La rilevazione dell’Osservatorio Scuola Digitale avrà cadenza annuale, ciò consentirà il tracciamento longitudinale dei progressi e l’analisi della serie storica dei dati.
La procedura ha razionalizzato le sezioni riguardanti i plessi scolastici semplificandone la compilazione e si avvale di un numero di quesiti ridotto rispetto alla precedente versione. Il termine per la compilazione e l’invio da parte delle scuole è stato prorogato fino al 30 dicembre 2023.
Le informazioni raccolte serviranno per monitorare sia le disponibilità di infrastrutture ed apparecchiature tecnologiche e digitali delle scuole, sia i processi di innovazione didattica e organizzativa.
Le modalità per la compilazione sono descritte nella guida disponibile nell’area “Documenti e Manuali” del Sidi.
In Aula alla Camera, dal 28 dicembre, la discussione generale e l’esame del disegno di legge ” Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026″.
Venerdì 22 dicembre l’Aula del Senato ha approvato, con 109 voti favorevoli, 72 contrari e due astensioni, il ddl di Bilancio 2024 (A.S. 926) che passa all’esame della Camera, avendo prima dato il via libera all’emendamento n.1.9000 interamente sostitutivo della prima sezione del ddl di bilancio 2024, sull’approvazione del quale il Governo aveva posto la questione di fiducia (112 voti favorevoli, 76 contrari e tre astensioni), e alla Nota di variazioni al bilancio.
Il ddl di bilancio 2024 (A.S. 926) è in Aula il 20 dicembre con la relazione sul testo proposto dalla 5a Commissione. Nella seduta di giovedì 21, l’Assemblea ha esaminato la seconda sezione del disegno di legge.
Il disegno di legge di bilancio 2024 (A.S. n. 926), dopo l’esame della 5a Commissione, passa all’esame dell’Assemblea del Senato.
Il Consiglio dei ministri, nel corso della riunione del 16 ottobre 2023, ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e il bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 e l’aggiornamento del Documento programmatico di bilancio (DPB).
Il disegno di legge è in linea con l’approccio prudente, responsabile e realistico dei precedenti provvedimenti economici.
Nel rispetto delle regole europee e alla luce della delicata situazione economica, influenzata negativamente dalla spinta dell’inflazione, dall’aumento dei costi energetici, dall’incertezza globale causata dal conflitto russo-ucraino e dalla recente crisi in Medio Oriente, le misure contenute nel provvedimento sono concentrate nella riduzione della pressione fiscale a sostegno dei redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Sono previsti, inoltre, il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione e misure in favore delle famiglie numerose e per la natalità.
Taglio cuneo fiscale – Circa dieci miliardi sono destinati al rinnovo nel 2024 del taglio del cuneo fiscale-contributivo (7% per i redditi fino a 25 mila euro, 6% per i redditi fino a 35 mila euro).
Rinnovo contratti P.A. – Cinque miliardi per i rinnovi dei contratti della pubblica amministrazione, a cui si aggiungono circa 2,5 miliardi destinati al personale medico sanitario.
Sanità – Previsto uno stanziamento aggiuntivo pari a 3 miliardi per l’anno 2024 (al quale devono aggiungersi le risorse PNRR e 300 milioni riconosciuti alla Regione Siciliana) e 4,2 miliardi a decorrere dall’anno 2026. Tra le misure previste, una indennità per medici e altro personale sanitario impegnati nella riduzione dei tempi delle liste di attesa. Si stanziano risorse pari a 250 milioni di euro per l’anno 2025 e 350 milioni di euro a decorrere dal 2026 per il potenziamento dell’assistenza territoriale anche con riferimento a nuove assunzioni di personale sanitario. Per i residenti stranieri, cittadini di Paesi non aderenti all’Unione europea, si prevede la possibilità di iscrizione negli elenchi degli aventi diritto alle prestazioni del SSN, versando un contributo di 2.000 euro annui. L’importo del contributo è ridotto per gli stranieri titolari di permesso di soggiorno per motivi di studio o per quelli collocati alla pari.
Famiglie e bonus natalità – In favore delle famiglie numerose e per alzare il tasso di natalità sono destinate risorse pari a 1 miliardo di euro. Confermata la carta “dedicata a te” nella misura di 600 milioni di euro per l’anno 2024, si integra lo stanziamento dei mutui prima casa di circa 380 milioni di euro per l’anno 2024 e si stanziano risorse per il rifinanziamento del contributo straordinario per il caro energia e il bonus sociale elettricità (200 milioni di euro) per sostenere le fasce più deboli della popolazione nel primo trimestre dell’anno prossimo, il trimestre nel quale i consumi di energia sono più rilevanti. Si aggiunge un altro mese di congedo parentale, retribuito al 60 per cento, per i genitori con figli fino ai 6 anni.
Rafforzato il bonus asili nido – Si aumenta il fondo per il bonus di oltre 150 milioni di euro.
Canone Rai – Diminuisce il canone Rai, da 90 a 70 euro all’anno. Alla riduzione corrisponde un’integrazione del finanziamento della Rai per le spese relative agli investimenti. La dotazione complessiva subisce, quindi, una lieve modifica in linea con i tagli previsti per i ministeri (da 440 a 420 milioni).
Lavoro – Confermata la detassazione dei premi di produttività al 5 per cento e dei fringe benefit fino a 2 mila euro per i lavoratori con figli a carico e fino a 1.000 euro per tutti gli altri (i benefici potranno essere riconosciuti anche per pagamenti di affitto e mutuo prima casa). La decontribuzione assume un volto nuovo con riferimento alle donne lavoratrici, prevedendo che la quota dello sgravio sia pari all’intera quota dei contributi a carico delle lavoratrici stesse, per un anno se hanno due figli fino all’età di 10 anni del più piccolo e permanente per quelle che hanno 3 figli fino ai 18 anni del più piccolo.
Imprese – Rinviata fino al 1° luglio 2024 l’entrata in vigore della plastic e sugar tax. Per le imprese e per sostenere gli investimenti privati sarà previsto un credito d’imposta per l’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno.
Pensioni – Alcune revisioni riguarderanno l’APE: l’innalzamento a 36 anni del requisito contributivo per gli uomini; requisiti diversi per le donne e quota 104 con alcune specifiche che tengono conto della necessità di valorizzare chi vuole rimanere al lavoro.
Infrastrutture e autonomie – La manovra assicura le risorse necessarie per avviare i lavori di costruzione del ponte sullo Stretto di Messina e diversi investimenti a vantaggio delle Regioni (50 milioni), enti territoriali (per la progettazione 100 milioni) e amministrazioni centrali (circa 27 miliardi nel periodo 2024-2038).
