Necessario un piano straordinario per l’assunzione dei precari

Scuola=On. Nicola Fratoianni (Leu):“Scuola, per ripartire a settembre è necessario un piano straordinario per l’assunzione dei precari” 

“In queste lunghe settimane di quarantena, la scuola italiana è sottoposta a una dura prova che coinvolge insegnanti , dirigenti scolastici, personale ATA  e soprattutto gli studenti.Gli insegnanti stanno facendo un lavoro straordinario, innanzitutto di studio e formazione. La didattica a distanza, che naturalmente e’ importante, sta tuttavia facendo emergere le diseguaglianze sociali e la povertà diffusa, e bene ha fatto il governo a stanziare risorse per garantire il comodato d’uso per i tablet. Alla luce di quello che la scuola e i ragazzi stanno già vivendo, non possiamo correre il rischio che anche l’inizio del prossimo anno sia segnato da incertezza e discontinuità didattica. “Lo afferma Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana-Leu
“E’ il tempo di non rinviare quello che da anni abbiamo proposto – prosegue l’esponente di Leu della commissione cultura di Montecitorio – e che oggi giustamente rilancia anche il capogruppo del Pd in commissione Istruzione al Senato Verducci, cioè un piano pluriennale di assunzioni per i tantissimi docenti precari che insegnano almeno da tre anni, che vada oltre i 24 mila posti già previsti dal concorso straordinario. ““Oggi questi docenti precari si stanno facendo carico con professionalità, competenza, spirito di servizio e dedizione dell’istruzione pubblica e degli studenti. Personale a cui è ancora negata la carta docenti, che pensiamo debba essere estesa anche a loro.     Si trovino dunque le soluzioni, coinvolgendo le organizzazioni sindacali, per consentire che il prossimo anno scolastico possa essere affrontato nel miglior modo possibile, – conclude Fratoianni – anche per dare agli studenti la possibilità di un pieno recupero di questi mesi difficili.”

Assistenza e affiancamento ai docenti per la didattica a distanza

Coronavirus: AIE e ANARPE insieme per garantire assistenza e affiancamento ai docenti per la didattica a distanza

Alle case editrici del settore editoriale educativo
Alle agenzie e ai concessionari
Ai Dirigenti scolastici di ogni ordine e grado

Milano, 31 marzo 2020

In questo momento così difficile per il nostro Paese, consideriamo il diritto allo studio quale riferimento imprescindibile per il futuro delle generazioni.

Con grande tenacia e altrettanta flessibilità la scuola sta dimostrando capacità e resilienza nel fornire continuità didattica a bambine e bambini, ragazze e ragazzi, accettando e facendo propri modelli innovativi dettati dall’emergenza.

Gli editori scolastici hanno immediatamente messo a disposizione di Dirigenti e docenti quanto in loro possesso per accompagnare questo difficile passaggio: piattaforme didattiche su cui operare in modalità di classe virtuale, enormi quantità di contenuti digitali di qualità che, in questo frangente, si rivelano particolarmente utili per fare lezione e accompagnare lo studio sui libri di testo.

Con spirito di collaborazione, insieme ai promotori editoriali ANARPE che da sempre operano con questi obiettivi, le case editrici scolastiche offrono assistenza e affiancamento ai docenti nell’interazione con la nuova, e auguriamoci temporanea, realtà.

Un sentito ringraziamento ai Dirigenti scolastici, a tutto il corpo docente e al personale della scuola per quanto sta facendo per il bene del Paese.

Presidente del Gruppo Educativo AIE
Giovanni Bonfanti

Presidente ANARPE
Vincenzo Calò

NUOVI SCENARI DELLA DIDATTICA A DISTANZA

NUOVI SCENARI DELLA DIDATTICA A DISTANZA

Cosa resterà di questa stagione della scuola che vede aule e corridoi desolatamente vuoti, e di contro il frenetico picchiettare dei polpastrelli dei docenti sulle tastiere dei loro pc, e la rapsodica attenzione degli studenti, gli uni e gli altri reclusi nelle loro abitazioni? Cosa resterà, qualcuno potrebbe obbiettare, di questa stagione della nostra vita … Ma occupiamoci di una cosa per volta, cominciando da quella più prossima: per noi gente di scuola, la scuola appunto.
Una prima osservazione di natura apparentemente giuridica, ma non solo tale: tra le diverse declinazioni della DAD (didattica a distanza, per i pochi che ancora non lo sapessero) è il docente che sceglie quella a lui più confacente o meno ostica. È lui che decide, dunque, se offrirsi in video alla sua classe in modalità live o on demand  (magari allestendo una degna scenografia per la sua prestazione) o piuttosto se limitarsi a comunicare per mezzo della posta elettronica inviando schemi, esercitazioni, verifiche, testi.
E sul punto dobbiamo ringraziare i padri costituenti che introdussero nella Carta  – qualunque sia stato il motivo per cui lo fecero – il benemerito art. 33: “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”. Nonostante la sua genericissima formulazione, o forse proprio grazie ad essa, questo articolo è stato scudo ed usbergo alla classe docente nei decenni repubblicani, e se neppure la renziana legge 107 è riuscita a fare degli insegnanti delle marionette completamente manovrate da sua maestà il Dirigente, lo dobbiamo ad esso. E infine nell’odierna temperie tale principio consente ai docenti di scegliere il canale di comunicazione a loro più confacente, evitando la generale trasformazione da corpo docente a gregge telematico.
Una seconda osservazione riguarda espressamente il dopo. Non vorremmo che l’eccezione diventasse abitudine, e l’abitudine prassi. Non vorremmo cioè che la DAD diventasse un uso corrente, tale da integrare in modo invasivo l’attività scolastica intra moenia. Non è la nostra una preoccupazione superflua, anche tenuto conto dei risparmi che tale operazione favorirebbe.
La scuola è uno spazio sacro nel senso antropologico dell’espressione, cioè uno spazio in cui l’ essere umano vive un’esperienza forte, coinvolgente, che lo forma e lo segna indelebilmente nella sua crescita. Come tale vi si celebrano dei riti, quali il suono della campanella, quale l’alzarsi in piedi all’ingresso in aula del docente, quale la giustificazione dell’assenza, che ritmano  i tempi di questa crescita. L’ingresso massivo della DAD nell’istituzione, il partecipare a quest’ultima dalla prospettiva del divano di casa, ne determinerebbe la sua almeno parziale liquefazione all’interno della ordinarietà della vita, con conseguenze sul piano dell’istruzione e dell’educazione che lasciamo volentieri all’attenzione dei posteri.  
Tutto questo, al di là e al di sopra dei numerosi e gravi inconvenienti che la pratica e la cronaca già oggi palesano: dalla difficoltà  di governare on line  i meccanismi di apprendimento della grafia nella primaria  all’uso improprio che possono fare certi studenti (se tali li si vuole definire) delle immagini dei loro docenti catturate on line.
Dunque rimanga la diffusione della DAD quello che è: un’ esperienza transitoria legata alla drammatica pagina di storia patria, non certo  l’alternativa a quella scuola in cui insegnante e studente si guardano dritto negli occhi.

