni (EQF), realizzata attraverso la  formale
inclusione delle stesse nel processo nazionale di referenziazione  ad
EQF. 
  4. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero
dell'istruzione, dell'universita' e della  ricerca,  secondo  criteri
definiti  con  le  linee  guida  di  cui  all'articolo   3,   rendono
pubblicamente  accessibile  e  consultabile  per  via  telematica  il
repertorio nazionale.

Capo IV

Monitoraggio e valutazione di sistema

                               Art. 9 

                     Monitoraggio e valutazione 

  1. Il sistema  nazionale  di  certificazione  delle  competenze  e'
oggetto  di  monitoraggio  e  valutazione,  anche  in  un'ottica   di
miglioramento costante, da parte del Ministero  del  lavoro  e  delle
politiche sociali, del Ministero dell'istruzione  dell'universita'  e
della ricerca e delle amministrazioni pubbliche, centrali,  regionali
e delle province autonome di Trento e di Bolzano in qualita' di  enti
pubblici titolari ai sensi  del  presente  decreto  legislativo,  che
possono  avvalersi  per  le  relative  azioni,  della  collaborazione
dell'Istituto per lo  sviluppo  della  formazione  professionale  dei
lavoratori (ISFOL), dell'Istituto nazionale per  la  valutazione  del
sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI), dell'Istituto
nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE)
e dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema  universitario  e
della  ricerca  (ANVUR)  e  dell'Unione  nazionale  delle  camere  di
commercio, industria, artigianato e agricoltura. 
  2. I risultati del monitoraggio e della valutazione di cui al comma
1 sono oggetto di comunicazione triennale al Parlamento anche ai fini
di quanto previsto dall'articolo 4, comma 51, della legge  28  giugno
2012, n. 92.

Capo V

Disposizioni finali

                               Art. 10 

           Regioni a statuto speciale e province autonome 
                       di Trento e di Bolzano 

  1. Le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e
di  Bolzano,  fermo  restando  quanto  previsto   dagli   ordinamenti
nazionali  in  materia  di  istruzione  scolastica  e  universitaria,
provvedono   all'attuazione   del   presente   decreto    legislativo
nell'ambito delle competenze  ad  esse  spettanti  e  secondo  quanto
disposto dai rispettivi statuti speciali.
                               Art. 11 

                         Disposizioni finali 

  1. Fino alla completa implementazione del repertorio  nazionale  di
cui all'articolo 8, e comunque per un periodo di norma non  superiore
ai 18 mesi, gli enti pubblici  titolari  continuano  ad  operare,  in
materia  di  individuazione  e  validazione  e  certificazione  delle
competenze, nell'ambito delle disposizioni del proprio ordinamento. 
  2. Entro ventiquattro mesi dalla data  di  entrata  in  vigore  del
presente decreto legislativo, il Governo anche  in  riferimento  agli
esiti del monitoraggio e della valutazione  di  cui  all'articolo  9,
puo' adottare le eventuali disposizioni integrative e correttive,  di
cui all'articolo 4, commi da 51 a 61 e da 64 a  68,  della  legge  28
giugno 2012, n. 92. 
  3. Dall'adozione del  presente  decreto  legislativo  non  derivano
nuovi o  maggiori  oneri  a  carico  della  finanza  pubblica,  ferma
restando la facolta' degli enti pubblici titolari di stabilire  costi
standard a carico dei beneficiari dei  servizi  di  individuazione  e
validazione e certificazione delle competenze,  da  definire  con  le
linee guida di cui all'articolo 3. 
  Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella  Raccolta  ufficiale  degli  atti  normativi  della  Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare. 
    Dato a Roma, addi' 16 gennaio 2013 

                             NAPOLITANO 

                                Monti, Presidente del  Consiglio  dei
                                Ministri 

                                Fornero, Ministro del lavoro e  delle
                                politiche sociali 

                                Profumo,  Ministro   dell'istruzione,
                                dell'universita' e della ricerca 

                                Patroni  Griffi,  Ministro   per   la
                                pubblica   amministrazione    e    la
                                semplificazione 

                                Passera,  Ministro   dello   sviluppo
                                economico 
Visto, il Guardasigilli: Severino