Investimenti e garanzie pubbliche – Approvato il piano che riforma la gestione delle garanzie pubbliche, che ha l’obiettivo di indirizzare lo strumento su investimenti anche sociali che garantiscano un alto valore aggiunto come quelli nelle infrastrutture strategiche e per la transizione tecnologica, verde e digitale delle imprese. L’obiettivo è trasformare le garanzie in leve per investimenti fortemente addizionali e per coinvolgere gli investitori privati.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.
Di seguito alcune tra le principali misure.
Anticipo rinnovo contratti pubblici – Si dispone, per il mese di dicembre 2023, l’incremento, a valere sull’anno 2024, dell’indennità di vacanza contrattuale per il personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato, salva l’effettuazione di eventuali successivi conguagli.
Edilizia universitaria – Si istituisce un fondo, nello stato di previsione del Ministero dell’università e della ricerca, finalizzato a sostenere gli studenti della formazione superiore e a incrementare la disponibilità di alloggi e posti letto per gli studenti fuori sede mediante l’acquisizione del diritto di proprietà o, comunque, l’instaurazione di un rapporto di locazione o altra forma di godimento a lungo termine o il rinnovo a lungo termine di contratti di locazione già in essere da parte di soggetti pubblici e privati in relazione ad immobili adibiti a residenze universitarie, in considerazione della rimodulazione del target M4C1-28 – Riforma 1.7 del PNRR.
Misure per le scuole dell’infanzia paritarie – Si incrementa, per l’anno 2023, il contributo statale alle scuole dell’infanzia paritarie previsto dalla legge di bilancio per il 2022.
“La legge di bilancio di quest’anno stanzia 5 miliardi di euro a decorrere dal 2024 per rinnovare i contratti del pubblico impiego: una parte consistente di tali risorse andrà al comparto istruzione, che conta circa 1,2 milioni di lavoratori. Un risultato di cui, in un contesto finanziario complicato, siamo particolarmente orgogliosi, perché consente di tutelare e valorizzare i salari di tutto il personale scolastico con aumenti significativi, e di farlo in tempi rapidi, come avevamo chiesto”, così Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, al termine del Consiglio dei Ministri riunitosi nella mattinata di oggi.
“Il primo atto assunto all’inizio del mio mandato a ottobre scorso è stato proprio quello di rinnovare il contratto della scuola, che era scaduto nel 2021, con l’impegno a rinnovare in tempi celeri anche il successivo triennio. Grazie allo sforzo dell’intero governo, la legge di bilancio ha stanziato le risorse necessarie per raggiungere l’obiettivo”. “Dirigenti, docenti e personale Ata svolgono un ruolo decisivo per la crescita dei nostri giovani e per lo sviluppo del Paese. Le risorse stanziate per il rinnovo del contratto confermano la centralità che la scuola riviste per il governo nel sistema Italia. Autorevolezza e rispetto”, prosegue Valditara, “passano innanzitutto dal riconoscimento economico”.
Al fine di garantire la continuità dell’azione amministrativa e di adottare misure organizzative essenziali per l’efficienza e l’efficacia dell’azione delle pubbliche amministrazioni, il testo prevede la proroga di termini di prossima scadenza, in diversi ambiti.
Per quanto riguarda l’ambito “Istruzione e merito”:
proroga per l’anno 2024 il termine relativo ai progetti Accademia dei Lincei;
per il solo anno scolastico 2024/2025, stabilisce che le Regioni provvedano al dimensionamento della rete scolastica, entro e non oltre il 5 gennaio 2024, con determinate modalità e la possibilità, per le medesime Regioni, di attivare un ulteriore numero di autonomie scolastiche in misura non superiore al 2,5 per cento del contingente dei corrispondenti posti di dirigente scolastico e di direttore dei servizi generali e amministrativi; prevede, a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la possibilità di richiedere la concessione dell’esonero o del semi esonero dall’insegnamento anche per le istituzioni scolastiche oggetto di accorpamento a seguito del dimensionamento della rete scolastica.
“Nell’ambito del piano di riorganizzazione della rete scolastica, frutto della riforma PNRR del dimensionamento, abbiamo previsto che i dirigenti scolastici titolari di più sedi possano essere supportati da docenti facenti funzioni vicarie per le sedi oggetto di dimensionamento. Una scelta che da un lato conferma quanto da noi sempre detto, cioè che nessun plesso con la riforma del dimensionamento sarà chiuso, e che dall’altro consentirà di avere un servizio più capillare, a vantaggio di famiglie e territori, rispetto a quanto accadeva con la precedente organizzazione che vedeva un dirigente titolare su una sede scolastica e reggente sulle altre”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara dopo il Consiglio dei Ministri di oggi che ha approvato il dl Milleproroghe, recante anche alcune misure specifiche per la scuola. Il dl proroga al 5 gennaio il termine ultimo del 30 dicembre per l’approvazione da parte delle Regioni dei piani di dimensionamento consentendo alle stesse, se lo vorranno, di avvalersi di un temporaneo meccanismo di flessibilità sugli accorpamenti: per il solo anno scolastico 2024-2025, infatti, sarà possibile incrementare il numero di autonomie scolastiche fino a un massimo del 2,5% rispetto al contingente definito dal Decreto 127 del 2023. Con questa ulteriore soglia, e la nuova scadenza del 5 gennaio 2024 per provvedere al dimensionamento, si renderà dunque possibile a tutte le Regioni di adottare i piani in tempo per garantire il regolare avvio dell’anno scolastico 2024-2025. Il meccanismo di flessibilità potrà essere utilizzato anche dalle Regioni che hanno già deliberato il dimensionamento. Poiché gli obiettivi di dimensionamento indicati per il triennio dal decreto 127 del 2023 non possono essere modificati, essendo questo un preciso adempimento del PNRR, l’eventuale incremento temporaneo di autonomie scolastiche per il prossimo anno scolastico dovrà essere riassorbito nel corso delle due annualità seguenti. Per l’istituzione della figura dei vicari è previsto un investimento di 21 milioni di euro annui. Per la flessibilità organizzativa la spesa sarà di 3,6 milioni di euro per il 2024 e di 7,4 milioni per il 2025. “Con queste misure confermiamo l’attenzione concreta alle esigenze delle scuole e dei territori, nel rispetto degli adempimenti previsti dal PNRR”, ha commentato il Ministro Valditara.