Alfonso Indelicato
Responsabile della  Comunicazione AESPI

Educazione&Scuola Newsletter n. 1111


Educazione&Scuola Newsletter n. 1111

Marzo 2020 – XXV Anno

Su Educazione&Scuola

http://www.edscuola.com
http://www.edscuola.it
https://www.edscuola.eu


Edscuola anche su:

Facebook: http://www.facebook.com/edscuola
Twitter: http://twitter.com/edscuola
YouTube: http://www.youtube.com/user/Edscuola
Flipboard: http://flipboard.com/profile/edscuola


Notizie
Obiettivi di Accessibilità PA

Entro il 31 marzo di ogni anno le pubbliche amministrazioni sono obbligate a pubblicare nel proprio sito web gli obiettivi di accessibilità per l’anno corrente
Emergenza epidemiologica da COVID-19

In Gu il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 marzo 2020
Conto Consuntivo

Entro il 15 maggio 2020 le Istituzioni scolastiche predispongono il conto consuntivo e la relazione illustrativa da sottoporre all’esame dei revisori dei conti
Dantedì

25 marzo 2020
Specializzazioni sul sostegno

Fissate le nuove date delle prove: 18 e 19 maggio 2020
Prove INVALSI 2020

Le attività saranno riprogrammate in base agli aggiornamenti del DPCM 9 marzo 2020
Obblighi vaccinali

Scadenze previste per il 10 marzo 2020
Test corsi ad accesso programmato

Pubblicato il calendario
M’Illumino di Meno

6 marzo 2020
Referendum

Il 5 marzo il Consiglio dei ministri revoca l’indizione del Referendum

Norme

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 marzo 2020

Criteri di formazione e di riparto del Fondo di solidarietà comunale 2020

Nota 28 marzo 2020, AOODPPR 562

D.L. 17 marzo 2020, n. 18, recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” …

Nota 28 marzo 2020, AOODPPR 563

D.L. 17 marzo 2020, n. 18, recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” …

Ordinanza Ministero della Salute 28 marzo 2020

Ulteriori misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19

Lettera aperta alla Comunità scolastica (27.3.2020)

Ministra Istruzione

Dichiarazione del Presidente della Repubblica (27.3.2020)

Emergenza Coronavirus

Decreto Ministeriale 26 marzo 2020, AOOUFGAB 187

Riparto dei fondi e degli assistenti tecnici a tempo determinato ai sensi dell’articolo 120, comma 5 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 e misure per l’emergenza

Decreto Ministeriale 26 marzo 2020, AOOUFGAB 186

Risorse finanziarie stanziate con decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, finalizzate alla pulizia straordinaria degli ambienti scolastici al fine di fronteggiare e limitare la diffusione del CODIV-19

Provvedimento Garante Privacy 26 marzo 2020, n. 64

Didattica a distanza: prime indicazioni

Decreto-Legge 25 marzo 2020, n. 19

Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19

Nota 24 marzo 2020, AOODPPR 510

D.L. 17 marzo 2020, n. 18, recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” …

Avviso 24 marzo 2020, AOODGSIP 1125

Concorso Dantedì, nuove indicazioni per la presentazione degli elaborati

Testo Unico COVID-19 (24.3.2020)

Raccolta delle disposizioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e Testo coordinato delle ordinanze di protezione civile

Ordinanza Ministeriale 23 marzo 2020, AOOUFGAB 182

Mobilità del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’anno scolastico 2020/21

Nota 23 marzo 2020, AOODGOSV 4810

Decreto Direttoriale prot. n. 323 del 19.3.2019 e Decreto Direttoriale prot. n. 320 del 19.3.2019, attuativi dell’articolo 9 e dell’articolo 13 del Decreto Ministeriale 14 novembre 2018, n. 721- PROROGA …

Ordinanza Ministeriale 23 marzo 2020, AOOUFGAB 183

Mobilità per l’anno scolastico 2020/2021 degli insegnanti di religione cattolica assunti nei ruoli di cui alla legge n. 186 del 2003

Protocollo d’Intesa 23 marzo 2020, AOODPPR 443

Azioni a supporto delle istituzioni scolastiche per la realizzazione di attività di didattica a distanza, a seguito dell’emergenza sanitaria da COVID-19

Ordinanza Ministero Salute 22 marzo 2020

Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 marzo 2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero …

Nota 21 marzo 2020, AOODPPR 440

Misure di sostegno nella gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID- 19 – D.L. 17 marzo 2020, n. 18 – DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PERSONALE

Nota 20 marzo 2020, AOODGOSV 4739

Istruzione degli adulti e Apprendimento permanente – Prime indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVIS – 19

Ambienti di apprendimento innovativi nell’ambito dell’Azione #7 del PNSD. Autorizzazione progetti

Prot. 4206 del 20 marzo 2020

Messaggio INPS 20 marzo 2020, n. 1281

Decreto cura. Emergenza COVID. Prime informazioni su congedi parentali, permessi legge n. 104/92, bonus baby-sitting

Nota 20 marzo 2020, AOODGEFID 4203

Piano nazionale per la scuola digitale. Azione #28 “Un animatore digitale in ogni scuola”. Comunicazione di assegnazione del contributo per l’anno 2020

Ordinanza Ministero Salute 20 marzo 2020

Ulteriori misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale

Nota 18 marzo 2020, AOODPIT 392

Emergenza sanitaria da nuovo Coronavirus. Istruzioni operative alle Istituzioni scolastiche

Decreto Dipartimentale 18 marzo 2020, AOODPIT 334

Accreditamento dei soggetti pubblici e privati, ai fini della partecipazione al Sistema coordinato per la promozione dei “temi della creatività” nel sistema nazionale di istruzione e formazione

Protocollo d’Intesa 18 marzo 2020, AOODPPR 414

Realizzazione di azioni a supporto delle istituzioni scolastiche nelle quali l’attività didattica è sospesa per l’emergenza sanitaria da COVID-19, per la realizzazione di modalità di didattica a distanza …

Decreto-Legge 17 marzo 2020, n. 18

Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19

Protocollo d’Intesa 17 marzo 2020, AOODPPR 412

Nota 17 marzo 2020, AOODPIT 388

Emergenza sanitaria da nuovo Coronavirus. Prime indicazioni operative per le attività didattiche a distanza

Nota 16 marzo 2020, AOODPPR 391

Indagine in corso sulle modalità di realizzazione della didattica a distanza

Avviso 16 marzo 2020, AOODGOSV 4478

Assistenti di lingua stranieri in Italia – Proroga funzioni SIDI

Nota 13 marzo 2020, AOODPPR 368

Didattica a distanza

Nota 12 marzo 2020, AOODPPR 351

Misure Urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 – D.P.C.M. 12 marzo 2020 – LAVORO AGILE

Direttiva Funzione Pubblica 12 marzo 2020, n. 2

Indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, …

Circolare Ministero Interno 12 marzo 2020

Polmonite da nuovo corona- virus (COVID-19)

Decreto MUR 11 marzo 2020, AOOUFGAB 176

Rinvio date di svolgimento dei test preliminari per l’accesso ai percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità

Nota 11 marzo 2020, AOODPPR 318

Interventi Task Force emergenza Coronavirus

Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero …

Nota 10 marzo 2020, AOODPIT 323

Personale ATA. Istruzioni operative

Avviso MUR 10 marzo 2020

Date di effettuazione delle prove di ammissione ai corsi di laurea e di laurea magistrale ad accesso programmato nazionale per l’anno accademico 2020/2021

Nota 10 marzo 2020, AOODGSIP 1045

Competizioni e concorsi per studenti – a.s. 2019/2020

Nota 9 marzo 2020, AOODPPR 300

Misure Urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 – Ordinanza Presidenziale 8 marzo 2020

Decreto-Legge 9 marzo 2020, n. 14

Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza COVID-19

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 marzo 2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero …

Ordinanza Regione Puglia 8 marzo 2020, n. 175

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 marzo 2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19

Lettera Ministra Istruzione alle studentesse ed agli studenti

8 marzo 2020

Nota 8 marzo 2020, AOODPPR 279

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 marzo 2020. Istruzioni operative

Nota 6 marzo 2020, AOODPPR 278

Particolari disposizioni applicative della direttiva del Ministero per la Pubblica Amministrazione del 25 febbraio 2020 (Direttiva 1/2020), “Prime indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza …

Nota 6 marzo 2020, AOODGOSV 3983

Manifestazione “Fare Turismo” – X edizione – Roma. Posticipo delle date al 20, 21 e 22 aprile 2020

Nota INVALSI 5 marzo 2020

Riorganizzazione delle prove INVALSI 2020 dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado in seguito alla sospensione delle attività didattiche fino al 15 marzo 2020

Legge 5 marzo 2020, n. 13

Decreto del Presidente della Repubblica 5 marzo 2020

Revoca del decreto del Presidente della Repubblica 28 gennaio 2020, concernente indizione del referendum popolare confermativo della legge costituzionale recante: «Modifiche agli articoli 56, …

Legge 5 marzo 2020, n. 12

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 gennaio 2020, n. 1, recante disposizioni urgenti per l’istituzione del Ministero dell’istruzione e del Ministero dell’universita’ …

Dichiarazione Presidente della Repubblica

Roma, 5 marzo 2020​

Comunicazioni del Presidente del Consiglio 4 marzo 2020

Misure per il contrasto al Coronavirus

Comunicato INVALSI 4 marzo 2020

Sospensione Prove Invalsi 2020 per l’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado dal 5 al 15 marzo 2020

Circolare Funzione Pubblica 4 marzo 2020, n. 1

Misure incentivanti per il ricorso a modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa

Nota 4 marzo 2020, AOODGOSV 3835

Concorso “Informatica per il bene comune 2020” – Iniziativa “Programma il Futuro”

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 marzo 2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero …

Ordinanza Regione Puglia 3 marzo 2020, Prot. n.784/SP

Misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19

Decreto-Legge 2 marzo 2020, n. 9

Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19

Nota 2 marzo 2020, AOODGOSV 3646

XVI Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili – “M’illumino di meno” – Campagna di sensibilizzazione sul risparmio energetico – 6 marzo 2020

Decreto del Presidente del Consigio dei Ministri 1 marzo 2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19

Rubriche

in Bacheca della Didattica

Un nuovo Rinascimento formativo

di Dino Castiglioni

In attesa della preannunciata(?) parola del Ministero…

di Francesco G. Nuzzaci

Lettera alla Ministra

di Francesco Cosimo Andriulo e Lucia Azzolina

lIl Rinascimento francese

di Giovanni Ferrari

Che cosa è “Scuola”?

di Maria Grazia Carnazzola

Impedimento accesso al Ruolo DS

di Francesco G. Nuzzaci

Titanic Italia

di Carlo Ruta

Bisogna saper scegliere in tempo

di Maria Grazia Carnazzola

Solitudine e morte

di Giovanni Ferrari

In tempo di coronavirus scuola della relazione

di Giuseppe Adernò

I discorsi di Nonna Monella

di Antonietta Cataldi

Riflessioni dalla zona rossa

di Bruno Sozzi

Scuola a distanza

di ​Giuseppe Adernò

Nipotini e nonni, genitori e insegnanti alla Grande Prova

di Gabriele Boselli

La comunicazione e la percezione sociale della salute e della malattia

di Maria Grazia Carnazzola

Scuola del Sud

di Francesco Scoppetta

Nipotini a scuola, nonni al cimitero?

di Gabriele Boselli

Prove di smantellamento

di Francesco G. Nuzzaci

Ancora sul Concorso ispettivo

di Mario Maviglia

in Europ@ Fondi Strutturali di Fabio Navanteri


in Famiglie

Pago in Rete

Come effettuare il pagamento on-line con il sistema pagoPA

in Handicap&Società di Rolando Alberto Borzetti

FAQ Handicap e Scuola – 65

a cura dell’avv. Salvatore Nocera e di Evelina Chiocca

Nuovo Coronavirus. Dieci comportamenti da seguire – in CAA

Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna

Decreto #Iorestoacasa: le faq sulle misure per le persone con disabilità

Ministero della Salute

in InformagiovaniLa Rete di Vincenzo Andraous

COVID-19 e la frantumazione di ogni certezza

di Vincenzo Andraous

Con i piedi avanti

di Vincenzo Andraous

in LRE di Paolo Manzelli

La Salute Circolare nell’interazione evolutiva

di Paolo Manzelli

Comunicato

Egocreanet

Green Culture Innovation

Firenze, 27 marzo 2020

in Mobilità

Mobilità 2020/2021

Il personale docente potrà presentare domanda dal 28 marzo al 21 aprile 2020

Francesco, Il nome di Dio è misericordia

di Antonio Stanca

S. Tommasi, Sogniamo più forte della paura

di Antonio Stanca

in Riforme On Line di Giancarlo Cerini

La scuola, prima e dopo il Covid-19

di Marco Macciantelli

Riflessioni dalla zona rossa

di Bruno Sozzi

in Scuola&Territorio di Gian Carlo Sacchi

Autonomia e Qualità della Scuola. Gestione e Bilancio Sociale

di Gian Carlo Sacchi

Nessun vero programma per la Scuola

di Gian Carlo Sacchi

Internet, Reti, Nuove tecnologie

Della didattica e della giusta distanza

di Alessandra Condito

La didattica a distanza

di Carlo De Nitti

Alcune note sulla didattica a distanza

di Stefano Stefanel

La scuola, prima e dopo il Covid-19

di Marco Macciantelli

Per una didattica oltre l’emergenza

di Dino Castiglioni

Distanti ma uniti

di Carlo De Nitti

Talenti diversi abitano la scuola

di Cristina Del Bel Belluz

Potenziare la didattica a distanza attraverso gli animatori digitali

Coronavirus, stanziati 8,2 milioni

Dall’esilio

di Piervincenzo Di Terlizzi

La fragilità degli studenti

di Stefano Stefanel

La Scuola dopo il Covid-19

di Paolo De Nardo

Monitoraggio delle esperienze on line

di Laura Fasiolo

COVID-19: come si rovescia un sistema

di Ariella Bertossi

Emergenza e Digitale scolastico

di Roberto Maragliano

Emergenza Coronavirus: come fare i Finlandesi

di Laura Fasiolo

Nostalgia di scuola

di Giuseppe Adernò

Manifesto della scuola che non si ferma

Avanguardie Educative

Webinar per la didattica a distanza

Ministero dell’Istruzione in collaborazione con l’Indire

Scuola e Coronavirus

IC3 di Modena sfida l’emergenza con la teledidattica

Capire l’Informatica di Paolo Rocchi


in Tiriticcheide di Maurizio Tiriticco

La Scuola delle Competenze

di Maurizio Tiriticco

Una lettera non ministeriale

di Maurizio Tiriticco

Le parole della scuola

di Maurizio Tiriticco

Rassegne a cura di Fabio Navanteri

Stampa

Sindacato

Gazzetta Ufficiale

Manfredi e Azzolina: «Il percorso di specializzazione sul sostegno va avanti»

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

«Si avvia alla conclusione il Percorso di specializzazione sul sostegno, IV ciclo”. Lo hanno annunciato, in una nota congiunta, il ministro dell’Università e della ricerca,Gaetano Manfredi, e il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, la cui attività, in questa delicata fase di emergenza, è tesa ad assicurare la continuità dell’attività formativa delle scuole, delle università e delle istituzioni di Alta formazione artistica musicale e coreutica. Le misure adottate congiuntamente, nello specifico, riguardano “Tfa sostegno misure straordinarie per la chiusura del IV ciclo” e “Intervento urgentissimo per la conclusione del Tfa sostegno IV ciclo”.

