Proclamazione sciopero con astensione di tutte le attività non obbligatorie previste dal CCNL del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e collaboratore scolastico della scuola.
Nota 31 marzo 2015, prot. 9779
Proclamazione sciopero con astensione di tutte le attività non obbligatorie previste dal CCNL del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e collaboratore scolastico della scuola.
Nota 31 marzo 2015, prot. 9779
da Redattore sociale
Autismo, un convegno per riflettere sul passaggio adolescenza-età adulta
Se ne parlerà giovedì 2 aprile a Firenze nell’incontro promosso da dal Dipartimento salute mentale dell’Azienda sanitaria di Firenze e dall’associazione Ulisse Onlus
FIRENZE – Il passaggio dall’adolescenza all’età adulta degli autistici. È qui che si concentrano varie problematiche per le persone con Disturbo dello spettro autistico, in sigla il DSAut.
Di questo in particolare si parlerà nel convegno che si terrà giovedì 2 aprile dalle 8.30 alle 19 all’auditorium dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, in via Folco Portinari 5r, in occasione della Giornata mondiale dell’autismo.
Nella fase di passaggio dall’adolescenza all’età adulta, infatti, viene a mancare, con la fine della scuola, la strutturazione della giornata che per tanti anni ha contenuto gli autistici. Si modifica l’ambiente conosciuto, vengono a mancare insegnanti e assistenti scolastici dedicati, mutano le opportunità di scambio sociale. E ancora vengono a diminuire progressivamente i supporti offerti dalla Asl. SI passa ai servizi per adulti della salute mentale che però non sono ancora così strutturati da far pienamente fronte a quelle particolari esigenze. Infine si aprono le questioni relative agli inserimenti lavorativi, sempre molto rari, all’equilibrio tra scuola e lavoro, all’accoglienza nei centri diurni o residenziali.
I servizi per l’infanzia e l’adolescenza dell’Azienda sanitaria di Firenze hanno in carico circa 325 minori con diagnosi di Disturbo dello spettro autistico, di cui 170 nel capoluogo regionale. Fra questi una decina hanno superato i 18 anni ma frequentano ancora la scuola.
Il convegno del 2 aprile è organizzato dal Dipartimento salute mentale dell’Azienda sanitaria di Firenze e dall’associazione Ulisse Onlus. All’inaugurazione saranno presenti la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi e il vicepresidente dell’Ente CRF Pierluigi Rossi Ferrini, che ha finanziato numerosi progetti in questo settore.
Al Direttore Generale Dott.ssa Carmela Palumbo
All’On.le Ministro Stefania Giannini
c/o MIUR
ROMA
e p.c. –Alla Stampa e TV – Loro Sedi-
OGGETTO: RISPOSTA A QUESITO INERENTE LA COSTITUZIONE DEI CORSI
DELLE SCUOLE SECONDARIE AD INDIRIZZO MUSICALE DI CUI AL
D.M. 201/99 DEL 18/02/2015 – RICHIESTA PRECISAZIONI
La scrivente O.S. sindacato SAB nella persona del responsabile del settore musicale prof. Francesco Ricciuti, sollecitata dalle richieste di chiarimento pervenute da genitori e da numerosi docenti di strumento musicale operanti nelle Scuole secondarie di I grado, in merito alla nota emessa dal MIUR in oggetto, precisa quanto segue:
Alla luce di tale quadro normativo, al quale le Circolari Ministeriali 4/2010 e seguenti si sono adeguate trattandosi di normativa di riferimento tutt’ora vigente, la scrivente O.S. ribadisce:
Il panorama delle Istituzioni Scolastiche nelle quali opera l’indirizzo musicale è abbastanza variegato, al punto tale che portare l’indirizzo musicale a una sola classe/sezione paralizza di fatto tale insegnamento in quanto esistono Scuole di grandi dimensioni con sezioni numerose verso le quali si potrebbe applicare quanto stabilito nella Nota in oggetto.
In altrettante Scuole, dove esistono più classi, di circa 16-17 alunni, sdoppiate per la presenza di disabili gravi, e operanti su più plessi in uno stesso territorio comunale, in tali casi applicare tale nota significa consentire a un numero ristrettissimo di alunni la frequenza dello strumento, con contrazione di posti e difficoltà del Collegio dei Docenti a trovare i “criteri” da applicare per decidere quale fortunata classe e/o plesso debba ottenere la somministrazione di tale insegnamento.
Non è casuale il fatto che il D.M. 37/2009 parli di “classe o gruppo di alunni”, e che il citato D.M. 201/99 nell’art. 3 demanda al Collegio dei docenti di “ adeguare il modello organizzativo di cui al presente decreto alle situazioni particolari di funzionamento dei corsi, al fine di realizzare l’impiego ottimale delle risorse”.
Trattandosi appunto di “corsi”, riguardo alla lezione individuale e alla pratica della musica di insieme non si sono mai poste difficoltà in essere in quanto l’insegnamento dello strumento opera al di fuori dell’orario obbligatorio delle lezioni essendo opzionale, pertanto l’alunno di qualsiasi classe/sezione non ha difficoltà alcuna a frequentare, nelle ore stabilite, tale insegnamento; non comprendiamo quindi le difficoltà espresse dal Dirigente Tecnico del Piemonte, nel quesito posto alla Sua attenzione, in merito alla qualità della musica di insieme scaturita dall’insegnamento in un’unica classe/sezione.