Rassegna Stampa 16 gennaio 2013

IN PRIMO PIANO

 
   
   
il Sole 24 Ore  del  16-01-2013  
SBLOCCATI OLTRE 100 MILIONI PER L’EDILIZIA SCOLASTICA (M.Frontera) [solo_testo] pag. 38  
Corriere della Sera  del  16-01-2013  
PIU’ BRAVI MA CON VOTI PIU’ BASSI IL REBUS DEGLI STUDENTI LOMBARDI (F.Cavadini) [solo_testo] pag. 21  
Corriere della Sera – ed. Milano  del  16-01-2013  
NUOVO STOP AL CONCORSO PER I PRESIDI [solo_testo] pag. 5  
il Sole 24 Ore  del  16-01-2013  
IN BREVE – NELLO SCRITTO “PESA” ANCHE L’ORIGINALITA’ [solo_testo] pag. 19  
Il Tempo – Cronaca di Roma  del  16-01-2013  
L’ISCRIZIONE ON LINE SI FA A SCUOLA (N.Poggi) [solo_testo] pag. 19  
   

MINISTERO

 
   
la Repubblica – ed. Milano  del  16-01-2013
NELLA CLASSIFICA DELLA SCUOLA IN TESTA LODI,ULTIMA COMO GLI ISTITUTI MIGLIORI A CASSANO (T.De giorgio) [solo_testo] pag. 9
il Giornale – ed. Milano  del  16-01-2013  
E’ RECORD DI ASSENZE PER I PROF: RADDOPPIATI I GIORNI DI MALATTIA (S.Coppetti) [solo_testo] pag. 4  
il Giorno  del  16-01-2013  
SCUOLE LOMBARDE PROMOSSE “SONO LE MIGLIORI D’ITALIA” (L.Salvi) [solo_testo] pag. 18  
il Giorno  del  16-01-2013  
IL PAESE DI BOSSI SI SCOPRE CAPITALE DELLO STUDIO (Lu.sa.) [solo_testo] pag. 18  
Corriere della Sera  del  16-01-2013  
LA PRESIDE “ANCHE AL SUD CI SONO LE ECCELLENZE” (C.ma.) [solo_testo] pag. 21  
il Messaggero – Cronaca di Roma  del  16-01-2013  
HERTZIANA LA BIBLIOTECA FATTA DI LUCE (M.Di forti) [solo_testo] pag. 48/49  
La Repubblica – Cronaca di Roma  del  16-01-2013  
BILIOTECA HERTZIANA (F.Giuliani) [solo_testo] pag. 9  
MF – Milano Finanza  del  16-01-2013  
SVILUPPO E INNOVAZIONE PER FARE FORMAZIONE [solo_testo] pag. 8  
il Messaggero – Cronaca di Roma  del  16-01-2013  
SI’ DEI PRESIDI AGLI ALUNNI GRAFFITARI (L.De cicco) [solo_testo] pag. 39  
il Messaggero – Cronaca di Roma  del  16-01-2013  
IN 2 ANNI BUTTATI 3,5 MILIONI PER PULIRE LE SCRITTE DEI VANDALI (R.Tagliapietra) [solo_testo] pag. 39  
il Sole 24 Ore  del  16-01-2013  
LA “SCUOLA-ATELIER” DEBUTTA A REGGIO EMILIA (P.Pierotti) [solo_testo] pag. 38  
Corriere della Sera – ed. Milano  del  16-01-2013  
“DA QUI LA GENTE SE NE STA ANDANDO” (L.Guardini) [solo_testo] pag. 13  
la Repubblica – ed. Milano  del  16-01-2013  
CORSI, PROGETTI E IDEE UNO SPORTELLO DEDICATO ALLE SECONDE GENERAZIONI (Z.Dazzi) [solo_testo] pag. 11  
il Giornale di Napoli  del  16-01-2013  
CORSA DI LINGUA ITALIANA CONSEGNATI I DIPLOMI [solo_testo] pag. 4  
Corriere della Sera – ed. Roma  del  16-01-2013  
NOVE ADOLESCENTI SU 10 A CONTATTO CON I BULLI ALLERME ALLE ELEMENTARI (E.Palma) [solo_testo] pag. 5  
Corriere della Sera  del  16-01-2013  
ATLETI OLIMPICI CONTRO IL DOPING E IL BULLISMO [solo_testo] pag. 43  
Il Tempo – Cronaca di Roma  del  16-01-2013  
FONDI PER LE SEZIONI PRIMAVERA [solo_testo] pag. 19  
Il Tempo – Cronaca di Roma  del  16-01-2013  
IL LAZIO PERDE IL TRENO DEL RINNOVAMENTO (Nat.pog.) [solo_testo] pag. 19  
il Giornale  del  16-01-2013  
2012, LA GRANDE FUGA DAI CINEMA ITALIANI BOX OFFICE IN PICCHIATA (P.Armocida) [solo_testo] pag. 27  
la Repubblica  del  16-01-2013  
IL MASTER IN GIORNALISMO DEDICATO A GIORGIO BOCCA (M.Novelli) [solo_testo] pag. 50/51  
L’Unita’  del  16-01-2013  
ORA SI CERCA DI PUNTARE SULL’UNIVERSITA’ (J.b.) [solo_testo] pag. 10  
Corriere della Sera – ed. Milano  del  16-01-2013  
HUMANITAS PRONTA A FONDARE UN’UNIVERSITA’ DI MEDICINA (S.Ravizza) [solo_testo] pag. 5  
Corriere della Sera  del  16-01-2013  
STRAGE ALL’UNIVERSITA’, SCAMBIO DI ACCUSE (L.Cremonesi) [solo_testo] pag. 15  
Italia Oggi  del  16-01-2013  
RIFORMA FORENSE, ORA SI PARTE (G.Ventura) [solo_testo] pag. 21  
la Stampa  del  16-01-2013  
QUESTO CRANIO S’HA DA RESTITUIRE? (M.Neirotti) [solo_testo] pag. 30/31  
la Stampa  del  16-01-2013  
MA E’ ORA DI DARE SEPOLTURA AGLI ORRORI DI QUEL MUSEO (M.Gangemi) [solo_testo] pag. 30/31  
il Messaggero – Cronaca di Roma  del  16-01-2013  
ECCO L’ANTICA LASTRA PER MISURARE LA DISTANZA TRA LE PIETRE MILIARI (M.Filippi) [solo_testo] pag. 43  
Italia Oggi  del  16-01-2013  
RICERCANDO (L.Contri) [solo_testo] pag. 34  
   