Stante il principio generale fissato con le misure adottate dal Governo nel contesto di emergenza sanitaria, si legge nella nota inviata ai rettori degli atenei e ai direttori dei Percorsi di specializzazione per il sostegno agli alunni con disabilità, «è possibile, in via assolutamente eccezionale e straordinaria, procedere alla conclusione online degli eventuali laboratori e tirocini indiretti (per il tirocinio diretto, resta l’affiancamento), nonché consentire l’estensione della modalità di recupero al complesso delle attività previste, didattiche, di laboratorio e di tirocinio. Occorre inoltre rappresentare – prosegue la nota – la necessità di disporre, rispetto agli esami finali, la precedenza per i non pochi docenti che, già di ruolo, hanno intrapreso il percorso anche ai fini della mobilità professionale, consentendo loro di svolgerli entro e non oltre il 15 maggio 2020. La direzione generale per il personale scolastico sta infatti verificando la percorribilità di misure atte a consentire la partecipazione con riserva alle procedure di mobilità professionale, stando il ritardo nella conclusione dei percorsi imputabile a cause di forza maggiore».

«Nella drammaticità del momento l’innovazione digitale del nostro secolo ci dà un valido supporto», commenta il ministro Manfredi, che aggiunge: «Saranno i più inclini al cambiamento e non i più forti o i più intelligenti a sopravvivere, sosteneva Darwin a metà ‘800. Il principio è rimasto ben saldo, anzi il tempo che viviamo ci chiede di rafforzarlo. Il nostro ruolo attivo nel cambiamento è fondamentale, come lo è l’adeguamento di procedure e strumenti alla gestione dell’emergenza per garantire un percorso immediato verso il mondo del lavoro ai futuri docenti».

Ringrazio il ministro Manfredi e gli atenei per la collaborazione su questo importante capitolo della formazione», sottolinea la Ministra Lucia Azzolina. «Garantire la conclusione del IV ciclo a chi lo sta frequentando è una scelta che viene incontro alle esigenze del sistema di istruzione e dei nostri ragazzi: abbiamo bisogno di insegnanti specializzati. La tecnologia ci supporta anche in questo caso, così come nella didattica a distanza. Ringrazio quanti si stanno impegnando per raggiungere un obiettivo atteso dal mondo scuola».

Anche la formazione di prof e presidi viaggia on line

da Il Sole 24 Ore

di Laura Virli

Con la nota n. 7304 del 27 marzo il ministero dell’Istruzione ha fornito indicazioni operative alle scuole per lo svolgimento delle attività di formazione in servizio dei docenti, e, in particolare, dei docenti neo immessi in ruolo e dei dirigenti scolastici neoassunti, alla luce dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

La formazione dei docenti sulla didattica a distanza
Il cosiddetto decreto “Cura Italia” (DL n. 18 del 17 marzo 2020) ha stanziato 5 milioni di euro per la formazione dei docenti su metodologie e tecniche per la didattica a distanza. Tali risorse sono state ripartite in base a parametri definiti dal Dm n. 187 del 26 marzo 2020 tra le istituzioni scolastiche. Questi fondi si aggiungono a parte di quelli già assegnati con la nota n. 49062 del 28 novembre 2019 alle scuole polo per la formazione.

La formazione dei dirigenti scolastici neoassunti
Si ritiene necessaria la riorganizzazione delle attività formative rivolte ai dirigenti scolastici neoassunti, che, prima dell’emergenza, si sarebbero svolte solo in presenza, e ora dovranno essere realizzate solo a distanza. In particolare, l’attività di accompagnamento da parte del dirigente scolastico tutor pari a venticinque ore sarà realizzata per quindici ore on line in modalità sincrona e asincrona, e per dieci ore come autoformazione.
Alle tematiche normalmente previste si potranno aggiungere anche le specifiche azioni messe in campo in questo momento di emergenza.
Le previste cinquanta ore di formazione, invece, potranno essere realizzate per venticinque ore on line e venticinque come autoformazione. Pertanto il totale di settantacinque ore potrà essere realizzato per quaranta ore on line e per trentacinque ore in auto formazione.
Ogni dirigente scolastico compilerà un’autodichiarazione attestante il numero di ore effettuate che trasmetterà al direttore del corso. Allo stesso modo, il dirigente tutor del neoassunto attesterà, nell’ambito della relazione finale che è tenuto a redigere, l’assolvimento degli impegni di tutoring e di accompagnamento formativo previsti.
Con nota successiva saranno fornite indicazioni sull’avvio della piattaforma on-line denominata “cartella del dirigente scolastico in anno di formazione e prova”, che doveva essere attivata entro marzo 2020, all’interno del quale il dirigente scolastico elabora il report. La scadenza fissata era il 30 maggio 2020. Chiaramente si prevedono rinvii.
Viene confermata la validità dell’attività svolta a distanza per il computo dei 180 giorni di servizio effettivo.

La formazione dei docenti neoassunti
Il percorso di formazione e prova dei docenti neoassunti prevede, oltre a venti ore on line sulla piattaforma dedicata di indire, cinquanta ore in presenza che dovranno essere necessariamente convertite in modalità a distanza.
Per i laboratori formativi, anziché quattro incontri di tre ore, ogni neoassunto potrà scegliere due soli laboratori in modalità a distanza, da realizzare anche con il sostegno ed il coinvolgimento della istituzione scolastica del neoassunto per il tramite dell’animatore digitale e/o delle equipe territoriali formative per il supporto alle innovazioni didattiche.
Per l’attività peer to peer con il docente tutor si suggerisce di effettuarla a distanza nelle reciproche classi.
Per l’attività di “visiting” in scuole innovative, rivolta a 3000 docenti, è possibile organizzare momenti on-line sincroni e asincroni con le istituzioni scolastiche già individuate dagli Usr.

La nota non affronta l’attività di visita e osservazione obbligatoria dei dirigenti scolastici nelle classi dei neoassunti. Per analogia al resto, i dirigenti scolastici che non le hanno ancora effettuate o hanno la necessità di aggiungerne, potrebbero ottemperare seguendo le lezioni condotte dal neoassunto in videoconferenza.

Rientrano in Italia i 1.100 studenti Intercultura

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Continua l’operazione per il rientro in Italia degli oltre 1.100 studenti all’estero con un programma Intercultura. Con i ragazzi arrivati nei giorni scorsi a Fiumicino dagli Usa e da altri Paesi, il numero complessivo di chi è già tornato sale a 900 in poco più di 10 giorni. Circa 700 studenti erano già rientrati nei giorni scorsi da Argentina, Belgio, Canada, Cina, Colombia, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Ghana, Giappone, India, Hong Kong, Malesia, Messico, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Repubblica Slovacca, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Repubblica del Sudafrica, Thailandia, Tunisia, Turchia e gruppi parziali di studenti da Stati Uniti, Irlanda e Filippine.

Il rientro
Nella sola giornata di sabato 28 marzo sono rientrati 29 studenti dall’Ungheria, 8 dall’Irlanda, 3 dalle Filippine, 2 dall’Islanda e oltre 200 dagli Stati Uniti. Questi ultimi con un volo charter appositamente organizzato da Intercultura in collaborazione con gli altri partner della rete internazionale AFS Intercultural Programs.

«Si tratta di uno sforzo organizzativo ed economico enorme che la nostra Associazione sta mettendo in campo – spiega Andrea Franzoi, Segretario Generale di Intercultura – e che non avrà fine fino a quando non saremo riusciti a fare rientrare tutti i ragazzi in Italia. Dove possibile, Intercultura è intervenuta acquistando nuovi biglietti aerei e organizzando nuovi itinerari di rientro, facendosi carico di tutti i costi aggiuntivi. Per l’organizzazione dei viaggi abbiamo potuto contare anche sulla preziosissima collaborazione dell’Unità di Crisi della Farnesina e sulla rete delle Ambasciate e dei Consolati italiani all’estero che stanno svolgendo un lavoro eccellente. Abbiamo ancora circa 200 studenti che dobbiamo riportare a casa, da Bolivia, Brasile, Cile, Honduras, Nuova Zelanda, Paraguay, Perù, Uruguay. Per la maggior parte di loro abbiamo già trovato un itinerario di volo per il rientro. In alcuni Paesi ci sono situazioni complicate da risolvere, a causa della chiusura degli spazi aerei che rende impossibile l’organizzazione di qualunque tipo di volo, ma siamo in contatto quotidiano con il Ministero degli Esteri e i nostri Ambasciatori, che lavorano senza sosta nel cercare di mettere in sicurezza i cittadini italiani all’estero, e auspichiamo che si possa trovare presto una soluzione».