Il Consiglio dei Ministri, nella medesima seduta, su proposta del Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, ha approvato una deliberazione motivata, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, che autorizza il Ministro ad adottare un decreto ministeriale recante “Disposizioni in merito alla fase transitoria, della durata di tre anni, dalla data di entrata in vigore della legge 15 luglio 2022 n. 99” – PNRR-M4C1, Riforma 1.2 “Riforma del sistema di formazione terziaria (ITS)”.
Il 5 dicembre, a partire dalle ore 11.00 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma Tre, INVALSI presenta i risultati italiani dell’indagine internazionale OCSE PISA 2022 – in contemporanea alla presentazione dei risultati a livello mondiale.
L’indagine PISA (Programme for International Student Assessment) ha l’obiettivo di valutare in che misura le studentesse e gli studenti abbiano acquisito conoscenze e abilità essenziali per la piena partecipazione alla vita economica e sociale. L’indagine rileva le competenze degli allievi in tre ambiti principali: Lettura, Matematica e Scienze.
La rilevazione è rivolta agli studenti tra i 15 e i 16 anni d’età ed è attiva dal 2000, coinvolgendo ogni tre anni più di 80 nazioni in tutto il mondo.
L’Italia partecipa fin dalla prima edizione svoltasi nel 2000.
La rilevazione del 2022 originariamente si sarebbe dovuta svolgere nel 2021 ma, a causa della pandemia, è stata posticipata di un anno. Le circostanze eccezionali verificatesi, tra cui le misure di sospensione delle lezioni in presenza in molti paesi, hanno causato difficoltà nella raccolta dei dati. La grande maggioranza dei paesi e delle economie ha rispettato gli standard previsti dall’indagine e l’Italia è tra questi.
Per ogni ciclo triennale di PISA, viene approfondito un ambito in particolare: PISA 2022 ha avuto come dominio principale la competenza in Matematica, riferita alla capacità degli studenti di ragionare in modo matematico e di formulare, utilizzare e interpretare la matematica per risolvere problemi in una varietà di contesti del mondo reale. Questa competenza include concetti, procedure, fatti e strumenti per descrivere, spiegare e prevedere i fenomeni e aiuta gli individui a conoscere il ruolo che la matematica svolge nel mondo e a elaborare giudizi e decisioni fondati, necessari a cittadini del XXI secolo costruttivi, impegnati e riflessivi.
Oltre alle prove di matematica, gli studenti coinvolti hanno risposto anche a quesiti relativi alle competenze di lettura e di scienze già utilizzati nelle precedenti edizioni di PISA. Un sotto-campione di studenti, inoltre, ha risposto a quesiti di financial literacy.
In ciascun ciclo, infine, viene proposto un dominio innovativo. Per l’edizione PISA 2022 questo è rappresentato dal Pensiero creativo.
Gli studenti che partecipano all’indagine sono selezionati tramite campionamento casuale a due stadi, stratificato in base alla tipologia d’istituto (Liceo, Istituto tecnico, Istituto professionale, Istruzione e formazione professionale, Scuole secondarie di primo grado) e alla collocazione geografica della scuola di appartenenza. Il campione è quindi rappresentativo della popolazione di studenti di riferimento sia a livello di area geografica che di tipo di indirizzo di studio.
Oltre alla prova cognitiva digitale, è previsto un questionario studente che rileva caratteristiche, attitudini e comportamenti degli allievi.
Gli strumenti per la rilevazione dei fattori contestuali all’apprendimento degli studenti sono misurati tramite il questionario genitori, volto a comprendere il contesto familiare, e il questionario scuola, a cura del Dirigente scolastico, per raccogliere i dati relativi alla scuola. Sono previsti, inoltre, questionari sull’uso e la conoscenza delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, la competenza in materia finanziaria, e la carriera scolastica dello studente.
Nel 2022 hanno partecipato alla rilevazione PISA 81 Paesi, inclusi 37 membri OCSE.
In Italia, all’indagine – condotta dall’INVALSI – hanno partecipato 345 scuole, 10.552 studenti e circa 9.000 genitori.
I lavori del Convegno avranno inizio alle 11.00 con i saluti istituzionali di
Massimiliano Fiorucci – Rettore dell’Università degli Studi di Roma Tre,
Carmela Palumbo – Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito,
Roberto Ricci – Presidente INVALSI.
La presentazione degli esiti italiani dello studio è affidata a
Laura Palmerio – Responsabile Area Indagini internazionali INVALSI
Carlo Di Chiacchio – Co-National Project Manager PISA 2022– Area Indagini internazionali INVALSI.
Seguirà una tavola rotonda moderata da Paolo Sestito – Capo Dipartimento Pianificazione, Organizzazione e Bilancio – Banca d’Italia, a cui interverranno:
Giorgio Bolondi – Professore di Didattica della Matematica – Libera Università di Bolzano;
Lorella Carimali – Docente di Matematica e Fisica – Liceo scientifico “Vittorio Veneto” – Milano;
Domingo Paola – Presidente del Centro Ricerche Didattiche “Ugo Morin”.
Le conclusioni e la chiusura dei lavori sono affidate al Presidente INVALSI Roberto Ricci.
“I dati dell’indagine internazionale OCSE PISA confermano la necessità della riforma dell’istruzione tecnico-professionale che ha tra gli obiettivi il rafforzamento delle competenze degli studenti nelle discipline di base”. Così il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara commentando i dati dell’edizione 2022 OCSE PISA. “Vanno nella giusta direzione le Linee guida ministeriali in materia di insegnamento delle discipline Stem. Gli importanti investimenti in termini di risorse Pnrr per la didattica Stem contribuiranno anche a ridurre i divari di genere. Con Agenda Sud”, prosegue Valditara, “ci avviamo a colmare un intollerabile gap di risultati formativi fra Nord e Sud del Paese”.
La ricerca indica anche un generale arretramento a livello internazionale degli apprendimenti. “Su questo fronte”, evidenzia Valditara, “riteniamo che la maggiore personalizzazione dei percorsi, che abbiamo avviato con il docente tutor, possa dare una risposta concreta alle esigenze formative dei giovani”.
La Nota 12 ottobre 2023, AOODGOSV 33701, indica termini e modalità di presentazione delle domande di partecipazione all’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo
Coloro che ricevono retribuzioni o emolumenti a carico delle pubbliche finanze in ragione di un rapporto di lavoro con le pubbliche amministrazioni devono produrre all’amministrazione di appartenenza una …
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 settembre 2023, n. 132, recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali
Concorso ordinario, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per i posti relativi all’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria – Calendario delle prove …
Predisposizione e approvazione del programma annuale 2024 ai sensi dell’art. 5 del D.I. 28/08/2018, n. 129 “Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo contabile delle istituzioni …
Progetto didattico sperimentale Studente-atleta di alto livello anno scolastico 2023/2024. Decreto ministeriale 3 marzo 2023, n. 43. Proroga termine per la presentazione della domanda
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Pagamento delle fatture per i progetti finanziati con il FESR/REACT-EU Programma operativo nazionale “Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Compilazione dei modelli …
“JOY OF MOVING”, metodo innovativo per lo sviluppo interconnesso dei domini fisico-motorio, cognitivo e socio emozionale del bambino nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado – …
Periodo di formazione e prova per i docenti neoassunti e per i docenti che hanno ottenuto il passaggio di ruolo. Attività formative per l’a.s. 2023-2024
12 novembre – Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace. 20° anniversario dell’attentato di Nassiriya
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Nota 12 ottobre 2023, AOODGOSV 33701 Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2023/2024 – Candidati interni ed esterni: termini e modalità di presentazione delle domande di partecipazione
I candidati interni ed esterni presentano domanda di ammissione all’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di Istruzione nei tempi indicati dal prospetto riportato, secondo quanto previsto dalla Nota 12 ottobre 2023, AOODGOSV 33701.
Le elezioni per il rinnovo dei consigli di circolo/istituto scaduti per decorso triennio o per qualunque altra causa, nonché le eventuali elezioni suppletive nei casi previsti, si svolgono secondo la procedura ordinaria di cui al titolo III dell’ordinanza ministeriale n. 215 del 15 luglio 1991, modificata ed integrata dalle successive OO.MM. nn. 267, 293 e 277, rispettivamente datate 4 agosto 1995, 24 giugno 1996 e 17 giugno 1998.
Come previsto dalla Nota 11 settembre 2023, AOODGOSV 29795, la data della votazione viene fissata dal Direttore Generale di ciascun Ufficio scolastico regionale, per il territorio di rispettiva competenza, in un giorno festivo dalle ore 8,00 alle ore 12,00 ed in quello successivo dalle ore 8,00 alle ore 13,30 non oltre il termine di domenica 26 novembre e lunedì 27 novembre 2023.
Pubblicata nella GU Serie Generale n. 275 del 24-11-2023 la Legge 24 novembre 2023, n. 168, Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica
Con 157 voti favorevoli l’Assemblea del Senato ha approvato definitivamente il ddl n. 923 recante disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica.
Mercoledì 22 novembre 2023, alle ore 11.00, nella Sala Koch del Senato, i ministri dalla Famiglia, Natalità e Pari Opportunità Eugenia Roccella, dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e della Cultura Gennaro Sangiuliano tengono una conferenza stampa per presentare iniziative rivolte al mondo della scuola per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne.
Il Consiglio dei ministri, nel corso della riunione di venerdì 3 novembre 2023, ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della legge 22 dicembre 2021, n. 227.
1. Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base e di accomodamento ragionevole e della valutazione multidimensionale per l’elaborazione ed attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato (decreto legislativo – esame preliminare)
Il decreto interviene con norme relative alla definizione della condizione di disabilità, all’accertamento di tale condizione, alla revisione dei suoi processi valutativi di base, alla valutazione multidimensionale della disabilità e alla realizzazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato della persona con disabilità. L’obiettivo è di assicurare il riconoscimento della condizione di disabilità, per rimuovere gli ostacoli e per attivare i sostegni utili, alle persone con disabilità, al pieno esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, delle libertà e dei diritti civili e sociali nei vari contesti di vita, liberamente scelti.
Il provvedimento si inquadra nel programma di riforme che, a partire dalla Riforma 1.1 della Missione 5, Componente 2, del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza (PNRR), prevede l’attuazione di una specifica normativa in materia di disabilità, intitolata “Legge quadro per le disabilità”.
Il decreto risulta particolarmente innovativo rispetto all’attuale contesto normativo in particolare sotto cinque aspetti:
nell’introdurre le definizioni di disabilità, della condizione di disabilità e della persona con disabilità, si prende le mosse dalla nuova prospettiva della “disabilità” non derivante più dalla mera visione medica dell’impedimento determinato dalla malattia o patologia ma intesa quale risultato dell’interazione tra persone con compromissioni e barriere comportamentali e ambientali che impediscono o limitano la partecipazione nei diversi contesti di vita;
l’adozione dal 1° gennaio 2025 della classificazione internazionale delle malattie (lCD) dell’Organizzazione mondiale della sanità e della classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF): il loro utilizzo congiunto fornisce un quadro più ampio e significativo della salute delle persone;
il procedimento unitario (e unificato) di valutazione di base, affidato all’INPS dal 1° gennaio 2026, finalizzato alla certificazione che accerti la sussistenza della condizione di disabilità, unificato al processo dell’accertamento dell’invalidità civile, della cecità civile, della sordocecità, degli alunni con disabilità, degli elementi utili alla definizione della condizione di non autosufficienza. Il procedimento è attivato da un certificato medico introduttivo ed è distinto dalla successiva valutazione multidimensionale volta alla predisposizione di un progetto di vita della persona con disabilità;
il procedimento di valutazione multidimensionale per la predisposizione del progetto di vita: all’esito della valutazione di base, la persona con disabilità può chiedere di avviare il procedimento di valutazione multidisciplinare. Si tratta di una valutazione bio-psico-sociale, effettuata da un’unità di cui fa parte anche la persona con disabilità e che, partendo dagli esiti della valutazione di base, li arricchisce con particolare riferimento al concreto contesto sociale in cui la persona svolge la propria vita. Si tratta di un fondamentale strumento di coordinamento di tutto l’insieme di misure e interventi rivolti alla persona. La presenza nella unità di valutazione anche di soggetti delle istituzioni ed enti assistenziali coinvolti nella fase attuativa rende il progetto di vita un vero e proprio patto di corresponsabilità;
il diritto all’accomodamento ragionevole, con la previsione di un procedimento consistente in modifiche e adattamenti ritenuti necessari, purché non eccessivi o sproporzionati, per garantire alle persone con disabilità il godimento e l’esercizio dei diritti civili e sociali.
Si prevede per tutto l’anno 2025 una fase di sperimentazione, con l’applicazione a campione delle disposizioni sia in materia di valutazione di base che relativamente alla valutazione multidimensionale, finalizzata anche all’aggiornamento delle definizioni, dei criteri e delle modalità di accertamento.
2. Istituzione della Cabina di regia per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni in favore delle persone con disabilità, in attuazione della delega conferita al Governo dalla legge 22 dicembre 2021, n. 227 (decreto legislativo – esame preliminare)
Il decreto introduce disposizioni volte a definire, anche con il supporto della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) in favore delle persone con disabilità.
A tale fine si prevede l’istituzione di una Cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, di cui fanno parte, oltre ai ministri competenti per materia, un delegato della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, il Presidente della Conferenza delle Regioni, il Presidente dell’ANCI e i Presidenti delle Federazioni maggiormente rappresentative delle Associazioni in materia di disabilità.
La Cabina di regia effettua la preventiva ricognizione delle prestazioni essenziali delle persone con disabilità, elabora linee guida per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni; riconosce il progetto individuale di vita come livello essenziale delle prestazioni; verifica le modalità di integrazione dei LEP con i livelli essenziali di assistenza (LEA); assicura il coordinamento e la piena effettività della normativa riguardante sussidi, incentivi e agevolazioni per le persone con disabilità, anche con riguardo alle tutele previste dalla normativa in materia di invalidità civile. Nelle more dell’individuazione dei LEP, la Cabina di regia individua concrete modalità – anche promuovendo collaborazioni tra pubblico, privati e terzo settore – per prevedere e garantire obiettivi di servizio. Inoltre, concorre a determinare gli indirizzi di impiego delle risorse destinate alla definizione e all’attuazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato, secondo i principi di sussidiarietà e differenziazione e in base ai modelli territoriali si assistenza integrata. Infine, assicura il raccordo con la Cabina di regia per la determinazione dei LEP istituita presso la Presidenza del Consiglio.
Bando per il conseguimento di patenti di categoria C/CE e della patente professionale CQC rivolto agli studenti iscritti ai Centri Provinciali di Istruzione per Adulti
Legittimità costituzionale dell’art. 19, commi 5-quater, 5-quinquies e 5 sexies del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111
Estensione della tutela assicurativa degli studenti e del personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore. Articolo …
A.F. 2023 – Avviso assegnazione delle risorse finanziarie ai sensi del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, art. 21, comma 4-bis, convertito, con modificazioni, nella Legge del 10 agosto 2023, n. 112. …
Protocollo di Intesa tra MIM e EF Education S.r.l. su “Promozione e sostegno alle istituzioni scolastiche nel potenziamento delle competenze comunicative in lingua inglese”
Sesta edizione del Concorso per gli studenti “IL SOLE PER AMICO: IMPARIAMO A PROTEGGERE LA PELLE” – Promuovere una corretta esposizione ai raggi solari e prevenire i tumori della pelle. – a.s. 2023/2024
Promozione della lettura in classe – Apertura piattaforma: rilevazione adesioni istituzioni scolastiche statali e paritarie ai contributi erogati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Legge 27 …
A.F. 2023 – Avviso assegnazione delle risorse finanziarie ai sensi del decreto- legge 22 giugno 2023, n. 75, art. 21, comma 4-bis, convertito, con modificazioni, nella Legge del 10 agosto 2023, n. 112
Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2023/2024 – Candidati interni ed esterni: termini e modalità di presentazione delle domande di partecipazione
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 105, recante disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di …
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attivita’ economiche e finanziarie e investimenti strategici
Avviso per la concessione di finanziamenti destinati alla internazionalizzazione degli Istituti di istruzione superiore artistica e musicale (AFAM) e relativa rettifica
Progetto didattico sperimentale Studente-atleta di alto livello anno scolastico 2023/2024. Decreto ministeriale 3 marzo 2023, n. 43. Integrazione requisiti di adesione
Corso di didattica di Italiano Le parole dell’italiano: idee e pratiche efficaci per insegnare e apprendere il lessico. Anno scolastico 2023-2024. Ciclo di incontri e laboratori a distanza novembre 2023-marzo …
Procedura di accreditamento ai fini della partecipazione al Sistema coordinato per la promozione “temi della creatività” nel sistema nazionale di istruzione e formazione previsto dall’articolo 4 …
Definizione dei requisiti e degli standard minimi per il riconoscimento e l’accreditamento degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy), nonché dei presupposti e delle modalità per la sospensione …
Progetto di Storia La cultura della cancellazione (cancel culture). Prospettive storiche dall’antichità ad oggi. Anno scolastico 2023-2024. Corso di didattica della Storia 26 ottobre 2023 – 18 marzo 2024
Come previsto dalla Nota 11 settembre 2023, AOODGOSV 29795, le operazioni di voto per gli organi di durata annuale e quelle per il rinnovo annuale della rappresentanza studentesca nel consiglio d’istituto – non giunto a scadenza – delle istituzioni scolastiche d’istruzione secondaria di II grado, con la procedura semplificata di cui agli articoli 21 e 22 dell’ordinanza ministeriale n. 215 del 15 luglio 1991, modificata ed integrata dalle successive OO.MM. n. 267 del 4 agosto 1995, n. 293 del 24 giugno 1996 e n. 277 del 17 giugno 1998, devono concludersi entro il 31 ottobre.
La Nota 20 settembre 2023, AOODGSIP 3953, prevede che elezioni dei rappresentanti delle Consulte provinciali degli studenti aa.ss. 2023/24 e 2024/25 debbano concludersi inderogabilmente entro il 31 ottobre 2023.
Circolare INAIL 26 ottobre 2023, n. 45 Estensione della tutela assicurativa degli studenti e del personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore. Articolo 18 del decreto-legge 4 maggio 2023 n. 48, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 85
L’INAIL il 26 ottobre ha pubblicato la circolare n. 45, con la quale vengono fornite le istruzioni sull’estensione della tutela assicurativa allo svolgimento delle attività di insegnamento-apprendimento per gli studenti e il personale scolastico delle scuole del sistema nazionale di istruzione e delle scuole non paritarie, il personale del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP), dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), dei percorsi di formazione terziaria professionalizzante (ITS Academy) e dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA).
Il Ministero dell’istruzione e del merito, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali lancia una campagna di comunicazione per informare sulle novità introdotte in materia di tutela assicurativa degli studenti e del personale scolastico.
Si tratta di un provvedimento introdotto dal cosiddetto Decreto Lavoro, convertito nella legge n.85 del 3 luglio 2023, che al Capo II contiene una serie di interventi in materia di rafforzamento delle regole di sicurezza sul lavoro e di tutela contro gli infortuni. In particolare, l’articolo 18 del Decreto Lavoro, stabilisce un’estensione dell’ambito di applicazione dell’assicurazione contro gli infortuni nei settori dell’istruzione e della formazione, finora limitata agli ambienti di laboratorio e alle palestre. Inoltre, con riferimento all’anno scolastico 2023-2024, definisce la copertura da parte dello Stato delle spese assicurative, affinché le famiglie siano sollevate dall’impegno economico sostenuto annualmente.
Agli oneri derivanti dall’attuazione della misura sono destinati 17,3 milioni di euro per l’anno 2023- 2024.
Obiettivi
La campagna nasce per informare sulle novità, i vantaggi e gli scopi della misura. In particolare, per comunicare alle famiglie che, per l’anno scolastico appena iniziato, le spese per la tutela assicurativa degli studenti saranno a carico dello Stato. La campagna inoltre costituisce un’occasione per dare un segno dell’attenzione e della sinergia delle istituzioni sul tema della sicurezza e per evidenziare l’importanza della prevenzione a partire dagli anni della scuola.
Target
Il target primario dell’iniziativa è costituito da famiglie, studenti e personale scolastico, il target secondario è costituito da opinione pubblica in generale, parti sociali e stakeholders.
Contenuto del messaggio
Lo spot TV e radio mette in evidenza sia il vantaggio economico che le famiglie riceveranno non dovendo sostenere le spese per l’assicurazione dei propri figli, sia l’estensione della copertura assicurativa grazie alla quale studenti, docenti e tutto il personale in servizio saranno tutelati durante lo svolgimento delle attività in tutti gli ambienti e non, come in passato, solo per le attività laboratoriali e nelle palestre. Si sottolinea inoltre che l’estensione della copertura assicurativa include le esperienze di orientamento al lavoro.
Claim
“Perché la cura del futuro inizia dai banchi di scuola”. Si ribadisce l’importanza della prevenzione a partire dal percorso scolastico.
Strumenti e mezzi
Per far conoscere a studenti, famiglie, docenti e personale scolastico la nuova impostazione della tutela assicurativa all’interno delle scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha lanciato una campagna di comunicazione sulle reti radio e tv della Rai, oltre che sui canali social dei rispettivi dicasteri, a partire dal 6 ottobre 2023.
Legge 3 luglio 2023, n. 85 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.
Capo II INTERVENTI URGENTI IN MATERIA DI RAFFORZAMENTO DELLE REGOLE DI SICUREZZA SUL LAVORO E DI TUTELA CONTRO GLI INFORTUNI, NONCHÉ DI AGGIORNAMENTO DEL SISTEMA DI CONTROLLI ISPETTIVI
Art. 18. Estensione della tutela assicurativa degli studenti e del personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore
1. Allo scopo di valutare l’impatto dell’estensione della tutela assicurativa degli studenti e degli insegnanti, esclusivamente per l’anno scolastico e per l’anno accademico 2023-2024, l’obbligo di assicurazione di cui all’articolo 1, terzo comma, del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124 si applica anche allo svolgimento delle attività di insegnamento- apprendimento nell’ambito del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore.
2. Ai fini dell’applicazione della previsione di cui al comma 1, sono compresi nell’assicurazione, se non già previsti dall’articolo 4, primo comma, numero 5), del testounico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 1124 del 1965, gli appartenenti alle seguenti categorie:
a) il personale scolastico delle scuole del sistema nazionale di istruzione e delle scuole non paritarie, nonché il personale del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP), dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), dei percorsi di formazione terziaria professionalizzante (ITS Academy) e dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA); b) gli esperti esterni comunque impiegati nelle attività di docenza; c) gli assistenti addetti alle esercitazioni tecnico-scientifiche e alle attività laboratoriali; d) il personale docente e tecnico-amministrativo, nonché ausiliario, delle istituzioni della formazione superiore, i ricercatori e i titolari di contratti o assegni di ricerca; e) gli istruttori dei corsi di qualificazione o riqualificazione professionale o di addestramento professionale anche aziendali, o dei cantieri-scuola, comunque istituiti o gestiti, nonché i preparatori; f) gli alunni e gli studenti delle scuole del sistema nazionale di istruzione e delle scuole non paritarie nonché del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP), dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), dei percorsi di formazione terziaria professionalizzante (ITS Academy) e dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA), gli studenti delle università e delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), limitatamente agli eventi verificatisi all’interno dei luoghi di svolgimento delle attività didattiche o laboratoriali, e loro pertinenze, o comunque avvenuti nell’ambito delle attività inserite nel Piano triennale dell’offerta formativa e nell’ambito delle attività programmate dalle altre Istituzioni già indicate; g) gli allievi dei corsi di qualificazione o riqualificazione professionale o di addestramento professionale anche aziendali, o dei cantieri scuola, comunque istituiti o gestiti.
3. Ai maggiori oneri derivanti dall’attuazione dei commi 1 e 2, pari a 17,3 milioni di euro per l’anno 2023, 30,4 milioni di euro per l’anno 2024 e 5 milioni di euroannui a decorrere dall’anno 2025, si provvede ai sensi dell’articolo 44.
4. Le risorse di cui al comma 3 relative ai rimborsi da corrispondere all’INAIL, non utilizzate alla chiusura dell’esercizio, sono conservate nel conto dei residui per essere utilizzate nell’esercizio successivo fino alla rendicontazione dell’effettiva spesa.
Riferimenti normativi:
– Si riporta l’articolo 1, terzo comma, e l’articolo 4, primo comma, n. 5), del citato decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124:
«Art. 1. — Omissis L’assicurazione è inoltre obbligatoria anche quando non ricorrano le ipotesi di cui ai commi precedenti per le persone che, nelle condizioni previste dal presente titolo, siano addette ai lavori: 1) di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione di opere edili, comprese le stradali, le idrauliche e le opere pubbliche in genere; di rifinitura, pulitura, ornamento, riassetto delle opere stesse, di formazione di elementi prefabbricati per la realizzazione di opere edili, nonché ai lavori, sulle strade, di innaffiatura, spalatura della neve, potatura degli alberi e diserbo; 2) di messa in opera, manutenzione, riparazione, modificazione, rimozione degli impianti all’interno o all’esterno di edifici, di smontaggio, montaggio, manutenzione, riparazione, collaudo delle macchine, degli apparecchi, degli impianti di cui al primo comma; 3) di esecuzione, manutenzione o esercizio di opere o impianti per la bonifica o il miglioramento fondiario, per la sistemazione delle frane e dei bacini montani, per la regolazione o la derivazione di sorgenti, corsi o deflussi d’acqua, compresi, nei lavori di manutenzione, il diserbo dei canali e il drenaggio in galleria; 4) di scavo a cielo aperto o in sotterraneo; a lavori di qualsiasi genere eseguiti con uso di mine; 5) di costruzione, manutenzione, riparazione di ferrovie, tramvie, filovie, teleferiche e funivie o al loro esercizio; 6) di produzione o estrazione, di trasformazione, di approvvigionamento, di distribuzione del gas, dell’acqua, dell’energia, elettrica, compresi quelli relativi alle aziende telegrafiche e radiotelegrafiche, telefoniche e radiotelefoniche e di televisione; di costruzione, riparazione, manutenzione e rimozione di linee e condotte; di collocamento, riparazione e rimozione di parafulmini; 7) di trasporto per via terrestre, quando si faccia uso di mezzi meccanici o animali; 8) per l’esercizio di magazzini di deposito di merci o materiali; 9) per l’esercizio di rimesse per la custodia di veicoli terrestri, nautici o aerei, nonché di posteggio anche all’aperto di mezzi meccanici; 10) di carico o scarico; 11) della navigazione marittima, lagunare, lacuale, fluviale ed aerea, eccettuato il personale di cui all’articolo 34 del regio decreto-legge 20 agosto 1923, n. 2207, concernente norme per la navigazione aerea, convertito nella legge 31 gennaio 1926, n. 753; 12) della pesca esercitata con navi o con galleggianti, compresa la pesca comunque esercitata delle spugne, dei coralli, delle perle e del tonno; della vallicoltura, della mitilicoltura, della ostricoltura; 13) di produzione, trattamento, impiego o trasporto di sostanze o di prodotti esplosivi, esplodenti, infiammabili, tossici, corrosivi, caustici, radioattivi, nonchè ai lavori relativi all’esercizio di aziende destinate a deposito e vendita di dette sostanze o prodotti; sono considerate materie infiammabili quelle sostanze che hanno un punto di infiammabilità inferiore a 125° C e, in ogni caso, i petroli greggi, gli olii minerali bianchi e gli olii minerali lubrificanti; 14) di taglio, riduzione di piante, di trasporto o getto di esse; 15) degli stabilimenti metallurgici e meccanici, comprese le fonderie; 16) delle concerie; 17) delle vetrerie e delle fabbriche di ceramiche; 18) delle miniere, cave e torbiere e saline, compresi il trattamento e la lavorazione delle materie estratte, anche se effettuati in luogo di deposito; 19) di produzione del cemento, della calce, del gesso e dei laterizi; 20) di costruzione, demolizione, riparazione di navi o natanti, nonché ad operazioni di recupero di essi o del loro carico; 21) dei pubblici macelli o delle macellerie; 22) per l’estinzione di incendi, eccettuato Il personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco; 23) per il servizio di salvataggio; 24) per il servizio di vigilanza privata, comprese le guardie giurate addette alla sorveglianza delle riserve di caccia e pesca; 25) per il servizio di nettezza urbana; 26) per l’allevamento, riproduzione e custodia degli animali, compresi i lavori nei giardini zoologici e negli acquari; 27) per l’allestimento, la prova o l’esecuzione di pubblici spettacoli, per l’allestimento o l’esercizio dei parchi di divertimento, escluse le persone addette ai servizi di sala dei locali cinematografici e teatrali; 28) per lo svolgimento di esperienze ed esercitazioni pratiche nei casi di cui al n. 5) dell’art. 4. Omissis»
«Art. 4. — Omissis 5) gli insegnanti e gli alunni delle scuole o istituti di istruzione di qualsiasi ordine e grado, anche privati, che attendano ad esperienze tecnico-scientifiche od esercitazioni pratiche, o che svolgano esercitazioni di lavoro; gli istruttori e gli allievi dei corsi di qualificazione o riqualificazione professionale o di addestramento professionale anche aziendali, o dei cantieri scuola, comunque istituiti o gestiti, nonché’ i preparatori, gli inservienti e gli addetti alle esperienze ed esercitazioni tecnico-pratiche o di lavoro; Omissis».
Il Consiglio dei Ministri, nel corso della riunione di lunedì 23 ottobre 2023, ha approvato, in esame definitivo, un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che regolamenta l’organizzazione del Ministero dell’istruzione e del merito.
Il Consiglio dei Ministri ha inoltre approvato, in esame preliminare, un disegno di legge che introduce disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane.
Le norme sono volte alla tutela dell’ambiente, delle risorse naturali, del paesaggio e della salute e alla salvaguardia delle peculiarità territoriali, storiche, culturali e linguistiche delle zone montane.
Si introducono, tra l’altro, disposizioni in tema di servizi pubblici relativi a:
sanità di montagna, con la previsione di modalità per valorizzare l’attività prestata dagli esercenti le professioni sanitarie, ai fini della partecipazione alle procedure concorsuali presso le aziende del Servizio sanitario nazionale e per l’assunzione di incarichi nell’ambito delle aziende e degli enti medesimi. La norma prevede inoltre crediti d’imposta per coloro che, per fini di servizio, acquistano un immobile a uso abitativo con accensione di finanziamento ipotecario o fondiario per il trasferimento nei comuni del predetto personale;
scuole di montagna, con deroghe ai punteggi ordinariamente attribuiti in favore di chi svolge il proprio servizio in tali scuole, deroghe in materia di dimensionamento delle classi e crediti d’imposta per locazioni e acquisti di immobili da parte dei docenti;
servizi di comunicazione, con la previsione di contratti di programma relativi alle concessioni della rete stradale e ferroviaria nazionali nei quali saranno inseriti interventi sulle infrastrutture di competenza atti a garantire la continuità dei servizi di telefonia mobile e delle connessioni digitali. Si afferma inoltre che la copertura dell’accesso ad internet in banda cosiddetta ultra-larga rappresenta una priorità per lo sviluppo socioeconomico dei territori montani, con specifico riguardo ai Comuni a maggiore rischio di spopolamento.
Si prevedono agevolazioni per la residenza e il domicilio stabile in montagna, come la deducibilità degli interessi passivi per mutui contratti per l’acquisto di proprietà immobiliare derivante da ristrutturazione edilizia di edificio preesistente da adibire ad abitazione principale e domicilio stabile.
In tema di tutela del territorio, si introducono misure di valorizzazione dei pascoli e dei boschi montani, demandate ad apposite linee guida. Si riconoscono le zone montane come zone floro-faunistiche a sé, caratterizzate dalla consistente presenza della tipica flora e fauna montana.
Si introducono norme in materia di bacini idrici previsti ai fini dell’attività agricola, della lotta agli incendi e dell’attività turistica, incluso l’innevamento artificiale, per prevenire e fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico e la crisi idrica nei territori montani.
Si introducono incentivi sotto forma di credito d’imposta agli investimenti e alle attività diversificate degli imprenditori agricoli e dei coltivatori diretti, che investono nel miglioramento delle pratiche di coltivazione e gestione benefiche per l’ambiente e il clima, misure fiscali di favore per le imprese montane fondate da giovani (flat tax del 15 per cento per ricavi fino a 100.000 euro) e agevolazioni del lavoro agile nei comuni montani disponendo un credito d’imposta per le imprese che promuovono il lavoro agile quale modalità ordinaria di esecuzione della prestazione lavorativa.
Si riconoscono le professioni di guida alpina, aspirante guida alpina, accompagnatore di media montagna, guida vulcanologica e maestro di sci quali presidi per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale delle zone montane.
Via libera dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge di promozione delle zone montane che disciplina, tra l’altro, una serie di agevolazioni per i docenti che prestano servizio presso le scuole di montagna. Si prevede infatti l’assegnazione di un punteggio aggiuntivo ai fini delle graduatorie provinciali di supplenza per gli insegnanti “che abbiano prestato servizio nelle scuole di montagna, ricadenti in territori montani che presentino una situazione di particolare disagio socio – economico”. Alla contrattazione collettiva nazionale sarà demandata la determinazione del punteggio aggiuntivo per le procedure di mobilità del personale docente interessato.
Al personale scolastico che presta servizio nelle scuole di montagna sarà inoltre concesso un credito d’imposta per la locazione di immobili, così da ristorare una parte delle spese d’affitto sostenute.
“Assieme al Ministro Calderoli, che ringrazio per la sensibilità dimostrata – afferma Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito-, abbiamo portato avanti un’iniziativa improntata ad equità per garantire un maggiore presidio nelle zone di montagna. In maniera coerente anche con il piano d’interventi di Agenda Sud prosegue il nostro impegno a favore dei territori svantaggiati, affinché nessuno sia lasciato indietro. Tutti gli studenti d’Italia devono godere degli stessi servizi e delle stesse opportunità, a prescindere dal luogo in cui sono nati”.
Da lunedì 9 ottobre, nell’area riservata del sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito, sarà possibile accedere ad un’apposita sezione in cui saranno contenute alcune agevolazioni promosse per consentire ai docenti, agli educatori, ai dirigenti scolastici, al personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola e del Ministero la fruizione di beni e servizi.
Le misure previste, annunciate dal Ministro Giuseppe Valditara con una lettera rivolta a tutto il personale della scuola e ai dipendenti del Ministero, fanno parte di un piano di welfare che il MIM ha avviato e intende progressivamente potenziare.
Nella sezione dedicata il personale potrà visionare le agevolazioni attivate, con tutti i dettagli, ma anche scaricare l’attestazione che consente di poterne usufruire.
Il 1° ottobre prende il via la Sesta Edizione del Mese dell’Educazione Finanziaria. L’appuntamento è promosso dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (Comitato EDUFIN).
La sesta edizione del “Mese” ha come slogan “È l’ora dell’educazione finanziaria!”.
Le iniziative si terranno dall’1 al 31 ottobre 2023 (Giornata Mondiale del Risparmio) e si svolgeranno sia online che in presenza, attraverso diverse modalità: conferenze, webinar, iniziative culturali, seminari, spettacoli, giornate di gioco ed eventi di formazione rivolti ad adulti, ragazzi e bambini.
Il Mese porterà in tutta Italia eventi e iniziative dirette a promuovere lo sviluppo e l’apprendimento delle conoscenze e competenze finanziarie, assicurative e previdenziali. Il programma della manifestazione prevede seminari, lezioni, webinar, giochi, laboratori didattici e spettacoli gratuiti, in presenza e online, sul tema della gestione e programmazione delle risorse finanziarie personali e familiari.
Come ogni anno, le iniziative si apriranno con la Settimana mondiale dell’investitore (World Investor Week – WIW dal 2 all’8 ottobre) e proseguiranno con la Settimana dell’educazione previdenziale (dal 9 al 14 ottobre) e con la Giornata dedicata all’educazione assicurativa (il 19 ottobre).
Il 9 ottobre si insedierà il nuovo Comitato, di cui fanno parte: Donato Masciandaro (Università Bocconi, Direttore), Stefano Cappiello (Ministero dell’Economia e delle Finanze), Gianfrancesco Romeo (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Luca Tucci (Ministero dell’Istruzione e del Merito), Mauro Nori (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), Alessandra Staderini (Banca d’Italia), Elisabetta Cafiero (Consob), Alessandra Caretta (Covip), Maria Luisa Cavina (Ivass), Mauro Maria Marino (OCF), Stefano Santin (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti).
Il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria ha il compito di programmare e promuovere iniziative di sensibilizzazione ed educazione finanziaria per migliorare in modo misurabile le competenze in materia di risparmio, investimenti, previdenza, assicurazioni.
Lo scorso anno gli eventi organizzati in tutta Italia durante il Mese dell’Educazione Finanziaria sono stati più di 800 e hanno registrato un’ampia adesione. Il Comitato invita a partecipare alla manifestazione associazioni, istituzioni, imprese, università e centri di ricerca, scuole, fondazioni, pubbliche amministrazioni e ogni altra organizzazione che voglia impegnarsi nel campo dell’educazione finanziaria.
“Con il Mese chiamiamo tutti a contribuire all’educazione finanziaria nel nostro Paese,” dice Annamaria Lusardi, direttrice del Comitato Edufin. “Le conoscenze finanziarie sono diventate ancora più importanti, sono una bussola per orientarci in un mondo sempre più complesso. Per questo sono essenziali a scuola e invitiamo tutti a fare iniziative in particolare per i giovani, a partire dai giovanissimi”.
Saranno accolte tutte le iniziative gratuite e senza scopi commerciali che rispetteranno i requisiti fissati dalle Linee Guida pubblicate sul portale www.quellocheconta.gov.it. L’adesione consentirà di utilizzare il logo ufficiale del “Mese”, di essere inseriti nel “Calendario del Mese” e di beneficiare delle attività di promozione coordinate dal Comitato.
Per registrarsi agli eventi del Mese dell’Educazione finanziaria 2023 è possibile consultare il calendario sul sito del Comitato www.quellocheconta.gov.it.
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