Inoltre, ribadiamo, che in diverse Province Italiane, tutt’oggi tale dotazione risulta insufficiente e in contrasto con il D.M. 37/2009, in quanto in Scuole di grandi dimensioni risultano ancora assegnate 12 ore operanti su 3 classi (e non 18), problema più volte sollevato dalla scrivente O.S. e che ha visto la pronuncia di diversi TAR sulla questione.
Alla luce di ciò, Le chiediamo di ribadire l’opportunità di demandare agli organi collegiali, come prevede la normativa, di organizzare tale insegnamento in base alla situazione singola di ogni Istituzione Scolastica, cogliendo l’occasione per auspicare che con l’organico dell’ autonomia, stabilito nel discutendo D.D.L. sulla “Buona Scuola” si potrebbero sanare le carenze di organico esistenti in diverse Scuole.
Non ultimo si fa rilevare che le iscrizioni per il prossimo anno scolastico sono state fatte con i precedenti criteri, andare a modificare ora i POF delle scuole e le volontà manifestate dai genitori, porterebbero ad ingenerare confusione, malcontenti e possibili contenziosi di merito.
Nell’attesa di una cortese e sollecita risposta si porgono i Migliori saluti e ringraziamenti.
x La Segreteria Generale SAB
F.to Prof. Francesco Ricciuti
Responsabile SAB Settore Musicale
da Il Fatto Quotidiano
Scuola, dalle Province maxi tagli ai fondi. Per le bollette i genitori fanno la colletta
da Il Sole 24 Ore
A lezione di diritto del consumatore già sui banchi
di Nicola Barone
Basta a spese e costi nascosti su internet attraverso scelte esplicite o maggiore trasparenza dei prezzi. È parte della campagna sui diritti dei consumatori che, grazie a un accordo tra l’Antitrust e la Direzione generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione del Miur, entra a scuola. Il tema della tutela negli acquisti e delle garanzie in vigore in Europa verrà affrontato nel corso di un ciclo di lezioni che si svolgeranno su tutto il territorio italiano.
Dall’Ue gli strumenti di intervento
Il decreto legislativo 21 febbraio 2014 n. 21, nel recepire una direttiva europea («consumer rights»), offre un ampio spettro di interventi da parte dell’Autorità garante della Concorrenza e del mercato, oltre agli strumenti già in suo possesso per sanzionare pratiche scorrette e pubblicità ingannevole. «La rinnovata legislazione consumeristica – nota l’Agcm – diventa così l’occasione per una crescita importante della consapevolezza di tutti i cittadini circa le modalità attraverso cui possono difendersi, anche dalle trappole presenti nel commercio elettronico in rete, appellandosi proprio ai nuovi diritti sanciti dalle normativa comunitaria». L’Ue, che ha appena rilanciato per tutto il 2015 la campagna «consumer rights», ha dimostrato di considerare centrale nel processo di integrazione del mercato la possibilità che i cittadini dei 28 Stati membri possano considerare il territorio europeo come un solo, grande mercato.
Le prime città coinvolte
Il compito di creare le condizioni affinché questo si realizzi è stato appunto affidato al Garante della concorrenza, che può agire attraverso poteri di accertamento e di sanzione. In questo contesto, «come logica prosecuzione della campagna di comunicazione messa a punto dall’Antitrust e dalla Commissione europea sulle reti Rai per la diffusione della «consumer rights», sono stati fissati, d’intesa con il ministero dell’Istruzione, vari appuntamenti durante i quali i rappresentanti dell’Autorità illustreranno agli studenti le nuove tutele in vigore a cui possono fare riferimento quando fanno acquisti. Le prime lezioni, che in alcuni casi vedranno la partecipazione anche di funzionari della Commissione europea, saranno tenute a Roma, Napoli, Palermo, Bari, Firenze, Bologna, Torino, Milano, Vicenza, Trento e Cagliari.
La platea dei destinatari
Tutti i materiali della campagna «consumer rights» verranno inviati a 5mila istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado (di cui 2.590 statali e 2.410 paritarie), raggiungendo circa 2 milioni e mezzo di studenti, i dirigenti scolastici e gli organi di rappresentanza dei genitori.
da Il Sole 24 Ore
Fattura elettronica per tutta la Pa
di Alessandro Mastromatteo e Benedetto Santacroce
Parte oggi la seconda fase dell’obbligo di fatturazione elettronica estesa a tutte le pubbliche amministrazioni ed ai loro fornitori, dopo la partenza dello scorso 6 giugno 2014 che ha interessato solamente ministeri e loro articolazioni, Agenzie fiscali ed enti di previdenza ed assistenza.
Per la corretta emissione delle fatture elettroniche e la loro veicolazione tramite il Sistema di Interscambio – SdI è fondamentale il rispetto delle regole tecniche di cui al decreto ministeriale n. 55 del 2103 e delle correlate specifiche operative. A tale riguardo, i report rilasciati con cadenza mensile dal SdI offrono importanti spunti di riflessione ad operatori ed amministrazioni fornendo una visione di insieme del funzionamento dell’intera procedura. I dati statistici sintetici sono infatti il risultato delle elaborazioni effettuate dai sistemi informatici che governano sia la fase di ricezione che quella di inoltro delle fatture elettroniche alle amministrazioni. Ad esempio riscontrare le tipologie di codici ufficio utilizzati per la trasmissione ed analizzare la casistica degli errori più frequenti rilevati nel periodo di riferimento, possono costituire valide ed utili metodologie per controllare i flussi di fatturazione in uscita per gli operatori e delle comunicazioni e dei controlli in entrata per le amministrazioni.
Al di là della non conformità del file rispetto al formato, fisiologica in ragione del nuovo tracciato di fattura Pa rilasciato il 2 febbraio 2015, per i fornitori l’errore in assoluto più frequentemente riscontrato consiste nell’erronea nomenclatura e nell’unicità del file, il quale risulta di conseguenza duplicato e non valido. Infatti, una volta predisposto, il file fattura deve essere nominato secondo la specifica nomenclatura oggetto di controllo formale da parte di SdI, indicando il Codice Paese, costituito da due caratteri, l’Identificativo univoco del Trasmittente ed il Progressivo univoco del file. La verifica è finalizzata ad intercettare l’eventuale invio accidentale di un medesimo file. Lo SdI controlla non solo che la nomenclatura sia conforme alle specifiche tecniche ma anche l’assenza di un precedente file inviato con il medesimo nome: in questo caso si procederà allo scarto del file a meno che la duplicazione riguardi un file per il quale risulti trasmessa una notifica di file non recapitabile.
Il file viene rifiutato se il “nome file” è già presente nel SdI oppure se il nominativo non è conforme. Prima dell’inoltro, viene anche controllata l’unicità della fattura per escludere che la stessa sia stata già trasmessa ed elaborata. Il controllo si sofferma su alcuni dati quali identificativo cedente/prestatore, tipologia documento, anno e numero fattura. Il file non viene inoltrato da SdI se questi dati coincidono con quelli di una fattura precedentemente trasmessa e per la quale non sia stata inviata al soggetto trasmittente una notifica di scarto, di file non recapitabile oppure di rifiuto. A tale proposito, tra le risposte rese nel corso di un workshop, tenutosi lo scorso 9 marzo 2015 ed organizzato dall’Osservatorio del Politecnico di Milano su fatturazione elettronica e dematerializzazione, di particolare importanza è quella che ha trattato i comportamenti da seguire in caso in cui la fatturapa abbia superato i controlli formali di SdI ma venga rifiutata dal destinatario decorsi i quindi giorni dall’invio. In questo caso, la trasmissione della notifica di decorrenza dei termini impedisce ad amministrazione e fornitore di interagire, con riguardo alla cessione o prestazione fatturata elettronicamente, tramite Sdi. Può essere tuttavia utilizzato qualsiasi altro canale. Sarà compito quindi del fornitore interfacciarsi con l’amministrazione per richiedere informazioni relativamente alla fattura che risulta correttamente trasmessa.
Il credito vantato nei confronti dell’amministrazione viene comunque automaticamente caricato sulla piattaforma certificazione crediti – Pcc. Lo stato di avanzamento della fattura potrà quindi essere costantemente monitorato, tenuto conto che l’amministrazione destinataria deve periodicamente interagire sulla Pcc. La notifica di decorrenza termini, impedisce inoltre il nuovo invio della medesima fattura caratterizzata da data e numerico identico a quella per la quale sono decorsi i termini. Altro importante chiarimento ha riguardato il momento di decorrenza dei termini di pagamento che coincide con la data di ricezione della fatturaPa da parte dell’amministrazione destinataria come riportata sulla ricevuta di consegna trasmessa da Sdi al fornitore.
da La Stampa
«Due milioni di studenti complessivamente» visiteranno Expo. A ribadirlo è stata il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini a una convention di Firenze su Expo 2015, spiegando che si è lavorato «affinché possano arrivare con un progetto specifico».
«Inoltre – ha aggiunto – sono 62 i paesi coinvolti per ciò che riguarda il mondo della scuola. Un milione e trecentomila saranno quelli che verranno dall’Italia attraverso il Miur, poi c’è tutta la popolazione che spontaneamente sarà in visita».
«Colpisce vedere come i ragazzi hanno cliccato le molte parole chiave che avevamo messo sul sito per stimolare la loro reazione, una particolare che è ”incontro” e che è forse la chiave di lettura da parte loro del senso di questa manifestazione» ha concluso.
«La scuola italiana è il laboratorio permanente di Expo sin dall’inizio. I ragazzi – ha spiegato – hanno risposto a tutti i bandi che il Ministero ha attivato: avremo 736 progetti, quattro al giorno, nel Padiglione Italia. Ci sarà un contatto costante con altri mondi: 5000studenti parteciperanno alla finale dei giochi studenteschi di Torino e poi visiteranno l’Expo. C’è tutto un mondo che si è attivato e dà un messaggio straordinario».
I giovani a Expo 2015 lavoreranno sull’idea della «sostenibilità possibile» per l’alimentazione nel mondo, perché «non possiamo più tollerare diseguaglianze».
«L’Expo – ha aggiunto – è una occasione straordinaria per collegarci con la comunità internazionale degli studenti, perché ci sono responsabilità che questa generazione vuole condividere su scala mondiale».
da La Tecnica della Scuola
#riformabuonascuola, partenza a rilento con fermata immediata
Martedì 31 l’affidamento del ddl alla VII commissione della Camera; le audizioni prenderanno il via il 2, ma si prosegue solo fino a venerdì mattina. Poi il rompete le righe per le festività pasquali. La senatrice Francesca Puglisi, responsabile scuola Pd: le nuove audizioni “già martedì”. Poi sarà corsa contro il tempo per assumere nel 2015 tutti i 100mila precari. Il premier Renzi: ora dipende dal Parlamento.
Diverse settimane per arrivare alla Camera, un paio di giorni scarsi di lavoro, poi di nuovo fermo ai box per qualche giorno per via delle imminenti festività pasquali. Come ampiamente preventivato, il disegno di legge di riforma della scuola arriverà all’esame della Camera solo martedì 31 marzo, quando verrà consegnato all’ufficio di presidenza della VII commissione Cultura di Montecitorio. Due giorni dopo, giovedì 2 aprile, prenderanno il via le audizioni richieste da sindacati e associazioni. Ma la prima fase dell’esame del testo durerà non più di un giorno e mezzo.
“Si comincia questo giovedì – ha spiegato la senatrice Francesca Puglisi, responsabile nazionale scuola del Pd, parlando a margine di un incontro a Roma – e si prosegue anche venerdì mattina”. Poi, dopo la breve pausa pasquale, deputati e senatori saranno convocati per nuove audizioni “già martedì”.
Poi “le audizioni congiunte di Camera e Senato”, sul ddl di riforma della scuola, “riprenderanno martedì” 7 aprile, ha assicurato Puglisi.
Del ddl scuola ha parlato anche il premier, Matteo Renzi, alla Direzione al Pd. “Venti sono stati i decreti del governo Renzi, ha detto il premier, 22 quelli del governo Letta, 29 di Monti, 30 di Berlusconi e 27 di Prodi. “C’è rispetto alla centralità del Parlamento – ha concluso – che dipende però dal Parlamento, se vorrà approvare la riforma della Scuola o della Rai”.
“Il filo rosso tra i vari modelli di riforma del nostro governo è che la nostra è l’epoca delle riforme basate sulla responsabilità delle persone e non sullo scaricabarile”, ha tenuto a dire il presidente del Consiglio. Quello stesso modello, sottolinea, viene applicato alla riforma della scuola e si applica “al preside o dirigente scolastico”. Insomma, il messaggio è chiaro: la riforma della scuola deve passare per le Camere, non basta l’input del Governo a realizzarla.
Intanto, è già pronto l’iter di approvazione: il calendario prevede per giovedì 2 aprile, come già detto, l’inizio delle audizioni dei soggetti coinvolti – una cinquantina – che vanno dai sindacati alle associazioni degli studenti, degli insegnanti e dei genitori. Entro la fine di aprile, se non ci saranno intoppi, il ddl potrebbe essere approvato dalla Camera e passerebbe al Senato che, considerando anche il ponte del Primo maggio, avrà tempi strettissimi (i lavori potrebbero cominciare il 4 o il 5 maggio).
“È assai improbabile – scrive l’Ansa – che i senatori, non particolarmente soddisfatti del fatto che il disegno di legge sia stato assegnato alla Camera, rinuncino a proporre modifiche ed emendamenti, il che renderebbe obbligatorio un nuovo passaggio alla Camera. I trasferimenti dall’uno all’altro ramo del Parlamento potrebbero tuttavia – se c’è la volontà politica – anche essere veloci, consentendo l’approvazione definitiva a fine maggio, termine ancora sufficiente per mandare in cattedra dal prossimo settembre circa 100.000 precari. Al Ministero dell’Istruzione la macchina organizzativa si è già messa in moto per gli adempimenti. Ma la strada non è così spianata come vorrebbe il Governo. Oltre all’ostilità dei sindacati, c’è anche quella di alcune forze politiche”.
Da vincere ci sono, però, soprattutto le avversità sulla tempistica di approvazione: considerando i due mesi canonici utili a convertire in legge dello Stato il ddl, il via libera per le immissioni si concretizzerebbe non prima di inizio luglio. Qualsiasi intoppo sarebbe fatale per vedere sfumate le 100mila immissioni in ruolo. Con il disco verde che, a quel punto, scatterebbe solo per il turn over: in pratica, non più di 50mila posti.
da La Tecnica della Scuola
Concorso dirigenti scolastici: manca ancora il Regolamento
Nessuna novità per il concorso per dirigenti scolastici: il regolamento dovrebbe essere adottato entro il 31 marzo, ma di sicuro la data verrà spostata. Il Miur ha incontrato i sindacati ma non è stato in grado di fornire nessun tipo di notizia certa.
L’incontro fra dirigenti del Miur e rappresentanti sindacali dell’area V si è risolto con un nulla di fatto (“In pratica ci siamo incontrati per farci gli auguri di buone feste”, commenta qualche sindacalista presente alla riunione).
I tecnici del Miur hanno dovuto ammettere di non essere neppure in grado di dire a che punto sia la procedura per l’emanazione del Regolamento previsto dalla legge, propedeutico al vero e proprio bando di concorso che dovrà poi essere firmato dalla Scuola Superiore di Amministrazione.
L’unica notizia significativa fornita nel corso dell’incontro riguarda la riduzione delle prove scritte da due a una soltanto. In sostanza, però, non si sa ancora se il regolamento sia già stato inviato al Consiglio d Stato per il prescritto parere, necessario per consentire al Consiglio dei Ministri di approvare formalmente il provvedimento stesso.
Intanto sui concorsi per dirigenti scolastici continuano a soffiare venti di tempesta.
E’ di queste ore, infatti, la notizia che in Campania il TAR ha bloccato nuovamente la procedura di approvazione della graduatoria definitiva a causa di un ricorso presentato da alcuni concorrenti che avevano chiesto (e non ottenuto) la correzione del proprio punteggio calcolato in modo impreciso per mero errore materiale.
da La Tecnica della Scuola
Quando è possibile l’attivazione di sezioni ad indirizzo sportivo del sistema dei Licei?
L.L.
Il Miur ribadisce che eventuali sezioni aggiuntive possono essere istituite se le risorse di organico assegnate lo consentono e purché non si creino situazioni di esubero di personale
Con la nota prot. n. 9379 del 24 marzo 2015 il Miur scrive agli Uffici Scolastici Regionali, rispondendo ad alcuni quesiti riguardanti l’attivazione per l’a.s. 2015/16 di sezioni ad indirizzo sportivo del sistema liceale.
Il Ministero ricorda che il regolamento di organizzazione dei percorsi della sezione ad indirizzo sportivo (DPR 5 marzo 2013, n.52) all’art. 3 comma 5 recita testualmente: “nel rispetto della programmazione regionale dell’offerta formativa, e tenuto conto della valutazione effettuata dall’ufficio scolastico regionale, le sezioni ad indirizzo sportivo di ciascuna regione non possono essere istituite in numero superiore a quello delle relative province, fermo restando il conseguimento, a regime, degli obiettivi finanziari di cui all’articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ed evitando comunque che l’attivazione di tali sezioni possa determinare esuberi di personale in una o più classi di concorso.
Eventuali sezioni aggiuntive di liceo ad indirizzo sportivo possono essere istituite qualora le risorse di organico annualmente assegnate lo consentano e sempreché ciò non determini la creazione di situazioni di esubero di personale”.
Visto quanto sopra, dunque, gli Uffici scolastici regionali dovranno attenersi a quanto contenuto nel Regolamento e alle indicazioni successivamente impartite con la circolare sulle iscrizioni (C.M. 51/2014) e sugli organici (C.M. del 27 febbraio 2015).
da La Tecnica della Scuola
Madia: i dirigenti saranno della Repubblica
In un articolo pubblicato su Libero.it si riporta il parere del ministro Marianna Madia, secondo il quale i dirigenti saranno della Repubblica e non proprietà privata delle singole amministrazioni.
Nell’articolo si riprende quanto scritto su il Messaggero per cui si dovrà passare facilmente da un’amministrazione all’altra attraverso l’operato un organismo indipendente che vigilerà sulla correttezza del conferimento degli incarichi ma che detterà anche dei criteri generali alle singole amministrazioni da seguire quando vengono selezionati i dirigenti.
Da notare che nello stesso articolo si scrive: “Ogni tre anni i dirigenti dovranno ruotare nei loro incarichi. La loro carriera sarà legata alla loro valutazione. Chi non riuscirà ad ottenere un incarico continuerà a percepire solo la parte fissa del suo stipendio. Dopo un certo numero di anni senza incarico (potrebbero essere tra 3 e 5) il rapporto di lavoro potrà essere sciolto. Per quanto riguarda gli emolumenti dei Dirigenti nell’articolo si dice: “la riforma prevede la “definizione di limiti assoluti del trattamento economico complessivo”. I dirigenti non potranno guadagnare più di una determinata cifra. Attualmente vige il tetto dei 240mila euro annua ma è possibile che i nuovi tetti saranno più bassi”.
Insomma tempi duri anche per i Dirigenti statali, Dirigenti scolastici compresi, perché le regole utili all’avanzamento di carriera si complicano, rendendo tutto più difficile.
da tuttoscuola.com
Il testo del ddl scuola debutterà giovedì 2 aprile?
Le ultime notizie erano che il disegno di legge sulla scuola, di rinvio in rinvio, dovesse cominciare il suo iter parlamentare martedì (cfr. Ddl: martedì inizia l’esame alla Camera), ma, come ha dichiarato la responsabile scuola e università di Forza Italia, Elena Centemero, “Il ddl sulla Buona scuola non è ancora arrivato alla Camera“.
La responsabile nazionale scuola del Pd, Francesca Puglisi oggi prova a fornire nuove assicurazioni sui tempi: si avrà una breve pausa solo per Pasqua e poi “le audizioni congiunte di Camera e Senato“, sul ddl di riforma della scuola, “riprenderanno martedì 7 aprile”.
“Si comincia questo giovedì – ribadisce la senatrice, parlando a margine di un incontro a Roma – e si prosegue anche venerdì mattina“. Poi, dopo la breve pausa pasquale, deputati e senatori saranno convocati per nuove audizioni “già martedì“.
Giovedì 2 aprile saranno passate esattamente tre settimane, dal Consiglio dei Ministri del 12 marzo, in cui si approvò il testo da inviare all’esame delle Camere. Testo che però le Camere non hanno ancora potuto visionare ufficialmente. Tuttavia, la deputata del Pd, membro della VII commissione della Camera Istruzione, cultura, Sport, dichiara oggi dal proprio profilo Facebook, che “da domani sarà pubblico il testo del ddl scuola. Quello vero“.
da TuttoscuolaFOCUS
Il ddl dimentica il tempo pieno
Nel testo della Buona Scuola pubblicato a settembre si parlava spesso di tempo pieno nella scuola primaria. Per sette volte, e con una certa enfasi, se ne prospettava lo sviluppo: “Ci sarà la possibilitàdi una maggiore continuità didatticae dipiù classi a tempo pienooppure rendendo possibileil tempo pieno nelle scuole, aiutando, in questo modo,le famiglie nella fase più delicatadi crescita dei lorofigli”.
Lo sviluppo del tempo pieno per venire incontro alle esigenze delle famiglie era ribadito a proposito dell’utilizzo dei 150 mila docenti da assumere con il piano di assunzioni,prospettando, quindi, la possibilità di “creare le condizioni per iltempo pieno nella scuolaprimaria, che verrebbe incontroalle esigenze di moltissimefamiglie italiane”.
Ma nel ddl sulla Buona Scuola, che inizierà il suo percorso parlamentare questa settimana, di tempo pieno non c’è traccia alcuna, forse anche per la drastica riduzione del numero di docenti da assumere (dai 150 mila iniziali ai 100 mila attuali).
Virtualmente le istituzioni scolastiche potrebbero prevedere nel proprio piano triennale l’impiego di docenti per il tempo pieno, ma per una scelta del genere occorrerebbe ipotecare una quota di organico aggiuntivo di almeno cinque unità per un corso intero, utilizzando quasi l’intera quota a disposizione. Improbabile.
Ci potrebbe essere invece prospettiva di espansione del tempo pieno – non per effetto della riforma – nei territori meridionali dove il calo demografico sta provocando, con la chiusura di classi, la perdita di posti che è possibile riconvertire per il tempo pieno.
È già avvenuto in questi ultimi anni anche se è prevalsa l’offerta sulla domanda delle famiglie.
da TuttoscuolaFOCUS
I nuovi esodati. Come salvarli
Li abbiamo chiamati triennalisti, ma forse sarebbe meglio chiamarli nuovi esodati della scuola: sono i precari con almeno 36 mesi di servizio che, in base all’articolo 12 del disegno di legge sulla Buona Scuola, saranno interdetti dal lavoro.
Di fatto decine di migliaia di docenti oggi in cattedra con un contratto a tempo determinato perdono – se non cambieranno le cose – la possibilità di avere un posto, sia pure a termine, il prossimo anno scolastico.Nei giorni scorsi Tuttoscuola ha parlato di 40-50 mila persone che si trovano nella condizione di esodati, ma, se quanto previsto dal ddl sarà confermato, alla fine potrebbero essere molti di più.
Vediamo perché, richiamando il dispositivo dell’art. 12: “I contratti a tempo determinato stipulati con personale docente, educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura di posti vacanti e disponibili, non possono superare la durata complessiva di 36 mesi, anche non continuativi”.
Primo gruppo di questi esodati con 36 mesi di servizio alle spalle sono i docenti iscritti in seconda e terza fascia nelle graduatorie d’istituto: circa 28 mila.
Ma c’è anche il personale Ata nelle medesime condizioni: sono circa 11 mila.
L’altro personale con almeno 36 mesi di servizio alle spalle si trova nelle GAE. Teoricamente con la stabilizzazione dovrebbero essere tutti salvi, ma tra di loro vi sono quei 23 mila docenti di scuola dell’infanzia per i quali la stabilizzazione potrà avvenire tra un paio d’anni (se va bene), dopo la riforma 0-6. Nel frattempo dovranno attendere rimanendo nella condizione transitoria di precari. Ma poiché quasi tutti hanno alle spalle molto servizio pre-ruolo, andranno ad infoltire, se pur transitoriamente, l’esercito degli esodati.
Il numero complessivo si avvicina, dunque, alle 60 mila unità. 60 mila persone cui sarà proibito lavorare nella scuola per la sola “colpa” di avervi lavorato troppo. In condizioni precarie.
A meno che il Parlamento non trovi per loro una soluzione ispirata ad una logica di giustizia, come, ad esempio, un concorso riservato.
Un approfondimento è disponibile a questa pagina.
Bari: corso di preparazione al “Concorso a Dirigente Scolastico”
Carmela Palumbo, Direttore Generale MIUR, Anna Cammalleri, Dirigente Vicario USR Puglia, Giovanni Biondi, Presidente “INDIRE” nazionale, e Dario Cillo, Dirigente Scolastico, sono solo alcuni dei docenti universitari e dirigenti che terranno le loro lezioni durante il “Corso di preparazione al Concorso a Dirigente Scolastico” dell’associazione Fondazione Articolo 4, coordinato dall’Avv. Mario Angelini.
Per maggiori informazioni e per scaricare la modulistica necessaria all’iscrizione consultare il sito
www.fondazionearticolo4.it
Le attività, che prevedono ore di lezione teorica ed ore di esercitazione, saranno svolte all’interno dell’Istituto Preziosissimo Sangue, sito a Bari, in Via Scipione l’Africano n° 272, seguendo la formula week-end. Sono previsti 16 incontri totali (sabato pomeriggio e domenica mattina) a partire dall’11 aprile, per un totale di 8 fine-settimana. Il costo dell’intero corso è pari a 360 euro.
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Notizie |
31 marzo Riorganizzazione Amministrazioni pubbliche in Senato
31 marzo Sistema integrato Educazione e Istruzione (0 – 6 anni) al Senato
27 marzo Fabbisogni standard in CdM
27 marzo Formazione Commissioni Esami di Stato
26 marzo DdL Scuole nei territori a bassa densità demografica in 7a Camera
24 marzo Giornata nazionale per la promozione della lettura
24 marzo Ministro in 7a Commissione Senato
24 marzo Diffusione Libro in 7a Camera
21 marzo Giornata Mondiale contro il Razzismo
21 marzo Giornata della Memoria e dell’Impegno
Scuola in ospedale e a domicilio
18 marzo Cura Autismo in 12a Senato
Riforma Scuola – XVII Legislatura (2013 – )
17 marzo Giornata dell’Unità nazionale
Certificazione delle Competenze & PON
12 marzo DdL Buona Scuola in Cdm
12 marzo Question time al Senato
11 marzo Affido familiare al Senato
10 marzo Covenzione Aja al Senato
10 marzo Revisione parte seconda Costituzione alla Camera
9 marzo Elezione Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione
7 marzo Sistema Nazionale di Valutazione – Questionario scuola
3 marzo Banda ultralarga e Crescita digitale in Cdm
Norme |
Decreto Ministeriale 27 marzo 2015, n.194
Avviso 27 marzo 2015, AOOOGOSV 2662
Avviso Struttura tecnica Esami di Stato 26 marzo 2015, n. 2
Nota 26 marzo 2015, AOODGOSV 2517
Nota 26 marzo 2015, AOODGOSV 2577
Nota 25 marzo 2015, AOODGOSV 2466
Nota 25 marzo 2015, AOODGRUF 5140
Decreto Ministeriale 25 marzo 2015, n. 190
Circolare Ministeriale 24 marzo 2015, n. 9
Nota 24 marzo 2015, AOODGOSV 2436
Decreto Capo Dipartimento 23 marzo 2015, n. 14
Nota 23 marzo 2015, AOODGPER 9314
Nota 20 marzo 2015, AOODGOSV 2366
Ordinanza Ministeriale 20 marzo 2015, n. 8
Nota 20 marzo 2015, AOODGOSV 2355
Nota 19 marzo 2015, AOODGSIP 1914
Nota 19 marzo 2015, AOODGOSV 2297
Decreto Ministeriale 19 marzo 2015, AOOUFGAB 182
Nota 18 marzo 2015, AOODGOSV 2251
Nota 18 marzo 2015, AOODGOSV 2276
Nota 16 marzo 2015, AOODGSIP 1786
Nota Ministero Difesa 16 marzo 2015, GCIV 18471
Nota 13 marzo 2015, AOODGCASIS 950
Nota 13 marzo 2015, AOODGSIP 1762
Nota 13 marzo 2015, Prot. 8151
Nota 13 marzo 2015, AOODGRUF 4442
Avviso 13 marzo 2015, AOODGRUF 4444
Avviso 13 marzo 2015, AOODGRUF 4443
Disegno di Legge (CdM, 12.3.15)
Nota 12 marzo 2015, Prot. n. 1755
Nota 11 marzo 2015, AOODGSIP 1737
Nota 11 marzo 2015, AOODGOSV 2117
Disegno di Legge Costituzionale (Camera, 10.3.15)
Nota 10 marzo 2015, AOOUFGAB 7209
Nota 10 marzo 2015, Prot.n.2031
Nota 10 marzo 2015, AOODGOSV 2066
Nota 10 marzo 2015, AOODGOVS 2014
Ordinanza Ministeriale 9 marzo 2015, AOOUFGAB 150
Nota 9 marzo 2015, AOODGSIP 1638
Nota 6 marzo 2015, AOODGSIP 1632
Nota 6 marzo 2015, Prot.n. 1955
Nota 6 marzo 2015, AOODGOVS 1957
Nota 6 marzo 2015, AOODGSIP 1630
Decreto Direttore Generale 6 marzo 2015, AOODGRUF 27
Nota ARAN 5 marzo 2015, Prot. 10495
Nota 5 marzo 2015, AOODGCASIS 873
Nota 5 marzo 2015, AOODGCASIS 874
Decreto Legislativo 4 marzo 2015, n. 22
Decreto Legislativo 4 marzo 2015, n. 23
Nota 4 marzo 2015, Prot. n. 1551
Nota 3 marzo 2015, AOODGOSV 1798
Nota 3 marzo 2015, AOODGRUF 3626
Nota 2 marzo 2015, AOODGOSV 1738
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di Agata ScarafiloRISORSE, MONITORAGGIO, TRASPARENZA: UN QUADRO SULL’EDILIZIA SCOLASTICA
MIURIl tempo della scuola e il diritto alla noia
di Piervincenzo Di TerlizziVacanze, orario scolastico e “buoni insegnanti”
di Alessandro Bassodi Enrico MaranzanaIl Dirigente scolastico, l’autonomia e il potere
di Domenico CicconeRiflessioni sull’autonomia scolastica
di Stefano StefanelUna “strepitosa” dirigenza scolastica nella Buona Scuola
di Francesco G. NuzzaciRiforma Scuola – XVII Legislatura (2013 – )
a cura di Dario Cillo – ultimo aggiornamento: 18 marzo 2015di Claudia FantiUscita autonoma degli alunni e responsabilità della Scuola
Alessandro Basso e Piervincenzo Di Terlizzidi Giancarlo OngerProgrammazione PON 2014/2020 Prospettive
di Vincenzo Melillidi Dario CilloCertificazione delle Competenze & PON
Catania, 16 marzo 2015Buona [scuola] è categoria morale
di Enrico MaranzanaLibero pidocchio in non libero docente
di Claudia Fantidi Cosimo De NittoCertificare le competenze col modello nazionale
di Rita Bortonedi Alessandro BassoPer cambiare bisogna conoscere
di Enrico Maranzanadi Giuseppe GuastiniCalendario, giuridico e non giuridico, di alcune giornate istituzionali
di Margherita MarzarioConsiglio dei ministridi Stefano StefanelPiano di formazione del personale docente
di Maurizio MuragliaAutonomia vò cercando ch’è si cara
di Giancarlo Onger
in Concorsi
17 marzo: pubblicato l’elenco degli ammessi ed il calendario degli orali del concorso DS in Toscana
in Esami
FAQ Esami di Stato Secondo Ciclo
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolastica
in Europ@ – Fondi Strutturali di Fabio Navanteri
in Famiglie
Guida alla Pubblicità ed all’Accesso agli Atti della Scuola
a cura di Cinzia OlivieriSportello Genitori Studenti e Scuola
a cura di Cinzia OlivieriGuide Genitori Studenti e Scuola
a cura di Cinzia OlivieriTrento e l’autonomia statutaria
di Cinzia OlivieriGuida al Verbale del Consiglio di Istituto
a cura di Cinzia Olivieri
in Handicap&Società di Rolando Alberto Borzetti
S. Nocera, Il diritto alla partecipazione scolastica
Normativa e Giurisprudenza per la piena partecipazione scolastica degli alunni con disabilitàI docenti per il sostegno possono essere presidenti o membri delle commissioni di esame
di Salvatore NoceraAnche gli ultradiciottenni non disabili debbono iscriversi ai corsi per adulti
di Salvatore Noceraa cura dell’avv. Salvatore Nocera e di Rolando Alberto BorzettiGlobal Education First InitiativeIscrizioni a.s. 2015-2016: alunni con disabilità ultradiciottenni
di Salvatore Nocera
in Informagiovani – La Rete di Vincenzo Andraous
di Vincenzo Andraous
in LRE di Paolo Manzelli
FUTURE CIRCULAR CHANGES OF ECONOMY
di Paolo ManzelliThe Foundation Criteria of Circular Agronomy
di Paolo ManzelliIL FUTURO modello di sviluppo economico diventa CIRCOLARE
di Paolo ManzelliLa scommessa sull’economia circolare e la crescita dello sviluppo
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Il Personale ATA può presentare domanda di mobilità per l’anno scolastico 2015/16 dal 23 marzo al …
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di Umberto Tenutadi Umberto Tenutadi Umberto Tenutadi Umberto Tenutadi Umberto TenutaBuonascuola e studenti nel cammino della ricerca
di Umberto Tenutadi Umberto TenutaBuonascuola sostituiamo il ricercare degli studenti
di Umberto Tenutadi Umberto Tenutadi Umberto TenutaSubito io e te facciamo la Buonascuola
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Barracuda NetworksIl Piano Nazionale Scuola Digitale non ha background
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Verso un esame di Stato… incompetente!
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di Maurizio TiriticcoQuesta sperimentazione non s’ha da fare!
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