Promuovere il dialogo tra culture diverse
Per quanto riguarda invece i quasi 500 studenti di varie nazionalità che stavano partecipando a un programma in Italia,il rientro era già stato deciso lo scorso 9 marzo e in una settimana sono tutti stati in grado di riabbracciare le loro famiglie di origine. «In oltre 65 anni di attività è la prima volta che AFS e Intercultura hanno dovuto prendere una decisione tanto drastica quanto dolorosa. – conclude Andrea Franzoi – A tutti gli studenti, le famiglie, le scuole e i volontari dell’organizzazione coinvolti esprimiamo la nostra vicinanza con la convinzione che, passata l’emergenza, ci sarà ancora più necessità di promuovere il dialogo tra culture diverse e i valori della solidarietà internazionale».

Sos maturità, ipotesi non rientro a scuola

da ItaliaOggi

Angela Iuliano

«Stiamo valutando diverse soluzioni da adottare se si tornerà a scuola ovviamente». È un «se» che pesa come un macigno sull’esame di maturità 2020 quello pronunciato, nei giorni scorsi, dalla ministra dell’istruzione Lucia Azzolina. Non solo dimostra, infatti, che è in campo l’ipotesi che le scuole non riapriranno più i cancelli agli studenti entro giugno, ma complica anche la sorte di circa mezzo milione di maturandi. Un esame di Stato che, sottolinea Azzolina, dovrà tutelare gli studenti rispetto «all’apprendimento di quest’ultima parte dell’anno scolastico. Io devo valorizzare lo studente per tutti i 5 anni fatti, ma devo anche tranquillizzarlo per quella parte che va da febbraio a giugno, in questo periodo di didattica a distanza. E lo stesso vale per gli esami di terza media». Diversi gli scenari su cui è al lavoro il Miur. Di certo, la ministra ha escluso il ricorso al 6 politico ed è intenzionata, ha spiegato in Parlamento, ad adottare «commissioni tutte composte solo da commissari interni con il presidente esterno». Come chiesto sia dagli studenti sia dai presidi. Questi ultimi però sarebbero favorevoli anche a rimandare l’esame a settembre, organizzandolo in una sessione speciale. Ipotesi che potrebbe complicare l’avvio del nuovo anno scolastico e i test di ingresso alle facoltà universitarie. Così come sembrerebbe certo che l’esame sarà più leggero. Anche se, prima, ha spiegato domenica sera su Facebook, c’è «bisogno di un veicolo normativo che ci permetta di modificare il decreto legislativo n. 62 del 2017. Presto, questo veicolo lo avremo e allora potremo darvi delle risposte precise». In particolare, si dovrebbe intervenire sulle prove Invalsi, che potrebbero essere abolite, e sull’orario minimo di alternanza scuola-lavoro: entrambi non sarebbero requisiti per l’ammissione all’esame. Consulte e associazioni studentesche propongono anche di eliminare la seconda prova scritta, sostituendola con una tesina sulla materia d’indirizzo. L’orale potre bbe diventare una tesina o una tesi vera e propria in cui si espone un progetto interdisciplinare. Perché siano elaborati seri, poi, occorrerebbe che arrivi presto la decisione del Miur in tal senso. La prima prova scritta dovrebbe rimanere perché in assenza di una vera valutazione del secondo quadrimestre, che vale 15 dei 100 punti della maturità, è necessario avere una prova per poter valutare gli studenti. Tracce come l’analisi di un testo letterario o quella di storia dovrebbero però fare i conti con programmi ridotti. Più estrema l’ipotesi di ricorrere al solo esame orale come fu fatto per i maturandi dell’Aquila dopo il terremoto del 2009. Al vaglio del Miur anche un esame individualizzato, cioè con prove diverse per ogni classe e strutturate in base al programma svolto durante l’anno. Infine, non sostenibile la proposta di annullare l’esame di Stato: ha valore legale, non si può aggirarlo.

Studenti e professori ora saranno più vicini

da Il Messaggero

«Nei giorni dell’isolamento la missione dell’insegnante è ancora più complessa e faticosa. Sono aumentate le variabili e le necessità relazionali. Paradossalmente si lavora di più», racconta Eraldo Affinati. Lo scrittore e professore, nato a Roma nel 1956, è un testimone d’eccezione del mondo della scuola, oggi condizionata dalla pandemia, per la conoscenza e le esperienze maturate nel sostenere la crescita degli studenti. Via dalla pazza classe. Educare per vivere (Mondadori) è il suo libro più recente, ma in larga parte dei testi di Affinati emerge il valore del suo impegno. A Roma, insieme alla moglie Anna Luce Lenzi, ha fondato la Penny Wirton, una scuola gratuita di italiano per immigrati, considerando la lingua strumento principe per l’integrazione.
Affinati, come è destinata a cambiare la scuola ai tempi del coronavirus?
«Il momento drammatico che stiamo vivendo obbliga tutti noi a riposizionarci: la dimensione digitale diventa un supporto inevitabile, anche se è evidente che non potrà mai sostituire la vera lezione che si fa in classe. In questi giorni molti ragazzi dei licei e degli istituti romani, affrontando la sfida della didattica on line, se ne rendono conto».
Quali dovrebbero essere lo spirito e le strategie della didattica a distanza?
«Quando ti viene a mancare il contatto personale, solo allora capisci l’importanza anche di una battuta, un sorriso, una pacca sulle spalle. In questi giorni sto parlando al cellulare con diversi adolescenti, i quali mi sembrano assetati di relazioni umane. E li capisco benissimo! Per non parlare dei bambini che stanno forse pagando il prezzo maggiore. Ecco, in futuro non dovremo dimenticarci della sensazione di prigionia che stiamo provando adesso. Così apprezzeremo di più la libertà ora negata».
In questa situazione inedita le sembrano più disorientati gli studenti o i professori?
«Lo sono entrambi in forme diverse. Ma la scoperta di questa fragilità che ci accomuna, può essere l’esperienza più proficua da cui ripartire. Sta crescendo una consapevolezza di coralità sulla quale noi educatori dovremmo lavorare, quando tutto questo si spera sarà finito».
L’acuirsi delle paure e del carico informativo come influisce sulla concentrazione? Modifica i tempi dello studio a casa?
«È come se non riuscissimo ad accettare il silenzio e l’isolamento che un tempo venivano considerati imprescindibili per leggere e scrivere. La solitudine di oggi è di forma e qualità diverse rispetto a quella passata: la connessione permanente, che ci consente la grande Rete, modifica persino il nostro modo di pensare. I ragazzi sono in grado di muoversi meglio degli adulti in questa nuova prospettiva: passano rapidamente da un contesto all’altro con una disinvoltura impressionante e sanno costruire percorsi mentali inediti in mezzo al frastuono informatico».
La quarantena accentua il divario economico e sociale tra gli studenti?
«Questo sicuramente sì, purtroppo. In molte famiglie non ci sono gli strumenti tecnologici adeguati a fronteggiare la sospensione didattica. È la cosa che personalmente mi preoccupa di più».
A tale proposito, come vi state muovendo con le scuole Penny Wirton?
«In questo momento le lezioni uno a uno, che a Roma teniamo nell’ostello universitario a Casal Bertone, sono sospese. Grazie alla collaborazione delle strutture di accoglienza, stiamo organizzando una didattica on line sui generis, basata su contatti telefonici diretti e personali fra i volontari docenti e gli studenti».
Come se li immagina i prossimi esami di maturità?
«L’ho chiesto a diversi studenti che li stanno preparando, gli stessi che hanno fatto alla Penny Wirton un periodo di alternanza scuola-lavoro. Capiscono di essere delle avanguardie preziose, perché l’esperienza digitale che si accingono a compiere potrebbe risultare utile anche il prossimo anno. Oggi siamo obbligati, ma in futuro questa modalità didattica anche valutativa potrà diventare la norma».
Stiamo riscoprendo i tempi e il senso della lettura?
«È una lettura più intensa che ci dovrebbe aiutare a scremare l’essenziale facendoci capire cosa è importante e cosa non lo è. A volte i festival letterari, pur coinvolgendo tanta gente, ci portano altrove, verso protagonismi e narcisismi accessori rispetto all’impegno che comunque presuppone la vera letteratura».
La crisi potrebbe produrre degli effetti virtuosi nel mondo dell’editoria?
«Abbiamo appena saputo che l’Unesco ha concesso l’accesso libero alla Biblioteca Digitale Mondiale. Basta cliccare in Rete per disporne. È come se in questi giorni il sapere planetario millenario entrasse nelle nostre case. Questo cambia tutto, anche se nessuno può stabilire con precisione in quale modo. La necessità di guidare il lettore verso ciò che è decisivo resterà sempre. Anzi crescerà ancora di più l’esigenza di ripristinare le gerarchie di valore nel mare magnum del Web. Ricordo quando da ragazzo, per raggranellare qualche lira, andavo in giro a vendere l’Enciclopedia della Scienza e della Tecnica, la famosa Est della Mondadori. Credo di non aver fatto nemmeno un contratto, però mi piaceva il rapporto che riuscivo a instaurare con i potenziali clienti».
A livello personale qual è l’effetto di queste giornate?
«Sono abituato a vivere in casa, appunto per leggere e scrivere. Per me l’Esquilino, il quartiere dove sono nato e cresciuto, è stato quasi un atollo oceanico. Ma prima, quando uscivo, e ho fatto tanti viaggi, trovavo le persone, ora come tutti sento la mancanza degli amici che nel mio caso sono specialmente i volontari e gli studenti della Penny Wirton. Per fortuna manteniamo i rapporti telefonici. Ieri l’altro mi ha chiamato un giovane albanese annunciandomi in anteprima l’iniziativa del suo presidente, Edi Rama, di inviare in Italia alcuni medici».
L’attuale pandemia davvero cambierà il nostro modo di stare nel mondo?
«L’immagine di Papa Francesco che prega da solo a San Pietro di fronte alla piazza vuota, essendo tuttavia collegato con il mondo intero, è la rappresentazione plastica della paradossale condizione che stiamo vivendo. Resto fiducioso per un motivo: il sentimento di sconforto che ora ci affligge fra qualche tempo potrebbe diventare il nostro punto di forza. Essere passati insieme attraverso la tempesta ci aiuterà a farci sentire più uniti».
Gabriele Santoro

Si tornerà a scuola non prima di maggio «E solo in sicurezza»

da Il Messaggero

Resta chiusa la scuola, almeno fino all’inizio di maggio. Questa è l’idea su cui sta lavorando il governo in queste ore. In attesa che venga reso noto il contenuto del prossimo Dpcm, con cui verrà prorogato inevitabilmente i lockdown che sta tenendo l’Italia ferma, il mondo della scuola si prepara a gestire almeno un altro mese a distanza. Se non di più, non è escluso infatti che questa proroga venga poi ripetuta fino alla fine dell’anno scolastico. Tutto dipenderà dalla curva del contagio. Per ora è sicuro che venerdì, 3 aprile, non sarà l’ultimo giorno di chiusura degli istituti scolastici.
«La data di riapertura delle scuole ha sottolineato la ministra all’istruzione, Lucia Azzolina – si avrà quando il quadro epidemiologico lo consentirà, garantendo quindi la massima sicurezza a tutti gli studenti». L’attesa della data è legata anche all’ansia da esame: la nuova proroga, infatti, aiuterà il ministero dell’istruzione a formulare i possibili scenari per gli esami di fine anno. I tecnici di viale Trastevere stanno prevedendo diverse soluzioni, in base alla situazione di emergenza. Sarà possibile svolgere gli esami in presenza solo se l’emergenza sarà completamente conclusa. Se così non fosse, le prove potrebbero svolgersi a distanza o, come ipotizzato fin dall’inizio, si potrebbe fare in presenza solo la prova orale.
Si tratta quindi di prevedere più piani di azione, in base all’evolversi dell’emergenza da qui a fine giugno. La prima modifica certa, apportata all’esame di Stato, riguarda la commissione d’esame: sarà composta da sei membri interni e da un presidente esterno. I docenti interni sono gli unici a sapere con sicurezza fin dove son stati svolti i programmi e in quale modalità. La didattica a distanza da un lato sta aiutando docenti e studenti a mantenere un contatto ma dall’altro sta facendo emergere le criticità legate all’online.

CRITICITÀ

Innanzitutto ci sono le difficoltà pratiche delle famiglie che si sono trovate impreparate sul piano digitale: secondo i dati raccolti da un sondaggio di Skuola.net, il portale dedicato agli studenti, il 27% degli intervistati racconta che in casa non ci sono dispositivi a sufficienza, per far sì che i figli studiano e i genitori lavorano nello stesso momento. Il 23% ha ancora problemi di rete e, tra blocchi improvvisi della connessione, riavvi e approfondimenti della didattica,i tempi rischiano di allungarsi troppo: il 36% degli intervistati sostiene di passare davanti allo schermo del computer circa 5-6 ore al giorno, il 30% arriva fino a 10 ore di studio al giorno e l’8% va anche oltre. A far paura allora, in questa fase sperimentale in cui si procede in emergenza, è la possibilità che l’uso del digitale possa sfociare in cyberbullismo, con video e foto di docenti e compagni estrapolate dalle videolezioni per poi essere rimaneggiate e messe in rete, in furto dei dati personali e quindi in violazione della privacy. Ieri si è saputo che a Roma la lezione da remoto di una seconda media è stata hackerata con un video pronografico inserito da ragazzi più grandi. Insomma, i problemi che si stanno verificando sono dei più diversi.
I sistemi di videochat utilizzati per le lezioni di gruppo, come le chat per l’invio di compiti e correzioni, spesso non sono state regolate in base al rispetto della privacy o con sistemi di sicurezza per proteggere i contenuti ed evitare infiltrazioni di hacker. Sulla delicatezza della situazione, che sta mostrando tutte le sue criticità, è intervenuto il Garante della privacy che vigilerà sull’operato dei fornitori delle principali piattaforme per la didattica a distanza: «Il contesto emergenziale in cui versa il Paese ha spiegato il presidente dell’Autorità Garante, Antonello Soro – ha imposto alle scuole e alle università l’esigenza di proseguire la didattica con le nuove tecnologie. Le straordinarie potenzialità del digitale non devono però indurci a sottovalutarne i rischi. Considerando che, spesso, per i minori che accedono a tali piattaforme si tratta delle prime esperienze, è evidente come anche quest’attività vada svolta con la dovuta consapevolezza».
Lorena Loiacono

Maturità e terza media pronto il decreto per gli esami light

da Il Messaggero

Settimana decisiva per la scuola, a giorni si saprà fin quando resterà chiusa e arriveranno le nuove disposizioni per gli esami di maturità e di terza media, modificate da un provvedimento ad hoc. Il ministero dell’istruzione sta infatti valutando la formula più veloce per modificare in corso d’anno il decreto legislativo su cui si basano, oggi, le procedure di esame. A dettare l’agenda però, come sempre, è l’emergenza da Covid-19.
Il Governo infatti, in base al parere del comitato tecnico-scientifico, indicherà una nuova data di chiusura. E non è certo che sia quella definitiva, l’idea infatti è di prorogare di qualche settimana e regolarsi poi in base all’andamento del contagio da coronavirus. E’ ormai sicuro, comunque, che il 3 aprile non sarà l’ultimo giorno di chiusura degli istituti scolastici e che la data potrebbe spostarsi almeno fin dopo le festività di Pasqua. Si andrebbe così avanti fino al 20 aprile. Se non addirittura alla prima settimana di maggio, concludendo così i 60 giorni di sospensione delle lezioni, partiti all’inizio del mese di marzo. La nuova scadenza sarà resa nota dal premier Conte in settimana. E da questa indicazione dipende, a filo doppio, anche il futuro di un milione di studenti: tanti sono infatti quelli che dovranno chiudere l’anno scolastico con gli esami.

MEZZO MILIONE

Mezzo milione di ragazzi deve infatti sostenere la maturità, l’altro mezzo milione gli esami di terza media. Restano con il fiato sospeso, in attesa di sapere come si svolgeranno le prove: l’esame sarà inevitabilmente diverso rispetto a quello previsto. Sarà necessario capire come svolgere le prove e come arrivare all’ammissione, considerando che la valutazione dei ragazzi si è di fatto fermata. O, quantomeno, in queste settimane di didattica a distanza non viene portata avanti nella maniera tradizionale a cui sono abituati gli studenti. Su questi aspetti sono al lavoro i tecnici del ministero dell’istruzione, perché è necessario individuare la strada più veloce per apportare le modifiche necessarie: serve infatti un provvedimento normativo idoneo per andare in deroga al decreto legislativo che regola l’attuale formula degli esami di Stato.
Ad annunciarlo, ieri, è stata la ministra Lucia Azzolina in una diretta social rivolta agli studenti: «Stiamo lavorando all’esame di Stato e a breve vi daremo tutte le risposte. Abbiamo bisogno di un veicolo normativo che ci permetta di modificare il decreto legislativo 62 del 2017, sull’esame di Stato e l’esame di terza media». Ha poi confermato che per l’esame di Stato sarà previsto un presidente esterno e i commissari tutti interni: la scelta della commissione interna è dettata dalla necessità, di contrasto al contagio, di non far spostare decine di migliaia di docenti da una sede all’altra ma anche perché i professori, che in queste settimane di didattica online stanno lavorando a distanza con i ragazzi, sanno bene fin dove hanno svolto il programma e quindi potranno valutare in maniera più realistica gli esiti delle prove.
Si pone infatti in questa fase anche il problema della valutazione con cui portare i candidati all’esame: il decreto legislativo a cui fa riferimento la ministra e su cui serve una deroga prevede, infatti, che l’ammissione all’esame sia subordinata alla partecipazione alle prove Invalsi, alla frequenza del 75% del monte ore annuale di lezione in classe e prevede anche nuove norme in materia di valutazione degli apprendimenti e del comportamento. Salterà sia il limite massimo di assenze sia l’obbligo del test Invalsi. Tra le incognite che il Miur dovrà chiarire, ci sono anche le misure di valutazione nelle singole materie e nella condotta. Non solo, da sempre lo spauracchio della maturità è la seconda prova scritta, peraltro multidisciplinare con greco e latino insieme, matematica e fisica o due lingue straniere: sarà difficile preparare una prova nazionale, uguale per tutti.
Lorena Loiacono

Coronavirus, quando si rientrerà uso mascherine nei luoghi pubblici. E a scuola? Il Ministro ha già rassicurato

da Orizzontescuola

di Anselmo Penna

Quando si rientrerà, gradualmente come dicono gli esperti, lo si farà con le mascherine. A dirlo gli esperti. Misura, tra l’altro, presente nel decreto di sostegno alle famiglie e imprese.

Testo del Decreto

Infatti, ricordiamo che nel testo è previsto che per i lavoratori che nello svolgimento della loro attività sono oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro, sono considerati dispositivi di protezione individuale, cioè le mascherine chirurgiche reperibili in commercio.

Non solo nei luoghi di lavoro

Oggi sul Corriere vengono riportate affermazioni degli esperti che punterebbero a consigliare l’utilizzo della mascherina in tutti i luoghi pubblici, oltre a dover mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro.

In questa norma potrebbero rientraci anche il personale della scuola e gli studenti?

A rassicurare sulla eventuale misura anche al personale ATA, docente e dirigente ci ha pensato il Ministro durante una diretta facebook andata in onda giorno 16 di marzo. La scuola sarà dispensata.

Ma, si tornerà a scuola?

Tra mercoledì e giovedì il Governo emanerà  un nuovo decreto che darà indicazioni sulle prossime mosse. Chiusura totale fino a Pasqua e probabilmente tutto aprile. Possibilità di allentare le maglie a partire da Maggio, che significherà poter “passeggiare”, ma con negozi “non strategici” ancora chiusi.

Difficilmente, in questo contesto, sarà permesso alle scuole di riaprire. Anche perché è davvero difficile garantire all’interno delle strutture scolastiche distanze di un metro e l’uso delle mascherine è stato escluso dal Ministro. Tra mercoledì e giovedì avremo la certezza della chiusura delle scuole fino a Pasqua, anche se potrebbe già essere presente una indicazione più restrittiva, di chiusura per un altro intero mese se non oltre, come già anticipato dalla nostra redazione.

Anno prova neoassunti, il peer to peer: osservazione didattica a distanza. Cosa fare

da Orizzontescuola

di redazione

Coronavirus  e anno di prova docenti neoassunti e con passaggio di ruolo, come si svolge il peer to peer a distanza. Indicazioni Ministero.

Percorso anno di prova

Tra le attività, che i docenti in anno di formazione e prova sono chiamati a svolgere, ai sensi del DM 850/2015 e come indicato dalla  nota prot.n. 39533 del 4/9/2019, vi è l’osservazione tra pari, ossia il peer to peer. 

La predetta attività di osservazione impegna i neoassunti per 12 ore, così articolate:

  • 3 ore di progettazione condivisa (tutor-docente in anno di prova);
  • 4 ore di osservazione del neo assunto nella classe del tutor;
  • 4 ore di osservazione del tutor nella classe del docente neo assunto;
  • 1 ora di verifica dell’esperienza.

Considerata la situazione emergenziale, che ha determinato la sospensione delle attività formative in presenza e il conseguente svolgimento a distanza, il Ministero dell’Istruzione ha fornito apposite indicazioni per lo svolgimento della suddetta attività di peer to peer (oltre che sullo svolgimento dei laboratori formativi).

Peer to peer a distanza

Il Ministero, con la nota del 27 marzo 2020, suggerisce di effettuare la progettazione  e l’osservazione relativamente alle occasioni di didattica a distanza che ciascun docente sta mettendo in atto nelle reciproche classi.

La nota non specifica se l’attività va svolto nell’ambito delle attività sincrone (ad esempio video conferenze) oppure asincrone o di entrambi. Al riguardo, l’USR Campania ha indicato di osservare sia le lezioni in “diretta” che le attività in remoto.

Il Ministero, infine, evidenzia che rimangono utili le griglie di osservazione predisposte dall’Indire e che bisogna prestare attenzione nel trasporre le attività svolte on-line con particolare riguardo alla centralità della relazione educativa, anche nelle situazioni a distanza, mediate dalle tecnologie. 

La nota del Ministero del 27 marzo 2020

Supplenze ATA: quando è possibile la proroga. Differenza tra chi può svolgere lavoro agile e chi no

da Orizzontescuola

di redazione

Supplenze personale ATA, quando si proroga supplenza nell’attuale situazione di chiusura fisica dei plessi o apertura in caso di esigenze indifferibili.

Chiusura fisica scuole, lavoro ATA e dirigenti

In seguito al decreto n. 18 del 17 marzo 2020 e alle indicazioni del Ministero fornite con la nota del 18 marzo 2020, le istituzioni scolastiche restano chiuse fisicamente, eccetto in casi di esigenze indifferibili,  e aperte virtualmente tramite lo svolgimento delle attività amministrativo-contabili in modalità agile. Questi i servizi che vanno garantiti dalle istituzioni scolastiche:

a)  servizi erogabili da remoto mediante ricorso al lavoro agile;
b) servizi erogabili solo in presenza qualora necessari, adottando la necessaria programmazione e rotazione, con l’assunzione di tutte le misure idonee a prevenire il contagio disposte dalle autorità sanitare competenti;
c) corretto svolgimento degli adempimenti amministrativi e contabili.

  • ATA e dirigenti

ATA – Per quanto gli ATA,  fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-2019,  il lavoro agile diviene la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa,  eccetto i casi in cui non può essere svolto, come ad esempio nel caso dei collaboratori scolastici. Per questi ultimi e, per tutti colori i quali non possono svolgere il lavoro in modalità agile, la gestione avviene ricorrendo agli “strumenti delle ferie pregresse, del congedo, della banca ore, della rotazione e di altri analoghi istituti, nel rispetto della contrattazione collettiva” e, in ultimo, all’esenzione dal servizio, considerato svolto a tutti gli effetti.

Dirigenti scolastici – I dirigenti scolastici svolgono la propria attività organizzandone modi e tempi autonomamente e assicurando il funzionamento dell’istituzione scolastica quanto più possibile da remoto, in modo virtuale. Pertanto, i dirigenti non dovono avanzare richiesta di lavoro agile. Durante l’emergenza coronavirus, va assicurato lo svolgimento della didattica a distanza e dell’attività amministrativa; i dirigenti devono inoltre “limitare la presenza del personale negli uffici per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente la presenza sul luogo di lavoro, anche in ragione della gestione dell’emergenza

Supplenze personale ATA

Il decreto cura Italia, com’è ormai noto, ha previsto la continuità del rapporto lavorativo ai supplenti brevi e saltuari per tutto il periodo di sospensione dell’attività didattica:

Al fine di favorire la continuità occupazionale dei docenti già titolari di contratti di supplenza breve e saltuaria, nei periodi di chiusura o di sospensione delle attività didattiche disposti in relazione all’emergenza sanitaria da COVID-19, il Ministero dell’istruzione assegna comunque alle istituzioni scolastiche statali le risorse finanziarie per i contratti di supplenza breve e saltuaria…

Il Ministero, con la successiva nota del 18 marzo, aveva fornito indicazioni in merito che sono state integrate con la nota (in bozza) pubblicata dalla nostra redazione, che prevede indicazioni specifiche per il personale ATA. Vediamo quali.

Supplenze ATA

La nota suddetta prevede che le disposizione del decreto n. 18 del 17/03/2020 si applicano dal 17 marzo.  Per il personale ATA prevede quanto segue:

  • se rientra il titolare, non si procede alla proroga della supplenza;
  • i contratti in essere, naturalmente, vanno rispettati;
  • la stipula di ulteriori contratti (in caso di nuove assenze o di proroghe) è subordinata al possesso degli strumenti (PC, internet …) necessari a svolgere il lavoro in modalità agile, strumenti che possono essere dati in comodato d’uso dalla scuola;
  • nel caso di personale ATA che non può svolgere il lavoro in modalità agile (vedi i collaboratori scolastici), l’attribuzione di nuove supplenze o la proroga della supplenza in essere è attribuibile solo per esigenze indifferibili e che non possano essere altrimenti coperte, secondo le disposizioni del Dirigente scolastico. 

N.B. Tali disposizioni devono ancora essere confermate dal Ministero. Al momento  non è ancora pervenuta nelle scuole la nota ufficiale.

Intercultura: ad oggi rientrati oltre 1.000 ragazzi

da La Tecnica della Scuola

Continua l’operazione per il rientro in Italia degli oltre 1200 studenti all’estero con un programma Intercultura al momento della dichiarazione di pandemia da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Oltre 1000 studenti rientrati

Con i ragazzi in arrivo, il numero complessivo di chi è tornato negli ultimi 15 giorni è di 922 studenti. 888 studenti erano già rientrati nei giorni scorsi da Argentina, Belgio, Canada, Cina, Colombia, Danimarca, Egitto, Filippine, Francia, Germania, Ghana, Giappone, India, Irlanda, Islanda, Hong Kong, Malesia, Messico, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Repubblica Slovacca, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Repubblica del Sudafrica, Thailandia, Tunisia, Turchia, Ungheria, USA (questi ultimi rientrati ieri con un charter appositamente istituito da Intercultura e dal network AFS). In precedenza a inizio febbraio erano già rientrati 115 studenti da Cina e Hong Kong. che frequentavano l’anno scolastico in Cina e Hong Kong.

Domenica 29 marzo sono arrivati 34 studenti: 25 studenti dal Brasile (un secondo gruppo rientrerà nei prossimi giorni), 2 dalla Danimarca, 5 dall’Uruguay, 1 dalla Spagna e 1 dalla Repubblica Dominicana.

“Si tratta di uno sforzo organizzativo ed economico enorme che la nostra Associazione sta mettendo in campo – spiega Andrea Franzoi, Segretario Generale di Intercultura – e che non avrà fine fino a quando non saremo riusciti a fare rientrare tutti i ragazzi in Italia. Dove possibile, Intercultura è intervenuta acquistando nuovi biglietti aerei e organizzando nuovi itinerari di rientro, facendosi carico di tutti i costi aggiuntivi. Per l’organizzazione dei viaggi abbiamo potuto contare anche sulla preziosissima collaborazione dell’Unità di Crisi della Farnesina e sulla rete delle Ambasciate e dei Consolati italiani all’estero che stanno svolgendo un lavoro eccellente. Abbiamo ancora circa 180 studenti che dobbiamo riportare a casa, da Bolivia, Brasile, Cile, Honduras, Nuova Zelanda, Paraguay, Perù. Per la maggior parte di loro abbiamo già trovato un itinerario di volo per il rientro. In alcuni Paesi ci sono situazioni complicate da risolvere, a causa della chiusura degli spazi aerei che rende impossibile l’organizzazione di qualunque tipo di volo, ma siamo in contatto quotidiano con il Ministero degli Esteri e i nostri Ambasciatori, che lavorano senza sosta nel cercare di mettere in sicurezza i cittadini italiani all’estero, e auspichiamo che si possa trovare presto una soluzione”.

Terminati prima i programmi di scambio

Come già noto Intercultura ha comunicato che, in data 15 marzo 2020, AFS Intercultural Programs, l’organizzazione internazionale con sede a New York a cui Intercultura è affiliata, ha deciso di terminare anticipatamente i programmi di scambio in tutti i Paesi e di rimpatriare tutti gli studenti nei loro Paesi d’origine.

La decisione si è resa necessaria al fine di tutelare la sicurezza degli studenti a seguito della dichiarazione di Pandemia emessa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e della crescente emergenza nei sistemi sanitari in diversi Paesi del mondo. Una decisione analoga era già stata presa qualche settimana fa, quando erano stati rimpatriati tutti gli studenti ospitati in Cina e a Hong Kong.

Per quanto riguarda i quasi 500 studenti di varie nazionalità che stavano partecipando a un programma in Italia, il rientro era già stato deciso lo scorso 9 marzo e in una settimana sono tutti stati in grado di riabbracciare le loro famiglie di origine.