PUBBLICA  AMMINISTRAZIONE  E  SOCIETA’

 
   
il Sole 24 Ore  del  16-01-2013  
SEMPLIFICAZIONI, SVOLTA IN 100 GIORNI (D.Colombo) [solo_testo] pag. 7  
il Sole 24 Ore  del  16-01-2013  
A RISCHIO IL RIASSETTO DEGLI INCENTIVI (C.Fotina) [solo_testo] pag. 2  
Corriere della Sera  del  16-01-2013  
AGENDE DELLA POLITICA SUL DIGITALE C’E’ IL RISCHIO CHE RESTINO INTENZIONI (E.Segantini) [solo_testo] pag. 36  
il Sole 24 Ore  del  16-01-2013  
LE NUOVE SRL “GIOVANI” PARTONO DA QUOTA 4MILA (A.gal.) [solo_testo] pag. 17  
Italia Oggi  del  16-01-2013  
LA P.A. CHE NON VA (F.Cerisano) [solo_testo] pag. 26  
il Sole 24 Ore  del  16-01-2013  
CONTROLLI DI CORTE CONTI: LE REGIONI GIA’ IN FUGA (G.Trovati) [solo_testo] pag. 19  
Corriere della Sera  del  16-01-2013  
GIROLAMINI, AL PROCESSO IL MINISTERO NON C’E’ (F.b.) [solo_testo] pag. 20  
la Stampa  del  16-01-2013  
PARTE LA NUOVA SOCIAL CARD VERSIONE FORNERO (R.Giovannini) [solo_testo] pag. 10  
la Repubblica  del  16-01-2013  
MODERN FAMILY (N.Aspesi) [solo_testo] pag. 29/31  
la Stampa  del  16-01-2013  
FAMIGLIA, LA RIVOLUZIONE SILENZIOSA (D.Marini) [solo_testo] pag. 1  
la Stampa  del  16-01-2013  
LA BREVE VITA DEL MUSEO DELL’EROE DEI DUE MONDI (L.Anello) [solo_testo] pag. 18  
la Gazzetta del Mezzogiorno  del  16-01-2013  
LA BELLEZZA SALVERA’ IL MONDO (D.Giammaria) [solo_testo] pag. 17  
la Repubblica  del  16-01-2013  
CHI HA DIMENTICATO L’EUROPA DEI DIRITTI (B.Spinelli) [solo_testo] pag. 1  
   
   
A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi